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BIOMATERIALI CERAMICI

Biomateriali ceramici

Sono generalmente composti inorganici refrattari che


contengono elementi metallici e non metallici: composizione
e propriet variano entro un largo spettro

Circa le caratteristiche dei legami, si passa da composti


tipicamente ionici come il cloruro di sodio (NaCl) e il
cloruro di cesio (CsCl), a composti prevalentemente
covalenti (87%) come il solfuro di zinco (ZnS) o del tutto
covalenti come il carbonio nelle sue diverse forme
allotropiche

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Biomateriali ceramici

Tipici esempi di materiali ceramici


ossidi dei metalli quali allumina (Al2O3), biossido di
titanio (TiO2), lossido di magnesio (MgO) e la silice (SiO2)
sali ionici come il cloruro di sodio (NaCl), il cloruro di
cesio (CsCl) e il solfuro di zinco (ZnS)
idruri
carburi come il carburo di titanio (TiC), di silicio (SiC) e di
boro (B4C)
seleniuri come il seleniuro di rame (Cu2Se)
solfuri come il solfuro di zinco (ZnS)

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Biomateriali ceramici

Forme allotropiche del carbonio


Sono materiali ceramici anche il diamante e le altre forme
allotropiche del carbonio, come la grafite e il carbonio
pirolitico, che presentano legami covalenti anzich ionici

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Biomateriali ceramici prima parte

Difficolt nel definire i ceramici


Non facile fornire una definizione univoca dei materiali
ceramici, tanto che da alcuni autori sono definiti per
esclusione come quei materiali che non sono classificabili
n come metallici n come polimerici

Biomateriali Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica

Classificazione dei materiali ceramici


Materiali ceramici
Ceramici tradizionali

Ceramici avanzati

Ceramici a pasta porosa

preparati per
sinterizzazione di
materiali inorganici non
metallici (ossidi, siliciuri,
carburi, etc)

Terrecotte
Terraglie

Maioliche

Ceramici a pasta compatta


Porcellane
Grs
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Biomateriali ceramici

Struttura dei materiali ceramici


Sono normalmente dei solidi policristallini, tuttavia
possono presentarsi anche come solidi amorfi o come
monocristalli
Nella maggior parte dei casi il legame primario presente
di tipo misto ionico-covalente: la percentuale di
carattere ionico del legame importante in
quanto influisce sulla struttura cristallina del
materiale
In generale, sono composti del tipo AmXn, dove A
lelemento metallico, X lelemento non metallico, e m ed n
sono numeri interi
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Biomateriali ceramici

Caratteristiche dei materiali ceramici


Tra le caratteristiche tipiche pi importanti dei materiali
ceramici ci sono:
durezza

elevata temperatura di fusione


bassissima conducibilit termica

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Biomateriali ceramici

Scala di Mohs
Minerali

Tipo di durezza

Gradi di scala Mohs

Talco

Teneri

Gesso

scalfibili dall'unghia

semiduri

Calcite
Fluorite

scalfibili da una

Apatite

punta d'acciaio

Ortoclasio

Quarzo

duri

Topazio

(non scalfibili da una

punta d'acciaio)

Corindone

Diamante

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Biomateriali ceramici

Propriet dei materiali ceramici

Buona
Buona resistenza
resistenza meccanica
meccanica
Elevata
Elevata durezza
durezza

Propriet che
determinano vantaggi

Buone
Buone propriet
tribologiche
propriet tribologiche
Bassa
densit
Bassa densit
Bassa
Bassa espansione
espansione termica
termica
Elevata
Elevata refrattariet
refrattariet termica
termica
Elevata
Elevata refrattariet
refrattariet chimica
chimica

Alte
Alte temperature
temperature di
di sinterizzazione
sinterizzazione

Propriet che
determinano svantaggi

Fragilit
Fragilit intrinseca
intrinseca
Difficile
riproducibilit
Difficoltosa
riproducibilit
Elevati
Elevati costi
costi di
di lavorazione
lavorazione meccanica
meccanica

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Biomateriali ceramici

Limiti di utilizzo dei ceramici


A causa della durezza e della fragilit, i materiali ceramici
non sono generalmente adatti alla costruzione di
componenti meccanici
Essi possono tuttavia essere impiegati con successo come
materiali di rivestimento, quando sia necessario
conferire particolari propriet superficiali a manufatti
realizzati con altri materiali
La deposizione superficiale di materiali ceramici viene
solitamente ottenuta mediante tecniche di deposizione
fisica in fase vapore (PVD) e di spruzzatura termica

