Il lavoro presenta la metodologia di indagine adottata per la determinazione dei carichi sui principali
componenti strutturali di una bicicletta da corsa, orientata alla rilevazione sia dei carichi massimi che
degli spettri di carico significativi per la definizione di standard di prova a fatica.
Tramite applicazione di sensori estensimetrici e calibrazione dei canali su manubrio, forcella,
perno ruota anteriore, telaio e pedale sinistro, si sono registrate su strada le storie di carico derivanti da
eventi tipici di un utilizzo amatoriale esperto. I due sistemi di acquisizione utilizzati hanno ridotto gli
effetti di disturbo su ciclista e bicicletta: i risultati sono stati analizzati in termini di valori massimi e di
range massimi di sollecitazione, nonch di correlazione tra canali differenti e di distribuzione di tipo
Level Crossing e conteggio Rainflow per la valutazione degli spettri di misura.
Per la forcella anteriore, il procedimento di previsione di vita a fatica ha consentito di stimare un
possibile valore di carico per una prova standard a fatica.
Abstract
The paper presents the adopted method for the load acquisition on main structural racing bicycle
components, aiming to the measure of the maximum loads and of the relevant load spectra for the
definition of fatigue standards.
By means of strain gauge bridges, after calibration of the channels applied to handlebar, fork, front
axle, frame and left pedal, the load histories were recorded on the road with racing expert amateur riders.
Two load acquisition systems were used in order to reduce the disturb on riders action and on the frame
stiffness: the obtained results were analysed in terms of maximum peak and range values, together with
level crossing analysis and rainflow counting for the evaluation of load spectra.
A fatigue life prediction was applied to the front fork to estimate a possible load level for a
standard fatigue test.
1. INTRODUZIONE
Nel settore delle biciclette da corsa, la produzione di un prodotto affidabile e sicuro legata alla capacit di
garantire un elevato livello di sicurezza in ogni singolo componente durante la missione prevista dal mezzo.
Nonostante la grande attenzione alle problematiche di tipo biomeccanico o sportivo testimoniata dai
numerosi lavori presenti in letteratura sulle bicicletta da corsa [13], principalmente basati su prove di pedalata
in laboratorio su biciclette strumentate, non sono disponibili dati relativi a misure estese di pedalata svincolata
su strada e dati estensivi sugli spettri di carico misurati: allo scopo di definire delle prove di resistenza a fatica
da inserire in standard di sicurezza del prodotto, si dunque intrapresa una attivit di ricerca in maniera analoga
a quanto gi svolto su biciclette mountain bike [46].
La definizione della campagna di prove per le acquisizioni dati deve tenere conto della tipologia di
prodotto a cui lo standard di sicurezza si rivolge: lutente tipo da considerarsi come il cicloamatore esperto che
utilizza la bicicletta con scopi non professionali e non competitivi. La coincidenza di fatto delle biciclette da
corsa utilizzate dalle squadre di professionisti con quelle in vendita a disposizione degli amatori, suggerisce
comunque un approccio conservativo e la scelta di tester professionisti e di percorsi tipici di competizioni
internazionali.
2. OBIETTIVO E METODO
Scopo del lavoro svolto era la rilevazione delle storie di carico su strada applicate ai componenti strutturali di
una bicicletta da corsa da utilizzare nella definizione di prove standard a fatica.
397
Per perseguire l obiettivo desiderato, si predisposta una bicicletta da corsa strumentata con canali
estensimetrici posti sul telaio e su tre componenti strutturali dell avantreno: manubrio, forcella e perno ruota
anteriore [7]. In aggiunta, si strumentato il freno della ruota anteriore, allo scopo di individuare con precisione
gli istanti di azionamento del freno che vanno ad influenzare le forze all avantreno. Si infine utilizzato un
pedale dinamometrico precedentemente realizzato presso il DIM, Universit di Padova [6] per la determinazione
dei carichi agenti al pedale sinistro.
Si sono eseguite delle prove di acquisizione dati su strada con ciclisti e percorsi considerati significativi
per il target di utilizzo adottato. I due diversi sistemi di acquisizione utilizzati hanno consentito di rilevare i
carichi di pedalata su manubrio e pedali con il minimo effetto di disturbo al ciclista, ed i valori di sollecitazione
al telaio senza alcuna perturbazione legata al sistema di misura stesso [7].
