Sei sulla pagina 1di 2

Nome

Il nome originale egizio di Manetone � andato perduto, ma alcuni, basandosi su


antroponimi egizi assonanti con la versione greca, ipotizzano che significasse
"Dato da Thot", "Amato da Thot", "Amato da Neith" oppure "Amante di Neith"[1][2].
Proposte di ricostruzione meno accettate sono Myinyuheter ("Mandria di cavalli" o
"Sposo") e Ma'anidjehuti ("Ho visto Thot"). Nella lingua greca, i primi frammenti
(un'iscrizione di data incerta sulla base di un busto in marmo nel Tempio di
Serapide a Cartagine e gli scritti dello storico giudaico Flavio Giuseppe del I
secolo d.C.) indicano il suo nome come ?a?????, Manethon.
Dibattito sull'esistenza e sulle opere

Bench� non si disponga di alcuna informazione sulle date della sua vita e della sua
morte, Manetone � associato al regno di Tolomeo I Soter (323�283 a.C.) dallo
scrittore greco Plutarco mentre, secondo lo storico bizantino Giorgio Sincello che
ebbe modo di leggerlo, Manetone avrebbe indicato il proprio rapporto con il
successore Tolomeo II Filadelfo (285�246 a.C.). Se la menzione di un tale di nome
Manetone nei Papiri Hibeh[3], risalenti al 241/0 a.C., si riferisse al celebrato
autore degli Aegyptiaca, allora Manetone potrebbe aver scritto durante il regno di
Tolomeo III Evergete (246�222 a.C.) ma anche in anni successivi: non � infatti
detto che si tratti del Manetone presente nei Papiri Hibeh. Bench� la storicit� di
Manetone di Sebennito fosse data per certa gi� da Flavio Giuseppe e dagli autori
successivi, il dibattito sulla sua effettiva esistenza � ancora aperto e
problematico. Il Manetone dei Papiri Hibeh non ha titoli e il documento concerne
certi affari nell'Alto Egitto, dove si ritiene che lo storiografo Manetone abbia
svolto le proprie funzioni sacerdotali, e non nel Basso Egitto. Il nome Manetone �
raro ma non esiste una ragione per assumere a priori che il Manetone dei Papiri
Hibeh sia lo storico di Sebennito che si ritiene abbia redatto gli Aegyptiaca per
Tolomeo II Filadelfo.

Manetone � passato alla storia come un nativo egizio: la sua lingua madre sarebbe
verosimilmente stata l'antico egizio. Bench� abbia trattato di argomenti
propriamente antico-egizi, pare abbia scritto in greco per un pubblico di
madrelingua greca. Altre opere letterarie attribuitegli includono: Critica ad
Erodoto[4]; Libro Sacro[5]; Sul rito antico e sulla religione[6]; Sulle feste[7];
Sulla preparazione del kyphi (una sorta di incenso)[8] e una Epitome di dottrine
fisiche[9][10]. Anche il Libro di Sothis � stato attribuito a Manetone. �
importante notare che nessuno dei testi menzionati compare in attestazioni
risalenti all'epoca tolemaica, il periodo in cui sarebbe vissuto Manetone di
Sebennito: di fatto, nessuna fonte antecedente al I secolo a.C. li menziona. Ne
deriverebbe una discrepanza di tre secoli tra il periodo in cui si suppone siano
stati composti gli Aegyptiaca e quello della loro prima attestazione documentata;
la forbice si allarga se si considerano gli altri testi elencati: il Libro Sacro,
per esempio, non fu mai nominato fino al IV secolo, quando lo prese in
considerazione lo scrittore Eusebio di Cesarea.

Qualora Manetone sia stato una figura storica realmente esistita, sembra sia stato
un sacerdote del dio-sole Ra presso Eliopoli, centro del suo culto (il bizantino
Giorgio Sincello riferisce che sarebbe stato proprio il sommo sacerdote). Plutarco
lo consider� un'autorit� del culto di Serapide (fusione sincretica di Osiride e
Api): lo stesso Serapide era una versione greco-macedone del culto egizio iniziato,
probabilmente, al tempo della fondazione di Alessandria d'Egitto da parte di
Alessandro Magno; una sua statua fu importata da Tolomeo I nel 286 a.C. (o da
Tolomeo II nel 278 a.C.) come attestano Tacito e Plutarco[11]. Vi � anche una
tradizione antica secondo cui Timoteo di Atene (autorit� del culto di Demetra a
Eleusi) avrebbe collaborato con Manetone per l'instaurazione del nuovo culto di
Serapide[2][12], ma la fonte di ci� non � mai stata chiarita e potrebbe derivare da
un'opera attribuita a Manetone: nel qual caso non avrebbe valore documentario a s�
stante e non rafforzerebbe la storicit� del Manetone sacerdote e storico del III
secolo a.C.

Potrebbero piacerti anche