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Università degli Studi di Torino

Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino

Corso
di Laurea Magistrale in
Odontoiatria e Protesi Dentaria
Torino

Guida
2009/2010
ALL’ORIENTAMENTO E
PROGRAMMI DEI CORSI

1
UNIVERSITA' DEGLI STUDI
DI TORINO

Corso
di Laurea Magistrale in
Odontoiatria e Protesi Dentaria
TORINO

Guida
2009/2010
ALL’ORIENTAMENTO E
PROGRAMMI DEI CORSI

2
La presente Guida è stata redatta a cura della:

SETTORE DIDATTICA
“Centro Sperimentale di Didattica e Formazione”
Via Pietro Giuria 15 - Torino -
Tel 011 6707808 / 7809 / 7810
E-mail fcl-med-csdf@unito.it

Responsabile:
Dott.ssa Antonella Bonetto

Facoltà di Medicina e Chirurgia


DIVISIONE AREA MEDICA

3
Preside della Facoltà
Prof. Giorgio Palestro
Ordinario di Anatomia Patologica
Presidenza: C.so Bramante 88/90 - Torino
Tel 011670.5955 / 011670.5957
Fax. 011670.5956

Presidente del Corso di Laurea


Prof. Stefano Carossa
Ordinario di Protesi ed Odontoiatria Restaurativa
Ufficio di Presidenza: Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708363
Fax. 011 2368362

Settore Didattica
Centro Sperimentale di Didattica e di Formazione
Divisione Area Medica
Via Pietro Giuria 15 – Torino
Tel. 011 670.7808/7809/7810
Fax 011 670.7811

Segreteria Didattica del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria


Via Nizza, 230 – III piano
Tel. 011 6708362
Fax. 011 2368362

Segreteria Studenti
C.so Massimo d'Azeglio 60, Torino
Tel 011 670.5698/5697/5696/5695
Fax 011 670.5678

4
Caro Studente,
questa guida contiene molteplici di informazioni utili per tutti coloro che seguono il
percorso formativo e professionale del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria
e Protesi Dentaria.

Nella Guida sono raccolti:

 l’ordinamento del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi


Dentaria;
 le normative per il miglioramento della sicurezza durante le frequenze nei reparti e nei
laboratori;
 il regolamento didattico;
 l’elenco dei corsi integrati, delle discipline attivate e dei Docenti;
 i programmi degli insegnamenti;
 i libri di testo consigliati;
 gli indirizzi, numeri di telefono, fax, e-mail dei Docenti dei corsi.

È desiderio che la presente edizione sia un utile strumento di lavoro sia per gli
studenti che per i Docenti.
A tutti un cordialissimo augurio di buon lavoro.

Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia


Prof. Giorgio Palestro

5
SOMMARIO

PAGINA
PREMESSA 5
PARTE PRIMA – INFORMAZIONI GENERALI SULLA FACOLTÀ 8
NUOVO ORDINAMENTO D.M. 270/04 – VECCHIO ORDINAMENTO D.M. 509/99 9
CALENDARIO DELLE LEZIONI 10
FREQUENZA DEI CORSI 10
ESAMI 10
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI D.M. 270/04 11
TABELLA DEI CORSI INTEGRATI ATTIVATI NELL’ANNO ACCADEMICO 2009/2010 12
REGOLAMENTO DIDATTICO 18
TABELLA PROPEDEUTICITÀ ESAMI ORDINAMENTO D.M. 509/99 32
PARTE SECONDA – ALLEGATI 33
RACCOMANDAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEGLI STUDENTI FREQUENTATORI DEI 34
REPARTI E DEI LABORATORI
SARS: RACCOMANDAZIONI PER STUDENTI E SPECIALIZZANDI 36
INFORMAZIONI SULLA NUOVA INFLUENZA A (H1N1) 37
RISORSE INFORMATICHE DELLA FACOLTÀ DL MEDICINA E CHIRURGIA DELL’UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO 39
PARTE TERZA – PROGRAMMI DEI CORSI INTEGRATI E DEGLI INSEGNAMENTI ATTIVATI 42
CORSI INTEGRATI ED INSEGNAMENTI ATTIVATI AL I◦ ANNO - D.M. 270/04 43
STATISTICA 44
INFORMATICA 45
CHIMICA 46
BIOCHIMICA DESCRITTIVA 48
BIOCHIMICA METABOLICA 50
BIOLOGIA 52
ISTOLOGIA 54
ANATOMIA UMANA 56
FISICA APPLICATA 58
BIOINGEGNERIA ELETTRONICA E INFORMATICA 60
INGLESE 61
CORSI INTEGRATI ED INSEGNAMENTI ATTIVATI AL II◦ ANNO – D.M. 509/99 62
FISIOLOGIA 63
PATOLOGIA GENERALE 66
CONSERVATIVA I 68
MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA 70
IGIENE GENERALE ED APPLICATA 72
ODONTOIATRIA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ 74
ANATOMIA PATOLOGICA 75
BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA 76
PATOLOGIA CLINICA 77
PATOLOGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA 78
MEDICINA INTERNA 79
CHIRURGIA GENERALE 80
CORSI INTEGRATI ED INSEGNAMENTI ATTIVATI AL III◦ ANNO – D.M. 509/99 82
ANATOMIA PATOLOGICA 83
NEUROLOGIA 84
PSICHIATRIA 86
CONSERVATIVA II 87
FARMACOLOGIA 89
CHIRURGIA ORALE 94
ANESTESIOLOGIA 95
ENDODONZIA 97
6
PROTESI TOTALE 100
PROTESI MAXILLO-FACCIALE 101
GNATOLOGIA CLINICA 102
MALATTIE CUTANEE E VENEREE 104
MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE 105
ENDOCRINOLOGIA 106
MALATTIE INFETTIVE 107
CORSI INTEGRATI ED INSEGNAMENTI ATTIVATI AL IV◦ ANNO – D.M. 509/99 108
CHIRURGIA ORALE 109
CHIRURGIA IMPLANTARE 110
PEDODONZIA 111
PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA 112
MEDICINA LEGALE 113
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA 115
RADIOPROTEZIONE 117
ODONTOIATRIA RESTAURATIVA 119
CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA 120
ANATOMIA PATOLOGICA 122
ENDODONZIA 123
CONSERVATIVA III 125
PROTESI 127
ORTOGNATODONZIA 129
SEMINARIO IN ORTOGNATODONZIA 131
CRESCITA CRANIO-FACCIALE 132
PARODONTOLOGIA 133
CORSI INTEGRATI ED INSEGNAMENTI ATTIVATI AL V◦ ANNO – D.M. 509/99 135
CHIRURGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA 136
CHIRURGIA PLASTICA 137
CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE 138
OTORINOLARINGOIATRIA 139
CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA 141
SEMINARIO DI CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA 144
PROTESI 146
SALUTE ORALE SALUTE GLOBALE 147
SEMINARIO DI ODONTOIATRIA PROTESICA 148
IMPLANTOPROTESI SOCIALE 149
IMPLANTOPROTESI AVANZATA 150
PARODONTOLOGIA 151
ORTOGNATODONZIA 153
SEMINARIO DI ORTOGNATODONZIA 155
FISIOPATOLOGIA DELLA MASTICAZIONE 156

7
PARTE PRIMA

INFORMAZIONI GENERALI SULLA FACOLTÀ

UNIVERSITA' DEGLI STUDI


DI TORINO

Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino


Guida
2009/2010

8
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

IN ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA

Nuovo Ordinamento D.M. 270/04

Vecchio Ordinamento D.M. 509/99

9
CALENDARIO DELLE LEZIONI
I SEMESTRE: 12 OTTOBRE 2009 - 29 GENNAIO 2010
II SEMESTRE: 1 MARZO - 28 MAGGIO 2010

Il calendario delle lezioni viene elaborato ogni anno dal Consiglio del Corso di Laurea e viene affisso
all'albo della Segreteria del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e sul sito:
http://odontoiatria.campusnet.unito.it

FREQUENZA DEI CORSI


La frequenza dei corsi e delle esercitazioni è obbligatoria. Potranno essere ammessi a sostenere gli esami
soltanto gli studenti che abbiano conseguito almeno il 75% di presenze in ciascun corso.
L’iscrizione all’anno successivo è subordinata al conseguimento delle firme di frequenza relative a tutti gli
insegnamenti previsti nell’anno accademico ultimato.
Coloro i quali non abbiano ottenuto le firme di frequenza non possono iscriversi all’anno successivo.

ESAMI
♦ Sessione Invernale: 1 - 28 FEBBRAIO 2010
La sessione è prevista per:
‐ Esami relativi a corsi seguiti nel I semestre dello stesso anno accademico.
‐ Recupero esami relativi a corsi seguiti in a.a. precedenti [per delibera del Consiglio del Corso di Laurea
(12/5/1994).

♦ Sessione Estiva: 1 GIUGNO – 31 LUGLIO 2010


La sessione è prevista per:
‐ esami relativi a corsi seguiti nel II semestre dello stesso anno accademico.
‐ recupero esami relativi a corsi seguiti nel I semestre dello stesso a.a. e relativi a corsi seguiti in a.a.
precedenti [per delibera del Consiglio del Corso di Laurea (12/5/1994)].

♦ Sessione Autunnale (*): 1 – 30 SETTEMBRE 2010


(*) il termine sessione autunnale indica il mese di settembre ed un eventuale periodo identificato annualmente dal
CCL, nel mese di dicembre.
La sessione è prevista per:
‐ recupero esami arretrati

♦ Finestra di Natale: a discrezione del Consiglio di Corso di Laurea

Gli appelli della stessa materia andranno fissati a distanza di almeno due settimane l'uno dall'altro.
Gli esami sostenuti senza il rispetto di quanto sopra indicato e senza il rispetto della propedeuticità,
saranno annullati.
N.B. Gli studenti fuori corso possono sostenere gli appelli tutti i mesi dell’anno.

10
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI D.M. 270/04
Con la nuova offerta formativa sarà possibile fornire una conoscenza scientifica di base più completa, una
conoscenza delle discipline mediche di rilevanza odontoiatrica sempre più articolata e approfondita e una
preparazione clinica professionalizzante, che permetterà di formare Odontoiatri di alto livello.
I laureati nei corsi di laurea magistrale in odontoiatria e protesi dentaria svolgono attività inerenti la
prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della
bocca, delle ossa mascellari, delle articolazioni temporo-mandibolari e dei relativi tessuti, nonché la
riabilitazione odontoiatrica, prescrivendo tutti i medicamenti ed i presidi necessari all'esercizio della
professione. I laureati magistrali della classe possiedono un livello di autonomia professionale, culturale,
decisionale e operativa tale da consentire loro un costante aggiornamento, avendo seguito un percorso
formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute orale della persona sana o malata,
anche in relazione all'ambiente fisico e sociale che lo circonda.
I laureati magistrali della classe, al termine degli studi, saranno in grado di: praticare la gamma completa
dell'odontoiatria generale nel contesto del trattamento globale del paziente senza produrre rischi
aggiuntivi per il paziente e per l'ambiente; individuare le priorità di trattamento coerentemente ai bisogni,
partecipando con altri soggetti alla pianificazione di interventi volti alla riduzione delle malattie orali nella
comunità derivanti dalla conoscenza dei principi e la pratica della odontoiatria di comunità; conoscere i
farmaci direttamente e indirettamente correlati con la pratica dell'odontoiatria e comprendere le
implicazioni della terapia farmacologica di patologie sistemiche riguardanti le terapie odontoiatriche;
conoscere gli aspetti demografici, la prevenzione ed il trattamento delle malattie orali e dentali;
comunicare efficacemente col paziente e educare il paziente a tecniche di igiene orale appropriate ed
efficaci; riconoscere i propri limiti nell'assistere il paziente e riconoscere l'esigenza di indirizzare il paziente
ad altre competenze per terapia mediche; I laureati magistrali della classe svolgeranno l'attività di
odontoiatri nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici e sanitari.
Al fine del conseguimento degli obiettivi didattici sopraindicati i laureati della classe devono acquisire
conoscenze fisiopatologiche e cliniche di medicina generale. Inoltre, il profilo professionale include anche
l'aver effettuato, durante il corso di studi. Il laureato ha inoltre sviluppato le capacità di apprendimento
necessarie per intraprendere studi specialistici. Svolge attività inerenti la prevenzione, la diagnosi e la
terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle ossa mascellari,
delle articolazioni temporo-mandibolari e dei relativi tessuti, nonché la riabilitazione odontoiatrica,
prescrivendo tutti i medicamenti ed i presìdi necessari all'esercizio della professione. Possiede un livello di
autonomia professionale, culturale, decisionale e operativa tale da consentirgli un costante
aggiornamento, avendo seguito un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi
di salute orale della persona sana o malata, anche in relazione all'ambiente fisico e sociale che lo circonda.
Il laureato può svolgere il ruolo professionale e relative funzioni negli ambiti occupazionali indicati:
odontoiatra. Funzioni: svolge attività inerenti la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie ed
anomalie congenite ed acquisite; dei denti, della bocca, delle ossa mascellari, delle articolazioni temporo-
mandibolari e dei relativi tessuti; si occupa della riabilitazione odontoiatrica, prescrivendo tutti i
medicamenti ed i presìdi necessari all'esercizio della Professione; progetta, verifica ed inserisce i manufatti
protesici odontoiatrici, dei quali controlla la congruità.
Sbocchi occupazionali in qualità di libero-professionista o lavoratore dipendente come previsto dalla
vigente legislazione. Il corso prepara alle professioni di Dentisti e odontostomatologi.

11
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ODONTOIATRIA E PROTESI
DENTARIA

TABELLE DEI CORSI INTEGRATI E DEGLI INSEGNAMENTI ATTIVATI

PIANO DI STUDI E CARICO DIDATTICO


ANNO ACCADEMICO 2009/2010

12
TABELLA DEI CORSI INTEGRATI
ATTIVATI NELL’ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
PIANO DI STUDI E CARICO DIDATTICO

I ANNO - DM270/04
CORSO INTEGRATO PERIODICITÀ CFU SETTORI MODULO CFU CFU ORE DOCENTI
SCIENTIFICO - I sem II
DISCIPLINARI sem
STATISTICA E MED/01 STATISTICA 4 40 Dott.ssa PAOLA DALMASSO
INFORMATICA Semestrale 8 INF/01 INFORMATICA 40 Dott. PAOLO PROVERO
4

BIO/10 CHIMICA 2 20 Prof.ssa Tiziana CREPALDI


CHIMICA E
BIOCHIMICA Annuale 9 BIO/10 BIOCHIMICA DESCRITTIVA 2 10 Prof.ssa Tiziana CREPALDI
40 Prof. Francesco Michelangelo TURRINI
BIO/10 5
BIOCHIMICA METABOLICA

BIOLOGIA APPLICATA Semestrale 9 BIO/13 BIOLOGIA 9 56 Prof. Adriano CECCARELLI

ISTOLOGIA E BIO/17 ISTOLOGIA 3 4 70 Prof. Luca TAMAGNONE


Annuale 17
ANATOMIA I BIO/16 ANATOMIA UMANA 5 5 100 Prof. Marco SASSOÉ POGNETTO

FISICA E FIS/01 FISICA APPLICATA 6 60 Prof.ssa Laura BERGAMASCO


BIOINGEGNERIA Semestrale 8 BIOINGEGNERIA ELETTRONICA Prof.ssa Cristina BIGNARDI
INFORMATICA ING-INF/06 2
ED INFORMATICA 20

LINGUA INGLESE Semestrale 7 L-LIN/12 INGLESE 7 56 Prof.ssa MADLEINE CLARK

29 29

FIS/01 ELEMENTI DI BASE DI 10 Prof.ssa Laura BERGAMASCO


1
MATEMATICA
ATTIVITÀ A SCELTA Semestrale 2 ELEMENTI DI CHIMICA Prof.ssa Tiziana CREPALDI
DELLO STUDENTE BIO/10 1
GENERALE E INORGANICA
BIO/10 PROTEOMICA CLINICA 1 Prof. Francesco Michelangelo TURRINI
I SENSI CHIMICI: LA Prof. Marco SASSOÉ POGNETTO
BIO/16 PERCEZIONE OLFATTIVA E 1
GUSTATIVA

13
II ANNO – DM 509 – AD ESAURIMENTO
CORSO INTEGRATO PERIODICITÀ CFU SETTORI MODULO CFU CFU ORE DOCENTI
SCIENTIFICO- I II
DISCIPLINARI sem sem
FISIOPATOLOGIA BIO/09 FISIOLOGIA 6 75 Prof.ssa Magda PASSATORE
UMANA GENERALE E Semestrale 14
DELL'APPARATO MED/04 PATOLOGIA GENERALE 8 100 Prof.ssa Rosa Angela CANUTO
STOMATOGNATICO

37,5
Dott. Damiano PASQUALINI
MED/28 CONSERVATIVA I 3 3 +
37,5
MICROBIOLOGIA E Prof. Santo LANDOLFO
EPIDEMIOLOGIA MED/07 3 37,5
MICROBIOLOGIA CLINICA
GENERALE ED
ODONTOIATRICA E TIROCINIO DI
Prof. Santo LANDOLFO
Annuale 14 MED/07 MICROBIOLOGIA E 1 12,5
TERAPIA DELLA
MICROBIOLOGIA CLINICA
CARIE
IGIENE GENERALE ED Prof.ssa Carla ZOTTI
MED/42 2 37,5
APPLICATA 1 Prof.ssa Roberta SILIQUINI
ODONTOIATRIA
Dott. Damiano PASQUALINI
MED/28 PREVENTIVA E DI 1 12,5
COMUNITÀ

TIROCINIO DI
Prof. Santo LANDOLFO
MED/07 MICROBIOLOGIA E 1 12,5
MICROBIOLOGIA CLINICA
MED/08 ANATOMIA PATOLOGICA 2 25 Prof.ssa Paola CASSONI
TIROCINIO DI ANATOMIA Prof.ssa Paola CASSONI
MED/08 1 12,5
DIAGNOSTICA DI PATOLOGICA
LABORATORIO Semestrale 10 BIOCHIMICA CLINICA E Prof. Gianpiero PESCARMONA
BIO/12 BIOLOGIA MOLECOLARE 2 25
CLINICA
TIROCINIO DI BIOCHIMICA Prof. Gianpiero PESCARMONA
BIO/12 CLINICA E BIOLOGIA 2 25
MOLECOLARE CLINICA
MED/05 PATOLOGIA CLINICA 2 25 Prof. Dario ROCCATELLO

PATOLOGIA SPECIALE Prof.ssa Patrizia DEFABIANIS


MED/28 2 25
PATOLOGIA ODONTOSTOMATOLOGICA
SPECIALE MEDICO- MED/09 MEDICINA INTERNA 4 50 Prof.ssa Marilena DURAZZO
CHIRURGICA ED TIROCINIO DI MEDICINA Prof.ssa Marilena DURAZZO
Semestrale 13 2 25
ODONTOSTOMATOL MED/09 INTERNA
OGICA MED/18 CHIRURGIA GENERALE 3 37,5 Prof. Alessandro Maria GAETINI
TIROCINIO DI CHIRURGIA Prof. Alessandro Maria GAETINI
MED/18 2 25
GENERALE
24 27

ADE MALATTIE GENETICHE E MALATTIE AUTOIMMUNITARIE Prof.ssa Rosa Angela CANUTO


MED/04 1

MED/08
CITOLOGIA ORALE DIAGNOSTICA E DI SCREENING 1 Prof.ssa Paola CASSONI
ADE
ADE MED/42 Prof.ssa Carla ZOTTI
LETTURA CRITICA D ELLA LETTERATURA SCIENTIFICA 2
MED/01 Dott.ssa PAOLA DALMASSO

ADE AGGIORNAMENTI CIRCA L'AZIONE DELLO STRESS SUL CONTROLLO VASCOLARE E DELLA
BIO/09 1 Prof.ssa Magda PASSATORE
MUSCOLATURA SCHELETRICA: IMPLICAZIONI NEL CAMPO ODONTOIATRICO

ADE
MED/28 ANATOMIA CHIRURGICA 1 Prof. Marco MOZZATI

ADE Prof. Dario ROCCATELLO


MED/05 INTERPRETAZIONE PATOLOGICO-CLINICA DEL SEDIMENTO ORINARIO 1

ADE INTERPRETAZIONE PATOLOGICO-CLINICA DEL PRINCIPALI TEST DEL LABORATORIO Prof. Dario ROCCATELLO
MED/05 1
IMMUNOLOGICO
ADE Prof. Dario ROCCATELLO
MED/05 PATOLOGIA CLINICA DELLE VASCULITI PRIMITIVE SISTEMICHE 1

14
III ANNO – DM 509 – AD ESAURIMENTO
CORSO INTEGRATO PERIODICIT CFU SETTORI MODULO CFU CFU ORE DOCENTI
À SCIENTIFICO- I sem II
DISCIPLINARI sem
ANATOMIA MED/08 ANATOMIA PATOLOGICA 3 37,5 Prof.ssa Paola CASSONI
PATOLOGICA Semestrale 4 TIROCINIO DI ANATOMIA Prof.ssa Paola CASSONI
MED/08 1 12,5
PATOLOGICA

NEUROPSICHIATRIA MED/26 NEUROLOGIA 2 25 Prof. Alessandro MAURO


Semestrale 3
MED/25 PSICHIATRIA 1 12,5 Prof.ssa Paola ROCCA

MED/28 CONSERVATIVA II 1 12,5 Dott. Nicola SCOTTI


CONSERVATIVA II
Annuale 4 TIROCINIO DI 12,5 Dott. Nicola SCOTTI
MED/28 1 2
CONSERVATIVA +25

BIO/14 FARMACOLOGIA 4 50 Dott. Gian Paolo ZARA


25+ Prof. Marco MOZZATI
MED/28 CHIRURGIA ORALE 2 1
12,5
ANESTESIOLOGIA, 12,5 Prof. Marco MOZZATI
TIROCINIO DI CHIRURGIA
FARMACOLOGIA E Annuale 14 MED/28 1 1 +
CHIRURGIA ORALE ORALE
12,5
MED/41 ANESTESIOLOGIA 1 3 50 Prof. Luigi DE SIENA
TIROCINIO DI Prof. Luigi DE SIENA
MED/41 1 12,5
ANESTESIOLOGIA

25+ Prof. Elio BERUTTI


MED/28 ENDODONZIA 2 1
ENDODONZIA I 12,5
Annuale 6
TIROCINIO DI 25+ Prof. Elio BERUTTI
MED/28 2 1
ENDODONZIA 12,5

25+ Prof. Gianfranco GASSINO


MED/28 PROTESI TOTALE 2 2
25
TIROCINIO DI PROTESI 75+ Prof. Gianfranco GASSINO
MED28 6 5
TOTALE 62,5
ODONTOIATRIA PROTESI MAXILLO- Prof. Gianfranco GASSINO
MED/28 2 25
RIABILITATIVA Annuale 21 FACCIALE
TIROCINIO DI PROTESI Prof. Gianfranco GASSINO
MED/28 1 12,5
MAXILLO-FACCIALE
MED/28 GNATOLOGIA CLINICA 1 12,5 Dott. Andrea DEREGIBUS
TIROCINIO DI Dott. Andrea DEREGIBUS
MED/28 2 25
GNATOLOGIA CLINICA

MALATTIE CUTANEE E Prof.ssa Maria Grazia BERNENGO


MED/35 2 25
VENEREE
TIROCINIO DI MALATTIE Prof.ssa Maria Grazia BERNENGO
PATOLOGIA MEDICA MED/35 1 12,5
CUTANEE E VENEREE
SPECIALISTICA Semestrale 9
MALATTIE DELL'APPARATO Prof. Imad SHEIBAN
MED/11 2 25
CARDIOVASCOLARE
MED/13 ENDOCRINOLOGIA 2 25 Prof. Mauro MACCARIO
MED/17 MALATTIE INFETTIVE 2 25 Prof. Francesco Giuseppe DE ROSA
33 28

STRUMENTAZIONE PARODONTALE SOTTOGENGIVALE CON STRUMENTI


Semestrale MED/28 1
MANUALI ED ULTRASONICI Dott. Fabio MODICA
ADE

MOTIVAZIONE, ISTRUZIONE ALLE MANOVRE DI IGIENE ORALE E


Semestrale MED/28 1
STRUMENTAZIONE PARODONTALE SOPRAGENGIVALE Dott. Fabio MODICA
ADE
ADE Prof.ssa Carla Maria ZOTTI
Semestrale MED/42 ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA 2
Dott.ssa PAOLA DALMASSO

Semestrale MED/29 DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE LESIONI CISTICHE DEI MASCELLARI 1 Prof.Sid Berrone
ADE
DIAGNOSI, ORGANIZZAZIONE
Dott. Damiano PASQUALINI
ADE Semestrale MED/28 E TRATTAMENTO DELLE 1
URGENZE ENDODONTICHE
ADE MICROENDODONZIA Prof. Elio BERUTTI
Semestrale MED/28 1
CHIRURGICA
ADE Semestrale MED/28 SEMEIOTICA STOMATOLOGICA 1 Prof. Sergio GANDOLFO

DIAGNOSTICA E TRATTAMENTO CHIRURGICO


Semestrale MED/29 1 Prof. Guglielmo RAMIERI
DELLE DISGNAZIE
ADE

Semestrale FIS/07 ARGOMENTI DI MECCANICA ATTINENTI ALL'ORTOGNATODONZIA 1 Prof.ssa LAURA BERGAMASCO


ADE

Semestrale MED/36 FONDAMENTI DI RADIOBIOLOGIA E RADIOPROTEZIONE 1 Prof. Silvio Diego BIANCHI


ADE

15
IV ANNO – DM 509 – AD ESAURIMENTO
CORSO INTEGRATO PERIODICITÀ CFU SETTORI MODULO CFU CFU ORE DOCENTI
SCIENTIFICO- I sem II
DISCIPLINARI sem
MED/28 CHIRURGIA ORALE 1 12,5 Prof. Marco MOZZATI
TIROCINIO DI CHIRURGIA 25 Prof. Marco MOZZATI
MED/28 2
CHIRURGIA ORALE I ORALE Dott.ssa Silvana SAPINO
Annuale 5
MED/28 CHIRURGIA IMPLANTARE 1 12,5 Prof. Stefano CAROSSA
TIROCINIO DI CHIRURGIA Prof. Stefano CAROSSA
1
MED/28 IMPLANTARE 12,5

MED/28 PEDODONZIA 1 12,5 Prof.ssa Patrizia DEFABIANIS


PATOLOGIA 12,5+ Prof.ssa Patrizia DEFABIANIS
TIROCINIO DI PEDODONZIA 1 1
DELL'INFANZIA Annuale 5 MED/28 12,5
PEDIATRIA GENERALE E Prof.ssa Margherita CIRILLO
MED/38 2
SPECIALISTICA 25

ODONTOIATRIA
Semestrale 3 MED/43 MEDICINA LEGALE 3
FORENSE 37,5 Prof. Pierluigi BAIMA BOLLONE

DIAGNOSTICA PER
PATOLOGIA MED/36 IMMAGINI E 2 Prof. Silvio Diego BIANCHI
DESCRITTIVA, RADIOTERAPIA 25
DIAGNOSTICA PER MED/36 RADIOPROTEZIONE 1 12,5 Prof. Silvio Diego BIANCHI
Semestrale 4
IMMAGINI E TIROCINIO DI
RADIOTERAPIA DIAGNOSTICA PER
MED/36
IMMAGINI E 1 12,5 Prof. Silvio Diego BIANCHI
RADIOTERAPIA

ODONTOIATRIA Prof. Stefano CAROSSA


MED/28 2
ODONTOIATRIA RESTAURATIVA 25
RESTAURATIVA Semestrale 4 TIROCINIO DI
MED/28 ODONTOIATRIA 2 25 Prof. Stefano CAROSSA
RESTAURATIVA

CLINICA 25+ Dott. Roberto BROCCOLETTI


CLINICA MED/28 2 2
ODONTOSTOMATOLOGICA 25
ODONTOSTOMATOLO
Annuale 9 TIROCINIO DI CLINICA 25+ Dott. Roberto BROCCOLETTI
GICA I MED/28 2 1
ODONTOSTOMATOLOGICA 12,5
MED/08 ANATOMIA PATOLOGICA 2 25 Prof.ssa Paola CASSONI

12,5+ Prof. Elio BERUTTI


MED/28 ENDODONZIA 1 1
ENDODONZIA II 12,5
Annuale 6
TIROCINIO DI 25+ Prof. Elio BERUTTI
2 2
MED/28 ENDODONZIA 25

MED/28 CONSERVATIVA III 1 12,5 Prof. Elio BERUTTI


CONSERVATIVA III
Annuale 3 TIROCINIO DI 12,5+ Prof. Elio BERUTTI
MED/28 1 1
CONSERVATIVA 12,5

12,5+ Prof. Stefano CAROSSA


MED/28 PROTESI 1 2
PROTESI I 25 Prof. Francesco BASSI
Annuale 9
37,5+ Prof. Francesco BASSI
MED/28 TIROCINIO DI PROTESI 3 3
37,5

12,5+ Prof. Cesare DEBERNARDI


MED/28 ORTOGNATODONZIA 1 1
12,5
TIROCINIO DI 25+ Prof. Cesare DEBERNARDI
ORTOGNATODONZIA MED/28 2 1
ORTOGNATODONZIA 12,5
I Annuale 7
SEMINARIO IN Prof. Cesare DEBERNARDI
MED/28 1
ORTOGNATODONZIA 12,5
CRESCITA CRANIO-
MED/28 1
FACCIALE 12,5 Dott.ssa Maria Grazia PIANCINO

12,5+ Prof. Mario AIMETTI


MED/28 PARODONTOLOGIA 1 1
PARODONTOLOGIA I 12,5
Annuale 4
TIROCINIO DI 12,5+ Prof. Mario AIMETTI
MED/28 1 1
PARODONTOLOGIA 12,5
34 25

16
V ANNO – DM 509 – AD ESAURIMENTO
CORSO INTEGRATO PERIODICITÀ CFU SETTORI MODULO CFU CFU ORE DOCENTI
SCIENTIFICO- I sem II
DISCIPLINARI sem
CHIRURGIA SPECIALE Prof. Guglielmo RAMIERI
MED/29 2 25
ODONTOSTOMATOLOGICA
TIROCINIO DI CHIR. SPEC. Prof. Guglielmo RAMIERI
MED/29 1 12,5
ODONTOSTOMATOLOGICA
CHIRURGIA DELLA
MED/19 CHIRURGIA PLASTICA 1 12,5 Prof. Stefano BRUSCHI
REGIONE MAXILLO- Semestrale 9
FACCIALE TIROCINIO DI CHIRURGIA Prof. Stefano BRUSCHI
MED/19 1 12,5
PLASTICA
MED/29 CHIRURGIA MAXILLO- Prof. Sid BERRONE
2 25
FACCIALE
MED/31 OTORINOLARIGOIATRIA 2 25 Prof. Roberto ALBERA

CLINICA Prof. Sergio GANDOLFO


MED/28 1 1 25
ODONTOSTOMATOLOGICA
CLINICA
ODONTOSTOMATOLO TIROCINIO DI CLINICA 25+ Prof. Sergio GANDOLFO
Annuale 6 MED/28 2 1
GICA II ODONTOSTOMATOLOGICA 12,5
SEMINARIO DI CLINICA Dott.ssa Monica PENTENERO
MED/28 1 12,5
ODONTOSTOMATOLOGICA

MED/28 PROTESI 2 25 Prof. Stefano CAROSSA


75+ Prof. Stefano CAROSSA
6 7
MED/28 TIROCINIO DI PROTESI 87,5
SALUTE ORALE SALUTE Prof. Francesco BASSI
2 25
MED/28 GLOBALE
SEMINARIO DI Dott. Vincenzo NOTARO
25+
MED/28 ODONTOIATRIA 2 2
25 Dott. Federico MUSSANO
PROTESICA
PROTESI II Annuale 27 IMPLANTOPROTESI Dott.ssa Paola CERUTI
MED/28 1 12,5
SOCIALE
TIROCINIO DI Dott.ssa Paola CERUTI
MED/28 IMPLANTOPROTESI 2 25
SOCIALE
IMPLANTOPROTESI Prof. Gianmario SCHIERANO
MED/28 1 12,5
AVANZATA
TIROCINIO DI IMPLANTO Prof. Gianmario SCHIERANO
MED/28 2 25
PROTESI AVANZATA

PARODONTOLOGIA 12,5+ Prof. Mario AIMETTI


MED/28 1 1
12,5
PARODONTOLOGIA II Annuale 5
TIROCINIO DI 25+ Prof. Mario AIMETTI
MED/28 2 1
PARODONTOLOGIA 12,5

MED/28 ORTOGNATODONZIA 1 12,5 Prof. Pietro BRACCO


TIROCINIO DI 25+ Prof. Pietro BRACCO
2 1
MED/28 ORTOGNATODONZIA 12,5
ORTOGNATODONZIA
Annuale 6 SEMINARIO DI Prof. Pietro BRACCO
II MED/28 1 12,5
ORTODONZIA
FISIOPATOLOGIA DELLA Dott.ssa Maria Grazia PIANCINO
MED/28 1 12,5
MASTICAZIONE
34 18
TESI DI LAUREA 15
CFU

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REGOLAMENTO DIDATTICO – ORDINAMENTO D.M. 509/99

1. Premessa
Il presente Regolamento Didattico del Consiglio del Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria
dell’Università degli Studi di Torino stabilisce, in accordo con lo Statuto ed il Regolamento Didattico d’Ateneo e con il
Regolamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia, le norme che regolano il Funzionamento del Consiglio e
l'applicazione dell'Ordinamento Didattico nazionale nel Corso di Laurea Specialistica.

2. Definizione degli obiettivi formativi


Il Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria (CLSOPD) si articola in cinque anni ed è istituito
all'interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Il CLSOPD si propone il conseguimento degli obiettivi formativi di seguito definiti.

Obiettivi formativi specifici


Il laureato/a nei corsi di laurea specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria dovrà essere dotato:
- delle basi scientifiche e della preparazione teorico pratica necessarie ai sensi della Direttiva 78/687/CEE
all’esercizio della professione odontoiatrica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della
formazione permanente, nonché dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica, e di un livello di
autonomia professionale, decisionale ed operativa, derivante da un percorso formativo caratterizzato da un
approccio olistico ai problemi di salute orale della persona sana e malata, anche in relazione all’ambiente fisico e
sociale che le circonda;
- delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva
applicazione professionale, delle conoscenze fisiopatologiche e cliniche di medicina generale, della capacità di
rilevare e valutare criticamente, da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche nella
dimensione socio-culturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia dell'apparato stomatognatico del
singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle
patologie dell'apparato stomatognatico e sistemiche, della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con
il paziente e con i familiari, della capacità di organizzare il lavoro di équipe, di cui conosce le problematiche anche
in tema di comunicazione e gestione delle risorse umane.
Il suo profilo professionale richiede che egli/ella sia in grado di:
- praticare la gamma completa dell'odontoiatria generale nel contesto del trattamento globale del paziente senza
produrre rischi aggiuntivi per il paziente e per l'ambiente;
- individuare le priorità di trattamento coerentemente ai bisogni, partecipando con altri soggetti alla pianificazione
di interventi volti alla riduzione delle malattie orali nella comunità derivanti dalla conoscenza dei principi e la
pratica della odontoiatria di comunità;
- apprendere i fondamenti della patologia umana, integrando lo studio fisiopatologico e patologico con la
metodologia clinica e le procedure diagnostiche che consentono la valutazione dei principali quadri morbosi;
apprendere i principali quadri correlazionistici e le procedure terapeutiche, mediche e chirurgiche
complementari alla professione odontoiatrica, nonché essere introdotto alla conoscenza delle nozioni di base
della cura e dell'assistenza secondo i principi pedagogici, della psicologia, della sociologia e dell'etica;
- conoscere i farmaci direttamente e indirettamente correlati con la pratica dell'odontoiatria e comprendere le
implicazioni della terapia farmacologica di patologie sistemiche riguardanti le terapie odontoiatriche;
- conoscere la scienza dei biomateriali per quanto attiene la pratica dell'odontoiatria;
- controllare l'infezione crociata per prevenire le contaminazioni fisiche, chimiche e microbiologiche nell'esercizio
della professione;
- applicare la gamma completa di tecniche di controllo dell'ansia e del dolore connessi ai trattamenti odontoiatrici
(nei limiti consentiti all'odontoiatra);
- analizzare la letteratura scientifica e applicare i risultati della ricerca alla terapia in modo affidabile;
- conoscere gli aspetti demografici, la prevenzione ed il trattamento delle malattie orali e dentali;
- sviluppare un approccio al caso clinico di tipo interdisciplinare, anche e soprattutto in collaborazione con altre
figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il
lavoro del gruppo degli operatori sanitari;
- approfondire le tematiche relative alla organizzazione generale del lavoro, alle sue dinamiche, alla bioetica, alla
relazione col paziente ed alla sua educazione, nonché le tematiche della odontoiatria di comunità, anche
attraverso corsi monografici e seminari interdisciplinari;
- comunicare efficacemente col paziente e educare il paziente a tecniche di igiene orale appropriate ed efficaci;
- fornire al paziente adeguate informazioni, basate su conoscenze accettate dalla comunità scientifica, per
ottenere il consenso informato alla terapia;

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- interpretare correttamente la legislazione concernente l'esercizio dell'odontoiatria del paese dell'Unione
Europea in cui l'odontoiatra esercita e prestare assistenza nel rispetto delle norme medico-legali ed etiche
vigenti nel paese in cui esercita;
- riconoscere i propri limiti nell'assistere il paziente e riconoscere l'esigenza di indirizzare il paziente ad altre
competenze per terapia mediche;
- organizzare e guidare l'équipe odontoiatrica utilizzando la gamma completa di personale ausiliario odontoiatrico
disponibile.
- approfondire le proprie conoscenze in ordine allo sviluppo della comunità multietnica, con specifico riferimento
alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali, anche nella prospettiva umanistica.
Il laureato/a nei corsi di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria specialista dovrà avere maturato:
- la conoscenza delle basi per la comprensione qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici e fisiologici, la
conoscenza dei principi dei processi biologici, genetici e molecolari, la conoscenza delle scienze di base,
biologiche, e comportamentali su cui si basano le moderne tecniche di mantenimento dello stato di salute orale
e le terapie odontoiatriche, le elevate responsabilità etiche e morali dell’odontoiatra riguardo la cura del
paziente sia come individuo che come membro della comunità, le conoscenze di informatica applicata e di
statistica, in modo utile a farne strumenti di ricerca, a scopo di aggiornamento individuale, la conoscenza dei
principi e delle indicazioni della diagnostica per immagini e dell’uso clinico delle radiazioni ionizzanti e dei
principi di radioprotezione.
Specifiche professionalità nel campo della odontoiatria conservatrice, parodontologia, protesi, ortognatodonzia,
chirurgia orale, patologia speciale odontostomatologica, pedodonzia, clinica odontostomatologica, debbono essere
acquisite svolgendo attività formative professionalizzanti compreso il corretto utilizzo dei materiali, dal momento che
il profilo professionale include anche l'aver effettuato, durante il corso di studi, le seguenti attività pratiche di tipo
clinico, che devono essere state compiute con autonomia tecnico professionale, da primo operatore, sotto la guida di
odontoiatri delle strutture universitarie e specificate dall’Advisory Committee On Formation Of Dental Practitioners
della Unione Europea:
a. esame del paziente e diagnosi: rilevare una corretta anamnesi (compresa l'anamnesi medica), condurre
l'esame obiettivo del cavo orale, riconoscere condizioni diverse dalla normalità, diagnosticare patologie dentali
e orali, formulare un piano di trattamento globale ed eseguire le terapie appropriate o indirizzare il paziente
ad altra competenza quando necessario - l'ambito diagnostico e terapeutico include le articolazioni temporo-
mandibolari; riconoscere e gestire correttamente manifestazioni orali di patologie sistemiche o indirizzare il
paziente ad altra competenza; valutare la salute generale del paziente e le relazioni fra patologia sistemica e
cavo orale e modulare il piano di trattamento odontoiatrico in relazione alla patologia sistemica; svolgere
attività di screening delle patologie orali compreso il cancro; diagnosticare e registrare le patologie orali e le
anomalie di sviluppo secondo la classificazione accettata dalla comunità internazionale; diagnosticare e gestire
il dolore dentale, oro-facciale e craniomandibolare o indirizzare il paziente ad altra appropriata competenza;
diagnosticare e gestire le comuni patologie orali e dentali compreso il cancro, le patologie mucose e ossee o
indirizzare il paziente ad altra appropriata competenza; eseguire esami radiografici dentali con le tecniche di
routine: (periapicali, bite-wing, extraorali proteggendo il paziente e l'équipe odontoiatrica dalle radiazioni
ionizzanti); riconoscere segni radiologici di deviazione dalla norma;
b. terapia: rimuovere depositi duri e molli che si accumulano sulle superfici dei denti e levigare le superfici
radicolari; incidere, scollare e riposizionare un lembo mucoso, nell'ambito di interventi di chirurgia orale
minore; praticare trattamenti endodontici completi su monoradicolati poliradicolati; condurre interventi di
chirurgia periapicale in patologie dell'apice e del periapice; praticare l'exodontia di routine; praticare
l'avulsione chirurgica di radici e denti inclusi, rizectomie; praticare biopsie incisionali ed escissionali; sostituire
denti mancanti, quando indicato e appropriato, con protesi fisse, rimovibili (che sostituiscano sia denti che
altri tessuti persi) e protesi complete. Conoscere le indicazioni alla terapia implantare, effettuarla o indirizzare
il paziente ad altra opportuna competenza; restaurare tutte le funzioni dei denti utilizzando tutti i materiali
disponibili e accettati dalla comunità scientifica; realizzare correzioni ortodontiche di problemi occlusali minori
riconoscendo l'opportunità di indirizzare il paziente ad altre competenze in presenza di patologie più
complesse;
c. emergenze mediche: effettuare manovre di pronto soccorso e rianimazione cardio-polmonare;
Lo svolgimento di attività cliniche professionalizzanti da svolgersi in modo integrato con le altre attività
formative presso strutture assistenziali universitarie per non meno di 90 CFU equivalenti, è obbligatorio e
necessario per il conseguimento della laurea specialistica e viene pianificato dal regolamento didattico
nell’ambito della durata complessiva del corso di studi, che è di 5 anni. Relativamente alla definizione di curricula
preordinati alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 78/687/CEE, i regolamenti didattici di ateneo si
conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell’art. 6, comma 3, del D.M. n. 509/99.
I laureati specialisti della classe dovranno essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale,
almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

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Per conseguire tali finalità formative, la Facoltà di medicina e Chirurgia si può convenzionare con strutture, sia
italiane che estere, che rispondano ai requisiti di idoneità per attività e dotazione di servizi e strutture come previsto
dal Decreto L.vo n.229/1999 art.6.
I regolamenti didattici di ateneo determinano, con riferimento all'art. 5, comma 3, del decreto ministeriale 3
novembre 1999, n° 509, la frazione dell'impegno orario complessivo riservato allo studio o alle altre attività
formative di tipo individuale in funzione degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello svolgimento di
attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.
La durata del corso per il conseguimento della laurea specialistica in odontoiatria e protesi dentaria è di cinque anni.

