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SALVEMINI
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lattualita@yahoo.it
VIVERE O CONDIVIDERE,
QUESTO IL PROBLEMA !
Vorrei ma non posto il titolo di una canzone cantata dai due
rapper pi famosi dItalia, J-AX e Fedez. Dal momento della distribuzione al grande pubblico, attraverso le radio ed i canali social, ha fatto presto il giro del mondo e, in Italia, sicuramente la
canzone che si pu definire il tormentone dellestate 2016. A differenza per dei soliti tormentoni a cui siamo stati abituati negli
anni passati, J-AX e Fedez pongono una questione importante legata allutilizzo dei social ed alleccessivo atteggiamento di condivisione di emozioni ed immagini legate alla nostra vita privata.
Siamo ormai tutti coinvolti, dai bambini a uomini e donne di ogni
et. I mezzi tecnologici a disposizione, in questo periodo storico,
stanno sconvolgendo la nostra vita rendendola surreale, o pi precisamente, virtuale. Le comunicazioni tra individui, in particolar
modo, hanno assunto un carattere inimmaginabile fino a qualche
tempo fa. Non ci si incontra pi nelle vie o nelle piazze, non ci si
parla pi guardandosi negli occhi e, soprattutto, non si riescono
pi a vivere i momenti importanti delle nostra vita privata in
quanto si preferisce condividerli. Nel testo della canzone, che
diverr certamente un cult nellambito musicale italiano, c un riferimento ben preciso alle dinamiche di condivisione che sopraffanno la realt e le (segue a pag. 2) Antonio Bartalotta
emozioni pi belle della no-
8 SETTEMBRE:
143 ANNIVERSARIO DELLA
NASCITA DI GAETANO SALVEMINI
In questa ricorrenza riteniamo
opportuno riproporre alcune
sue dichiarazioni, che si
stanno rivelando pi attuali
che mai.
Ho sempre lottato contro le
classi politiche di volta in
volta dominanti (giolittiana,
fascista e post-fascista), cio
contro i politicanti di turno,
quasi tutti corrotti e corruttori
(Sorrento, 24.12.1956).
Nei rapporti tra Stato e
Chiesa il mio pensiero si pu
sintetizzare in una sola parola: separazione. Nel reciproco
rispetto delle competenze, sintende (Sorrento, 28.12.1956).
Finora lItalia non stata capace di produrre altro che politicanti spregiudicati e trasformisti: questo ancora un Paese
scombinato (Sorrento, 3.1.1957).
A PROPOSITO DI IMMIGRATI
Non possibile assistere ad un telegiornale, senza che non vengano trasmesse notizie di nuovi sbarchi a Lampedusa, e di morti
affogati. Nei primi sbarchi erano presenti unicamente uomini, attualmente su barconi fatiscenti vengono caricati donne, bambini,
minorenni senza genitori e donne prossime al parto. La situazione
diviene ogni giorno pi drammatica. Non si elabora una politica
concreta (a parte i bombardamenti di questi giorni) per risolvere
alla radice il problema di un popolo come quello siriano, che
chiede inevitabilmente una vita migliore per s e i propri figli.
Quando ci fu un forte afflusso (segue a pag. 2) Cristina Di Maio
CELEBRAZIONE DEL 54
DEL MOVIMENTO SALVEMINI
Mercoled 19 ottobre 2016 (ore 17,30), presso la Sala-conferenze
della Lega Italiana Diritti dellUomo (Onlus), piazza di Ara Coeli
12, Roma, sar presentato il libro del Prof. Cosmo G. Sallustio
Salvemini
U N S I T O D A V I S I TA R E
ALDO MORO
MORTE DI UN PRESIDENTE
Con il libro di Paolo Cucchiarelli Morte di un Presidente (Ponte alle Grazie, 2016) in libreria dal 9 giugno si riaccendono cos i riflettori sul mistero della
Repubblica attraverso lincrocio di dati documentali
e storici con lausilio di documentazioni fotografiche
inedite. La ricostruzione punta sui seguenti aspetti: le
innumerevoli tracce di sabbia e (segue a pag. 4)
Raffaele Vacca
tessuto sugli indumenti del Presi-
Si sono vissuti momenti di panico il 16 agosto 2016 sulla spiaggia di Scoglitti (Ragusa) quando un uomo di colore ha preso in
braccio una bambina di cinque anni, fuggendo. I genitori si sono
accorti di quanto stava avveVetriolo
nendo e si sono lanciati allinse- (segue a pag. 2)
LATTUALIT, pag. 2
LETTERE AL DIRETTORE
BISOGNA DAR VITA ALLA FEDERAZIONE
DEI PICCOLI EDITORI RIUNITI
Carissimo Direttore,
ho ricevuto molte copie del Periodico che, come al solito, ho provveduto a distribuire nel mio quartiere. La ringrazio per aver pubblicato il
mio articoloLei, come me, si batte per la Giustizia e per la Verit,
soprattutto per la chiarezza in ambito giuridico e politico. Io faccio altrettanto in ambito letterario dove domina una brutta letteratura gestita
dal Potere e portata avanti dalle grandi lobby editoriali. A questo proposito, voglio dire che, oltre a riforme politiche e costituzionali, il nostro Bel Paese ha bisogno anche di un rinnovamento delleditoria per
creare una Unione delle piccole (ma storicamente grandi) case editrici
(che si potrebbe chiamare Piccoli Editori Riuniti) da contrapporre alla
vuotezza culturale e alla venalit commerciale dei colossi delleditoria. LItalia ha urgente bisogno di una rinascita morale imperniata sul
rilancio del genuino genere poetico e sul ripristino della Terza Pagina
nei quotidiani, soffocata fin dai tempi di Ungaretti. Auspico di cuore al
nostro Movimento di continuare a battersi anche per la creazione di
questa Unione. Con stima, Le invio cordiali saluti. 12.8.2016
Susanna Pelizza (Roma)
Gentile Signora, La ringrazio vivamente per il consenso che da molti
anni rivolge alle iniziative riformatrici portate avanti dal Movimento
Salvemini, che non mirano mai a conquistare poltrone di Potere n a
profitti di natura economica. Lei fa parte di quella lite intellettuale
che ha capito quali sono le finalit essenziali del nostro Movimento:
contrastare la corruzione dovunque si annidi, porre fine alla questione morale e alla questione meridionale, mettere fuori gioco le
canaglie e contribuire a edificare una societ governata da galantuomini. Mi adoperer con i miei collaboratori per dare attuazione alla
Sua proposta di dar vita ai Piccoli Editori Riuniti per consentire agli
onesti poveri la possibilit di pubblicare le proprie opinioni. Fino ad
oggi, purtroppo, hanno fatto carriera i ricchi disonesti, i lobbisti e i
galoppini elettorali di politicanti senza scrupoli morali. Il Suo articolo
stato pubblicato nella pagina 7. Ricambio stima e cordiali saluti.
RAFFORZARE LA VOLONT
PER CONTRASTARE GLI ISTINTI VIOLENTI
Caro Direttore,
la Storia dellumanit da sempre caratterizzata da guerre e massacri.
Ancor oggi assistiamo ad una strage dopo laltra. I violenti e gli assassini continuano a riprodursi seminando terrore; continuano a fare strage
di innocenti. I nuovi mercanti di schiavi continuano ad operare nel Mar
Mediterraneo, nei cui fondali giacciono pi di cento mila naufraghi.
Ad essi voglio inviare il mio messaggio di infinito amore e la mia umile
preghiera alla Madre celeste affinch abbia misericordia di loro. Colgo
loccasione per ringraziare il Prof. Massimo Casacchia, docente universitario a LAquila, per avermi aiutato a guarire con una terapia appropriata. Ringrazio anche Lei perch d spazio ai miei scritti. La stimo
molto perch d voce a chi non ha voce, a chi viene sistematicamente
imbavagliato dagli oligarchi, usurpatori dellInformazione. AugurandoLe buon lavoro La saluto cordialmente. 16.8.2016
Teresa Centofanti (Colleferro)
Gentile Signora, lodevole la sensibilit della Sua anima di fronte allo
scempio dei Diritti umani nel mondo, frutto delle subdole sobillazioni
dello Spirito Maligno verso coloro che non sanno o non vogliono resistergli. I crimini continueranno a verificarsi fino a quando alcuni
umani di debole volont cederanno alle perverse incursioni dellignobile Tentatore. Lunico rimedio quello da Lei indicato: supplicare la
Madre celeste affinch interceda in soccorso dei poveri e degli emarginati. Dobbiamo rafforzare quotidianamente la nostra volont per resistere agli istinti aggressivi che sono sempre di matrice diabolica. Non
dobbiamo mai dimenticare la promessa del Redentore: Beati i mansueti perch erediteranno la terra (Matteo, 5, 3 12).
N. 9
(segue da pag. 1)
SETTEMBRE 2016
visto che un grammo costerebbe 12 euro, mentre sul mercato clandestino da 3 a 5Che dire?
Raffaele Vacca
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per recapito a domicilio). Simpatizzante: euro 100,00
(per pubblicare un articolo per numero). Benemerita:
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360,00 (quattro o pi articoli per numero).
Il versamento va effettuato tramite c/c postale n.
1032746719 intestato a Movimento Gaetano Salvemini,
Fonte Nuova (Roma).
Consigli utili: 1) rileggere attentamente gli articoli prima
di inviarli alla Direzione entro il 15 di ogni mese. 2) Gli
articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte e
devono osservare la classica regola dei cinque interrogativi: chi, come, dove, quando e perch. 3) confrontare il
testo originario dei propri articoli con quello poi pubblicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine
di non ripetere errori e prolissit negli articoli inviati successivamente. 4) pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi
consecutivi per chi vuole iscriversi allAlbo dei Pubblicisti. 5) rivolgersi al consulente Patrizio Alessandrini
(via Monte Senario 14, Roma. Tel. 06.87195452) per far
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copia del giornale per poter compilare lelenco degli 80
articoli da consegnare allOrdine. 7) Presentare allOrdine la domanda discrizione allAlbo firmata dal Direttore della testata. 8) Sono accettati solo testi dattiloscritti
composti in RTF oppure WORD 4/5 e inviati per E-mail:
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cell. 347.0333846.
Anche dopo liscrizione allAlbo opportuno pubblicare
almeno un articolo su ogni numero e rinnovare la quota
associativa annuale simpatizzante.
Il giornalismo non solo arte; anche passione vissuta
con entusiasmo e con rettitudine morale. Il piombo, pi
che loro, ha modificato la Storia. E pi che il piombo
dei fucili, quello dei tipografi.
(segue da pag. 1)
stra vita. non c un senso a questo tempo che non d il giusto peso a quello che viviamo. Ogni ricordo pi importante condividerlo che viverlo. Vorrei ma non posto. E una frase che fa
venire i brividi. Che ci fa rendere conto della dispersione dei ricordi e soprattutto del loro carattere riservato. I ricordi fanno parte
dei nostri sentimenti pi intimi, pi personali e vanno tenuti nei
cassetti della nostra mente, per riaprirli improvvisamente quando
i nostri pensieri li raggiungono e ce li fanno rivivere ad occhi
chiusi, magari guardando il mare o ascoltando una canzone che ha
segnato il nostro tempo. Ogni ricordo racchiude non solo immagini del momento vissuto, ma soprattutto emozioni e quelle non
possono essere rappresentate da un fotogramma o da un breve
commento. Lappiattimento della condivisione attraverso i social
non ce li fa pi definire. Non sappiamo pi valutarne limportanza e non sappiamo pi se fa pi piacere a noi o se ci fa pi piacere far vedere cosa abbiamo fatto in quel particolare giorno,
anche spocchiosamente rivolgendosi chiss a quale riferimento.
