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Anno scolastico: 2015/2016

La flessione deviata

Prof. Roma Carmelo


Scopo dell’unità didattica
La flessione deviata

Lo scopo dell’unità didattica è la determinazione delle sollecitazioni


interne dovute alla flessione deviata o flessione obliqua.
E’ questa un caso particolare di sollecitazione che il progettista di
strutture nel corso della sua attività, si troverà ad affrontare;
caso tipico di elementi soggetti a flessione deviata sono gli arcarecci
dei tetti.
Abbiamo visto nelle scorse lezioni la flessione retta che si ha quando in una
generica sezione della trave agisce un momento che è contenuto in un piano
contenente, a sua volta, uno degli assi principali d’inerzia: l’asse y o x.
Se la trave in figura è la nostra generica trave, immaginiamo di tagliarla con un
piano verticale contenete uno degli assi principali d’inerzia della sezione. L’asse neutro
x-x sarà l’asse coniugato, ciascuna retta contiene il centro relativo (baricentro dei
momenti statici) dell’altra.

S
S

y y

Mx
x

G G
Asse neutro x x
x

y
y
Asse di sollecitazione
Cosa succede nel caso di sollecitazione deviata?
L’ asse di sollecitazione non coincide con nessuno degli assi principali d’inerzia,
ad esempio il caso degli arcarecci dei tetti, sui cui gravano carichi in direzione
verticale, essi presentano gli assi principali obliqui rispetto all’asse di
sollecitazione
S
y

Cicogna
Canale di gronda

Finitura di stucco
Catena

Avremo un’asse di sollecitazione S contenente il momento flettente che non


coincide con gli assi principali d’inerzia y-y e x-x
Esempio di travi soggette a flessione deviata

Arcarecci o terzere
Nel caso di flessione deviata o flessione obliqua l’asse di sollecitazione s e l’asse
neutro n non coincidono con gli assi principali d’inerzia della sezione, ma sono due assi
coniugati qualsiasi, non ortogonali, come schematizzato nella figura sottostante.
Significa che l’uno contiene il centro relativo dell’altro asse, .

P
S S
y

P y
C

B
n
n
x

x
x
n x
ass
en
eut
B ro
A

y
Diagramma delle tensioni nella sezione per effetto della flessione deviata
y
S

n
x

Parte compressa
x
n -
ass
en
eut
ro

+
Parte tratta

Per determinare le tensioni occorrerebbe sapere il momento d’inerzia rispetto all’asse


neutro I n e la distanza del punto in esame, ortogonale dall’asse x-x
Come vedremo si ovvierà a questa complicazione adottando alcuni accorgimenti.
• Prendiamo in esame una sezione soggetta ad un carico P il cui asse di sollecitazione
forma un angolo a con l’asse verticale della sezione y-y, figura (a)

• Per comodità ruotiamo la sezione dell’angolo a figura (b)

y
y

P
P
C

B B C

x x
x

A A B
y
y

(a) ( b)
Il problema della flessione deviata viene ricondotta al caso della flessione retta,
scomponendo il momento flettente esterno M generato dalle forze agenti lungo l’asse s in
due sollecitazioni parziali:
• Il momento Mx agente nel piano di traccia y, il cui asse neutro è rappresentato dall’asse x;
• il momento My agente nel piano di traccia x, cui corrisponde l’asse neutro y.
Con le notazioni scientifiche riportate della figura abbiamo:
Mx = M · cos α e My = M · sen α
y s
Asse di sollecitazione
P y
s
B C Bivettore Asse di sollecitazione

M
Px M y = M sen
x x x x
M x = M cos

A B

y
s s y
Notazione sul verso dei Momenti e
rappresentazione grafica mediante bivettore

y
Mx
Asse neutro di My y

s
x Asse di sollecitazione

M y = M sen
My x x y y

x M x = M cos B S C B S C

Asse neutro di Mx

My
x x x x
R R
y Mx
G V G V

s y

A U D A U D

Trazione

y y

Regola per determinare il senso del momento)


(Guardando dalla parte del pollice ruotare la mano in senso antiorario)
Poiché sia x-x sia y-y sono assi di simmetria della sezione, la trave è
soggetta a due flessioni rette agenti in piani normali fra loro; le relative
tensioni interne sono:

y y
Parte compressa

-
Mx
y'

M y = M sen
x x x x
M x = M cos

Parte tesa x'


y
y
-

+
Parte compressa
Parte tesa
My

M x  y' M y  x'
1  2 
Ix Iy
in cui le distanze (x’ e y’) sono misurate perpendicolarmente ai singoli assi neutri e i
momenti d’inerzia sono calcolati rispetto a tali assi.
L'andamento delle tensioni è dato dalla formula binomia di Navier.
• Si possono ricavare le due tensioni σ come se avessimo contemporaneamente due
flessioni rette, una con asse di sollecitazione X e l’altra con asse di sollecitazione Y
• La σ totale (cioè dovuta alla flessione deviata) sarà la somma di tutte e due.
Ossia per il principio della sovrapposizione degli effetti le tensioni totali sono date dalla
somma algebrica delle tensioni parziali e cioè:

M x  y ' M y  x'
  1   2  
Ix Iy

Il doppio segno presente nella formula avverte che si deve tener conto degli sforzi
(di trazione o di compressione) dovuti ai due momenti parziali.

