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Modulazione
LaTrasmissioneanalogica:bandabaseebanda
traslata.
I segnali elettrici che rappresentano l'informazione da trasmettere, cos
come si presentano dopo essere stati generati da un trasduttore, non
sono idonei ad essere trasmessi perch di frequenza troppo bassa. Ad
esempioilsegnaleaudiogeneratodaunmicrofonohafrequenzecomprese
traqualchedecinadiHzequelchemigliaiodiHz.
Nelcasoditrasmissioneconondeirradiatelefrequenzeutilipergenerare
una efficace irradiazione di onde elettromagnetiche sono superiori a
qualchedecinadikHz.
Latrasmissionealungadistanzadiunsegnaleelettricopuquindiessere
effettuata compiendo sul segnale stesso una operazione che viene detta
modulazioneechemodificailcontenutospettraledelsegnale,rendendolo
piadattoallatrasmissione.
Modulazione
La modulazione una operazione che consiste, sostanzialmente, in una
trasposizioneinfrequenzadelsegnaledallabandaoriginaria,dettabanda
base,adunabandadifrequenzepiopportunaperlatrasmissione,detta
banda traslata. La modulazione in genere trasferisce il segnale a
frequenzepialte.
La modulazione viene effettuata sul segnale di informazione mediante un
segnaleausiliariodettoportante.
Negli shemi a blocchi ci troveremo quindi in presenza di blocchi con due
ingressi: il segnale di informazione e (generlmente sotto) la portante
(fig.1a). Il simbolo utilizzato negli schemi a blocchi per indicare il
modulatore (fig. 1b) chiarisce che la modulazione una operazione di
prodottotraduesegnali.
[poichilprodottodiduesegnalipuessereottenutosommandoglistessi
allingresso di un dispositivo non lineare, ed il diodo per eccellenza il
dispositivononlineare,ilmodulatorevienetalvoltaindicatoneglischemia
blocchiconunsimbolosimilealdiodo(fig.1c).]
Lademodulazioneloperazionecomplementareallamodulazione,cioil
passaggio dalla banda traslata alla banda base. La conversione di
frequenza la trasposizione in frequenza di un segnale modulato, dalla
bandatraslataadunabandadifrequenzediversa,pialtaopibassadi
quellaincuisitrovavainizialmente.
La conversione di frequenza nella applicazione di pi frequente impiego,
che quella nei radioricevitori, realizza una conversione in discesa, cio
trasferisce il segnale dalla banda traslata (R.F.) ad una banda pi bassa,
dettafrequenzaintermedia(F.I.).
Lademodulazionequindiunaparticolareformadiconversioneindiscesa
chetraslailsegnaledallafrequenzaintermediaallabandabase(fig.2).
Perchsieffettualamodulazione
I motivi che rendono necessaria la modulazione possono essere cos
elencatiinordinediimportanza:
1.Aumentodellefrequenzeperrenderepossibileunefficace
utilizzodelleonderadio.
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Modulazione
Inchecosaconsistelamodulazione
Nel processo di modulazione si utilizza un segnale di frequenza e forma
opportuna, detto portante, del quale viene variato (modulato) un
parametro caratteristico (ad esempio nel caso di portante sinusoidale
l'ampiezzaolafrequenzaolafase)inaccordoconlevariazionineltempo
delsegnalechesivuoletrasmettere,echedettomodulante.
Sono stati dapprima sviluppati sistemi di modulazione che utilizzano come
portante un segnale sinusoidale, tali metodi di modulazione sono detti ad
ondacontinuaomodulazionianalogicheesonoquelliconcuisononatee
sisonosviluppateletrasmissioniradioetelevisive.
Formeparticolaridimodulazionediampiezzasonolamodulazioneasingola
banda laterale (SSB, o single side band) utilizzata nelle comunicazioni in
onde corte, dai radioamatori e nelle comunicazioni militari e la
modulazioneabandavestigiale(VSB,ovestigialsideband)utilizzatanelle
trasmissioni televisive per tramsettere il segnale video (laudio invece
trasmessoconmodulazioneFM).
Successivamente sono stati studiati metodi di modulazione che utilizzano
come portante una successione di impulsi, e sono detti metodi di
modulazione ad impulsi, ma trovano impiego limitato in applicazioni molto
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Modulazione
Modulazione
analogica
Portante
continua
Modulazione
AM
dampiezza
Modulazioneangolare FM
(PM)
Portante
impulsiva
Ampiezza
PAM
Durata
PDM
Posizione
PPM
(PCM)
Modulazione
digitale
Portante
continua
Ampiezza
ASK
Frequenza
FSK
Fase
PSK
Modulazioneconportantecontinua
I metodi analogici si basano sulla presenza di una portante sinusoidale,
chepuesserequindidescrittainformageneraledallarelazione:
v(t)=Vpsen(t)
dove Vp l'ampiezza della portante (valore massimo) e (t) la sua fase,
cio l'angolo, funzione del tempo, che il vettore rotante rappresentativo
della tensione sinusoidale forma in un dato istante t con una direzione di
riferimento.
I metodi di modulazione analogici consistono nel variare l'ampiezza della
portante Vp in accordo con il valore istantaneo del segnale modulante
(modulazione di ampiezza, o AM) oppure nel variare l'angolo (t) in
accordo col valore istantaneo del segnale modulante (modulazione
angolare, che comprende la modulazione di frequenza , o FM, e la
modulazionedifase,oPM,dueformedimodulazionetralorostrettamente
legate).
