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ROBINSON CRUSOE

Robinson Crusoe luogo e data di edizione: Aprile 1719,Londra Narratore: Il narratore


del romanzo interno. Infatti le vicende sono narrate dallo stesso Robinson Crusoe,
ormai vecchio, che racconta la propria vita, intervenendo con i suoi commenti e
giudizi. Talvolta si adotta lo stile del diario. Trama dell'opera: Si narra la storia di
Robinson Crusoe, di famiglia borghese benestante, che rifiuta i consigli del padre, il
quale lo invita a cercare una vita tranquilla, e, seguendo la sua pi grande passione,
decide di viaggiare per il mare. I primi viaggi di Robinson sembrano quasi degli
avvertimenti: infatti per poco non perde la vita in una tempesta e viene ridotto in
schiavit per pi di due anni. Durante la sua prigionia conosce Xury, un ragazzo che
diventer poi suo fedele servitore. Dopo essere riuscito ad ottenere la libert, vende
Xury ad un capitano nei confronti del quale debitore, e si stabilisce in Brasile, dove
acquista una piantagione di tabacco. Ma anche questa non la vita adatta a Robinson.
In seguito decide di rimettersi in mare, ma a causa di una tempesta, finisce naufrago
su un'isola deserta. Tutti i suoi compagni muoiono affogati. Robinson riesce a
sopravvivere per ben ventotto anni, grazie al suo ingegno. Prima salva tutti gli oggetti
utili dalla nave, ancora non affondata, poi comincia a costruire utensili,ad
addomesticare animali, a coltivare il terreno. L'unica sua compagnia , per molti anni,
una Bibbia recuperata dalla nave,grazie alla quale si rende conto che il suo naufragio
altro non che una conseguenza della sua imprudenza. Robinson scopre anche che
l'isola non del tutto deserta, ma dei selvaggi vi si recano a volte per compiere dei riti
cannibalistici. Durante uno di questi, Robinson salva un giovane selvaggio che
doveva essere ucciso ed egli in cambio promette di essergli fedele per tutta la vita.
Robinson chiama il selvaggio Venerd, poich l'aveva salvato appunto in un venerd.
Alla fine, un capitano spodestato da un ammutinamento dei marinai e due di essi
vengono abbandonati sull'isola. Robinson e Venerd, che intanto si era convertito al
Cristianesimo, aiutano il capitano a riavere la sua nave, chiedendo per di essere
portati in Inghilterra. Dopo un lungo viaggio, Robinson riesce ad arrivare nella sua
citt, dove scopre che i suoi genitori sono morti. Decide allora di tornare in Brasile,
dove la sua piantagione era diventata ricca e prospera. Vende la sua parte di terreno e
torna in Inghilterra. Qui trova il matrimonio e una famiglia, ma nonostante questo,
alla fine, decide di rimettersi in viaggio sulla nave del nipote. Fabula-Intreccio: Nel
romanzo sono presenti frequenti anticipazioni ed alcune analessi. In pi di un punto il
narratore elenca i fatti sommariamente e poi analizza, talvolta anche
schematicamente, riprendendo la narrazione da un passo precedente. Tempo della
storia: Circa trent'anni della vita di Robinson Crusoe. Seconda met del 1600. Tempo
della narrazione: Il tempo della narrazione segnato con una datazione rigorosa.