Navigando su Facebook si scorgono immagini, parole, aforismi,
messaggi indirizzati a persone che non si ha il coraggio di affrontare che fanno pi male delle parole vere perch si perdono le
tonalit e molto spesso si interpretano nel modo sbagliato provocando spaccature o delusioni che si sarebbero potute evitare magari semplicemente con un abbraccio o con una parola diretta agli
occhi del nostro interlocutore per scorgere quelle sfumature importanti, quelle reazioni che fanno percepire il magico segreto
delle emozioni. Ma, come in ogni cosa, ci sono aspetti positivi e
negativi. Il progresso tecnologico sociale certamente utile a
chi ha difficolt ad esprimere i propri sentimenti, ora molti riescono a scrivere messaggi con parole che non pronuncerebbe mai
davanti al destinatario degli stessi, questo rappresenta un aspetto
positivo. Attraverso i social, molte persone che soffrivano un forte
imbarazzo nelle relazioni sociali, hanno trovato il modo di sentirsi
a proprio agio e di superare ogni forma di disagio. Chiedere amicizia ora sicuramente pi facile per loro, cos come relazionarsi con il prossimo. Sentirsi uguale agli altri ed avere a
disposizione gli stessi mezzi di comunicazione per esprimersi ad
armi pari, sta favorendo laumento del livello di socializzazione
e probabilmente anche dellautostima di ogni individuo. Insomma, i social ci stanno indirizzando a percorrere un sentiero
virtuale della nostra vita del quale nessuno conosce la destinazione, io preferisco camminare su un sentiero di montagna, in un
prato verde e sconfinato, sulla riva del mare respirando la brezza
marina magari attraverso il sapore di un bacio. Io preferisco vivere!
Antonio Bartalotta
(segue da pag. 1)
A proposito di immigrati
verso la Germania e furono chiuse le frontiere, un ragazzino fu intervistato dalle reti Rai e disse al giornalista: Noi non volevamo
venire nel vostro paese, ma le grandi potenze non hanno fatto
nulla per fermare la guerra e siamo stati costretti. Come non riflettere su questo punto? Quali interessi hanno impedito alle
grandi potenze dintervenire? A questi profughi si sono uniti giovani africani che fuggono dalle loro terre, per non essere costretti
a combattere, sono minorenni, in parte vengono accolti da comunit di volontari presenti sul territorio, altri girano con sguardi
spauriti nelle strade delle nostre citt, senza una meta, senza una
guida che li aiuti a crescere, facili prede della criminalit organizzata. Oramai si va verso una societ interculturale e sarebbe
necessario predisporre ingenti misure che favoriscano la integrazione, in primis corsi di lingua, poi una preparazione professionale e una casa o sistemazione in comunit. Ma ritorniamo
allesodo biblico del popolo siriano, non si pu voltare il viso dallaltra parte, e far finta di non vedere, ora che le grandi potenze
siedano davanti ad un tavolo e decidano di comune accordo un
piano concreto per porre fine alla guerra dellIS, altrimenti linstabilit politica ed economica travolger lEuropa e poi il
mondo. E noi occidentali dimenticheremo per sempre il nostro
tenore di vita.
Cristina Di Maio
N. 9
SETTEMBRE 2016
NEFOLOGIA, LA SCIENZA
CHE LEGGE IL CIELO
Faber Magister canta vanno, vengono, ogni tanto si fermano Le nuvole sono nostre compagne di vita. Le guardiamo, le odiamo, ne siamo rapiti, diamo loro la colpa di tanto, di tutto. Strepsiade non ne sa interpretare il linguaggio e si allontana sconsolato mentre Filippide prova ad
ascoltare i due Discorsi anche se poi, come troppo spesso nella vita, ne recepisce solo il Peggiore.
Arnold Schnberg nel settembre 1914 ne prova ad interpretarne il significato in un momento avviato alla guerra, questo ha fatto intitolare Leggere il cielo i suoi diari. Le nuvole sono unespressione, forse la pi visibile e coinvolgente, della meteorologia, scienza complessa e, forse proprio per
questo, molto poco conosciuta ed insegnata. Per quanti vogliano provare a guardare il cielo con
aria non stupita consiglierei il meraviglioso libro di Pretor-Pinney. Leggero, godibile, coinvolgente. Si guarda il cielo con occhi differenti, si pi coinvolti e ci si allontana un po anche dai luoghi comuni. Strati, nembi, cumuli ci appaiono molto meno vaghi e pi vicini al nostro stato danimo.
Addirittura ci appare pi facile interpretare gli stati danimo che da sempre le nostre amiche ci inducono vista la nostra metereopaticit. Con il sole ci sentiamo allegri, propositivi, la nebbia ci rende
un po particolari ma la speranza di una sua salita ci motiva. Spettacolo sublime si ha in montagna quando si riesce a salire in alto e vivere, non guardare, vivere la Nebbia di valle: ci sentiamo
quasi Di dellOlimpo. Poveri mortali invece ci sentiamo quando incombono i grigi strati nebulosi
o i nembostrati da cui piove, piove e piove (Pretor-Pinney). Siamo schiavi delle nuvole senza rendercene conto. Il loro costante divenire crea forme meravigliose, inaspettate, mai banali. Pochi
giorni fa, al confine tra Lazio ed Abruzzo, si sviluppato un meraviglioso altocumulo lenticolare.
Questa nuvola di una tale bellezza da aver colpito anche Piero della Francesca che ne ha dipinti
alcuni nella chiesa di San Francesco di Arezzo. Appare abbastanza scontata la prossimit delle nuvole alla letteratura ed alla poesia, come sarebbe scontato il riportare citazioni. Vorrei solo per scivolare in questo difetto con un riferimento ad una poesia, o forse molto di pi, di Jia Dao Visita
ad un eremita non trovato. Un visitatore intraprende un viaggio per conoscere e apprendere il senso
della vita dallEremita. Arrivato al pino dove questi risiede non lo trova. Viene informato dal discepolo-bambino, forse altra espressione dellEremita stesso, che il maestro in qualche posto della
montagna avvolto dalle nuvole, chiamate nubi. Ecco vorrei pensare che il suo essere presente senza
essere presente sia legato alla magia delle nuvole che, non casuali, lo proteggono e ne aiutano il percorso verso lo Zen, percorso che, in autonomia spirituale, riesce a compiere, in maniera affatto
spontanea, anche il viandante. Le nuvole non assomigliano o sembrano, le nuvole sono.
Francesco Cortese
AVVISO AI
POLITICANTI
Finch resteranno in vigore gli attuali farraginosi
meccanismi
elettorali, quasi sempre
inquinati dal voto di
scambio e dal vile mercato delle poltrone,
lItalia rester ingovernabile. Le lobby che finanziano le campagne
elettorali continueranno
ad influenzare i politici
ed a condizionare la
funzione legislativa.
Caro lettore, ricordati di
rinnovare la quota associativa a questo periodico che, essendo super
partes, intende restare
un libero organo di
stampa.
LATTUALIT, pag. 3
CORSO DI GIORNALISMO
INVESTIGATIVO
Disponibile il corso di giornalismo investigativo on line
a cura della Free Lance International Press, aperto a
giornalisti, studenti, lavoratori, operatori dellinformazione e a chiunque voglia intraprendere la strada del
giornalismo dinchiesta. Direttore del corso: Emiliano
Federico Caruso. Presidente Free Lance International
Press: Virgilio Violo. Per maggiori informazioni: Cellulare 324/6879903. Sito: http://mediaflip.org
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commerciale venga letto da circa 50.000
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LATTUALIT, pag. 4
TEMATICHE
ETICO-SOCIALI
N. 9
SETTEMBRE 2016
Su Il SOLE-24 Ore del 13 luglio 2016 apparso larticolo: Risparmio, perch il bail in incostituzionale, ove viene sostenuta, appunto, la tesi che il BaIL-IN incostituzionale perch
contraddice lart. 47 della Costituzione che al primo comma dispone: La Repubblica incoraggia
e tutela il risparmio in tutte le sue forme ... Sostiene lAutore dellarticolo: Infatti, le norme
europee sono assunte per lItalia in applicazione dellart. 11 della Costituzione che, per, non pu
derogare una norma, come lart. 47, che compreso nella parte prima della Costituzione concernente i diritti e i doveri dei cittadini. Peraltro la stessa Corte Costituzionale italiana, con
proprie sentenze, ha posto un argine al Diritto dellUnione Europea quando esso contrasti con i
principi fondamentali dellassetto costituzionale dello Stato ovvero dei diritti inalienabili della
persona, com lart. 47 per la tutela del risparmio. Ed infine: Comunque il bail in .. stato
evitato e prevenuto in Italia per .. due volte dal Fondo Atlante e una volta del ramo volontario
del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Non mi sembra esatta questa interpretazione; vediamo perch. Il Bail out il salvataggio esterno delle banche e si contrappone al Bail in che
il salvataggio interno delle banche. Con il Bail out le banche vengono salvate con il denaro pubblico, cio sono i contribuenti a farne le spese. Con il Bail in il sistema bancario a operare il salvataggio delle banche in dissesto.Cosa avviene se unimpresa fallisce? In prima battuta sono i soci
a subirne le conseguenze e se il capitale investito insufficiente i creditori sociali verranno soddisfatti fino a concorrenza dellattivo realizzato e verranno soddisfatti in base a precise regole di
preferenza stabilite dalla Legge fallimentare. E se fallisce una banca? Una banca unimpresa e
per le banche era prevista la liquidazione coatta amministrativa. Di fatto, per, le banche, fino a
qualche anno fa, non fallivano perch venivano preventivamente salvate dallo Stato, cio a pagare
erano sempre i contribuenti (v. Sergio Siglienti Il Sole-24 Ore del 14 aprile 2004). Quindi, in linea
di principio, in caso di fallimento di un istituto di credito a farne le spese dovrebbero essere i soci
e, subordinatamente, i creditori sociali, compresi coloro che hanno affidato i propri risparmi, spesso
frutto di dolorose privazioni, alla banca. Ma poich la tutela del risparmio principio generale di
ogni Stato ad economia avanzata perch fonte di ricchezza per un Paese, questi creditori meritano di essere particolarmente tutelati. Siccome, per, non giusto che le perdite di una banca
siano accollate ai cittadini contribuenti, deve essere il sistema bancario dello Stato di cui la banca
fa parte a subirne le conseguenze con la costituzione ed il successivo ricorso a opportuni fondi (v.
Fondo Atlante) costituiti dal sistema stesso e solo sussidiariamente dovrebbero intervenite lo Stato,
o il sistema bancario europeo. Ma occorre perseguire patrimonialmente e, se occorre, penalmente
i responsabili dei disastri bancari, come vigorosamente affermato dal Prof. Antonino Tramontana
in un suo intervento dal titolo Importante salvare le banche ma ancor pi prevenire i nodi apparso
su Il Sole-24 Ore del 27 aprile 2016, n. 115, con nota adesiva di Fabrizio Galimberti. Il Bail in,
quindi, contrariamente alle opinioni dellAutore dellartico in rassegna, risponde appunto a questo scopo, cio salvare il pi possibile il risparmio affidato alle banche, in stretta armonia con lart.
47 della nostra Costituzione.
