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1 IL SEGNALE RADIO FM

1.1 Il segnale radio FM

Il segnale radiofonico viene diffuso in modulazione di frequenza (FM) con una banda
di frequenza assegnata in Europa che va da 87.5 a 108 MHz.

Il segnale in banda base[1] radiodiffuso è schematizzato nella fig.1.1, dove ne è


enfatizzato il contenuto informativo.

da 50 Hz a 15 KHz è allocato il segnale somma delle ampiezze dei due canali audio
stereofonici destro e sinistro (L+R/2).
Il segnale differenza (L-R/2) è traslato in frequenza mediante una modulazione
d'ampiezza a portante soppressa di valore 38 KHz, esattamente il doppio del tono
pilota allocato a 19 KHz utilizzato al ricevitore per ricostruire la portante soppressa a
38 KHz.

Le due bande laterali del segnale differenza si estendono da 23 KHz a 53 KHz.

Segue una fetta di frequenze della banda base dove possono essere allocati dei
servizi ausiliari che sono:

1.2 RDS Radio Data System

Questo servizio fornisce attraverso un flusso dati delle informazioni addizionali


disponibili al ricevitore, di utilità per l'utente e delle informazioni sulla stazione
trasmittente e sul programma trasmesso.

I dati trasmessi dal servizio RDS sono un flusso di dati binari

[1]
Si intende per segnale in banda base, il segnale audio (che per la stereofonia si compone del segnale somma dei canali destro
e sinistro (L+R)/2 e differenza (L-R)/2, più le informazioni digitali dei servizi RDS, SCA, etc.. Tutti questi segnali vanno a modulare in
frequenza una portante RF nella banda 87.5-108 MHz
Fig.1.1 Andamento schematizzato del segnale FM in banda base, che consiste di
più segnali multiplessati in frequenza (L+R/2, L-R/2, RDS, SCA,...)

Fig.1.2 Struttura della codifica del segnale RDS (CH=Parola di controllo; A, B, C, D=Parole di offset;
Al (da 1 a 3)= parole di dati,37 bit)

a 1,1875 Kbit/sec, organizzati secondo la seguente sequenza:

- Un gruppo di 104 bit, suddiviso in 4 blocchi di 26 bit ciascuno (fig.1.2), di questi


26 bit, 16 bit sono di informazione e 10 di controllo.
I bit di controllo contengono anche una parola (sequenza) di sincronizzazione per il
ricevitore e per la rivelazione di alcuni errori in trasmissione.
Il codice GA (5 bit), contiene la versione A o B di ogni gruppo. Nella versione B il
codice PI è ripetuto anche nel blocco 3 per una ricerca più veloce.
1.3 Modulazione del segnale RDS

Si è adottata una modulazione a doppia banda laterale a portante soppressa.


La portante è soppressa ed inoltre risulta sfasata di 90° rispetto alla portante a 57
KHz del servizio TP, di cui si parlerà in seguito, questo allo scopo di evitare mutue
interferenze.

In fig.1.3, è illustrato lo spettro del segnale RDS la cui larghezza di banda si estende
a ± 2.4 KHz nell'intorno di 57 KHz.
VRF
I dati digitali del segnale RDS, prima
-14 dBm
della conversione a 57 KHz, sono
ottimizzati in modo che lo spettro
presenti dei minimi nel range 57 KHz
±125 Hz, per evitare interferenze con
10 dB il segnale TP, che si può notare attivo
in fig.1.3. La codifica del flusso binario
è di tipo bifase differenziale, ovvero la
portante può assumere due fasi
(separate fra loro di 180°), ed i
cambiamenti di fase si hanno quando
50 KHz 57 KHz 64 KHz
si ha una variazione
FIG 1.3 ( es. da 0 a 1 o da 1 a 0 ) nei valori
Andamento spettrale del segnale RDS e del flusso binario.
del segnale TP

Prima di essere inviato al modulatore il segnale codificato in modo bifase e


differenziale, attraversa un filtro passa-basso di tipo coseno che smussa i fianchi
ripidi degli impulsi binari al fine di limitare la banda del segnale.

Il segnale modulato è illustrato in fig.1.4. Le informazioni trasmesse dal servizio RDS


sono:
Aiuti alla sintonia del ricevitore

PI Identificazione programma
Contiene l'informazione sulla regione o
area di servizio l'identificativo della
radio,il numero del programma etc..Il
ricevitore durante la scansione
ricerca automaticamente tutte le
frequenze con lo stesso codice dello
stesso ente radiofonico.