Tenendo presente che i moduli di resistenza sono uguali a:

Ix Iy Mx My
Wx  ; Wy  ;  max  1   2  
y max xmax Wx W y
Se si vuole determinare la tensione in un punto generico della sezione, si sommano
algebricamente tensioni parziali :

M x  y ' M y  x'
  1   2  
Ix Iy
y

B C

- -M x

M y = M sen
x G x
R V
M x = M cos
1
+

A U D
as
se -
ne
utro
-
+

y
Lungo l’asse neutro:
-M y
+ 1 2 1   2  0
Le tensioni massime sono date dalla somma algebrica delle tensioni parziali
prendendo in considerazione i punti più distanti dall’asse x e cioè:
M x  y max M y  xmax
 max   1 max   2 max  
Ix Iy
y
= compressione
B S C

- Mx La formula può anche essere espressa:


Mx My
 max   1 max   2 max  
x G
My
x
Wx W y
R V
Mx

+
C
A U D

as
se - max
ne (compressione)
ut
- ro
+

= trazione
y

My
+
max
(trazione )
La posizione dell’asse neutro può essere determinata per via grafica oppure
mediante procedimento analitico.

Mediante il metodo grafico, si individuano i punti di intersezione dell’asse di


sollecitazione con l’ellisse centrale d’inerzia, la parallela passante per il baricentro alle
parallele passanti per i punti prima definiti rappresenta l’asse neutro.

y
S

B
n
x
G

x
n
ass
en
eut
B ro
A

S
1° metodo per la determinazione dell’asse neutro mediante procedimento analitico.

L’equazione dell’asse neutro, nel


y sistema di riferimento fissato per la
sezione, si ricava osservando che
B S C
esso, per definizione, è il luogo dei
- Mx
punti che hanno tensione nulla:
M x  y' M y  xmax
  1   2   0
My Ix Iy
x x

M x  y ' M y  xmax
R G V
Mx
y'  0
Ix Iy
+ M x  y' M y  xmax
da cui 
A U D Ix Iy
as
x max se -
ne M y Ix
ut
- ro e cioè y'    x max
Mx Iy
+

y
My y'
tg   ;   arctg
+ xmax
2° modalità per la determinazione dell’asse neutro.
Sovrapponendo gli effetti, ricordando che per tutti i punti costituente l’asse neutro
baricentrico deve essere s=0. Per convenzione si assumono i momenti positivi se
traggono le fibre inferiori ( yt o x negativi) : Nel nostro caso avremo: y y

M x  yt M y  xt B S C B S C

 0
Ix Iy My
x x x x
R G V R G V
Mx
sostituendo :

M  cos   yt M  sen  xt A U D A U D

 0 Trazione
Ix Iy
y y
y

B S C
ossia : - Mx

cos   y t sen  xt x
My
x
 0 Mx
R G V
yt
Ix Iy

+
A U D

as
xt se -
ne
ut
- ro
+

y
My
+
cos   y t sen  xt
Quindi : 
Ix Iy
sen  xt Ix
S yt   
y Iy cos 
sen Ix
yt     xt
Iy cos 
C sen I x
yt     xt
B cos  I y
n yt sen I x
 
x xt cos  I y
yt yt sen
Ma:  tg e   tg
cos 
x
xt xt
n
ass
en
eut Ix
D ro tg     tg 
Iy
A

S
  arctg
L’angolo che l’asse neutro forma con l’asse d’inerzia x può essere positivo o negativo.

Se è positivo l’asse neutro passa Se è negativo l’asse neutro passa


sopra l’asse principale d’inerzia sotto l’asse principale d’inerzia

tg  0 tg  0
Ix
tg    tg
Iy
Casi particolari: per qualunque valore dell’angolo a, l’asse di sollecitazione s e l’asse
neutro n risultano perpendicolari; è il caso delle sezioni quadrate e circolari, per le quali
l’ellisse d’inerzia è un cerchio e quindi una qualunque coppia di assi coniugati s ed n
sono perpendicolari, tali sezioni risultano sempre sollecitate a flessione semplice.

Ponendo Ix  Iy ne deriva che tg  tg e quindi  


y S

x x

n
Prima esercitazione
La trave (arcareccio) in legno a sezione rettangolare 18x24 cm2 per un tetto che appoggia su travi
inclinate (falsi puntoni) poste ad interasse 4,50 m e inclinate dell’angolo a=25°, è caricata
verticalmente di un carico uniformemente distribuito q=3,00 kN/m. Verificare la sezione progettata e
definire analiticamente l’asse neutro.
q= 3,00 kN/m
L’arcareccio può essere assimilato ad una trave
cerniera-carrello con carico uniformemente
A B
distribuito per cui il momento massimo vale :

