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Con il termine ferrovia (o strada ferrata) s'intende generalmente l'infrastruttura

di trasporto terrestre, idonea alla circolazione di treni. Per estensione, la


medesima parola assume anche il significato di "linea ferroviaria" o di "sistema
ferroviario", indicando in quest'ultimo caso tutte le infrastrutture, la tecnologia
ed il personale, necessari a garantire la circolazione dei treni sulle linee
ferroviarie.

Il termine fu coniato intorno alla met� del XIX secolo[1]. In precedenza questa
infrastruttura era denominata strada ferrata o strada di ferro.
Indice

1 Storia
1.1 Linee per nazione
2 Infrastruttura
2.1 Via
2.2 Opere civili ferroviarie
2.3 Sistemi di segnalamento e sicurezza
2.4 Sistemi di esercizio
2.5 Reti ferroviarie
3 Convogli
3.1 Sistemi di trazione
3.2 Treni e materiale rotabile
4 Regolazione del sistema ferroviario
5 Curiosit�
6 Note
7 Bibliografia
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni

Storia
Un treno dell'Orient-Express agli inizi del 900

Le origini della ferrovia si individuano tradizionalmente in Inghilterra, dove


venivano utilizzate ferrovie con trazione a cavalli, sia nelle zone minerarie per
l'asportazione del minerale estratto che nelle grandi citt� con funzioni di
trasporto pubblico.

Nel 1804, Richard Trevithick, utilizz� per la prima volta una locomotiva a vapore,
e la prima ferrovia pubblica fu il Stockton & Darlington Railway inaugurata nel
Regno Unito nel 1825.

Tuttavia � di norma dare come inizio delle ferrovie la famosa gara di Rainhill in
Inghilterra per individuare la futura locomotiva adatta a percorrere la linea
Liverpool - Manchester. L'ing. George Stephenson costru� la Rocket nel 1829,
considerata capostipite delle locomotive poich� unisce i meccanismi fondamentali
come la caldaia tubolare e il tiraggio del camino. Con essa Stephenson raggiunse i
48 km/h e i 28 km/h con un convoglio di 17 tonnellate. In Inghilterra le ferrovie
si svilupparono e contribuirono allo sviluppo della rivoluzione industriale. Sin da
allora le linee ferroviarie britanniche usarono assegnare dei nomi specifici alle
varie relazioni.

Nei decenni dopo la seconda guerra mondiale, i miglioramenti di automobili, strade


e autostrade nonch� aerei hanno reso questi mezzi pi� pratici e convenienti per una
sempre pi� larga schiera di utenti. In particolare negli Stati Uniti gli
investimenti mirarono al miglioramento di autostrade ed aeroporti, delegando alla
ferrovia il trasporto delle merci e trascurando per lungo tempo il trasporto di
massa in ambito urbano. Lo stesso accadde per motivi diversi in Europa e in
Giappone, dove furono necessari ingenti mezzi finanziari per la ricostruzione delle
reti ferroviarie gravemente danneggiate dalla guerra, distogliendo cos� molte
risorse dallo studio e sviluppo di nuove linee.

Viaggiare su rotaia diviene pi� conveniente solo in aree con maggiore densit� di
popolazione o quando il costo del carburante supera i costi richiesti dai treni,
che sono in grado di trasportare molte pi� persone e cose a parit� di potenza
impegnata. Queste condizioni non sussistono negli Stati Uniti d'America dove, a
causa delle grandi distanze, risulta pi� conveniente il trasporto aereo.

La prima ferrovia italiana fu la Napoli-Portici, nel Regno delle Due Sicilie, che
fu inaugurata il 3 ottobre 1839 dal re Ferdinando II di Borbone[2]. Essa costituiva
il primo tratto della futura Napoli-Salerno. La lunghezza di questo primo tronco
era di circa 7.640 metri (altre fonti danno 7.250 m). La locomotiva Bayard
raggiungeva la velocit� di 60 km/h (50 km/h trainando un convoglio ferroviario).

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