PS Program service name


(Nome dell'emittente)

PTY Program Type.


Tipologia del programma trasmesso
TP
Identificazione di emittenti con annunci
di traffico

AF Frequenze alternative.
Lista delle frequenze alternative di una
singola emittente. Consente alle auto
radio di commutare automaticamente su
di un segnale della stessa emittente di
livello maggiore

Fig.1.4
I 4 oscillogrammi rappresentano,
dall'alto verso il basso, le sequenze:
00000000; 11111111; 10101010

-Segnali di commutazione

- TA Identificazione annuncio traffico


Fa commutare automaticamente da cassetta a radio o aumenta il volume

- DI Identificazione del decoder


bits di identificazione della modalità di trasmissione del segnale audio
(mono/stereo compresso, espanso, etc..)

- MS Identificazione voce/audio
bit che identifica se il programma è parlato o musicale, viene utilizzato dal
ricevitore per variare volume e tono

- PIN Orario di trasmissione di un programma


Utilizzabili per l'accensione automatica di una radio o di un registratore

- RT Trasmissione di testi radio


Trasmissione di brevi messaggi ausiliari, per es. titolo del brano musicale, autore,
etc.. La capacità di ogni messaggio è di 64 caratteri. Questi testi verranno
visualizzati dal ricevitore domestico o convertiti in voce tramite un sintetizzatore
vocale nel caso di autoradio.

Applicazioni secondarie:

- ON Other network:
tipologie per altre reti
Possibilità di trasmettere fino ad 8 set di dati riguardanti altre reti di uno stesso ente
di trasmissione.

- TDC Canali dati trasparenti


Possibilità di aprire 32 canali separati per trasmissioni di dati seriali. Queste
informazioni non vengono decodificate dai decodificatori commerciali ma
necessitano di un particolare decodificatore.

- IH Dati di controllo dell'emittente


Possibilità di trasmissione di dati di servizio dell'emittente, segnali di calibrazione
come l'audiodat, dati di commutazione etc..

- CT clock time
segnale orario dell'emittente e data

- TMC Canale per messaggi di viabilità


Canale per la trasmissione di messaggi radio digitali per uso viabilistico con la
possibilità di identificare l'area interessata, regione numero dell'autostrada, etc..
La conversione in parlato dell'audio digitale in lingua nazionale avverrà all'interno
dell'autoradio di prossima generazione

- RP Radio Paging
Si tratta di un servizio di cerca persone, via radio. Il servizio può avere carattere
regionale o nazionale

1.4 Servizio TP (Traffic Program)


In nazioni come Germania, Austria, Svizzera, Lussemburgo e Francia viene usta la
portante a 57 KHz, per il servizio TP.
Questa portante è modulata in ampiezza (60% AM) con frequenze comprese tra 23.75 Hz
e 53.98 Hz le quali identificano le lettere alfabetiche da A ad F che riconoscono parti
geografiche specifiche di una nazione.
Una frequenza modulante addizionale (30% AM), viene utilizzata per informare l'autoradio
dell'inizio di una trasmissione di annuncio traffico. In pratica si identifica se un'emittente
farà degli annunci riguardanti la viabilità stradale.
1.5 Audiodat
E' un canale di monitor dell'emittente che utilizza una portante a 60 KHz ed un flusso dati
di 200 bit/sec.
I dati radiodiffusi riguardano gli impianti trasmittenti e sono utilizzati per il monitor di tali
impianti, fra i dati trasmessi vi sono:
- Cadute di livello
Diminuzioni del livello del segnale trasmesso
- Interruzioni del programma
dovute ad errori di commutazione
- Deterioramento del rapporto S/N Segnale/rumore
Rilevato misurando la tensione di rumore in ingresso ed in uscita durante le pause
prima e dopo gli annunci
- Scambio di canali ed inversione di polarità
Nei programmi stereo. Rivelate misurando il canale sinistro, il destro e il segnale somma
in sequenza
- Deterioramento della qualità del suono stereo
dovuto all'uso di transposer in cui non è necessario decodificare il segnale multiplex.