4,5 m
 Fy  0 R A  q  4,5  R A  0
4,5
s q= 3,00 kN/m
M A 0 R B  4,5  3  4,5 
2
0

30.375
RB   6,75 kN RA  RB
A B

RA
x
RB 4,5
2,25
Il momento massimo è in mezzeria
x2
q= 3,00 kN/m
M  3  6,75  2,25  0
T 2
HA A M

x2
M M

M  3   6,75  2,25  7,62 kN  m


N
N N
RA T
x T

s Convenzione dei segni 2


2,25
M  7,62 kN  m  7,62 x10 6 N  mm
Ricaviamo i momenti Mx ed My

M x  M cos   7,62  10 6  cos 25  7,62  10 6  0,91  6,93  10 6 N  mm


Asse di sollecitazione M y  M sen  7,62  10 6  sen  25  7,62  10 6  0,42  3,20  10 6 N  mm

y
Si procede calcolando i moduli di resistenza
S

b  h 3 0,18  0,24 3
C
Ix    2,0736  10 8 mm 4
12 12
h  b 3 0,24  0,183
B
Iy    1,1664  10 8 mm 4
n 12 12
x
My
M
yt Ix 2,0736  10 8
n as Wx    1,728  10 6 mm 3 (y max  120 mm)
xt se neutro 120 120
B I y 1.1664  10 8
x
Mx Wy    1,296  10 6 mm 3 (x max  90 mm)
90 90
A
y
 6,93  10 6 3,20  10 6
S
   4,01  2,46  6,47 N/mm 2
1,728  10 6
1,296  10 6

M x M y 
  
Wx W y 
 6,93  10 6
3, 20  10 6
  4,01  2,46  1,55 N/mm 2
1,728  10 1,296  10
6 6
L’asse neutro forma con l’asse x l’angolo b

b  h 3 18  24 3
Ix    20.736 cm 4
12 12
Asse di sollecitazione
h  b 3 24  18 3
Iy    11.664 cm 4
12 12
y
S
Ix 20.736
C
tg  tg  tg 25   0,829
Iy 11.664

B
n
My
x tg  1,77  0,466  0,82
M
yt
n as   arctg  39,66
xt se ne
utro
B
Mx
x

A
y
S
Seconda esercitazione
Determinare la distribuzione delle tensioni normali sulla sezione di incastro di una
mensola a sezione rettangolare (20cm x 35cm), di luce l=1,50 m, sottoposta ad un carico
F=50 kN inclinato di 30° rispetto alla direzione verticale.

Il momento massimo nella sezione di incastro è: M = F × l = 50 ×1.50 = 75 kNm


Calcoliamo le sue componenti rispetto agli assi x e y:
Mx=M cos 30 ° = 64 .95 kN m POSITIVO: genera trazione dalla parte delle y positive
My=M cos 30 ° = 37 .50 kN m POSITIVO: genera trazione dalla parte delle x positive
Calcoliamo i momenti di inerzia rispetto agli assi baricentrici x e y:

b  h 3 0,2  0,353 b  h 3 0,35  0,20 3


Ix    7,14  10 4 m 4 ; Iy    2,33  10 4 m 4
12 12 12 12
Troviamo il punto in cui passa dell’asse neutro imponendo:
M  y ' M y  x' 64,95 37,50
  1   2  x   y ' x'  0
Ix Iy 7,14  10 4 2,33  10 4

37,50 7,14  10 4
y'   x' ; y' -1,75x'  1,75  0,1  0,175 m
2,33  10 4 64,95
y
y'
tg    -1,17; arctg (-1,75)  60 s
F=50 kN
x'
Asse di sollecitazione

Il valore della massima tensione si ha


nello spigolo della sezione di coordinate
x=10 e y=17.5:
M x = M cos
M  y ' M y  x'
x x
35.00 cm
  1   2  x  
Ix Iy M y = M sen

y'
M

64,95 37,50
 4
0,175  4
0,1  x'
7,14  10 2,33  10 20.00 cm
s
+32 kN/mm 2
trazione
y
kN N
 32013,53 2
 32,01 2

m mm

-32 kN/mm 2
compressione
Troviamo l’equazione dell’asse neutro imponendo:
M x  y ' M y  x' 64,95 37,50
  1   2    y  x0
Ix Iy 7,14 104 2,33 104
37,50 7,14 104
y x ; y  -1,75  x
2,33 104 64,95

Il valore della massima tensione si ha nello spigolo della sezione di coordinate x=10 e
y=17.5: y

M x  y ' M y  x'
s
  1   2    F=50 kN
Ix Iy Asse di sollecitazione

64,95 37,50
 0,177  0,1 
7,14  10 4 2,33  10 4
M x = M cos
kN N x x
35.00 cm
 32013,53  32,01
m2 mm 2
M y = M sen
M

20.00 cm
s

y
TESTI DI RIFERIMENTO:
• Corso di Progettazione Costruzioni Impianti - Umberto Alasia – Carlo Amerio
• Corso modulare di costruzioni Umberto Alasia – Maurizio Pugno
• Corso di costruzioni edizione modulare di Salvatore Di Pasquale, C. Messina, L.Paolini, B. Furiozzi
• Corso di costruzioni edizione calderini - autore Elio fois
• Odone Belluzzi scienza delle costruzioni.
• Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì
Fine presentazione

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