Infatti frequenti sono le date e a volte anche significative. Per esempio il 1 settembre
la data della sua partenza dalla sua citt natale e di quella successiva dal Brasile che
lo conduce poi al naufragio, il 30 settembre, giorno della sua nascita anche quello in
cui approda naufrago nell'isola. Robinson stesso nota questa strana ricorrenza nelle
date degli avvenimenti importanti della sua vita. Sono presenti sommari ed ellissi. Le
digressioni sono poco frequenti,perch tutta la storia vista con gli occhi del
protagonista, e raramente si allontana dalla sua figura. Non ci sono marche temporali

valide in riferimento al testo. Il protagonista tiene il conto dei giorni facendo delle
tacche sulla sua capanna che fungono da calendario. Spazio: Anche la datazione dello
spazio estremamente particolareggiata. Sono citate numerose cittadine inglesi
(Winterton Ness, Hull, Yarmouth), la Guinea, il Brasile, il Marocco. Di alcuni luoghi
sono riportate addirittura le coordinate geografiche (commercio in Guinea: fra 15
latitudine nord e l'equatore, isola in cui Robinson fa naufragio: 922' a nord
dell'equatore). Pu anche essere considerato uno spazio simbolico, cio il luogo in cui
l'uomo si trova ad affrontare la vita a mani nude, e pu sopravvivere solo facendo
appello a quell'istinto tipico del selvaggio, che giace in ognuno di noi. Personaggi:
-Principali: Robinson Crusoe. Protagonista del romanzo, Robinson una ragazzo
borghese nato a York nel 1632. E' un personaggio coraggioso e amante del
rischio,desideroso di avventure, sognante ma estremamente imprudente, forse a causa
della sua giovane et. Dopo il suo arrivo sull'isola, per, subisce una vera e propria
evoluzione. Inizia ad utilizzare la sua intelligenza applicandola ai suoi bisogni, infatti
acquista un valido senso pratico e riesce a sopravvivere in buone condizioni grazie al
suo nuovo ingegno. Se prima piange stoltamente la sua condizione, poi ringrazia Dio
per averlo salvato dal naufragio e riconosce che ci che gli capitato solo la
conseguenza delle sue azioni. Trova una profonda fede in Dio grazie ad una Bibbia
ritrovata nella nave. Il personaggio di Robinson diventa mitico: vestito di pelli di
capra, riparato da un immenso cappello e da un ombrello fatto di foglie, un fucile in
spalla, Robinson resiste all'angoscia, allo scoraggiamento, e , grazie alla sua pazienza
e al suo lavoro ostinato, perviene ad una organizzazione perfetta della sua vita
quotidiana e della sua sopravvivenza. Muratore, cacciatore, falegname, allevatore,
coltivatore secondo la bisogna, giunge dopo mesi a costruirsi un alloggio, a nutrirsi, a
vestirsi. E addomestica anche il buon selvaggio Venerd che converte alla cultura
occidentale. Alla fine del romanzo, per, prevalgono ancora una volta gli istinti
giovanili e le passioni ardenti. Robinson, dopo essere riuscito a tornare in patria,a
sposarsi e ad avere figli, decide ancora una volta di tornare in mare, dimostrando di
non essere cambiato e, probabilmente, di non aver imparato la lezione. Venerd.
Venerd il selvaggio che Robinson salva dal rito di cannibalismo. Defoe lo descrive
come un bel giovane, sui ventisei anni, di gradevole aspetto e di forme perfette. Ha
membra forti e dritte, non troppo grosse. E alto e ben fatto, ha una bella fisionomia,
non un'espressione torva o feroce. I suoi capelli sono lunghi e neri, la fronte alta e
spaziosa e gli occhi, vivaci, brillano d'intelligenza. Il colore della sua pelle non
nero, ma molto abbronzato. Ha il viso pieno e rotondo, il naso piccolo, non
schiacciato, una bocca ben fatta, labbra sottili e denti regolari e bianchi. Per quanto
riguarda la caratterizzazione interiore di Venerd', molto diligente, leale, perspicace e
soprattutto sempre pronto a difendere il proprio padrone anche a costo della propria
vita. Ama Robinson come un padre, sempre grato e premuroso, fedele, sincero e
affezionato al suo padrone. -Secondari: Xury. E' un giovane moro che Robinson
conosce durante la sua prigionia presso il capitano della nave corsara a Sal. Quando
Robinson, ribellandosi, riesce a recuperare la sua libert, Xury giura di essergli fedele
per sempre. Lo accompagna nel suo viaggio fino al Brasile, dimstrandosi a volte
pauroso e a volte coraggioso, ma soprattutto leale e pronto a difenderlo con la vita,

dandogli buoni consigli e facendogli compagnia nei momenti difficili. Alla fine,
Robinson vende Xury al capitano della nave portoghese che gli salva la vita, ma solo
alla condizione che egli dopo dieci anni gli avrebbe ridato la libert se si fosse fatto
cristiano. Genitori di Robinson. Si incontrano solo nei primi capitoli. Il padre di
Robinson, un tedesco di Brema stabilitosi poi a York, gli consiglia di condurre una
vita il pi possibile tranquilla, lontano sia dalle ambizioni dei ricchi, sia dalle
preoccupazioni dei poveri. Naturalmente Robinson non lo ascolta e scappa di casa.
