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Manetone � ritenuto l'autore degli Aegyptiaca (gr. ????pt?a??

, Aigyptiak�[13]), o
Storia dell'Egitto, su commissione di Tolomeo II Filadelfo[14]. L'opera � di
primario interesse per gli egittologi per le informazioni che fornisce sulla
cronologia dei regni degli antichi faraoni. Potrebbe essere stata l'opera pi�
imponente fra quelle attribuite a Manetone: certamente la pi� importante. Era
organizzata in ordine cronologico e suddivisa in tre libri (vedi oltre)[15]. Aver
diviso i sovrani per dinastie (I dinastia, II dinastia ecc.) costitu� una
novit�[16]; il termine "dinastia" (in greco d??aste?a, dynasteia, "potere di
governo") intende un gruppo di sovrani con la medesima origine. Ciononostante,
l'autore non impieg� il termine in senso moderno, seguendo la sola consanguineit�,
ma attribuendo a ciascuna dinastia una sorta di continuit�: geografica (la IV
dinastia di Menfi, la V dinastia da Elefantina) oppure genealogica (soprattutto la
I dinastia, per la quale l'autore chiama il successore "figlio" del predecessore
per chiarirne la continuit�). Negli Aegyptiaca, la sovrastruttura della
suddivisione genealogico/dinastica forniva la base alla narrazione vera e propria
delle vite dei faraoni. Alcuni hanno ipotizzato che gli Aegyptiaca siano stati
redatti per competere con le Storie di Erodoto e fornire all'Egitto una storia
nazionale mai analizzata prima d'allora; in questa prospettiva la Critica ad
Erodoto potrebbe essere stata un sunto o una parte degli Aegyptiaca che avrebbe
goduto di circolazione indipendente. Purtroppo, n� gli Aegyptiaca n� la Critica ad
Erodoto si sono conservati; circa il primo scritto sussistono 32 frammenti,
provenienti da estratti di due tipi[17][18].

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