1.6 SCA (Subsidiary Communications Authorizations)

Questo servizio non utilizzato in Italia, consente dei servizi sussidiari, rientranti nelle
seguenti categorie:
- Trasmissioni che interessano limitate fasce di pubblico come vendite, informazioni
meteorologiche dettagliate, speciali segnali di tempo ed altri servizi espressamente
concepiti per l'utenza affari, educazionali, religiosi, etc.
- Trasmissioni di servizio per le stazioni di broadcasting, come monitoraggio remoto,
trasmissione dati riguardanti gli impianti trasmittenti.
Negli USA la sottoportante SCA viene modulata in frequenza con un'occupazione di
banda 53-75 KHz e con una modulazione della portante principale RF dovuta al segnale
SCA, che non deve superare il 10%

In Europa il servizio SCA viene svolto modulando in frequenza una portante centrata fra
60 a 75 KHz con una deviazione infrequenza che può variare da ± 2 a ± 8 KHz.
2 TRASMETTITORI RADIO FM
2.1 Generalità

I trasmettitori per trasmissioni radio in modulazione di frequenza di tipo broadcasting


lavorano nella banda VHF:
87.5 - 108 MHz.

Un trasmettitore FM o meglio un sistema trasmittente FM, si compone di diverse parti


caratterizzate ciascuna da precise funzioni.
Un elenco dei principali blocchi funzionali di una stazione FM, è il seguente:

- Eccitatore FM

E' la parte forse più importante del trasmettitore, in esso vengono compiute le
operazioni di modulazione a frequenza intermedia e la traslazione del segnale alla
frequenza della portante RF.
Si tratta di apparati completamente transistorizzati con una uscita che può variare
da pochi watt a 50 W.

- Amplificatori di potenza

Hanno il compito di amplificare il segnale modulato FM, in uscita dall' eccitatore, ai


valori di potenza richiesti.
In genere fino a 5 KW di potenza RF in uscita, gli amplificatori sono di tipo
completamente transistorizzato, per potenze superiori, fino a 20 KW, utilizzano tubi
a vuoto (Tetrodi).

- Transposer -

Questi apparati ricevono il segnale da un trasmettitore principale, lo demodulano,


operano le necessarie correzioni di fase ed ampiezza e quindi utilizano il segnale
in banda base per modulare una portante a frequenza diversa da quella in ricezione.
Sono utilizzati per coprire delle piccole aree ed in genere hanno una potenza di
trasmissione di qualche decina di watt.

- Unità di commutazione

Consente di commutare fra il trasmettitore o i trasmettitori principali ed il


trasmettitore/i di riserva.
- Codificatore stereo

Consente di modulare la portante col segnale stereofonico in multiplex di frequenza


che ha l'andamento spettrale in banda base illustrato nel paragrafo 1.1.

- Antenne trasmittenti

Sistema radiante a cui sono collegate le uscite dei trasmettitori. La polarizzazione è


orizzontale o ellittica/circolare

- Antenne riceventi

Antenne utilizzate dai transposers nella sezione ricevente

- Filtri combinatori

Consentono di utilizzare lo stesso sistema di antenna con più trasmettitori che


lavorano su canali distinti

- Carico fittizio

Una resistenza su cui si può dissipare la potenza RF in uscita da un trasmettitore.


Viene utilizzato per le prove sul trasmettitore evitando che si debba irradiare
il segnale.

- Codificatore RDS

Per la stazioni dotate del servizio RDS(v.il capitolo precedente) è presente nella
postazione trasmittente un codificatore di segnale RDS.

- Sistemi di misura e radiomonitoring

Sono tutti quegli strumenti utilizzati presso le stazioni trasmittenti per monitorare il
corretto funzionamento del sistema. Le informazioni rilevate da questi strumenti
possono essere inviate ad una stazione di controllo remoto. Questo può avvenire
o tramite linee telefoniche o mediante un sistema di radio monitoraggio come
l'"audiodat" illustrato nel capitolo precedente.
Fra gli strumenti ed indicatori di misura vi sono i misuratori di potenza diretta e
inversa, i demodulatori di segnale per il monitoraggio, decodificatori
test, analizzatori audio,..