Non c' una vera propria caratterizzazione di questi due personaggi. Si dice solo che
il padre un uomo anziano,saggio e grave, affetto dalla gotta. Ritmo della narrazione:
Il ritmo non n incalzante, n eccessivamente lento. Infatti la narrazione presenta un
susseguirsi di sequenze narrative e riflessive, con una preferenza comprensibile per
quest'ultime, dato che il racconto copre un arco temporale piuttosto lungo. Molte
volte, per, l'autore dice pi volte le stesse cose, rallentando o addirittura bloccando
la narrazione in alcuni punti. Uso della lingua: Il romanzo stato scritto nel
Settecento e la lingua, sebbene tradotta e adattata, spesso un po' arcaica per quanto
riguarda la costruzione dei periodi e il lessico, anche se quest'ultimo di registro
medio. Sono presenti alcuni tecniciscmi relativi alla navigazione, soprattutto nella
prima parte. Non sono presenti numerose figure retoriche, poich la narrazione non
molto poetica, ma piuttosto facile da comprendere. Valutazione personale: A mio
parere il romanzo, anche se una delle colonne portanti della storia della letteratura e
la sua lettura quasi "obbligatoria", non particolarmente interessante. Si pu
definire, per, complessivamente piacevole. Infatti sono presenti alcuni temi
importanti, come quello del buon selvaggio, sviluppatosi proprio nel '700, soprattutto
ad opera di J.J. Rosseau. In tutto il libro riscontrabile una forte presenza
dell'elemento religioso, dovuta probabilmente ad una buona formazione cristiana di
Defoe. Robinson paga le conseguenze della sua stolta imprudenza, lui stesso dichiara
il suo pentimento nel corso della narrazione. L 'isola dove si svolgono le avventure
del naufrago Robinson rappresenta tutti i problemi e le contraddizioni di quel mondo
moderno che, agli inizi del XVIII secolo, si andava delineando nel confronto tra
l'Europa e le nuove terre scoperte. Citazione: Una mattina che ero molto triste, aprii
la Bibbia a queste parole: "Io non ti lascer e non ti abbandoner mai"; subito pensai
che quelle parole erano per me; perch, altrimenti, mi sarebbero state rivolte in quel
modo, proprio nel momento in cui mi affliggevo delle mie condizioni, come uno
abbandonato da Dio e dagli uomini?"Ebbene", mi dissi, "se Dio non mi abbandona,
che male pu farmi e che importa che tutto il mondo mi abbandoni, visto che, d'altra
parte, se possedessi tutto il mondo e perdessi il favore e la grazia di Dio non ci
sarebbe confronto nella perdita?" Commento: Ho scelto questa frase perch
testimonia la forza di Robinson nel trovare sempre il lato positivo delle situazioni,
grazie all'aiuto di quel Dio, e anche soltanto alla speranza che esista. Nei suoi
momenti difficili Robinson stringe a s quelle parole, come se gli venissero sussurrate
nell'orecchio, le adatta alla sua situazione, le trasforma in messaggi di Dio, che lo
invita ad andare avanti, a non mollare, e a tirare fuori quella tenacia, con la quale pu
rimediare alle azioni imprudenti compiute in precedenza.

GULLIVERS TRAVELS DI JONATHAN SWIFT


Il capolavoro dellautore noto semplicemente come Gullivers Travel del 1726,
mentre ledizione riveduta esce nel 1735. Nella sua opera vengono coniugate la
fantasia e la satira, facendo unallegoria dellInghilterra, della Francia settecentesca e
dellanimo umano. Il libro non una semplice forma leggera di spensierata lettura,
ambientato soltanto nella storia di giganti e nani, ma una satira contro lumanit.