3. Ammissione al Corso di Laurea


a) Programmazione degli accessi
Per essere ammessi al corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria occorre essere in possesso di un diploma di
scuola secondaria superiore, o di altro titolo di studio equipollente conseguito all'estero. Il riconoscimento
dell'idoneità dei titoli di studio conseguiti all'estero ai soli fini dell'ammissione al corso di laurea è deliberato dal
Consiglio di Facoltà nel rispetto degli accordi internazionali.
L'accesso al corso di laurea è a numero programmato; i potenziali studenti dovranno sostenere un test di ingresso
secondo le disposizioni del MURST.

Il numero di Studenti ammessi al CLSOPD è programmato in base alla programmazione nazionale ed alla disponibilità
di Personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione
delle attività pratiche di reparto, coerentemente con le raccomandazioni dell'Advisory Committee on formation of
Dental Practitioner dell'Unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposti dall’Ateneo e dalla Facoltà.
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2
settembre 1999 (norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Il termine ultimo per l'iscrizione al 1° anno del CLSOPD è fissato inderogabilmente al 1 ottobre.

b) Debito formativo
L'organizzazione didattica del CLSOPD prevede che gli Studenti ammessi al 1° anno di corso possiedano una adeguata
preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti.
Ciò premesso, tutti gli Studenti che hanno superato l'esame di ammissione al Corso di Laurea specialistica,
rispondendo in modo corretto a meno della metà delle domande riguardanti i singoli argomenti di Matematica,
Fisica, Chimica, Biologia, sono ammessi con un debito formativo, per una o più di una delle discipline in questione,
che sono tenuti a sanare prima di sostenere gli esami del 1° anno.
Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso di Laurea Specialistica (CLSOPD)
istituisce attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell'arco del 1° semestre del primo anno di corso e che
dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli Studenti in debito. Tali attività didattiche propedeutiche saranno
garantite da Professori di prima e di seconda fascia o da Ricercatori facenti parte del CCL, sulla base di un
ampliamento del loro impegno didattico e tutoriale.
La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito della valutazione dei
corsi corrispondenti.

4. Crediti formativi
L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l'espletamento di ogni attività formativa prescritta
dall'Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Il CLSOPD prevede 300 CFU complessivi, articolati in cinque anni di corso, di cui almeno 90 da acquisire in attività
formative svolte a partire dal secondo anno di corso e finalizzate alla maturazione di specifiche capacità
professionali.
Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di lavoro dello Studente, comprensive
a. delle ore di lezione,
b. delle ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratori, reparti assistenziali, ambulatori,
day hospital
c. delle ore di seminario,
d. delle ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall'Ordinamento
didattico,
e. delle ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione.

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Per ogni Corso di insegnamento, la frazione dell'impegno orario che deve rimanere riservata allo studio personale e
ad altre attività formative di tipo individuale è determinata nel presente Regolamento.
I crediti corrispondenti a ciascun Corso di insegnamento sono acquisiti dallo Studente con il superamento del relativo
esame.

I crediti acquisiti perdono la loro validità qualora lo Studente interrompa per tre anni consecutivi l'iscrizione al Corso
di Laurea o non abbia ottemperato per tre anni consecutivi agli obblighi di frequenza o infine non abbia superato
esami per più di tre anni accademici consecutivi.

Una Commissione Didattica paritetica, nominata ogni anno dal CCLS, accerta la coerenza tra i crediti assegnati alle
attività formative e gli specifici obiettivi formativi.

5. Funzionamento del Consiglio del Corso di Laurea Specialistica.

1 - Composizione e convocazione
Il Consiglio del Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria (di seguito denominato CCLS) è
composto da tutti i Titolari di insegnamenti ufficiali, dai Professori fuori ruolo che in esso svolgono attività didattica e
da rappresentanze di Ricercatori, Studenti e Personale tecnico-amministrativo, nel numero previsto dallo Statuto e
dal Regolamento Didattico di Facoltà.
Titolari di insegnamenti ufficiali - sono definiti "Titolari di insegnamenti ufficiali" i Professori di ruolo, i Ricercatori, gli
Assistenti del ruolo ad esaurimento ed i Tecnici laureati (questi ultimi limitatamente ai casi previsti dall'art.16,
comma 1, della Legge 341/90) che hanno la responsabilità nel Corso di Laurea di un insegnamento ufficiale, nonché i
docenti a contratto.
Rappresentanza dei Ricercatori - Del CCLS fa parte, nel numero previsto dallo Statuto, una rappresentanza elettiva
dei Ricercatori afferenti al Corso di Laurea. Si considerano afferenti al Corso di Laurea i Ricercatori che abbiano
optato per esso in occasione della loro presa di servizio. La richiesta di opzione viene presentata al Consiglio di
Facoltà, il quale delibera in merito, sentiti tutti i Consigli di Corso di Studio afferenti alla Facoltà. Qualora il
Ricercatore intendesse modificare successivamente la propria opzione, dovrà presentare domanda al Consiglio di
Facoltà.
Rappresentanza degli Studenti - Viene eletta secondo le norme dello Statuto di Ateneo e le modalità del
Regolamento elettorale degli Studenti, tra tutti gli Studenti iscritti al 3°-4°-5° anno di corso.
Rappresentanza del personale tecnico-amministrativo - La Rappresentanza del personale tecnico-amministrativo ha
come elettorato attivo e passivo il personale tecnico-amministrativo assegnato al Corso di Laurea, ove esista.
L'elenco completo dei membri del CCLS viene comunicato, a cura del Presidente del CCLS, al Consiglio di Facoltà
prima dell'inizio di ogni Anno Accademico e potrà essere modificato nel corso dell'anno stesso in caso di modifica dei
compiti didattici disposta dalla Facoltà.
Il Presidente del CCLS, nominato secondo la normativa prevista dal Regolamento di Facoltà, convoca e presiede il
Consiglio, sovrintende alle attività del Corso di Laurea e lo rappresenta in tutte le attività per le quali non si sia
provveduto diversamente con delibera del CCLS. Dura in carica tre anni accademici, non è rieleggibile per più di due
mandati consecutivi e viene eletto secondo le modalità previste dal Regolamento di Facoltà.
Il Presidente nomina fra i Professori di ruolo Titolari che abbiano la responsabilità di un insegnamento ufficiale nel
Corso di Laurea, due Vice Presidenti che, in caso di necessità, lo sostituiscono in tutte le funzioni, ed un Segretario,
che ha il compito di redigere il Verbale delle sedute. Le funzioni svolte dal Presidente, dai Vice Presidenti e dal
Segretario sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle Autorità accademiche come
attività inerenti la Didattica.

Possono prendere parte alle sedute, senza diritto di voto, persone indicate dal Presidente ed accettate dal CCLS ed
un membro del personale tecnico-amministrativo che coadiuvi il segretario nella raccolta dei dati per la stesura del
verbale.
Il Presidente convoca il CCLS attraverso comunicazione scritta, ovvero via Telefax (come previsto dalla legge 412 del
31.12.91) oppure tramite posta elettronica. La Convocazione ordinaria deve essere inviata sette giorni prima delle
sedute. In caso di convocazione eccezionale ed urgente la convocazione dovrà pervenire ai membri in tempo utile
per la partecipazione alla seduta.
Ogni convocazione deve indicare data, ora e sede dell'Assemblea, nonché le voci all'Ordine del Giorno; eventuali
documenti esplicativi potranno essere inviati dopo la convocazione, accertandosi comunque che pervengano prima
della riunione.
Gli argomenti sono inseriti all'Ordine del Giorno dal Presidente, o su iniziativa di almeno 1/10 dei membri del
Consiglio.

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2 - Regolamentazione delle adunanze e validità delle deliberazioni
La partecipazione alle sedute è dovere d'ufficio. Per la validità delle sedute, la normativa è contenuta nello statuto di
Ateneo. Le sedute del CCLS sono valide quando vi partecipi la maggioranza assoluta degli aventi diritto. Nel computo
per determinare tale maggioranza si tiene conto del totale dei componenti il consiglio a cui vengono sottratti coloro
che abbiano giustificato la loro propria assenza per motivi di salute, per seri motivi di famiglia o per inderogabili
motivi d’ufficio. Ai fini del computo del numero legale, i Professori fuori ruolo ed i Rappresentanti degli Studenti sono
membri di diritto del CCLS, ma vengono conteggiati solo se intervengono alle adunanze.
I partecipanti alle sedute del CCLS attestano la propria presenza con la firma sugli elenchi appositamente predisposti
(art. 42, comma 8).
Nel corso della seduta, ma al di fuori delle votazioni, può essere chiesto da qualunque membro del CCLS la verifica
del numero legale.

3 - Competenze del Consiglio di Corso di Laurea Specialistica


Le funzioni del CCLS sono definite dallo Statuto di Ateneo e dal Regolamento del Consiglio di Facoltà. Quanto ad essi
fa riferimento nel presente Regolamento è da considerarsene completamento ed approfondimento.

A. Il CCLS delibera in merito a:


1. Programmazione didattica
In applicazione dell'Ordinamento Didattico, il CCLS, eventualmente avvalendosi di appositi gruppi di studio,
stabilisce il numero e l'organizzazione dei Curricula, definendo contenuto, obiettivi, denominazione e numero dei
corsi integrati e dei settori disciplinari che li compongono concorrendo all’insegnamento.
Eventuali proposte di modifica devono essere presentate al CCLS entro il 31 marzo; entro il 15 aprile successivo il
CCLS delibererà in merito.
2. Programmi didattici.
Il CCLS definisce gli obiettivi generali della attività didattica secondo le norme più oltre riportate. Suggerisce altresì,
anche su proposta della Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica, di cui al punto 57 del
regolamento didattico generale (di seguito denominata CTP), eventuali modifiche a detti programmi tendenti ad
eliminare ripetizioni o ridondanze.
3. Attribuzione dei crediti.
In accordo con la CTP, attribuisce ai singoli Corsi integrati i crediti appartenenti alle aree didattico-formative da cui
i detti Corsi derivano (Vedi ALLEGATO B). Nell’ambito dei singoli Corsi Integrati attribuisce, sentiti i Docenti titolari,
i crediti alle diverse discipline.
4. Calendario didattico.
In accordo con la CTP, stabilisce il Calendario didattico, definendo: le date di inizio e conclusione dei semestri; i
periodi di interruzione delle attività didattiche ufficialmente svolte (formali e interattive, compresi gli internati
obbligatori); i tempi giornalieri per anno di corso e per semestre che gli studenti debbono dedicare alla frequenza
alle attività didattiche e i tempi da riservare allo studio autonomo guidato; le date di inizio e di conclusione delle
sessioni d'esame; il tutto nel rispetto dei tempi stabiliti dall'Ordinamento per i vari tipi di attività didattica.
5. Piano degli studi.
Il CCLS raccoglie, valuta e approva le attività didattiche elettive proposte dai singoli Docenti, attribuendo altresì il
rispettivo valore in crediti; organizza la scelta delle attività didattiche elettive da parte degli Studenti. Il CCLS inoltre
esamina ed approva i piani di studio individuali. Il CCLS esamina le richieste di convalida di esami e frequenze
relativi a corsi sostenuti nell’ambito di altri Corsi di Laurea, e delibera in merito.
6. Compiti didattici.
Il CCLS definisce i tempi di impegno didattico dei Docenti in relazione ai compiti didattici a ciascuno affidati ed alle
metodologie didattiche utilizzate nell'espletamento dei differenti compiti.
Nel rispetto delle competenze individuali, attribuisce ai singoli Docenti compiti didattici individuali, comprendenti
attività didattiche obbligatorie afferenti ad uno o più Corsi integrati, eventualmente anche sotto forma di moduli
didattici, ed attività didattiche elettive, in relazione agli obiettivi ed ai programmi didattici previamente approvati.

B. Il CCLS fa proposte al Consiglio di Facoltà in merito a:


1. Gestione fondi per la didattica
Il CCLS raccoglie, valuta e trasmette al Consiglio di Gestione della Facoltà le richieste di finanziamento (art. 46 del
Regolamento di Facoltà) per l'attività didattica, e delibera sull'utilizzazione dei finanziamenti eventualmente
attribuiti al CCLS.
2. Numero programmato
Il CCLS indica il numero programmato per gli accessi al primo anno di corso per il successivo anno accademico,
applicando i parametri e le direttive predisposti dall'Ateneo e dalla Facoltà sulla base delle indicazioni del MIUR, e
fornendo motivazioni articolate di eventuali difformità rispetto alle suddette indicazioni.

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3. Corsi Attività di orientamento
Sulla base della normativa vigente il CCLS propone l'attivazione e l'espletamento, tenuto conto delle risorse
disponibili, dei Corsi di Orientamento per l'accesso al Corso di Laurea.
4. Incarichi da ricoprire per affidamento o supplenza
Entro il 15 aprile di ogni anno il CCLS propone l'elenco delle discipline per le quali si intenda provvedere alla
copertura per affidamento, supplenza o contratto.
5. Sviluppo del Corso di Laurea
Tenuto conto della programmazione didattica e dei Curricula da attivare, il CCLS definisce gli obiettivi e le risorse
necessarie. Tale attività costituisce il contributo del CCLS alla elaborazione del Piano di sviluppo pluriennale della
Facoltà. Il CCLS formula anche pareri obbligatori inerenti la programmazione dello sviluppo della Facoltà attraverso
i piani pluriennali, anche con riguardo alle richieste di posti di Professore e Ricercatore.

C - Altri compiti del CCLS


Il CCLS inoltre:
- fornisce i pareri di propria competenza richiesti dal Consiglio di Facoltà o da altri organi dell'Ateneo;
- recepisce ed utilizza le valutazioni sulla efficienza didattica espresse dalla CTP;
- ratifica per il successivo A.A., di norma entro il 15 settembre di ogni anno, le nomine dei Coordinatori di CI,
effettuate secondo le norme regolamentari sotto riportate;
- approva, di norma entro il 15 settembre di ogni anno, le modalità di esame (date degli appelli, metodologie
d'esame, etc.) proposte dai Docenti titolari per i singoli CI nelle tre sessioni dell' A.A. successivo, in
ottemperanza alle norme regolamentari più oltre riportate;
- definisce le iniziative di orientamento degli studenti e delibera l’attività di tutorato;
- durante l'A.A. il CCLS esplica anche le seguenti altre incombenze:
a. nei casi in cui manchino specifiche norme regolamentari, prestabilite e applicabili d'ufficio dalle Segreterie
studenti, delibera sulle pratiche degli studenti e sul progresso di questi nell'iter curriculare, decidendo sullo
stato di fuori corso o di ripetente degli studenti in arretrato di esami;
b. esprime pareri sull'equipollenza e quindi sulla riconoscibilità o meno dei titoli di studio (risultati di esami e
diplomi) conseguiti all'estero;
c. delibera ed esprime pareri su tutte le materie previste dallo Statuto e dal Regolamento Didattico di Facoltà
o per le quali sia delegato dal Consiglio di Facoltà.

4 - Funzioni del Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Specialistica


Presiede le adunanze del CCLS ed è il suo rappresentante ufficiale in seno all'Ateneo, presso la Conferenza
permanente dei Presidenti di CCLS e in ogni altra sede ove si verifichino eventi connessi al funzionamento del CCLS. Il
Presidente è investito inoltre delle seguenti funzioni:
- prepara e sottopone al CCLS le pratiche relative alle competenze proprie dell'Assemblea e che richiedono da
questa una ratifica formale;
- cura l'effettiva attuazione delle deliberazioni del CCLS;
- garantisce la realizzazione armonica e unitaria dei piani didattici del CCLS concorrendo, quando necessario, alla
composizione di eventuali differenze di proposta o di posizione;
- vigila sull'osservanza dei compiti istituzionali connessi alla didattica e delle delibere del CCLS da parte sia del
Corpo docente che degli studenti;
- su mandato del CCLS pubblica:
a) il calendario accademico;
b) le variazioni del curriculum rispetto al precedente A.A.;
c) i programmi d'insegnamento e i programmi d'esame dei CI con i relativi crediti;
d) l'elenco delle attività didattiche elettive approvate;
e) l'attribuzione dei compiti didattici ai singoli docenti;
f) gli orari di tutte le attività didattiche e le loro sedi;
g) le date degli appelli d'esame e ogni altra informazione sulla didattica, utile agli studenti e ai docenti;
- cura la trasmissione di tutti gli atti al CdF per i controlli e i provvedimenti di sua competenza.

6. Ordinamento didattico
Il CCLS ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l'Ordinamento didattico, nel rispetto della
legge vigente, che prevede, per ogni Corso di Laurea Specialistica, l'articolazione in Attività formative di base,
caratterizzanti, affini o integrative, a scelta dello Studente, finalizzate alla prova finale e altre. Ciascuna attività
formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori scientifico-
disciplinari pertinenti.

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L'organigramma complessivo dell'ordinamento didattico del CLSOPD fa parte integrante del presente regolamento.

Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento (contenuto, denominazione, numero dei Corsi e
numero degli esami), il CCLS propone al CdF le necessarie modifiche del Regolamento.

a) Corsi di Insegnamento
L'ordinamento didattico
1. definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le forme didattiche più adeguate per il
loro conseguimento, articolando le attività formative in corsi di insegnamento. Qualora nello stesso Corso siano
affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore, designato dal CCLS.

Il Coordinatore di un Corso, in accordo con la Commissione Tecnica di Programmazione Didattico-Pedagogica (CTP,


vedi oltre) esercita le seguenti funzioni:
• rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;

• propone alla CTP l’attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori, con il consenso dei Docenti, in funzione degli

obiettivi didattici propri del Corso;


• propone alla CTP la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti del proprio Corso;

• coordina la preparazione delle prove d’esame;

• presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e ne propone la composizione;

• è responsabile nei confronti del CCLS della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il

conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso;

2. definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere all'esame di laurea

b) Tipologia delle forme di insegnamento

All'interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di
insegnamento, come segue:
Lezione ex-cathedra
Si definisce "Lezione ex-cathedra" (d'ora in poi "Lezione") la trattazione di uno specifico argomento identificato da un
titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Professore o
Ricercatore Universitario, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad
un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi.

Seminario
Il "Seminario" è un'attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in
contemporanea da più Docenti, anche di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi, e, come tale, viene annotata
nel registro delle lezioni.
Vengono riconosciute come attività seminariali anche le Conferenze clinico-patologiche eventualmente istituite
nell'ambito degli insegnamenti clinici.
Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze.

Didattica Tutoriale
Le attività di Didattica Tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di
Studenti; tale attività didattica è coordinata da un Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a
lui affidati nell'acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all'esercizio
della professione. L'apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi dei
problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per
l'assunzione di decisioni, nonché mediante l'effettuazione diretta e personale di azioni (gestuali e relazionali) nel
contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti clinici, in laboratori etc.
Per ogni occasione di attività tutoriale il CCLS definisce precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene
verificato in sede di esame.
Il CCLS nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti ed i Ricercatori, nel documento di programmazione didattica.
Dietro proposta dei Docenti di un Corso, il CCLS può incaricare annualmente, per lo svolgimento del compito di
Docente-Tutore, anche personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico.

Attività didattiche elettive


Il CCLS, su proposta della CTP (vedi) e dei Docenti, organizza l'offerta di attività didattiche opzionalielettive,
realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure

24
collegate in "percorsi didattici omogenei", fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino al
conseguimento di un numero complessivo di 15 CFU.
Fra le attività elettive si inseriscono anche Internati elettivi svolti in laboratori di ricerca o in reparti clinici. Il CCLS
definisce gli obiettivi formativi che le singole attività didattiche opzionali si prefiggono.
Per ogni attività didattica elettiva istituita, il CCLS nomina un Responsabile al quale affida il compito di valutare, con
modalità definite, l’impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti.

La valutazione delle singole attività didattiche elettive svolte dallo Studente è convertita in un unico voto, espresso in
trentesimi.
Il calendario delle attività didattiche elettive viene pubblicato prima dell'inizio dell'anno accademico, insieme al
calendario delle attività didattiche obbligatorie.
La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni.

Attività formative professionalizzanti


Durante le fasi dell'insegnamento clinico (oppure dopo il loro completamento) lo Studente è tenuto ad acquisire
specifiche professionalità nel campo dell’odontoiatria conservatrice, parodontologia, protesi, ortognatodonzia,
chirurgia orale, patologia speciale odontostomatologica, pedodonzia, clinica odontostomatologica, chirurgia maxillo-
facciale, diagnostica per immagini e radioterapia, anestesiologia, anatomia patologica, medicina interna, malattie
cutanee e veneree, biochimica clinica e biologia molecolare clinica, microbiologia e microbiologia clinica, chirurgia
generale e chirurgia plastica.
Lo svolgimento di attività cliniche professionalizzanti da svolgersi in modo integrato con le altre attività formative
presso strutture assistenziali universitarie per non meno di 90 CFU equivalenti, è obbligatorio e necessario per il
conseguimento della laurea specialistica e viene pianificato dal regolamento didattico nell’ambito della durata
complessiva del corso di studi, che è di 5 anni. Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione
delle attività previste dalla direttiva 78/687/CEE, i regolamenti didattici di ateneo si conformano alle prescrizioni del
presente decreto e dell’art. 6, comma 3, del D.M. n. 509/99.
Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l'esecuzione di attività
pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell'attività svolta a livello professionale.
In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Docente-Tutore.
Le funzioni didattiche del Docente-Tutore al quale sono affidati Studenti che svolgono l'attività di tirocinio
obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell'ambito dei corsi di insegnamento.
La competenza clinica acquisita con le attività formative professionalizzanti è sottoposta a valutazione, con modalità
stabilite dal CCLS, ed è espressa in trentesimi.
Il CCLS può identificare strutture assistenziali non universitarie presso le quali può essere condotto, in parte o
integralmente, il tirocinio, dopo valutazione ed accreditamento della loro adeguatezza didattica da parte della CTP.

Corso di Lingua inglese


Il CCLS predispone un Corso di lingua inglese che consenta agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie
per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici su argomenti biomedici e di comunicare con i pazienti e
con il personale sanitario nei paesi anglofoni. In aggiunta al Corso di lingua inglese, il CCLS può offrire agli Studenti la
disponibilità di un laboratorio linguistico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli stessi
obiettivi.
Il CCLS affida lo svolgimento del Corso di lingua inglese ad un Professore di ruolo o Ricercatore del settore scientifico-
disciplinare L-LIN/12. In alternativa, il CCLS dispone la stipula di un contratto, di norma con un esperto di discipline
bio-mediche di lingua-madre inglese.

Preparazione della Tesi di Laurea


Lo Studente ha a disposizione 15 CFU da dedicare alla preparazione della Tesi di Laurea e della prova finale di esame.
Il presente Regolamento esplicita le norme che il CCLS prevede per la conduzione del lavoro di tesi (punti 12 e 13).

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7. Procedure per l'attribuzione dei compiti didattici
Ai fini della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del CCLS:
1. definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal profilo professionale del
Laureato specialista in Odontoiatria e Protesi Dentaria, applicandoli alla situazione e alle necessità locali così
da utilizzare nel modo più efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche.
2. approva il curriculum degli studi coerente con le proprie finalità, ottenuto aggregando – in un numero
massimo di 30 corsi – gli obiettivi formativi specifici ed essenziali (“core curriculum”) derivanti dagli ambiti
disciplinari propri della classe.
3. ratifica – nel rispetto delle competenze individuali – l’attribuzione ai singoli docenti dei compiti didattici
necessari al conseguimento degli obiettivi formativi del “core curriculum”, fermo restando che l’attribuzione di
compiti didattici individuali ai Docenti non identifica titolarità disciplinari di corsi d’insegnamento

Il CCLS, su mandato del Consiglio di Facoltà, istituisce una Commissione Tecnica di Programmazione didattico-
pedagogica (CTP).

La CPT è presieduta dal Presidente del Corso di Laurea ed è costituita - su indicazione del Consiglio di Facoltà - da
Docenti e, se necessario, può avvalersi di altri professionisti qualificati, scelti in base alle loro competenze tecniche
specifiche in ambito didattico e pedagogico, in relazione alle necessità formative e alle risorse del CdL.

La CTP, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientifico-disciplinari afferenti agli ambiti
disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni:

1. identifica gli obiettivi formativi del “core curriculum” ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all’impegno
temporale complessivo richiesto agli Studenti per il loro conseguimento;
2. aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del
CCLS;
3. ratifica con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Professori e dei Ricercatori,
tenendo conto delle necessità didattiche del CCLS, delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-
disciplinari, delle loro propensioni e del carico didattico individuale;
4. pianifica con i Coordinatori e di concerto con i Docenti l’assegnazione ai Professori e ai Ricercatori dei compiti
didattici specifici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello
stesso tempo l’efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali;
5. individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-
formativi;
6. organizza l'offerta di attività didattiche elettive e ne propone al CCLS l'attivazione.

La CTP, inoltre:
- discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove – formative e certificative – di valutazione
dell’apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati;
- organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro
risultati, anche attraverso le valutazioni ufficialmente espresse dagli studenti;
- promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti;
- organizza un servizio permanente di tutoraggio degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi.

Al termine di ogni anno accademico la CPT è tenuta a presentare al CCLS una relazione scritta sulle attività svolte.

Le funzioni svolte dai componenti della CTP sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle
Autorità accademiche come attività inerenti la Didattica.

Coordinatori di Corso Integrato (C.I.)


All’inizio di ogni A.A., ad per ogni CI cui afferiscano due o più Docenti, è prevista la nomina di un coordinatore,
designato dal CCLS.
Il Coordinatore di un Corso, in accordo con la Commissione Tecnica di Programmazione Didattico-Pedagogica (CTP),
esercita le seguenti funzioni:
- rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;
- propone l’attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori (secondo la definizione delle funzioni di cui al
successivo punto 8), con il consenso dei Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;
- propone la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti del proprio Corso;
- coordina la preparazione delle prove d’esame;
- presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e ne propone la composizione al
Presidente del CCLS;
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- è responsabile nei confronti del CCLS della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il
conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso.

Coordinatori di anno di corso


Il CCLS nomina per ciascun anno di corso un coordinatore che esercita funzioni di coordinamento tra i vari CI
dell’anno di corso.

8. Tutorato
Si definiscono due distinte figure di Tutore:
a) la prima è quella del " Tutore consigliere" e cioè del Docente al quale il singolo Studente può rivolgersi per avere
suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica. Il Tutore al quale lo Studente viene affidato dal CCLS è
lo stesso per tutta la durata degli Studi o per parte di essa. Tutti i Docenti e Ricercatori del Corso di Laurea sono
tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore.
b) La seconda figura è quella del Docente-Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo
svolgimento delle attività didattiche tutoriali (vedi) previste nel Documento di Programmazione Didattica.
Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Docente-Tutore è tenuto a
coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi
formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale.

9. Obbligo di frequenza
Lo Studente è tenuto a frequentare le attività didattiche, formali, non formali, professionalizzanti, del CLSOPD per un
numero massimo di 3750 ore.
La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Corso di Laurea
specialistica, su indicazione della CTP.
L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo
Studente per sostenere il relativo esame.
L’attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dal Coordinatore del Corso oppure dall'Ufficio
Segreteria-Studenti, sulla base degli accertamenti effettuati dai Docenti.
Lo Studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad almeno il 705% delle ore previste per ciascun
Corso ufficiale di un determinato anno, nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come
ripetente del medesimo anno di corso, con l’obbligo di frequenza ai corsi per i quali non ha ottenuto l’attestazione. È
consentita la ripetizione dello stesso anno di corso per un numero massimo di tre volte, dopo di che si decade dalla
condizione di Studente; è inoltre prevista la possibilità di percorsi di ricupero dei crediti non realizzati per quegli
studenti che, per fondati motivi, non abbiano potuto frequentare il corso per un numero sufficiente di ore.

10. Apprendimento autonomo


Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di ore non inferiore a 3750 nei cinque anni di
corso, completamente libere da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di
dedicarsi all'apprendimento autonomo e guidato.
Le ore riservate all'apprendimento sono dedicate:
- alla utilizzazione individuale, o nell'ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei
sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l'autoapprendimento e per l'autovalutazione, al fine di
conseguire gli obiettivi formativi prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori, manichini, audiovisivi, programmi per
computer, etc.) saranno collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà;
- all'internato presso strutture universitarie scelte dallo Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi.
- allo studio personale, per la preparazione degli esami.

11. Programmazione didattica


Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio durante la prima settimana di ottobre. L'iscrizione a
ciascuno degli anni di corso deve avvenire entro il 1 ottobre.
Prima dell'inizio dell'anno accademico e con almeno quattro mesi di anticipo sulla data di inizio dei corsi il CCLS
approva e pubblica il documento di Programmazione Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla CTP, nel
quale vengono definiti:
1. il piano degli studi del Corso di Laurea,
2. le sedi delle attività formative professionalizzanti,
3. le attività didattiche opzionali,
4. il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame,
5. i programmi dei singoli Corsi,
6. i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutori.

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12. Sbarramenti
In applicazione al DM 3 novembre 199 n. 509 ed al Regolamento Studenti dell’Università di Torino, lo studente a
tempo pieno è tenuto a presentare per ciascun anno accademico un carico didattico (piano di studio) che preveda da
un minimo di 37 ad un massimo di 80 CFU, comprensivi di quelli obbligatori previsti nell’anno precedente e non
ancora acquisiti, nel rispetto delle eventuali propedeuticità, salvo il caso dello studente che sia in debito di un
numero inferiore di CFU per conseguire il titolo. La definizione del carico didattico dovrà essere effettuata dallo
studente entro il 30 novembre; lo studente che entro tale data non abbia definito il carico didattico sarà considerato
non iscritto per l’AA in corso e non potrà, quindi, usufruire delle sessioni di esami di profitto previste per l’AA di
riferimento. Lo studente iscritto ad anni successivi al primo può integrare il proprio carico didattico compensando i
crediti acquisiti con il superamento degli esami nel periodo compreso fra la scadenza del carico didattico ed il 28
febbraio.

13. Verifica dell’apprendimento


Il CCLS, su indicazione della CTP, stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare
l'apprendimento degli Studenti nonché, su proposta dei Coordinatori dei Corsi, la composizione delle relative
Commissioni.

Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare quello dei corsi ufficiali stabiliti dall’ordinamento e
non deve comunque superare il numero di 30 nei cinque anni di corso.

La verifica dell'apprendimento può avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni certificative.


Le valutazioni formative (prove in itinere) sono esclusivamente intese a rilevare l’efficacia dei processi di
apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati.
Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono invece finalizzate a valutare e quantificare con un voto il
conseguimento degli obiettivi dei corsi, certificando il grado di preparazione individuale degli Studenti.

Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni
d’esame.
I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei quali si svolgono le attività ufficiali, né con altri che
comunque possano limitare la partecipazione degli Studenti a tali attività.
a
Le sessioni di esame, ciascuna della durata massima di un mese, sono fissate in tre periodi: 1 sessione nel mese di
a a
febbraio, 2 sessione nei mesi giugno-luglio, 3 sessione nel mese di settembre.
Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni
sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. Il numero degli appelli è
fissato in due per ogni sessione di esame.
A queste sessioni si può aggiungere un periodo, annualmente identificato dal CCLS, nel mese di dicembre, tra il
termine delle lezioni e l’inizio delle vacanze natalizie (finestra di Natale).
Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni
sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. Il numero degli appelli è
fissato in due per ogni sessione di esame.
Le date degli esami, una volta pubblicate, non possono essere in alcun caso anticipate.
E’ possibile sostenere lo stesso esame due volte nel corso della stessa sessione.

Per gli Studenti fuori corso possono essere istituiti ulteriori appelli d’esame.

La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è
presieduta, di norma, dal Coordinatore.
Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della
Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.

Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame:
- prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi);
- prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze cliniche e delle capacità gestuali e relazionali).

14. Attività formative per la preparazione della prova finale


Lo Studente ha la disponibilità di 15 crediti (375 ore) finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea presso strutture
universitarie cliniche o di base. Tale attività dello Studente viene definita "Internato di Laurea".
Lo Studente che intenda svolgere l’Internato di Laurea in una determinata struttura deve presentare al Direttore
della stessa una formale richiesta corredata del proprio curriculum (elenco degli esami sostenuti e voti conseguiti in
ciascuno di essi, elenco delle attività opzionali seguite, stages in laboratori o cliniche o qualsiasi altra attività
compiuta ai fini della formazione).
28
Il Direttore della struttura, sentiti i Docenti afferenti alla stessa e verificata la disponibilità di posti, accoglie la
richiesta ed affida ad un Tutore, eventualmente indicato dallo Studente, la responsabilità del controllo e della
certificazione delle attività svolte dallo Studente stesso nella struttura.

15. Esame di Laurea


Per essere ammesso a sostenere l’Esame di Laurea, lo Studente deve:
1. aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami
2. avere ottenuto, complessivamente 300 CFU articolati in 5 anni di corso
3. avere consegnato alla Segreteria Studenti:
a. domanda al Rettore almeno 15 giorni prima della seduta di Laurea
b. una copia della Tesi almeno 10 giorni prima della seduta di Laurea

L’esame di Laurea si svolge nei mesi di Luglio, Ottobre e Marzo.

L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi/dissertazione preparata dal candidato

A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri:


a) la media dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi. Al fine di valutare adeguatamente
il peso che le singole attività didattiche hanno nella formazione complessiva del Laureando, tale media verrà
1
calcolata dopo avere convertito in Punti-credito (PCr1) i voti conseguiti nei singoli esami (media ponderata);
b) i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, ottenuti sommando i punteggi
attributi individualmente dai commissari (fino ad un massimo di 8 punti);
c) i punti attributi per la durata degli studi (da 0 a 3 punti, in totale);
d) i punti per ogni lode ottenuta negli esami di profitto (0.1 punto per lode);
e) i punti per coinvolgimento in programmi di scambio internazionale (da 0 a 2 punti, in relazione al numero ed
alla durata).

Il voto complessivo, determinato dalla somma dei punteggi previsti dalle voci "a - e" viene arrotondato per eccesso o
per difetto al numero intero più vicino.

La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale
> 110.
dove Cr = numero dei crediti attribuiti al corso
V = voto in trentesimi conseguito nel relativo esame

La somma dei PCr conseguiti dal singolo Studente nell’intero iter formativo costituirà il voto di base, espresso in
centodecimi, con cui lo stesso Studente si presenta all’esame di Laurea.

16. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso corsi di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria di altre sedi universitarie dell’Unione
Europea nonché i crediti in queste conseguiti sono riconosciuti con delibera del CCLS, previo esame del curriculum
trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
Per il riconoscimento degli studî compiuti presso Corsi di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria di paesi extra-
comunitari, il CCLS affida l'incarico ad una apposita Commissione di esaminare il curriculum ed i programmi degli
esami superati nei paesi sede del Corso di Laurea in questione.
I crediti acquisiti perdono comunque la loro validità se lo Studente ha interrotto per tre anni consecutivi il Corso di
studio.
Sentito il parere della Commissione, il CCLS riconosce la congruità dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento.
I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CLSOPD da altro Corso di Laurea della stessa o di altra
Università possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità, espresso dall'apposita Commissione, con gli
obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi nell'ordinamento didattico del CLSOPD.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il CCLS dispone per l'iscrizione regolare
dello Studente ad uno dei cinque anni di corso, adottando il criterio che stabilisce che, per iscriversi ad un

La conversione in PCr di un voto espresso in trentesimi verrà eseguita con il seguente calcolo:
1
PCr = (V x Cr x 110) / (270 x 30)

29
determinato anno di corso, lo Studente deve avere superato tutti gli esami previsti per gli anni precedenti, con un
debito massimo di trenta crediti.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del
numero programmato precedentemente deliberato dal CCLS.

17. Riconoscimento della Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria conseguita presso Università estere
La laurea in Odontiatria e Protesi Dentaria conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano
accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo.
In attesa della disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l'Unione Europea, le Lauree rilasciate da
Atenei dell'Unione saranno riconosciute fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare.
Ove non esistano accordi tra Stati, in base al combinato disposto degli articoli 170 e 332 del T.U. sull’istruzione
universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l’equipollenza caso per caso. Ai fini di detto
riconoscimento, il CCLS
a. accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle
attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati;
b. esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi
didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di
origine, previa consultazione dei Docenti del CLSOPD;
c. dispone che di norma vengano comunque superati gli esami clinici finali (Protesi Dentaria, Odontoiatria
Conservativa, Parodontologia, Clinica Odontostomatologica, Igiene, Medicina Legale). Deve inoltre essere
preparata e discussa la tesi di laurea.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con
l'ordinamento vigente, il CCLS dispone l'iscrizione a uno dei cinque anni di corso, in base al criterio che, per iscriversi
a un determinato anno, lo Studente deve aver superato tutti gli esami previsti per gli anni precedenti, con un debito
massimo di trenta crediti.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del
numero programmato precedentemente deliberato dal CCLS.
Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.

18. Valutazione dell'efficienza e dell'efficacia della didattica


Il Corso di Laurea è sottoposto con frequenza annuale ad una valutazione riguardante:
- l’efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche,
- la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti,
- la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell'attività didattica
- l’efficacia e l'efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il
grado di apprendimento degli Studenti,
- il rispetto da parte dei Docenti delle delibere del CCLS,
- la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti,
- la qualità della didattica, con particolare riguardo all'utilizzazione di sussidi didattici informatici e audiovisivi,
- l'organizzazione dell'assistenza tutoriale agli Studenti,
- il rendimento scolastico medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati
conseguiti nel loro percorso scolastico.

Il CCLS, in accordo con il Nucleo di Valutazione dell’AteneoConsiglio di Facoltà, indica i criteri, definisce le modalità
operative, stabilisce e applica gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopra elencati ed atti
a governare i processi formativi per garantirne il continuo miglioramento, come previsto dai modelli di QualityQuality
Assurance.

La valutazione dell’impegno e delle attività didattiche espletate dai Docenti viene portato a conoscenza dei singoli
Docenti, discussa in CCLS e considerata anche ai fini della distribuzione delle risorse.

Il CCLS programma ed effettua, anche in collaborazione con Corsi di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria di
altre sedi, verifiche oggettive e standardizzate delle conoscenze complessivamente acquisite e mantenute dagli
Studenti durante il loro percorso di apprendimento (progress test). Tali verifiche sono finalizzate esclusivamente alla
valutazione della efficacia degli insegnamenti ed alla capacità degli Studenti di mantenere le informazioni ed i modelli
razionali acquisiti durante i loro studi.

30
19. Formazione pedagogica del Personale docente
Il CCLS organizza periodicamente iniziative di aggiornamento pedagogico sulle tecniche di pianificazione e sulle
metodologie didattiche e valutative per i suoi Docenti di ogni livello. La partecipazione a tali iniziative costituisce
titolo per la certificazione dell’impegno didattico dei Docenti e per la valutazione dell’efficienza didattica del Corso di
Laurea.
Questa attività è promossa e coordinata dalla Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP)
del CCLS.

20. Sito web del Corso di Laurea


Il Corso di Laurea predispone un sito WEB contenente tutte le informazioni utili agli Studenti ed al Personale docente
e cura la massima diffusione del relativo indirizzo.
Nelle pagine WEB del Corso di Laurea, aggiornate prima dell'inizio di ogni anno accademico, devono essere
comunque disponibili per la consultazione:
- l'Ordinamento Didattico,
- la programmazione didattica, contenente il calendario di tutte le attività didattiche programmate, i programmi dei
Corsi corredati dell'indicazione dei libri di testo consigliati, le date fissate per gli appelli di esame di ciascun Corso, il
luogo e l'orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per ricevere gli Studenti,
- i verbali delle adunanze del CCLS,
- il Regolamento,
- eventuali sussidi didattici on line per l’autoapprendimento e l’autovalutazione.