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Biomateriali ceramici

Fattori che influenzano le propriet dei ceramici


Le propriet dei materiali ceramici sono influenzate da una
serie di fattori che dipendono dal modo in cui sono stati
preparati
Sotto questo aspetto risultano importanti:
la composizione chimica delle polveri di partenza, in
relazione alle impurezze presenti
la composizione e la distribuzione delle fasi;
le fasi presenti ai bordi di grano
la popolazione granulometrica, cio dimensione, forma
e distribuzione dei granuli
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Biomateriali ceramici

Applicazioni biomediche dei materiali ceramici


Le principali applicazione biomediche dei materiali ceramici
cadono nei settori:
ortopedico
maxillofacciale
odontoiatrico e otorinolaringoiatrico: dove sono
impiegati per la loro propriet di essere buoni sostituti
funzionali dei tessuti duri come il tessuto osseo

cardiovascolare

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Biomateriali ceramici

Impiego in ortopedia
I materiali ceramici vengono usati in ortopedia nella
fabbricazione di:

protesi articolari, anche in virt delle


caratteristiche antifrizione;
mezzi di osteosintesi

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Biomateriali ceramici

Impiego in odontoiatria
In odontoiatria essi sono usati come materiali per la
realizzazione di denti artificiali
Impiego in otorinolaringoiatria
I materiali ceramici sono talvolta impiegati in
otorinolaringoiatria, ad esempio nella realizzazione degli
ossicini dell'orecchio interno
Impiego nel settore cardiovascolare
Le applicazioni nel settore cardiovascolare, seppure molto
importanti, sono limitate all'utilizzo di carbonio pirolitico

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Biomateriali ceramici

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Biomateriali ceramici

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Biomateriali ceramici

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bioceramici

Biomateriali ceramici

I materiali bioceramici pi importanti sono:


allumina (corindone)

idrossiapatite (HA)
b-fosfato tricalcico (TCP)
biovetri (BG) e vetroceramiche bioattive

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Biomateriali ceramici

Classificazione
I materiali bioceramici possono essere suddivisi in tre diverse
categorie:
ceramiche bioinerti, caratterizzate da elevata resistenza
chimico-fisica allambiente biologico (allumina)
ceramiche riassorbibili, attivamente coinvolte in vari
processi metabolici (idrossiapatiti naturale e sintetiche,
fosfati di calcio)
ceramiche bioattive, capaci di formare legami
chimici diretti con il tessuto osseo, ma anche con
tessuti molli di organismi viventi (idrossiapatiti naturale e
sintetiche, fosfati di calcio, biovetri, biovetroceramiche)

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ceramici bioinerti

Biomateriali ceramici

Principali ceramici bioinerti


Il pi diffuso lallumina (Al2O3)
Vengono anche impiegati:
il biossido di titanio (TiO2);
il biossido di zirconio (ZrO2) comunemente
chiamato zirconia;
le porcellane dure
In realt, ZrO2 viene sempre pi utilizzato in sostituzione
dellallumina come biomateriale
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Biomateriali ceramici

Caratteristiche dei ceramici bioinerti


Le caratteristiche che si richiedono a questi materiali sono:
elevata resistenza meccanica alla compressione, in
modo particolare nel caso di carichi ciclici
elevate propriet tribologiche, in modo da
permetterne lutilizzo nella costruzione di:
protesi di giuntura, come quelle dellanca, del
ginocchio, ecc.,
parti che sono sottoposte a movimenti reciproci, cio
che devono scorrere per scivolamento

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Biomateriali ceramici

Requisiti tribologici
Per rispondere ai requisiti tribologici richiesti, la ceramica
deve possedere una grana particolarmente fine e
abbastanza omogenea, in modo da rendere minimi i
rischi conseguenti ad eventuali sgranamenti

I grani di questi materiali, che sono molto duri,


hanno infatti unazione abrasiva decisamente forte
sugli altri materiali pi teneri, come metalli e
polimeri
Gli sgranamenti, nel caso di accoppiamenti tra ceramica e
altri materiali, possono provocare rigature e
irruvidimenti sulle superfici sottoposte a scivolamento
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Biomateriali ceramici