Non una fiaba ma per un destino ironico, il capolavoro di questo maestro stato
degradato da testo di satira contro lumanit, a classico della letteratura canonica per
ragazzi.
ANALISI
Nel libro notiamo il disprezzo dellautore verso lanimale uomo. Jonathan
Swift vuole di mostrare le contraddizioni della civilt del suo tempo per annientare i
falsi valori e pregiudizi. Nel libro si prende di mira Gulliver, simbolo dellinglese
medio, luomo della strada che si trova ad essere sradicato dalla vita di tutti i giorni.
Questo permette allautore di ricavare dalla fantasia il terribile ed il mostruoso. Il
lettore si identifica con le vicende e vicissitudini del protagonista.
Ognuno dei viaggi vissuti da Gulliver, diventa il pretesto per irridere, di volta in
volta, il sistema giudiziario, i meccanismi del potere o la politica bellicista di quel
periodo europeo. Lavventura si svolge in remote parti del mondo. Ecco che il
personaggio principale compie vari viaggi in diverse parti del mondo che lautore
rende metafora per far trasparire la corruzione nella luce pi vera e cruda. Il libro
una sorta di insegnamento morale da tenere e prendere in considerazione. Dire addio
ai falsi valori e pregiudizi per acquisirne dei nuovi pi veri e continui, questo
lobiettivo magnifico che si augura lo stesso Swift.
Sono state numerose le trasposizioni cinematografiche e televisive del capolavoro
di Jonathan Swift. La pi antica quella di Mlies, della fine dellOttocento, per la
quale il regista fece uso di primi piani come espediente per dare limpressione del
gigantismo dei personaggi. Ma solo di recente il capolavoro di Swift stato riscattato
dalla condizione di libro per ragazzi nella quale era stato relegato fin dai primi tempi
della sua apparizione in Italia. Il linguaggio utilizzato da Swift molto curato e
dettagliato. Lautore, nel suo libro, utilizza il discorso diretto. Vi si trovano anche
parecchi particolari dei viaggi del protagonista con le descrizioni dettagliate dei vari
popoli visitati, della loro cultura, educazione e mentalit sociale.
TRAMA
Gulliver, ex-medico adesso capitano di marina, a causa di una forte tempesta,
naufraga e Riesce a raggiungere la riva a nuoto. Giunge cos in salvo sulla costa del
paese di Lilliput ma viene fatto prigioniero da una razza di uomini alti 15 centimetri,
abitanti le isole di Lilliput e Blefuscu, che lo fanno prigioniero e lo portato allinterno

del loro villaggio. li abitanti sono divisi sino al fratricidio da unannosa e irresolubile
controversia sul modo pi corretto di rompere le uova. Lilliput la bonaria
considerazione sulla relativit e la piccineria delle cose umane che a noi sembrano
tanto importanti. Gulliver vive a Lilliput per un po di tempo aiutando limperatore,
vista la sua mole, nelle sue imprese di guerra, ma grazie ad un caso fortunato riesce a
ritornare nella sua amata patria. Nella seconda parte del romanzo, Gulliver affronta
un altro viaggio che lo porta stavolta a Brobdingnag dove la scala di grandezza della
popolazione esattamente linverso che a Lilliput. Gli uomini sono alti circa 22
metri. Dopo essere stato trovato da un contadino che lo utilizza come un vero e
proprio fenomeno da baraccone, Gulliver viene venduto alla famiglia reale dove
soggiorna per parecchio tempo. La sua vita per non scorre serena. Il giullare di
corte, geloso della popolarit ottenuta da Gulliver presso i partecipanti alla vita di
corte, cerca di ucciderlo. Vengono allora ingaggiate due guardie del corpo, due
bambini giganti per Gulliver. Fortunatamente riuscir anche in questo caso ad
effettuare una rocambolesca partenza dal regno dei giganti per fare rotta nuovamente
verso la sua amata patria, lInghilterra. Il terzo viaggio di Gulliver avviene a Laputa,
dove il proprio re si diverte a deridere la popolazione del regno sottostante
minacciandola di coprire il sole con Laputa o, addirittura, di schiacciarli. Gli abitanti
del regno sono considerati dei pazzoidi e sono fissati con le scienze matematiche e
astronomiche. Ma la loro mania di scienza non porta ad altro che alla creazione di
oggetti privi di utilizzo e di senso. Lavventura si contrae per lasciare il posto alle
considerazioni morali e alla constatazione della fragilit e meschinit dellindividuo
schiacciato dalla societ. Non resisteranno al suo genio annientatore le scienze, la
filosofia e la storia. Lautore smantella tutto con metodico disprezzo pessimistico: le
sue avventure a Laputa, lisola volante e lamara e divertita derisione dei
Cervelloni. Quando poi lautore vuole colpire la mania delle scienze, allora molto
di moda, presenta laccademia di Lagado rigurgitante di eccentrici scienziati che
vorrebbero estrarre raggi di sole dai cetrioli, o cibo dagli escrementi. La storia umana
non quadra, diventa una sequela di falsit: i fantasmi conosciuti a Glubbdubodrib ed
il paese degli stregoni lo confermano. Lultima parte del libro cupa e drammatica.