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Modulazione
Modulazioneconportanteimpulsiva
Imetodiadimpulsisibasanosullapresenzadiunaportantecostituitada
una sequenza regolare di impulsi, e caratterizzata quindi dai seguenti
parametri,illustratiinfiguraX:
A,ampiezzadegliimpulsi
T,distanzatradueimpulsisuccessivi(periodo)
t,duratadegliimpulsi.
Itipidimodulazioneadimpulsi,illustratiinfiguraX,sono:
modulazione di ampiezza degli impulsi, o PAM (Pulse
AmplitudeModulation)
modulazione di durata degli impulsi, o PWM (Pulse Width
Modulation)oPDM(PulseDurationModulation)
modulazione di posizione degli impulsi, o PPM (Pulse Position
Modulation ), nella quale non viene moduficata n l'ampiezza
n la durata, ma la posizione degli impulsi rispetto a quella
impostadalperiodoT.
I primi due tipi di modulazione hanno caratteristiche per certi versi
analogheallamodulazionediampiezza,ilterzohacaratteristicheanaloghe
alla modulazione angolare, nel senso che consente migliori prestazioni in
termini di rapporto segnalerumore, ma a costo di un allargamento della
bandaoccupata.
Multiplazione
L'elevata complessit degli apparati necessari a garantire una
comunicazione a distanza rende spesso poco economico l'utilizzo di un
apparatoricetrasmittenteperl'inviodiununicomessaggio.
Per ottenere il massimo sfruttamento dei mezzi trasmissivi e delle
aparecchiature di trasmissione vengono utilizzate le tecniche di
multiplazionechepermettonoapicomunicazionidicondividerelostesso
mezzo trasmissivo senza che si abbia una miscelazione dei segnali e
neppureunpeggioramentodellecaratteristiche.
Con i sistemi di modulazione analogica si sviluppata la multiplazione a
divisione di frequenza o FDM (Frequency Division Multiplexing ), nella
quale i segnali corrispondenti a diverse comunicazioni sono modulati a
frequenze diverse e possono essere inviati contemporaneamente sullo
stessomezzotrasmissivosenzachesiabbiainterferenza.
La pi vasta utilizzazione dei sistemi di multiplazione a divisione di
frequenza venne effettuata nel campo della telefonia analogica (ora non
pi utilizzata), in seguito venne sviluppata, in stretta connessione con le
tecniche di modulazione ad impulsi (PCM) la multiplazione a divisione di
tempo o TDM (Time Division Multiplexing ), che assegna ciclicamente nel
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Modulazione
tempoilcanaleallevariecomunicazioni.
Nonsipensiperchelamultiplazionepermettadiaumentareall'infinitole
capacit di un canale di informazione. Infatti al crescere del numero di
comunicazioniinviatesulcanale,aumentanoirequisiticheilcanalestesso
devesoddisfare(specificamentelalarghezzadibandapassante).
Riassuntoeterminologiaessenziale
1) I messaggi che costituiscono l'informazione da inviare a distanza
vengono elaborati in varia maniera allo scopo di adattarli ai mezzi
trasmissivi.
2) Il contenuto del segnale da trasmettere identificabile con una
determinata configurazione spettrale. Lo spettro la scomposizione
dell'energia costituente un determinato tipo di segnale nelle sue
componentielementari,distribuitelungounassedellefrequenze.
3) Una corretta trasmissione dell'informazione richiede che lo spettro del
segnale originario giunga a destinazione mantenendo la completezza delle
sue componenti e non alterando la rispettiva distribuzione di energia, in
altreparolecheilsegnalericevutorisultiindistorto.
4)Lamodulazioneunprocessochepermettediutilizzareunaporzione
di banda del mezzo trasmissivo ovunque individuata nell'ambito della
bandapassanteoffertadalmezzostesso.
5) La multiplazione una tecnica che permette, grazie a distinte
operazioni di modulazione, di allocare diversi segnali in porzioni differenti
dellabandadelmezzotrasmissivo.
6) La modulante una grandezza che contiene l'informazione da
trasmettere, ed rappresentata da un segnale pi o meno complesso
(definitodaunaenergiamediamentedistribuitaentrouncertospettro).
7) La portante la grandezza a cui la modulante viene applicata, ed
generata localmente con criteri finalizzati ale sue capacit di propagarsi
su mezzi fisici conduttori o dielettrici. Viene di norma identificata in una
oscillazione armonica semplice (sinusoide) di opportuna ampiezza e
pulsazione.
8) Modulare la portante significa far variare uno dei parametri che la
distinguono (ampiezza, frequenza o fase) secondo la legge di variazione
neltempodelsegnalemodulante.
Radiocomunicazioni:treparametrifondamentali.
Molte sono le variabili che determinano la configurazione di un sistema di
radiocomunicazionielesuecaratteristichetecniche.
Ad esempio diverse possono essere le scelte che vengono effettuate per
elaborareisegnaliinbandabase,ediversi,comeabbiamovisto,sonopoi
i tipi di modulazione che possono essere utilizzati. A seconda del servizio
che deve essere realizzato (ad esempio radiodiffusione piuttosto che
servizio fisso con collegamento da punto a punto, ecc.) possono essere
impiegate diverse frequenze, perch a seconda della frequenza scelta si
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