Lorenzo Capo Favilli
START-UP FRENATA
La nascita di unazienda prevede una fase di avviamento, detta start-up, che deve necessariamente
essere sostenuta attivamente dal giovane imprenditore e passivamente da chi ha i mezzi dincentivo
sulla nuova iniziativa. Il soggetto che ha pi voce in capitolo nellagevolare le nuove nascite
dimpresa lo Stato. Seguono gli enti rappresentativi e di controllo, il garante economico
(solitamente il padre del neo imprenditore) e gli altri imprenditori con il loro comportamento ora
attivo, ora passivo. Il ruolo pi importante dato dallo Stato in quanto il solo ad avere il pi
grande potere, quello di legiferare. Ogni volta che si profila una condizione delicata, lo Stato ha il
dovere di intervenire adottando le misure migliori per far s che, nel caso di cui ci occupiamo, la
nuova impresa nasca inattaccabile dai pesi e dalle difficolt legate dal mercato dei grandi colossi.
Una prima misura ravvisabile dalla Carta Costituzionale, nella tutela della libert delliniziativa
economica privata come libera, ma da cosa? Libera dalla burocrazia? Libera dalla pressione fiscale?
In un certo senso cos, quando il governo di turno vara delle misure di semplificazione, ma ci si
chiede se, nella giungla normativa italiana, ci sia davvero sufficiente o bisognerebbe fare molto
di pi a fronte di un rapporto sul prodotto interno lordo incommentabile. Domenico Bertuccio
(segue da pag. 1)
dente che dimostrano lesistenza di varie prigioni contrariamente alla storiografia ufficiale e alle
bugie delle BR; dovrebbero essere state ben cinque!; la modalit e il vero luogo ove fu ucciso Moro
poi condotto in Via Caetani e le anomalie del pollice sinistro trafitto da un proiettile, non risultante in alcuna perizia, che demoliscono la dinamica sin qui riferita sul momento delluccisione;
la coperta non bucata con la quale fu celato Moro, secondo le BR, prima di ucciderlo; la posizione
in cui Moro si trovava quando il suo corpo fu rinvenuto nel bagagliaio della Renault 4 opposta a
quella da cui arrivarono i colpi. E ancora tanti altri nuovi elementi presenti, non solo di tipo criminale-giudiziario. Ma intanto i lettori si chiederanno: perch dopo tanti anni (38) e ben 5 processi e
diverse Commissioni Parlamentari dinchiesta (compresa lultima in piena attivit), sussistono ancora vuoti nella ricostruzione dei fatti? Nel 2014 scrivemmo che lallora Procuratore Generale di
Roma, Luigi Ciampoli, formalmente disse che sono emersi gravi indizi circa un suo concorso nellomicidio dello statista democristiano. Lipotesi di lavoro era che lamericano Steve Pieczenik
abbia condizionato le Brigate Rosse perch arrivassero alla determinazione delluccisione del prigioniero e non alla sua liberazione. Si riapriva, quindi, la pista internazionale, e a tal fine il Procuratore Generale aggiungeva che Bisogna prendere atto che in via Fani.. non cerano solo le Br. Oggi
sappiamo che su quel palcoscenico cerano, oltre alle Br, agenti dei servizi segreti stranieri, interessati a destabilizzare lItalia. Sono state parole pesanti, soprattutto perch provenivano dal pi autorevole Magistrato della pubblica accusa Ora, il nuovo processo, se avr davvero luogo, chiarir tutti questi spaventosi intrecci? Lautore del libro, Paolo Cuchiarelli, insiste molto sul tema del regista
dellintera operazione, e la prima dicotomia rintracciabile tra le due figure che sembrano rincorrersi allombra del Grande Vecchio: da una parte, c leminente uomo di cultura, magari legato ad ambienti diversi da quelli del terrorismo, ex partigiano, intellettuale fortemente deluso dalla mancata rivoluzione comunista promessa e rinviata sine die; dallaltra, il professore universitario che orbita attorno al mondo delleversione. Una figura, la seconda, indicata come ben addentro alle cose dello Stato. Leonardo Sciascia, durante i lavori della prima Commissione Moro, lo desrisse come un
camaleonte; credo che sia difficile ma non impossibile smascherarlo. Nel tempo, tale figura stata pi volte ripresa e arricchita fino a delineare una vera e propria struttura esterna di comando e responsabilit politica delloperazione militare connessa al rapimento Moro. Punto di raccordo tra le due articolazioni, quella operativa e quella di direzione politica esterna, , per unanime valutazione,
Mario Moretti. Di lui, Valerio Morucci dir: Era lesponente pi brillante delle BR ma era anche ostaggio degli altri. Chi sono questi altri? Aggiunger Morucci durante il quarto processo Moro:
Io sono un dissociato. Posso parlare di fatti di cui rispondo personalmente e non di quelli degli altri. I vertici delle BR hanno le loro responsabilit: hanno affermato che stato detto tutto e non vero.
I dirigenti erano dei deboli. A quali dirigenti si riferisce? Al capo Mario Moretti, al duro Prospero Gallinari, alla ristretta pattuglia di via Montalcini dove, secondo la tradizione ormai codificata,
fu sempre tenuto il Presidente, o forse a qualcun altro che non abbiamo mai conosciuto? Un intellettuale o un gruppo dintellettuali che si celano dietro una facciata di rispettabilit? Lauro Azzolini [uno
dei componenti dellorganismo dirigente BR riunito permanentemente a Firenze per guidare il rapimento nel 1978, N.d.A.] me lo descrisse - raccont lex senatore del PCI Sergio Flamigni nel 1985 - come
estremamente intelligente e colto. Una mente lucida. Quando per lo interrogano, Azzolini nega tutto. Comunque il capo BR mi descrisse quel quarto uomo (presente nella prigione BR di Via Montalcini
insieme alla Braghetti, Moretti e Gallinari) in modo tale da far pensare a una mente strategica. Peccato che questa mente strategica sar identificata dalle stesse BR anni dopo con il falegname di Centocelle - borgata simbolo della estrema periferia romana - Germano Maccari. veramente lui il grande intellettuale? Che dire poi del fatto che Francesco Cossiga, poco dopo le dimissioni da Ministro
dellInterno, nel maggio del 1978, e nonostante le dichiarazioni delle BR, se ne andasse in giro a parlare di un intellettuale, fiancheggiatore brigatista, abilitato a raggiungere nel carcere Aldo Moro? Cossiga aveva espresso questa opinione in una conversazione privata, convinzione a caldo dellex Ministro era che si potesse disegnare un identikit dellinterlocutore privilegiato di Moro prigioniero, aderente a questi elementi fondamentali: Cultura e probabilmente incarico di docente universitario. Appropriate conoscenze della politica italiana in tutti i suoi risvolti o almeno i pi significativi, ivi compresi
quelli attinenti a impegni pi propriamente di governo. Et medio-adulta, dato che per taluni passaggi storici mostra di saper reggere una conversazione sulla base di esperienze non ricavate da letture ma
in qualche modo vissute direttamente. Giulio Andreotti non ha mai negato nettamente lesistenza di questa figura. Afferma Roberto Sandalo, il primo grande pentito della formazione terroristica Prima
Linea di uno scenario di menzogne vasto, consolidato, condiviso da ex terroristi e fiancheggiatori, e avallato dallo Stato: politici e magistrati, tanto per essere chiari. C un muro di omert sul passato di
quegli anni che nessuno vuole rompere perch verrebbe miseramente coinvolto nel crollo. Ci sono verit storiche che nessuno vuole raccontare. Ci sono dei misteri che nessuno vuole svelare. Sarebbero
troppo scomodi alla nuova classe dirigente. Oscar Luigi Scalfaro, alla vigilia della scadenza del mandato presidenziale, lancia un monito che riprende esattamente le parole del giornalista Mino Pecorelli, assassinato nel marzo del 1979 dopo una lunga campagna stampa che aveva svelato molti retroscena della vicenda Moro non coincidenti con la versione ufficiale uscita dai Tribunali. Nella grande cornice di Montecitorio, presenti tutti i Parlamentari della Repubblica, ma assenti i due grandi protagonisti politici di questa vicenda - Giulio Andreotti, allepoca ancora sotto processo per mafia e per lomicidio
Pecorelli, e Francesco Cossiga, impegnato in una contorta e spesso contraddittoria battaglia per la legittimazione politica e morale del ruolo da lui svolto durante i cinquantacinque giorni del sequestro Scalfaro parla per venti minuti ricordando Aldo Moro. Una frase cade come una staffilata sulla platea oltremodo silenziosa: Una successione di processi riuscita a raggiungere i responsabili dellorrendo
crimine. Ma le intelligenze criminose che scelsero, mirarono e centrarono il bersaglio, in quel momento politico essenziale, sono comprese in questi processi? E se no, a quale Giudice risponderanno? Eppure ne risponderanno. A stilare il profilo di questo personaggio, che rimarr costante nei tratti essenziali pur essendo via via arricchito di dettagli, proprio colui che stato definito luomo della CIA,cio
Steve Pieczenik (prima citato), che, per, non era propriamente un agente segreto quanto piuttosto un componente di alto grado del Governo americano: Deputy Assistant Secretary of State, ossia la terza
carica del Dipartimento di Stato, con una delega molto ampia per le questioni di terrorismo e di crisis management. Lallora trentaquattrenne Pieczenik venne in Italia per attuare un certo numero di strategie e di tattiche molto sofisticate per lepoca, perch, di fatto, lAmerikano guidava la prima struttura antiterrorismo del mondo. Lunico ostaggio non americano di cui si interessato nella sua carriera
di mediatore proprio Aldo Moro. A creare la struttura antiterrorismo e a porre Pieczenik alla sua testa fu lo stesso Kissinger, il politico che aveva osteggiato la politica di Moro in tutti i modi, minacce
comprese. Lo schema che, secondo Pieczenik, si doveva contrastare era quello sotteso alle stragi italiane, perch le finalit strategiche delle iniziative delle BR consistevano nella creazione dei presupposti di una guerra civile mediante la provocazione di misure repressive. Pieczenik, negli anni, ha rivelato parecchi retroscena del sequestro. Il meno recepito in Italia il seguente: dopo aver constatato che
non cera la volont politica di salvare Aldo Moro, il mediatore americano decise di tornarsene negli USA prima del tempo. Il Presidente della DC avrebbe potuto essere restituito alla vita politica, ma ai
suoi danni fu messo in atto un complotto ad altissimo livello il cui obiettivo finale era proprio far s che egli non venisse liberato, come ha ripetutamente spiegato Pieczenik nei suoi interventi pubblici.
Dunque,ci fu un complotto degli italiani contro Moro. Questo laspetto pi spiazzante e interessante. Pieczenik insiste molto sul complotto degli italiani, quasi a voler suggerire che, dovendo scegliere tra
la vita dellostaggio e il rischio che la DC e di conseguenza gli Stati Uniti perdessero la guida dellItalia, egli, giocoforza, si risolse per costringere le BR a uccidere Moro. In quella terribile partita a scacchi, furono fatte tutte le mosse necessarie ad avere un controllo quasi completo sullo scacchiere [...]. Se i comunisti fossero arrivati al potere e la DC avesse perso, si sarebbe verificato un effetto valanga.