Approvato dal CCLSOPD, il 13/03/2003


Modificato dal CCLSOPD, il 28/02/2008

31
TABELLA DELLE PROPEDEUTICITÀ DEGLI ESAMI
ORDINAMENTO DM 509/99

NON SI PUÒ ESSERE AMMESSI A SOSTENERE L’ESAME DI: SE NON SI SONO SUPERATI I SEGUENTI ESAMI DI:

- Fisiopatologia umana generale e dell’apparato - Istologia e anatomia


stomatognatico - Biochimica
- Biologia e biologia molecolare
- Scienze propedeutiche

- Patologia speciale medico-chirurgica ed - Fisiopatologia umana generale e dell’apparato


odontostomatologica stomatognatico

- Clinica Odontostomatologica I - Fisiopatologia umana generale e dell’apparato


stomatognatico
- Istologia e anatomia
- Patologia speciale medico-chirurgica ed
odontostomatologica
- Anestesiologia, farmacologia e chirurgia orale

- Odontoiatria forense - Diagnostica di laboratorio


- Patologia descrittiva, diagnostica per immagini e
radioterapia

- Protesi I - Odontoiatria riabilitativa

32
PARTE SECONDA

ALLEGATI

UNIVERSITA' DEGLI STUDI


DI TORINO

Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino

Guida
2009/2010

33
Allegato 1
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
RACCOMANDAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEGLI STUDENTI
FREQUENTATORI DEI REPARTI E DEI LABORATORI

TUTTI i pazienti devono essere considerati come potenziali fonti di infezione - da HIV, da virus epatici o da altri patogeni trasmessi
direttamente o attraverso materiali biologici (sangue, secreti od escreti, tessuti etc.)

PERTANTO TUTTI COLORO CHE VENGANO A CONTATTO CON I PAZIENTI O CON MATERIALE BIOLOGICO, PONGANO IN ATTO LE
SEGUENTI "PRECAUZIONI STANDARD":
1. Devono essere adottate sistematicamente idonee MISURE DI BARRIERA atte a prevenire l'esposizione cutanea e mucosa in
occasione di contatto accidentale con sangue o altro materiale biologico di TUTTI i pazienti. Pertanto E' NECESSARIO indossare:
 CAMICE: deve essere indossato per entrare in corsia o in laboratorio e deve essere tolto ogni qualvolta si abbandona il
"servizio" (ad es. non si deve tenere il camice per andare a lezione o in qualsiasi altro luogo, al di fuori della corsia o del
laboratorio).
Il ricambio deve essere immediato, in caso di contaminazione con sangue od altro liquido organico.
 GUANTI: devono essere indossati prima di venire in contatto con SANGUE o ALTRI MATERIALI BIOLOGICI, MUCOSE O CUTE NON
INTEGRA di TUTTI I PAZIENTI, nonché per eseguire PRELIEVI o altre PROCEDURE INVASIVE (i guanti devono essere sostituiti
dopo ogni intervento).
 MASCHERINE, OCCHIALI PROTETTIVI o VISIERE: (protezione di bocca, naso ed occhi) devono essere indossati durante
l'esecuzione o l'assistenza a procedure che possono determinare lo schizzo di goccioline di sangue o di altri materiali biologici.
 SOVRACAMICI e GREMBIULI: devono essere indossati durante l'esecuzione di procedure che possono causare schizzi di sangue
e materiali biologici.

INOLTRE:
2. All'inizio ed alla fine dell'attività in corsia o in laboratorio e sempre dopo la rimozione dei guanti, LE MANI devono essere
LAVATE accuratamente con acqua e detergente. Se si verifica accidentalmente il contatto con sangue od altri liquidi organici, il
lavaggio deve comprendere sempre il trattamento con antisettici.
3. Devono essere adottate misure atte a prevenire incidenti quali punture e tagli a seguito di manipolazione, a qualsiasi titolo, di
aghi od altri taglienti.
Pertanto, oltre al già citato impiego dei GUANTI, deve essere posta attenzione all'eliminazione degli AGHI, che NON DEVONO
ESSERE REINCAPPUCCIATI O VOLONTARIAMENTE PIEGATI O ROTTI O COMUNQUE MANIPOLATI. Lo smaltimento di aghi, lame di
bisturi o di altri taglienti deve essere eseguito riponendoli in appositi contenitori rigidi, resistenti alla puntura.
4. E’ sconsigliato indossare nel corso della attività di reparto monili (anelli, braccialetti) che possano rendere meno agevole una
corretta igiene delle mani e fungere da veicoli di microrganismi.
5. Per la prevenzione del rischio da SARS è allegato al presente un documento dal titolo “SARS: raccomandazioni per studenti e
specializzandi”.

Qualora si verifichi un incidente (ad esempio anche una semplice puntura o uno schizzo di sangue su una mucosa), questo deve
essere segnalato al Responsabile dell'Unità Operativa, dal quale dipendono le tappe successive:
 invio in Pronto Soccorso dello studente accompagnato da uno strutturato;
 invio dello studente munito della relazione del Pronto Soccorso alla Segreteria Amministrativa del Dipartimento a cui afferisce
l'Unità Operativa assistenziale in cui si è verificato l'incidente;
 invio di copia della relazione rilasciata dal Pronto Soccorso alla Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina e alla Direzione
Sanitaria dell'ospedale nel quale si è verificato l'incidente.
 In caso di incidente in una struttura convenzionata, la segnalazione dell'evento sarà effettuata al Responsabile della struttura
convenzionata, cui lo studente è affidato.
(Direzione Sanitaria, Medico di Base, Servizio Territoriale).

TUTTI I FREQUENTATORI DEBBONO ESSERE STATI VACCINATI PER EPATITE B E DISPORRE DI UNA TITOLAZIONE CHE ATTESTI
L’AVVENUTA RISPOSTA IMMUNE CON TITOLO >=10 mUI/ml.
Coloro che siano stati vaccinati come coorte dell’obbligo a 12 anni possono essere sottoposti a controllo sierologico gratuito
presso le proprie ASL di residenza (Servizi Vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione).
Se al termine del ciclo vaccinale è stato raggiunto il titolo anticorpale >=10 mUI/ml NON SONO NECESSARI ULTERIORI RICHIAMI.
E’ auspicabile che a partire dall’attività di tirocinio gli studenti siano a conoscenza del proprio stato immune per HCV e HIV.
Gli studenti di medicina, come tutto il personale sanitario, non sono più sottoposti a vaccinazione antitubercolare obbligatoria
(DPR 465 7/11/2001); sarà cura dei Servizi di Medicina Preventiva degli ospedali nei quali svolgeranno attività di tirocinio curare
che vengano ottemperate le misure di sorveglianza e prevenzione nei confronti dell’infezione tubercolare, nonché offrire la
vaccinazione nei casi previsti dalla legge.

Tutti i frequentatori sono tenuti a prendere visione delle presenti norme comportamentali e ad attenervisi in modo puntuale. I
responsabili delle Unità Operative devono farle rispettare.

Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Prof. Giorgio Palestro

34
Continua Allegato 1

.omissis

I lavoratori dipendenti od equiparati, ovvero gli studenti, i tesisti, i tirocinanti, gli specializzandi, i dottorandi i borsisti, gli ospiti
italiani e stranieri, il personale docente e non docente e tutti coloro che siano autorizzati a frequentare le attività didattiche, di
ricerca scientifica o di servizio, oltre che i luoghi di lavoro dell'Università degli Studi di Torino con presenza di pericoli che possano
dare luogo ad eventuali rischi potenziali (utilizzo di laboratori, macchine, apparecchi, attrezzature di lavoro in genere, agenti
chimici, fisici e biologici)

Devono

1. prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella della altre persone presenti nelle attività didattiche, di
ricerca scientifica o di servizio, su cui possano ricadere gli effetti delle loro azioni od omissioni, conformemente alla loro
formazione ed alle istruzioni ed ai mezzi forniti dall'Università (si veda il successivo punto n° 10);
2. osservare le disposizioni e le istruzioni impartite nell'ambito dell'Università, finalizzate alla protezione collettiva ed individuale;
3. utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, le
altre attrezzature di lavoro ed i dispositivi di sicurezza;
4. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a disposizione;
5. segnalare immediatamente le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui ai precedenti punti 3 e 4, oltre alle altre eventuali
condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle loro
competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia, quando possibile, anche al
rappresentante locale dei lavoratori universitari per la sicurezza (RLS);
6. non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
7. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di propria competenza, ovvero che possano
compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori, nell'ambito delle attività didattiche, di ricerca scientifica o di servizio;
8. sottoporsi ai protocolli di sorveglianza sanitaria ed ai relativi controlli sanitari eventualmente previsti;
9. contribuire all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'Università e dalle autorità competenti o comunque necessari per
tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori dipendenti od equiparati;
10. partecipare alle apposite iniziative di informazione e di formazione sui problemi della sicurezza e dell'igiene del lavoro, secondo
le modalità ed i calendari che saranno comunicati dai Presidi delle Facoltà, dai Presidenti dei Corsi di Laurea o dai Direttori dei
Dipartimenti universitari.

……

Il Rettore

35
SARS: raccomandazioni per studenti e specializzandi

La trasmissione dell’infezione avviene prevalentemente per via respiratoria ma, la sopravvivenza del virus per alcune ore
nell’ambiente, rende plausibile anche una trasmissione veicolata da oggetti. Pertanto gli studenti e gli specializzandi devono
osservare le precauzioni standard previste nell’assistenza di tutti i pazienti. Tuttavia, la difficoltà di identificazione precoce dei casi
di SARS costringe tutti gli operatori ad applicare tali misure di protezione standard con particolare attenzione. Ciò al fine di
prevenire la trasmissione in condizioni in cui il rischio non é immediatamente percepibile.

I dati fino ad ora disponibili hanno evidenziato un rischio elevato di trasmissione della malattia a personale sanitario (39 % dei
casi a Toronto, studenti compresi); sembrano essere associate a un maggior rischio di trasmissione le manovre assistenziali sulle
vie aeree.

A tal fine si dispone:

1. A partire dal 1 Ottobre 2003, la frequenza dei reparti clinici sarà limitata agli studenti che lasceranno al responsabile clinico del
reparto, al Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, alla Segreteria Didattica del Corso di laurea in Infermieristica,
alle Segreterie delle Scuole di Specializzazione un recapito telefonico ed un indirizzo a cui poter essere contattati entro 6 ore.

Nei casi di SARS probabile, sospetta e conclamata:

2. Gli studenti del III, IV, V e VI anno del Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia e gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica
saranno allontanati dalle strutture coinvolte nella gestione di tali pazienti.

3. Gli specializzandi che avranno contatti con pazienti nei reparti ordinari di accettazione, medicina o chirurgia, in aggiunta alle
precauzioni standard (Allegato 1), dovranno:

 indossare occhiali protettivi ad ogni contatto con il paziente e con l’ambiente in cui il paziente è collocato;
 indossare camici e guanti “mono-uso” ad ogni contatto con il paziente e con l’ambiente in cui il paziente è collocato;
 indossare ad ogni contatto con il paziente e con l’ambiente in cui il paziente è collocato maschere N-95 o P3 o, se non
disponibili, maschere chirurgiche a triplo strato;
 essere esclusi dalla applicazione al paziente di somministrazione di farmaci per via “aereosol”, raccolta a fini diagnostici di
“escreato-indotto”, somministrazione di O2 terapia via maschera facciale o nasale, broncoscopie.

Gli specializzandi che avranno contatti con pazienti nei reparti di Terapia Intensiva:

 dovranno indossare occhiali protettivi ad ogni contatto con il paziente e con l’ambiente in cui il paziente è collocato;
 dovranno indossare camici e guanti “mono-uso” ad ogni contatto con il paziente e con l’ambiente in cui il paziente è collocato;
 dovranno, ad ogni contatto con il paziente e con l’ambiente in cui il paziente è collocato, indossare maschere N-95 o P3 o, se
non disponibili, maschere chirurgiche a triplo strato;
 non potranno svolgere manovre di intubazione;
 non potranno gestire il respiratore automatico e tutti i presidi clinici e diagnostici coinvolti nella gestione della via aeree che
saranno esclusivamente gestiti da personale esperto e strutturato. Particolare attenzione deve essere riservata alla
ventilazione non-invasiva visto l’elevato rischio di trasmissione legato all’uso di questa tecnica.

36
Informazioni sulla nuova influenza A (H1N1)

Introduzione
La nuova influenza A (H1N1) o febbre suina è una infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente
simili a quelli classici dell’influenza. Come per l’influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite. I primi casi
della nuova influenza umana da virus A (H1N1) sono stati legati a contatti ravvicinati tra maiali e uomo; il nuovo virus A (H1N1) è
infatti un virus di derivazione suina. L’influenza non viene trasmessa attraverso il cibo e, nonostante i primi casi siano stati legati a
suini, il Ministero della Salute sottolinea che non vi è alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o
prodotti a base di carne suina.
In data 11 giugno, a seguito di un improvviso aumento di casi in un terzo continente (l’Australia, dopo America ed Europa)
l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il passaggio alla fase 6 pandemica, ossia un’epidemia su scala mondiale delle
nuova influenza. Il livello 6 è indice della diffusione della malattia, non della sua gravità che al momento viene definita moderata
in quanto, anche se particolarmente contagiosa, sembra causare, soprattutto in persone sane, una malattia leggera con
sintomatologia simile a quella della comune influenza stagionale.
Gli Organi Centrali dell’Università seguono con estrema attenzione l’evoluzione dell’influenza A (H1N1), al fine di pianificare ed
adottare le misure di prevenzione più opportune in relazione alle raccomandazioni che sono o saranno definite dagli Organismi
preposti a livello istituzionale, in particolare nazionale.
L’attuale stato di diffusione e gravità dell’influenza A in Italia non comporta interventi drastici, ma rende comunque altamente
opportuno alla luce delle disposizioni delle raccomandazioni del Ministero dell’ istruzione, dell’Università e della ricerca del 18
settembre 2009 e del Ministero del Lavoro della salute e delle Politiche Sociali del 11 settembre 2009 l’adozione di azioni di
informazione sia verso gli studenti sia verso i dipendenti in merito alla malattia ed alle modalità individuali e collettive di
prevenzione

Sintomi
In questo momento le caratteristiche cliniche della nuova influenza A (H1N1) sono di modesta gravità e del tutto simili a quelle
della "classica" influenza stagionale e comprendono: febbre, brividi, sonnolenza, astenia, perdita d'appetito, tosse. Alcune
persone hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
Il tempo medio di incubazione è di 2-4 giorni. La durata media della malattia è di 5-7 giorni.
La diagnosi dell’influenza A non è possibile su base puramente clinica e necessita di esami laboratoristici mirati (test su campione
nasofaringeo). Tale test, tuttavia (come precisato dalla Circolare 7 del 1° ottobre 2009 della Direzione Sanità dell’Assessorato della
Regione Piemonte) “risponde esclusivamente a fini epidemiologici e non clinici. … La diagnosi di laboratorio dell’infezione da virus
A (H1N1) non aggiunge informazioni utili all’usuale percorso di diagnosi, cura e assistenza del paziente con Sindrome Influenzale,
complicata o non complicata”. La circolare pertanto precisa che “La richiesta della diagnosi di laboratorio di influenza A nei
pazienti con Sindrome Influenzale deve quindi essere fatta solo per i casi indicati e con le modalità dettate dal Sistema Regionale di
Sorveglianza epidemiologica e virologica”. Vengono altresì scoraggiati i “test rapidi” per la diagnosi di infezione da virus
influenzale A, data la loro scarsa sensibilità.
Trasmissione
La trasmissione da uomo a uomo del virus dell'influenza A è del tutto analoga a quella della comune influenza stagionale e si può
verificare soprattutto per via aerea attraverso la saliva e le goccioline emesse da chi tossisce o starnutisce, ma anche per via
indiretta attraverso il contatto con mani o superfici contaminate dalle secrezioni respiratorie e successivo toccamento delle
proprie mani con bocca, naso e occhi. Per questo una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale nel
limitare la diffusione dell'influenza.
Il contagio può essere facilitato dagli stessi fattori di rischio dell’influenza tradizionale: strette di mano, starnuti, luoghi chiusi ed
affollati.
Per la diffusione per via aerea, il virus è da considerarsi pericoloso a distanze ravvicinate: sicuramente entro i 15-20 centimetri per
una conversazione e 1 metro per uno starnuto, potenzialmente entro i 3 metri; oltre no.
Le persone con influenza umana da nuovo virus A (H1N1) sono da considerare potenzialmente contagiose per tutto il periodo in
cui manifestano sintomi, generalmente per 7 giorni dall’inizio della sintomatologia, più il giorno che precede l'insorgenza dei
sintomi. I bambini, specialmente quelli più piccoli, possono potenzialmente diffondere il virus per periodi più lunghi. Direzione
Amministrativa 3.

Pericoli
Come l'influenza stagionale, l'influenza da virus influenzale A (H1N1) nell'uomo può presentarsi in forma lieve o grave. Come
l'influenza stagionale, può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e sono stati segnalati casi di
complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus A (H1N1).Il virus dell’influenza
A è solo caratterizzato da una maggiore infettività.
Le categorie di persone che presentano maggiori rischi di complicanze se contraggono l’influenza A sono:
le persone di età superiore a 65 anni
i bambini di età inferiore a 5 anni
le donne in gravidanza
le persone di ogni età con patologie croniche, quali: diabete, asma, immunodepressione, malattie cardiovascolari e polmonari
croniche tumori

Prevenzione
Al fine di proteggere se stessi e gli altri dalla malattia:
1. Lavarsi spesso le mani, con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool (60-90%) specialmente dopo avere tossito,
starnutito o essersi soffiati il naso e dopo aver frequentato luoghi pubblici (secondo le modalità riportate in allegato1); se si usa

37
acqua e sapone (metodo di elezione), deve essere usata acqua calda e il lavaggio delle mani insaponate deve durare almeno 15-20
secondi (meglio se di più);
2. usare asciugamani monouso in carta (da smaltire subito nell’immondizia) non asciugamani in stoffa;
3. In caso di influenza, rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone per evitare di infettarle;
4. In caso di temperatura corporea maggiore di 37,8 ° C, tosse, mal di gola, malessere, rivolgersi ad un medico;
5. Coprire con un fazzoletto monouso naso e bocca quando si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura dopo averlo usato;
in mancanza di un fazzoletto, starnutire ponendo il viso nella piega del gomito, non coprendolo con le mani;
6. Non usare fazzoletti di stoffa perché possono contaminare tasche e borsette le quali possono contaminare nuovamente le mani;
7. Aerare spesso gli ambienti in cui si soggiorna;
8. Evitare di toccare occhi, naso e bocca perché i germi si diffondono proprio in questo modo;
9. Cercare di evitare contatti con persone malate;
10. Non considerare sufficiente il vaccino antinfluenzale tradizionale.
Per la vaccinazione i soggetti interessati devono rivolgersi al proprio medico curante. Non è possibile acquistare il vaccino in
farmacia.

In caso di insorgenza di una sintomatologia influenzale, per esempio febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse (a casa):
• Contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia e dietro la sua consulenza attuare misure come:
limitare il più possibile i contatti con i familiari;
indossare da parte del malato una mascherina;
mantenere una buona igiene respiratoria, coprire cioè bocca e naso quando si starnutisce o tossisce tramite fazzoletti
monouso;
lavare frequentemente e accuratamente le mani con acqua e sapone oppure con detergente a base di alcol;
rimanere a casa almeno sino a 24 ore dalla scomparsa della febbre senza utilizzo di antipiretici.

• Il medico di famiglia valuterà eventuali misure farmacologiche.

In caso di insorgenza di una sintomatologia influenzale, per esempio febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse (sul luogo di
lavoro o aula):
Coprire bocca e naso con un fazzoletto monouso soprattutto quando si starnutisce o tossisce, fino all’abbandono del
luogo di lavoro o dell’aula.
Avvertire immediatamente il proprio responsabile per essere autorizzati ad andare a casa.

Gestione post-esposizione di dipendenti e studenti sul luogo di lavoro o aula


Qualora studenti, docenti o personale dipendente abbiano notizia di essere venuti a contatto con un caso di sindrome simil
influenzale, monitorare il proprio stato di salute per rilevare la prima comparsa di sintomi sospetti ed eventualmente rivolgersi al
proprio medico curante.

Come mantenere pulito l’ambiente


Nelle aule è molto utile favorire il ricambio dell’aria (tra una lezione e l’altra) attraverso l’apertura momentanea delle finestre;
Nelle riunioni, distanziare le sedie e tenere a portata di mano fazzoletti per evitare che un colpo di tosse o uno starnuto diffonda i
germi nella stanza;
Evitare di mangiare e bere sui banchi delle aule e di scambiarsi penne, bicchieri o altri oggetti.

Azioni
L’Università degli Studi di Torino ha previsto di incrementare la pulizia ordinaria disponendo, per segreterie studenti, aule,
laboratori didattici e biblioteche, interventi quotidiani ad umido sulle superfici calpestabili e sui piani di lavoro con l’ausilio di un
prodotto disinfettante e, settimanalmente, l’esecuzione di un lavaggio a fondo delle stesse.
Ai dipendenti che operano a contatto con massiccio flusso di studenti e che, per la continuità dell'attività, non possono
allontanarsi dalla postazione lavorativa, verranno inoltre fornite confezioni personali di soluzione alcolica disinfettante in forma di
gel, per il lavaggio mani.
Sarà cura dell’Università degli Studi di Torino fornire anche attraverso il portale istituzionale www.unito.it. ulteriori informazioni ed
indicazioni ad integrazioni al presente documento che si rendessero necessarie
Informazioni sull’influenza Numero di pubblica utilità “1500”
Per avere informazioni sulla nuova influenza umana A/H1N1 si può contattare il call center del Ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali che è stato attivato dal 3 giugno 2009 e consultare il sito http://www.ministerosalute.it/ focus Influenza
AH1N1 (http://www.ministerosalute.it/dettaglio/principaleFocusNuovo.jsp?id=13&area=influenzaA) e i siti degli assessorati
regionali alla Sanità. (per la Regione Piemonte vedi link: http://www.regione.piemonte.it/sanita/h1n1/index.htm)
Il Ministero sta inoltre provvedendo a potenziare ulteriormente il servizio di call center per far fronte in modo ottimale
all’altissima richiesta di informazioni.

38
RISORSE INFORMATICHE

Negli ultimi anni la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino ha realizzato e messo a
disposizione di docenti e studenti della Facoltà diverse risorse informatiche:

Aule Informatiche

Polo Biologico - Sede di Torino - Via Michelangelo, 32


Nell’area del Polo Biologico è stata realizzata un’aula informatica con la disponibilità di 15 computer connessi sia in rete
locale che alla rete Internet. Inoltre è stata realizzata una nuova aula linguistica con la disponibilità di circa 18 computer
connessi in rete locale.

Polo Clinico Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista - Via Cherasco, 11


È disponibile una nuova aula didattica con 13 computer connessi sia in rete locale che alla rete Internet.

Polo Clinico Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga - Regione Gonzole 10 - Orbassano
Nell’area del San Luigi è stata realizzata un'aula informatica con la disponibilità di 15 computer connessi sia in rete locale
che alla rete Internet. Inoltre è stata realizzata una nuova aula linguistica con la disponibilità di circa 7 computer connessi
sia in rete locale che alla rete Internet.

Polo DidatticoDental School – Via Nizza, 230 – III piano


Presso la Biblioteca di Odontostomatologia sono a disposizione, degli studenti iscritti al Corso di Laurea, 6 computer.

Punti “Totem” per la gestione del carico didattico e stampa certificati amministrativi

- Centro Pier della Francesca - C.so Svizzera 185 – Torino


- Città Studi - C.so G. Pella 2/b – Biella
- Classi Sanitarie - Via Rosmini 4/a – Torino
- Clinica Psichiatrica - Via Cherasco 11 – Torino
- Comprensorio Chimico - Via Pietro Giuria 7 – Torino
- Dental School - Via Nizza 230 (Lingotto) – Torino
- Dipartimento di Medicina - Via Michelangelo 32 – Torino
- E.D.I.S.U. - Sala studio - Via Michelangelo 17 bis – Torino
- Ex Caserma Podgora - Via Accademia Albertina 13 – Torino
- Facoltà di Agraria - Via L. da Vinci 44 – Grugliasco
- Facoltà di Economia - C.so Unione Sovietica 218/b – Torino
- Facoltà di Medicina - C.so Bramante 66 – Torino
- Facoltà di Scienze Politiche - Via Plana 10 – Torino
- Infopoint di Ateneo - Palazzo degli Stemmi, Via Po 29 – Torino
- Informagiovani - Servizio Studenti Universitari - P.za Risorgimento 2 - Alba (CN)
- Ospedale San Luigi - Regione Gondole 10 – Orbassano
- Palazzina L. Einaudi (ex Italgas) - L.go Dora Siena 68 – Torino
- Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 – Torino
- Palazzo Campana - Via Carlo Alberto 10 – Torino
- Palazzo Lionello Venturi - Via Verdi 25 – Torino
- Scuola di Amministrazione Aziendale - Via Ventimiglia 115 – Torino
- Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie - Piazza Bernini 12 – Torino
- Sportello Universitario - Via Nizza 21 – Cuneo
- SUMI-Scuola Universitaria di Management d'Impresa - Via C. Battisti 6 - Pinerolo

L’accesso ai BOX è subordinato all’orario di apertura della struttura presso la quale sono dislocati.

39
Software installato

Su tutti i computer è stato installato il pacchetto MS Office 2003 (Access, Excel, Outlook, PowerPoint, Publisher,
Word).
Inoltre sono disponibili in rete diverse risorse didattiche collegandosi al sito web della Biblioteca di
Odontostomatologia al seguente indirizzo:
http://hal9000.cisi.unito.it/wf/BIBLIOTECH/Portale-bi/

Basi dati Bibliografiche

Sono disponibili all’indirizzo web http://login.proxy-medicina.unito.it/menu le seguenti banche dati:

Medicina e biomedicina

 PubMed (consente tramite il link l’accesso ai full-text disponibili per l’ateneo)


 Medline - Ovid
 Piattaforma OVID (link più veloce, con scelta successiva fra le banche dati disponibili, comprende Books@Ovid con 42 e-
book)
 Piattaforma OVID + OpenUrl (più lento, da usare solo se interessati ai servizi estesi di Trova@Unito)

Biomedicina e farmacologia
 EMBASE - Ovid
 Micromedex Healthcare Series
 Toxnet

Genetica
 All databases - PubMed

Infermieristica
 CINHAL - Ovid
 CINHAL - Ebsco (trial attivo fino al 31 dicembre 2008)

Medicina basata sulle prove di efficacia


 Clinical Evidence
 All EBM Reviews - Ovid
 EBM Reviews - Cochrane Database of Systematic Reviews - Ovid
 EBM Reviews - Cochrane Controlled Trials Register (CCTR) - Ovid
 EBM Reviews - Database of Reviews of Effectiveness (DARE) - Ovid
 EBM Reviews - ACP Journal Club - Ovid

Psicologia
 PsycINFO - Ovid

Altre banche dati


 ISI Web of Knowledge (comprende Science citation index, Social science citation index, Arts & humanities citation index
ed il journal citation reports-impact factor)

40
Testi elettronici

La Facoltà mette a disposizione alcuni testi di studio in formato elettronico e quindi consultabili tramite computer.
Piattaforma OVID i libri full-text attualmente disponibili sono i seguenti:

- 2009 Lippincott's Nursing Drug Guide


- A Manual of Laboratory and Diagnostic Tests
- Basic & Clinical Pharmacology
- Cancer Chemotherapy & Biotherapy: Principles & Practices
- Cardiac Nursing
- Chemotherapy Source Book, The
- Clinical Guide: Skin and Wound Care: Skin & Wound Care
- Devita, Hellman & Rosenberg's Cancer: Principles & Practice of Oncology
- Diseases of the Breast
- Diseases of the Kidney & Urinary Tract
- Essentials of Complementary & Alternative Medicine
- Field Guide to Urgent & Ambulatory Care Procedures
- Fluid & Electrolyte Balance: Nursing Considerations
- Fundamental Immunology
- Harrison's Principles of Internal Medicine
- High-Dose Cancer Therapy: Pharmacology, Hematopoietins, Stem Cells
- Interpretation of Diagnostic Tests
- Irwin and Rippe's Intensive Care Medicine
- Lippincott Manual of Nursing Practice
- Lippincott's Cancer Chemotherapy Handbook
- Lippincott's Manual of Psychiatric Nursing Care Plans
- Lippincott's Nursing Drug Guide
- Lung Cancer: Principles & Practice
- Manual Of Clinical Oncology
- Manual of Clinical Problems in Infectious Diseases
- Manual of Laboratory & Diagnostic Tests
- Marriott's Practical Electrocardiography
- Massachusetts General Hospital Handbook of Pain Management
- Modern Nutrition in Health and Disease
- Nursing Care Plans & Documentation: Nursing Diagnoses and Collaborative Problems
- Nutrition Essentials for Nursing Practice
- Ovarian Cancer
- Pediatric Care Planning
- Plumer's Principles & Practice of Intravenous Therapy
- Practical Gynecologic Oncology
- Primary Care
- Principles & Practice of Palliative Care & Supportive Oncology
- Principles & Practice of Pediatric Oncology
- Professional Guide to Signs and Symptoms
- Prostate Cancer: Principles & Practice
- Reichel's Care of the Elderly: Clinical Aspects of Aging
- Washington Manual of Oncology
- Wintrobe's Clinical Hematology

Cataloghi

Come trovare riviste e libri

- Catalogo OCAP (il catalogo confluirà nel catalogo unico d'Ateneo)


- Periodici su Trova@Unito (per cercare un periodico elettronico)
- Catalogo@Unito.it (catalogo unico d’ateneo)

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PARTE TERZA

PROGRAMMI DEI CORSI INTEGRATI E DEGLI


INSEGNAMENTI ATTIVATI

UNIVERSITA' DEGLI STUDI


DI TORINO

Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino

Guida
2009/2010

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CORSI INTEGRATI
ED INSEGNAMENTI ATTIVATI
AL I ANNO

D.M. 270/04

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CORSO INTEGRATO DI STATISTICA E INFORMATICA

STATISTICA

DOCENTE
Prof.ssa Paola DALMASSO
Dip. Sanità Pubblica e Microbiologia – Unità di Statistica Medica
Via Santena, 5 bis - Torino
Tel. 011 6705834
Fax. 011 2365834
E-mail: paola.dalmasso@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico o via e-mail

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di applicare ed interpretare correttamente i
principali metodi statistici.

PROGRAMMA DEL CORSO


 A cosa serve la statistica. Concetto di variabilità e sue fonti. Variabilità casuale (random) e sistematica. Bias.
Variabili confondenti.
 Accuratezza e precisione delle misure: fonti di errore, indici di validità e riproducibilità dei dati.
 Statistica descrittiva. Tipi di variabili e loro trasformazioni. Distribuzioni. Misure di tendenza centrale e di
dispersione. Campioni e popolazioni.
 Introduzione al campionamento.
 Significato e definizioni di probabilità; introduzione al calcolo delle probabilità; teorema di Bayes;
distribuzioni di probabilità.
 La logica dell’inferenza statistica: stima e stimatore, stima puntuale dei parametri, stima per intervalli di
confidenza, verifica delle ipotesi, protezione e potenza del test statistico.
 Inferenza sulle medie e sulle proporzioni: metodi parametrici e non parametrici.
 Correlazione e regressione.
 Introduzione all’analisi multivariata

PROGRAMMA D’ESAME
L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale.

TESTI CONSIGLIATI
- Armitage P., Berry G., “Statistica Medica, metodi statistici per la ricerca in Medicina “ (terza edizione),
McGraw-Hill Libri Italia, Milano, 1996.
- Pagano M., Gauvreau K., “Biostatistica”. Guido Gnocchi Editore, Napoli, 1994.

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CORSO INTEGRATO DI STATISTICA E INFORMATICA

INFORMATICA

DOCENTE
Prof. Paolo PROVERO
Dip. Genetica, Biologia e Biochimica
Via Nizza, 52 - Torino
Tel. 011 6706438
Fax. 011 6706432
E-mail: paolo.provero@unito.it
Ricevimento: Il docente sarà a disposizione degli studenti dopo le lezioni o previo appuntamento
telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Al termine del corso gli studenti dovranno possedere una conoscenza di base della struttura e del
funzionamento di un personal computer, essere in grado di eseguire le attività essenziali di creazione e
gestione di documenti, presentazioni, fogli elettronici e database. Dovranno essere inoltre in grado di
effettuare ricerche di dati e documenti in rete.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Uso del computer e gestione dei file: il desktop, organizzazione dei file e delle cartelle, gestione della
stampa.
 Elaborazione testi: operazioni di base, formattazione, rifinitura di un testo, stampa, funzioni avanzate
(creazione di tabelle, importazioni di oggetti).
 Foglio elettronico: operazioni di base, funzioni e formule, formattazione, stampa, funzioni avanzate
(importare oggetti, creare diagrammi e grafici).
 Basi di dati: creare e gestire un database, reperire informazioni.
 Strumenti di presentazione: operazioni di base, formattazione, grafici e diagrammi, stampa, effetti speciali
(animazioni, suoni, dissolvenze).
 Medline: utilizzo per la ricerca bibliografica.

PROGRAMMA D’ESAME
L’esame consiste in una prova pratica.

TESTI CONSIGLIATI
Saranno fornite copie delle diapositive del corso.

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CORSO INTEGRATO DI CHIMICA E BIOCHIMICA

CHIMICA

DOCENTE
Prof.ssa Tiziana CREPALDI
Dip. Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale
Corso Massimo D’Azeglio, 52 - Torino
Tel. 011 6707773
Fax. 011 6705931
E-mail: tiziana.crepaldi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Il corso di Chimica e Biochimica sarà preceduto da attività didattica elettiva (ADE) dal titolo: Elementi di chimica
generale ed inorganica, nel corso della quale verranno fornite agli studenti le nozioni di chimica generale per
seguire con profitto i moduli del corso di Chimica e Biochimica. L’ADE comprenderà 10 ore di didattica frontale,
2 ore di esercitazione ed una prova finale. Agli studenti che frequenteranno con profitto verrà attribuito 1
credito. Nel corso della attività ADE saranno sviluppati i seguenti argomenti: Elementi e composti. Atomi,
molecole, ioni. Configurazioni elettroniche degli elementi. Tavola periodica e proprietà periodiche degli
elementi. I legami chimici. Composti ionici e covalenti. Calcoli stechiometrici applicati alle soluzioni. Proprietà
colligative delle soluzioni. Velocità ed equilibrio delle reazioni chimiche. Termodinamica chimica. Acidi, basi,
sali, equilibrio di reazioni acido-basiche, pH, pK, soluzioni tampone. Ossidazione e riduzione.

PROGRAMMA DEL CORSO


CHIMICA ORGANICA
- Classificazione dei composti organici in base ai gruppi funzionali. Definizioni di idrocarburi saturi, insaturi e
aromatici. Caratteristiche degli atomi di carbonio e dei legami semplici e doppi. Definizione di carbonio
primario, secondario, terziario e quaternario.
- Alcani: formule grezze e di struttura, nomenclatura; isomeria di struttura e conformazionale; proprietà fisiche
e chimiche degli alcani. Cicloalcani: formule grezze e di struttura, nomenclatura; isomeria geometrica (o
cis/trans o configurazionale).
- Alcheni: formule grezze e di struttura, nomenclatura; isomeria geometrica (o cis/trans o configurazionale);
proprietà fisiche e chimiche (reazioni di addizione elettrofila). Polieni: doppi legami isolati, coniugati e cumulati.
Doppi legami coniugati e delocalizzazione elettronica. L'isoprene (struttura) e i terpeni (nomenclatura).
- Composti aromatici: definizione e nomenclatura. Il benzene: struttura, significato della delocalizzazione
elettronica (ibrido di risonanza); proprietà fisiche e chimiche (reazioni di sostituzione elettrofila). Idrocarburi
aromatici policiclici: strutture e significato come cancerogeni ed agenti alchilanti. Eterocicli aromatici: proprietà
fisiche e chimiche (reazioni di sostituzione elettrofila e di protonazione).
- Gli alcoli: formule grezze e di struttura, nomenclatura; proprietà fisiche. Proprietà chimiche: dissociazione
acida, sintesi di esteri con acidi carbossilici ed acidi inorganici, disidratazione ad alcheni, formazione di eteri,
ossidazione. Polialcoli. Fenoli: formule grezze e di struttura, nomenclatura; proprietà fisiche e chimiche. Eteri:
formule grezze e di struttura, nomenclatura; proprietà fisiche e chimiche.
- Aldeidi e chetoni: formule grezze e di struttura, nomenclatura; proprietà fisiche. Proprietà chimiche: addizione
di alcoli (sintesi di acetali e chetali), reazione con ammoniaca e ammine (sintesi di immine o basi di Schiff),
tautomeria cheto-enolica, ossidazione e riduzione.
- Acidi carbossilici: formule grezze e di struttura, nomenclatura; proprietà fisiche. Acidità degli acidi carbossilici,
formazione di saponi e loro meccanismo di azione come detergenti. Sintesi di esteri e idrolisi acida ed alcalina
degli esteri, sintesi di anidridi e sintesi di ammidi.
- Le ammine: formule grezze e di struttura, nomenclatura; proprietà fisiche. Basicità delle ammine. Alchilazione,
sintesi di ammidi, sintesi di immine (basi di Schiff), reazione delle ammine secondarie con acido nitroso (sintesi
di nitrosoammine). Poliammine.

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- Tiocomposti: tioli, solfuri (tioeteri), disolfuri, acidi solfonici, tioacetali, tioesteri; formule grezze e di struttura,
nomenclatura; proprietà fisiche. Reazioni dei tioli: ossidazione dei tioli a disolfuri, reazione con metalli pesanti
(mercapturi).
- Isomeria ottica: significato di C asimmetrico, enantiomeri (o composti chirali o otticamente attivi); concetto di
luce polarizzata. Composti destrogiri e levogiri, configurazione D e L, miscela racemica. Stereoisomeri:
enantiomeri e diastereoisomeri.

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CORSO INTEGRATO DI CHIMICA E BIOCHIMICA

BIOCHIMICA DESCRITTIVA

DOCENTE
Prof.ssa Tiziana CREPALDI
Dip. Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale
Corso Massimo D’Azeglio, 52 - Torino
Tel. 011 6707773
Fax. 011 6705931
E-mail: tiziana.crepaldi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Il corso di Chimica e Biochimica sarà preceduto da attività didattica elettiva (ADE) dal titolo: Elementi di chimica
generale ed inorganica, nel corso della quale verranno fornite agli studenti le nozioni di chimica generale per
seguire con profitto i moduli del corso di Chimica e Biochimica. L’ADE comprenderà 10 ore di didattica frontale,
2 ore di esercitazione ed una prova finale. Agli studenti che frequenteranno con profitto verrà attribuito 1
credito. Nel corso dell’attività ADE saranno sviluppati i seguenti argomenti: Elementi e composti. Atomi,
molecole, ioni. Configurazioni elettroniche degli elementi. Tavola periodica e proprietà periodiche degli
elementi. I legami chimici. Composti ionici e covalenti. Calcoli stechiometrici applicati alle soluzioni. Proprietà
colligative delle soluzioni. Velocità ed equilibrio delle reazioni chimiche. Termodinamica chimica. Acidi, basi,
sali, equilibrio di reazioni acido-basiche, pH, pK, soluzioni tampone. Ossidazione e riduzione.