Linfiammazione dei tessuti circostanti pu


insorgere nelle protesi soggette a scorrimento

Il lubrificante fisiologico presente nelle articolazioni un


liquido viscoso, che si insinua tra di esse, chiamato liquido
sinoviale; in caso dinfiammazione, nel liquido sinoviale
vengono a trovarsi delle proteine di catabolismo, il cui
deposito rende pi ruvide le superfici a contatto con il
liquido
Con linfiammazione, il movimento reciproco delle
superfici irruvidite diviene cos pi difficoltoso, sino a
provocare il blocco del giunto; in caso di blocco il deposito
proteico della sinovia contiene dei microcristalli di
pirofosfato di calcio idrato
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Biomateriali ceramici

Il liquido sinoviale che riempie le articolazioni svolge


importanti funzioni meccaniche di lubrificazione e protezione
dei tessuti articolari; composto in larga parte da acqua (98%),
proteine e da glicosamminoglicani costituiti per il 98% da acido
ialuronico
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allumina

Biomateriali ceramici

Caratteristiche ed utilizzi dellallumina


bioinerzia
elevata durezza (9 nella scala di Mohs)
resistenza alla frizione e allabrasione
molto adatta per protesi sostitutive di giunture
fragilit

non indicata per protesi sottoposte ad elevati carichi


(es. ossa lunghe)

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Biomateriali ceramici

Dispositivi ortopedici realizzati in allumina

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Biomateriali ceramici

Requisiti
Perch sia utilizzabile come biomateriale, lallumina
secondo la ASTM deve possedere un livello di purezza del
99.5% e un contenuto in SiO2 e ossidi dei metalli alcalini
(Na2O) inferiore allo 0.1%
La resistenza dellallumina policristallina dipende dalla
porosit e dalle dimensioni dei granuli
Generalmente minore la porosit e la dimensione
dei grani, maggiore la resistenza

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Biomateriali ceramici

Composizione chimica dellallumina calcinata


Composto

Contenuto (%)

Al2O3

99.6 00

SiO2

0.12

Fe2O3

0.03

Na2O

0.04

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Biomateriali ceramici

Caratteristiche e utilizzi dellallumina


resistente alla frizione e allabrasione, caratteristica
che la rende particolarmente adatta, a dispetto della fragilit,
nella fabbricazione di componenti di protesi sostitutive per
giunture specie per le articolazioni scheletriche (anca e
ginocchio)
fragile: non pertanto indicata per realizzare protesi
sottoposte ad elevati carichi, specialmente di flessione come
nel caso delle ossa lunghe

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Biomateriali ceramici

Esempio di utilizzo
Lallumina un materiale destremo interesse per
realizzare una o entrambe le superfici articolari di
protesi: il caso della protesi dellanca dove possibile
costruire sia la testa dello stelo femorale, che la coppa
acetabolare

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ceramici bioattivi

Biomateriali ceramici

Il principale materiale ceramico bioattivo il fosfato di


calcio: stato usato per fabbricare ossa artificiali e
per ricoprire protesi fatte con altri materiali data la
sua presenza nelle ossa e nei denti

A seconda del rapporto Ca/P, della presenza di acqua e di


impurezze e in funzione della temperatura, esso cristallizza
principalmente in due forme:
lidrossifosfato di calcio o idrossiapatite (HA)
il b-trifosfato di calcio (b-TCP)

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Biomateriali ceramici

HA e b-TCP
La HA si forma in ambiente umido e temperatura inferiore
a 900C

La b-TCP in ambiente secco e temperatura superiore a


900 C
Spesso le due forme coesistono: sono altamente
biocompatibili e vengono usate in forma granulare o
di blocchi solidi

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Biomateriali ceramici

Idrossiapatite naturale (HA)


formula chimica Ca10(PO4)6 (OH)2
rapporto Ca/P 10:6

elevato grado di cristallinit


Losso corticale un materiale composito costituito per il
70% da cristalli di HA e per il restante 30% da fibre di
collagene
Lo smalto dentale al 97% un materiale inorganico formato
da HA e fluoro
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Biomateriali ceramici

Idrossiapatiti sintetiche
Le idrossiapatiti sintetiche hanno:
lo stesso nome
la medesima composizione chimica
struttura leggermente diversa