Gli italiani non avrebbero pi controllato la situazione e gli americani avevano un preciso interesse in merito alla sicurezza nazionale. LAmerikano drammatizza molto la situazione che trov a Roma:
Cossiga mi confess che aveva problemi con i suoi Servizi segreti, che le sue Forze dellOrdine, Polizia e Carabinieri, erano inefficienti e che, naturalmente, non cera nessuna traccia dei terroristi. Mi forn
un quadro terribile della situazione. Concludendo, tornando al Belpaese, c chi invoca demenzialmente ancora oggi una generale sanatoria sugli anni di piombo, idea vagheggiata autorevolmente anche
da importanti ambiti politici; ma noi, da liberi Cittadini e liberi pensatori, diciamo invece a chiare lettere che non si pu chiudere questo tragico capitolo dal quale sono iniziati i grandi disastri della politica
nostrana se tutta la verit (non solo processuale ma anche storica) non sar acquisita. Lennesimo Processo Moro, se ci sar, (unitamente ai lavori della nuova Commissione Parlamentare), molto ben guidata dall On. Giuseppe Fioroni, dovr chiarire molti aspetti inquietanti. un dovere morale verso gli Italiani!
Raffaele Vacca
N. 9
SETTEMBRE 2016
INIZIATIVE CULTURALI
NOTIZIE CURIOSE
LATTUALIT, pag. 5
STRAGE DI BRESCIA: FURONO LA DESTRA EVERSIVA E I SERVIZI SEGRETI A FAVORIRE GLI AUTORI
Piero Colaprico, nei giorni scorsi, nel commentare su La Repubblica le motivazioni appena uscite della sentenza della seconda Corte
d Assise dAppello milanese sulla strage bresciana di Piazza della Loggia del 1974, argomenta che forse bisognerebbe, per esigenze
di chiarezza, cominciare a chiamarla strategia dellinsabbiamento e non pi strategia della tensione. Sono molto chiare le motivazioni sui due ergastoli comminati: Tutti gli elementi evidenziati convergono inequivocabilmente nel senso della colpevolezza di
Carlo Maria Maggi, medico e nazista, uno dei vertici dei neofascisti di Ordine Nuovo per il Nord-Est, il quale aveva, continuano i
Giudici, la consapevolezza di sentirsi spalleggiato dalle simpatie e coperture, se non dallappoggio diretto, di appartenenti
di apparati dello Stato e dei Servizi di Sicurezza nazionali ed esteri. Mani nere, dunque. E mani sporche, anche. E come il dottor
Maggi l ingranaggio principale della catena di comando che porter la gelignite da una trattoria di Venezia sino a un bidone di piazza
della Loggia, il 28 maggio del 1974, cos con lui viene condannato la fonte Tritone dell Ufficio Affari Riservati del Ministero dell
Interno, e cio linformatore retribuito Maurizio Tramonte, frequentatore di stragisti e 007. Due ergastoli per una strage, lo si aspettava. Come per ammette senza finzioni la stessa Corte, nelle aule di Giustizia, i depistatori e i loro mandanti non hanno perso. A rispondere degli otto morti e oltre cento feriti, infatti chi c? Un leader ultraottantenne e un non pi giovane informatore dei Servizi,
mentre altri, parimenti responsabili, hanno da tempo lasciato questo mondo o anche solo questo Paese, ponendo - scrivono i Giudici
- una pietra tombale sui troppi intrecci che hanno connotato la mala-vita anche istituzionale all epoca delle bombe. Questo concetto della mala-vita anche istituzionale, per, entra comunque per la prima volta in una sentenza penale. Sin qui il giornalista
Piero Colaprico. Vediamo ora come regolato il Segreto di Stato. La Legge 3 agosto 2007 n. 124 sul Sistema di Informazione per
la Sicurezza della Repubblica e Nuova Disciplina del Segreto, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2007, in termini di novit rispetto al passato, ha previsto un criterio di valutazione del danno che si vuole evitare con il ricorso al segreto di
Stato, prescrivendo che esso debba configurarsi come tale da ledere gravemente la Salus Rei Publicae, cio, il supremo interesse
dello Stato. In tale quadro, la Legge ha introdotto anche nuovi casi di inopponibilit del Segreto di Stato. Rispetto allipotesi gi prevista dalla vecchia legge n. 801/1977 (il cui articolo 12 testualmente recitava che in nessun caso potevano essere oggetto di Segreto
di Stato fatti eversivi dellordine costituzionale), costituiscono ora motivo ostativo anche i fatti di terrorismo e quelli costituenti i delitti quali la devastazione, saccheggio e strage; associazione di tipo mafioso; scambio elettorale politico-mafioso; strage). In verit,
una recente positiva novit c, quantomeno nella volont dellEsecutivo di porre ordine alla delicata materia e di disciplinarne le procedure. Finalmente c stata una direttiva del Presidente del Consiglio Renzi che prevede l ordine tanto atteso di aprire gli armadi con il materiale dei Servizi sulle stragi italiane. Sono gi stati stanziati 600mila euro per la digitalizzazione dei documenti, con
bando di gara europeo. Tutto il materiale, che andr catalogato all Archivio centrale di Stato a Roma, sar messo a disposizione degli
archivi periferici, sar reso pubblico. Massimo diciotto mesi. Su questo confida chi ama la verit vera! Cio i Parenti delle Vittime
come gli Italiani onesti! Sulle trame delle stragi, a commento del film Romanzo di una strage, con spunti di riflessione sulle verit indicibili di terrorismo e altro, aggiungiamo che Mario Calabresi, figlio del Commissario di PS, ucciso per mano di sicari telecomandati dai famigerati cattivi maestri che hanno avvelenato le coscienze dei giovani negli anni di piombo, ha visto il film di Marco
Tullio Giordana, e ha confidato ad Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera, le proprie riflessioni. un film importante per ricordare
quel che stata Piazza Fontana, era necessario un omaggio alla memoria e a tutte le vittime: i morti della strage; Giuseppe Pinelli
(lanarchico caduto dalla finestra della Questura di Milano nel corso di interrogatorio); mio Padre; e lultima vittima, la Giustizia. Non
un film buonista, non edulcora la realt, anzi ha il pregio di mostrare che Pinelli e mio Padre facevano due mestieri diversi, erano
persone agli antipodi; ma non erano nemici. Il film pare avanzare lipotesi che la responsabilit di quei gravissimi eventi sia dei corpi
deviati dello Stato; mentre il figlio convinto (giustamente!) che la verit giudiziaria coincida con la verit storica: Se lo Stato ha
una colpa, aver lasciato mio Padre solo, aver permesso che diventasse un simbolo. Il film prende spunto dal libro del giornalista
Paolo Cucchiarelli, Il Segreto di Piazza Fontana (Ponte alle Grazie, 2009), che presenta il limite di citare numerose fonti anonime
non riscontrabili, collegate al neofascismo e ai Servizi pi o meno deviati. Riguardo al ruolo dei Servizi, in verit non lineare (ci furono infatti condanne per il Generale Maletti e Capitano Labruna; il primo tuttora latita in Sudamerica per sfuggire ad esecuzione di
sentenze definitive), va detto che il giornalista infiltrato Giannettini, in libro-paga SID, fu autore di due relazioni, redatte nel maggio
1969, che rivelavano la conoscenza da parte dei Servizi della possibilit di attentati terroristici da parte di elementi della destra oltranzista, sostenuti da gruppi industriali del nord, con il benestare di ambiti internazionali non meglio indicati Non viene, invece, nel
film (tranne lapparizione di qualche scritta murale nei pressi dellabitazione del Commissario), fatto alcun riferimento al clima di
odio scatenato dagli intellettuali nei modi pi violenti contro lesemplare Commissario di Polizia, con iniziative quale
la lettera pubblicata su L Espresso, firmata da 800 acculturati, di cui alcuni, ma solo alcuni, chiesero poi tardivamente scusa. E se i Giudici, ora, con la recente sentenza per Piazza della Loggia evidenziano il risultato devastante per la dignit dello Stato e della sua irrinunciabile funzione di tutela delle istituzioni, per gli Italiani s
impone una domanda: ma quanto possibile oggi ipotizzare di trovare le prove di chi, alcuni decenni fa, era stato
capace, perch protetto da una parte dello Stato, di depistare la catena di sangue che inizi con la madre di tutte le
stragi, con i 17 morti di Piazza Fontana a Milano, del 12 dicembre 1969? Dobbiamo dire con coraggio che nel
tempo, per, in virt del lavoro di Magistrati coraggiosi, delle Polizie che hanno condotto con specchiata onest le
indagini, delle parti civili, di tanta societ attenta e vigile, stato possibile raccogliere un corpus monumentale di testimonianze, prove, documenti, che ha consentito e si spera consentir ancora di giungere allunica verit possibile e finalmente definitiva, appunto quella giudiziaria e storica.
Raffaele Vacca
Un servizio televisivo della BBC ha rievocato una curiosa vicenda iniziata nel 1890, quando alcuni scienziati tedeschi affidarono al Museo di Storia naturale della capitale britannica un vaso
contenente una piccola creatura molto particolare, conservata
sotto spirito. Gli esperti britannici la giudicarono un falso e ne
decisero leliminazione, ma un inserviente del Museo si port
invece a casa il reperto e qualche anno fa un suo nipote lo recuper dal nascondiglio in cui era stato celato per oltre un secolo.
Nuove analisi eseguite sulla creatura hanno poi confermato il
giudizio negativo degli esperti del XIX secolo che si trattava di un
cucciolo di drago.
Lammiraglia di Horatio Nelson (la Victory) ormeggiata a Portsmouth. Nelson fu colpito a morte
durante la vittoriosa battaglia di Trafalgar, il 21 ottobre 1805. La storica nave, costruita nel 1765,
stata restaurata e riportata allantico splendore con
il legno di querce piantate oltre 200 anni fa nella
foresta su ordine specifico di Nelson. Oggi la Victory una nave museo (che attira ogni anno oltre
350.000 visitatori). Ufficialmente tuttora in servizio.
Liana Botticelli
PROGRAMMA
LUNED ore 09.00 - Ginnastica; ore 11.00 - Ballo; ore 17:00.
MARTED ore 09.30 - Yoga; ore 18.00 - Computer. MERCOLED
ore 09.00 - Ginnastica; ore 11.00 - Ballo; ore 16:30 - Bigiotteria
GIOVED ore 17.00 - Corso di pittura acquarello. VENERD ore
16:30 - Inglese; ore 18:00 - Ginnastica; Corso di taglio e cucito
LATTUALIT, pag. 6
LETTERATURA E ATTUALITA
EDITO-INEDITO
in corso di stampa
RIVISTE RICEVUTE
*Nuova Impronta, Direttore Filippo Chillemi, casella post. 7-233, (00162) Roma. *Foglio Notizie, Dir. Pasquale Chiaramida, Cas. Post.
185, 72100 Brindisi. Tel. 0831.516115. *Brontolo, Direttore Nello
Tortora, via Margotta 18 - 84100 - Salerno. *Il Symposiacus, dir. resp.
Pantaleo Mastrodonato, via La Marina 51, 70052 Bisceglie (Bt) *Bacherontius, Dir. Marco Delpino. via Belvedere 5, 16038 S.Margherita Ligure (Genova) tel. 0185.286167. *Presenza, diretta da Luigi
Pumpo, via Palma 89, 80040 Striano (Na). *Poeti nella Societ, presidente Pasquale Francischetti via F. Parrillo 7, 80146 Napoli cell.