PROGRAMMA DEL CORSO


BIOCHIMICA DESCRITTIVA
Carboidrati (glicidi). Generalità e classificazione in: monosaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi. Definizione dei
monosaccaridi, classificazione in aldosi e chetosi, proprietà fisiche. Strutture dei principali aldosi (gliceraldeide,
riboso, glucoso, mannoso, galattoso) e chetosi (diidrossiacetone, fruttoso). Configurazione assoluta D e L,
differenze con il concetto di attività destrorotatoria e levorotatoria; concetto di epimeri. Proiezioni di Fischer e
Haworth. Anomeri α e β. Piranosi e furanosi. Forme cicliche a sedia e a barca. Reazioni dei monosaccaridi:
riduzione ad alditoli, ossidazione ad acidi aldonici e alduronici. Derivati di monosaccaridi: esteri fosforici,
deossimonosaccaridi, aminomonosaccaridi, glicazione di proteine (reazione di Maillard). Sintesi di O-glicosidi e
N-glicosidi. Definizione di monoglicosidi e diglicosidi, omoglicosidi ed eteroglicosidi. Disaccaridi: maltoso,
isomaltoso, lattoso, saccaroso, cellobioso. Polisaccaridi (glicani): classificazione in omopolisaccaridi,
eteropolisaccaridi, polisaccaridi coniugati. Amido: amiloso ed amilopectina. Glicogeno. Destrani (cenni).
Cellulosa. Peptidoglicani delle pareti batteriche. Glicosaminoglicani: acido ialuronico (struttura e proprietà),
condroitinsolfati (composizione e proprietà), cheratansolfato, dermatansolfato, eparina, eparansolfato
(proprietà). Proteoglicani: struttura dell’aggrecano e del sindecano, proprietà generali dei proteoglicani e loro
interazione con altri componenti della membrana e della matrice extracellulare.
Lipidi. Acidi grassi: nomenclatura e classificazione; struttura di alcuni acidi saturi (acidi a catena pari da 4 a 18
C), monoinsaturi (palmitoleico, oleico, elaidico), poliinsaturi (linoleico, α-linolenico, γ-linolenico, arachidonico);
numerazione dei doppi legami (sistema Δ e ω); proprietà fisiche e chimiche dei grassi; saponi. Acilgliceroli
(gliceridi): nomenclatura, proprietà fisico-chimiche e funzioni. Cere: definizione, struttura generale e funzione.
Fosfogliceridi (glicerolfosfatidi): fosfatidilcolina, fosfatidiletanolamina, fosfatidilserina, fosfatidilinositolo,
plasmalogeni; acido fosfatidico, lisofosfogliceridi; proprietà fisico-chimiche dei fosfogliceridi; micelle e liposomi;
funzioni dei fosfogliceridi. Sfingomieline: struttura e funzione. Glicolipidi: cerebrosidi e gangliosidi (struttura e
funzione). Terpeni: nomenclatura, cenni strutturali (struttura di un’unità isoprenoide e modalità con cui le unità
sono collegate). Nomi di alcuni terpeni di interesse biologico. Steroidi (steroli e acidi biliari): strutture e
funzioni. Colesterolo libero ed esterificato, 7-deidrocolesterolo. Acidi biliari primari (acido colico e
chenodesossicolico) e secondari (acido desossicolico e litocolico), acidi biliari tauro- e glico-coniugati.
Proteine. Gli aminoacidi: generalità e classificazione dei 20 aminoacidi primari (di ognuno occorre conoscere
l'abbreviazione di tre lettere e la struttura). Derivati di aminoacidi presenti nelle proteine: cistina, 4-
idrossiprolina, 5-idrossilisina. Carattere anfotero degli aminoacidi, curva di titolazione di un aminoacido con

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gruppo R non carico e di un aminoacido con gruppo R carico a pH fisiologico. Il legame peptidico:
caratteristiche; isomeria cis/trans. I peptidi: oligopeptidi, polipeptidi e proteine. Il glutatione. Proteine
monomeriche ed oligomeriche, semplici e coniugate, globulari e fibrose. Struttura primaria di una proteina:
lettura di una sequenza peptidica, ordine di lettura e terminologia. Struttura secondaria di una proteina: α-
elica, β-struttura, curva β. Struttura terziaria di una proteina. La mioglobina. Struttura quaternaria di una
proteina. Struttura e funzione dell'emoglobina: curva di saturazione da O2, significato della differenza di
saturazione tra mioglobina ed emoglobina e sue basi biochimiche, concetto di cooperatività positiva, influenza
del pH e della CO2 (effetto Bohr), ruolo del 2,3-bisfosfoglicerato (BPG). L'emoglobina fetale. L'emoglobina S.
Denaturazione e rinaturazione di una proteina; agenti denaturanti, meccanismo della denaturazione e sue
conseguenze sulle proprietà fisico-chimiche e funzionali delle proteine. Gli chaperoni molecolari. Proteine
fibrose: cheratine, collageno, elastina. Malattie da prioni e le amiloidosi come modello di patologie conseguenti
alla modifica della conformazione di proteine. Metodi di separazione degli aminoacidi: elettroforesi,
cromatografia su carta, cromatografia a scambio ionico. Metodi di separazione delle proteine basati su:
solubilità (salting in/out), carica elettrica (precipitazione isoelettrica, elettroforesi su acetato di cellulosa,
cromatografia a scambio ionico), dimensioni molecolari (centrifugazione su gradiente di densità, dialisi, gel-
filtrazione, elettroforesi SDS-PAGE), legame selettivo a molecole specifiche (cromatografia per affinità).
Elettroforesi bidimensionale. Western blotting. Analisi della sequenza (cenni), fingerprint. Analisi delle proteine
mediante diffrazione a raggi X.
Membrane. Struttura del doppio foglietto lipidico e sue specializzazioni (lipid rafts, caveolae), modalità di
inserimento di proteine nella membrana. Ruolo delle glicoproteine e dei glicolipidi.
Nucleotidi. Basi puriniche (adenina, guanina) e pirimidiniche (uracile, timina, citosina) e nucleosidi e nucleotidi
da esse derivati. Struttura primaria di un oligo- o di un polinucleotide: modalità di legame tra nucleotidi e
lettura della sequenza. Tautomeria cheto-enolica e aminica-iminica delle basi azotate. Struttura secondaria del
DNA. Denaturazione del DNA.

BIOCHIMICA METABOLICA 1
Gli enzimi. Nomenclatura, classificazione, meccanismo d’azione. Cinetica enzimatica: curva di Michaelis-
Menten, Vmax, Km. Dipendenza dell'attività enzimatica dalla temperatura e dal pH. Inibitori reversibili
(competitivi e non competitivi) e irreversibili. Regolazione enzimatica: enzimi allosterici, regolazione covalente
(fosforilazione), proteine regolatrici, induzione e repressione, degradazione proteolitica, isoenzimi,
proenzimi/zimogeni, compartimentalizzazione; saper fornire esempi di ognuno di questi meccanismi di
regolazione.
Vitamine: B1, B2, B3 (PP), B5, B6, B12, folato, biotina, C, D, A, E, K, D; fabbisogno, funzione, situazioni carenziali.
Cofattori enzimatici. I coenzimi: formule passive di NAD, NADP, FAD, FMN, tiamina pirofosfato, coenzima A
(CoA), biotina, piridossalfosfato, acido lipoico, tetraidrofolato, cobalamine (coenzimi B12), tetraidrobiopterina,
acido ascorbico. Indicazione delle vitamine da cui alcuni coenzimi derivano. Sapere fornire esempi di reazioni in
cui sono coinvolti i diversi coenzimi.
Metabolismo glicidico. La glicolisi (descrizione di ogni tappa), sua regolazione e bilancio energetico. Le
fermentazioni lattica e alcolica. La piruvico deidrogenasi: reazione generale con indicazione dei reagenti e
prodotti, nomi dei cofattori e loro ruolo nella reazione; regolazione della piruvico deidrogenasi. Il ciclo dei
pentosi (linee generali) e sua regolazione. La gluconeogenesi (descrizione di ogni tappa), sua regolazione e
bilancio energetico. Cicli futili e loro significato. Glicogenolisi e glicogenosintesi: descrizione di ogni tappa,
regolazione. Sintesi di acido glucuronico e suo significato nella sintesi di catene oligosaccaridiche, come
precursore dell'acido ascorbico (vitamina C) e nella detossificazione ed eliminazione di sostanze esogene ed
endogene. Inserimento del mannoso, del fruttoso e del galattoso nella via glicolitica. Ciclo di Cori e ciclo
glucoso-alanina; debito di ossigeno. Sintesi di UDPglucoso e suo significato per la sintesi di vari carboidrati.

Ciclo dell'acido citrico e respirazione mitocondriale.


Il ciclo dell'acido citrico o ciclo di Krebs (descrizione di ogni tappa) e sua regolazione. Reazioni anaplerotiche (in
dettaglio): la piruvico carbossilasi. La catena respiratoria mitocondriale: descrizione generale del percorso
compiuto dagli elettroni e dei meccanismi di ossidoriduzione. I trasportatori di elettroni: ubichinone, centri Fe-
S, citocromi (cenni strutturali e funzionali); complessi I (NADH deidrogenasi), II (succinato deidrogenasi), III
(citocromo riduttasi), IV (citocromo ossidasi), V (FoF1 ATP sintasi). La fosforilazione ossidativa: teoria
chemiosmotica; disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa; la termogenina e suo significato. Traslocasi
mitocondriali. Regolazione della respirazione: controllo respiratorio o controllo dell'accettore; effetto Pasteur.
Shuttle del malato/aspartato e del glicerofosfato.

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CORSO INTEGRATO DI CHIMICA E BIOCHIMICA

BIOCHIMICA METABOLICA

DOCENTE
Prof. Francesco TURRINI
Dip. Genetica, Biologia e Biochimica - Sezione di Biochimica
Via Santena, 19 – Torino
Tel. 011 6705850
Fax. 011 6705845
E-mail: francesco.turrini@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Il corso di Chimica e Biochimica sarà preceduto da attività didattica elettiva (ADE) dal titolo: Elementi di chimica
generale ed inorganica, nel corso della quale verranno fornite agli studenti le nozioni di chimica generale per
seguire con profitto i moduli del corso di Chimica e Biochimica. L’ADE comprenderà 10 ore di didattica frontale,
2 ore di esercitazione ed una prova finale. Agli studenti che frequenteranno con profitto verrà attribuito 1
credito. Nel corso dell’attività ADE saranno sviluppati i seguenti argomenti: Elementi e composti. Atomi,
molecole, ioni. Configurazioni elettroniche degli elementi. Tavola periodica e proprietà periodiche degli
elementi. I legami chimici. Composti ionici e covalenti. Calcoli stechiometrici applicati alle soluzioni. Proprietà
colligative delle soluzioni. Velocità ed equilibrio delle reazioni chimiche. Termodinamica chimica. Acidi, basi,
sali, equilibrio di reazioni acido-basiche, pH, pK, soluzioni tampone. Ossidazione e riduzione.

PROGRAMMA DEL CORSO


BIOCHIMICA METABOLICA 2
Metabolismo lipidico.
Demolizione e sintesi dei trigliceridi (descrizione di ogni tappa) e sua regolazione. Metabolismo del glicerolo
(linee generali). Ingresso degli acidi grassi nelle cellule, loro attivazione ad acilCoA, sistema di trasporto
mitocondriale carnitina-dipendente (descrizione di ogni tappa). La β –ossidazione (descrizione di ogni tappa) e
sua regolazione. Demolizione degli acidi grassi a numero dispari di atomi di carbonio: conversione del
propionilCoA a succinilCoA (linee generali); ruolo del coenzima B12. Bilancio energetico dell'ossidazione
completa di un acido grasso. L'ossidazione degli acidi grassi nei perossisomi: particolarità e significato.
Chetogenesi e utilizzo dei corpi chetonici (chetolisi): linee generali e significato fisiopatologico.
Sintesi degli acidi grassi: ruolo del citrato, dell’enzima malico, dell’acetilCoA carbossilasi (in dettaglio); acido
grasso sintasi (linee generali). Regolazione e bilancio energetico della sintesi di acidi grassi. Meccanismi di
desaturazione e allungamento degli acidi grassi: sintesi dell’acido arachidonico a partire dall’acido palmitico.
Sintesi dei fosfogliceridi e degli sfingolipidi: linee generali. Sintesi del colesterolo: linee generali e regolazione.
Sintesi degli esteri del colesterolo (in dettaglio). Sintesi e metabolismo delle lipoproteine: chilomicroni, VLDL,
LDL e HDL. Modalità di distribuzione tessutale e di eliminazione del colesterolo; circolo entero-epatico degli
acidi biliari e del colesterolo
Metabolismo aminoacidico
Principali sistemi di deaminazione degli aminoacidi (in dettaglio): transaminasi (meccanismo d’azione e ruolo
del piridossalfosfato), glutamico deidrogenasi (e sua regolazione), aminoacido ossidasi. Modalità di
trasferimento dei gruppi aminici in eccesso dai tessuti extraepatici al fegato: ruolo di glutamato, glutamina
ed alanina. Basi biochimiche della tossicità dell'ammoniaca. Ciclo dell'urea (linee generali) e sua regolazione.
Catabolismo della parte carboniosa degli aminoacidi: identificazione degli aminoacidi glucogenici,
chetogenici, glucogenici/chetogenici; individuazione degli intermedi metabolici cui danno origine gli
aminoacidi al termine delle rispettive vie cataboliche. Ruolo dei cofattori trasportatori di unità
monocarboniose: tetraidrofolato, metilcobalamina, S-adenosilmetionina (di quest'ultima conoscere
struttura, significato e modalità di sintesi e degradazione). Conversione della serina in glicina e suo
significato. Conversione della fenilalanina a tirosina; ruolo della tetraidrobiopterina. Conversione
dell'asparagina ad aspartato. Incorporazione dell'ammoniaca nelle molecole organiche di organismi animali:
sintesi di glutamato e glutamina (in dettaglio). Aminoacidi essenziali e non essenziali. Descrizione (in

50
dettaglio) delle tappe che portano alla formazione di: tirosina, aspartato, asparagina, alanina, glutamato,
glutamina, glicina. Sintesi di: prolina, arginina, serina, cisteina (linee generali).
Sintesi e catabolismo dell’eme: linee generali (struttura passiva di eme e bilirubina). Sintesi e catabolismo della
creatina: linee generali. Sintesi (in dettaglio) di: acido GABA, serotonina, istamina, ossido nitrico (NO).
Metabolismo dei nucleotidi
Sintesi dei purin- e pirimidin-nucleotidi, conversione dei nucleosidi monofosfati in difosfati e trifosfati, sintesi
dei deossiribonucleotidi, timidilato sintasi: linee generali. Demolizione dei purin- e pirimidin-nucleotidi:
endonucleasi, nucleotidasi, nucleoside fosforilasi: linee generali. Recupero delle basi azotate:
fosforibosiltransferasi.
Biochimica cellulare
Biochimica delle cellule del sangue. Eritrociti, membrana citoplasmatica, trasporto di ossigeno e CO2, Difesa dai
radicali ossidanti, riduzione dell’emoglobina, emoglobinopatie e G6PD carenza. Piastrine: recettori di
membrana, meccanismo di attivazione e aggregazione, ruolo nella coagulazione del sangue, Leucociti, principali
proteine di membrana nei diversi tipi cellulari coinvolte nei meccanismi di riconoscimento cellulare, NADPH
ossidasi, Interazioni tra NO e O2- Sistemi di detossificazione dei radicali dell’ossigeno.
Biochimica delle cellule muscolari lisce e striate (muscolo scheletrico e cuore). Meccanismi di contrazione,
regolazione e attivazione cellulare.
Biochimica delle cellule endoteliali: recettori, NO sintetasi, ruolo nella coagulazione del sangue.
Biochimica d’organo e metabolismo integrato
Apparato gasto-enterico: principali meccanismi di trasporto attivo e passivo, loro regolazione. Bile e digestione
/ assorbimento lipidico, digestione / assorbimento proteico, glicidico.
Biochimica renale: meccanismi di trasporto e loro regolazione
Tessuto osseo e dentale Composizione chimica del dente. Meccanismi di mineralizzazione dei tessuti dentali.
Basi biochimiche dell’eruzione e del riassorbimento dentale. Influenza degli ormoni e della dieta sulle strutture
orali. Saliva: composizione, proprietà, secrezione e funzioni. Composizione e formazione della pellicola e della
placca dentali. Basi biochimiche della carie. Effetti del fluoro sulla composizione e fisiologia del dente.
Ormoni struttura, meccanismi di azione molecolari e loro effetti sul metabolismo: ormoni ipotalamici/ ipofisari,
tiroidei, steroidei, insulina, glucagone, catecolamine.
Metabolismo integrato in condizioni normali e patologiche, integrazione delle vie metaboliche dopo assunzione
di alimenti e in corso di digiuno; ruolo di glucagone e insulina nel controllo metabolico. Trasportatori di glucoso
e loro significato. Basi biochimiche e situazione metabolica del diabete insulino-dipendente, del diabete
insulino-resistente e dell’obesità. Basi biochimiche delle complicanze tardive del diabete.
Controllo della calcemia. Paratormone, vitamina D, calcitonina. Assorbimento ed escrezione del calcio e del
fosfato.
Assorbimento e biochimica dello ione ferro: ruolo biochimica, assorbimento, regolazione rilascio e
immagazzinamento
Coagulazione: via estrinseca, via estrinseca, cofattori, regolazione, interazioni con piastrine ed endotelio.

51
CORSO INTEGRATO DI BIOLOGIA APPLICATA

BIOLOGIA

DOCENTE
Prof. Adriano CECCARRELLI
Dip. Scienze Cliniche e Biologiche
Az. Osp. San Luigi Gonzaga – Regione Gonzole n 10 – Orbassano (To)
Tel. 011 6705409
Fax. 011 2365409
E-mail: adriano.ceccarelli@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Comprendere i meccanismi molecolari delle attività della cellula, acquisendo la consapevolezza che tutte le
patologie derivano, in ultima analisi, da disfunzioni nelle attività cellulari. Acquisizione delle conoscenze
tecniche di base che consentano di interpretare i dati scientifici della letteratura internazionale.

PROGRAMMA DEL CORSO


La cellula
- La cellula come unità
- Proprietà fondamentali delle cellule
- Architettura cellulare
Cenni di struttura delle biomolecole
- Generalità
- Lipidi
- Polisaccaridi
- Proteine
- Acidi nucleici
Le reazioni chimiche della cellula
- Accoppiamento delle reazioni eso- ed endoergoniche
- Catalisi, energia di attivazione
- Gli enzimi, meccanismi di catalisi enzimatica
Il movimento di soluti attraverso alle membrane
- Aspetti generali
- Classificazione dei tipi di trasporto
- Canali ionici e permeasi
- I trasportatori attivi ed i cotrasportatori
- Il trasporto di macromolecole
L'energia nella cellula
- La conversione di energia
- La sintesi di ATP
- Rapporti fra struttura e funzione dei mitocondri
L'informazione genetica
- DNA: struttura dei cromosomi, cromatina, complessità del genoma, Tm e curve di riassociazione
- DNA: sintesi, replicazione e riparazione. Le mutazioni genetiche
- RNA: trascrizione e controllo trascrizionale in procarioti. Il Lac Operon
- RNA trascrizione e controllo trascrizionale in eucarioti. I fattori di trascrizione.
- La sintesi proteica
Il traffico intracellulare
- Secrezione di proteine in procarioti
- Smistamento di proteine neosintetizzate in eucarioti

52
Il citoscheletro e la motilità
- Microtubuli
- Filamenti intermedi
- Microfilamenti
- Contrazione muscolare
La proliferazione cellulare
- Il ciclo cellulare
- Controllo del ciclo cellulare
- La mitosi
- La meiosi
- Cenni di genetica mendeliana
La trasduzione del segnale
- Introduzione
- Recettori multipasso
- Recettori citoplasmatici e nucleari
- Recettori tirosino chinatici
L'adesione cellulare
- Generalità
- Interazioni cellula-cellula
- Principali tipi di proteine di adesione
- Modalità particolari di adesione fra cellule
- Interazioni cellula matrice
- Caratteristiche della matrice extracellulare
- Interazioni fra cellule e proteine della matrice

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Alberts B., et al., “Biologia cellulare e molecolare”, Zanichelli ed.

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CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA E ANATOMIA

ISTOLOGIA

DOCENTE
Prof. Luca TAMAGNONE
IRCC - Candiolo - Dip. Scienze Oncologiche
Strada Provinciale 142 Km 3,95
Tel. 011 9933204
Fax. 011 9933225
E-mail: luca.tamagnone@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Al termine del corso, lo studente dovrebbe avere acquisito familiarità con i seguenti concetti:
- Rapporto tra le strutture subcellulari e loro funzioni specializzate
- Rapporto tra cellule adiacenti, e tra cellule e matrice extracellulare
- Compartimenti tessutali staminali e differenziati
- Integrazione di varie funzioni cellulari differenziate in tessuti complessi e nell’intero organismo
- Rapporto tra sviluppo embrionale e stadio adulto dei vari tessuti

Lo studente dovrà inoltre conoscere le informazioni basilari sulla struttura istologica e sul rapporto struttura-
funzione dei principali tipi tessutali, nonché sui processi di gametogenesi ed embriogenesi.

PROGRAMMA DEL CORSO


 La cellula: struttura e funzione
- Cenni sulla ultrastruttura e sulle funzioni fondamentali della cellula. Apoptosi
- Recettori, molecole di adesione e sistemi di trasporto nella membrana plasmatica.
- Esocitosi, Endocitosi, Fagocitosi. Secrezione. Cellule “polarizzate”.
 Il funzionamento dei tessuti negli organismi pluricellulari
- Interazioni cellula-cellula e cellula-matrice extracellulare.
- Proliferazione e Differenziamento cellulare.
- Cellule con funzione staminale.
 I tessuti epiteliali
- Caratteristiche generali e Classificazione degli epiteli
- Funzione di barriera, trasporto e secrezione
- Esempi di epiteli di rivestimento
- Esempi di epiteli ghiandolari. Ghiandole esocrine e ghiandole endocrine.
 Il tessuto connettivo
- Caratteri generali e Funzioni del tessuto connettivo
- Cellule del connettivo
- La matrice extracellulare
 Il sangue
- Gli elementi figurati del sangue (eritrociti; granulociti: linfociti; monociti/macrofagi; piastrine)
- Il plasma. La coagulazione.
- Midollo osseo. Cenni sull’emopoiesi
- Tessuto linfoide. Cenni sulla risposta immunitaria.
 I vasi sanguigni
- Struttura e funzione
- L’extravasazione dei leucociti
- Cenni sull’angiogenesi.
 I tessuti di sostegno
- Tessuto osseo (spugnoso e compatto)
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- Tessuto cartilagineo
- Processo di ossificazione e rimodellamento osseo
 I denti
- Struttura dei denti maturi.
- Odontogenesi embrionale e postnatale.
 Il tessuto muscolare
- Muscolo striato scheletrico
- Muscolo liscio
- Muscolo cardiaco
- La contrazione muscolare
 Il tessuto nervoso
- I neuroni. Struttura e funzione
- Generazione e conduzione dell’impulso nervoso. Le sinapsi.
- La giunzione neuro-muscolare (placca motrice)
- La neuroglia. La guaina mielinica
 Gametogenesi ed embriogenesi
- Spermatogenesi
- Oogenesi e ciclo ovarico
- Fecondazione e impianto dell’embrione
- Trofoblasto e placenta
- Formazione dei tre foglietti embrionali e derivazioni cellulari

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Junqueira - Carneiro, “Compendio di Istologia”, Ed. Piccin
- Weather, “Istologia e anatomia microscopica”, Ed. Ambrosiana
- Monesi - AA.VV., “Istologia”, Ed. Piccin
- Bani-AA.VV., “il Manuale di Istologia”, Ed. Idelson-Gnocchi

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CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA E ANATOMIA

ANATOMIA UMANA

DOCENTE
Prof. Marco SASSOÈ POGNETTO
Dip. Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale
C.so M. D'Azeglio, 52 - Torino
Tel. 011 6707778 - 6707722
Fax. 011 6705931
E-mail: marco.sassoe@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Descrivere l’organizzazione generale del corpo umano, utilizzando in modo appropriato la terminologia
anatomica.
- Descrivere l’architettura e le proprietà funzionali dei vari organi, apparati e sistemi.
- Studiare in modo dettagliato l’organizzazione, l’architettura, la vascolarizzazione e le proprietà funzionali
dell’apparato stomatognatico e i nervi cranici funzionalmente e topograficamente ad esso correlati
(trigemino, facciale, glossofaringeo e ipoglosso).

PROGRAMMA DEL CORSO


ANATOMIA I (PRIMO SEMESTRE)
 Anatomia generale
- Suddivisione topografica del corpo umano, piani di riferimento e terminologia correlata
- Anatomia di superficie, cavità corporee e spazi viscerali
 Apparato locomotore
- Generalità sui sistemi scheletrico, articolare e muscolare - meccanica articolare
- Identificazione e sede delle ossa e delle principali articolazioni
 Apparato circolatorio
- Cuore (vascolarizzazione e innervazione – sistema di conduzione)
- Pericardio
- Caratteri generali di arterie, capillari e vene (reti mirabili, sistema portale)
- Organizzazione generale del grande circolo e del circolo polmonare
- Circolazione fetale
 Apparato linfatico
- Organizzazione generale – Struttura di milza, timo e linfonodi
 Apparato tegumentario
 Apparato endocrino
- Caratteristiche generali delle ghiandole endocrine e meccanismi di azione degli ormoni
- Aspetti macroscopici e strutturali delle ghiandole endocrine
 Apparato respiratorio
- Aspetti macroscopici e strutturali delle vie aeree superiori e inferiori – anatomia morfofunzionale dei
polmoni e delle pleure
 Apparato digerente
- Aspetti macroscopici e strutturali del canale alimentare e delle ghiandole annesse, con particolare
riferimento al controllo dei processi digestivi e della motilità intestinale
 Apparato urinario
- Aspetti macro e microscopici del rene e delle vie urinarie con riferimento particolare alle basi anatomiche
della produzione di urina e della minzione
 Apparato genitale maschile e femminile
- Aspetti macro e microscopici delle gonadi e delle vie genitali, con riferimento particolare alle basi

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anatomiche dei cicli ovarico e uterino
 Sistema nervoso
- Organizzazione strutturale e funzionale del sistema nervoso (midollo spinale e regioni encefaliche)
- Sviluppo del sistema nervoso centrale
- Ventricoli e liquido cefalorachidiano - Meningi – Vascolarizzazione

ANATOMIA II (SECONDO SEMESTRE)


 Anatomia regionale: testa e collo
- Cranio (caratteristiche generali e singole ossa craniche) – Cavità del cranio – Sviluppo del neurocranio e
dello splancnocranio
- Articolazione temporo-mandibolare
- Muscoli (muscoli dell’apparato masticatorio – muscoli mimici – muscoli e fasce del collo)
- Vasi sanguiferi della testa e del collo
- Linfatici della testa e del collo
- Cavità orale (denti, lingua, ghiandole salivari)
- Cavità nasali e paranasali
- Faringe
- Laringe
- Sviluppo del massiccio faciale
 Sistema nervoso centrale
- Sistemi sensitivi: anatomia funzionale e topografica delle vie somatosensitive
- Sensibilità somatica e viscerale della testa; anatomia funzionale e topografica del sistema trigeminale
- I sensi chimici: gusto e olfatto
- Il sistema visivo
- Il sistema uditivo
- Sistemi motori: anatomia funzionale e topografica delle vie motorie discendenti
- I nuclei motori dei nervi cranici
- Sistemi vestibolare e oculomotore
- Il cervelletto
- I nuclei della base
- L’ipotalamo e la regolazione delle funzioni endocrine e viscerali (organizzazione generale del sistema
nervoso autonomo)
- Il sistema limbico e i circuiti cerebrali per le emozioni, l’apprendimento e la memoria
 Sistema nervoso periferico
- Nervi cranici legati funzionalmente e topograficamente al massiccio faciale (trigemino – faciale –
glossofaringeo – ipoglosso)

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Martini, Timmons, Tallitsch, “Anatomia Umana”, 3a edizione, EdiSES, 2008
- Schwegler, “Anatomia e Fisiologia dell’Uomo”, edi-ermes, 1999
- E. Lloyd DuBrul, “Anatomia Orale di Sicher”, edi-ermes, Milano 1988
- K. Moore e A. Dalley, “Anatomia Umana con riferimenti clinici”, 2a edizione, Casa Editrice Ambrosiana, 2008
- John H. Martin, “Neuroanatomia”, 3a edizione, McGraw-Hill, 2003

Atlanti:
- B. Tillmann, “Atlante di Anatomia – Odontoiatria e Medicina”, RC Edizioni Scientifiche, 1997
- M. Shünke, E. Schultz, U. Schumacher, M. Voll, K. Wester, “Prometheus – Atlante di Anatomia (Testa, Sistema
nervoso)”, UTET, 2007
- Reynolds and Abrahams, “McMinn's Interactive Clinical Anatomy: Head and Neck, CD-ROM Version 2.0",
Elsevier

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CORSO INTEGRATO DI FISICA E BIOINGEGNERIA INFORMATICA

FISICA APPLICATA

DOCENTE
Prof.ssa Laura BERGAMASCO
Dip. Fisica generale
Via Pietro Giuria, 1 (vecchio edificio, piano 2) - Torino
Tel. 011 6707909
Fax. 011 2367909
E-mail: laura.bergamasco@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento via e-mail

PROGRAMMA DEL CORSO


1. Fondamenti di fisica per fisiologia
□ Fenomeni Molecolari
- Tensione superficiale, Legge di Laplace
- Applicazioni biomediche: tenuta protesi, alveoli polmonari
- Tensione di parete
□ Fluidodinamica del sistema cardio - circolatorio
- Equazione di continuità, equazione di Bernoullli e loro applicazioni fisiologiche e patologiche
- Viscosità, regime laminare ed equazione di Hagen-Poiseuille
- Il sistema arterioso come filtro idraulico: vasi di resistenza e di capacitanza
- Lavoro, potenza e frequenza del cuore
- Turbolenza: numero di Reynolds, velocità critica
□ Fenomeni di trasporto e di termoregolazione
- Diffusione, osmosi
- Potenziali di membrana, potenziali di azione rapidi e lenti
- Produzione di calore, metabolismo
- Irraggiamento di un corpo, leggi empiriche di Stefan-Boltzmann e di Wien
- Conduzione, convezione ed evaporazione
- Meccanismi di termoregolazione
2. Fondamenti di fisica per strumentazione diagnostica e terapeutica
□ Proprietà fondamentali comuni a tutti i tipi di propagazione ondosa
- Propagazione di moto oscillatorio locale nello spazio
- Equazione onde: relazione fra lunghezza d’onda, frequenza e velocità
- Potenza e intensità
- Interferenza, diffrazione, attraversamento interfacce
- Produzione e rivelazione di onde
□ Onde meccaniche: eco, doppler
- Il suono
- Onde stazionarie e produzione di suoni
- Frequenze di vibrazione di una struttura
- Ecolocazione con ultrasuoni (US)
- Effetto Doppler e diagnostica Ecodoppler
□ Onde elettromagnetiche: occhio, lenti, microscopio ottico
- Caratteristiche delle onde elettromagnetiche
- Lo spettro elettromagnetico
- Velocità di propagazione, indice di rifrazione e cammino ottico
- Potere risolutivo degli strumenti ottici e loro aberrazioni
□ Fisica quantistica: microscopio elettronico
- Lunghezza d’onda associata, particelle accelerate da ddp
- Fondamenti fisici della microscopia elettronica: potere risolutivo, aberrazioni, limiti

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□ Fenomeni quantistica: fenomeni macroscopici
- Proprietà elettriche materiali
- Superconduttività
- Proprietà magnetiche materiali
- Emissione stimolata
- Uso laser in odontoiatria e chirurgia orale
□ Struttura atomo: diagnostica raggi X
- Tubi Roentgen, proprietà emissione X discreta e continua con interpretazione quantistica
- Interazione X con materia: effetto Compton e fotoelettrico
- Coefficiente di assorbimento
□ Struttura nucleo: medicina nucleare
- Il nucleo: nucleoni e forze nucleari
- Stabilità dei nuclei
- Raggio, massa, energia di legame
- Legge dei decadimenti radioattivi
- Decadimento alfa, beta e gamma.
- Fusione e fissione
- Interazioni particelle ionizzanti e raggi gamma
- Fasci particelle per uso medico (ricerca e terapia): acceleratori lineari, ciclotroni, spettrografi di massa
- Scintigrafia, traccianti radioattivi, risonanza nucleare magnetica, PET, adroterapia
- Radioterapia

PROGRAMMA D’ESAME
Le lezioni comprendono esercitazioni numeriche. L’esame consiste di una prova scritta (esercizi come quelli
svolti in classe) il cui superamento è necessario per essere ammessi alla prova orale.

TESTI CONSIGLIATI
Per una trattazione ampia e completa Kane e Sternheim “Fisica Biomedica I e II”, ed. EMSI, Roma, oppure testi
in uso a Medicina. Per ripasso nozioni fisica di base, testi di fisica usati nelle scuole superiori.

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CORSO INTEGRATO DI FISICA E BIOINGEGNERIA INFORMATICA

BIOINGEGNERIA ELETTRONICA ED INFORMATICA

DOCENTE
Prof.ssa Cristina BIGNARDI
Dipartimento di Meccanica – Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi, 24 - Torino
Telefono: 011 5646944
Fax: 011 5646999
E-mail: cristina.bignardi@polito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico o via e-mail

PROGRAMMA DEL CORSO


- Gradi di libertà, vincoli, forze e momenti, spostamenti, tensioni e deformazioni
- Tipi di sollecitazione: trazione, compressione, taglio, torsione, flessione
- Leve
- Soluzione di sistemi staticamente determinati
- Determinazione di sollecitazioni articolari
- Caratteristiche meccaniche di un materiale
- Principi generali di calcolo degli elementi strutturali
- Metodi sperimentali e numerici di analisi delle tensioni e delle deformazioni
- Biomeccanica dell’osso e del suo rimodellamento
- Legame tra occlusione e postura: metodi di analisi della postura

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso ed è costituito da una prova scritta.

TESTI CONSIGLIATI
- V. Feodossiev, “Resistenza dei materiali” – Editori Riuniti
Raccolta di appunti forniti dal docente

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LINGUA INGLESE

INGLESE

DOCENTE
Prof.ssa Madeleine CLARK
Dip. Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale
C.so M. D’Azeglio, 52 - Torino
Tel. 015 2531268
E-mail: mclark@libero.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


Il corso d’inglese si articola in tre parti:
 Ripasso delle strutture grammaticali basilari con particolare riferimento a quelle più frequentemente usate
nei testi di medicina;
 Studio della grammatica affiancato alla lettura di brevi articoli relativi all’Odontoiatria e Protesi Dentale.
Verranno esaminati il lessico e le strutture con lo scopo di facilitare l’approccio dello studente al testo
medico scritto in inglese;
 La terza parte, integrata con quanto sopra, consiste nell’inglese pratico e nello studio del linguaggio
adoperato in varie situazioni di vita quotidiana (es. presentarsi, invitare, chiedere informazioni, parlare al
telefono, ecc.) con l’opportunità di esercitarsi in brevi dialoghi.

PROGRAMMA D’ESAME
 Esame orale basata sull’inglese pratico
 Esame scritto (esercizi di grammatica e di lessico relativo alla lettura di testi di medicina).
 Testo scientifico con domande di comprensione.

TESTI CONSIGLIATI
Dispensa da ritirare in copisteria prima dell’inizio del corso.

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CORSI INTEGRATI
ED INSEGNAMENTI ATTIVATI
AL II ANNO
D.M. 509/99

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CORSO INTEGRATO DI FISIOPATOLOGIA UMANA GENERALE E DELL’APPARATO STOMATOGNATICO

FISIOLOGIA

DOCENTE
Prof.ssa Magda PASSATORE
Dip. Neuroscienze, sezione di Fisiologia
Corso Raffaello, 30 - Torino
Tel. 011 6708497 - 011 6708485
Fax. 011 6708174
E-mail: magda.passatore@unito.it
Ricevimento: Da concordarsi con gli studenti all’inizio del corso

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Conoscenza delle funzioni del corpo umano in generale e dell’Apparato Stomatognatico in particolare,
sottolineando un approccio integrato alle funzioni fisiologiche.

PROGRAMMA DEL CORSO


Generalità sulla fisiologia - fisiologia della vita vegetativa e della vita di relazione - Ambiente liquido e
meccanismi di trasporto attraverso le membrane cellulari. Meccanismi omeostatici dei principali sistemi
funzionali. Mantenimento dell’omeostasi, circuiti a feedback positivo e negativo. Sistemi di controllo delle
funzioni dell’organismo, e loro organizzazione: sistema nervoso (centrale e periferico, sistema nervoso
autonomo), endocrino, neuroendocrino, loro caratteristiche e interazioni.
 Sistema nervoso e muscolare:
- Basi di neurofisiologia: Meccanismi di trasporto attraverso le membrane: diffusione e trasporti attivi.
Potenziali di diffusione: concentrazione e permeabilità. La membrana cellulare e canali ionici potenziali di
riposo della membrana, potenziali d’azione e loro propagazione. Struttura e tipi di neuroni, possibili
interazioni fra neuroni. Anestetici locali e loro meccanismo d'azione. Neuroglia.
- I recettori: classificazioni, potenziale di recettore, codifica dell'informazione. Soglia assoluta e differenziale.
Caratteristiche dei recettori: specificità, adattamento, sommazione temporale e spaziale. Sensibilità nelle
diverse aree corporee. Recettori parodontali.
- Sinapsi chimiche: meccanismi della trasmissione sinaptica, generazione del potenziale d'azione e concetto
di integrazione. Potenziali postsinaptici eccitatori e inibitori. Sinapsi elettriche. Caratteri generali dei
collegamenti interneuronali. Sinapsi elettriche.
- Muscolo scheletrico: eccitazione, trasmissione neuromuscolare, accoppiamento eccitazione-contrazione.
Contrazione isotonica e isometrica. Rapporto fra attività elettrica e meccanica nella muscolatura striata,
cardiaca e liscia e implicazioni funzionali. Relazione forza-lunghezza e forza-velocità. L'unità motoria e il suo
funzionamento, graduazione della forza di contrazione. Fonti energetiche della contrazione muscolare,
rendimento della contrazione. Ipertrofia e atrofia muscolare.
- Muscolatura liscia: origine del comando motorio, caratteristiche della contrazione in confronto a quelle del
m. scheletrico e cardiaco.
 Apparato cardiocircolatorio
- Il cuore: eventi meccanici del ciclo cardiaco, gittata cardiaca, sua regolazione e misura. Toni cardiaci.
- Sistema vasale: Schema generale della circolazione. Caratteristiche dei vasi sanguigni. Circuiti in serie e in
parallelo: significato funzionale. La pressione arteriosa e venosa, interrelazione fra pressione, flusso e
resistenza: legge di Poiseuille. Ciclo cardiaco: pressioni e volumi nelle camere cardiache. Cenni alle loro
modificazioni a seguito di stenosi o insufficienza delle diverse valvole cardiache Pressione nei vari distretti
dell'albero circolatorio. Velocità del sangue nei vari distretti. Distribuzione del flusso sanguigno nei diversi
organi e tessuti, a riposo e durante l'esercizio muscolare, influenza della posizione del corpo sulle pressioni
arteriosa e venosa. Meccanismi responsabili del ritorno venoso. Misure della pressione arteriosa sistemica.
Regolazione della pressione arteriosa: meccanismi a breve, medio e lungo termine – Modificazioni
emodinamiche nel corso di diverse condizioni-funzioni, es. variazioni della postura, attività fisica, digestione

63
ecc. Cenni alle principali cause dell'ipertensione. Circolazione coronarica e cerebrale. Microcircolazione:
Filtrazione e riassorbimento capillare - shock circolatorio. Compartimenti liquidi dell’organismo, input-output,
riserva interstiziale. Risposta integrata dell’organismo all’emorragia. Scambi a livello dei capillari;
meccanismi dell'edema. Circolazione linfatica. I liquidi degli spazi virtuali, liquido cerebrospinale.
- Cenni di Elettrocardiografia: derivazioni standard, analisi vettoriale dei potenziali registrati nelle
derivazioni standard, derivazioni bipolari, unipolari e precordiali. Calcolo degli assi elettrici istantanei e medi
dell’attività atriale e ventricolare: triangolo di Einthoven. Cenno alle principali anomalie dell’ECG.
 Apparato respiratorio
- Meccanica respiratoria, Ventilazione: volumi e capacità polmonari. Pneumotorace. Significato funzionale
del surfactante. Concetto di compliance toracica, polmonare e toraco-polmonare.
- Scambi gassosi alveolo-capillare-tessuti. Trasporto CO e O . Regolazione della respirazione. Rapporto
2 2
ventilazione-perfusione. Cenni sui meccanismi fisiologici alla base delle principali alterazioni respiratorie,
ipossie. Mal di montagna.
- Sistema Sensoriale: morfologia della corteccia sensitiva e localizzazioni somatotopiche. Vie centrali della
sensibilità tattile, termica, propriocettiva e dolorifica, vie lemniscali ed extralemniscali: caratteristiche
anatomiche e correlati funzionali. Il dolore: qualità e localizzazione del dolore. Dolore somatico e viscerale:
reazioni somatiche e del SNA. Cenni sui mediatori centrali e periferici. Sistema di controllo delle afferenze
dolorifiche in ingresso al midollo spinale, controlli discendenti. Principi alla base della cronicizzazione del
dolore. Dolore riferito. Cefalea. Cenni a possibili coinvolgimenti emotivi, psicologici e genetici sulla sensibilità
al dolore.
- Sensibilità oro-facciale: territori di innervazione, recettori. Morfologia e organizzazione funzionale del
complesso sensitivo del trigemino, vie centrali. Sensibilità dolorosa della polpa dentaria: innervazione di
polpa e dentina, meccanismi d'azione degli stimoli esterni e degli stimoli endogeni, teoria idrodinamica di
Brännstrom. Dolore ischemico nel muscolo: fattori responsabili. Parodonto e articolazione temporo-
mandibolare. Anestesia dentaria.
- Il gusto anatomia e caratteristiche dell'apparato gustativo
- Sistema motorio
- Motricità riflessa: riflessi somatici e viscerali. Riflessi flessori ed estensori. Principali riflessi della sfera oro-
facciale. Riflessi condizionati.
- Tono e postura: tono muscolare: riflesso miotatico e circuito gamma, controllo dell'attività tonica del
motoneurone. Significato funzionale del riflesso miotatico. Posizione di riposo della mandibola: forze passive
e forze attive
- Motricità fasica: vie e strutture centrali responsabili della programmazione del movimento. Ciclo
masticatorio. Movimenti limite mandibolari: apertura e chiusura, lateralità, protrusione e retrusione. Possibili
adattamenti morfologici e funzionali alla modificazione della dimensione verticale di occlusione
 Sistema nervoso autonomo e la midollare del surrene: organizzazione morfo-funzionale. Afferenze viscerali
e centri di integrazione vegetativa. Azioni del sistema simpatico e parasimpatico sui diversi organi. Riflessi
viscerali. Funzione della midollare del surrene e suo controllo da parte del sistema simpatico. Reazioni allo
stress fisico e psichico.
 Apparato urinario: il nefrone, filtrazione glomerulare e riassorbimento tubulare, secrezione tubulare attiva.
Autoregolazione renale. Concetto di clearance. La minzione. Concentrazione dell'urina: il sistema a contro-
corrente. Cenni sulle principali alterazioni della funzione renale. Omeostasi osmotica, regolazione del volume
dei liquidi corporei.
 Equilibrio acido-base: sistemi tampone, regolazione respiratoria e renale. Acidosi e alcalosi respiratoria e
metabolica.
 Sistema digerente: aspetti generali della motilità gastrointestinale e controllo nervoso. Meccanismi della
secrezione salivare e suo controllo, composizione della saliva. Deglutizione. Funzioni secretorie: gastrica,
epatica e intestinale. Meccanismi fondamentali della digestione e dell’assorbimento gastrointestinale di
glicidi, lipidi e protidi.
 Termoregolazione: produzione e perdita di calore, fattori che regolano la temperatura corporea.
 Sistema endocrino: principi generali della secrezione ormonale e del controllo della secrezione delle
ghiandole endocrine. Principali effetti della iperattività e ipoattività delle diverse ghiandole a secrezione
interna.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

64
Verranno effettuate due "prove in itinere" circa a metà e alla fine del corso: la partecipazione ad entrambe è
condizione irrinunciabile per ottenere la firma di frequenza. Saranno ammessi a sostenere l'esame nella
sessione di Febbraio esclusivamente quegli studenti che avranno riportato, nelle due suddette prove, una
media non inferiore a 15/30. Tali “prove in itinere” non sono “esoneri”, il programma di esame è quello sopra
riportato, per intero.