Le analisi dei dati eseguite a posteriori hanno consentito la valutazione dei valori di picco e dei range di
sollecitazione ai diversi componenti, significativi per prove standard di tipo statico, nonch l estrazione di
spettri di carico utilizzabili per la definizione di standard di prova a fatica.
C
PT
398
FN = Fx cos 18 + Fz sen 18
dove:
(1)
z
x
FRFN
FLFN
MZ
FN
FN
FRFY
FLFY
FN
FY
FN
Sul perno ruota anteriore, analogamente ad applicazioni di letteratura utilizzate per il MTB [4], sono stati
applicati 4 canali estensimetrici collegati a ponte: i canali sono in grado di misurare le forze esterne Fx e Fz
che flettono il perno lungo i 2 piani tra loro perpendicolari xy (piano orizzontale) e yz (piano verticale
perpendicolare al piano di simmetria della bicicletta xz) come descritto in fig.5.
399
Legenda:
MI: Momento Flettente In Plane
c)
20
TTHMI
TTH
TDHMI
Top
Head
TDS UEX
TDH
Down
a)
TDS
TSDLE00
TSDLE12
TSDLE24
TDSLE00
TDSLE12
TDSLE24
TSD
z
x
TDS MO
Seat
TSDUEX
b)
20
20
Un canale estensimetrico stato creato sul freno anteriore (BRFN): il canale, collegato a ponte, in
grado di misurare la flessione cui soggetto l archetto destro del freno nel momento in cui il ciclista opera una
frenata e si reso necessario per la corretta taratura dei canali alla forcella, come di seguito illustrato.
400
in cui [SF] rappresenta una matrice nxn di sensibilit dei canali estensimetrici alle forze esterne
applicate.
Invertendo l eq. (2), si ottenuta la relazione:
{F}N = [H F ]{}
(3)
in cui la matrice [HF] rappresenta la matrice di taratura: idealmente, per un sistema di canali di misura
perfettamente disaccoppiato rispetto alle azioni unitarie di carico, la matrice una matrice diagonale. Tramite
tale matrice nxn, sono stati elaborati i segnali dei canali estensimetrici {}, ottenendo cos i valori delle forze
esterne {F}N che sollecitano il componente strutturale istante per istante.
Al variare delle condizioni di vincolo e carico di un componente, ovvero del sistema di forze che lo
sollecita, variano le risposte del canali
estensimetrici agli input noti e vanno perci
eseguite delle nuove tarature: nel caso della
forcella, i segnali dei canali estensimetrici
sono fortemente influenzati dalla presenza o
meno dell azionamento del freno. In
figura(7) sono indicate le tarature eseguite
FFB
FFx
sulla forcella.
In particolare sono state eseguite le
PUNTO 1
tarature sia con ruota libera di ruotare (Fx
FFy
applicata nel punto 1, Fy, Fz, Mz nel punto 2)
FFx
sia con freno anteriore bloccato sulla ruota
PUNTO 2
ad impedire ogni possibile rotazione di
F
Fz
questa (Fx, Fy, Fz, Mz nel punto 2).
La differente risposta dei canali
Mz
M
estensimetrici presenti sulla forcella alla
stessa forza esterna, in effetti, dovuta al
fatto che non appena i pattini del freno
Figura 7: Taratura statica dei canali della forcella
toccano il cerchione della ruota, per lo
scambio di forze tra i due corpi varia l andamento dei momenti flettenti lungo la forcella e di conseguenza varia
la risposta dei segnali estensimetrici. Nel caso della forcella, quindi, sono state calcolate due differenti matrici di
taratura; la matrice di taratura in frenata stata utilizzata quando il segnale del canale estensimetrico del freno
superava un valore minimo e segnalava l avvenuto azionamento del freno.
B
5. LA CAMPAGNA PROVE
La programmazione della campagna prove ha mirato alla rappresentativit sia dei tester che dei percorsi
identificati.
Si sono scelti tre tester in modo da misurare tre diversi livelli di prestazione sportiva: professionistico,
sportivo di medio livello e amatoriale. I percorsi sono stati selezionati in modo da assicurare una distribuzione di
401
= E
= G
(4)
si ottengono le relazioni necessarie per il calcolo dei momenti flettente e torcente misurati in
corrispondenza dei punti critici del telaio:
( G ) J p
( E ) J n n
Mt =
(5)
Mf =
r
r
in cui:
402
CRANK
-40
11
TTHMI
[deg]
[Nm]
-63
290
FN
-300
200
BRFN
-2700
110
FY
-120
80
TDSMO
-100
[N]
[]
[N]
[Nm]
Figura 9: Andamento dei segnali di alcuni canali della forcella(FN, FY) e del telaio (TTHMI, TDSMO) durante
unazione tipica del ciclista, caratterizzata da una forte frenata (BRFN) con successivo scatto (CRANK)
Il ciclista si trova al termine di una discesa, alla fine della quale vi una curva a destra di 90; si pu
vedere come in discesa il tester non pedali (CRANK angolo della pedivella) e operi una forte frenata (BRFN);
la forza di frenata si trasmette sia alla forcella (FN), sia alla giunzione del cannotto sterzo del telaio (TTHMI).