Data la particolare complessit del reticolo cristallino


dellHA, questo pu contenere ioni vicarianti, difetti
reticolari e lacune che danno origine alle cosiddette
apatiti difettive che, a livello commerciale, sono
impropriamente denominate idrossiapatiti pur deviando
dalla precisa formula stechiometrica dellHA
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Biomateriali ceramici

Caratteristiche delle HA sintetiche


forme diverse (polveri o granuli di diversa porosit e
struttura)
facilmente metabolizzate dagli organismi viventi
utilizzate come materiali osteoinduttivi
velocit di riassorbimento dipendente dalla
composizione chimica, dalla struttura e dalla
superficie di interfaccia

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Biomateriali ceramici

Caratteristiche di bioattivit delle HA sintetiche


Le HA sintetiche rappresentano dei buoni analoghi
dellosso naturale; infatti pur non possedendo la
struttura altamente cristallina del materiale naturale, esse
sono metabolizzate dagli organismi viventi con
velocit che dipende dalla struttura, dalla composizione
chimica e dallarea della superficie di interfaccia

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Biomateriali ceramici

La superficie dei materiali bioattivi a contatto con lambiente


biologico, si ricopre di uno strato biologicamente attivo
formato da microcristalli di HA e piccole quantit di
gruppi carbonato
Questi cristalli risultano chimicamente e strutturalmente
identici alla parte minerale dellosso naturale e pertanto
generano forti legami con il tessuto osseo circostante

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Biomateriali ceramici

HA

Osso umano

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Biomateriali ceramici

b-fosfato tricalcico (TCP)


formula chimica Ca3(PO4)2
rapporto Ca/P 3:2
biocompatibile
riassorbibile
lentamente convertito in HA allinterno
dellorganismo

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Biomateriali ceramici

Stabilit chimico-fisica relativa


dei fosfati di calcio
Dipende da vari fattori, tra i quali sono particolarmente
importanti:
pH
temperatura

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Biomateriali ceramici

LHA, che stabile anche in ambiente fisiologico


(pH=7.2), a pH compresi tra 4.5 e 5 si scioglie
lentamente, mentre a pH pi acidi, subisce una
rapida conversione in CaHPO42H2O (DCPD)

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Biomateriali ceramici

Il TCP, in soluzione alcalina, subisce una lenta


trasformazione nella meno solubile HA; questa
trasformazione accompagnata da un assorbimento di
acqua (fino al 7-8%) che provoca la distruzione della
microstruttura del materiale con aumento di volume
Daltra parte, il TCP non stabile neppure in
ambiente acido in quanto si trasforma in DCP e
MCP

Da tutto questo consegue che i materiali ceramici


contenenti TCP, posti a contatto con lacqua,
diventano instabili e subiscono un
deterioramento delle loro prestazioni
meccaniche
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Biomateriali ceramici

Fortunatamente, lazione dellacqua su un oggetto


ceramico monolitico in TCP provoca
generalmente solo la formazione di uno strato
superficiale insolubile di HA che ne impedisce la
completa dissoluzione
stato infatti osservato che un impianto costruito con
parti monolitiche di questo materiale, potenzialmente
riassorbibile, pu resistere allinterno dellorganismo per
moltissimo tempo

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Biomateriali ceramici

Stabilit termica relativa dei fosfati di calcio


Un altro importante fattore che influisce sulla stabilit dei
fosfati di calcio la temperatura; la stabilit termica dei
vari fosfati gioca un ruolo fondamentale durante il
processo di sinterizzazione del materiale
Le trasformazioni che i fosfati subiscono ad alta
temperatura possono condurre alla formazione di
fasi che rendono il materiale meno stabile in
ambiente biologico compromettendone le
caratteristiche meccaniche

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Biomateriali ceramici

LHA stechiometrica un composto molto stabile a


temperature inferiori a 1400 C
Nelle HA non stechiometriche la temperatura limite di
stabilit termica si abbassa; a temperature intorno a
1200 C, lossido di calcio risulta essere il prodotto di
decomposizione delle HA

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Biomateriali ceramici

Applicazione

Ortopedia motoria

Tipo di protesi

Materiale

Giunto danca (testa femorale


ecoppa
coppa
acetabolare)
acetabolare

Al
Al22O
O33

Giunto
Giuntodi
diginocchio
ginocchio

Al
Al22O
O33

Rivestimento
in
Rivestimentosteli
steli
infibulari
in
lega
metallica
lega metallica