TESTI CONSIGLIATI
Fisiologia Umana
- Silverthorn, “Fisiologia Umana”, Ed. Ambrosiana 2007
- A.C. Guyton e J.E. Hall, “Fisiologia Medica”, Edizioni Edises, 2002
- R. Rhoades, R. Pflanzer, “Fisiologia Umana”, Ed. Piccin
- R.M. Berne, M.N. Levy, “Principi di Fisiologia”, Casa Editrice Ambrosiana,

Fisiologia dell'Apparato Stomatognatico


- D.B. Ferguson, “Biologia del cavo orale”, Casa Editrice Ambrosiana, 2002
- R.M. Bradley, “Fisiologia Orale”, Piccin
- T. Manzoni, “Fisiologia dell'Apparato Stomatognatico”, USES - Edizioni Scientifiche Firenze.

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CORSO INTEGRATO DI FISIOPATOLOGIA UMANA GENERALE E DELL’APPARATO STOMATOGNATICO

PATOLOGIA GENERALE

DOCENTE
Prof.ssa Rosa Angela CANUTO
Dip. Medicina e Oncologia sperimentale – Sezione di Patologia Generale
C.so Raffaello, 30 - Torino
Tel. 011 6707781
Fax. 011 6707753
E-mail: rosangela.canuto@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
 Illustrare le diverse cause genetiche ed ambientali (chimiche, fisiche e biologiche) che determinano
l’insorgenza delle principali malattie.
 Descrivere i fenomeni patologici elementari che si verificano a livello delle cellule e dei tessuti.
 Esporre le conseguenze derivanti da disordini della nutrizione (con particolare riferimento a digiuno,
disvitaminosi ed alcoolismo).
 Fornire le conoscenze di base per la comprensione qualitativa e quantitativa dei fenomeni immunologici e
infiammatori.
 Fornire le conoscenze di base per la comprensione delle principali patologie neoplastiche (testa, collo,
torace, addome, sistema emopoietico, tessuti superficiali).
 Descrivere i meccanismi fisiopatologici alla base delle malattie cardiovascolari (emorragia, shock, ischemia,
ipertensione arteriosa), delle malattie del sistema ematopoietico, delle malattie del metabolismo e delle
insufficienze d’organo.
 Illustrare la fisiopatologia dei traumi.

Particolare attenzione verrà posta alle conoscenze della fisiopatologia e delle patologie dell’apparato
stomatognatico.

Lo studente deve apprendere i fondamenti della patologia umana, integrando lo studio fisiopatologico e
patologico con la metodologia clinica e le procedure diagnostiche che consentono la valutazione dei principali
quadri morbosi.

Conoscere lo stato generale del paziente è importante nella pratica odontoiatrica in quanto il laureato in
Odontoiatria deve operare su pazienti sani e portatori di varie patologie, delle quali deve essere a perfetta
conoscenza per:
 Non produrre rischi aggiuntivi al paziente.
 Valutare le relazioni fra patologia sistemica e cavo orale e modulare il piano di trattamento odontoiatrico in
relazione alla patologia sistemica.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Eziologia Generale:
a. Malattie ereditarie e malattie congenite.
b. Malattie ambientali e professionali. Agenti chimici, fisici e biologici quale causa di lesione (i meccanismi
della tossicità, esposizioni a rischi ambientali e professionali con particolare riguardo alla mancanza di
ossigeno, ai radicali liberi, al tabacco, ai metalli, ai composti organici volatili, agli idrocarburi aromatici
policiclici, alle radiazioni).
c. Malattie da cause iatrogene.
d. Patologia nutrizionale: alcool, carenze nutrizionali, obesità.

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 Patologia Cellulare:
- Danno cellulare, morte cellulare, adattamenti, degenerazioni con accumulo di sostanze a sede
intracellulare, Fibrosi, sclerosi, cirrosi.
- Amiloidosi.
 Infiammazione Acuta e Cronica:
- Aspetti generali dell’infiammazione, evoluzione dell’infiammazione acuta, mediatori chimici
dell’infiammazione, infiammazione cronica, quadri morfologici dell’infiammazione acuta e cronica, effetti
sistemici dell’infiammazione.
 Riparazione dei Tessuti:
- Crescita cellulare, fibrosi e guarigione delle ferite.
 Alterazioni Emodinamiche:
- Edema, trombosi, embolia, infarto, shock.
- Squilibri dei liquidi e degli elettroliti.
 Malattie Immunitarie:
- Caratteristiche generali del sistema immunitario, malattie del sistema immunitario (ipersensibilità, malattie
autoimmuni), trapianti.
 Neoplasie:
- Caratteristiche delle neoplasie benigne e maligne, graduazione e classificazione delle neoplasie,
epidemiologia, le basi molecolari del cancro, biologia della crescita tumorale, agenti cancerogeni e loro
interazioni cellulari, relazioni tra neoplasia e ospite:
a. risposta immunitaria anti-neoplastica,
b. modificazioni ormonali e metaboliche nell’ospite, cachessia.
 Vasi Sanguigni:
- Malattie vascolari: aterosclerosi, ipertensione, ipercolesterolemia.
 Patologia degli Eritrociti e Malattie Emorragiche:
- Anemie, policitemia. Disturbi dell’emostasi: diatesi emorragiche.
 Malattie della Testa e del Collo.
 Insufficienze d’organo:
- Insufficienza epatica, del sistema respiratorio e dei reni.
 Malattie Metaboliche:
- Diabete.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Dianzani M.U., “Istituzioni di Patologia generale”, UTET, Torino
- Rubin E., “Patologia”, Casa Editrice Ambrosiana
- Lezioni online della professoressa sul sito del CLPOD

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CORSO INTEGRATO DI EPIDEMIOLOGIA GENERALE ED ODONTOIATRICA E TERAPIA DELLA CARIE

CONSERVATIVA I

DOCENTE
Dott. Damiano PASQUALINI
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331569
E-mail: damiano.pasqualini@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DIDATTICI
DIDATTICA FRONTALE
Fornire allo studente le conoscenze di base riguardanti la morfologia e la struttura dentarie normali e alterate
da processi patologici, considerando gli aspetti embriogenetici, istologici ed anatomici. Apprendere i concetti di
base dell’occlusione dentaria. Comprendere l’eziologia e i meccanismi fisiopatologici della carie dentale, al fine
di definire una diagnosi e stabilire corrette procedure di prevenzione e di terapia. Saper disegnare un profilo di
rischio-carie individuale attraverso l’analisi dei fattori modificanti interni ed esterni e dei fattori legati all’ospite.
Apprendere le basi teoriche dell’inquadramento del paziente e dell’esecuzione di una corretta anamnesi
odontoiatrica con relativa diagnosi e piano di trattamento. Conoscere i principi classici della terapia della carie:
la preparazione delle cavità ritentive per amalgama e per composito, i materiali e lo strumentario utilizzati,
l’uso della diga di gomma.

ESERCITAZIONI PRATICHE PRE-CLINICHE


Applicare i concetti anatomici e morfologici appresi alla modellazione degli elementi dentari su simulatori con
tecniche per apposizione di cera. Imparare ad utilizzare con appropriatezza lo strumentario manuale e rotante.
Eseguire su manichini le cavità per otturazioni in amalgama e composito, utilizzando la diga di gomma.
Apprendere le tecniche di compattazione, modellazione, rifinitura e lucidatura delle otturazioni in amalgama.

PROGRAMMA DEL CORSO


DIDATTICA FRONTALE
MODULO I: ANATOMIA E ISTOLOGIA DENTARIA
 Presentazione del corso e inquadramento dell’Odontoiatria Conservativa
 Classificazione dei denti e formula dentaria; embriologia e odontogenesi
 Eruzione dentaria: dentizione decidua e permanente
 Anatomia e morfologia dei denti permanenti; cenni di occlusione
 Istologia dei tessuti duri dentali (dentina, smalto, cemento)
 Istologia, fisiopatologia dell’organo pulpo-dentinale

MODULO II: CARIOLOGIA


 Placca batterica e carie, definizioni e ipotesi eziologiche.
 Istopatologia della carie, evoluzione della lesione cariosa.
 Fattori eziologici della carie dentaria: il ruolo della placca batterica, dell’ambiente orale e della microflora
cariogena specifica.
 Fattori modificanti esterni: la dieta, aspetti socio-economici e comportamentali.
 Fattori modificanti interni: la saliva.
 Fattori legati all’ospite: fattori sistemici e locali.
 La previsione del rischio di carie e i profili di rischio. Il cariogramma.
 La prevenzione della carie: fluoroprofilassi, strumenti di igiene orale, i sigillanti occlusali.

MODULO III: DIAGNOSI E TERAPIA DELLA CARIE


 La diagnosi della carie: raccolta dei dati clinici, l’esame dentario, l’esame radiologico e i test microbiologici e
salivari.
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 Valutazione del paziente, aspetti diagnostici e piano di trattamento
 Strumentario in Odontoiatria Conservatrice
 Le posizioni di lavoro ed i sistemi d’ingrandimento
 Principi di odontoiatria conservativa: cenni storici
 L’isolamento del campo operatorio: la diga di gomma
 Materiali: l’amalgama dentale
 Principi di preparazione della cavità per amalgama e compositi
 Procedure cliniche ricostruttive per amalgama

ESERCITAZIONI PRATICHE PRECLINICHE


 Modellazione in cera degli elementi dentari su simulatore
 Uso degli strumenti rotanti su placchette in resina e gesso
 Isolamento del campo operatorio su simulatore Frasaco
 Preparazione di cavità per amalgama su simulatore Frasaco e otturazione (I, II, V, VI classe)
 Preparazione di cavità per compositi su simulatore Frasaco e otturazione in cera (III e IV classe)

PROGRAMMA D’ESAME
- Esame pratico in aula manichini sugli argomenti delle esercitazioni
- Colloquio finale sul programma annuale

TESTI CONSIGLIATI
- Mangani F, Lamanna A., “Manuale di disegno e modellazione dentale”, ed.Martina (Bo)
- Anderlini G., “Moderni orientamenti per la restaurazione dentale”, ed. Martina (Bo) 1993
- Sturdevant C.M., “Odontoiatria conservativa arte e scienza”, Piccin Padova, 2004.
- Axelsson P., “Diagnosis and risk prediction of dental caries”, Quintessence Publishing 2000

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CORSO INTEGRATO DI EPIDEMIOLOGIA GENERALE ED ODONTOIATRICA E TERAPIA DELLA CARIE

MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA

DOCENTE
Prof. Santo LANDOLFO
Dip. Sanità Pubblica e Microbiologia
Via Santena, 9 - Torino
Tel. 011 6705631
Fax. 011 6705647
E-mail: santo.landolfo@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento via e-mail

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Al termine del corso gli studenti avranno acquisito le conoscenze relative all’interazione ospite-parassita ed alla
patogenesi delle principali malattie infettive da batteri, virus, miceti e protozoi con il relativo approfondimento
delle caratteristiche di virulenza dei più importanti microrganismi patogeni. In particolare avranno imparato a
conoscere le caratteristiche dell’ecosistema microbico del cavo orale e le conseguenze dell’alterazione del suo
delicato equilibrio che portano alla formazione della placca e allo sviluppo di carie e parodontopatie.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Batteriologia generale
- Generalità sul mondo microbico, ecologia microbica e relazioni tra microrganismi. Osservazione
microscopica
- Morfologia della cellula batterica ed elementi strutturali caratteristici con riferimento alla loro funzione:
differenza con le cellule eucariote.
- Nutrizione crescita, sopravvivenza e morte dei microrganismi. Differenziamento (spore). Metabolismo
microbico. Elementi di genetica batterica.
- Batteri come agenti di malattia e fattori di virulenza microbica. Infezioni di origine esogena ed endogena.
 Il controllo dei microrganismi
- Cenni sulle tecniche di sterilizzazione, disinfezione e asepsi con particolare riguardo all’odontoiatria.
- Chemioterapia antibatterica.
- Le difese dell’ospite: la risposta immunitaria aspecifica e specifica. Immunità naturale ed artificiale (vaccini
e sieri).
 Batteriologia speciale (Caratteristiche essenziali e principali patologie dei batteri sotto elencati).
- Cocchi gram positivi e gram negativi: Staphylococcus e Streptococcus con particolare riguardo agli
streptococchi orali, Enterococcus, Neisseria, Branhamella e Veillonella.
- Bacilli gram positivi sporigeni: Bacilllus e Clostridium.
- Bacilli gram positivi non sporigeni: Corynebacterium, Actinomyces, Nocardia, Lactobacillus e
Mycobacterium.
- Bacilli gram negativi aerobi, anaerobi e microaerofili: Enterobacteriaceae, Vibrio, Campylobacter,
Helicobacter, Pseudomonas e batteri correlati, Haemophilus, Brucella, Bordetella, Legionella, Actinobacillus
e anaerobi del cavo orale, Treponema, Borrelia, Leptospira, Micoplasmi, Clamidie, Rickettsie e batteri
correlati.
 Microbiologia del cavo orale
- L’ecosistema microbico orale. Microbiologia della placca dentale, della carie, del parodonto e delle malattie
parodontali.
 Virologia generale
- Proprietà generali dei virus, replicazione virale, coltivazione dei virus animali. Elementi di genetica virale.
Inattivazione dei virioni da parte di agenti fisici e chimici. I batteriofagi. Fasi delle infezioni virali. Cenni di
chemioterapia antivirale.

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 Virologia speciale
- Elementi base su virus a DNA e virus a RNA
 Micologia
- Caratteri generali dei miceti e delle micosi. I miceti di interesse medico e odontoiatrico. I farmaci
antifungini (cenni).
 Protozoologia
- Caratteri generali dei protozoi patogeni per l’uomo con cenni alle principali patologie da essi determinate.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Lembo, Donalisio, Landolfo: “Microbiologia”, EdiSES.
a
- La Placa, “Principi di Microbiologia Medica”, 9 Ed. Società Editrice Esculapio
a
- Poli, Cocuzza, Nicoletti, Clementi, “Microbiologia Medica”, 2 Ed. UTET

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CORSO INTEGRATO DI EPIDEMIOLOGIA GENERALE ED ODONTOIATRICA E TERAPIA DELLA CARIE

IGIENE E GENERALE E APPLICATA

DOCENTI
Prof.ssa Carla Maria ZOTTI
Dip. Sanità Pubblica e Microbiologia
Via Santena, 5bis - Torino
Tel. 011 6705833
E-mail: carla.zotti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Prof.ssa Roberta SILIQUINI


Dip. Sanità Pubblica e Microbiologia
Via Santena, 5bis - Torino
Tel. 011 6705812
Fax. 011 6705881
E-mail: roberta.siliquini@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Il corso comprende due moduli, sviluppati nei due semestri; l’esame è effettuato alla fine dei due moduli, a
partire dalla sessione estiva.

OBIETTIVI DIDATTICI
Gli studenti dovranno acquisire conoscenza dei problemi e dei determinanti di salute nella comunità e in
ambito odontoiatrico, delle modalità di studio degli stessi, delle tecnologie di prevenzione disponibili ed
efficaci, del modello organizzativo sanitario e dei principi di gestione della qualità
Alla fine del corso gli studenti devono essere in grado di:
- Descrivere problemi e determinanti di salute in una comunità
- Descrivere e discutere i problemi sanitari a partire da fonti di dati sanitari correnti
- Descrivere e interpretare dati relativi alla stima del rischio e ai rapporti di causalità
- Descrivere e discutere le strategie degli interventi di prevenzione e promozione della salute
- Descrivere l’epidemiologia e le misure di prevenzione delle patologie odontoiatriche, dei rischi correlati alla
professione
- Descrivere il modello organizzativo del Sistema Sanitario Nazionale
- Descrivere i principi di qualità nell’assistenza sanitaria odontoiatrica pubblica e privata.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Analisi dei bisogni di salute: misure di frequenza; incidenza e prevalenza. Studi descrittivi ecologici; studi
descrittivi trasversali o di prevalenza.
Fonti informative: censimento, mortalità, natalità, morbosità. Registri di patologia.
 Analisi dei rischi: causalità e fattori di rischio. Studi analitici a coorte e caso controllo; misure di associazione
(Rischio Relativo; Odds Ratio).
Modello epidemiologico delle malattie infettive. Epidemiologia generale delle malattie infettive. Il rischio
biologico in sanità. Il D.Leg.vo 626/94. Il rischio biologico in odontoiatria; Epatite B, Epatite C, HIV,
Tubercolosi; malattie aerodiffuse. La Cross-infection nello studio odontoiatrico (modalità di trasmissione e di
prevenzione)
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Altri rischi lavorativi (chimico, da radiazioni, da rumore, da vibrazioni, da fattori ergonomici). Modello
epidemiologico di malattia multifattoriale cronico degenerativa; caratteristiche dei fattori a rischio. Misure di
impatto (Rischio attribuibile).
Tumori bocca faringe, parodontopatie; la carie
 Le tecnologie in sanità: studi clinici controllati; la misura di efficacia; la metanalisi; linee guida e forza delle
raccomandazioni; Le Linee Guida CDC 2003 per il controllo delle infezioni in ambito odontoiatrico.
Interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria: vaccinazioni; profilassi passiva; chemioprofilassi;
precauzioni standard e precauzioni da trasmissione; disinfezione e sterilizzazione; screening.
 Modelli organizzativi: il Servizio Sanitario Nazionale; definizione e obiettivi della Qualità in Sanità.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso. Il materiale proiettato durante il corso è disponibile sul sito
www.medicina.campusnet.it

TESTI CONSIGLIATI
‐ M.T. Montagna, P.Castiglia, G.Liguori, M.Quarto. “Igiene in Odontoiatria” Ed. Monduzzi.
‐ C. Signorelli, “Elementi di metodologia epidemiologica”, Soc. Editrice Universo, Roma.
‐ Centers For Disease Control, “Guidelines for Infection Control in Dental health Care Settings- 2003”

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CORSO INTEGRATO DI EPIDEMIOLOGIA GENERALE ED ODONTOIATRICA E TERAPIA DELLA CARIE

ODONTOIATRIA PREVENTIVA E DI COMUNITÀ

DOCENTE
Dott. Damiano PASQUALINI
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331569
E-mail: damiano.pasqualini@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA D’ESAME
 La salute orale nella società
- Il concetto di salute pubblica e salute individuale
- Evoluzione dei sistemi sanitari
- La promozione della salute orale: educazione sanitaria e prevenzione
 Epidemiologia odontoiatrica e procedure di rilevamento
- Definizione di epidemiologia
- Concetto di causa
- Test diagnostici
- Misura della frequenza di malattia
- Tipi di studi epidemiologici
- Gli indici epidemiologici denta-paradontali
- L’andamento della prevalenza della carie dentale in Europa ed in Italia
- L’andamento della patologia parodontale
 La prevenzione della carie
- Fluoroprofilassi
- Strumenti di igiene orale
- L’alimentazione
- I sigillanti occlusali
- Controllo chimico della placca
 La sindrome da biberon
 I traumi dentali
 Servizi sanitari e modelli di assistenza odontoiatrica nell’UE
- La riforma dei sistemi sanitari nei paesi OCSE
- I modelli più diffusi di servizi sanitari
- Classificazione di modelli di assistenza sanitaria odontoiatrica
 Esperienze di promozione della salute orale in odontoiatria di comunità
- Introduzione – il SIC INDEX
- Le cause una malattia sito-specifica strettamente collegata agli stili di vita
- La comunità educativa: il progetto from mother to child
 Il mantenimento della salute orale negli anziani
- Il disabile e le sue esigenze odontoiatriche
- Il paziente radiotrattato alla testa – collo

TESTI CONSIGLIATI
- Strohmenger L., “Odontoiatria Sociale”, ed. UTET, Torino
- Bergese F., “Prevenzione Stomatologica”, ed. USES (UTET) Torino
- Strohmenger L, Ferro R. Odontoiatria di comunità. Ed. Masson 2003

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CORSO INTEGRATO DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

ANATOMIA PATOLOGICA

DOCENTE
Prof.ssa Paola CASSONI
Dip. Scienze Biomediche Ed Oncologia Umana
Via Santena, 7 - Torino
Tel. 011 6334272
Fax. 011 6635267
E-mail: paola.cassoni@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


Parte generale
 Cos’è l’Anatomia Patologica
 Morfologia del danno cellulare e morte cellulare e tessutale
 Morfologia delle infiammazioni acute e croniche; infiammazioni granulomatose
 Morfologia della riparazione e risposta dei tessuti
 Edema e disturbi di circolo, embolia e trombosi, ischemia e infarto
 Immunità e malattie legate al sistema immunitario
 Malattie infettive
 Malattie neoplastiche

Parte speciale
Il carcinoma del colon-retto

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Woolf, “Anatomia Patologica”, Edises, Napoli, 2001
- Robbins, “Anatomia Patologica”, Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali, Roma 2005
- Mariuzzi Anatomia Patologica, Piccin Padova 2006-07-11
- Rubin, Anatomia Patologica, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2006

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CORSO INTEGRATO DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA

DOCENTE
Prof. Gianpiero PESCARMONA
Dip. Genetica, Biologia e Biochimica
Via Santena, 5 bis – Torino
Tel. 011 6705848
Fax. 011 6705845
E-mail: gianpiero.pescarmona@unito.it
Ricevimento: appuntamento previo contatto con e-mail

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Imparare ad utilizzare le banche dati, i libri e le riviste online fulltext per raccogliere le informazioni necessarie a
spiegare le basi molecolari dei sintomi legati alle patologie orali.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Caratteristiche dei sistemi viventi
 Ruolo delle vie metaboliche nella fisiologia cellulare (proliferazione e differenziamento)
 Le basi molecolari della malattia

PROGRAMMA D’ESAME
Imparare ad usare il sito del corso per ricavarne le informazioni aggiornate necessarie a mettere in luce le basi
molecolari della fisiologia a patologia dei vari tessuti del cavo orale, in modo da poterle applicare ai casi clinici
reali.

TESTI CONSIGLIATI
Gli appunti del corso come guida per impostare la ricerca dei dati su Internet.
All’indirizzo http://flipper.diff.org/ è possibile trovare il sito interattivo su cui si trova il lavoro precedentemente
svolto e le informazioni necessarie per il lavoro da sviluppare.

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CORSO INTEGRATO DI DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

PATOLOGIA CLINICA

DOCENTE
Prof. Dario ROCCATELLO
Dip. Medicina ed Oncologia Sperimentale
Via Michelangelo, 27 – Torino
Tel. 011 6707743 – 011 2402056(3)
Fax. 011 6707753 – 011 2402052
E-mail: dario.roccatello@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento via e-mail;
- Lunedì: h 13.00 – 14.00 Dipartimento di Medicina ed Oncologia Sperimentale - Sezione di Patologia
Generale, C.so Raffaello 30, 10125 Torino; Tel 011 6707743; (previo appuntamento);
- Lunedì: h 9-10 Centro Multidisciplinare di Ricerche di Immunopatologia e Documentazione su Malattie
Rare (CMID), Ospedale G. Bosco, P.zza del Donatore di Sangue 3, 10154 Torino; tel 011 2402053
(preferibilmente su appuntamento).

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Interpretazione delle indagini di laboratorio di interesse odontoiatrico.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Variabilità di laboratorio
 Le plasmaproteine
 Elettroliti ed equilibrio idrosalino
 Alterazioni del bilancio calcio-fosforo di interesse odontoiatrico
 Introduzione all’interpretazione dell’equilibrio emogasanalitico
 Esame delle orine. Cenni di sedimentologia. Proteinurie.
 Parametri di funzionalità renale ed epatica
 Emocromo
 Accertamenti relativi al rischio emorragico
 Assetto bioumorale delle malattie immunologiche ad interessamento del cavo orale
 Test allergologici
 Cenni di medicina trasfusionale

MODALITÀ D’ESAME
Da concordare all’interno del Corso Integrato.

TESTI CONSIGLIATI
L.M. Sena, “Argomenti di patologia clinica e Microbiologia clinica”, (Vol I e II), Edizioni libreria Cortina

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CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA SPECIALE MEDICO-CHIRURGICA ED ODONTOSTOMATOLOGICA

PATOLOGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA

DOCENTE
Prof.ssa Patrizia DEFABIANIS
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331559
E-mail: patrizia.defabianis@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


 Il cavo orale come ecosistema
 Cenni di Embriologia della bocca e dei denti
 Eruzione e caduta dei denti
 Anomalie dentali
 Patologia dell’eruzione
 La carie dentale
 Prevenzione e profilassi della carie
 Patologia della polpa dentale
 Patologia periradicolare
 Ascessi e flemmoni
 Cisti dei mascellari
 Cenni di traumatologia dentale
 Fisio-patologia dell’articolazione temporo - mandibolare

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
Da concordare con il docente.

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CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA SPECIALE MEDICO-CHIRURGICA ED ODONTOSTOMATOLOGICA

MEDICINA INTERNA

DOCENTE
Prof.ssa Marilena DURAZZO
Dip. Medicina Interna
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6336102
Fax. 011 6634751
E-mail: marilena.durazzo@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento

OBIETTIVI DEL CORSO


Fornire le conoscenze di medicina interna che aiutino l’odontoiatra ad esplicare in modo ottimale la propria
professionalità.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Malattie infettive: Generalità sui meccanismi di azione patogena sull'uomo degli agenti infettivi a maggior
incidenza epidemiologica e di interesse odontoiatrico. Note di profilassi e terapia. AIDS.
 Malattie del sangue e degli organi emopoietici: Fisiopatologia del sistema emopoietico. Classificazione delle
anemie e principali quadri clinici. Talassemie. Leucemie mieloidi acute e croniche. Leucemie linfatiche.
Linfomi. Plasmocitoma. Fisiologia dell'emostasi e principali disordini dell'emostasi.
 Malattie dell'apparato respiratorio: Fisiopatologia della funzione respiratoria. Bronchite cronica. Asma
bronchiale. Enfisema. Fibrosi polmonare. Eventi patologici acuti: embolia polmonare, processi infettivi.
Neoplasie polmonari. Insufficienza respiratoria
 Malattie dell'apparato cardiocircolatorio: Fisiopatologia della funzione cardiocircolatoria. Ipertensione
arteriosa. Ipotensione arteriosa. Aterosclerosi. Insufficienza coronarica acuta e cronica. Principali vizi
valvolari cardiaci. Disturbi del ritmo e della conduzione cardiaca. Endocarditi. Scompenso cardiaco.
Cardiomiopatie: inquadramento nosografico. Pericarditi: inquadramento nosografico.
 Malattie dell'apparato digerente: Fisiopatologia della digestione. Malassorbimento e maldigestione. Lesioni
del cavo orale. Esofagiti, ernia jatale. Ulcera peptica. Morbo celiaco. Morbo di Crohn. Rettocolite ulcerosa.
Neoplasie.
 Malattie del fegato e delle vie biliari: Fisiopatologia degli itteri, classificazione. Epatiti acute e croniche.
Cirrosi epatica.
 Alterazioni dell’equilibrio acido-base e idroelettrolitico: Fisiopatologia dell’acidosi e dell’alcalosi respiratoria
e metabolica. Ipo- e ipernatremia, ipo- e iperpotassiemia, ipo- e ipercalcemia.
 Malattie dei reni e delle vie urinarie: Fisiopatologia della funzione renale. Glomerulonefriti acute e croniche.
Nefropatie interstiziali e tubulari. Litiasi. Sindrome nefrosica.
 Mesenchimopatie: Inquadramento nosografico: Lupus eritematoso, Artrite reumatoide, m. di Behcet.
 Attività seminariali: sono previsti 2 incontri di 180 minuti ciascuno, in orario da definire, generalmente
pomeridiano, finalizzati ai sintomi oggettivi e alla valutazione critica dell'esame obbiettivo.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
- Harrison's, “Principles Of Internal Medicine”, Ediz. italiana, McGraw-Hill.
- Rugarli, “Manuale Di Medicina Interna Sistematica”.

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CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA SPECIALE MEDICO-CHIRURGICA ED ODONTOSTOMATOLOGICA

CHIRURGIA GENERALE

DOCENTE
Prof. Alessandro Maria GAETINI
Dip. Fisiopatologia Clinica - Sez. Chirurgia
Via Genova, 3 - Torino
Tel. 011 6966951
Fax. 011 6705365
E-mail: alessandromaria.gaetini@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Le lezioni di Chirurgia Generale intendono fornire agli studenti del Corso di Laurea Specialistica/Magistrale in
Odontoiatria e Protesi Dentaria le principali nozioni che stanno alla base della moderna chirurgia.
Le lezioni vengono impartite attraverso un excursus semplice e sintetico della patologia chirurgica di più
frequente osservazione.
L’obiettivo ambizioso è quello di offrire allo studente delle nozioni e le basi culturali per una visione completa
delle problematiche chirurgiche indispensabili per una adeguata formazione professionale.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Processi di guarigione delle ferite e guarigioni patologiche
- Cicatrizzazione fetale e impianti di cellule staminali
- Neoplasie e diffusione neoplastica, marcatori tumorali
- Infezioni chirurgiche ed immunosoppressione
- Chirurgia mininvasiva
- Innesti e trapianti di organo
 Cute, sottocute, annesi cutanei e mucose
- Traumi (ecchimosi, ematoma, escoriazione, abrasione etc.)
- Ferite (classificazione e terapia)
- Ulcera, ragade, piaga, formazioni neviche
- Tumori cutanei benigni (basalioma) e maligni (melanoma, ca. spinocellulare)
- Sarcomi dei tessuti molli
 Collo
- Tiroide (gozzo, tiroiditi, neoplasie)
- Paratiroide (ipertirodismo primitivo esecondario)
- Cisti mediane e laterali
- Patologia linfonodale cervicale e sopraclaveare
 Torace
- Mammella (mastite, mastopatie fibrocistiche, neoplasie)
- Bronchectasie (primitive e secondarie), Sindr. di Cartaghena
- Pneumotorace spontaneo
- Trauma del torace (tr. chiuso ed aperto, emo e pneumotorace)
- Neoplasie polmonari benigne, maligne, tumori carcinoidi
- Malformazioni esofago
- Causticazioni dell’esofago
- Malattia da reflusso gastro esofageo (esofago di Barrett)
- Diverticoli dell’esofago
- Acalasia esofagea e altre patologie funzionali
- Neoplasie dell’esofago
- Chirurgia del cuore (indicazione interventi chirurgici)
- Chirurgia delle valvole cardiache e dei grossi vasi
80
 Addome
- Occlusione intestinale (classificazione, cause, fisiopatologia e clinica)
- Emorragia intestinale
- Peritonite. Sindrome aderenziale
- Ulcera peptica (sede: esofago, stomaco duodeno digiuno ileo) e complicazioni
- Neoplasie dello stomaco
- Neoplasie dell’intestino tenue
- Invaginazione intestinale
- Diverticolo di Meckel e la sua patologia
- Appendicite cecale forme acuta e sub acuta. Neoplasie
- Malattia di Chron
- Neoplasie del colon e del retto
- I.B.D. (retto colite ulcero emorragica, Chron e forme indeterminate)
- Megacolon forma congenita (M. di Hirsprung) ed acquisita (m. Chagas)
 Pavimento pelvico perineo e Ano
- Prolasso genitale e descensus pelvico
- Prolasso del retto e rettocele
- Sindrome della defecazione impedita
- Emorroidi e ragade anale
- Suppurazioni ano perianale (ascessi e fistole)
- Tumori dell’ano
 Fegato e via biliare
- Calcolosi della via biliare
- Cenni di chirurgia dell’ipertensione portale
- Angiocolite
- Neoplasie epatiche
 Pancreas
- Pancreatine acuta e cronica (principi di terapia chirurgia)
- Neoplasie del pancreas esocrino
- Neoplasie del pancreas endocrino e M.E.N.
 Chirurgia ginecologica
- Neoplasie benigne e maligne dell’utero
- Neoplasie delle ovaie
- Fibromatosi utero
- Endometriosi
 Chirurgia urologia
- Idronefrosi
- Neoplasie del rene ed uretere
- Neoplasie della vescica
- Neoplasia della prostata
- Adenoma della prostata
 Chirurgia delle ossa
- Le fratture (traumatiche e patologiche)
- Osteomieliti
- Neoplasie
 Chirurgia vascolare
- Varici
- Tromboflebite e flebotrombosi
- Arteriopatia obliterante
- Embolie (arteriose e venose)

PROGRAMMA D’ESAME
Da concordare con il docente.

TESTI CONSIGLIATI
- Per lo studio: appunti delle lezioni.
- Per la consultazione: Colombo, Paletto, “Trattato di Chirurgia”, ed. Minerva Medica
81
CORSI INTEGRATI
ED INSEGNAMENTI ATTIVATI
AL III ANNO

D.M. 509/99

82
CORSO INTEGRATO DI ANATOMIA PATOLOGICA

ANATOMIA PATOLOGICA

DOCENTE
Prof.ssa Paola CASSONI
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Via Santena, 7 - Torino
Tel. 011 6334272
Fax. 011 6635267
E-mail: paola.cassoni@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


 Esofago: varici esofagee, tumori e precancerosi
 Stomaco: gastriti, ulcera peptica, tumori e precancerosi
 Piccolo intestino: malattia di Crohn, malassorbimenti, occlusioni, infarto intestinale
 Grosso intestino: appendicite acuta, rettocolite ulcerosa, diverticolosi e diverticolite, polipi intestinali,
relazione tra adenoma e carcinoma, tumori del grosso intestino
 Fegato e vie biliari: epatiti infettive acute e croniche, cirrosi epatica, ipertensione portale, tumori del fegato,
itteri, ostruzioni delle vie biliari
 Peritoneo: versamenti, peritonite, tumori
 Pancreas esocrino: pancreatiti, tumori
 Pancreas endocrino: diabete mellito, tumori endocrini
 Cuore: malattie ischemiche del miocardio, ipertensione arteriosa, ipertrofia cardiaca, scompenso cardiaco,
cardite reumatica, endocarditi, vizi valvolari, cardiomiopatie, biopsia miocardica, pericarditi
 Arterie: arteriosclerosi, arteriti, aneurismi
 Apparato respiratorio: flogosi e tumori della laringe, broncopneumopatia cronica ostruttiva, enfisema
polmonare, atelettasia, polmoniti e broncopolmoniti, tromboembolia ed infarto polmonare, edema
polmonare, infezione tubercolare, tumori del polmone, versamenti e tumori pleurici
 Tiroide: tiroiditi, gozzo, ipertiroidismo, ipotiroidismo, tumori, nodi freddi e caldi tiroidei
 Sistema nervoso: infarto, arteriosclerosi, emorragia cerebrale apoplettica, emorragia subdurale ed epidurale,
demenze senili, leptomeningiti, tumori
 Patologia dei denti e dei mascellari: istogenesi dentaria; granulomi apicali, osteomieliti, iperparatiroidismo,
Paget osseo, cherubismo, displasia fibrosa, displasia cemento-ossea, granulo-ma gigantocellulare centrale
 Cisti orali: cisti fissurali, pseudocisti ossee, cisti odontogene infiammatorie e malformative, cisti extraosse
non odontogene
 Tumori odontogeni: epiteliali benigni, misti benigni, mesenchimali benigni e maligni
 Tumori non odontogeni dei mascellari: benigni e lesioni simil-tumorali, e maligni.
 Linfomi Hodgkin e non Hodgkin

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Robbins, “Anatomia Patologica”, Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali, Roma 2005
- Mariuzzi, “Anatomia Patologica”, Piccin Editore, Padova 2006
- Rubin, “Anatomia Patologica”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2006
- J. V. Soames e J. C. Southam, “Patologia Orale”, Terza Edizione, EMSI, Roma 2004

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CORSO INTEGRATO DI NEUROPSICHIATRIA

NEUROLOGIA

DOCENTE
Prof. Alessandro MAURO
Dip. di Neuroscienze
Via Cherasco, 15 - Torino
Tel. 011 6336298 – 0323 514370
Fax. 011 6963487 – 0323 514364
E-mail: alessandro.mauro@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico o e-mail

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Obiettivo del corso è fornire le nozioni necessarie per comprendere i principi generali dell’organizzazione
anatomo-funzionale del sistema nervoso, nonché gli elementi fondamentali della fisiopatologia e semiologia dei
disturbi delle principali funzioni del sistema nervoso centrale, periferico ed autonomo. Inoltre ci si propone di
indirizzare lo studente alla comprensione del metodo clinico seguito in neurologia ed all’acquisizione delle
conoscenze fondamentali per l’inquadramento nosografico ed il riconoscimento delle principali malattie del
sistema nervoso, al fine di permettere un razionale approccio alle persone affette da malattie neurologiche che
verranno incontrate nella futura pratica professionale. Infine, verranno fornite informazioni generali relative
alle principali indagini strumentali ed alle terapie utilizzate in neurologia clinica.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Richiami di istologia ed anatomia del sistema nervoso centrale e periferico.
 Organizzazione funzionale e funzioni del sistema nervoso.
 La funzione motoria e le sue alterazioni.
 La funzione sensitiva e le sue alterazioni.
 Nervi cranici: organizzazione funzionale, semeiotica ed eziopatogenesi delle loro lesioni.
 Il dolore: vie, centri, organizzazione funzionale e fisiopatologia.
 Le funzioni simboliche e loro alterazioni.
 Vigilanza, coscienza e coma.
 L’epilessia.
 Descrizione delle principali categorie delle malattie neurologiche:
- Malattie degenerative del S.N.C. (M. di Parkinson, C. di Huntington, Sclerosi Laterale Amiotrofica,
Eredoatassie);
- Demenze ed encefalopatie prioniche;
- Vasculopatie cerebrali;
- Malattie demielinizzanti (Sclerosi Multipla);
- Malattie infettive del S.N.C.;
- Traumi cranio-spinali;
- Tumori;
- Miopatie (Distrofie muscolari, miastenia);
- Polineuropatie.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

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TESTI CONSIGLIATI
- Cambier J., Masson M., Dehen H., “Neurologia”, X ed. italiana, Masson, 2001
- Giordana M.T., “Neurologia per odontoiatri”, C.S.T., Torino, 1998.
- Manfredi M., “Neurologia”, UTET, Torino 1994.
- Marsden C.D., Fowler T.J., “Clinica Neurologica”, ed. italiana, EMSI, Roma 1995.

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CORSO INTEGRATO DI NEUROPSICHIATRIA

PSICHIATRIA

DOCENTE
Prof.ssa Paola ROCCA
Dip. di Neuroscienze – Sezione di Psichiatria
Via Cherasco, 11 - Torino
Tel. 011 6634848
Fax. 011 673473
E-mail: paola.rocca@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Riconoscimento dei sintomi psicopatologici di base
- Interventi terapeutici farmacologici di base
- Utilizzo della relazione terapeutica nelle sue linee generali
- Riconoscimento della necessità di consulenza specialistica psichiatrica

PROGRAMMA DEL CORSO


 Il colloquio e la valutazione psichiatrica. Il modello biopsicosociale
 Psichiatria di liason. Il rapporto medico paziente
 I disturbi dell'umore
 I disturbi d'ansia
 I disturbi somatoformi
 La schizofrenia
 Le terapie psichiatriche
- Le terapie psicofarmacologiche
- Le psicoterapie e la relazione terapeutica
 Legislazione e organizzazione dell’assistenza psichiatrica

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Kaplan I., “Psichiatria”, Edizione 2003
- Bogetto F., Maina G., “Elementi di Psichiatria” nuova edizione 2006

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CORSO INTEGRATO DI CONSERVATIVA II

CONSERVATIVA II

DOCENTE
Dott. Nicola SCOTTI
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331568
E-mail: nicola.scotti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DIDATTICI
DIDATTICA FRONTALE
Fornire allo studente le conoscenze di base riguardanti il piano di trattamento in odontoiatria conservativa
estetica. Comprendere i meccanismi dell’adesione smalto-dentinale e i processi di polimerizzazione delle resine
composite. Apprendere i principi adesivi e micro-meccanici delle preparazioni di cavità per compositi.
Conoscere i materiali estetici e le tecniche di stratificazione e modellazione. Introdurre i moderni concetti di
odontoiatria conservativa microinvasiva e di “minimal intervention”. Assumere le basi teoriche della
ricostruzione diretta del dente trattato endodonticamente: materiali, tecniche e applicazioni cliniche.

ESERCITAZIONI PRATICHE PRE-CLINICHE


Eseguire su simulatori le cavità per otturazioni in composito, utilizzando la diga di gomma. Apprendere le
tecniche di stratificazione, modellazione, rifinitura e lucidatura delle otturazioni in composito. Eseguire su denti
estratti la ricostruzione diretta dei denti trattati endodonticamente.