2.2 Analisi di un sistema trasmittente FM


In questo paragrafo, partendo dall'esame di un sistema trasmittente completo se ne
analizzeranno in dettaglio le singole parti che lo compongono.
nella foto di fig.2.1 è illustrato il rack che alloggia un trasmettitore FM da 3 KW RF
nella configurazione doppia passiva (passive standby).
2.3 Configurazione con trasmettitore di riserva
La configurazione di "passive standby" del trasmettitore di fig.2.1, è schematizzata in
fig.2.2.
Il trasmettitore principale è connesso all'antenna ed in condizioni regolari è attivo.
Il trasmettitore di riserva (standby), è normalmente connesso ad un carico fittizio che
consente di effettuare i controlli e la manutenzione del trasmettitore di riserva senza
coinvolgere il trasmettitore principale.
In caso di guasto del trasmettitore principale, in modo automatico, viene connesso al
sistema di antenna il trasmettitore di riserva (v.il paragrafo 2.1 sui commutatori RF).
Questa commutazione è controllata da un'unità di controllo del tipo illustrato in
fig.2.3. Nella configurazione standby, ogni trasmettitore ha la sua unità di
commutazione (indicate in fig.2.1.), che vengono comandate dall'unità di controllo del
tipo di quella di fig.2.3. Questa unità centrale controlla le singole unità di
commutazione dei due trasmettitori, e può essere remotizzata. In tal caso
l'unità remota riceve tutti i segnali di status dei trasmettitori e la Fig.2.2 Schema
di principio della configurazione standby passivo (1+1) eventuale segnalazione di
avaria del trasmettitore principale. In tale evenienza la commutazione sul
trasmettitore di riserva è automatica e viene effettuata dall'unità centrale di controllo.
Amplificatore VHF (1.5 KW)
Amplificatori a transistor,
configurazione push-pull connessi in
Filtro armoniche parallelo (classe C)
– potenza Tx1 3KW -
Amplificatore VHF (1.5 KW)

Amplificatore VHF (1.5 KW) Amplificatori a transistor,


configurazione push-pull connessi in
parallelo (classe C)
Filtro armoniche – potenza Tx2 3KW -
Amplificatore VHF (1.5 KW)

Eccitatore n.1 (stereocoder, ingressi RDS, SCA e TP. Uscita 20 W

Unità di controllo di commutazione del Tx1


Demodulatore FM per il monitor di segnale
Eccitatore n.2 (stereocoder, ingressi RDS, SCA e TP. Uscita 20 W
Unità di controllo di commutazione del Tx2
Demodulatore FM per il monitor di segnale
Unità centrale di controllo remotizzabile (operatine status del Tx) e
comando di commutazione fra i due Tx

Alimentazione Tx1 (trasformatore, rettificatori e filtri)

Alimentazione Tx2 (trasformatore, rettificatori e filtri)

Fig.2.1
Trasmettitore VHF FM da 3 KW di Pout, in configurazione
1+1 (standby passivo), trasmettitore principale più
trasmettitore di riserva. Il trasmettitore presenta
un’efficienza complessiva del 60%
Fig.2.2 Fig.2.3
Schema di principio della Unità centrale di commutazione per una
configurazione standby passivo (1+1) configurazione 1+1 (standby passivo)

2.4 (n+1) Standby

Il concetto di riserva passiva può essere esteso a più Trasmettitori che utilizzano lo
stesso sistema di antenna.

Si può prevedere quindi un singolo trasmettitore di riserva, per gli n trasmettitori


operanti, secondo lo schema di fig.2.4, in cui si hanno 3 trasmettitori normalmente
funzionanti, ovviamente a frequenze diverse, ed un singolo trasmettitore in riserva
passiva che in caso di avaria di uno dei 3 trasmettitori principali può
automaticamente sostituirlo tramite comando da parte del dispositivo di controllo
automatico di commutazione che agisce sui commutatori RF interposti fra le uscite
dei trasmettitori ed il filtro combinatore.
Fig.2.4 Schema di principio della configurazione di stand-by passivo n+1, con n=3
trasmettitori principali

2.5 Standby attivo

Un altro tipo di riserva è la cosiddetta riserva attiva in cui per es., si hanno due
trasmettitori ambedue attivi in condizioni normali.
Le loro uscite RF infatti vengono combinate tramite un accoppiatore di potenza
(combiner), v.fig.2.5, e inviate al sistema di antenna.
Per assicurare che i segnali in uscita dai due trasmettitori abbiano la stessa
frequenza e fase, i due Tx devono essere pilotati dallo stesso eccitatore la cui
potenza in uscita viene suddivisa tra i due trasmettitori mediante un divisore (splitter).
Fig.2.5