Giunti delle estremit


articolari
articolari

HA
HA

I metatarso- falangea
I metatarsofalangea

Al
Al22O
O33

II
IImetatarso-falangea
metatarsofalangea

HA
HA

Capitello radiale
Capitello radiale
Metacarpo- falangea ed
interfalangea

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Al
Al22O
O33

Ti
Tiricoperto
ricopertocon
conHA
HA

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Biomateriali ceramici

Applicazione
Prodotti per osteosintesi

Tipo di protesi
Chiodi, viti

Granulati compatti

Materiale
Al2O3, HA

HA, vetro biologico

Riempitivi
Granulati porosi

HA

Cup piston

Otorino

PORPOssiculare
TORP Ossiculare

Membrane
Membraneriassorbibili
riassorbibili GBR

HA
HA++biopolimero
biopolimero

Applicazioni cosmetiche
Pezzi
Pezzicon
conforma
formaaarichiesta
richiesta

Riparazione di parti di ossa


ossa

Mandibola,
Mandibola,tibia,
tibia,radici
radici
dentarie,
spaziazione
spinale
dentarie,
spaziazione
spinale

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HA
HA

Al
Al22O
O33,,HA,
HA,ZrO
ZrO22,,
Vetro
Vetro biologico
biologico -- ceramica
ceramica

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Biomateriali ceramici

Applicazione

Tipo di protesi

Dispensatori di farmaci

Capsule

Drenaggio di liquidi

Tubicini
Mandibola, tibia, radici
Valvole
di
entrata/uscita
dentarie,
spaziazione
spinale

Chirurgia del cuore

Valvole cardiache

Dispositivi taglienti per


chirurgia e
micro-chirurgia

Lame
per scalpelli
Mandibola,
tibia, radici
Forbici
dentarie,
spaziazione
spinale

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Materiale
Al2O3, HA

Al2O3

Al2O3 , ZrO2

Zr O2

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biovetri (BG)
e
biovetroceramiche

Biomateriali ceramici

I vetri bioattivi o Bioglass sono materiali di particolare


composizione e di grande interesse biomedico
Quando sono parzialmente o completamente cristallini essi
vengono denominati biovetroceramiche o
vetroceramiche bioattive
I biovetri sono ottenuti con processi industriali brevettati,
che sfruttano la precipitazione di piccole quantit di metalli
come rame, argento ed oro ottenute per irradiazione con luce
UV; i precipitati metallici aiutano il vetro a nucleare e a
cristallizzare sotto forma di ceramica molto fine che possiede
eccellenti propriet meccaniche e termiche

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Biomateriali ceramici

Caratteristiche dei biovetri e delle biovetroceramiche


I vetri biologici e le biovetroceramiche sono
biocompatibili, riassorbibili e bioattivi
Sono molto resistenti alla trazione e possiedono resistenza
allabrasione e alla rigatura simili a quelle dello zaffiro; i
maggiori problemi sono dovuti alla loro fragilit

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Biomateriali ceramici

Caratteristiche dei biovetri e delle biovetroceramiche


La loro caratteristica pi interessante consiste nella capacit
di formare legami diretti con i tessuti con i quali
entrano in contatto
Il processo mediato da una serie di reazioni chimiche
specifiche che avvengono sulla superficie dellimpianto che
viene velocemente e saldamente fissato in modo permanente
ai tessuti del ricevente, prima che possa formarsi una capsula
fibrosa

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meccanismo di interazione
tra organismo e
vetro biologico

Biomateriali ceramici

Lazione dei fosfati di calcio nei vetri biologici


dinamica, varia cio nel tempo in dipendenza delle
interazioni indotte o subite dal materiale, delle modifiche
fisiche e chimiche che si verificano sulla superficie e dei
cambiamenti nellambiente circostante

Lazione dei vetri biologici dovuta ad un


complesso meccanismo a pi stadi

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Biomateriali ceramici

Il primo stadio consiste nella diffusione verso lesterno di


ioni mobili (ioni alcalini, alcalino-terrosi, silicati, fosfati) e
dallo scambio ionico con i protoni presenti nei liquidi
fisiologici; questo scambio provoca la
trasformazione in gel di silice di uno strato
superficiale del materiale profondo 300-400 mm