Lavventura ormai un nero pretesto allamara esposizione della sua pessimistica
filosofia. Nel paese degli Houyhnhnm, i saggi e i nobili cavalli hanno sviluppato un
sofisticato metodo di comunicazione ma non conoscono il significato di parole come
vero e falso ma di buono per, c che non considerano il concetto di guerra e di
violenza. Di contro, la loro terra caratterizzata dalla presenza di esseri brutali che
camminano su due gambe invece che su quattro, gliYahoo, esseri mostruosi che sono
alla fine gli uomini. Gli Houyhnhnm sono perfetti, il loro modo di governare
utopico, mentre negli Yahoo riunito quanto di pi bestiale e brutale sia pensabile. Il
Consiglio Supremo degli Houyhnhnms bandisce dal proprio territorio Gulliver che

decide di costruirsi una barca per poter tornare in Inghilterra. Il romanzo si chiude
con Gulliver che una volta tornato finalmente nel suo paese, felice, rivede sua moglie
ed i suoi figli, ma disgustato dagli uomini dopo le esperienze vissute nelle sue
avventure, non riesce pi a sopportarne lodore e decide cos di vivere nella stalla a
stretto contatto solo con i cavalli.
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO DI JANE AUSTEN
Uno dei pi celebri romanzi della scrittrice inglese Jane Austen sicuramente
Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice) pubblicato anonimo nel 1813
ed affermatosi sin da subito come un grande capolavoro di successo. Nel romanzo, si
evince un messaggio di forte critica nei confronti del modello sociale della provincia
inglese; si sottolinea lironia tagliente e si gode della costruzione di personaggi
decisamente ironici. Lautrice ci dimostra come sia facile cadere nei trabocchetti del
comportamento della mente umana; in questo caso, quello del pregiudizio, che ci fa
incappare nellerrore di giudicare le persone solo dalle apparenze e dai sentito dire,
e quello orribile dellorgoglio, della superbia legata alla classe sociale, al potere o al
nome, influenzando la nostra felicit e portandoci a pensare che tutto sia dovuto. La
scrittrice, attraverso i propri personaggi, descrive, con tratti precisi, caratteri e
psicologia dellanimo umano, affrontandone le sue paure e contraddizioni in modo
ironico e disincantato. Orgoglio e pregiudizio, sicuramente un romanzo
appassionante, adatto ad ogni et e ricco di avvenimenti e colpi di scena, che
conducono il lettore lungo lo scorrere delle pagine. Lautrice riesce, grazie alle
descrizioni particolareggiate che illustrano alla perfezione non solo lambientazione
ma anche gli usi e le tradizioni di unepoca ormai passata, a catturare lattenzione dei
lettori. Il fulcro del romanzo unintensa storia damore che si evolver solo quando i
protagonisti avranno capito, ciascuno, i propri errori e lasciato da parte appunto
lorgoglio e il pregiudizio. La scrittrice Jane Austen stata una delle prime a scrivere
e ad alzare la voce sulla condizione della donna e sulle sue evidenti disparit nella
societ. Una delle prime a denunciare il fatto che la cultura fosse solo una prerogativa
maschile e che il matrimonio fosse lunica spiaggia per conquistare rispetto e una
certa autonomia, nella societ di quel tempo, per le donne. Per questo motivo,
nonostante un successo smisurato del suo romanzo, piovvero critiche nei confronti