PROGRAMMA DEL CORSO


DIDATTICA FRONTALE
- Il piano di trattamento in odontoiatria conservativa estetica
- Concetti di integrazione estetica del restauro in composito: il colore
- Principi di adesione smalto-dentinale
- Materiali: le resine composite
- Indicazioni all’uso diretto-indiretto delle resine composite
- Dinamica della polimerizzazione
- Principi di preparazione delle cavità per restauri diretti in composito
- Utilizzo delle matrici interprossimali
- Tecniche di stratificazione per restauri diretti anteriori e posteriori
- Frese ed abrasivi da preparazione e da lucidatura
- Tecniche di rifinitura e lucidatura delle otturazioni in composito
- Odontoiatria conservativa microinvasiva e “minimal intervention”
- La ricostruzione diretta del dente trattato endodonticamente: indicazioni, materiali e procedure cliniche

ESERCITAZIONI PRATICHE PRECLINICHE


- Preparazione di cavità per compositi su denti estratti e otturazione in composito (I, II, III, IV, V e VI classe).
- Preparazione del post-space in denti trattati endodonticamente ed esecuzione della ricostruzione diretta con
perno in fibra e build-up in composito

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PROGRAMMA D’ESAME
- Esame teorico al termine delle lezioni di didattica frontale
- Esame pratico in aula manichini sugli argomenti delle esercitazioni
- Colloquio finale sul programma annuale

TESTI CONSIGLIATI
- Mangani F, Lamanna A., “Manuale di disegno e modellazione dentale”, Ed.Martina (Bo)
- F. Brenna. Odontoiatria Restaurativa: procedure di trattamento e prospettive future. Masson Elsevier 2009
- Sturdevant C.M., “Odontoiatria conservativa arte e scienza”, Piccin Padova, 2004.
- Vanini L, Mangani F, Klimovskaia O.,”Il restauro conservativo dei denti anteriori”, Acme Promoden 2003

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CORSO INTEGRATO DI ANESTESIOLOGIA, FARMACOLOGIA E CHIRURGIA ORALE

FARMACOLOGIA

DOCENTE
Dott. Gian Paolo ZARA
Dip. Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale
Via P. Giuria, 13 - Torino
Tel. 011 6707803
Fax. 011 2367803
E-mail: gianpaolo.zara@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
OBIETTIVI GENERALI
GLI OBIETTIVI DEL CORSO DI FARMACOLOGIA SONO DESUMIBILI DALLE RACCOMANDAZIONI DEL COMITATO CONSULTIVO DELLA CEE
PER LA FORMAZIONE DEI DENTISTI (19-11-86), SECONDO LE QUALI IL FUTURO ODONTOIATRA DOVREBBE ACQUISIRE NEL SUO CICLO
DI FORMAZIONE:
- le conoscenze farmacologiche indispensabili per prescrivere e somministrare le medicine di uso corrente in
Odontoiatria, con piena conoscenza della loro composizione, dei loro effetti primari e secondari, e delle loro
indicazioni (punto 2.15);
- una buona conoscenza, dal punto di vista della pratica professionale, degli effetti primari e secondari e delle
controindicazioni dell’uso di medicine alle quali il paziente può eventualmente essere sottoposto per altre
cure mediche (punto 2.15);
- le capacità necessarie per praticare un’anestesia locale ed un’analgesia durante la pratica odontoiatrica,
nonché le conoscenze e le capacità necessarie per prescrivere le medicine pre- e post-operatorie atte ad
attenuare il dolore e l’ansia (punto 2.16);
- una conoscenza adeguata (dei farmaci) del pronto soccorso medico ed odontoiatrico, nonché una capacità a
farvi fronte (punto 2.18)

OBIETTIVI INTERMEDI
Il conseguimento degli obiettivi generali di cui sopra richiede che lo studente acquisisca preliminarmente
conoscenze approfondite nei seguenti settori:
- modalità generali di azione dei farmaci sia a livello di organi e sistemi che a livello cellulare, biochimico e
molecolare;
- modalità di somministrazione e destino dei farmaci nell’organismo, ivi compresi i processi di biotrasporto, di
biotrasformazione e bioattivazione metabolica, di distribuzione e di escrezione dei farmaci;
- modalità generali di sviluppo di manifestazioni tossiche e criteri generali per prevenirle;
- possibili cause di risposte anomale ai farmaci, e modalità di interazione fra due o più farmaci;
- caratteristiche farmacologiche dei diversi gruppi di agenti farmacologici di comune impiego odontoiatrico con
riferimento al meccanismo d'azione ed al destino dell’organismo, nonché criteri per la differenziazione fra
molecole all’interno dello stesso gruppo, anche in funzione della potenziale tossicità e delle caratteristiche
fisio-patologiche del paziente.

PROGRAMMA DEL CORSO


INTRODUZIONE
La legge 409 del 24 luglio 1985, all’articolo 2, stabilisce che: ”formano oggetto della Professione
dell’Odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia di malattie ed anomalie congenite ed acquisite
dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione
odontoiatrica. La stessa legge precisa che: “gli odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari
all’esercizio della loro professione”. Per quanto riguarda il comma relativo alla prescrivibilità dei farmaci, la
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norma è certamente generica e richiede che si faccia riferimento, almeno in senso indicativo, alla prassi che ha
portato all’identificazione di alcune classi di farmaci più comunemente necessari alla professione odontoiatrica
quali principalmente gli analgesici-antinfiammatori, gli anestetici locali, e gli antibiotici attivi sulla flora
patogena del cavo orale. Per quanto riguarda l’uso degli anestetici è necessario inoltre precisare che è prassi
italiana procedere ad anestesie locali nell’ambulatorio odontoiatrico, mentre è ovvio che per ogni altra
procedura che comporti il rischio di reazioni sistemiche si debba fare riferimento alla stretta competenza dello
specialista in anestesiologia. Sembra comunque chiaro che all’odontoiatra non compete la prescrizione di
farmaci per la terapia di malattie non odontoiatriche, il cui uso potrebbe anzi configurare una responsabilità di
abuso professionale. Secondo un’interpretazione strettamente medico-legale, gli stessi farmaci stupefacenti
(per es. gli analgesici oppiacei), non essendo il loro uso espressamente previsto dalla legge 409/85, dovrebbero
essere considerati non prescrivibili dall’odontoiatra. La preclusione all’uso di farmaci non strettamente
pertinenti la professione odontoiatrica, non è ovviamente sostenibile nel caso delle emergenze che possono
intervenire nell’attività professionale odontoiatrica e che possano comportare danno grave o pericolo di vita
per il paziente. In tali situazioni anzi, il mancato uso di farmaci di emergenza (cardiotonici, broncodilatatori,
anti-shock, ecc.) potrebbe comportare precise responsabilità di ordine legale ed etico.
Stante tale situazione normativa, è evidente che il ruolo dell’insegnamento della farmacologia nel corso di
laurea in Odontoiatria ha in comune con quello di Medicina e Chirurgia il settore della Farmacologia Generale,
che fornisce le basi irrinunciabili dei principi generali delle interazioni fra sostanze esogene e cellule viventi, ma
si differenzia nettamente nel settore della Farmacologia Speciale almeno per i seguenti aspetti:
- maggiore settorialità, dovendo identificare e mirare in misura prioritaria alle famiglie di farmaci strettamente
necessari alla professione odontoiatrica;
- maggiore contenuto professionalizzante, perché per tali famiglie è necessario conferire non solo gli elementi
preclinici di base, ma anche gli aspetti pratici relativi all’uso dei farmaci nello specifico settore odontoiatrico; è
da tenere presente infatti che la farmacologia è l’unico insegnamento su l’uso dei farmaci nel curriculum
formativo dell’Odontoiatra.
È opportuno pertanto che il corso di farmacologia per Odontoiatria non consista semplicemente in un
condensato di Farmacologia medica, ma che si configuri piuttosto come un corso mirato agli aspetti farmaco
terapeutici di specifico interesse odonto-stomatologico.
Tutto ciò senza rinunciare alla necessità di esulare dal settore dei farmaci strettamente professionali per
fornire, preferibilmente in raccordo con le discipline cliniche e con l’anestesiologia, le basi scientifiche e fisio-
patologiche per l’impiego dei farmaci almeno nelle più frequenti emergenze medico-chirurgiche.

MODULO DIDATTICO 1 – FARMACOLOGIA GENERALE E MOLECOLARE


 Interazioni farmaco-recettore e metodi di studio.
 Teorie recettoriali; curve graduate concentrazione-risposta; agonisti, antagonisti ed agonisti parziali.
 Significato di specificità e misure di potenza, efficacia ed affinità di un farmaco.
 Struttura e funzione dei recettori a proteine G, dei recettori-canale e dei recettori intra-cellulari;
 Meccanismi di traduzione recettoriale.
 Enzimi di interesse fisiologico come punto di attacco di farmaci.
 Misura della variabilità di una risposta ad un farmaco nella popolazione
 Analisi di fenomeni tutto o nulla; valutazione della tossicità dei farmaci: dose tossica 50.
 Significato e utilità dell'indice terapeutico.
 Fenomeni di adattamento della popolazione recettoriale: up- e down-regulation.

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Nozioni di biochimica relative ai secondi messaggeri ed ai meccanismi biochimici di trasduzione del segnale, ai
meccanismi di regolazione intracellulare degli ioni calcio ed al loro ruolo nell'accoppiamento stimolo-secrezione
e stimolo-contrazione ed alla cinetica di Michaelis-Menten.
Nozioni di statistica medica relative alle curve di popolazione ed ai relativi parametri (mediana, deviazione
standard, ecc.).

LIVELLO DI APPROFONDIMENTO
Analogo a quello proprio del corso per Medicina e Chirurgia, con limitazione degli argomenti a quelli da
considerare propedeutici ai settori della farmacologia speciale pertinenti la preparazione odontoiatrica. Per
esempio: recettori a proteine G, recettori canale, e recettori intracellulari, ma non recettori per i fattori di
crescita.

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MODULO DIDATTICO 2 - FARMACOCINETICA
 Processi di biotrasporto implicati nell'assorbimento dei farmaci e dei tossici attraverso le membrane cellulari.
 Vie di somministrazione dei farmaci e loro caratteristiche. Biodisponibilità.
 Distribuzione dei farmaci nell'organismo, passaggio attraverso le barriere cellulari, legame farmacoproteico,
volume apparente di distribuzione.
 Processi di biotrasformazione e di bioattivazione, ruolo dei citocromi P450, induzione ed inibizione
enzimatica.
 Processi di escrezione renale ed extrarenale dei farmaci, concetto di clearance
 Cinetiche di primo ordine e di ordine 0, tempo di dimezzamento.
 Significato dell'emivita plasmatica e della clearance di un farmaco nella determinazione della posologia.
 Meccanismi di possibile interazione fra farmaci di carattere chimico-fisico, cinetico, farmacodinamico e
funzionale

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Conoscenze di biologia cellulare sulla struttura e funzioni della cellula e struttura della membrana cellulare.
Conoscenze di chimica sulle reazioni chimiche di ossidazione, idrolisi, riduzione e coniugazione, su la costante di
dissociazione acida e sull’equazione di Henderson-Hasselbach. Nozioni di fisiologia degli organi emuntori con
particolare riguardo alla funzione renale.

LIVELLO DI APPROFONDIMENTO
Analogo a quello del corso per Medicina e Chirurgia. Visto che l’estensione del corso non consente di passare in
rassegna una per una le possibili interazioni negative con farmaci di uso non prettamente odontoiatrico, è
importante che in questo modulo vengano adeguatamente sottolineati i meccanismi mediante i quali tali
interazioni possono verificarsi.

MODULO 2 BIS – RISPOSTE ANOMALE AI FARMACI


 Farmaco-allergia, idiosincrasia, tolleranza, tachifilassi, adattamenti recettoriali.
 Fattori che influenzano la risposta ai farmaci (età, patologia degli organi emuntori).

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Nozioni di immunologia su reazione antigene-anticorpo e classificazione di Gell e Coombs. Principi generali di
genetica, processi di espressione genica.

LIVELLO DI APPROFONDIMENTO
Mirato prevalentemente alla farmacoallergia come possibile incidente nel corso della professione
odontoiatrica. Appena cenni sugli altri tipi di risposta anomala (per es. tolleranza ed isdiosincrasia), meno
rilevanti per i farmaci di uso odontoiatrico. Accento sull’influenza dell’età senile e della patologia degli organi
emuntori.

MODULO DIDATTICO 3 – FARMACOLOGIA SPECIALE ODONTOIATRICA


FARMACOLOGIA DEL SISTEMA NEUROVEGETATIVO
 Interferenze farmacologiche sulla sintesi, l'immagazzinamento, il catabolismo, e la liberazione dei
neurotrasmettitori dei sistemi colinergico ed adrenergico.
 Recettori colinergici e loro ruolo funzionale; farmaci agonisti ed antagonisti dei recettori colinergici
 Recettori adrenergici e loro ruolo funzionale; farmaci agonisti ed antagonisti dei recettori adrenergici.
 Amine simpaticomimetiche dirette, indirette e miste e rispettivi profili recettoriali.

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Conoscenze di anatomia e fisiologia sull’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso autonomo e sulla
funzione sinaptica. Conoscenze di biochimica sulla biosintesi dei neurotrasmettitori.

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LIVELLO DI APPROFONDIMENTO
Analogo a quello per il corso di Medicina e Chirurgia per quanto riguarda l’inquadramento generale, la
topografia e la funzione dei diversi recettori. Minore approfondimento sui farmaci non prettamente
odontoiatrici (es, ganglioplegici, α-bloccanti, anticolinesterasici), o di stretta pertinenza specialistica
anestesiologica (succinilcolina, curari competitivi). Maggiore attenzione a farmaci di possibile impiego in
odontoiatria ed in preanestesia come l’atropina, di uso prettamente odontoiatrico come le amine
simpaticomimetiche, o potenzialmente utili per la terapia di emergenze (β2 agonisti come broncodilatatori).

ANESTETICI LOCALI
 Anestetici locali esterei ed amidici
 Criteri differenziali di tipo cinetico fra i vari anestetici locali
 Tossicità degli anestetici locali; interazioni fra anestetici locali ed altri farmaci.
 L’associazione anestetici locali-amine simpaticomimetiche: vantaggi e limiti

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Fisiologia della trasmissione dell'impulso nervoso; potenziale d’azione del nervo; canali ionici transmembrana e
relative cinetiche; arrangiamento strutturale dei nervi sensitivi.

MODULO DIDATTICO 4 – FARMACI ANTINFETTIVI DI IMPIEGO ODONTOIATRICO


 Concetti di farmacocinetica applicati alla terapia antibiotica
 Il problema della resistenza ai chemio-antibiotici ed i relativi meccanismi.
 Antibiotici di prima scelta odontostomatologica: beta-lattamine, macrolidi, fluorochinoloni.
 Antibiotici di seconda scelta odontoiatrica: tetracicline, clindamicina, metronidazolo.
 Antimicotici limitati a quelli per uso topico nel cavo orale: macrolidi polienici, imidazolici.

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Concetti di microbiologia relativi ai patogeni, con particolare riguardo ai patogeni del cavo orale.

LIVELLO DI APPROFONDIMENTO
Il modulo non prevede antibiotici, quali cloramfenicolo ed aminoglucosidici, che non trovano correntemente
impiego nella patologia del cavo orale. Massimo approfondimento invece per quelli di prima e di seconda scelta
odontoiatrica, inclusi criteri di scelta, spettro, indicazioni ed interazioni farmacologiche.

MODULO DIDATTICO 5 – FARMACI PER LE EMERGENZE MEDICO-CHIRURGICHE IN ODONTOIATRIA


 Farmaci per il trattamento delle sindromi emorragiche
 Farmaci per il trattamento di emergenza dell’arresto cardio-circolatorio
 Farmaci per il trattamento di emergenza delle sindromi respiratorie bronco-costrittive
 Farmaci per il trattamento di emergenza della sincope vaso-vagale
 Farmaci per il trattamento di emergenza della sindrome ipertensiva
 Farmaci per il trattamento di emergenza delle manifestazioni di ischemia miocardica
 Farmaci per il trattamento di emergenza dello shock e delle sindromi anafilattiche
 Farmaci per il trattamento di emergenza dell’ipoglicemia
 Prontuario farmaceutico del pronto soccorso nell’ambulatorio odontoiatrico.
 Tossicologia da materiali

ASPETTI ORGANIZZATIVI
In considerazione del fatto che il Corso di Farmacologia è collocato fra le materie propedeutiche alla fine del
secondo anno, ed è destinato quindi ad un’utenza che non ha ancora recepito i concetti relativi all’ambito
propriamente clinico, questo modulo potrebbe essere utilmente scorporato dal Corso di Farmacologia vero e
proprio, per trovare collocazione nel triennio clinico sotto forma di conferenze farmacologico-cliniche
organizzate ad hoc con l’intervento del Clinico e possibilmente dell’Anestesista rianimatore accanto al
Farmacologo.

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE NECESSARIE


Concetti relativi alla fisiopatologia ed alla clinica delle sindromi considerate.

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LIVELLO DI APPROFONDIMENTO
Massimo, accompagnato possibilmente dalla conoscenza teorico-pratica delle manovre rianimatorie utilizzabili,
e con l’obiettivo di arrivare ad una programmazione ragionata dei farmaci da tenere in ambulatorio per
fronteggiare possibili emergenze medico chirurgiche.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Matilde Amico-Roxas, Achille Caputi, Mario Del Tacca, “Farmacologia in odontoiatria”, UTET
- BG Katzung – “Farmacologia Generale e Clinica” - Piccin Editore
- Brody Larner Manneman New – “Farmacologia Umana” - EdiSES Edizioni

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CORSO INTEGRATO DI ANESTESIOLOGIA, FARMACOLOGIA E CHIRURGIA ORALE

CHIRURGIA ORALE

DOCENTE
Prof. Marco MOZZATI
Dip. di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331574
E-mail: marco.mozzati@unito.it
Ricevimento: martedì dalle h. 8.00 alle h. 10.00

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Fornire allo studente tutte le basi teoriche per eseguire una corretta valutazione diagnostica dei casi clinici da
trattare chirurgicamente. Dare le indicazioni per la scelta della giusta tecnica chirurgica, in funzione della
patologia da trattare.

PROGRAMMA DEL CORSO


 La valutazione psicologica del paziente.
 La valutazione sistemica del paziente: cardiopatie, nefropatie, malattie del ricambio, patologie
broncopolmonari, patologie del tratto gastro-intestinale, patologie emolinfopoietiche, patologie
dell’emostasi, gravidanza e allattamento, allergie, malattie infettive, malattie neurologiche, malattie
psichiatriche, malattie dell’apparato muscolo-scheletrico, il paziente tumorale, i trapianti. Inquadramento
diagnostico e valutazione del rischio.
 Il trattamento chirurgico del paziente disabile.
 Complementi per la diagnosi: l’esame radiografico.
 Le infezioni focali e il loro rapporto con le patologie sistemiche.
 La guarigione delle ferite.
 Preparazione all’intervento chirurgico: lo strumentario, la sterilità, il campo operatorio, posizioni e gesti
essenziali del chirurgo e dell’assistente.
 Nozioni di anatomia e topografia: ossa mascellari, innervazione e vascolarizzazione dei denti, dei mascellari e
dei tessuti molli.
 Anestesia locale: anestetici locali; uso e caratteristiche degli anestetici. Vasocostrittori. Strumentario per
anestesia. Tecniche di anestesia. Complicazioni di carattere generale e locale degli anestetici.
 I lembi e le suture.
 Le estrazioni semplici e complesse: indicazioni per l’uso di leve e pinze, tecnica di estrazione di denti e radici,
trattamento post estrattivo, indicazioni e controindicazioni alle estrazioni dentarie, complicanze post
estrattive.
 Le dimissioni del paziente: terapia, medicazioni, istruzioni domiciliari.
 Ascessi e flemmoni perimascellari: quadri anatomo-patologici e clinici. Terapia medica e terapia chirurgica.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Mozzati M., La chirurgia stomatologica biologicamente guidata. Torino Utet, 2008.

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CORSO INTEGRATO DI ANESTESIOLOGIA, FARMACOLOGIA E CHIRURGIA ORALE

ANESTESIOLOGIA

DOCENTE
Prof. Luigi DE SIENA
Dip. Discipline Medico – Chirurgiche
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 3389328842
Fax. 011 6963541
E-mail: luigi.desiena@unito.it
Ricevimento: giovedì, previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI FONDAMENTALI
- Studio e preparazione del paziente da sottoporre ad anestesia ed intervento chirurgico ambulatoriale;
- Prevenzione e trattamento delle complicazioni dell'anestesia e delle altre emergenze mediche che possono
occorrere in ambito ambulatoriale.

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Cognizioni teoriche degli anestetici locali e del loro impiego pratico;
- Cognizioni teoriche degli anestetici generali;
- Cognizioni teoriche dei farmaci coadiuvanti l'anestesia locale e generale;
- Cognizioni teoriche ed impiego clinico degli analgesici;
- Applicazione delle tecniche di sedazione farmacologica e non farmacologica;
- Cognizione degli schemi di trattamento di emergenza delle sindromi acute;
- Cognizioni tecnologiche dello strumentario per l'anestesia e la rianimazione;
- Cognizioni teoriche e manualità della rianimazione respiratoria;
- Cognizioni teoriche e manualità della rianimazione cardiocircolatoria;
- Capacità di diagnosi delle sindromi dolorose cranio-facciali;
- Manualità di incanulamento venoso periferico, di mantenimento della pervietà delle vie aeree, di ventilazione
artificiale del paziente, di massaggio cardiaco esterno, di defibrillazione elettrica cardiaca previo
monitoraggio (prove pratiche e attuative su manichini e su operando in sala operatoria).

PROGRAMMA DEL CORSO


 Fisiopatologia del dolore: recettori, vie nervose, mediatori chimici, sistemi di modulazione, metodi di
controllo del dolore. Quadri clinici.
 Anestetici locali: nervo e conduzione nervosa, caratteristiche degli anestetici locali, rapporto struttura
attività, teorie sul meccanismo d'azione, fattori che possono influire sull'assorbimento e sull'efficacia,
metabolismo ed eliminazione, effetti sul sistema nervoso centrale, effetti sul cuore e sui vasi.
 I vasocostrittori: azioni, finalità dell'impiego farmacologia, controindicazioni, complicazioni.
 Complicazioni dell'anestesia loco-regionale: legate al paziente ed incidenti tecnici, ai farmaci impiegati;
reazioni neurogene, allergia, anafilassi, reazioni tossiche da anestetico locale e da vasocostrittore;
sintomatologia e trattamento; prevenzione degli incidenti.
 L'anestesia ambulatoriale: caratteristiche, indicazioni e controindicazioni, problemi organizzativi, dimissioni
del paziente.
 Valutazione del paziente: visita preoperatoria, patologie che aumentano il rischio, valutazione del rischio
anestesiologico, preparazione del paziente, esami preoperatori, interazioni farmacologiche, scelta della
tecnica di anestesia.
 La preanestesia: funzioni, farmaci, vie e tempi di somministrazione, dosaggi.

95
 Gli anestetici ed i miorilassanti: anestetici per inalazione, assorbimento, eliminazione, velocità di induzione;
potenza; anesteticiendovenosi, neuroleptoanalgesia, miorilassanti depolarizzanti e non-depolarizzanti,
meccanismo d'azione, antagonismo del blocco, caratteristiche dei farmaci in uso.
 Strumentario: l'apparecchio d'anestesia, l'intubazione tracheale, circuiti di anestesia, materiale per l'accesso
venoso.
 Tecniche di anestesia in ambito odontoiatrico: l'ansia in odontoiatria, la sedazione cosciente o analgesia
relativa, tecnica col protossido d'azoto, tecniche per via IM ed EV.
 La narcosi: concetto, segni della narcosi, monitoraggio, complicazioni.
 Gli analgesici: classi di farmaci, azioni farmacologiche, effetti collaterali, controllo del dolore post-operatorio.
 Le emergenze in ambulatorio: prevenzione e trattamento, strumentario e farmaci, tecniche di primo
soccorso, principali quadri clinici.
 Lo shock: lo shock anafilattico.
 La rianimazione respiratoria. La rianimazione cardiocircolatoria: la ventilazione artificiale, l'arresto
cardiocircolatorio, etiopatogenesi, segni, massaggio cardiaco, defibrillazione elettrica, trattamento
farmacologico.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Manani G., Boncinelli S., Ceccherelli F., Luzzani A., Mangione S., Santamaria L.B., Siani C., Tupputi M.,
“Anestesia odontostomatologica”, Liviana Medicina s.r.l. Gruppo Idelson, Napoli 1994.
- Gasparetto A., Favaro R., Vigardi V., “Anestesia generale e speciale odontostomatologica”, USES Ed.
Scientifiche, Firenze 1984.
- Di Nino G.F., Tiengo M., “Anestesia e rianimazione per l'odontoiatra”, Ed. Raffaello Cortina, Milano 1983.
- Novelli G.P., Piscitelli P., “Anestesia generale e locale per l'odontoiatria”, Idelson, Napoli 1985.
- Saba G., Dall'oppio L., “Anestesia nella pratica odontoiatrica”, Ed. Masson s.p.a., Milano 1986.
- Dall'oppio L., Di Nino G.F., “L'intervento odontostomatologico in sedazione e narcosi”, Ed. Masson s.p.a.,
Milano 1987.
- Damia G., Salvato A., Damia L., “Emergenze ambulatoriali odontoiatriche. Prevenzione e cura”, Ed. Minerva
Medica, Torino 1992.
- Debernardi G., Debernardi C., “Anestesia locale in odontostomatologia ed estrazioni dentarie”, Ed. Minerva
Medica, Torino 1991.
- Gerald D., Allen M.D., “Analgesia in Odontoiatria”, Ed. Internazionali snc, Milano 1983.
- Damia G., Paglia L., “Guida Pratica alla sedazione con protossido d'azoto ed ossigeno”, Ed. Ciba Geigy s.p.a.,
Milano 1983.
- G. Bellucci, “Anestesiologia in Odontostomatologia”, II° Edizione, Ed. Piccin Nuova Libreria S.p.A., Padova
1998

96
CORSO INTEGRATO DI ENDODONZIA I

ENDODONZIA

DOCENTE
Prof. Elio BERUTTI
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331567
E-mail: elio.berutti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DIDATTICI
- Apprendimento, in ambiente simulato, delle tecniche e delle manualità che si dovranno in seguito esercitare
sul paziente.
- Conoscenza della morfologia ed anatomia dell'endodonto.
- Corretto utilizzo dei materiali e delle tecniche endodontiche, trattamento in ordine alla detersione,
sagomatura ed otturazione dei canali radicolari.
- Capacità di gestire gli ausilii farmacologici in corso di terapia conservativa ed endodontica.
- Conoscenza dello strumentario con attenzione alle manovre di disinfezione e sterilizzazione.
- Riconoscimento delle lesioni cariose attraverso la diagnosi clinica e strumentale ed inquadramento del
paziente odontoiatrico.
- Conoscenza dell'eziopatogenesi, classificazione, diagnosi, trattamento e profilassi delle patologie che
coinvolgono l'endodonto.
- Conoscenza dei rapporti fra endodonto e parodonto.

PROGRAMMA DEL CORSO


PARTE TEORICA (60 ORE)
 Anatomia ed istologia dei tessuti dentali
 Fisiologia dell’organo pulpo dentinale
 La patologia pulpare e la patologia periradicolare
- I meccanismi di difesa intrinseci ed estrinseci della polpa
- Microbiologia endodontica e risposta immunitaria
- Classificazione istopatologica delle malattie della polpa
- Classificazione clinica delle malattie della polpa
- Classificazione clinica delle malattie periradicolari
 La diagnosi in endodonzia
- I test termici
- Percussione
- Palpazione
- Il sondaggio parodontale
- Il test dell’anestesia
 La radiografia in endodonzia
- Cenni di radiologia e radioprotezione
- I radiografici odontoiatrici
- Tecnica della bisettrice
- Tecnica parallela
- La radiografia sotto diga
- La regola dell’oggetto vestibolare
- L’uso dei centratori
- Sviluppo e fissaggio delle pellicole radiografiche
- La camera oscura

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- Conservazione ed archiviazione delle pellicole radiografiche
- L’interpretazione delle radiografie in endodonzia
 Il corretto percorso diagnostico in endodonzia
 Le urgenze in endodonzia: diagnosi e trattamento
 L’anatomia dei sistemi canalari: incisivi, canini, premolari, molari
 L’isolamento del campo operatorio:
- La diga
- Il pretrattamento
 L’apertura della camera pulpare
- Incisivi
- Canini
- Premolari
- Molari
 La sagomatura del sistema dei canali radicolari
- I principi meccanici e biologici di H. Schilder
- Gli strumenti endodontici
- Le norme ISO
- La standardizzazione Profile
- I vari tipi di strumenti manuali e meccanici
- Il corretto utilizzo delle lime endodontiche e delle frese di Gates Glidden
- La lunghezza di lavoro
- L’utilizzo dei rilevatori elettronici del forame apicale
- Il diametro del forame apicale
- La tecnica di strumentazione step-back: vantaggi e limiti
- La tecnica di strumentazione early coronal enlargement: vantaggi e limiti
- La lega Ni-Ti
- Le caratteristiche meccaniche degli strumenti Ni-Ti a conicità aumentata
- Gli strumenti Ni-Ti manuali a conicità aumentata: caratteristiche
- Gli strumenti Ni-Ti manuali a conicità aumentata: tecniche operative
 L’otturazione dei canali radicolari
- Motivazione biologiche dell’otturazione
- Merceologia dei sistemi di otturazione: guttaperca, cementi, plugger, Touch-heat, singa Obtura
- La tecnica della condensazione verticale della guttaperca calda
- Criteri di guarigione endodontica
 Endodonzia chirurgica: indicazioni e limiti
- Il lembo chirurgico, la breccia ossea, l’apicectomia, preparazione ed otturazione della cavità retrograda, il
riposizionamento del lembo, la sutura
- La guarigione in endodonzia chirugica
 I rapporti endo-parodontali: patologia, diagnosi, terapia, prognosi
 Traumi dentali dentoaloveolari: diagnosi e terapia
 Il piano di trattamento in endodonzia
 La ricostruzione del dente trattato endodonticamente

ESERCITAZIONI (30 ORE)


- Apertura della camera pulpare: incisivi, canini, premolari, molari.

E’ prevista una verifica per ogni elemento dentale

- Sagomatura del sistema dei canali radicolari: esercitazioni su simulatori in resina trasparente poi su denti
estratti (incisivi, canini, premolari, molari)
- Otturazione del sistema dei canali radicolari: la prova del cono di guttaperca, il corretto uso del Touch-heat e
della siringa Obtura, otturazione di incisivi, canini, premolari, molari
- La diga di gomma. Esercitazioni pratiche di isolamento del campo operatorio

Sono previste verifiche di apprendimento intermedie in ogni fase dell’esercitazione simulate.

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TESTI CONSIGLIATI
- Brannstrom, “Dentina e polpa in conservativa”, Ed. Cides Odonto
- Castellucci A., “Endodonzia”, Ed. Odont. Il Tridente, Prato
- Cohen, Burns, “Pathway to the pulp. Mosby”, Ed. St. Louis (ultima edizione)

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CORSO INTEGRATO DI ODONTOIATRIA RIABILITATIVA

PROTESI TOTALE

DOCENTE
Prof. Gianfranco GASSINO
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708356 – 011 6331534
E-mail: elio.berutti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Nell'ambito del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, la Protesi costituisce un insegnamento
triennale. I primi due anni del corso sono dedicati all'apprendimento teorico e pratico (fasi di laboratorio), e
sono propedeutici al terzo anno, durante il quale lo studente, guidato nella programmazione e realizzazione di
riabilitazioni protesiche su pazienti, entra nel vivo della professione.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Protesi totale
‐ Parte teorica. Introduzione alla protesi totale. Principi, possibilità e limiti del trattamento protesico totale.
Anatomia dell'edentulo. Il condizionamento dei tessuti. Teoria della prima impronta. Teoria della seconda
impronta. Principi nella determinazione della Dimensione Verticale di Occlusione (DVO) e dei rapporti
intermascellari sul piano orizzontale. Registrazione dei rapporti intermascellari con la tecnica combinata del
"Central bearing point" ed arco facciale. Montaggio dei denti anteriori (principi di estetica e fonetica).
Montaggio dei denti posteriori. Teoria del bilanciamento in protesi totale. La stabilità della protesi totale
durante la masticazione. La messa in muffola. Molaggio selettivo. Trimming del corpo protesico. Il follow up
del paziente edentulo totale. La psicologia del paziente edentulo totale.
‐ Parte pratica. Impronta in alginato; colatura modelli; squadratura; costruzione portaimpronte frontale;
impronta televisore. Costruzione portaimpronta per edentuli. Montaggio in articolatore; costruzione basi e
valli in cera. Analisi creste; montaggio dei denti anteriori. Montaggio dei denti diatorici; modellazione.
Messa in muffola. Molaggio selettivo. Valutazione finale; esecuzione di una fase di laboratorio.
 Fisiologia dell'occlusione
- Parte teorica. Introduzione e definizioni. Cenni di anatomia delle componenti dell'apparato
stomatognatico. Fisiologia della dinamica mandibolare. Occlusione: morfologia dentaria e contatti
interdentali; curve dì SPEE e WILSON. Relazione tra movimenti articolari ed occlusione: tracciato protrusivo
e modello cuspale; angolo dell'eminenza ed anatomia occlusale. Classificazione degli articolatori e metodi
di registrazione dei rapporti intermasceliari.
- Parte pratica. Rifinitura dei modelli e realizzazione degli split. casts secondo Lauritzen. Montaggio dei
modelli in articolatore. Analisi dell'occlusione ed equilibratura dei modelli. Preparazione alla ceratura.
Ceratura del 4.6. Ceratura del 2.5.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
PROTESI TOTALE
- Preti G. “Determinazione dello spazio protetico nel paziente edentulo”. Ed. Cortina, 1982.
- Preti G. “Riabilitazione protesica”. UTET, 2003.
- Preti G, Gassino G. “Approccio biologico al trattamento del paziente edentulo”. Quintessenza edizioni, 2008.
- Syilabus di Protesi totale.
FISIOLOGIA DELL'OCCLUSIONE
Syllabus del corso di “Fisiologia dell'occlusione”.

100
CORSO INTEGRATO DI ODONTOIATRIA RIABILITATIVA

PROTESI MAXILLO - FACCIALE

DOCENTE
Prof. Gianfranco GASSINO
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708356 – 011 6331534
E-mail: gianfranco.gassino@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Conoscenza dell’Anatomia Maxillo-Facciale
- Conoscenza della terminologia fondamentale in protesi Maxillo-Facciale
- Conoscenza dei materiali in uso in protesi Maxillo-Facciale
- Conoscenza basilare di chirurgia, radio-chemioterapia, del distretto cervico-facciale.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Anatomia del distretto cervico-facciale
 Definizione e scopo delle Protesi Maxillo-Facciale
 Eziologia dei difetti Maxillo-Facciali che richiedono una riabilitazione protesica
 Implicazioni psicologiche nella cura del paziente oncologico cervico-facciale
 Diagnosi e piano di trattamento
 L’importanza della visita collegiale pre e post trattamento
 Ruolo dell’Odontoiatria
 Riabilitazione protesica dei difetti mascellari
 Riabilitazione protesica dei difetti mandibolari
 Riabilitazione protesica dei difetti facciali
 Gestione odontoiatrica del Paziente chemio-radio trattato
 Utilizzo dell’implantologia intra ed extra orale nei Pazienti oncologici cervico facciali
 Follow up

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- John Beumer III, Thomas A. Curtis, David N. Firtell. “Maxillofacial Rehabilitation Prosthodontic and Surgical
Considerations”. Medico dental media international, 1996
- Preti G, Gassino G. “Approccio biologico al trattamento del paziente edentulo”. Quintessenza edizioni, 2008.
- Bassi F, Previgliano V, Schierano G. “Riabilitazione protesica: protesi parziale rimovibile”. Utet, 2008.
- Syllabus delle lezioni.

101
CORSO INTEGRATO DI ODONTOIATRIA RIABILITATIVA

GNATOLOGIA CLINICA

DOCENTE
Dott. Andrea DEREGIBUS
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331550
E-mail: andrea.deregibus@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


1- Definizioni
a. Che cos’è la gnatologia
b. Campo di indagine
c. L’occlusione
d. I movimenti elementari
2- Anatomia
a. Ossa
b. Muscoli
c. Articolazione
3- Fisiopatologia
a. Dolore
‐ Che cos’è il dolore
‐ Descrizione del dolore
‐ Come si misura il dolore
‐ Dolore riflesso
b. I muscoli
‐ Fisiologia dei muscoli
‐ Contrazione, contrattura, crampo
‐ Trigger point
‐ Aree di proiezione del dolore
c. Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM) e funzione mandibolare
- Fisiologia dei movimenti elementari
- La dislocazione discale
- La degenerazione artrosica
d. La masticazione
e. I riflessi trigeminali
f. Le parafunzioni
4- La clinica in gnatologia
a. La visita
b. La cartella clinica in accordo ai Criteri diagnostici di Ricerca per i Disordini Temporo-Mandibolari (RDC/TMD)
- Asse I: esame funzionale dell’apparato stomatognatico
- Asse II: profilo personologico
c. L’esame clinico neurologico del dolore orofacciale
d. L’esame clinico neurologico delle cefalee
e. La diagnosi clinica differenziale nel dolore orofacciale
5- Gli esami strumentali in gnatologia
a. L’imaging radiografico in gnatologia
- Transcraniale
- TAC
- RMN
b. Pantografia e axiografia
c. La scansione mandibolare
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d. L’elettromiografia
6- Il trasferimento dei dati strumentali alla clinica
a. Gli articolatori
- Arcon/non arcon
- Articolatori individuali e gli articolatori semiindividuali
b. Gli archi di registrazione
c. Il rilevamento della cera alla dimensione di lavoro
d. Il rilevamento ed il trattamento delle impronte
e. Lo split-cast
7- Principi di terapia
a. La terapia fisica
- La fisioterapia
- La stimolazione neurale elettrica transcutanea (T.E.N.S.)
b. La terapia occlusale
- Le placche occlusali
- La terapia ortodontica
c. La terapia farmacologia

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Editors Iven Klineberg & Rob Jagger, “Occlusion and clinical practice”, Casa Editrice Wright 2004
- Guglielmo Magnesi, ATM Patologie articolari e muscolo-ligamentose. Guida illustrata alla diagnosi e terapia.
Piccin, Padova 2001

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CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA MEDICA SPECIALISTICA

MALATTIE CUTANEE E VENEREE

DOCENTE
Prof.ssa Maria Grazia BERNENGO
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Via Cherasco, 23 – Torino
Tel. 0116335828 – 0116335816
Fax. 011674034
E-mail: mariagrazia.bernengo@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


Anatomia, fisiologia della cute. Lesioni elementari. Dermatiti da agenti fisici. Dermatosi parassitarie. Eczemi e
dermatiti eczematiformi. Eritrodermie. Psoriasi. Orticaria. Dermatosi professionali. Malattie autoimmuni.
Precancerosi cutanee. Tumori epiteliali benigni e maligni. Nevi. Melanomi. Sifilide. Infezione gonococcica.
Malattie sessualmente trasmesse.
Manifestazioni al cavo orale delle principali patologie dermatologiche: Micosi. Piodermiti. Afte. Dermatiti virali.
TBC cutanea. Lebbra. Leishmaniosi. Porfirie. Lichen ruber planus. Pemfigo volgare. Pemfigo vegetante. Pemfigo
foliaceo. Pemfigo benigno delle mucose. Dermatite erpetiforme di Duhring. Lupus eritematoso. Sclerodermia.
Eritema essudativo multiforme. Esantemi ed enantemi da medicamenti. Epidermolisi bollosa tossica o sindrome
di Lyell. Impetigo erpetiforme. Leucoedema della mucosa orale. Sifilide. Manifestazioni cutanee dell’AIDS.
Terapia dermatologica.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Amerio PL, Bernengo MG, Calvieri S, Chimenti S, Pippione M., “Dermatologia e Venereologia”, Ed. Minerva
Medica 2003.
- Ruocco V, Gombos F. “Sintesi dermatostomatologica”, Ed Piccin, Padova

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CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA MEDICA SPECIALISTICA

MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

DOCENTE
Prof. Imad SHEIBAN
Dip. Medicina Interna – Cardiologia 1
Corso Bramante 88/90 - Torino
Tel. 011 6336026 - 6336023
Fax: 011 6336769
E-mail: imad.sheiban@unito.it
Ricevimento: mercoledì dalle h.10.30 alle h.12.30 presso lo studio collocato in Emodinamica, Divisione di
Cardiologia Universitaria (dir: Prof. GP Trevi).

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
L’apprendimento della fisopatolgia delle principali malattie cardiovascolari, le manifestazioni cliniche, i principi
di trattamento e di prevenzione.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Nozioni di anatomia cardiaca
 Nozioni di Fisioplogia cardiocircolatoria
 Diagnostica cardiovascolare non invasiva (esame obiettivo, ECG, Ecocardiografia, ECG dinamico, test da
sforzo, scintigrafia miocardia, risonanza Magnetica nucleare, TAC) ed invasiva cateterismo cardiaco,
coronarografia e cardioangiografia, biopsia miocardica).
 Cardiopatie valvolari: eziopatogenesi. Fisiopatologia, clinica, diagnostica e principi di terapia.
 Endocardite batterica: epidemiologia, fisiopatologia, clinica e principi di terapia
 Cardiopatia ischemica: eziopatogenesi, fisiopatologia, manifestazioni cliniche (angina stabile, angina instabile,
infarto miocardico), diagnostica e principi di terapia.
 Malattie del pericardio: eziopatogenesi, fisiopatologia, clinica, diagnostica e principi di terapia.
 Cardiopatie congenite dell’adulto (difetto del setto interatriale, difetto del setto intervetricolare, pervietà del
dotto di Botallo): fisiopatologia, clinica, diagnostica e principi di terapia.
 Cardiomiopatie primitive e secondarie: fisiopatologia, clinica, diagnostica e principi di terapia.
 Insufficienza cardiaca: eziopatogenesi, fisiopatologia, diagnostica e principi di terapia.