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Biomateriali ceramici

In corrispondenza della superficie modificata, il rilascio


di silicati complessi provoca la formazione di una
soluzione colloidale, che impedisce la
diminuzione del pH e lavvicinarsi di fagociti

Successivamente, la migrazione dallambiente biologico


alla soluzione superficiale colloidale di ioni Ca2+ e PO43-,
porta alla formazione di fosfosilicati e fosfati di calcio
colloidali
Le micelle colloidali cos formatesi, spinte dallattrazione
elettrostatica, flocculano ed aderiscono al gel di silice

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Biomateriali ceramici

In questo modo, si creano nuclei di fosfati di calcio


che si accrescono sino a formare uno strato di HA che
dopo circa due mesi, grazie al ritorno del pH fisiologico,
inizia a cristallizzare
Infine, linsinuarsi nel reticolo di HA dei carbonati
presenti produce la carbonatoapatite, che la
componente minerale naturale dellosso

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Biomateriali ceramici

Fig. 1. Schematic diagram of bioglass conversion in


simulated body fluid. It is believed that apatite forms from
the dissolved precursor species on top of a silica
nucleation layer
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Biomateriali ceramici

Fig. 2. SEM images of 3DOM CaO/SiO2 before exposure


to SBF (top), after immersion in SBF for 3 h (middle), and
after immersion in SBF for 4 day

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Biomateriali ceramici

Tipi di vetri biologici


I vetri biologici sono essenzialmente di due tipi:
quelli del sistema SiO2-CaO-Na2O-P2O5
quelli del sistema LiO2-ZnO-SiO2
I materiali del primo tipo, a loro volta, si suddividono in due
gruppi: Bioglass e Cervital

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Biomateriali ceramici

Composizione dei vetri biologici Bioglass e Cervital (da M. Ogino et al., Composition Dependence of the
Formation of Calcium Phosphate Film on Bioglass, J. Biomed. Mater. Res., 12, 55-64, 1980 eB.A. Blenke
et al., Compatibility and long-term Stability of Glass-ceramic Implant , J. Biomed. Mater. Res., 12, 307318, 1978).

Vetro
biologico

%
Si2O

CaO

Na2O

P2O 5

MgO

K 2O

Al 2O3

TiO 2

Ta 2O 5

Bioglass 42S5.6

42.1

29.0

26.3

2.6

Bioglass 42S5.2

46.1

26.9

24.4

2.6

Bioglass 42S4.9

49.1

25.3

23.0

2.6

Bioglass 42S4.6

52.1

23.8

21.5

2.6

Bioglass 42S4.3

55.1

22.2

20.1

2.6

Bioglass 60S3.8

60.1

19.6

17.7

2.6

Cervital bioattivo

40-50

30-35

5-10

10-15

2.5-5

0.5-3

Cervital non bioattivo

30-35

25-30

3.5-7.5 7.5-12

1-2.5

0.5-2

5-15

1-5

5-15

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Biomateriali ceramici seconda parte

I diversi Bioglass disponibili in commercio differiscono


nella composizione in SiO2, CaO, e Na2O, mentre hanno lo
stesso contenuto in P2O5
Le variazioni di composizione sono state studiate
nellintento di ottenere un legame diretto tra osso e
materiale impiantato, che strettamente legato alla
simultanea formazione di un film superficiale ricco di fosfati
di calcio e di SiO2

Infatti, nessun legame diretto osso-impianto stato


osservato quando la formazione del film ricco di
SiO2 avviene prima dello sviluppo dello strato di
fosfato di calcio n quando tale formazione
assente
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68

Biomateriali ceramici

Cervital
Differiscono dai Bioglass in quanto contengono,
oltre a SiO2, CaO, Na2O e P2O5, anche MgO, K2O,
Al2O3, TiO2 e Ta2O5

In particolare, Al2O3, TiO2 e Ta2O5 hanno lo scopo di


controllare la velocit di dissoluzione degli ioni presenti nel
materiale
Gli ioni Al3+, La3+ e Ta3+, ed altri simili, hanno la propriet di
rendere pi fitta la trama molecolare del vetro, rendendo cos
pi stretti i canali intra-molecolari attraverso i quali avviene il
flusso degli ioni, rallentandolo o anche impedendolo
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Biomateriali ceramici