Dopo la curva il ciclista riprende a pedalare; l azione sottopone la forcella ad una flessione laterale (FY)
e sollecita la giunzione del movimento centrale ad un momento Out of Plane (TDSMO), flettendo il telaio
secondo un piano verticale e perpendicolare al piano di simmetria della bicicletta (piano yz vedi fig. 6). Dopo
un breve scatto in piedi, il ciclista riprende la sua azione seduto sulla sella, come si vede da un generale
ridimensionamento delle forze nei diversi canali.
700
Eventi:
Termini adottati:
Scatto in Piedi:
Partenza
Range
[a]
Peak
-800
P = 0350 W
V = 027 km/h
C = 0104 CP/min
Pedalata in Piedi:
Tratto in Piano
[a]
P = 320 W
V = 41 km/h
C = 87 CP/min
Pedalata in Piedi:
Tratto in Salita
[b]
P = 415 W
V = 17 km/h
C = 75 CP/min
Frenata: Curva
di 90 a destra a
fine discesa
[a]
V = 5018 km/h
Peak / Range
Forza Normale FN
[N]
Forza Tangenziale FT
[N]
Forza Orizzontale Fx
[N]
Forza
Verticale
Fz
MANUBRIO
[N]
Mom. Torcente My
[Nm]
PEDALE
SINISTRO
Legenda:
839 / 914,5
859 / 935
1045 / 1065
381 / 445
403 / 515
185 / 192
-136 / 194,5
-114 / 198
-76 / 136
67 / 73
-185 / 365
-164 / 325
-172 / 195
-129 / 119,5
-16,6 / 30,4
-7,75 / 14,65
-10,9 / 19,5
-4,6 / 6,3
[a] Tester 1: Nazionale Racing under 23, peso 650 N, altezza 175 cm
[b] Tester 2: Amatore Triathlon, peso 730 N, altezza 184 cm
Tabella 1: Carichi massimi al pedale e al manubrio durante alcuni eventi tipici
403
Termini adottati:
700
Eventi
Range
0
-800
FORCELLA
TELAIO
Legenda:
Peak
Scatto in Piedi:
Partenza
Scatto in Piedi:
Tratto in Piano
Pedalata in Piedi:
Tratto in Salita
P = 0300 W
V = 026 km/h
C = 095 CP/min
P = 0600 W
V = 1840 km/h
C = 0100 CP/min
P = 280 W
V = 22 km/h
C = 73 CP/min
Frenata:
Curva di 90 a
destra a fine
discesa
V = 5018 km/h
Peak / Range
Forza Normale FN
373 / 333
415 / 446
379,7 / 311
-229,6 / 186
[N]
Forza Laterale FY
-98 / 189
112,4 / 224,14
103 / 193
36,4 / 38,09
[N]
Mom. Sterzante Mz
8,6 / 14,1
12,9 / 24,23
8,54 / 14,54
4 / 3,55
[Nm]
Mom. Flettente TTHMI
19 / 9
32,9 / 38,3
15,5 / 11,8
-106 / 91,7
[Nm]
Mom. Flettente TDHMI
24,4 / 25,2
19,3 / 23,7
25,5 / 18,.9
-50,55 / 37,2
[Nm]
Mom. Flettente TDSMI
-9,2 / 13,7
-9,5 / 16,6
5,4 / 6,7
-44 / 20,5
[Nm]
Mom Torcente TDSMT
8 / 15,4
6,7 / 12,3
3,75 / 7,5
[Nm]
Mom. Flettente TDSMO
-71 / 93
-92,4 / 168
-52,4 / 84,5
[Nm]
Mom. Flettente TSDMO
61 / 107,5
-72,6 / 144,2
54,2 / 106,4
[Nm]
MI = Mom. In Plane momento nel piano di simmetria della bicicletta;
MO = Mom. Out of Plane momento nel piano verticale perpendicolare al piano di simmetria
Tabella 2: Carichi massimi alla forcella e al telaio durante alcuni eventi tipici
I valori dei canali TTHMI e TDHMI risultano esser positivi quando sono creati da forze FX applicate
alla forcella positive (vedi fig. 4).