347.5536446, email: francischetti@libero.it. *Miscellanea, diretta da
Michele Melillo, Parco Gardenia, villino 23, 84090 San Mango Piemonte (Salerno). *Verso il futuro, diretto da Nunzio Menna, via Scandone 16, Avellino, tel. 0825.38269. *Il Convivio, diretto da A. Manitta,
via Pietramarina Verzella 66 95012 Castiglione di Sicilia. (Ct) *Fiorisce un Cenacolo, fondato da Carmine Manzi 84085, Mercato S. Severino (Sa). *Primo Piano, dir. resp. Andrea Italiano, via Madonna
del Lume 5 - 98057 Milazzo (Messina). *Emozioni 15 Via Doria 5 18100 Imperia (cell. 329.4905854 - e.mail: gdonaudi@yahoo.it)
CONSIGLI AI CUOCHI
FUNGHI AL FORNO
Togliete la crosta ad alcune fette di pane integrale e imburratele. Sistemate su una teglia piana e mettete i funghi, dopo aver tagliato il
lato superiore sul pane. Ponete il vassoio sul forno caldo per cinque
minuti. Poi mettete un po di burro e sale su ciascun cappello di
fungo. Rimettete in forno per altri cinque minuti e dopo servite su
un punto di portata molto caldo.
N. 9
SETTEMBRE 2016
PRESENTATO IL LIBRO
I GALLICESI CADUTI
NELLA GRANDE GUERRA
Ha introdotto e cordinato: On.
Giuseppe Giordano.
Sono intervenuti. Capitano di
Vascello Dr. Ugo dAtri (Presidente dellIstituto Nazionale
per la Guardia dOnore alle
reali Tombe del Pantheon.),
Gen. C. dA. Rocco Panunzi
(Presidente dellUnione Nazionale Ufficiali in Congedo
dItalia), Dott. Antonino
Lazzaro de Lorenzo (Testomonianza in memoria del S.
Ten. Valentino Lazzarino).
Ha concluso il Dott. Carmelo
Covani
Arciconfraternita
del SS. Nome di Maria
Foro Traiano, 89 (Roma)
Questi tre pregevoli libri sono stati dati in omaggio dalle signore Nicchia Furian Raffo, Nan
Ciolli Frosecchi e Isabella Horn al Prof. Cosmo G. Sallustio salvemini dopo la conferenza tenuta da questultimo a Firenze il 22 giugno u.s., sul tema La Repubblica va rifondata sulla
random-crazia, presso la celebre Libreria Salvemini gestita com vivace salotto culturale da
Mauro Marrani.
N. 9
LETTERATURA E VARIE
SETTEMBRE 2016
In copertina: Ritratto della cortigiana Tullia dAragona di Alessandro Bonvicino, detto Moretto da
Brescia - Museo civico, Brescia.
(Nuova Impronta Edizioni)
LATTUALIT, pag. 7
LO SCHIAFFO
(racconto)
Don Pino Puglisi, martire di mafia un libro a firma di mons. Vincenzo Bertolone, curato dal vaticanista Salvatore Cernuzio ed
edito da Ares, che ripercorre le tappe della vita delleroico parroco del quartiere Brancaccio che il 15 settembre 1993, giorno del suo
56 compleanno, fu ucciso a Palermo davanti al portone della sua abitazione. Mons. Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace,
stato il postulatore della Causa di beatificazione del sacerdote siciliano, beatificato da Papa Francesco nel maggio del 2013. Ci gli
ha permesso di raccogliere una serie di informazioni estremamente dettagliate sulla vita di don Puglisi e sul contesto in cui maturato lomicidio. Gettando nuova luce sul coraggio e la fede di un prete ammirato da Papa Francesco come modello di sacerdote fra
gli ultimi e le periferie dellumano. La prefazione al libro affidata a Pietro Grasso, presidente del Senato e gi Capo della Direzione nazionale antimafia: Se volessi provare a racchiudere la storia di don Pino in tre parole ha dichiarato Grasso non avrei dubbi.
La prima parola fede, la seconda parola coraggio, la terza risurrezione. La mafia non uccide in modo gratuito; lo fa quando percepisce qualcuno come un pericolo per se stessa. Ha eliminato don Puglisi perch ne aveva paura. Secondo le ricostruzioni, il sacerdote era sceso dalla sua auto e si era avvicinato al portone di casa, quando qualcuno lo chiam e un sicario gli scivol alle spalle,
esplodendo pi colpi alla nuca. Una vera e propria esecuzione in stile mafioso. Testimonianza significa fede vissuta, coerenza di vita,
essere credibili, scrive mons. Bertolone nel libro. Significa essere liberi interiormente da ogni forma di compromesso. necessario, allora, interrogarsi su un modello di religiosit che sappia chiamare il peccato con nome e cognome e sappia, insieme, non far
disperare chi cade nel male, ovvero aiutare il peccatore a convertirsi a una vita evangelicamente intesa. Don Pino Puglisi la punta
avanzata di questo modello di conversione umana, prima ancora che sociale, politica e religiosa. Un concetto che trova riscontro nelle
parole pronunciate da Papa Francesco allindomani della beatificazione: I mafiosi volevano sconfiggere don Pino Puglisi perch sottraeva loro i giovani, ma in realt lui che ha vinto. Dobbiamo pregare il Signore perch questi mafiosi e queste mafiose si convertano a Dio.
Carmen Galoppo
CONCORSO ARTISTICO
COLETTE BOSCO
Per onorare la memoria della sua cara moglie, passata a miglior vita il 22 novembre 2012, lAmbasciatore Giorgio Bosco, Presidente Onorario dellUnione
Italiana Associazioni Culturali, istituisce il Premio
annuale Colette Bosco per la miglior pittura su porcellana. Il Premio consiste in un diploma e in una
somma di euro 500,00. Le opere in concorso dovranno essere inviate entro il 25 settembre 2016 alla
dr.ssa Liana Botticelli (via Adriano I n. 129-C -00167
Roma, previo accordo telefonico (tel. 06.6620020,
cell.3394934678). Una Giuria di qualificati esperti
sceglier lopera vincitrice, che ricever il Premio in
occasione della celebrazione del 54 anniversario del
Movimento Gaetano Salvemini, nel mese di ottobre
2016.
LATTUALIT, pag. 8
N. 9
SETTEMBRE 2016
SALUTE E BENESSERE
IPOTENSIONE ARTERIOSA
Molte persone, ma specialmente le donne, soffrono di pressione bassa.Fortunatamente,
salvo casi estremi, assai meno grave che lipertensione. Anche qui la farmacia della natura mette a nostra disposizione alcuni buoni rimedi: borsa del pastore, 20 g,
foglie di noce, 30 g, tormentilla (radici), 20 g, grani di coriandolo, 10 g, foglie di melissa, 20 g. Due cucchiai da tavola di questo miscuglio per
mezzo litro dacqua bollente. Lasciare in infusione e filtrare. Una tazza
unora circa dopo il pasto. foglie di noce, 30 g, ruta medicinale, 20 g,
fiengreco, grani, 30 g, mughetto fiorito, 15 g, radici di valeriana, 20 g.
Lasciar macerare queste piante in un litro di buon vino cotto meridionale.
Filtrare. Un bicchiere dopo il pasto principale. Attenzione: il mughetto pu
Patrizia Maria Frangini Klum
esser tossico Domandate il consenso del vostro medico
E stato rivelato da vari psicologi che la fase della vita, compresa tra i 40 e i 50 anni, rappresenta
un rischio depressione, perch un momento delicatissimo nel processo evolutivo di un essere
umano a causa degli importanti cambiamenti ambientali e intrapersonali, che lo caratterizzano. In
questo periodo si ha la maggiore autonomia dei figli, stabilizzazione degli obiettivi lavorativi, perdita o malattie dei genitori, cambiamenti fisici, ridefinizione della vita di coppia e della dimensione
a due. E stato confermato dallepidemiologia clinica che i casi di depressione e ansia abbiano un
picco dopo i 40 anni quando si hanno le cosiddette crisi di mezza et. Nel libro Infanzia e societ dello psicologo Erik Erikson viene descritto il ciclo di vita delineando 8 stadi di sviluppo personale. Allinterno di ogni stadio lindividuo si trova a superare un momento critico determinato dal
conflitto fra due tendenze opposte. Sar fondamentale per la sua crescita personale e per la sua evoluzione la scelta che lindividuo far per reagire alla sua crisi. Lindividuo, secondo la teoria di
Erikson, nella fase di mezzet impegnato nella scelta fra la generativit e la stagnazione. In questa fase il soggetto interessato a generare, produrre e ad impegnarsi socialmente. La
mancanza di generativit potr tradursi in stagnazione con lindulgere su di s e con
la mancanza di crescita psicologica. In questa fase della vita sono stati raggiunti
gli obiettivi lavorativi, siamo soddisfatti nellambito sociale ed amicale, il corpo
inizia ad esprimere i segni del tempo e il compito educativo genitoriale arrivato
al termine. Cedere il passo e ritirarsi possono, purtroppo, rappresentare un grave
errore per la costruzione del proprio benessere personale e di un soddisfacente
modus vivendi per laltra met della vita terrena, che va riempita soprattutto nella
sfera deglinteressi individuali e spirituali, sociali ed affettivi. Ai primi segnali della
depressione importante reagire, perch la crisi di mezza et unottima occasione per valorizzare
molti aspetti della nostra vita.
Mario Coletti
N. 9
SETTEMBRE 2016
LATTUALIT, pag. 9
VINCENZO PONZIO,
ARTISTA GENIALE
ORIGINALI PITTO-SCULTURE
DI TULLIO DALLAPICCOLA
Ricordi
(Pitto-scultura)
Studio dArte: Via due
laghi, 3
38042 - Belsega di Pin
(TN)
Tel. 0461.557139 - Cell.
339.1259386
NEL BUIO
Labbraccio della notte sulla dormiente anima/ mi accompagna fedele da molti anni ormai/ accarezza lo spirito
mio con delicatezza cortigiana/ non chiede soldi ma esige
rispettosa attenzione./ E nel buio pi profondo ecco apparir l incanto/ luce divina, ispiratrice di calcoli sacri/ numeri e forme non convenzionali ora si manifestano/ e la
gioia di una scoperta universale improvvisamente appare./ Tradurre in logo il numero possibile solo al santo/
trascende la ragione il mistico per meglio comprenderla/
magia santit sono un unico sentiero illuminato/ e lilluminato, quindi, raggiunge il matematico Dio./ Il visibile uno, niente e zero e tutto cos appare/ La misteriosa
potenza del maschile e femminile l uno/ Lo zero il
Strada del destino (Olio su tela)
vuoto che unendosi alluno crea limmortale/ immortale
divino che esiste in potenza dentro me./ Risvegliarlo
possibile solo con il sacrificio/ sacrificare, dunque, la visibile vita ordinaria/ per percepire linvisibile struttura dell universo/ e nella sua immobilit percepire lo scorrere del tempo. /Ma il mio pi
fedele compagno e sempre Dio/ l io pi profondo depositario della conoscenza/ trasformata in
sensazione dal buon genoma/ anch esso sacro nella sua immensa piccolezza./ E nellillusorio
scorrere del tempo mi costruisce/ la visibile struttura umana sembra prevalere/ invece il panico
interno vero che vuole uscire/ una volta manifesto si placa e si allea a me.
Pietro Sarandrea
Il periodico LAttualit,
essendo assolutamente
libero da sudditanze
di vario genere,
un organo di stampa
interamente autofinanziato.
LA FORNACE DI BISANZIO
LATTUALIT, pag. 10
RIECCOLI DI NUOVO
(Dalla nostra corrispondente da Los Angeles)
LE CONFESSIONI
Ho trovato Le confessioni, lultimo film di Roberto And, non
solo pretenzioso e velleitario, ma anche sbagliato perch mostra
con solare evidenza la sua ignoranza degli stessi termini della
questione. Lunico pregio della sua messa in scena sta nel aver
portato a contatto (anche se si tratta di un contatto minimo) due
mondi che per il regista restano avulsi ed incomunicanti: quello
delleconomia e quello della morale; ma poi il regista stesso indietreggia inorridito, confinandosi in un facile e fastidioso moralismo che alla fine suona come una morale della favola che non
spiega niente, ma che basta a farsi belli con un finale ad effetto.