Poich la bioattivit dei vetri biologici legata al tipo e alla


quantit di ioni che sono in grado di defluire dalla superficie
del materiale, lazione degli ioni influisce sulla
bioattivit del materiale e pu diminuire sino anche
ad annullarla
Lo ione Al3+, non favorisce la formazione della fase apatitica e
possiede inoltre una azione lievemente tossica, mentre invece
lo ione La3+ non risulta tossico
Pertanto, sebbene Al3+ costituisca un classico formatore del
vetro e sia meno costoso, luso di La3+ preferito

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Biomateriali ceramici

Problematiche nellutilizzo

I maggiori problemi per i vetri biologici sono legati alla


fragilit come nel caso dei vetri e delle ceramiche comuni
Tuttavia, alcune caratteristiche dei vetri biologici risultano
migliori rispetto a quelle dei normali vetri e dei materiali
ceramici

Ad esempio, controllando attentamente le dimensioni dei


grani si possono ottenere vetri biologici molto resistenti alla
trazione e con resistenza allabrasione e alla rigatura simili a
quelle dello zaffiro

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Biomateriali ceramici

Problematiche nellutilizzo
A causa delle restrizioni nella composizione necessarie per
mantenere la biocompatibilit e la capacit di indurre
losteosintesi, le caratteristiche meccaniche dei
biovetri non possono essere aumentate oltre un
certo limite; pertanto, essi non vengono
generalmente usati per protesi che debbano
sopportare grossi carichi come quelle delle giunture
Vengono invece usati come riempitivi per cementi ossei,
compositi per usi dentali e come materiali di
rivestimento di altri materiali

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Biomateriali ceramici

Considerazioni sui materiali bioceramici


I materiali bioceramici sono caratterizzati da:
modesto impatto sul sistema immunitario
variet di caratteristiche biochimiche e
meccaniche
numerose applicazioni
adattamento a requisiti fisiologici diversi

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Biomateriali ceramici

Tossicit e tollerabilit
I materiali ceramici a base di HA e TCP, i vetri biologici e
le biovetroceramiche sono i pi biocompatibili tra
tutti i materiali per impianti, infatti:
non risultano tossici;
non inducono risposta infiammatoria o reazione
da corpo estraneo;
non danno luogo alla formazione di tessuto fibroso
intorno allimpianto;
rarissime reazioni infiammatorie osservate in vivo sono
dovute alla stabilit meccanica dell'impianto e non
al materiale;
ioni calcio e fosfato, eventualmente rilasciati dal
materiale, vengono facilmente metabolizzati
dallorganismo
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Biomateriali ceramici

Meccanismi proposti per il processo di


riassorbimento
Due sono i meccanismi proposti per la sequenza di eventi
che porta al riassorbimento del materiale impiantato:
il primo riguarda il processo di dissoluzione del
materiale nei fluidi biologici;
il secondo controllato dalle strutture cellulari presenti
(fagocitosi)
Entrambi i meccanismi dipendono dallarea della superficie
interfacciale del materiale esposta al tessuto biologico

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Biomateriali ceramici

Altre considerazioni sul processo di riassorbimento


I principali fattori che controllano il processo di
riassorbimento del materiale impiantato sono:
la dimensione dei pori (> 150 mm);
la localizzazione allinterno dellorganismo
(nellosso piuttosto che sottocute);
le sollecitazioni meccaniche, che contribuiscono alla
neoformazione di tessuto osseo

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Biomateriali ceramici

Utilizzi dei bioceramici


I materiali ceramici bioattivi e riassorbibili sono utilizzati in
ogni tipo di ricostruzione ossea:

ossa craniche
impianti dentali
ricostruzioni maxillofacciali
giunture
endoprotesi acustiche
protesi oculari
ricostruzione di tendini, legamenti,
piccoli vasi e fibre nervose

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Biomateriali ceramici

Componenti endoscopici e per pace-maker

Componenti protesici

Stent ricoperto con HA


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Biomateriali ceramici

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Biomateriali ceramici

Considerazioni finali sui materiali bioceramici


I materiali bioceramici per le loro caratteristiche di
biocompatibilit, facilit di riassorbimento e/o bioattivit
sono senza dubbio tra i biomateriali pi interessanti
I principali problemi legati alla loro natura ceramica sono
correlabili a:
basso carico di rottura, soprattutto in confronto ai metalli
duttilit praticamente nulla
difficolt di manipolazione in sede chirurgica