Schema di principio
della configurazione di stand
by attivo con commutazione
automatica. Lo schema
comprende un eccittatore di
riserva
in standby passivo

Se un trasmettitore va in avaria, l'unità di controllo comanda i commutatori RF


motorizzati, in modo che l'antenna rimanga alimentata da un singolo trasmettitore e
quindi a metà potenza. Da notare nella configurazione di fig.2.5, che è quella per due
tasmettitori con potenza RF in uscita pari a 10+10 KW, la presenza di un secondo
eccitatore (Exciter b), in stand-by passivo.

2.6 Eccitatore
Proseguendo nell'esame del sistema trasmittente di fig.2.1, nella medesima figura si
possono notare i due eccitatori che alimentano ciascuno i due trasmettitori (principale
e riserva passiva).

Come detto, l’eccitatore costituisce il cuore del sistema trasmittente, per cui se ne
darà una descrizione dettagliata.

In fig.2.6 è riportato il frontale ed il retro dell’eccitatore con l’indicazione dei comandi,


degli ingressi e delle uscite.
Mentre, in fig.2.7 è riportato lo schema a blocchi del sistema
PANNELLO ANTERIORE DEL TRASMETTITORE VHF FM

PANNELLO POSTERIORE DEL TRASMETTITORE VHF FM

Fig.2.6
Vista del pannello frontale e del retro di un eccitatore FM, con la descrizione dei
comandi principali
2.7 Descrizione schema funzionale dell’eccitatore

Fig.2.7 Schema a blocchi dell’eccitatore di fig. 2.6

Con riferimento allo schema di fig.2.7, si upò notare un primo “imput stage”, che
comprende:

- Ingresso –

Questa sezione comprende: L’ingresso dei canali audio destro (R) e sinistro (L), i
trasformatori d’ingresso per i due canali e gli attenuatori che possono essere
comandati a passi di 0.5 dB facendo variare il segnale d’ingresso fra –6 e +9.5 dB: E’
possibile anche regolare con continuità, all’interno dei passi, tra  0.5 dB.

Lo stadio comprende anche un amplificatore di segnale BF per il monitoraggio.

- Codificatore stereo (Stereocoder) –

In questo stadio i segnali L e R attraversano un filtro passa-basso con frequenza di


taglio 15 KHz e il circuito di enfasi che però può essere escluso.

La codifica del segnale stereo aviene attraverso una multiplazione temporale attraverso
otto commutatori elettronici.
Al segnale stereo viene aggiunto il tono pilota a 19 KHz e quindi, il segnale stereo
completo del tono pilota, attraversa un filtro passa-basso (frequenza di taglio 250 KHz),
che elimina le armoniche generate nel processo di multiplazione.

L’oscillatore a 4,256 MHz fornisce il riferimento per la frequenza del tono pilota e per la
sotto-portante stereo.
Per le trasmissioni mono, il segnale in ingresso può essere derivato dal canale R o L a
monte del modulatore MPX (Multiplex) e quindi applicato direttamente al modulatore di
frequenza.
Ulteriori segnali nel range di frequenza 53-100 KHz ( ad es. TP, RDS, SCA; v.cap.I),
possono essere aggiunti al segnale MPX da due ingressi.
E’ posibile avere anche, come opzione, un modulatore SCA da inserire tramite una
scheda, all’interno del codificatore.

- Modulatore di Frequenza –

Il segnale stereo o mono, tramite un amplificatore, fornisce la tensione di regolaggio ad


un oscillatore a varactor che provvede a sintonizzare la frequenza di oscillazione di un
oscillatore controllato in tensione (VCO).
La frequenza di portante che può essere selezionata nel range 87.5 – 108 MHz a passi
di 10 KHz, è stabilizzata da un anello ad aggancio di fase (PLL), a quella di un
oscillatore a frequenza fissa quarzato. La frequenza di portante viene fissata tramite un
divisore programmabile in logica BCD.
La frequenza del VCO varia con l’ampiezza del segnale modulante, ottenendosi così,
un segnale modulato in frequenza. Per ottenere una più bassa distorsione nella
modulazione di frequenza, un altro varactor, pilotato dal segnale modulante, è
strettamente accoppiato al circuito di sintonia principale.
Un terzo diodo assicura che la deviazione in frequenza selezionata, sia costante su
tutto il canle di trasmissione.
Il segnale modulato, tramite uno stadio separatore, attraversa un elemento di controllo
formato da diodi pIN, che ha il compito di controllare l’ampiezza del segnale e di
commutare a radio frequenza. Nel successivo amplificatore, il segnale viene amplificato
ad un livello sufficiente a pilotare il successivo amplificatore di 2 W.