della sua opera, per colpa della schiettezza nel raccontare la sua contrariet per il
sistema sociale di quel tempo. Il romanzo ambientato in una cittadina inglese a
Longbourne, dove risiede e vive la signora Bennet con le sue cinque figlie, che
desidera assolutamente vedere sposate. Tra le figlie spicca sicuramente la
maggiore,Jane, la pi bella e sensibile tra tutte, e la seconda, Elizabeth, intelligente e
spiritosa. Una perfetta ragazza da marito, che non si concede per al primo
pretendente e non segue i consigli dettati dalla madre e dai suoi famigliari. La ragazza

ha un sogno nel cassetto: vuole innamorarsi e sposare solo luomo che amer, una
vera eresia per i suoi tempi. La vicenda ha inizio quando presso la villa dei Bennet
arriva il ricco scapolo Mr. Bingley che prender in affitto una delle pi belle residenze
della zona, Netherfield Park. Durante la sua prima apparizione in pubblico ad un
ballo, insieme con le sorelle e lamico Fitzwilliam Darcy, incontra Jane ed subito
amore tra i due, ma dopo il suo ritorno da un viaggio a Londra la situazione non
prende una bella piega e decide di troncare la sua relazione con Jane. La causa di
questa rottura tra Jane e Bingley, secondo sua sorella Elizabeth, dovuta allo
zampino dellamico aristocratico di Bingley, il signorino Darcy, che ha sempre
guardato con occhi di distacco e superiorit la famiglia Bennet per la loro modesta
estrazione sociale. Elizabeth, seppur attratta da Darcy, inizialmente si crea
unimmagine negativa del ragazzo, dato che anche Wickham, amico di Bingley e
delle sorelle minori di Elizabeth, non lo descrive come un gentiluomo. Cos nasce una
relazione controversa, fatta di orgoglio da una parte e di pregiudizio dallaltra,
tra Darcy ed Elizabeth. Tra fraintendimenti, pettegolezzi e reciproche incomprensioni
sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i
loro cuori hanno gi perfettamente capito. La situazione si complica ulteriormente
quando in casa giunge il reverendo Collins, un lontano parente destinato, come
diretto discendente maschio, ad ereditare la propriet dei Bennet, il quale vorrebbe
sposare Elizabeth, che invece lo respinge. Darcy un ragazzo intelligente e
affascinante ma non viene compreso e la possibile relazione tra i due non sembra
proprio ingranare. Elizabeth rifiuta di accettare la proposta di matrimonio fatta dal
ragazzo, malgrado le riserve che ha nei confronti della sua famiglia. La ragazza per,
pian piano, si ricrede dopo aver passato del tempo in sua compagnia e comprende di
avere sbagliato il giudizio nei suoi confronti, cogliendo la sua natura di vero
aristocratico gentiluomo. Quando la sorella di Lizzy, Lydia, decide di fuggire con
Wickham, la situazione tra i due si rafforza visto che Darcy aiuta Lizzy a ritrovare la
sorella e simpegna affinch i due convolino a nozze. Vista la vera natura di Darcy e
ricredendosi su di lui, alla seconda proposta di matrimonio, la bella Elizabeth non pu
che acconsentire. Anche tra Jane e Bingley sembra tornare il sereno. I due chiariscono
i loro malintesi e si fidanzano con grande felicit di tutti e soprattutto della madre.
Nel finale del romanzo, si celebra finalmente latteso matrimonio tra la
bella Elizabeth e Darcy e quello tra Jane e Bingley, vedendo cos finalmente sconfitti
lorgoglio ed il pregiudizio.

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