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Si fa l’ipotesi che durante un adeguato periodo di prova di una autovettura, vengano segnalate
rotture del fusto delle bielle veloci in prossimità del piede.
Dopo una analisi approfondita del fenomeno, emerge che non era stato valutato opportunamente il
tipo di sollecitazione gravante nella sezione di rottura.
Pertanto occorrerà rifare un nuovo calcolo per il dimensionamento. Si dispone dei seguenti dati:
esegua uno schizzo quotato, con il raffronto delle condizioni geometriche iniziali con quelle
ricalcolate nelle sezioni prossime al piede di biella ed al bottone di manovella.
Il candidato, dopo avere assunto con motivato criterio i dati ritenuti necessari, effettui:
Soluzione
La funzione del volano, applicato alle macchine motrici, nelle quali la coppia motrice è
periodicamente variabile nel tempo, è di permettere l’ottenimento di un funzionamento all’incirca
uniforme, aggiungendo alle parti in movimento delle masse supplementari mantenute in rotazione,
che assorbono lavoro nelle fasi di accelerazione (cioè di eccesso della coppia motrice) restituendolo
nelle fasi di decelerazione (cioè di difetto di coppia motrice) in modo che la fluttuazione del lavoro
risulti contenuta entro limiti desiderati.
Il volano pieno di piccole dimensioni è tipico delle macchine rotanti ad alta velocità, come ad
esempio i motori endotermici per autotrazione ed è generalmente realizzato in acciaio. La corona
del volano a disco pieno è di norma a sezione rettangolare con dimensione radiale maggiore della
dimensione assiale ed è collegata all’albero mediante una flangia.
Il volano a razze, di grandi dimensioni, si impiega nelle invece nelle macchine rotanti a medie e
basse velocità ed è realizzato in ghisa. La corona di sezione rettangolare con dimensione assiale
maggiore della dimensione radiale è collegata mediante un certo di razze al mozzo col quale si
collega all’albero.
Il coefficiente di fluttuazione ha, per un motore Diesel 4 cilindri, 4 tempi, in media un valore
compreso tra 0.2 0.3. Si assume il valore 1 =0.25.
Il diametro medio viene determinato in base alla massima velocità periferica ammissibile, dovendo
la sollecitazione prodotta dalla forza centrifuga essere limitata, secondo il materiale impiegato per la
costruzione del volano.
a) oltre al volano vi sono altre masse in movimento che contribuiscono a regolarizzare il movimento
con la loro inerzia;
b) le comuni dimensioni assegnate alle razze costituiscono circa il 1000 della massa M determinata,
quindi la corona dovrebbe avere una massa pari a circa il 90% di M.
Di regola però si trascurano gli elementi considerati in a) e si prescinde dalla considerazione b), a
tutto vantaggio della regolarità del funzionamento.
Applicando il teorema di Guldino la sezione del volano (considerando la massa volumica della
ghisa = 7.25 kg/dm3) vale:
Il numero di razze è definito da: i = (1/7 1/8) radice quadrata D, deve risultare pari e mai inferiore a
4.
Si può suppone che la forza centrifuga tenda a distaccare una mezza corona dall’altra metà, per cui
la sezione resistente è S = 2bh. Il baricentro G della semicirconferenza esterna della corona dista dal
centro: 2 Rm/ , cioè Yg = 121 mm2
La forza centrifuga che agisce su una mezza corona risulta quindi uguale a Fc = M/2 x 2 x Yg
=167.000 N. la sollecitazione a trazione risulta t=Fe / S =6.52 N/mm2 < 20 N/mm2 della ghisa.
Un altro effetto cui la forza centrifuga dà luogo è la flessione che si genera nel tratto 1 di corona tra
due razze consecutive. Tale tratto si comporta come una trave incastrata agli estremi e sollecitata da
un carico uniformemente distribuito. Il momento di incastro è pari a Mf = Q x L /12 in cui Q è il
valore della forza centrifuga relativo al tratto di corona di lunghezza L.
Mf= 2 073 000 Nmm. Il modulo di resistenza a flessione Wf = bh2/6 =170.600 mm3 risulta f= MF /
Wf= 12, 15 N/mm2. La sollecitazione totale = f + t = 18,67 < 20 N/mm2
Si deve provvedere all'accoppiamento, tra un motore asincrono trifase ed una pompa a vite,
mediante un riduttore a ruote dentate cilindriche a denti diritti.
Considerando che:
· il motore asincrono ha una sola coppia polare;
· il regime di rotazione della pompa è variabile tra 450 e 600 giri/min;
· a potenza nominale del motore e pari a 25 kW,
il candidato, dopo aver tracciato uno schema dell'accoppiamento e dopo aver scelto, secondo
opportuni e giustificati criteri, ogni altro elemento mancante, esegua il proporzionamento del
riduttore verificando, anche ad usura, l'ingranaggio.
Il candidato:
1. Disegni con opportuna scala il diagramma del momento richiesto
in funzione ddl’AngoLO di manovella.
superiore al 4%.
In alternativa al punto 3)