Il monaco Salus che alla fine se ne va col cane del potente di turno
solo la caricatura molto improbabile di Francesco di Assisi. A
mostrare tutta linconsistenza della tesi che regge il film questa
osservazione di Marx: noi possiamo anche immaginare che un
imprenditore si converta e decida di pagare adeguatamente i suoi
operai installando depuratori per non inquinare lambiente
quando lancer il suo prodotto sul mercato constater che il suo
prodotto costa almeno il doppio della stessa merce prodotta dalla
concorrenza e quindi sar costretto a chiudere la sua impresa licenziando tutti gli operai oppure si dovr adeguare al sistema.
Questa critica di Marx ai socialisti utopisti mostra lipocrisia ed
il moralismo del film di And che come unico effetto sortisce solo
quello di mettere a posto la sua coscienza e quella dello spettatore
che alla fine portato a dire: quanto sono cattivi questi potenti!
Invece per noi la scommessa non sta tanto nel contrapporre economia (alta finanza) e morale; ma sta piuttosto nel ripensare il
nesso tra etica ed economia, per esempio, pensando la categoria
di dono come categoria economica. Alla fine per tentare di capire come liberare il mercato dal capitalismo ci sembra pi utile
tornare a leggere lenciclica di papa Benedetto XVI Caritas in
veritate.
Stefano Valente
SUMMER FASHION
E stata lestate Pon Pon mania. Scarpe, (specialmente i sandalini), arricchite dai pon pon, queste palline coloratissime, decorative protagoniste di questa folle estate. A lanciare il trend ci
aveva gi pensato la stilista greca Elina Linardaki. Non solo sandali artigianali dallo stile un po hippie, i pom pom sono anche il
dettaglio indispensabile della nuova collezione Acquazzurra con
i sandali nudi in spiaggia ma da sfoggiarli anche in citt tra un
aperitivo e laltro. Coloratissimi, divertentissimi come sfoggiare un arcobaleno ai piedi. Foto ricordo immancabili!
BEST OF BEAUTY
BOOKS EVENT
In piena estate, si svolto in Lunigiana, a Pontremoli, il 53 Premio Bancarella Sport ed il 64 Premio Bancarella 2016. Per
il Bancarella Sport si aggiudicato il premio finale il grande campione Giovanni Trapattoni insieme a Bruno Longhi con il
libro Non dire Gatto. La serata stata condotta dal Direttore
di Tgcom24 , Paolo Liguori. Per il Bancarella letterario, la finale
svoltasi nella bella piazza della Repubblica, il salotto del Bancarella, hanno partecipato i 6 finalisti: Alberto Cavanna La nave
delle anime perdute, Lucinda Riley Ally nella tempesta, Lorenzo Licalzi lultima settimana di settembre, Roberto Costantini La moglie perfetta, Margherita Oggero La ragazza
di fronte, Gesuino Nemus La teologia del cinghiale. La serata
stata condotta da Letizia Leviti e Dario Vergassola. Lambito
premio andato a Margherita Oggero con la sua bellissima storia damore. Parallelemente alle due importanti manifestazioni
si sono affiancati altri incontri letterari, altri appuntamenti negli
angoli pi suggestivi della Citt del libro. Uno per tutti stato il
Castello del Piagnaro, dove alle varie presentazioni di libri con i
loro autori, si svolta la tradizionale cena, imperdibile, tra i torrioni, con importanti personaggi e fortunati invitati.
N. 9
SETTEMBRE 2016
N. 9
SETTEMBRE 2016
LATTUALIT, pag. 11
AUTUNNO
Foglie dautunno/ si avvicendano/
nei colori rubini/ il gatto fa le fusa/
ed il fuso deposto nel cesto/ rimembra laboriose armonie/ petali
sparsi come ricordi/ dissolti dal
vento/ castagne cinte da/ gusci
inestricabili/ mi riportano alla nostalgia/ nellattesa dellinverno/ e
ai preparativi della vendemmia./
Voci gioiose di bimbi/ che saltando per le sdrucite strade/ sollevano polveri di speranze/ mai
attutite dallingordo tempo./ Cavalli recalcitranti/ con pesi
enormi/ come quelli dentro di noi/
felicit nascoste/ nelle promesse di
un sorriso/ pronte ad essere accolte/ in questo grigio giorno dautunno.
Florinda Battiloro
NOTTE
Di notte nel letto, aspettando il
sonno che tarda a venire, con la
fantasia si pu immaginare tante
cose. La coperta sembra il calore
di un abbraccio che ti fa sentire di
nuovo bambino, la stanza non
pi la stanza ma un paese incantato dove ogni uno pu essere
quello che gli pare. Il soffitto con
il lampadario di cristallo sembra la
volta del cielo con tante stelle, e
mi lascio trasportare dalla fantasia
sulla sella di un cavallo alato. Ma
poi mi chiedo Perch sto al
mondo? e non so darmi una risposta. Perch soffro tanto? e non so
darmi una risposta. e proprio
quando tutto par e morire intorno,
nasce qualcosa in noi ed meglio
non rimpiangere le cose perdute.
Se poi guardo il cielo attraverso il
vetro del balcone mi sento sicura,
e ritorno alla realt, pensando che
domani c gente che ha bisogno
di me, e che nulla veramente finito quando tutto pu ricominciare. I pensieri lasciati liberi si
dileguano nella notte come foglie
secche sospinte dal vento nei
giorni freddi dellautunno senza
sapere dove vanno. Rita Amodio
VIA FRATTINA
A via Frattina je faccio er monu-
ARGUZIE POETICHE
UN MONDO ASSETATO DI GIUSTIZIA
Sincronici destini per sfringuellamenti ambientali/tra antropologie culturali diverse/in lotte politiche tra famelici diacronici/privi di svolta radicale nellindefinito evolversi moralistico/non mutila di segmenti
importanti/verso lupidi militanze di guadagno/con luso di violenza e inganno/inclini al Male./Irrazionalit indomabile dal futuro nebuloso e incerto/di ambiziosa insolvenza tra invenzione e contaminazione./LAsse
distruttivo destinato a persistere/e passare nellattimo tra bugie, contraddizioni e menzogne/facendo nascere superstizioni e credenze con il
folle Amore./Presenza precostituita in grovigli inestricabili/e in tensione
di oligarchie e sette/nei neri-grigiastri salti energetici/di ripetute prospettive olistiche/con sangue umano continuato/per follia dincompiutezza/deterna irrisolta tensione/priva di Giustizia morale negli Stati del
Mondo.
Mariannina Sponzilli
IL FUTURO ASSOLUTO
Cera una volta, ma c ancora, una Retta (una tra le tante)ed quella che
corrisponde alla Velocit della Luce./Il Futuro Assoluto dato dalla Retta
e conseguentemente dalle coordinate spaziali: Intervallo di tipo Spazio
e Intervallo di tipo Tempo./Tutti viviamo nello Spazio-Tempo che un
continuo Cronotopo/dimostrato nel libro Formalizzazione matematica
del lituano Minkowsk (1864-1909) che sfat le stupidaggini religiosee
non solo.
Mariannina Sponzilli
LA VALIGIA DI VENTURA
Cara valigia mia di ventura sullarmadio/ sempre pronta a partire./ Mi ricordi gli anni/ del mio
soffrire,/ gli anni di Kennedy/ e di
Papa Giovanni./ Mi ricordi/ gli
anni del terrore,/ la morte di
Moro,/ di tanto dolore./ E mi ricordi/ gli anni pi sereni/ gli anni
di gioia, linfrangersi del muro.
Cento viaggi e pi/ oltre frontiera
/ cara valigia mia/ di ventura.
Vittorio Pesca
RUGIADA
DELLA SPERANZA
Cullata dalle onde del pensiero,/
raggiungo una sacra riva/ ove tanti
fratelli, in adorazione,/ sono lambiti dalla Grazia Divina./ Ges l,
che sorride/ e apre le braccia/ per
accogliere tutti nel Suo Regno./
Sono inebriata dal profumo di Gloria/ e, insieme agli angeli,/ canto
lodi al Signore./ Ad un tratto un
vento contrario/ mi proietta verso
la cruda realt/ e mi trovo nuovamente nel labirinto della vita./ Ma
la rugiada della speranza tiene
vivo il mio fiore/ che porger,un
giorno,/ al Redentore.
Marcella Croce de Grandis
MONDO IMPAZZITO
Che dire pi di questo mondo,/
che, indifferente, continua il girotondo,/ mentre impazza, feroce, il terrorismo,/ che
converte il pacifico islamismo/
in novella crociata anticristiana/ e contro la stessa razza
musulmana,/ infischiandosi
pure di Maometto,/ a cui dovrebbero il massimo rispetto,/
mentre, barbari, ne uccidono i
seguaci,/ accusati dessere
mendaci/ cultori di un falso
islam moderato,/ di un Corano
addomesticato./ Persino, la
jihad ora ha esaltato,/ come un
eroe, il pilota scellerato,/ che,
lucido folle, si suicidato,/ sacrificando pur tutti i passeggeri/ e lo stesso equipaggio,
che aveva a bordo, ignari/ del
tragico destino che lor serbava
il pazzo assassino!/ Che dir di
un mondo cos imbarbarito/
che ormai mi sembra davvero
impazzito?/ C da chiedersi se
pure il destino/ di questo
homo sapiens, pellegrino,/ divenuto demens, violento assassino,/ condannato i suoi simili
a sbranare,/ indotto a un eterno
guerreggiare,/ per distruggere
il seme di Caino./ Ma a questo
pu rispondere nessuno.
Sergio Scalia
AD ALBIONE
Cara Inghilterra, mi ricordo ancora/ comera / erde la tua brughiera,/ anche se son passati tanti
anni,/ sommati ai miei malanni,/
dacch ti / idi allora./ Mi chiesero,
giunto alla frontiera,/ il perch di
quel / iaggio/ e io risposi: Per imparare bene il / ostro linguaggio/ e
conoscere il / ostro Paese,/ che,
de/ o dire, ben mi accolse/ e fu
molto cortese./ Era dellanno il pi
freddo mese,/ un lontano gennaio
del secolo scorso,/ e il tempo della
mia gio/ ent quasi trascorso,/ ma,
ricordo, non fece freddo assai/ e
dal mio naso pur non ebbi guai,/
pi di quanto non suol cessare
mai!/ Quasi un paio di scarpe consumai,/ per / isitare Londra e la
campagna,/ di mesta solitudine
compagna./ Sembra/ i una pittura
ad acquerello,/ di quei pittori tuoi
dell ottocento,/ che a / ederli sempre mincanto,/ e il ricordo mi pare
ancor pi bello./ passato / eloce il
tempo amico/ e se n andato il mio
/ igore antico./ Di te mi resta solo
un bel ricordo,/ tanto pi bello se
un po scolorito./ E un bel ricordo
non mai sbiadito. Sergio Scalia
MALEFICIO
Col tuo passo da giaguaro raggiungesti le mie spalle./ Fosti macchia dellinchiostro duna notte
senza stelle./ Mi colpisti/ Con le
lance da scorpione/ trafiggesti dentro al cuore./ Mimpigliasti nella
rete/ del veleno chhai secreto./
Ci facesti/ per sconfiggere te
stesso.