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Biomateriali ceramici

Possibili rimedi
Un metodo efficace per superare tali svantaggi consiste nel
ricoprire con uno strato di materiale bioceramico
impianti metallici
In tal modo la duttilit e la resistenza al carico di rottura
tipici dei materiali metallici vengono abbinate ai vantaggi
specifici dei materiali ceramici, che favoriscono la
creazione di legami diretti tra limpianto ed i tessuti

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Biomateriali ceramici

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materiali ceramici
odontoiatrici

Biomateriali ceramici

I materiali ceramici utilizzati nella fabbricazione dei denti


artificiali sono classificati come porcellane frittate in
quanto la loro composizione e i trattamenti che
subiscono non sono quelli tipici delle porcellane
Essi vengono prodotti a partire da polveri
Le loro caratteristiche principali sono:
elevata durezza e tenacit;
assenza assoluta di porosit e la vistosa brillantezza

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Biomateriali ceramici

Caratteristiche delle polveri di partenza


Estrema purezza
Selezione granulometrica in particelle di dimensione
uniforme entro un intervallo ristretto (1.0 0.3 mm),
nelle quali devono essere assolutamente assenti
anche tracce di sostanze cromofore
Assenza metalli di transizione (<<0.02%), in
particolare ferro e manganese, ed elementi che subiscano
reazioni redox, dato che tali reazioni possono portare alla
formazione di prodotti colorati e di microbolle a seguito
di sviluppo di gas

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Biomateriali ceramici

Radici dentarie

Un altro tipo di protesi odontoiatrica rappresentata


dalle radici dentarie, per la cui costruzione stata
sperimentata con successo lallumina
Tali protesi vengono dotate di microborchiature al fine
di rendere pi facile ladesione meccanica alla
mandibola e di stimolare la crescita ossea nei punti di
compressione
Il successo delle protesi in allumina simile a quello
ottenuto con quelle in titanio

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Biomateriali ceramici

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carbonio pirolitico

Biomateriali ceramici

Il carbonio pu esistere in quattro forme allotropiche:

diamante
grafite

carbonio vetroso non cristallino


carbonio pirolitico quasi-cristallino
Tra queste, solo il carbonio pirolitico viene usato come
biomateriale, soprattutto per rivestimento di superfici
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Biomateriali ceramici

Struttura del carbonio pirolitico


Il carbonio pirolitico usato per le protesi un solido
parzialmente cristallino, nel quale le zone cristalline
hanno una struttura simile a quella della grafite

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Biomateriali ceramici

Linterazione tra gli strati dovuta a deboli legami


secondari; pertanto, dal punto di vista delle propriet
meccaniche, la grafite, sottoposta a sollecitazioni in
direzioni parallele al piano reticolare presenta una facile
sfaldabilit
Tuttavia, il legame tra i diversi strati risulta in realt pi
forte rispetto alle semplici forze di van der Waals e si
pertanto ipotizzata lesistenza di reticolazioni
interstrato

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Biomateriali ceramici

Struttura del carbonio pirolitico


Il carbonio pirolitico risulta un aggregato di:

cristalliti
singoli strati planari
probabilmente
anche di atomi di
carbonio non
associati e non
orientati
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Biomateriali ceramici

Struttura del carbonio pirolitico


Nei cristalliti, gli strati
planari hanno la stessa
struttura esagonale della
grafite, ma contengono anche
numerose imperfezioni

Sito vacante

Inoltre, gli strati planari non


sono perfettamente allineati
come nella grafite e sono di
dimensioni molto pi piccole
(< 100 contro dimensioni
> 1000 )
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Biomateriali ceramici

Isotropia del carbonio pirolitico


Sia i legami forti presenti allinterno degli strati che i legami
deboli tra strati diversi, sono responsabili delle caratteristiche
propriet anisotrope dei singoli cristalliti di carbonio
pirolitico
Tuttavia, poich i cristalliti sono generalmente
dispersi in modo disordinato nellaggregato, le
propriet del carbonio pirolitico risultano isotrope

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Biomateriali ceramici

Biocompatibilit
I derivati del carbonio possiedono eccellenti doti di
biocompatibilit ed ormai invalso luso generale di
depositare carbonio pirolitico su valvole cardiache e
vasi sanguigni artificiali per aumentarne la
emocompatibilit

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Biomateriali ceramici

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il caso delle valvole


TRI-Tech

Biomateriali ceramici

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