I segnali denominati TDSMI e TSDMO sono ottenuti rispettivamente dalla combinazione dei canali
estensimetrici TDSLE00+TDSEX e TSDLE00+TSDUEX (vedi fig. 6b).
404
FY [N]
LEVEL CROSSING di FN
1000
420
Curva Woehler
virtuale
FN
[N]
FN
[N]
Spettro di Misura
500
-230
0
Crossings
21000
10
10
10
10
10
10
10
10
N cicli
405
I dati relativi alla forza FN corrispondenti al percorso di prova virtuale sono stati infine analizzati tramite
il conteggio Rainflow. In figura (13) riportato lo spettro di carico di misura della forza FN in termini di range
e numero di cicli (FNi, ni). Noto lo spettro di misura del carico FN applicato alla forcella, corrispondente al
percorso virtuale adottato, e fissata una missione della forcella di 100'
000 km ( pari a 10'
000 km per 10 anni), si
calcolato il numero di blocchi Nb per cui dovrebbe essere ripetuto lo spettro di misura per coprire la missione
prevista.
Con riferimento alle forcelle ottenute per saldatura, assumendo sulla base di precedenti analoghe
esperienze [8] una pendenza pari a k=5 per componenti saldati ed una somma di Miner pari a 0.5, si ricercata
la curva di Woehler virtuale di una forcella in grado di superare la missione assegnata. In tal modo, con
000 cicli, corrispondente al numero di
riferimento ad un punto (FNrif, Nrif) per cui Nrif stato preso pari a 100'
cicli adottati nella attuale normativa di prova a fatica delle forcelle di bicicletta normale ISO 4210, si calcolato
per iterazioni successive il valore del punto FNrif come sinteticamente descritto in quanto segue.
Per ogni livello di carico FNi del blocco misurato, si valutato il numero di cicli i-esimo Ni sulla curva
di Woehler Virtuale ed il corrispondente danno dni apportato al componente dagli ni cicli subiti:
N i = N rif
FN rif
FN i
d ni =
(6)
ni
Ni
(7)
Noto il numero di blocchi Nb si calcolato il danno i-esimo dNbi relativo al singolo livello di carico
lungo tutta la vita della forcella (100'
000 km) e quindi il danno totale dtot di tutto lo spettro di carico previsto nei
100'
000 km di vita.
d Nbi = d ni N b
(8)
d tot = d Nbi
(9)
i
Ponendo il danno totale della forcella dtot pari alla somma di Miner adottata, dalle eqq. (6), (7), (8), (9)
possibile ricavare il range FNrif , punto di riferimento della curva di Wohler minima che soddisfa la missione
imposta. Tale valore risultato essere FNrif = 697 N, per cui una prova di flessione alterna su forcella definita
sulla base di questa procedure richiederebbe un valore di forza FN pari a +/- 350 N per 100'
000 cicli.
Il confronto con i valori di prova attualmente utilizzati dalle case costruttrici di forcelle in carbonio, FN
pari a +/- 600 N per 100'
000 cicli, suggerisce una ulteriore analisi della procedura adottata, secondo due linee
principali: da un lato l esecuzione di nuove misure con atleti professionisti di pi alto livello, dall altro lato la
valutazione del valore pi significativo per prodotti non saldati ma realizzati in materiale composito sia della
pendenza di una curva a fatica su componente, sia del valore pi opportuno per la somma del danno a rottura.
8.
CONCLUSIONI
Il lavoro riporta il metodo seguito nella acquisizione su strada dei carichi applicati su componenti strutturali
dell avantreno e delle sollecitazioni locali sul telaio di una bicicletta da corsa per utilizzo amatoriale esperto.
Si sono analizzati i carichi misurati sulla bicicletta, valutandone i valori massimi in tipiche azioni del
ciclista e le caratteristiche di correlazione tra i diversi canali misurati.
Per la forcella, ipotizzando una pendenza della curva di Woehler pari a 5 e una somma di Miner a rottura
pari a 0,5 , si ricavato il valore di prova di una possibile prova standard a fatica a partire dallo spettro di carico
della componente FN disponibile per il percorso misurato.
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406