Grazia Maria Tordi
PAP
Porto il tuo nome/ e lo faccio con
orgoglio/ ora che sei dove termina
il tutto/ e il nulla per sempre tace./
Sar come vivere ancora/ rinnovando la memoria/ il carattere. la
dignit/ delle nostre genti./Tu fosti
mio esempio/ mio carattere e tempra/ mia forza e guida/ che oggi
seguo/ di te comunico/ le tue ambizioni/ i miei desideri/ che furono
tuoi/ e oggi sono miei/ per sempre
Pap.
Mary Mazza
Muto calendario./ Sotto i tuoi sottili fogli/ hai una maschera che na
sconde/ giorni felici/ tristezze ...speranze./ Tu sai, se mi darai ancora/
lalba del domani / quando la tua maschera appassita/ sul mio viso getterai/ scender la notte fonda/ sopra i miei occhi. Un lembo di/ cielo, co
prir per sempre le mie/ pupille /Specchio ancor oggi,di quel sentimento/
che fa soltanto soffrire/Allora, potr indossare questa/ tunica dorata , venuta dallEgitto /Stringer fra le mani, la rosa marmorea/ cristallina, del
deserto/sognando mondi doriente/A piedi nudi, correr fra sabbie/ infuocate, in cerca di cammelli/ stanchi , e assetati./ Visi velati ... tuniche
bianche/Mi aggroviglier, fra le superbe/ Palme.Respirer frescura, oasi
di pace/ Vedr piramidi, di sassi/ rossi. Sfingi libere, senza pi/ tempo.
Templi, obelischi / graffiti, tra sarcofaghi d oro/ Mummie immobili. Mi
trover/ smarrita nel tempio, nel mondo/ dEgitto... Sentir, leco degli
antichi faraoni./ Trover per me,un sarcofago/dorato per chiudermi avvolta in/ quella tunica adorna di ninnoli/ Stringer sui petto/ quella rosa
del deserto /Mi addormenter, fermando per sempre il tempo. Come la
sfinge/ sopra la rupe della piramide.
Elena Andreoli
OMAGGIO A PARINI
Il noto Poeta Giuseppe Parini nacque nel 1729 a Bosizio, oggi Bosizio
Parini in provincia di Como. Il Poeta comasco si fece sacerdote a 25 anni
non tanto per vocazione quanto per ottenere il mantenimento economico
da una sua prozia, sorella di suo nonno paterno, Anna Maria Perino ved.
Lattuada. Il Poeta poi si fece cambiare il cognome da Perino a Perini.
Questa prozia lo aiut economicamente, per doveva studiare e poi divenire sacerdote. Possiamo affermare che il cattolicesimo integrale di
Parini sia stato allorigine di molte sue pretesi di posizione nel criticare
il radicalismo della Rivoluzione francese, anche se apprezzava i suoi valori di libert, fraternit e uguaglianza. Parini, poeta e scrittore fustigatore, un po dimenticato; si divert a dare quale soprannome a Voltaire
morbido Aristippo per ledonismo che laccomunava al filosofo greco,
mentre allo scrittore francese Jean-Jacques Rausseau d il soprannome
di nuovo Diogene per il disprezzo delle norme e delle convenzioni
della convivenza sociale, che avevano caratterizzato il filosofo cinico
greco. Con il suo cristianesimo Parini difese a spada tratta dei diritti dei
ceti subalterni e non esit a pronunciare aspre reprimende nei confronti
di chi offende e vessa i pi deboli. Nella sua opera La Musica condanna lusanza disumana di evirare i bambini per mantenere acuta la
voce e avviarli cos alla carriera teatrale come cantanti castrati. Nel Mattino celebre lepisodio della Vergine cuccia, in cui una donna vegetariana, in quellepoca era diffuso il vegetarianismo nelle fasce alte
della societ, si scandalizz nel vedere maltrattare gli animali, mentre
lasciava morire di fame un suo servo con moglie e figli solo perch il
poveretto aveva osato liberarsi con una pedata dal morso molesto di una
cagnetta della padrona. Delle sue opere letterarie ricordiamo Il Mattino,
Lo Studio, Il Teatro, La Vita rustica, La salubrit dellaria, Il discorso
sopra la poesia, Il Giorno, Le Odi. Nel 1799 le truppe austro-russe occuparono la Lombardia e Parini rischi di essere tra le vittime della reazione, ma nemmeno allora abdic dalla sua dignit. Poche ore prima di
morire, 15 agosto 1799, compose, su richiesta dei professori di musica,canto e suono, il sonetto Predaro,i Filistei, lArca di Dio, che doveva essere recitata nel Te Deum per il ritorno degli Austriaci. Parini,
pur celebrando i dominatori, con questa ultima poesia esorta gli occupanti al rispetto della personalit umana, secondo quegli ideali per i quali
Parini apparve poi agli uomini del xix secolo un grande Maestro di vita,
Mario Coletti
oltre che di poesia.
RINGRAZIAMENTO
Desidero esprimere la mia gratitudine al Prof. Casacchia (L'Aquila),
emerito psichiatra, dipartimento di medicina clinica, scienze della vita e
dell'ambiente. Unica persona che riuscita con la sua scrupolosit ad individuare il mio problema. Lo ringrazio molto perch oggi non facile
trovare dei medici coscenziosi e attenti come lui in quanto la maggior
parte dei medici agiscono in maniera sciatta
Teresa Centofanti
LATTUALIT, pag. 12
COMUNICATO STAMPA
GORIZIA, BOLZANO E TRIESTE
NON FESTEGGIANO IL 2 GIUGNO
Il Comitato del Regno dItalia, comunica di ritenere che le Province di Bolzano, Gorizia e Trieste,
debbano astenersi da qualsiasi festeggiamento per la ricorrenza del referendum istituzionale del 2
giugno 1946, perch, non avendo i cittadini di quelle province partecipato a detto referendum, non
appartengono alla Repubblica Italiana che, nella sua costituzione, afferma di nascere dal referendum istituzionale. Noi affermiamo e ribadiamo che le Province di Bolzano, Gorizia e Trieste sono
tuttoggi giuridicamente Regno dItalia! Il Comitato del Regno dItalia, che si costituito autonomamente nel dicembre 2006 e rivendica la sovranit sulle Province di Bolzano, Gorizia e Trieste,
formato da italiani, che si sono autocertificati e dichiarati presso lO.N.U., appartenenti ai popoli
dItalia che non si riconoscono nella Repubblica Italiana e sono eredi morali del popolo del Regno
dItalia mai giuridicamente cessato per via del colpo di Stato del 12-13/06/1946 e del fatto che le
tre Province di Bolzano, Gorizia e Trieste non parteciparono al referendum del 1946.
Matteo Cornelius Sullivan
Presidente del Comitato del Regno dItalia
(Pubblichiamo volentieri questo Comunicato Stampa su richiesta del Chiar.mo Avv. Carlo Morganti, Studio legale in Roma, largo Pannonia 23)
N. 9
SETTEMBRE 2016
N. 9
SETTEMBRE 2016
OLYMPE DE GOUGES, ELVIRA BANOTTI, LA CITT ETEROSESSUALE. LA DICHIARAZIONE DEL 1791 (art. 12)
(Seconda Parte) Si faceva avanti con chiarezza questo fatto: Sessualit era stata sostituita da Pornografia, che aveva rapito Citt, come Teseo
Europa. Regredendo allo stadio del mito di Teseo il corpo della donna diventa la cartografia delluomo e luomo vi camminava sopra, per
sua comodit traendone benefici ma alterandolo, con rappresentazioni estranee e dunque con un immaginario sostitutivo. Questo tappeto dai
finissimi nodi usato distrattamente, e non certo per pregare in ginocchio, veniva ora parificato al camminatoio dun lussuoso hotel. Era
chiaro, per Elvira, come fosse necessario un ripensamento del diritto in quanto domanda rivolta a un Terzo, che riportasse il piano loquace
del domandare nellalveo del suo altro, che lo riportasse insomma al piano superiore della risposta presa integralmente nella sua alterit, passata attraverso il problema della libert di non rispondere, di non accogliere la spontaneit di tutto quellagitarsi nervoso del linguaggio maschile. Si trattava, per Elvira Banotti, di pensare un piano della risposta sessuale, alle istanze di riconoscimento delluomo, integralmente
femminile. Una sessualit femminile. E la sessualit femminile, per Elvira Banotti, non ricade interamente sul piano della rivendicazione sociale di diritti (per altri versi necessaria). Anzi, c un piano del desiderio femminile scoperto dalla Banotti dove precisamente cessa ogni motivo per cui debba esserci una rivolta di ci che interpretato come irragionevole, contro ci che presume s ragionevole, perch la ragione
riconosciuta come trovantesi, pur invisibile e non pienamente consapevole, in tutti, uomini e donne. E allora il movimento femminista per
Elvira Banotti che in questo si ricollega a Olympe de Gouges - non pi pensabile come una rivolta semplice contro un potere di pochi
(gli uomini sulle donne per esempio, cos come alcuni uomini su altri), incarnando invece la certezza di un governo di tutti per avere riconosciuto con la mediazione della sessualit corporea incontrata senza infingimenti la possibilit di una esperienza comunitaria specialissima, dove il diventare consapevoli della cooperazione ragionevole tra uomo e donna una forza che non finisce mai. Non a caso, proprio
allinizio del Primo manifesto la Banotti citava la Dclaration della de Gouges, scritta a due anni dalla dichiarazione dei diritti delluomo.
Se ci si sforza di comprendere il neoilluminismo originario di Elvira Banotti alla luce del Secondo manifesto (per un mondo un po felice)
e alla luce dello scritto Una ragazza speciale, si comprende come la sua operazione abbia insistito in modo particolare sugli articoli 9 10 11
e 12 della Dclaration. Cominciamo dallultimo. Vi si afferma, come esigenza della ragione, la necessit di garantire maggiormente i diritti
della donna e della cittadina, secondo il pi esteso utilizzo. Certo, ma perch? Una volta affermata la necessit di una estensione del diritto
alla donna secondo una utilit majeure la martire francese affermava ed decisivo questo punto per non interpretare in chiave reattivorivoltosa sia la Dclaration che, a questo punto, il Primo manifesto, tale garanzia devessere istituita a vantaggio di tutti, e non dunque solo
a vantaggio di quei cittadini in questo caso cittadine - cui affidata (cette garantie doit tre institue pour lavantage de tous, et non pour
lutilit particulire de celles qui elle est confie). [continua]
Michele Bianchi
LATTUALIT, pag. 13
GIOVANNI AZZARO
Forniture grafiche - Carta
Accessori per composizione.
Allestimento.Partecipazioni.