PROGRAMMA D’ESAME
Il programma d’esame comprende tutti gli argomenti trattati e citati nel programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Harrison, “Medicina Interna” (capitoli pertinenti la cardiologia)
- Appunti delle lezioni svolte (verrà fornito il materiale didattico relativo su CD Rom).
Potranno essere indicati ulteriori fonti durante le lezioni.

105
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA MEDICA SPECIALISTICA

ENDOCRINOLOGIA

DOCENTE
Prof. Mauro MACCARIO
Dip. Medicina Interna
Corso Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6334316
Fax. 011 6647421
E-mail: mauro.maccario@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Elementi di base della fisiopatologia endocrina e della clinica delle malattie delle ghiandole endocrine.

PROGRAMMA DEL CORSO


Elementi di fisiologia endocrina: sintesi, secrezione e azione ormonale.
Elementi di fisiopatologia e clinica delle endocrinopatie più comuni.
Le patologie endocrine con ripercussioni in campo odonto-stomatologico:
 acromegalia
 S. di Cushing
 obesità e diabete mellito
 ipotiroidismo
 disturbi dell’accrescimento

PROGRAMMA D’ESAME
Prova scritta a quiz a risposta multipla sugli argomenti trattati nel corso.

TESTI CONSIGLIATI
F. Camanni, “Malattie del Sistema Endocrino e del Metabolismo”, seconda edizione, Centro Scientifico Editore

106
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA MEDICA SPECIALISTICA

MALATTIE INFETTIVE

DOCENTE
Prof. Francesco Giuseppe DE ROSA
Dipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche
Sezione di Malattie Infettive - Ospedale Amedeo di Savoia
Corso Svizzera, 164 - Torino
Tel. 011 4393979 (segreteria)
Fax 011 4393882
E-mail: francescogiuseppe.derosa@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Al termine del corso gli studenti dovranno:
- Conoscere gli agenti etiologici delle infezioni più comuni del cavo orale e del collo;
- Descrivere le principali malattie ad etiologia batterica e virale;
- Dimostrare di aver compreso i problemi correlati alle infezioni nosocomiali;
- Avere una buona conoscenza della infezione da HIV / AIDS e un’ottima conoscenza delle lesioni orali ad essa
associate.

PROGRAMMA DEL CORSO


Inquadramento sintomatologico delle principali sindromi infettive di interesse odontostomatologico. Screening
infettivologico. Lesioni orali in corso di patologie sistemiche ad etiologia batterica, virale, protozoaria e fungina.
Malattie ad etiologia batterica e virale: Tonsilliti, faringiti, sinusiti, epiglottiti, tracheobronchiti, polmoniti.
Infezioni da virus erpetici (HSV-1 e HSV-2, CMV). Mononucleosi infettiva. Linfadenopatie. Infezioni delle parotidi
e tiroiditi. Ascessi laterofaringei, retrofaringei, dentari, infezioni invasive dei seni venosi cerebrali, meningiti
batteriche. Cellulite del volto e fascite necrotizzante del collo. Infezioni delle ossa del cranio.
Il biofilm e le infezioni protesiche. Malattia reumatica ed endocardite infettiva.
Infezioni nosocomiali di interesse odontostomatologico: in terapia intensiva e post-chirurgiche.
Epidemiologia e patogenesi dell’infezione da HIV; diagnostica precoce, inquadramento delle lesioni del cavo
orale, del collo e dell’esofago.
Epatiti virali. Infezioni sessualmente trasmesse di interesse odontostomatologico.
Cenni di terapia antibiotica e di antibiotico profilassi in odontostomatologia. Il paziente allergico alle penicilline
e cefalosporine. Il problema della antibiotico-resistenza dei batteri.
L’immunodepresso: attualità in tema di malattie infettive e suscettibilità alle infezioni.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Frederick Southwick, “Vademecum di Malattie Infettive”, edizione italiana, Minerva Medica Torino.

107
CORSI INTEGRATI
ED INSEGNAMENTI ATTIVATI
AL IV ANNO
D.M. 509/99

108
CORSO INTEGRATO DI CHIRURGIA ORALE I

CHIRURGIA ORALE

DOCENTE
Dott. Marco MOZZATI
Dip. di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331574
E-mail: marco.mozzati@unito.it
Ricevimento: martedì dalle h. 8.00 alle h. 10.00

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Fornire allo studente tutte le basi teoriche per eseguire una corretta valutazione diagnostica dei casi clinici da
trattare chirurgicamente. Dare le indicazioni per la scelta della giusta tecnica chirurgica, in funzione della
patologia da trattare.

PROGRAMMA DEL CORSO


 I denti inclusi: eziopatogenesi, diagnosi e classificazione, sintomatologia, tecnica chirurgica per l’estrazione
degli ottavi inclusi, complicazioni durante l’estrazione degli ottavi, estrazione di altri elementi ritenuti.
 Il recupero dei denti inclusi.
 Le patologie del seno mascellare.
 Le cisti dei mascellari: eziopatogenesi, diagnosi e classificazione, sintomatologia, trattamento chirurgico delle
cisti odontogene, cisti mucose e cisti da ritenzione, ranule.
 La chirurgia dei tessuti molli.
 La chirurgia piezoelettrica.
 I biomateriali associati alla chirurgia.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
Mozzati M., La chirurgia stomatologica biologicamente guidata. Torino, Utet 2008.

109
CORSO INTEGRATO DI CHIRURGIA ORALE I

CHIRURGIA IMPLANTARE

DOCENTE
Prof. Stefano CAROSSA
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708362
E-mail: stefano.carossa@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


- Basi biologiche dell’osseointegrazione
- Criteri di selezione del paziente
- Componentistica chirurgica e implantare
- Protocollo chirurgico del primo tempo
- Protocollo chirurgico del secondo tempo
- Protocollo chirurgico del carico immediato
- La tecnica del minirialzo del seno mascellare
- La tecnica del grande rialzo del seno mascellare
- La tecnica dello split-crest
- I materiali da innesto
- La chirurgia piezoelettrica
- La chirurgia flapless
- La chirurgia implantare guidata

PROGRAMMA D’ESAME
Test scritto ed esame orale riguardante gli argomenti discussi durante la didattica frontale ed approfondimento
della materia attraverso nozioni dai testi consigliati e dalla bibliografia essenziale.

TESTI CONSIGLIATI
- Riabilitazione protesica Utet;
- Il carico immediato RC libri;
- Impianti post estrattivi immediati e rialzo del seno mascellare per via crestale RC libri.

110
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA DELL’INFANZIA

PEDODONZIA

DOCENTE
Prof.ssa Patrizia DEFABIANIS
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 0116331559
E-mail: patrizia.defabianis@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Diagnosi e terapia delle lesioni cariose
- Diagnosi e terapia delle patologie della polpa
- Diagnosi e terapia delle lesioni traumatiche
- Nozioni base di Prevenzione
- Nozioni base di crescita e sviluppo facciale.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Cenni di anatomia ed istologia dei denti decidui e permanenti.
 Cronologia di mineralizzazione, eruzione dei denti decidui e permanenti. L'occlusione in dentatura decidua,
mista e permanente.
 Prevenzione e profilassi della carie: fluoro e sigillanti.
 Le carie dei denti decidui: implicazioni cliniche.
 Materiali dentari in pedodonzia.
 Aberrazioni di sviluppo: diagnosi clinica, implicazioni terapeutiche
 Anomalie di eruzione: diagnosi clinica, implicazioni terapeutiche
 Estrazione dei denti decidui: guida ai problemi del mantenimento dello spazio (diagnosi e correzione delle
irregolarità minori nello sviluppo della dentizione)
 Patologia della polpa in dentatura decidua, mista e permanente
 Traumatologia oro-faciale in età evolutiva
 Abitudini viziate.
 Cenni di patologia orale in età pediatrica

N.B. Oltre alle lezioni teoriche sono previste esercitazioni pratiche, obbligatorie per accedere all’esame finale.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Da concordare con il docente.

111
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA DELL’INFANZIA

PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA

DOCENTE
Prof.ssa Margherita CIRILLO
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Clinica Odontoiatrica
C.so Dogliotti, 14 –Torino
Tel. 0116331559
E-mail: margherita.cirillosilengo@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Diagnosi e terapia delle lesioni cariose
- Diagnosi e terapia delle patologie della polpa
- Diagnosi e terapia delle lesioni traumatiche
- Nozioni base di Prevenzione
- Nozioni base di crescita e sviluppo facciale.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Cenni di anatomia ed istologia dei denti decidui e permanenti.
 Cronologia di mineralizzazione, eruzione dei denti decidui e permanenti. L'occlusione in dentatura decidua,
mista e permanente.
 Prevenzione e profilassi della carie: fluoro e sigillanti.
 Le carie dei denti decidui: implicazioni cliniche.
 Materiali dentari in pedodonzia.
 Aberrazioni di sviluppo: diagnosi clinica, implicazioni terapeutiche
 Anomalie di eruzione: diagnosi clinica, implicazioni terapeutiche
 Estrazione dei denti decidui: guida ai problemi del mantenimento dello spazio (diagnosi e correzione delle
irregolarità minori nello sviluppo della dentizione)
 Patologia della polpa in dentatura decidua, mista e permanente
 Traumatologia oro-faciale in età evolutiva
 Abitudini viziate.
 Cenni di patologia orale in età pediatrica

N.B. Oltre alle lezioni teoriche sono previste esercitazioni pratiche, obbligatorie per accedere all’esame finale.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Da concordare con il docente.

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CORSO INTEGRATO DI ODONTOIATRIA FORENSE

MEDICINA LEGALE

DOCENTE
Prof. Pierluigi BAIMA BOLLONE
Ospedale Gradenigo
C.so Regina Margherita, 8 –Torino
Tel 011 8151275
Fax 011 8151329
E-mail: pierluigi.baimabollone@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Lo studente deve essere ben orientato:
- sul nesso di causa in medicina legale, sulla professione medica con particolare riguardo alle condizioni per
l’esercizio della professione dell’odontoiatria;
- sull’Ordine professionale;
- sul Codice Deontologico, sulle norme relative al corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria;
- sui delitti contro l’attività giudiziaria;
- sulle denunce obbligatorie, sull’elaborazione e compilazione di certificati, consulenze e perizie;
- sui trattamenti sanitari obbligatori;
- sul consenso e sul consenso informato;
- sugli elementi naturalistici delle lesioni personali;
- sul segreto;
- sulla responsabilità professionale, sulla traumatologia medico-forense di interesse odontostomatologico;
- sulle asfissie medico-legali;
- sull’elettropatologia;
- sulle lesioni da laser ed energia termica.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Storia e finalità della odontostomatologia legale e delle assicurazioni.
 Le condizioni legali per l'esercizio della odontoiatria.
 L'odontoiatria nell'ordinamento giuridico.
 Il codice deontologico e il codice penale.
 L'atto medico, il consenso e lo stato di necessità.
 L'esercizio abusivo della professione odontoiatrica.
 Omissione di denuncia e omissione di referto.
 La certificazione e la falsità in atti.
 Dei delitti contro la vita e l'incolumità individuale.
 L'omissione di soccorso.
 La responsabilità professionale.
 Nozioni di diritto civile sul contratto d'opera e sulle obbligazioni.
 L'identificazione personale e la odontostomatologia.
 Le nomenclature dentarie.
 Il messaggio odontoprotesico.
 La determinazione dell'età mediante ortopantomografia.

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PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
Baima Bollone P., “Medicina Legale”, quarta edizione, Ed. Giappichelli, 2008.

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CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA DESCRITTIVA, DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA

DOCENTE
Prof. Silvio Diego BIANCHI
Dipartimento di Discipline Medico Chirurgiche
Via Genova, 3 - Torino
Tel. 011 6331588
E-mail: silviodiego.bianchi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per:
- comprendere i principi costruttivi, di funzionamento e di impiego delle principali apparecchiature
radiologiche ed in particolare di quelle per il distretto maxillo-faciale;
- guidare la corretta prescrizione delle indagini radiologiche per il loro logico inserimento nell’iter diagnostico,
tenendo presenti i principi della giustificazione, dell’ottimizzazione e ALARA;
- una soddisfacente esecuzione ed un’attendibile interpretazione delle indagini radiologiche che il futuro
professionista dovrà eseguire personalmente a supporto della propria attività diagnostica;
- la comprensione e l’applicazione dei dispositivi di legge che il professionista è tenuto a conoscere ed
osservare in tema di controllo di qualità e di radioprotezione.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Fisica delle radiazioni ionizzanti: natura e proprietà dei fotoni X. Radioattività naturale e artificiale.
Dosimetria. Interazione delle radiazioni con la materia. Apparecchiature per radiodiagnostica
odontostomatologica: principi costruttivi e di funzionamento degli apparecchi per radiografie endorali e per
radiografie panoramiche delle arcate dentarie. Apparecchi multifunzionali dedicati alla radiologia
odontostomatologica e maxillo-faciale. Radiografie digitali.
 Diagnostica per immagini generale: principi sui metodi di indagine diretti, con mezzi di contrasto, con isotopi
radioattivi. Ecotomografia. Tomografia Computerizzata (TC). Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Applicazioni della TC e della RMN alla diagnostica odontostomatologica e maxillo-facciale. Semeiotica
radiologica generale dell'apparato osteoarticolare.
 Diagnostica per immagini speciale odontostomatologica: anatomia ed anomalie dei mascellari. Diagnostica
per immagini in odontoiatria conservativa, in parodontologia, in traumatologia, nello studio dei tumori, delle
cisti e delle displasie dei mascellari, dell'articolazione temporomandibolare e delle ghiandole salivari. Ruolo
della diagnostica per immagini in implantologia. Applicazioni diagnostiche e terapeutiche delle metodiche 3D
nel distretto odonto-maxillo-facciale. Aspetti radiologici delle manifestazioni delle malattie sistemiche nei
mascellari.
 Radiobiologia: azione diretta e indiretta delle radiazioni. Concetti di radiovulnerabilità, radiosensibilità,
recupero e riparazione. Rischio e danni da radiazioni (danni "stocastici e "graduati").
 Dosimetria, radioprotezione e controllo di qualità: la dose massima ammissibile (limite di dose equivalente).
Concetti generali sulla dosimetria, sulla qualità, sulla radioprotezione e sulla legislazione vigente. Norme
principali. Principi applicativi in termini di radioprotezione controllo di qualità.
 Radioterapia: le sorgenti di radiazioni usate in radioterapia. Nozioni elementari sulle metodiche
radioterapiche: radioterapia trans-cutanea con fotoni ultraduri e con elettroni veloci; brachiterapia e metodi
after-loading. La posizione della radioterapia nei confronti della chirurgia e della chemioterapia nei tumori del
cavo orale e delle rispettive metastasi.

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PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Langland O.E., Langlais R.P., Morris C.R., “Principi e pratica di radiologia panoramica”, Ed. Verduci, 1983.
- Langlais R.P., Langland O.E., Nortjé C.J., “Diagnostic Imaging of the Jaws”, Ed. Williams & Wilkins, 1995.
- White S.C., Pharoah M.J., “Radiologia Odontoiatrica. Principi ed interpretazione”, Ed. Delfino, 2005.
- White S.C., Pharoah M.J., “Oral Radiology. Principles and Interpretation”, Ed. Mosby, 2003.
- Juliani G., “Radiologia Medica”, Ed. Minerva Medica.
- Farman A.G., “Oral and maxillofacial diagnostic imaging”, Ed. Mosby, 1993.

116
CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA DESCRITTIVA, DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA

RADIOPROTEZIONE

DOCENTE
Prof. Silvio Diego BIANCHI
Dipartimento di Discipline Medico Chirurgiche
Via Genova, 3 - Torino
Tel. 011 6331588
E-mail: silviodiego.bianchi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie per:
- guidare la corretta prescrizione e, nei casi previsti, la corretta esecuzione delle indagini radiologiche per il loro
logico inserimento nell’iter diagnostico, tenendo presenti i principi della giustificazione, dell’ottimizzazione e
ALARA;
- la comprensione e l’applicazione dei dispositivi di legge che il professionista è tenuto a conoscere ed
osservare in tema di controllo di qualità e di radioprotezione.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Fisica delle radiazioni ionizzanti (integrato con quello svolto nel modulo Diagnostica per immagini e
radioterapia): natura e proprietà dei fotoni X. Radioattività naturale e artificiale. Dosimetria. Interazione delle
radiazioni con la materia. Apparecchiature per radiodiagnostica odontostomatologica: principi costruttivi e di
funzionamento degli apparecchi per radiografie endorali e per radiografie panoramiche delle arcate dentarie.
Apparecchi multifunzionali dedicati alla radiologia odontostomatologica e maxillo-faciale. Radiografie digitali.
 Radiobiologia (integrato con quello svolto nel modulo Diagnostica per immagini e radioterapia): azione
diretta e indiretta delle radiazioni. Concetti di radiovulnerabilità, radiosensibilità, recupero e riparazione.
Rischio e danni da radiazioni (danni "stocastici e "graduati").
 Dosimetria, radioprotezione e controllo di qualità (integrato con quello svolto nel modulo Diagnostica per
immagini e radioterapia): dose assorbita, equivalente di dose, dose efficace e loro unità di misura, la dose
massima ammissibile (limite di dose equivalente). Concetti generali sulla dosimetria, sulla qualità, sulla
radioprotezione e sulla legislazione vigente. Norme principali. Principi applicativi in termini di radioprotezione
controllo di qualità.
 Analisi
 Rischi/Benefici
 Ottimizzazione della dose
 Radioprotezione: normativa di radioprotezione, uso dei dispositivi di protezione individuale, esposizioni
potenziali, incidenti che implicano sovra esposizioni alle radiazioni ionizzanti.
 Pratiche radiologiche che richiedono speciale attenzione: gravidanza potenziale e gravidanza in atto, neonati
e infanzia, ricerca medica e biomedica, attività di screening, tecniche che implicano l’impiego di alte dosi.
 Gestione del paziente e sua radioprotezione: giustificazione ed esposizione individuale. Consenso
Informato. Utilizzo appropriato di precedenti informazioni cliniche e tecniche e procedure alternative.
Definizione ed utilizzo dei livelli diagnostici di riferimento.
 Tecniche e apparecchiature di radiodiagnostica, medicina nucleare e radioterapia (integrato con quello
svolto nel modulo Diagnostica per immagini e radioterapia).

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

117
TESTI CONSIGLIATI
- Langland O.E., Langlais R.P., Morris C.R., “Principi e pratica di radiologia panoramica”, Ed. Verduci, 1983.
- Langlais R.P., Langland O.E., Nortjé C.J., “Diagnostic Imaging of the Jaws”, Ed. Williams & Wilkins, 1995.
- White S.C., Pharoah M.J., “Radiologia Odontoiatrica. Principi ed interpretazione”, Ed. Delfino, 2005.
- White S.C., Pharoah M.J., “Oral Radiology. Principles and Interpretation”, Ed. Mosby, 2003.
- Juliani G., “Radiologia Medica”, Ed. Minerva Medica.
- Farman A.G., “Oral and maxillofacial diagnostic imaging”, Ed. Mosby, 1993.

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CORSO INTEGRATO DI ODONTOIATRIA RESTAURATIVA

ODONTOIATRIA RESTAURATIVA

DOCENTE
Prof. Stefano CAROSSA
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708362
E-mail: stefano.carossa@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni necessarie per:
- diagnosticare la gravità di una lesione dei tessuti duri dentali al fine di pianificare il trattamento restaurativi
diretto ed indiretto
- eseguire la preparazione dentale per corone parziali nei settori anteriori e posteriori
- ricostruire un dente trattato endodonticamente.
- scegliere il materiale da ricostruzione più idoneo al singolo caso clinico
- eseguire le fasi operatorie di: rilievo dell’impronta, prova clinica del manufatto, cementazione

PROGRAMMA DEL CORSO


PARTE TEORICA. Diagnosi e piano di trattamento in odontoiatria restaurativa del dente singolo (anamnesi, esame
clinico, compilazione della cartella specialistica, valutazione radiologica, valutazione modelli studio). Principi di
anatomia dentale. Principi di estetica. Isolamento del campo operatorio (diga di gomma). Principi delle
preparazioni. Tecniche di preparazione per restauri parziali estetici nei settori anteriori (faccette) e posteriori
(inlays e onlays). Rilievo delle impronte. Caratteristiche biomeccaniche e ottiche dei materiali ceramici e
compositi. Cementazione restauri. Ricostruzione dei denti trattati endodonticamente.

PARTE PRATICA. Preparazioni coronali parziali: faccette su centrali superiori, inlays e onlays nei settori posteriori.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Carossa S., Pera P. Corone parziali in oro e in ceramica. Ed. Masson, 1997.
- Modica R., Trattato di odontoiatria clinica. Torino: Minerva, 2004.

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CORSO INTEGRATO DI CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA I

CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA

DOCENTE
Dott. Roberto BROCCOLETTI
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331522
E-mail: roberto.broccoletti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Lo studente dovrà al termine del corso avere le seguenti conoscenze nel campo delle malattie della mucosa
orale, dei tessuti molli, delle ghiandole salivari e delle ossa mascellari:
- conoscere i principali processi biologici, genetici e molecolari che sono alla base dell’insorgenza delle malattie
integrando lo studio fisiopatologico e patologico con la metodologia clinica;
- essere in grado di eseguire un esame del paziente: rilevare una corretta anamnesi (compresa l'anamnesi
medica), condurre l'esame obiettivo del cavo orale;
- essere in grado di: riconoscere condizioni diverse dalla normalità, riconoscere le lesioni elementari o
caratteristiche, seguire un corretto ragionamento che consente di richiedere o eseguire le procedure per la
diagnosi dei principali quadri morbosi o saper inviare ad altra competenza quando necessario;
- conoscere e registrare le malattie secondo le classificazioni accettate dalla comunità internazionale;
- conoscere i farmaci direttamente e indirettamente correlati con la terapia di queste malattie e comprendere
le implicazioni della terapia farmacologica di malattie sistemiche riguardanti le terapie odontoiatriche;
- essere in grado di: eseguire le terapie appropriate (o indirizzare ad altra competenza quando necessario),
riconoscere e gestire correttamente manifestazioni orali di malattie sistemiche o psichiatriche (o indirizzare
ad altra competenza quando necessario); valutare la salute generale del paziente e le relazioni fra altre
malattie e malattie del cavo orale e modulare di conseguenza il piano di trattamento odontoiatrico;
individuare le priorità di trattamento coerentemente ai bisogni;
- essere in grado di: svolgere attività di screening e di diagnosi precoce delle malattie orali compreso il cancro;
- essere in grado di: sviluppare un approccio al caso clinico di tipo interdisciplinare, anche e soprattutto in
collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle
dinamiche che caratterizzano il lavoro del gruppo degli operatori sanitari.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Semeiotica oro-maxillo-facciale
- Ispezione del cavo orale e degli organi annessi: anatomia normale e comuni varianti
- Lesioni elementari della mucosa orale in corso di malattia
- Ispezione del collo e delle salivari maggiori
- Diagnostica strumentale
 Alterazioni disembriogenetiche della mucosa orale e glossiti
‐ Granuli di fordyce
‐ Leucoedema
‐ Nevo bianco spugnoso
‐ Lingua fissurata
‐ Lingua villosa
‐ Lingua a carta geografica e psoriasi orale
‐ Glossite romboidea mediana
 Infezioni della mucosa orale
‐ Infezioni virali (virus erpetici, coxackie, virus del papilloma umano)
‐ Infezioni batteriche
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‐ Candidosi
 AIDS e sue manifestazioni orali
 Malattie della mucosa orale a genesi immune
‐ Afte
‐ Lichen planus orale
‐ Eritema multiforme
‐ Pemfigoidi, Pemfigo ed altre Malattie bollose
‐ Lupus eritematoso
 Gengiviti non placca-dipendenti
‐ Gengivite plasmacellulare
‐ Gengiviti desquamative
 Aumenti di volume gengivale
‐ Emangiomi
‐ Parulide
‐ Granuloma periferico gigantocellulare
‐ Esostosi
‐ Cisti gengivale
‐ Cisti eruttiva
‐ Epulide congenita
‐ Iperplasia fibrosa
‐ Fibromatosi gengivale idiopatica
‐ Iperplasia gengivale da farmaci
 Le basi della terapia medica delle malattie della mucosa orale
‐ Terapia sistemica
‐ Terapia topica
‐ Effetti collaterali e complicanze
 Stomatopirosi e glossopirosi
 Lesioni pigmentate della mucosa orale
‐ Macula melanotica
‐ Melanosi associata al fumo
‐ Melanosi e malattie infiammatorie della mucosa orale
‐ Sindromi associate a pigmentazioni della mucosa orale
‐ Nevi e Melanomi della mucosa orale
‐ Tatuaggio da amalgama
 Cure odontoiatriche in pazienti a rischio
‐ Cardiopatie e vasculopatie
‐ Epatiti e cirrosi
‐ Insufficienza renale e dialisi
‐ Immunodepressi (AIDS), Immunosoppressi e trapiantati, oncologici
‐ Broncopneumopatia cronica ostruttiva
‐ Diatesi allergica

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
‐ Gandolfo S., Scully C., Carrozzo M., “Patologia e Medicina del Cavo Orale”, Utet Editore Torino
‐ Ficarra G., “Manuale di patologia e medicina orale”, McGraw-Hill Milano 1998
‐ Scully C., Cawson R.A., “Il trattamento odontoiatrico nei pazienti affetti da malattie sistemiche”, Antonio
Delfino Editore 2000

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CORSO INTEGRATO DI CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA I

ANATOMIA PATOLOGICA

DOCENTE
Prof.ssa Paola CASSONI
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Via Santena, 7 - Torino
Tel. 011 6334272
Fax. 011 6635267
E-mail: paola.cassoni@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


Richiami di anatomia normale e di fisiologia della mucosa orale, lesioni fondamentali dell’epitelio orale. Lesioni
bianche: ereditarie, reattive, precancerosi, immuno-mediate, non epiteliali. Lesioni blu-rosse: diffuse, focali:
vascolari, reattive, pre-neoplastiche e neoplastiche. Lesioni pigmentate: pigmentazioni reattive, da pigmenti
esogeni, melanosi, nevi e melanoma.
Lesioni vescicolo-bollose: infettive e immuno-mediate. Lesioni verrucoso-papillari: infettive, reattive,
neoplastiche. Lesioni ulcerative: reattive, infettive, immuno-mediate, neoplastiche.
Il carcinoma orale: cancerogenesi e fattori di rischio, prevenzione e diagnosi precoce, caratteristiche cliniche,
citologiche, istologiche e prognostiche.
Patologia delle ghiandole salivari: richiami di anatomia normale, ectasie, sialoadeniti, disordini immunologici.
Tumori delle ghiandolae salivari maggiori e minori: generalità e classifica-zione, tumori benigni: adenoma
pleomorfo, tumore di warthin, adenoma dutttale, papilloma duttale. Tumori maligni: carcinoma
mucoepidermoide, carcinoma adenoide-cistico, adenocarcinomi, carcinoma duttale, linfoma.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
J. V. Soames e J. C. Southam, “Patologia Orale”, Terza Edizione, EMSI, Roma 2004

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CORSO INTEGRATO DI ENDODONZIA II

ENDODONZIA

DOCENTE
Prof. Elio BERUTTI
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331567
E-mail: elio.berutti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
- Apprendimento, in ambiente simulato, delle tecniche e delle manualità che si dovranno in seguito esercitare
sul paziente.
- Conoscenza della morfologia ed anatomia dell'endodonto.
- Corretto utilizzo dei materiali e delle tecniche endodontiche, trattamento in ordine alla detersione,
sagomatura ed otturazione dei canali radicolari.
- Capacità di gestire gli ausilii farmacologici in corso di terapia conservativa ed endodontica.
- Conoscenza dello strumentario con attenzione alle manovre di disinfezione e sterilizzazione.
- Riconoscimento delle lesioni cariose attraverso la diagnosi clinica e strumentale ed inquadramento del
paziente odontoiatrico.
- Conoscenza dell'eziopatogenesi, classificazione, diagnosi, trattamento e profilassi delle patologie che
coinvolgono l'endodonto.
- Conoscenza dei rapporti fra endodonto e parodonto.

PROGRAMMA DEL CORSO


Questa parte del corso verterà prevalentemente pratica e sarà svolto quasi interamente su pazienti nel reparto
di endodonzia previo un esame di ammissione:
- esame di ammissione in reparto per lavori clinici sui pazienti selezionati (ottobre):
a. teorico: batteria di quiz a risposta multipla;
b. pratico: su manichini e simulatori.
- Ripetizione dell'esame per coloro che non lo avessero superato (febbraio).

Chi non supera l'esame pratico non verrà ammesso in reparto e non potrà eseguire i lavori pratici sul paziente
tassativamente indispensabili per accedere all'esame finale. Si invitano gli studenti a considerare che
conoscenze teoriche di base e l'acquisizione di una manualità sufficiente sono un requisito basilare per trattare
un paziente sia pure con la guida di un tutore. In reparto verranno eseguite:
- esercitazioni pratiche sui pazienti (A turni di due studenti per poltrona, per tutta la durata dell'anno
accademico, senza l'interruzione di febbraio, si dovranno eseguire per ogni studente un minimo di 8 canali).
Tutti i pazienti dovranno essere preventivamente detertrati e sottoposti a bonifica del cavo orale (estrazioni
residui radicolari ed otturazioni provvisorie su tutte le cavità). Per eseguire tali esercitazioni gli studenti avranno
a disposizione il reparto, in particolare nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì mattina h. 8.30
– 12.00.
• Lezioni e seminari:
- presentazione e discussione dei casi pratici effettuati dagli studenti negli anni precedenti;
- seminari su argomenti oggetto di ricerca nel reparto o su argomenti vari a scelta degli studenti.
• Documentazione dei casi.
Fra tutti i casi eseguiti si dovranno documentare un minimo di 8 canali. Per la documentazione i casi devono
essere composti da circa 4 diapositive, eseguite con un rapporto di ingrandimento compreso tra 1-1,5 e 2,1

123
montate in un raccoglitore di plastica con 20 pezzi (foto iniziale, apertura camera pulpare, camera pulpare con
canali sagomati, camera pulpare con canali otturati).
Le radiografie devono essere di buona qualità, non rigate né macchiate e devono essere montate su telaietti
per diapositive.
Per la documentazione dei casi endodontici sono necessarie le seguenti lastre radiografiche:
- RX diagnostica (eseguita con il centratore);
- RX di misurazione della lunghezza del canale;
- RX di controllo lunghezza di lavoro con l'ultimo file in apice;
- RX del cono master;
- RX finale (eseguito con il centratore).
I casi devono essere corredati da un protocollo in cui si specifica:
a. data di inizio della terapia, numero di sedute, data di fine terapia;
b. nome del paziente, età, anamnesi medica, anamnesi odontoiatrica, considerazioni varie;
c. presentazione del caso;
d. materiali impiegati (in dettaglio);
e. tecniche operative;
f. considerazioni e conclusioni.

TESTI CONSIGLIATI
- Brannstrom, “Dentina e polpa in conservativa”, Ed. Cides Odonto
- Castellucci A., “Endodonzia”, Ed. Odont. Il Tridente, Prato
- Cohen, Burns, “Pathway to the pulp.” Mosby, Ed. St. Louis (ultima edizione)

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CORSO INTEGRATO DI CONSERVATIVA III

CONSERVATIVA III

DOCENTE
Prof. Elio BERUTTI
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331567
E-mail: elio.berutti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DIDATTICI
Didattica Frontale
Apprendere la metodologia di ricerca bibliografica, lettura e scrittura di un testo scientifico attraverso seminari
orientativi su argomenti di odontoiatria preventiva e conservativa.

Esercitazioni pratiche cliniche


Applicare le conoscenze acquisite nei due anni precedenti alla pratica clinica. Imparare, sotto la guida dei
docenti e dei tutori, la gestione ottimale del percorso diagnostico-terapeutico del paziente, dimostrando
competenze teoriche nel trattamento dei pazienti con patologie sistemiche Conoscere le procedure e i
dispositivi di prevenzione delle infezioni crociate e degli infortuni; utilizzare responsabilmente i materiali e le
attrezzature disponibili durante l’attività clinica. Saper raccogliere e archiviare scrupolosamente la
documentazione clinica del paziente. Sviluppare capacità umane di cooperazione nel team odontoiatrico e nei
confronti del paziente.

PROGRAMMA DEL CORSO


Didattica frontale
 Introduzione alla valutazione della letteratura scientifica. Evidence Based Approach in Odontoiatria.
 La ricerca della letteratura scientifica con internet: metodologia e banche dati biomediche.
 Come scrivere un articolo scientifico. Analisi step by step del processo di stesura con indicazioni utili per ogni
sezione.
 Stesura di tesine di approfondimento sugli argomenti discussi nei seminari

Esercitazioni pratiche cliniche


Attività clinica in reparto di Conservativa. Completamento soddisfacente del percorso diagnostico-terapeutico
dei pazienti assegnati.

PROGRAMMA D’ESAME
- Esame teorico propedeutico all’attività clinica in reparto
- Esame pratico propedeutico all’attività clinica in reparto
- Esame orale sul sillabus propedeutico all’ingresso in reparto
- Esame teorico finale
- Discussione dei casi eseguiti in reparto e colloquio finale sul programma triennale

125
TESTI CONSIGLIATI
- Debernardi G, Debernardi C., “Anestesia locale in odontostomatologia”, Ed. Minerva Medica 1991
- White SC, Pharoah MJ., “Radiologia odontoiatrica. Principi ed interpretazione”, Ed. Delfino
2005
- Scully C, Cawson RA., “Il trattamento odontoiatrico nei pazienti affetti da malattie sistemiche” Ed. Delfino
2000
- Montagna MT, Castiglia P, Liguori, Quarto M., “Igiene in Odontoiatria”, Ed. Monduzzi
- Mangani F, Lamanna A., “Manuale di disegno e modellazione dentale”, Ed.Martina (Bo)
- Anderlini G., “Moderni orientamenti per la restaurazione dentale”, Ed. Martina (Bo) 1993
- Sturdevant C.M., “Odontoiatria conservativa arte e scienza” Piccin Padova, 2004.
- Vanini L, Mangani F, Klimovskaia O., “Il restauro conservativo dei denti anteriori” Acme Promoden 2003

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CORSO INTEGRATO DI PROTESI I

PROTESI

DOCENTI
Prof. Stefano CAROSSA
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708362
E-mail: stefano.carossa@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Prof. Francesco BASSI


Clinica Odontoiatrica
C.so Dogliotti, 14 - 10126 Torino
Tel. 011 6331538
E-mail: francesco.bassi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento online.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Protesi parziale fissa
- Parte teorica.
Terminologia, indicazioni e controindicazioni alla Protesi Parziale Fissa. Diagnosi e piano di trattamento
(anamnesi, esame clinico, compilazione della cartella specialistica, valutazione radiologica, rilievo delle
impronte, valutazione dei modelli di studio). Principi della preparazione. Maryland. Tecniche di preparazione
coronali totali: limite a chamfer e spalla puri, bisellati e a 50. Preparazione per ancoraggi radicolari: perno
moncone (impronte). Protesi provvisorie. Retrazione marginale. Rilievo delle impronte. Costruzione dei
modelli di lavoro. Registrazione dei rapporti intermascellari. Montaggio dei modelli in articolatore. Ceratura e
modellazione, sottostrutture metalliche. Elementi intermedi. Rivestimenti estetici. Cementazione della
Protesi Fissa. Manutenzione ed igiene della Protesi Fissa.
- Parte pratica.
I fase. Corona totale spalla 50 (molari e premolari). Corona totale spalla 90 (frontali). Corona totale spalla 90
bisellata (molari e premolari). Corona totale chamfer (molari e premolari). Preparazione mista spalla 90 o 50
vestibolare, chamfer linguale (frontali). [L'esecuzione di ogni tipo di preparazione deve essere effettuata su
almeno due elementi dentari.]
II fase. Confezionamento portaimpronte individuale. Retrazione marginale e presa dell'impronta.
Realizzazione del modello in gesso.
III fase. Montaggio dei denti su basi di gesso. Preparazione di un canale radicolare per la ricostruzione
mediante perno moncone fuso. Visita del paziente con Disordini Cranio-Mandibolari. Questionari durante e a
fine corso.
 Provvisori in protesi fissa
- Parte teorica.
Requisiti biologici, meccanici ed estetici dei provvisori. Materiali dentari: resine polimetilmetacrilato, liners,
cementi, leghe per strutture metalliche. Provvisori diretti, indiretti-diretti, indiretti con resine
autopolimerizzanti e a caldo. Manutenzione ed igiene dei provvisori.
- Parte pratica.
Provvisorio diretto per dente anteriore (corona preformata). Provvisorio diretto per dente posteriore
(impronta in alginato o mascherina termoplastica). Provvisorio indiretto-diretto per ponte posteriore
rinforzato con filo metallico. Provvisorio indiretto-diretto per ponte anteriore rinforzato con fibre di nylon.
Ceratura armatura metallica per provvisorio a lungo termine.
127
 Protesi parziale rimovibile (PPR)
- Parte teorica.
I fase. Modalità per la raccolta dell'anamnesi del paziente. Esame clinico, morfo-strutturale, funzionale,
radiologico. Tecniche di rilevazione dell'impronta per i modelli di studio. Valutazione dei modelli di studio in
articolatore. Descrizione analitica dei singoli componenti della PPR: (connettori principali, connettori
secondari, appoggi, ganci, ritenzioni indirette). Analisi al parallelometro. Rilevazione dei rapporti
intermascellari. Scelta dell'articolatore. Montaggio dei modelli in articolatore.
II fase. Nozioni per una corretta preparazione. Teoria sulla tecnica di rilevazione dell'impronta per il modello
maestro. Fasi di laboratorio. Aggiustamento fisiologico. Altered-cast. Montaggio dei denti in PPR. Modalità
per la consegna della protesi e le istruzioni al paziente. Criteri di follow-up. PPR con attacchi di precisione.
Progettazione e disegno della PPR.
‐ Parte pratica. Valutazione del modello di studio. Analisi al parallelometro. Progettazione e disegno della
PPR.
 Provvisori in protesi parziale rimovibile
- Esercitazioni teorico-pratiche.
Sviluppo dell'impronta ed esecuzione dei modelli in gesso. Analisi dei modelli di studio. Montaggio dei
modelli in articolatore. Valutazione dei modelli di studio in articolatore. Analisi al parallelometro e disegno
dello scheletrato. Preparazione dei modelli per la duplicazione in materiale refrattario. Piegatura dei ganci e
degli appoggi in filo. Costruzioni delle basi in resina. Costruzioni dei valli in cera. Montaggio dei denti.
 Screening dei disordini cranio-mandibolari
- Parte teorica.
Eziologia e patogenesi dei DCM. La visita per la diagnosi clinica dei quadri muscolari ed articolari. Esami
strumentali. Terapia. La placca di Michigan.
- Parte pratica.
Raccolta dei dati anamnestici. Esame obbiettivo. Costruzione di una placca di Michigan. Adattamento clinico
di una placca di Michigan.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
PROTESI PARZIALE FISSA
- Shillinburg H. Et. Al., “Basi fondamentali di protesi fissa, Scienza e tecnica dentistica”, Ed. internazionali s.n.c..
- Carossa S., Pera P., “Corone parziali in oro e in ceramica”, Ed. Masson
- Preti G., “Riabilitazione protesica” 1,2, UTET

PROTESI PARZIALE RIMOVIBILE (PPR)


- Bassi F., Previgliano V., Schierano G., “Riabilitazione protesica: Protesi Parziale Rimovibile”
UTET
- Preti G., Pera P., “La Protesi Parziale Rimovibile”, Ed. Piccin.
- Preti G., “Riabilitazione protesica” 1,2, UTET

PROVVISORI IN PROTESI FISSA


- Syllabus del corso “Provvisori in protesi fissa”.

PROVVISORI IN PROTESI PARZIALE RIMOVIBILE


- Syllabus del corso “Provvisori in protesi parziale rimovibile”.

SCREENING DEI DISORDINI CRANIO-MANDIBOLARI


- Syllabus del corso di “Disordini cranio-mandibolari”.

ESAME
Programma teorico del corso e prove pratiche precliniche.

