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TRATTAMENTI TERMICI
DEI MATERIALI BASE
E DEI GIUNTI SALDATI
Una possibile classificazione dei trattamenti termici può essere stilata in relazione alla
temperatura massima che viene raggiunta durante il trattamento stesso:
• trattamenti durante i quali la temperatura massima raggiunta è superiore ad Ac3 (ricottura,
normalizzazione e tempra);
• trattamenti durante i quali la temperatura massima raggiunta è inferiore ad Ac1
(distensione e rinvenimento).
In questa lezione viene proposta una descrizione di carattere generale dei principali
trattamenti termici; in particolare, verranno definiti:
Ricottura
TEMPERATURA
Ricottura completa
Austenite
La ricottura completa viene effettuata per
TA
annullare o attenuare gli effetti di trattamenti Ac3
o lavorazioni (a caldo e a freddo) precedenti. Ferrite α e Austenite Ac1
Le modalità di esecuzione sono evidenziate
nei diagrammi a lato. La temperatura Ferrite α
aumenta progressivamente fino al valore
TA≅T(Ac3)+50°C; il valore TA viene
TA TEMPO
mantenuto fino a che la temperatura è
Ac3
TEMPERATURA
uniforme in tutti i punti del materiale e la Ac1
trasformazione della ferrite austenite è A.+F.
Austenite A.+F.+P.
completa; infine il materiale viene raffreddato
lentamente in forno, in modo tale da Ferrite e
A. + Bainite perlite
ottenere, come è possibile notare nel
diagramma CCT, una struttura finale
A. + Martensite
ferritico-perlitica. La struttura finale, a
grano “grosso”, è caratterizzata da notevole Martensite
duttilità, dolcezza e lavorabilità. log(t)
TA
TEMPERATURA
Ricottura isotermica Ac3
Ac1
Nella ricottura isotermica, la variazione nel TB
tempo della temperatura viene definita in A.+F.
relazione alle curve TTT del materiale, A.+F.+P. Ferrite
Austenite e perlite
come indicato nel diagramma a lato:
• in una prima fase, il materiale portato
alla temperatura massima di A. + Martensite
A. + Bainite
trattamento secondo le medesime
modalità previste nella ricottura Martensite
completa; log(t)
• dopo la fase di permanenza alla temperatura di ricottura, il materiale viene
rapidamente portato alla temperatura TB inferiore a T(Ac1);
• la temperatura TB viene mantenuta fino alla completa trasformazione
dell’austenite in ferrite e perlite;
• completata la trasformazione, il materiale viene rapidamente raffreddato in aria
fino alla temperatura ambiente.
Rispetto alla ricottura completa, la ricottura isotermica consente una riduzione
significativa dei tempi di trattamento ed un affinamento del grano (e, quindi, una
migliore lavorabilità alla macchina utensile con asportazione di truciolo).
Normalizzazione
Il trattamento termico di normalizzazione viene effettuato per ridurre le dimensioni
del grano, ed ottenere, nel contempo, un materiale più omogeneo.
Le fasi principali del trattamento sono evidenziate nel prospetto seguente:
• il materiale viene portato ad una temperatura TA≅T(Ac3)+70°C; la temperatura
TA viene mantenuta fino alla completa trasformazione della ferrite e della perlite
in austenite;
• terminata la permanenza a TA, il materiale viene raffreddato rapidamente, in aria
calma.
La variazione di temperatura deve essere uniforme in tutti i punti del materiale. La
velocità di raffreddamento è un parametro molto importante:
• un raffreddamento troppo lento può causare la formazione di microstrutture simili
a quelle ottenute con il trattamento di ricottura;
• un raffreddamento troppo veloce può causare la formazione di microstrutture
bainitiche o martensitiche, caratterizzate da elevata durezza e fragilità.
La struttura finale presenta un grano molto fine e regolare; la resistenza
meccanica e il carico unitario di snervamento sono significativamente superiori
rispetto allo stato ricotto.
TA
Tempra
TEMPERATURA
Ac3
Nei diagrammi a lato sono rappresentate le Ac1
A.+F.
variazioni della temperatura nel tempo che Austenite A.+F.+P.
caratterizzano due differenti trattamenti Ferrite e
termici di tempra: A. + Bainite perlite
• la tempra differita martensitica o scalare
prevede, dopo la completa austenitizzazione A. + Martensite
del materiale, un raffreddamento rapido fino
Martensite
alla temperatura “martensite start”, seguito
da un breve “mantenimento”, per ottenere log(t)
l’equilibrio termico nel pezzo. Il
TEMPERATURA
raffreddamento viene quindi completato Ac3
ottenendo una struttura finale Ac1
completamente martensitica;
A.+F.
• la tempra bainitica, dopo il raffreddamento A.+F.+P. Ferrite
rapido iniziale, prevede un “mantenimento Austenite
e perlite
isotermo” ad una temperatura di poco
superiore a “martensite start”, in modo tale
A. + Martensite
da attraversare il campo bainitico; la struttura A. + Bainite
finale è quindi prevalentemente bainitica o
Martensite
bainitico - martensitica.
log(t)
Istituto Italiano della saldatura 7/18
ENTE MORALE
Metallurgia e saldabilità
La formazione dei carburi ha una notevole influenza sulla tenacità del materiale. Una eccessiva
coalescenza o, al contrario, la formazione di carburi finemente dispersi non consentono il
raggiungimento dei valori di tenacità ottimali. È quindi necessario valutare con attenzione le
temperature di trattamento e i tempi di mantenimento.
La tempra ed il successivo rinvenimento costituiscono il trattamento termico
di bonifica.
Conclusioni
I trattamenti termici dei materiali base e dei giunti saldati vengono utilizzati per
ottenere un incremento delle proprietà di un manufatto (resistenza meccanica,
tenacità, durezza superficiale, resistenza alla corrosione) che ne determinano
l’idoneità ad un determinato utilizzo.
In alcuni casi, ad esempio nel trattamento termico post-saldatura di apparecchi a
pressione, la necessità del trattamento è esplicitamente prescritta dalla normativa
adottata per la progettazione e la costruzione, che fissa anche le modalità di
esecuzione del trattamento stesso.
Le modalità di esecuzione del trattamento ed, in particolare, la corretta definizione
del ciclo termico imposto al materiale trattato sono elementi fondamentali per
l’esito dell’operazione. Un trattamento termico errato può compromettere
severamente, ed in alcuni casi in modo irreversibile, le caratteristiche del manufatto.
Per una esecuzione ottimale del trattamento termico, sono necessarie attrezzature
idonee: forni di capacità adeguata (in relazione al peso e alle dimensioni del pezzo
trattato), sistemi di controllo della temperatura, apparecchiature per l’esecuzione di
trattamenti localizzati.