Viale Glorioso,9/11 - 00153 Roma
Dal luned al venerd 8,30 - 13,00 / 15,30 - 18,30
LATTUALIT, pag. 14
EVENTI DI ATTUALITA
N. 9
SETTEMBRE 2016
SIGNORI DELLA GUERRA DI IERI E DI OGGI GLI ARBERESHE E LA CULTURA DELLE VALLJE
Nel corso della storia i signori della guerra hanno sempre alimentato estremismi ideologici e motivi di intolleranza per indurre le popolazioni allo scontro bellico. La causa scatenante era spesso
ricercata nel fattore religioso. Basti pensare alle guerre di religione che insanguinarono lEuropa
tra il 16 e il 17 secolo e che ebbero il loro culmine nella Guerra dei Trentanni (1618-48). Nel 1963
il grande cantautore americano Bob Dylan compose un brano intitolato, appunto Signori della
guerra (Masters of War). Erano gli anni del conflitto vietnamita e la bandiera del pacifismo ancora sventolava alta: avete causato la peggior paura / che mai possa spargersi / paura di portare
figli / in questo mondo, cantava Bob Dylan respingendo lideologia della guerra. Erano trascorsi
pochi anni dalla fine della II guerra mondiale e il ricordo dei suoi drammatici eventi era ancora impresso nella memoria collettiva. Mentre una generazione di grandi attivisti ed artisti (Martin Luther
King, Joan Baez, John Lennon) promuoveva gli ideali della non violenza. Poi, a mano a mano,
la memoria storica ha iniziato ad affievolirsi, offuscata dallemergere della cultura individualistica
e dei nuovi idoli consumistici, e una serie di guerre pi o meno giuste si sono propagate nel
mondo. Senza che unopinione pubblica distratta fosse in grado di contrapporre una voce di condanna. Si diffusa cos, in modo strisciante, la globalizzazione dellindifferenza, mentre avanza
la terza guerra mondiale combattuta a pezzi e un sentimento di paura opprime ogni aspetto della
vita quotidiana. Ed ecco riaffacciarsi anche la perversa ideologia della guerra di religione, che vorrebbe rispondere alla follia del terrorismo con una ulteriore escalation di violenza. Alimentando lo
scontro fra lOccidente e lIslam. Ma per fortuna oggi presente sulla scena del mondo un pontefice coraggioso che non ha timore di testimoniare la verit: Non esiste la guerra di religione ha
dichiarato Papa Francesco durante la Giornata Mondiale della Giovent , ci sono guerre per interesse, per soldi. Una posizione chera gi stata affermata da S. Giovanni Paolo II che, nel 2004,
durante la guerra dellOccidente contro lIraq di Saddam Hussein, si era opposto al conflitto e alle
motivazioni religiose pretestuosamente accampate dallOccidente. Miracolosamente le parole di
Papa Francesco hanno avuto uneco imprevedibile, con la presenza di migliaia di rappresentanti islamici nelle chiese cattoliche per ripudiare la violenza. Un punto di svolta che riaccende la speranza.
Silvia Iovine
Gli arbereshe, ovvero gli albanesi dItalia, detti anche italo-albanesi sono una minoranza linguistica albanese situata principalmente nellItalia meridionale dal XV secolo in seguito alla morta delleroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderberg. La loro cultura caratterizzata da elementi che si
differenziano nella lingua, nella religione, negli usi, costumi, tradizioni e nellarte iconografica. Il ballo
un elemento di forte distinzione della diversit arbereshe. La vallja nella sua traduzione letterale sta per
ballo o danza, da qui la denominazione delle vallje che si svolgono durante le manifestazioni del Marted
di Pasqua nei paesi arbereshe come quelli di Frascineto, Eianina, Civita, San Basile della provincia di Cosenza. La vallja ha come base musicale il canto di danzatori che sfilano per le strade del paese indossando
il costume tipico (raso e ricamato con filo doro) cantando le rapsodie italo-albanesi. Il gruppo deve essere formato da un minimo di otto donne e quattro uomini, due allestrema destra e due a sinistra chiamati caporali. I danzatori si tengono legati per mezzo di un fazzoletto alle mani. La danza termina quando
il capifila decide di chiudere il cerchio legandosi allaltro capofila per catturare una persona estranea alla
comunit. il rapito per ottenere la sua liberazione obbligato a versare unofferta al bar a tutta la vallja.
Con questa manifestazione si rinnova la conflittualit storica tra la popolazione calabre e quella albanese
che intendeva riaffermare la continuit culturale e il rifiuto ad ogni forma di integrazione. Sonia Cozza
RECANATI IN TAVOLA
Terrazza naturale tra mare e collina, Recanati non solo citt di poesia ma anche una splendida realt
enogastronomica. A pochi passi dalla casa del Leopardi potrete imbattervi nellomonima osteria dove ad
accogliervi, tra molteplici etichette di vini e prodotti tipici locali, sar Lidia che con il suo splendido sorriso vi far sentire come a casa vostra. In cucina c suo marito Mauro a dirigere lorchestra. Cucina del
territorio, stagionalit ed accurata scelta delle materie prime sono i fondamenti di unesperienza trentennale che trapela da ogni singola portata: panzanella con maionese (rigorosamente fatta in casa), pomodoro e burrata pugliese, carne salata con puntarelle ed arancio o lo straodinario fassone battuto al
coltello condita con soia e wasabi. Ottimi i primi, paste tirate a mano, prodotte con farine biologiche:
orecchiette con cavolfiore allaroma di arancio ed alloro o gli straordinari spaghettoni alla quasi amatriciana con crema di cipolle e pomodori canditi o la fantastica cacio e pepe con guanciale caramellato. La scelta dei secondi anche qui varia tra carne e pesce, selezionati accuratamente tra i produttori
locali: ottimo il petto di anatra al vino cotto con gelato di mele al forno o lo squisito coniglio in casseruola con caponata e olive verdi o il succulento baccal in guazzetto con carciofi. Per concludere: mousse
la pistacchio con gelato di carote ed arancio, creme brul alla banana o ananas, crumble di pere affogato
al cioccolato, zuppa inglese, sono solo alcune delle scelte. Ottima la scelta dei vini, con importanti etichette locali e nazionali. Una novit fortemente voluta dallo chef: su prenotazione vengono riproposte
serate a tema con i piatti del 700 leopardiano.
Daisy Alessio
N. 9
SETTEMBRE 2016
DIALOGO ECUMENICO
(a cura di Aurora Simone Massimi)
TRADIZIONALE REGATA
NEL PORTO DI MOLFETTA
Da molti secoli il
giorno 8 settembre di
ogni anno la Madonna
dei Martiri, protettrice
dei Crociati che partivano per proteggere la
Terra Santa da ogni
forma di profanazione,
viene festeggiata con
una grandiosa regata
nel porto marittimo di
Molfetta (Bari). Allevento partecipano migliaia di pugliesi che risiedono in molti
Paesi esteri e che tornano appositamente per testimoniare la loro
devozione alla Madonna. I festeggiamenti sono allietati da artistiche luminarie, da pregevoli fuochi di artificio e da un ampio
Luna Park.
LATTUALIT, pag. 15
LATTUALIT, pag. 16
LATTUALIT
Editore: Movimento G. Salvemini, fondato nel 1962
Direzione: Via Lorenzo il Magnifico 25
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Direttore responsabile
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dellUnione Mondiale degli Stati)
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Paolo Macali,
Liliana Speranza,
COMITATO DI REDAZIONE
Collaboratori Regionali
Lombardia: Ferruccio Ciavatta.
Piemonte: Nino Nemo.
Valle DAosta: Pietro Buttiglieri.
Trentino-Alto Adige:G. Giordani, Lara Cavaliere.
Friuli-Venezia Giulia: Pietro Jacono
Veneto: Raffaele Cecconi, Mattia N. Scavo.
Liguria: Carmela De Nitto.
Emilia Romagna:Maurizio Bellavista
Toscana: Silvia Renzi.
Marche: Ivo Costamagna.
Umbria: Cosimo Roberto Vento
Lazio: Lucilla Petrelli, Antonio Bartalotta.
Campania: Florinda Battiloro.
Abruzzo: Maria Assunta d Frassine.
Molise: Maria Cristina Bernardo.
Puglia:Mariannina Sponzilli.
Basilicata: Pierluigi Vignola, Giovanni Di Lena.
Calabria:Antonio Bartalotta, Michele Biafora.
Sicilia:Albano Laporta, Giuseppe Canale.
Sardegna: Annamaria Chirigoni.
N. 9
Comitato dOnore
del periodico LAttualit
(in ordine alfabetico)
Dott. Antonietta Anzalone (pubblicista); Sen. Dott. Bruno
Amoroso; On. Alfredo Arpaia (Presidente Lega Italiana Diritti dellUomo); Prof. Giuseppe Bellisario (cardiologo); Prof.
Giorgio Bosco (Ambasciatore); Dott. Liana Botticelli (Dama
Comm. S. Sepolcro); Dott. Filippo Chillemi (Dir. Nuova Impronta); Prof. Ferruccio Ciavatta (Docente universitario);
Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni; Prof. Francesco
DEpiscopo (Doc. Universit Federico II, Napoli); Prof. Claudio De Rose (Presidente Onorario Corte dei Conti); Prof.
Francesca Ferragine (Psichiatra-Psicoterapeuta); Sen. Pietro
Fratantaro (Governatore dellU.M.S.; Sen. Diego Gattuccio;
Don Riccardo Giordani (Duca di Willemburg); Prof. Pierluigi
Lando (psichiatra); On. Albano Laporta; Amm. Stefano Madonna; Sen. Col. Giancarlo Martini; On. Pasquale Moncada;
Dottt. Carmelo Monello di Borsod (pubblicista); Gen. Prof.
Stefano Murace (Marchese di Costa Viola-Magna Grecia);
Gen. Enrico Muzi (Guardia di Finanza); Gen. C. A. Rocco Panunzi; Comm. Dott. Rodolfo Ricottini (medico chirurgo);
Prof. Tito Lucrezio Rizzo (Consigliere Capo Servizi del Quirinale); Prof. Natale Santucci (neurochirurgo); Comm. Giancarlo Serafini (Lions Roma Palatinum); Gen. C.A. Bruno
Simeone; Prof. Giulio Tarro (Scienziato, PhD-Md); Gen. CC.
Raffaele Vacca; Dott. Salvatore Veltri (Direttore Attualita.it).
RICETTE GASTRONOMICHE
SPIEDINI DI ANGUILLE
FRITTELLE DI FORMAGGIO
CORRISPONDENTI DALLESTERO
Tiratura programmata:
100.000 copie
SETTEMBRE 2016
ECCELLENZE MARCHIGIANE
Era il 1999 quando, reduci da un viaggio in Borgogna, Maria Pia Castelli e suo marito Enrico
Bartoletti decidono di rilevare e portare avanti le vigne di famiglia, allora condotte dalle mani
esperte del saggio Erasmo, pap di Maria Pia. Da allora sono passati quindici anni ed i coniugi vivono quest esperienza con lo stesso entusiasmo e la stessa passione del primo giorno. Otto sono gli
ettari vitati che si estendono sulle colline di Monte Urano, un ambiente pedoclimatico ideale per le
vigne, terreni argillosi ricchi di magnesio e ferro accolgono prevalentemente Montepulciano e Sangiovese. Rese per ettaro bassissime per ottenere una buona concentrazione nel grappolo, meticolose
potature, trattamenti biodinamici ma soprattutto rispetto per lambiente. Nessuna certificazione ma
solo lobiettivo di condurre un agricoltura sana. Interessante il sistema di concimazione (stile Borgogna),che consiste nella bruciatura dei ceppi in eccesso in campo e lo spargimento delle stesse ceneri sotto i filari. La scelta produttiva di Enrico e Maria Pia verte verso un utilizzo sostenuto del
legno, barrique sempre di nuovo passaggio, caratterizzano il profilo aromatico dei loro vini. Cavallo
di battaglia il loro Erasmo Castelli (Montepulciano 100 %) con il suo naso che riporta a frutti
rossi, sottobosco, buona speziatura, buona armonia al palato ed una buona acidit, tannino sostenuto
ma non invadente, grande complessit e lunga persistenza. Particolare lo Stella Flora (50% Pecorino, 30% Passerina, 10% Trebbiano e 10% Malvasia di Candia) con i suoi sentori agrumati di mandarino e arancia, erbe aromatiche, in bocca ha una grande ricchezza aromatica ed una buona
persistenza.
Daisy Alessio
Questo giornale
non usufruisce
di finanziamento
pubblico.
interamente
autofinanziato
perch vuole
restare un libero
organo di stampa.