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ANCHE DURANTE IL DIGIUNO,

DIGIUNO E SALUTE

IL CORPO «MANGIA»
Lo sforzo di astinenza in cui ci mette il digiuno è un atto forte di sospensione dei desideri, che
toglie il rumorio di voci interne, di false necessità e dipendenze che ci confondono, e ci rivela
un’energia ulteriore e radicale. Nel testo, l’autore approfondisce alcuni temi anticipati in un
precedente articolo (cf. ECO 3/2016) dal titolo: «Un’esperienza che vanta tre lustri. Digiuno e
meditazione per una migliore qualità della vita».

ossiamo applicare al digiu- rigenerandoli. A dir vero il fenome- Ne abbiamo avuto conferma con

P no il detto biblico del Sag-


gio: «Tutto ha il suo mo-
mento, e ogni evento ha il suo tempo
no fu scoperto negli anni sessanta
del Novecento, quando gli scien-
ziati osservarono che in particolari
un gruppo di digiunanti l’estate scor-
sa a Campello sul Clitunno, dove la
dott.ssa Giulia de Iaco, specialista in
sotto il cielo» (Qo 3,1). E infatti, a circostanze le cellule avvolgono al- biologia nutrizionle e disturbi del
ben vedere, il ciclo giornaliero del- cuni dei propri elementi nei cosid- comportamento alimentare, in colla-
l’esistenza umana comporta una fase detti “lisosomi”, dove vengono de- borazione con la madre, dott.ssa Si-
diurna in cui si provvede all’alimen- gradati. La scoperta dei “lisosomi” monetta Marucci, ha sottoposto i
tazione, e una fase notturna che di – termine ripreso dal greco, che in- partecipanti a un esame bioimpeden-
sua natura comporta l’astensione da dica elementi somatici destinati a ziometrico, altrimenti detto un esa-
cibi e bevande. Come se, in linea di dissolversi – avvenne nel 1949 e me che studia la presenza dell’acqua
massima, dalle 8 di sera alle 8 di valse al suo autore, lo scienziato extra e intracellulare, la massa cellu-
mattina il corpo esigesse un tratta- belga Christian de Duve, il Nobel lare e il rapporto tra massa grassa e
mento alternativo all’altra metà delle per la medicina nel 1974. Yoshino- massa magra. Compiuto prima e im-
ventiquattrore della sua
vita quotidiana.

l’autofagia

Ma il corpo, durante la
fase in cui si astiene dal-
l’approvvigionamento di
alimenti, non per questo
cessa di “nutrirsi”, provve-
dendo a una vera e pro-
pria auto-rigenerazione.
Ciò emerge con partico-
lare evidenza nei tempi
di digiuno. Lo scorso an-
no è stato assegnato il
premio Nobel della me-
dicina al giapponese Yo-
shinori Oshumi per aver
scoperto i meccanismi
della cosiddetta “autofa-
gia”. Yoshinori è nato a
Fukuoka, in Giappone, lo scienziato giapponese Yoshinori Ohsumi, Nobel per la Medicina per gli studi
nel 1945 e si è laureato sull’“autofagia”
in medicina a Tokyo, per
poi conseguire la specia-
lizzazione alla Rockefeller Univesity ri, a sua volta, ha identificato i geni mediatamente dopo la settimana di
di New York. che presiedono all’autofagia, così digiuno integrale (supportato esclusi-
L’autofagia è il processo con cui da definirne il processo. Un proces- vamente con acqua e tisane), l’esa-
una cellula degrada una parte di se so che si verifica particolarmente me, peraltro assai semplice, ha offer-
stessa per riciclarne i componenti, durante il digiuno. to dei dati oltremodo significativi, a