- Sezione filtro (Filter section) –

L’uscita con potenza 2 W, può essere usata come ingresso dell’amplificatore di 20 W o


direttamente come uscita dell’ecitatore.
Un filtro passa-basso, composto da 11 sezioni, assicura una soppressione delle
armoniche maggiore di 60 dB.
L’accoppiatore direzionale fornisce delle tensioni proporzionali alle potenze diretta e
riflessa utilizzate per il controllo dei livelli e per il monitor.

2.8 Amplificatori
Il sistema trasmittente di fig.2.1 utilizza per ottenere 3 KW di potenza in uscita,
l'accoppiamento di due moduli da 1.5 KW ciascuno.
In fig.2.8 è illustrato lo schema a blocchi del modulo amplificatore da 1.5 KW.

Fig.2.8 Schema a blocchi di un amplificatore RF allo stato solido con potenza di


uscita 1.5 KW

Si può distinguere uno stadio di ingresso pilotato da 3 W forniti dall'eccitatore, ed una


serie di moduli amplificatori.
Un primo modulo la cui uscita di 30 W viene splittata all'ingresso di due altri rami.
La potenza in uscita è ottenuta con 8 transistor posti in parallelo le cui uscite sono
combinate tramite un coupler per ottenere la potenza in uscita di 1.5 KW.

Lo stadio di ingresso fa parte di un circuito di controllo che insieme ad un controllo


su ciascun modulo amplificatore, stabilizza la potenza in uscita con l'aiuto di una
tensione di riferimento. In questo modo anche con la connessione in parallelo di
parecchi amplificatori, tutti gli amplificatori avranno la stessa potenza in uscita.

Gli amplificatori hanno un indicatore ad ago per rilevare la tensione diretta e riflessa
e per monitorare la corrente dei transistor. In più viene segnalata un'anomalia se la
temperatura o il rapporto onde stazionarie è troppo alto. In entrambi i casi la potenza
dell'amplificatore viene automaticamente ridotta per proteggere i transistor.

In fig.2.9, sono tracciate altre configurazioni modulari per diverse potenze in uscita.
La configurazione del
sistema illustrato è quella di
centro (v.fig.2.9), che
prevede l'accoppiamento
di due moduli da1.5 KW per
ottenere una potenza in
uscita
complessiva di 3 KW.

Fig.2.9

Tre esempi di schemi a


blocchi per trasmettitori allo
stato solido con potenze RF
variabili da 1.5 KW a 5 KW

2.9 FM monitoring

Sempre con riferimento all'immagine del sistema trasmittente di fig.2.1, nel rack
relativo, si può notare uno strumento di monitoring che consiste in un ricevitore FM
utilizzato per testare e monitorare il segnale FM prodotto dal trasmettitore.
Il demodulatore è sintonizzabile con continuità, ed è utilizzabile per monitorare
portanti modulate mono o stereo, in accordo con le raccomandazioni del CCIR
(comitato consuntivo per le radio comunicazioni).
L'apparato si connette all'uscita del trasmettitore tramite un accoppiatore direzionale
e demodula i segnali mono, stereo canale destro e canale sinistro al fine di tenere
sotto controllo le prestazioni del trasmettitore.

2.10 Commutatori RF

Nello schema dei Trasmettitori di riserva (standby) si è parlato di commutatori RF,


utilizzati per la commutazione automatica del sistema di antenna sul trasmettitore di
riserva nel caso di avaria del trasmettitore principale.
Nella foto di fig.2.10, è illustrato un commutatore RF operante fino a 1 KW di
potenza.
In fig.2.11 è illustrato un commutatore RF con potenza applicabile fino a 10 KW, in
cui la commutazione avviene attraverso un motore.
Fig.2.10 Fig.2.11
Commutatore RF da 1 KW Commutatore RF motorizzato che
gestisce potenze fino a 10 KWda 1 KW

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