128
CORSO INTEGRATO DI ORTOGNATODONZIA I

ORTOGNATODONZIA

DOCENTE
Prof. Cesare DEBERNARDI
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331548
E-mail: cesare.debernardi@unito.it
Ricevimento: giovedì h. 8.30 - 9.30, previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


 Ortodonzia ed evoluzione del concetto di ortognatodonzia
- Eugnanzia e disgnanzia: Ortognatodonzia in rapporto alle altre branche odontostomatologiche.
- Evoluzione della diagnosi: Nozione di normalità. Utilizzazione delle conoscenze sulla crescita. L’occlusione.
La teleradiografia.
- Evoluzione del programma terapeutico: Influenza della crescita. Limiti morfologici e fisiologici. Tappe del
trattamento.
- Evoluzione delle apparecchiature: Occlusione funzionale. Articolazione temporo-mandibolare. Estetica.
Stabilità morfo-funzionale.
 Generalità su anatomia, sviluppo, auxologia e funzione del distretto cranio-facciale umano
- Crescita e sviluppo prenatale della faccia.
- Eziologia delle malformazioni.
- Osso e cartilagine.
- Concetti introduttivi sul processo di crescita: Riassorbimento ed apposizione. Movimenti di crescita. Ritmi
di crescita. Rimodellamento. Riposizionamento primario e secondario.
- Dinamica della crescita maxillo-mandibolare: Mascellare superiore. Mandibola. Fossa cranica media e
sutura sfeno-occipitale. Collocazione mandibolare. Fossa cranica anteriore e collocamento orizzontale.
Complesso naso-mascellare e collocamento verticale. Il progetto della faccia umana. Le basi anatomiche
delle malocclusioni e le compensazioni dento-alveolari. Processi di controllo della crescita facciale.
Concetto di matrice funzionale. Maturazione della neuro-muscolatura oro-facciale. Lo sviluppo
dell’occlusione. Lo studio del paziente in crescita.
- Anatomia umana teleradiografica: Analisi delle caratteristiche anatomiche cranio-facciali. Rilevamento
della teleradiografia cranica in proiezione latero-laterale. Rilevamento della teleradiografia cranica in
proiezione postero-anteriore. Rilevamento della teleradiografia cranica in proiezione assiale. Generalità
sulle analisi cefalometriche secondo Steiner. Generalità sulle analisi cefalometriche secondo Cervera. Cenni
dell’analisi di Bjork e Jaraback. Lo studio del paziente in crescita.
 L’occlusione in età ortodontica e la correlazione tra anatomia e funzione, nell’ambito della dinamica
auxologica
- Il modello di occlusione: Occlusione normale individuale. Periodi dello sviluppo occlusale. Periodo della
dentizione decidua. Periodo della dentizione mista. Il debito incisivo. Le porzioni laterali delle arcate.
Crescita della faccia e occlusione. Variazione del profilo dei tessuti molli. Sviluppo della dentizione e
malocclusione. Cambiamenti qualitativi e quantitativi. Rotazione anteriore. Rotazione posteriore. Tipologie
di crescita.
 L’apparato stomatognatico
- L’apparato stomatognatico: Le componenti. L’articolazione temporo-mandibolare: anatomia,
rimodellamento, degenerazione artrosica, relazione con il fattore occlusale. Il menisco articolare: funzione
e disfunzione. La componente neuromuscolare ed il sistema nervoso centrale. Cenni di fisiopatologia del
dolore cranio-facciale.
- L’analisi gnatologica del paziente: Anamnesi, ispezione, palpazione, auscultazione. Analisi radiologica
dell’articolazione temporo-mandibolare. Altre indagini strumentali. Il concetto di “posizione terapeutica” e
determinazione della stessa.

129
 La patologia ortognatodontica
- Etiopatologia delle malocclusioni. La prima visita in ortognatodonzia. Esame clinico extra-orale. Esame
clinico endorale. Valutazione complessiva della patologia del paziente.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
- De Michelis B., Re G., “Trattato di clinica Odontostomatologica”, Ed. Minerva Medica, Cap. XLV a cura di P.
Bracco.
- Gianni E., “La nuova ortognatodonzia”, Piccin Ed., Padova.
- Maj G., “Manuale di Ortodonzia”, Casa Editrice Prof. Riccardo Patron, Bologna.
- Falconi F., “Impostazione diagnostica obbiettivi e piano di trattamento in ortodonzia", Gruppo Editoria
Cadmos, Milano.
- Moyers R.E., “Manuale di Ortodonzia", Scienza e Tecnica Dentistica, Ed. Internazionali, Milano.
- Enlow D.H., “Crescita cranio facciale”, Cides Odonto, Ed. Internazionali.

130
CORSO INTEGRATO DI ORTOGNATODONZIA I

SEMINARIO IN ORTOGNATODONZIA

DOCENTE
Prof. Cesare DEBERNARDI
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6331548
E-mail: cesare.debernardi@unito.it
Ricevimento: giovedì h. 8.30-9.30, previo appuntamento telefonico

Il programma del Seminario sarà fornito a lezione direttamente dal Docente.

131
CORSO INTEGRATO DI ORTOGNATODONZIA I

CRESCITA CRANIO-FACCIALE

DOCENTE
Dott.ssa Maria Grazia PIANCINO
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Via Santena, 7 - Torino
Tel. 011 6331525/6
E-mail: mariagrazia.piancino@unito.it
Ricevimento: su appuntamento

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Conoscenza della crescita cranio-facciale dall’embriogenesi all’età adulta

PROGRAMMA DEL CORSO


Generalità su anatomia, sviluppo, auxologia e funzione del distretto cranio-facciale umano
- Crescita e sviluppo pre-natale della faccia
- Eziologia delle malformazioni
- Osso e cartilagine
- Concetti introduttivi sul processo di crescita: Riassorbimento ed apposizione. Movimenti di crescita. Ritmi di
crescita. Rimodellamento. Riposizionamento primario e secondario.
- Dinamica della crescita maxillo-mandibolare: Mascellare superiore. Mandibola. Fossa cranica media e sutura
sfeno-occipitale.Collocazione mandibolare. Fossa cranica anteriore e collocamento orizzontale. Complesso naso-
mascellare e collocamento verticale. Il progetto della faccia umana. Le basi anatomiche delle malocclusioni e le
compensazioni dento-alveolari. Processi di controllo della crescita facciale. Concetto di matrice funzionale.
Maturazione della neuro-muscolatura oro-facciale. Lo sviluppo dell’occlusione. Lo studio del paziente in crescita.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
- D.H. Enlow”Crescita cranio-facciale” Cides Odonto Editore
- A. Woda “Fisiologia del sistema stomatognatico” Masson Italia editore

132
CORSO INTEGRATO DI PARODONTOLOGIA I

PARODONTOLOGIA

DOCENTE
Prof. Mario AIMETTI
Clinica Odontoiatrica
Corso Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6331543
E-mail: mario.aimetti@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Le malattie parodontali sono patologie che coinvolgono le strutture di supporto dei denti. Rappresentano un
problema d’interesse sociale data l’ampia diffusione nella popolazione. Circa l’80% della popolazione adulta è
affetta da gengivite o da parodontite di lieve o moderata gravità, mentre il 10% è colpita da forme gravi e
generalizzate di parodontite che, in assenza di adeguata diagnosi e terapia, possono portare alla perdita degli
elementi dentali.
Inoltre, negli ultimi anni si sono evidenziate strette correlazioni tra le malattie parodontali ed alcune patologie
sistemiche, tra cui la malattia ateromasica, il diabete mellito ed il parto prematuro.
Una condizione di salute parodontale è presupposto indispensabile per la corretta esecuzione di qualsiasi terapia
odontoiatrica e per garantirne la prognosi.
Le modalità di insegnamento seguiranno i criteri dell’Evidence Based Medicine con l’obiettivo di trasmettere allo
studente i concetti di base necessari per un corretto inquadramento delle problematiche parodontali. Attraverso il
ciclo biennale di lezioni teoriche e di esercitazioni pratiche ci si propone, quindi, di guidare lo studente nella
comprensione della malattia parodontale in tutti i suoi aspetti e nella gestione clinica del paziente.
Vengono riportate di seguito le tematiche relative alle lezioni teoriche ed alle esercitazioni cliniche.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Anatomia e istologia del parodonto
 Classificazione delle malattie parodontali.
 Epidemiologia delle malattie parodontali.
 Eziologia e patogenesi delle malattie parodontali.
 Microbiologia parodontale.
 Malattie sistemiche e parodonto (medicina parodontale).
 Clinica ed istopatologia di gengiviti, parodontite cronica, parodontiti aggressive, parodontite ulcero necrotica.
 Diagnosi clinica e strumentale

ESERCITAZIONI PRATICHE
Lo studente coadiuva allo svolgimento delle visite parodontali giungendo in autonomia al riconoscimento dei segni
clinici tipici della malattia parodontale ed alla compilazione della cartella parodontale. Apprende le tecniche di
motivazione ed istruzione alle manovre di igiene orale domiciliare e le metodiche di utilizzo dello strumentario
ultrasonico e magnetostrittivo per la corretta esecuzione della terapia non chirurgica. Inoltre, durante le
esercitazioni apprende le norme relative alla preparazione del campo operatorio, le corrette posizioni operative e
l’utilizzo degli strumenti rotanti per l’esecuzione del polishing radicolare.
La frequenza in Reparto è annuale: inizia col primo lunedì di settembre e si conclude con l’ultimo venerdì di luglio.
L’orario giornaliero della frequenza è dalle 9.00 - 12.00.

133
PROGRAMMA D’ESAME
E’ prevista una prova scritta a risposta multipla.

TESTI CONSIGLIATI
J. Lindhe, “Parodontologia e Implantologia Dentale”. Ed. Martina Bologna

134
CORSI INTEGRATI
ED INSEGNAMENTI ATTIVATI
AL V ANNO
D.M. 509/99

135
CORSO INTEGRATO DI CHIRURGIA DELLA REGIONE MAXILLO-FACCIALE

CHIRURGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA

DOCENTE
Prof. Guglielmo RAMIERI
Dip. Fisiopatologia Clinica – Sezione di Chirurgia Maxillo-facciale
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6335125 – 011 6335471
Fax. 011 6633658
E-mail: guglielmo.ramieri@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico o per e-mail

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
 Anatomia chirurgica del cavo orale e dei mascellari.
 Infezioni mascellari e perimascellari: Fisiopatologia, vie di diffusione, diagnosi differenziale, trattamento,
complicanze.
 Sinusopatie odontogene: Fisiopatologia, diagnosi strumentale, principi di trattamento. Comunicazioni bucco-
sinusali e loro trattamento.
 Implantologia: Generalità sull’osteointegrazione. Indicazioni e controindicazioni. Procedure chirurgiche. Risultati
e complicanze.
 Chirurgia preprotesica: Alterazioni anatomiche nell’edentulismo. Classificazione. Correzione delle anomalie
ossee. Correzione delle anomalie dei tessuti molli. Tecniche di ricostruzione ossea delle creste alveolari.
 Cisti dei mascellari: Cisti odontogene e non-odontogene dei mascellari. Diagnosi differenziale. Trattamento.
 Tumori dei mascellari: Tumori odontogeni. Tumori benigni non odontogeni. Tumori maligni dei mascellari.
Diagnosi differenziale. Principi di trattamento.
 Malformazioni dei mascellari: Inquadramento clinico. Classificazione. Principi di diagnosi e trattamento.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
- Modica R., “Trattato di Odontoiatria Clinica”, Edizioni Minerva Medica, 2004.
- Società Italiana di Chirurgia Maxillofacciale, “Trattato di Patologia Chirurgica Maxillofacciale”, Edizioni Minerva
Medica, 2007.

136
CORSO INTEGRATO DI CHIRURGIA DELLA REGIONE MAXILLO-FACCIALE

CHIRURGIA PLASTICA

DOCENTE
Prof. Stefano BRUSCHI
Dip. Discipline Medico-Chirurgiche – Struttura Complessa a Direzione Universitaria Chirurgia Plastica
Via Cherasco, 23 - Torino
Tel. 011 6336922
Fax. 011 6336922
E-mail: stefano.bruschi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


 Introduzione: significato e ambiti di intervento della Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed estetica.
 Biologia dei trapianti cutanei
 Innesti (cutanei ossei, cartilaginei, cisti ossea
 Lembi (ad irrorazione casuale, cutanei, miocutanei, fasci-cutanei, espansione cutanee)
 Lembi microchirurgici: cutanei, miocutanei, ossei
 Malformazioni facciali: labiopalatoschisi, Sindrome di Pierre-Bobin, Treacher-Collins, Asport, Crouzon
 Frattura del III° superiore, III° medio, III° inferiore
 Traumi facciali: cutanei ed ossei
 Profilometria facciale

PROGRAMMA D’ESAME
Da concordare con il docente.

TESTI CONSIGLIATI
Da concordare con il docente.

137
CORSO INTEGRATO DI CHIRURGIA DELLA REGIONE MAXILLO-FACCIALE

CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

DOCENTE
Prof. Sid BERRONE
Dipartimento di Fisiopatologia - Clinica Padiglione Odontostomatologico
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6335407
Fax. 011 6633658
E-mail: sid.berrone@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Lo studente dovrà arrivare a conoscere, sotto l’aspetto anatomo – topografico, la regione maxillo – facciale e le
patologie principali che si possono presentare, in modo da essere in grado di effettuare una valutazione specifica e
richiedere uno studio diagnostico per immagine mirato.
Potrà formulare, in questo modo, criteri di diagnosi per un corretto indirizzo terapeutico.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Limiti anatomo - topografici della regione maxillo - facciale. Semeiologia orale e maxillo - facciale.
 Emergenze in chirurgia maxillo - facciale: trattamento d'urgenza del traumatizzato maxillo–facciale, trattamento
locale, trattamento generale, emostasi, tracheotomia d'urgenza.
 Fratture maxillo - facciali: trattamento del traumatizzato maxillo - facciale, fratture dento - alveolari, fratture
mandibolari, fratture condilari, fratture del mascellare, fratture centro facciali e con coinvolgimento del
basicranio, fratture centro - laterofacciali, fratture latero - facciali, fratture in età pediatrica.
 Malattie delle ghiandole salivari: metodi diagnostici, malattie infiammatorie, scialoadenosi, fistole salivari,
calcolosi salivari, tumori benigni delle ghiandole salivari, tumori maligni delle ghiandole salivari.
 Malattie organiche e funzionali dell'articolazione temporo - mandibolare: esame clinico del sistema
stomatognatico, classificazione, diagnosi strumentale, malattie primitive dell'ATM, alterazioni di sviluppo, trauma
muscolare, anchilosi, lussazione, mioartropatie funzionali, interventi chirurgici sull'ATM.
 Malformazioni Maxillo - facciali: programma terapeutico, principi di terapia ortochirurgica e delle disgnazie,
tecniche operatorie delle progenie, riduzioni del mento, laterogenia, microgenia, prognatismo mascellare,
tecniche osteotomiche.
 Malformazioni cranio-facciali.
 Lesioni cistiche dei mascellari.
 Oncologia del distretto maxillo - facciale: tumori benigni odontogeni, tumori benigni non odontogeni: diagnosi e
trattamento. Tumori maligni epiteliali, tumori maligni mesenchimali, diagnosi, trattamento chirurgico,
trattamento combinato.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale "Trattato di Patologia Chirugica Maxillo-Facciale" - Edizioni Minerva
Medica - Torino 2007

138
CORSO INTEGRATO DI CHIRURGIA DELLA REGIONE MAXILLO-FACCIALE

OTORINOLARINGOIATRIA

DOCENTE
Prof. Roberto ALBERA
Dip. Fisiopatologia Clinica
Via Genova, 3 - Torino
Tel. 011 6705376
Fax. 011 6705364
E-mail: roberto.albera@unito.it
Ricevimento: su appuntamento

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Principali nozioni clinico – terapeutiche della patologia malformativa, flogistica, traumatica e neoplastica
dell’orecchio, del naso, della gola e delle regioni cervico – facciali; importanza della disciplina ORL nei riguardi
dell’organismo.

OBIETTIVO DELLA DIDATTICA INTERATTIVA


Semeiotica clinica e strumentale

PROGRAMMA DEL CORSO


 Naso e seni paranasali
- Anatomo – fisiologia; embriologia e malformazioni maxillo facciali;
- Epitassi; riniti infiammatorie, allergiche, vasomotorie; poliposi naso – sinusale;
- Rino – sinusiti acute e croniche e loro complicanze;
- Traumatologia cranio – facciale; algie cranio – facciali;
- Tumori benigni e maligni del naso e dei seni paranasali.
 Faringe e cavità orale
- Anatomo – fisiologia del carrefour aero – digestivo;
- Vegetazioni adenoidi e adenoiditi;
- Tonsilliti e complicanze;
- Ghiandole salivari: fisopatologia, patologia flogistica e neoplastica benigna e maligna;
- Tumori maligni della cavità orale e della faringe.
 Orecchio
- Embriologia ed anatomo – fisiologia dell’apparato uditivo;
- Diagnostica audiologica: audiometria, impedenzometria, potenziali evocati;
- Patologia flogistica: otiti esterne, otomastoiditi e complicanze; Paralisi facciale;
- Otosclerosi;
- Sordità infantili; presbiacusie; danno da rumore;
- Apparato vestibolare; anatomo – fisiologia e semeiotica;
- Sindromi vertiginose centrali e periferiche;
- Sindrome di Meniere.
 Laringe
- Embriologia ed anatomo – fisiologia;
- Semeiotica;
- Laringiti acute e croniche: neoformazioni benigne: lesioni precancerose;
- Fisiopatologia della voce, della parola e del linguaggio; sindromi disfoniche, dislasiche, disartriche, disfasiche;
- Tumori maligni della laringe e dell’ipofaringe.

139
 Esofago, trachea, tiroide, collo
- Cenni di patologia; tumefazioni cervicali.
 Urgenze in O.R.L.
- Dispnee, emorragie, corpi estranei vie aerodigestive, sordità improvvisa: traumi basicranio, cervicali, maxillo –
facciali.
 Neoplasie O.R.L. e cervico facciali
- Tumori benigni, benigni a malignità locale, maligni; TNM.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma delle lezioni

TESTI CONSIGLIATI
Ralli G., Albera R., Compendio di Otorinolaringoiatria per il corso di Laurea in Odontoiatria e Lauree triennali di area
medica, ed. Minerva Medica Torino

140
CORSO INTEGRATO DI CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA II

CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA

DOCENTE
Prof. Sergio GANDOLFO
Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
San Luigi Gonzaga - Regione Gonzole, 10 - Orbassano
Tel. 011 9026532
Fax. 0113498154
E-mail: sergio.gandolfo@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento via e-mail

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Lo studente dovrà al termine del corso avere le seguenti conoscenze nel campo delle malattie della mucosa orale,
dei tessuti molli, delle ghiandole salivari e delle ossa mascellari:
- conoscere i principali processi biologici, genetici e molecolari che sono alla base dell’insorgenza delle malattie
integrando lo studio fisiopatologico e patologico con la metodologia clinica;
- essere in grado di eseguire un esame del paziente: rilevare una corretta anamnesi (compresa l'anamnesi medica),
condurre l'esame obiettivo del cavo orale;
- essere in grado di: riconoscere condizioni diverse dalla normalità, riconoscere le lesioni elementari o
caratteristiche, seguire un corretto ragionamento che consente di richiedere o eseguire le procedure per la diagnosi
dei principali quadri morbosi o saper inviare ad altra competenza quando necessario;
- conoscere e registrare le malattie secondo le classificazioni accettate dalla comunità internazionale;
- conoscere i farmaci direttamente e indirettamente correlati con la terapia di queste malattie e comprendere le
implicazioni della terapia farmacologica di malattie sistemiche riguardanti le terapie odontoiatriche;
- essere in grado di: eseguire le terapie appropriate (o indirizzare ad altra competenza quando necessario),
riconoscere e gestire correttamente manifestazioni orali di malattie sistemiche o psichiatriche (o indirizzare ad altra
competenza quando necessario); valutare la salute generale del paziente e le relazioni fra altre malattie e malattie
del cavo orale e modulare di conseguenza il piano di trattamento odontoiatrico; individuare le priorità di
trattamento coerentemente ai bisogni;
- essere in grado di: svolgere attività di screening e di diagnosi precoce delle malattie orali compreso il cancro;
- essere in grado di: sviluppare un approccio al caso clinico di tipo interdisciplinare, anche e soprattutto in
collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche
che caratterizzano il lavoro del gruppo degli operatori sanitari.

PROGRAMMA DEL CORSO


IL CANCRO ORALE
 Generalità su cancro e precancro orale
- Dati epidemiologici sul cancro orale
- Definizione di lesione e di condizione precancerosa
- Classificazione delle lesioni precancerose
- I fattori di rischio per le lesioni precancerose
- Nozioni di istopatologia della mucosa orale con particolare riguardo alla displasia al carcinoma in situ al
carcinoma microinvasivo ed al carcinoma invasivo
 Lesioni precancerose e cancro orale precoce
- Le leucoplachie: classificazione e aspetti clinici
- Leucoeritroplachie ed Eritroplachie: aspetti clinici
- Leucoplachia verrucoso-proliferativa
- Leucoplachia candidosica
- Altre rare precancerosi orali
- Cancro orale precoce: aspetti clinici

141
- Diagnosi differenziale in base all’aspetto clinico
- Diagnosi: ispezione palpazione
- Diagnosi: citologia esfoliativa
- Diagnosi: blu di toluidina
- Diagnosi: le biopsie
- Le linee guida per la diagnosi precoce del cancro orale
- Aspetti istopatologici in oncologia della mucosa orale
- Terapia: le linee guida i protocolli
- Il follow-up
 Cancro orale invasivo
- Caratteristiche dei carcinomi squamosi delle VADS
- Classificazione istologica
- Aspetti clinici
- Metastasi linfonodali: le sedi cervicali interessate, patogenesi della invasione, aspetti clinici, diagnosi, il
problema delle metastasi occulte
- Metastasi ematiche
- La classificazione TNM
- Cenni di terapia

TUMORI DELLE PARTI MOLLI


 Tumori benigni
- Fibroma
- Lipoma
- Tumore a cellule granulose
- Schwannoma
- Neurofibroma
 Tumori maligni
- Sarcomi
 Malattie verrucoso papillari
- Papilloma squamoso
- Iperplasia papillifera
- Iperplasia verrucosa
- Carcinoma verrucoso
- Verruche, Condilomi
- Leucoplachia verrucoso-proliferativa
 Iperplasie reattive delle parti molli e lesioni da trauma
- Iperplasie fibrose
- Granuloma piogenico
- Neuroma traumatico
- Linea alba
- Morsicatio buccarum
- Cheratosi frizionali
- Ulcere traumatiche
 Malformazioni vascolari e linfatiche
 Granulomatosi orofacciali
MALATTIE DELLA GENGIVA
 Aumenti di volume
- Epulidi
- Infiammatorio generalizzato
- Iperplastico non infiammatorio
- Condizionato
- Neoplastico
- Cure dentarie in pazienti con A.V. gengivale
 Gengiviti necrotizzanti
CURE DENTARIE IN PAZIENTI ONCOLOGICI RADIOTRATTATI
‐ Il danno biologico da Radioterapia in tessuti ed organi oro-maxillo-facciali
‐ La riduzione della funzione salivare
‐ La carie radioindotta

142
‐ La osteoradionecrosi
‐ I protocolli di profilassi e di cure odontoiatriche nei pazienti radiotrattati
OSTEITI ED OSTEOMIELITI DEI MASCELLARI
I TUMORI ODONTOGENI

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso

TESTI CONSIGLIATI
- Gandolfo S., Scully C., Carrozzo M., “Oral Medicine”, Elsevier 2006
- Ficarra G., “Manuale di patologia e medicina orale”, McGraw-Hill Milano 3^ edizione 2006
- Scully C., Cawson R.A., “Il trattamento odontoiatrico nei pazienti affetti da malattie sistemiche”, Antonio Delfino
Editore 2000

143
CORSO INTEGRATO DI CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA II

SEMINARIO DI CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA

DOCENTE
Dott.ssa Monica PENTENERO
Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
San Luigi Gonzaga - Regione Gonzole, 10 - Orbassano
Tel. 011 9026532
Fax. 0113498154
E-mail: monica.pentenero@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento via e-mail

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente dovrà al termine del corso avere le seguenti conoscenze nel campo delle malattie delle ghiandole
salivari:
- essere in grado di eseguire un esame del paziente: rilevare una corretta anamnesi (compresa l'anamnesi medica),
condurre l'esame obiettivo delle ghiandole salivari;
- essere in grado di: riconoscere condizioni diverse dalla normalità, seguire un corretto ragionamento che consente
di richiedere o eseguire le procedure per la diagnosi dei principali quadri morbosi o saper inviare ad altra
competenza quando necessario;
- conoscere e registrare le malattie secondo le classificazioni accettate dalla comunità internazionale;
- conoscere i farmaci direttamente e indirettamente correlati con la terapia di queste malattie ed essere in grado di
eseguire le terapie appropriate (o indirizzare ad altra competenza quando necessario),
- essere in grado di: sviluppare un approccio al caso clinico di tipo interdisciplinare, anche e soprattutto in
collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche
che caratterizzano il lavoro del gruppo degli operatori sanitari.

PROGRAMMA DEL SEMINARIO


MALATTIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI
 Malattie non neoplastiche
- Parotite epidemica
- Scialoadeniti batteriche
- Cisti e ranule
- Scialolitiasi
- Scialometaplasia necrotizzante
 Variazioni del flusso salivare: scialorrea -iposcialia
- Cause
- Indagini diagnostiche
- Terapia
- I protocolli di cure odontoiatriche nei pazienti con iposcialia
- Sindrome di Sjogren
 Tumori benigni
‐ Adenomi monomorfi
‐ Adenoma plomorfo
‐ Oncocitoma
‐ Tumore di Warthin
 Tumori maligni
‐ Carcinoma mucoepidermoide
‐ Carcinoma adenoideo-cistico
‐ Adenocarcinoma a cellule aciniche
‐ Adenocarcinoma polimorfo a basso grado

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TESTI CONSIGLIATI
- Gandolfo S., Carrozzo M., Carbone M., Broccoletti R., Pentenero M., “Xerostomia e ipofunzione delle
ghiandole salivari”, Tiziano Cornegliani Editore
- Ficarra G., “Manuale di patologia e medicina orale”, McGraw-Hill Milano 3^ Edizione 2006

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CORSO INTEGRATO DI PROTESI II

PROTESI

DOCENTE
Prof. Stefano CAROSSA
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708362
E-mail: stefano.carossa@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


- Seminari teorici sulla pianificazione del trattamento protesico
- Esercitazioni pratiche
- Riabilitazione clinica di pazienti

ESAME
Discussione di casi clinici.

146
CORSO INTEGRATO DI PROTESI II

SALUTE ORALE SALUTE GLOBALE

DOCENTE
Prof. Francesco BASSI
Clinica Odontoiatrica
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6331538
E-mail: francesco.bassi@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento online

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Il percorso formativo in “Salute orale e salute globale ha l’obiettivo di promuovere una formazione completa e
coordinata su questo tema e aggiornare l’attuale percorso di studio nel corso di laurea in odontoiatria e protesi
dentaria affinché meglio si adatti ad affrontare le sfide e cogliere le opportunità di un mondo globalizzato.
In particolare, questo percorso formativo si propone di fornire ai partecipanti conoscenze, nozioni e strumenti di
analisi in materia di “Salute orale e salute globale” (problematiche e possibili risposte), al fine di promuovere un
approccio globale alla salute orale.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Definire le dimensioni più rilevanti della salute della popolazione e identificarne i determinanti distali e prossimali
in un contesto nazionale e locale.
 Delineare l’evoluzione storica dei sistemi sanitari e l’emergere del concetto di diritto alla salute, identificando gli
elementi costitutivi dei principali modelli di organizzazione sanitaria e la loro correlazione con i modelli di welfare.
 Esaminare l’impatto della globalizzazione sulla salute identificando le principali relazioni tra salute e sviluppo.
 Conoscere la realtà delle comunità svantaggiate.
 Misurare le disuguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria e descrivere le politiche di contrasto.
 Affrontare le problematiche di salute orale fornendo le linee base per risolverle.
 Riconoscere nella cooperazione odontoiatrica internazionale le potenzialità di contrasto delle diseguaglianze nella
salute, identificando le principali possibilità di impegno del professionista odontoiatra.

PROGRAMMA D’ESAME
Riflette il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
Le indicazioni sui testi consigliati verranno fornite all’inizio del corso.

147
CORSO INTEGRATO DI PROTESI II

SEMINARIO DI ODONTOIATRIA PROTESICA

DOCENTE
Dott. Vincenzo NOTARO
Dipartimento Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 011 6708367/8360
E-mail: vincenzo.notaro@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento

Dott. Federico MUSSANO


Dipartimento Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 0116708360
Fax 0116708389
E-mail: federico.mussano@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento

OBIETTIVI FORMATIVI
Formulazione di una corretta diagnosi clinica con relativa prognosi e di un piano di trattamento riabilitativo del cavo
orale.

PROGRAMMA DEL SEMINARIO


Importanza della letteratura e della Evidence Base Medicine.
Guida ragionata alla diagnosi e al piano di trattamento protesico: Mappe di orientamento clinico e riabilitativo.
Discussione di casi clinici.

TESTI CONSIGLIATI
Preti G., Riabilitazione Protesica. Torino, UTET, 2003.

148
CORSO INTEGRATO DI PROTESI II

IMPLANTOPROTESI SOCIALE

DOCENTE
Dott.ssa Paola CERUTI
Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana
Dental School - Via Nizza, 230 - Torino
Tel. 0116708367/8360
E-mail: paola.ceruti@unito.it
Ricevimento: venerdì h. 12.30 - 13.30

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
 Presentazione del corso
 Concetto di osteointegrazione
 Introduzione agli impianti dentali
 Selezione del paziente edentulo ai fini implantologici: aspetti anatomo funzionali, sistemici e farmacologici
 Tessuti duri e tessuti molli peri-implantari nel paziente totalmente edentulo
 La protesi mobile su impianti: quadro epidemiologico e sociale
 La protesi mobile su impianti: pianificazione del caso impiantare
 La protesi totale ancorata ad impianti: l’overdenture mandibolare
- principi biomeccanici
- modalità di ancoraggio
 Protesi parziale rimovibile ancorata ad impianti
- principi biomeccanici
- modalità di ancoraggio

PROGRAMMA D’ESAME
Lo studente dovrà essere in grado di:
- descrivere il concetto di osteointegrazione
- selezionare i pazienti da trattare con impianti e pianificare il trattamento implantoprotesico con protesi rimovibile
- descrivere le caratteristiche generali dei tessuti duri e dei tessuti molli peri-implantari
- elencare i principali dati socio-epidemiologici relativi all’edentulismo
- descrivere i principi base di protesi mobile su impianti,
- descrivere le tecniche protesiche di ancoraggio.

TESTI CONSIGLIATI
- Preti G. , “Riabilitazione protesica”, Torino: UTET 2003
- Materiale didattico consegnato durante il corso

149
CORSO INTEGRATO DI PROTESI II

IMPLANTOPROTESI AVANZATA

DOCENTE
Prof. Gianmario SCHIERANO
Clinica Odontoiatrica
Corso Dogliotti, 14 – Torino
Tel: 011 6708358
E-mail: gianmario.schierano@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico o via mail

OBIETTIVI DEL CORSO


- Conoscenza dei fenomeni biologici che intervengono nella guarigione ossea.
- Conoscenza del concetto di osseointegrazione.
- Conoscenza dei materiali utilizzati in implantologia.
- Conoscenza delle superfici implantari (Macro e microtopografia di superficie).
- Conoscenza della tecnica Cad-Cam.
- Conoscenza della selezione del paziente a fini implantoprotesici.
- Conoscenza dei principi di base della protesi fissa e della protesi parziale rimovibile su impianti.

PROGRAMMA DEL CORSO


Lezioni Teoriche
 Presentazione del corso.
 Approfondimento dell’osseointegrazione in implantologia orale.
 Materiali utilizzati in implantologia orale.
 Macro e microtopografia delle superfici implatari.
 Principi biologici nella guarigione delle ferite ossee in implantologia orale.
 Selezione del paziente implantoprotesico: protesica e sistemica.
 Tecnica Cad-Cam
 Diagnosi dell’edentulismo parziale e totale a fini implantoprotesici.
 Principi base della protesi fissa su impianti.
 Principi base della protesi fissa su impianti per il trattamento di pazienti totalmente edentuli.
 Principi base della protesi fissa su impianti per il trattamento di pazienti parzialmente edentuli.
 Principi base della protesi fissa su impianti per il trattamento delle monolacune dentarie.
 Principi base della protesi parziale rimovibile su impianti per il trattamento di pazienti parzialmente edentuli.
 Esercitazioni cliniche.

TESTI CONSIGLIATI
- Riabilitazione protesica, G. Preti. Ed UTET
- Appunti delle lezioni.
- Approccio biologico al trattamento del paziente edentulo. G.Preti e G.Gassino. Quintessenza Edizioni s.r.l Milano

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CORSO INTEGRATO DI PARODONTOLOGIA II

PARODONTOLOGIA

DOCENTE
Prof. Mario AIMETTI
Clinica Odontoiatrica
Corso Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6331543
E-mail: mario.aimetti@unito.it
Ricevimento: su appuntamento

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
La rimozione della placca batterica e del tartaro rappresenta, insieme alla motivazione ed istruzione del paziente
alle manovre di igiene orale, il cardine della terapia parodontale. Fondamentale è acquisire la conoscenza degli
strumenti manuali, sonici ed ultrasonici e dei presidi farmacologici utili come supporto alla terapia non chirurgica.
Verranno trattate le tematiche necessarie a comprendere le indicazioni e i limiti di questa terapia.
La terapia chirurgica plastica parodontale affronterà principalmente le problematiche relative alle tecniche di
aumento di gengiva aderente e di copertura delle recessioni gengivali.
Saranno trattate le differenti tecniche terapeutiche dei difetti ossei con particolare riferimento alla chirurgia ossea
resettiva e rigenerativa. Verrà approfondita l’importanza della terapia di supporto per un’adeguata e prevedibile
prognosi delle malattie parodontali e delle terapie odontoiatriche. Infine, non si può prescindere dalla conoscenza
delle interrelazioni tra parodonto ed endodonto e dei rapporti con ortodonzia e protesi.
Vengono riportate di seguito le tematiche relative alle lezioni teoriche ed alle esercitazioni cliniche.

PROGRAMMA DEL CORSO


 Terapia non chirurgica
 Antibioticoterapia locale e sistemica.
 Relazioni tra parodonto ed endodonto.
 Rapporti tra parodontologia ed ortodonzia.
 Relazioni protesico-parodontali
 Principi generali di chirurgia parodontale.
 Chirurgia plastica parodontale.
 Chirurgia ossea resettiva.
 Chirurgia ossea ricostruttiva.
 Terapia di supporto e prognosi

ESERCITAZIONI PRATICHE
Lo studente impara a conoscere i diversi tipi di curettes, il loro corretto impiego ed affilatura. Dovrà portare a
termine almeno 1 caso di terapia non chirurgica di parodontite documentando il caso con l’esecuzione pre e
postoperatoria delle fotografie endorali, radiografie e rilevamento dei parametri parodontali.
La frequenza in Reparto è annuale: inizia col primo lunedì di settembre e si conclude con l’ultimo venerdì di luglio.
Sono previsti due studenti al giorno per la levigatura. L’orario giornaliero della frequenza è 9.00 -12.00.
A turno uno studente della giornata si fermerà in reparto fino alle 13.00 per coadiuvare il medico di reparto nelle
visite di consulenza.

151
PROGRAMMA D’ESAME
E’ prevista una prova scritta a risposta multipla, al superamento della quale si accede ad una prova orale ed alla
presentazione dei casi clinici.

TESTI CONSIGLIATI
J. Lindhe, “Parodontologia e Implantologia Dentale”, Ed. Martina Bologna

152
CORSO INTEGRATO DI ORTOGNATODONZIA II

ORTOGNATODONZIA

DOCENTE
Prof. Pietro BRACCO
Clinica Odontoiatrica
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6331525
E-mail: pietro.bracco@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

PROGRAMMA DEL CORSO


SEMEIOTICA ORTOGNATODONTICA - BILANCIO DIAGNOSTICO IN ORTOGNATODONZIA
 Visione globale delle malocclusioni e correlazioni con il rachide.
 Anamnesi medica, dentale e sociale: Motivi per cui si richiede il trattamento.
 Dati diagnostici essenziali: Analisi delle fotografie dei pazienti e dei genitori. Analisi dei modelli roccolati. Analisi
della ortopantomografia. Cefalometria clinica. Cefalometria comparata.
 Dati diagnostici mirati: Scelta e motivazione secondo le indicazioni cliniche. Esame auxologico. Esame ORL. Esame
fisiatrico. Esame foniatrico. Axiografia computerizzata. Sirognatografia. Kinesiologia. Elettromiografia. Cartella
clinica informatizzata.
 Elementi di classificazione delle anomalie di occlusione: Classificazione di Angle: classe I, classe II divisione 1,
classe II divisione 2, classe III, pseudoclasse III. Relazioni dentali trasversali. Relazioni dentali verticali.
 Relazioni basali tra i mascellari: Morso profondo di tipo scheletrico, deviazione di dimensione e di posizione.
Morso aperto di tipo scheletrico, deviazione di dimensione e di posizione. Classe II di tipo scheletrico, deviazione
di dimensione e di posizione. Classe III di tipo scheletrico, deviazione di dimensione e di posizione. La funzione e
le principali malocclusioni, le abitudini viziate.
OBIETTIVI E POSSIBILITÀ DELLA TERAPIA ORTOGNATODONTICA - BILANCIO DIAGNOSTICO E PIANO TERAPEUTICO
 Bilancio dimensionale: Armonia dento-alveolare. La riposizione incisiva. La riposizione molare. L’espansione.
 Bilancio funzionale: La posizione dentale in rapporto alla tipologie croniche ed alle determinanti dell’occlusione.
 Le estrazioni in ortognatodonzia: Le estrazioni seriate. Le estrazioni omogenee. Le estrazioni eterogenee.
 Obiettivi e limiti terapeutici: I movimenti dentali elementari: estrusione, intrusione, rotazione, inclinazione.
Movimenti controllati delle radici, movimento corporeo e traslazione. Sistemi di forza e risposte tessutali. Gli
spostamenti antero-posteriori. Gli spostamenti dentari nelle malocclusioni a discrepanza verticale e trasversale.
Le anomalie del tragitto di chiusura.
 Pianificazione del trattamento ortognatodontico. Apparecchiature e tappe. Prognosi e durata: Priorità dei
trattamenti. Terapia precoce. Terapia nell’età evolutiva. I tappa: fase di intercettazione. II tappa: fase iniziale della
correzione. III tappa: fase finale della correzione. IV tappa: contenzione.
 Generalità sulle apparecchiature rimovibili, fisse, miste, con ancoraggio intraorale e con ancoraggio extraorale:
Intercettamento e terapia con apparecchiature funzionali nei casi con: deep-bite dentale e/o basale, open-bite
dentale e/o basale, cross- bite dentale e/o basale, II classe dentale e/o basale, III classe dentale e/o basale.
 Intercettamento e terapia con apparecchiature a trazioni extraorali: Cenni di terapia nelle discrepanze sagittali.
Apparecchiature con trazioni antero-posteriori. Apparecchiature con trazioni postero-anteriori. Cenni di terapia
nelle discrepanze verticali. Apparecchiature con trazione verticale.
 Terapia con apparecchiature fisse: Cenni di terapia della malposizione dentale e delle discrepanze sagittali,
verticali e trasversali. Ottimizzazione dell’occlusione e della funzione.
 Apparecchiature miste: Interazioni e sinergismi delle apparecchiature fisse, ortopediche e funzionali.
 Contenzione: La verifica ortognatologica del trattamento e la contenzione: prognostica e durata.
 Complementi diversi: Cenni di terapia delle gravi malformazioni. Ortognatodonzia e chirurgia maxillo-facciale.
Ortognatodonzia nell’adulto ed ortodonzia pre-protesica. Parodontologia, igiene ed ortognatodonzia. Controllo di
come vengono portate le apparecchiature. Organizzazione dello studio ortodontico.

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FUNZIONE MASTICATORIA
 Descrizione delle componenti dell’occlusione: Componenti ossee, dentali e neuromuscolari. La masticazione da
un punto di vista statico e da un punto di vista dinamico. Mezzi e metodi di rilevamento della funzione
masticatoria: motivazioni ed applicazioni cliniche.
 Terapia delle disfunzioni stomatognatiche: Terapia strutturale: le placche di riposizionamento mandibolare.
Terapia non strutturale: biofeedback ed altre metodiche di rilassamento muscolare.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- De Michelis B., Re G., “Trattato di clinica Odontostomatologica”, Ed. Minerva Medica, Cap. XLV a cura di P. Bracco.
- Gianni E., “La nuova ortognatodonzia”, Piccin Ed., Padova.
- Maj G., “Manuale di Ortodonzia”, Casa Editrice Prof. Riccardo Patron, Bologna.
- Falconi F., “Impostazione diagnostica obbiettivi e piano di trattamento in ortodonzia", Gruppo Editoria Cadmos,
Milano.
- Moyers R.E., “Manuale di Ortodonzia", Scienza e Tecnica Dentistica, Ed. Internazionali, Milano.
- Enlow D.H., “Crescita cranio facciale”, Cides Odonto, Ed. Internazionali.

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CORSO INTEGRATO DI ORTOGNATODONZIA II

SEMINARIO DI ORTOGNATODONZIA

DOCENTE
Prof. Pietro BRACCO
Clinica Odontoiatrica
C.so Dogliotti, 14 - Torino
Tel. 011 6331525
E-mail: pietro.bracco@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

Il programma del Seminario sarà fornito a lezione direttamente dal Docente.

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CORSO INTEGRATO DI ORTOGNATODONZIA II

FISIOPATOLOGIA DELLA MASTICAZIONE

DOCENTE
Dott.ssa Maria Grazia PIANCINO
Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana
Via Santena 7 - Torino
Tel. 011 6331525/6
E-mail: mariagrazia.piancino@unito.it
Ricevimento: previo appuntamento telefonico

OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Conoscenza e diagnosi del pattern masticatorio e dell’attività neuromuscolare in condizioni di occlusione fisiologica
e patologica.

PROGRAMMA DEL CORSO


Il pattern masticatorio e l’attività neuromuscolare in condizione di occlusione fisiologica:
 Caratteristiche del pattern masticatorio
 Coordinamento neuromuscolare durante la masticazione
 Alterazioni del ciclo masticatorio e dell’attività neuromuscolare conseguenti a diversi tipi di malocclusione.
Valutazione ed interpretazione dei tracciati prima e dopo terapia ortodontica.
Acquisizione e registrazione dei cicli masticatori e dell’attività elettromiografia.

PROGRAMMA D’ESAME
Coincide con il programma del corso.

TESTI CONSIGLIATI
- A. Woda “Fisiologia del sistema stomatognatico” Masson Italia editore
- A. Lewin “Electrognathographics”Quintessence Publishing

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