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DIGIUNO E SALUTE

conferma di quanto si diceva circa tare che le prime prevalgono di zando come fonti di energia le cel-
l’autolisi che si verifica durante il di- gran lunga sulle seconde. Nell’in- lule malate, i virus e i batteri e
giuno. tento quindi di offrire una visione compiendo pertanto un’azione di
Volendo essere più precisi, il co- ancora più circostanziata degli ef- pulizia. Valga come esempio il fatto
siddetto “catabolismo”, ossia la di- fetti prodotti dal digiuno, possiamo che si può ricavare energia dalla
struzione dei tessuti in questo caso aggiungere altri dati, attraverso una spazzatura!
“malati” o avariati, risulta accresciu- rilevazione dovuta a esami di routi- Evidentemente anche il digiuno ha
to, a dimostrazione che l’organismo ne, compiuti come sempre a digiu- per così dire il suo prezzo. Ne è
durante il digiuno mette in atto rea- no concluso. Dopo una settimana di coinvolto senz’altro il cuore. Sempli-
zioni positive e autoguari- ce è la ragione: il sangue
trici, tra cui appunto l’au- contiene glucosio che ga-
tofagia. È ben vero che il rantisce all’organismo il
patrimonio idrico diminui- giusto tasso di glicemia. Il
sce, peraltro compensato glucosio gli viene fornito
dal raccomandato apporto dal fegato; ma poiché non
idrico giornaliero. La mas- può approvvigionarsene at-
sa magra, paradossalmen- traverso gli alimenti, il san-
te, si riduce in modo più gue ricerca il glucosio nel-
significativo di quella gras- l’intero organismo e quindi
sa (chi venisse a digiunare si sobbarca un maggiore
soltanto per dimagrire, ri- lavoro che si traduce nel-
marrebbe come si suol di- l’accelerazione del battito
re con le pive nel sacco). cardiaco, eventualmente
Ciò è dovuto al fatto che accompagnato da sudora-
l’organismo, durante il di- zione (cosa che si può ve-
giuno, in assenza di cibi rificare anche durante il
abbassa evidentemente il riposo notturno). Alla stes-
metabolismo, nell’intento sa stregua si può dare un
di conservare le proprie l’esame bioimpedenziometrico in sintesi aumento della pressione.
scorte alimentari. È pure Si tratta sempre dell’azio-
interessante rilevare, dagli ne delle catecolamine che
esami compiuti, che, nonostante la digiuno, si verifica un abbassamen- sostengono la pressione e possono
riduzione dei liquidi di cui si diceva, to, in funzione anti-diabetica, della rialzarla, compensando l’abbassa-
lo scambio tra sodio e potassio, ele- glicemia, ossia della presenza di mento dovuto alla mancanza di ali-
menti vitali di prim’ordine, resta zuccheri nel sangue. Analogamente menti. Il corpo infatti esige un livel-
pressoché costante. si riduce il colesterolo globale, so- lo di energie indispensabili per
Il dato interessante è stato quindi prattutto quello cattivo. In assenza mantenere gli organi vitali (cervel-
che, mentre nell’anoressia lo, cuore, polmoni, fega-
e nella malnutrizione il ca- to, reni).
tabolismo si abbassa, in tut- Non meno coinvolto
ti i nostri digiunanti si è nella pratica del digiuno è
alzato, rivelando un mi- il fegato, che registra un
glioramento del metaboli- sovraffaticamento dovuto
smo. L’interpretazione è in alla sua stessa purificazio-
accordo con l’ipotesi auto- ne, per cui si può verifi-
fagica, perché, evidente- care un aumento tempo-
mente, l’organismo non raneo delle transaminasi,
attacca i tessuti sani (cata- enzimi o sostanze i cui va-
bolismo), ma elimina le lori indicano lo stato di sa-
cellule potenzialmente già lute o di malessere epatici.
morte o danneggiate. In ...anche il digiuno ha per così dire il suo prezzo E poiché il digiuno rimette
questo senso si interpreta in circolo le scorie accu-
l’effetto protettivo antitu- mulate dall’organismo nel-
morale. A riprova che il digiuno “non di glucosio (cui provvede l’assun- l’intento di eliminarle, anche l’aci-
fa male”. zione di carboidrati), si producono do urico può subire un temporaneo
i cosiddetti corpi chetonici apporta- incremento, tendenzialmente neu-
tori di energia. Alla stessa stregua, tralizzato dall’abbondante apporto
luci e… ombre del digiuno
durante il digiuno i mitocondri (ele- idrico.
menti all’interno della cellula de- In ogni caso…, provare per cre-
Si dànno in ogni caso, come in putati alla trasformazione degli ali- dere!
qualsivoglia esperienza, luci e om- menti in energia) esplicano la loro
bre. La posta in gioco sarà nel costa- azione su ciò che è avariato, utiliz- Antonio Gentili

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