Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.
2/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO
Anno XIV - n 144 Maggio 2014 Maggio 2014 Maggio 2014 Maggio 2014 Maggio 2014 LEditoriale di Enrico Dello Sbarba Sembra che il peggio stia passando ma... segue a pag. 2 Oltre lorizzonte Un articolo dellOn. Ivo Butini Il tedesco cardinale Reinhold Marx arcivescovo di Monaco e Presidente della COMECE (Commissione degli Episcopati della Comunit Europea). In una dichiarazione diffusa nel marzo 2014, la Commissione ha segnalato le questioni che si terranno nel Parlamen- to Europeo nei prossimi cinque anni. Il documento, illustrato dal cardinale Marx, si conclude con un invito alla partecipazione elettorale considerata essenziale (LOsservatore Romano). Il cattolico italiano Romano Prodi In un articolo pubblicato re- centemente sul quotidiano La Stampa, Mario Deaglio, uno dei pi preparati commenta- tori economici ma anche uno dei pi critici sulla situazio- ne generale del paese, ha af- fermato che, finalmente, ci troviamo di fronte ai primi accenni di ripresa. Non dobbiamo ritenere di avere innescato la strada di una rapida inversione di ten- denza ma i primi sintomi sono evidenti e landamento complessivo meno dramma- tico del recente passato tali, insomma, da consentire pre- visioni pi ottimistiche. Pi o meno lo stesso giudi- zio viene espresso dalla Con- findustria, dalle Associazio- ni dellArtigianato e del Commercio: perfino la cat- tivissima CGA di Mestre co- mincia a manifestare qualche spiraglio positivo. segue a pag. 2 stato Presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2004. In un suo intervento sul quotidiano Avvenire del 4 marzo lament lindebolimento di tutto ci che sovranazionale. Ri- cord che la Francia e la Germania fu- rono essenziali nella costruzione del- lEuropa, su un piano di parit. La Ger- mania, gi forte economicamente, ave- va bisogno della Francia sul piano politi- co. Oggi la Germania non ha bisogno di nessuno afferma Romano Prodi. La proclamazione dei due Papi santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, stato un evento eccezionale che ha unito i fedeli di tutto il mondo. Due figure importanti non solo per la Chiesa, ma per lintera umanit. Ognuna con il proprio stile e nel contesto in cui si sono trovate a operare, con la semplicit dei loro gesti, con lautorevolezza della loro figura, ma soprattutto con il coraggio della testimonianza, hanno rappresentato qualcosa che va oltre i meri confini del mondo cattolico. La canonizzazione stato un giusto riconoscimento a due pontefici il cui ricordo ed esempio sar certamente indelebile in tutti noi. e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 2 Politica Sembra che il peggio stia passando, ma... dalla prima pagina Periodico mensile del Circolo Culturale Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005 Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com www.circoloilcentro-livorno.it DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba Giornale chiuso in tipografia il 6/5/2014 Hanno collaborato a questo numero: Cristina Battaglini, Marcello Battini, Jacopo Bertocchi, Francesco Buti- ni, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Ni- cola Graziani, Luca Lischi, Mario Lo- renzini, Silvia Menicagli, Gian Gia- como Panessa, Matteo Pieracci, Carlo Rotelli, Marisa Speranza, Fran- co Spugnesi. COMITATO DI REDAZIONE: Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore DAngelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio, Vi a Pi sacane 7, tel . 0586/814033 - Li vorno Naturalmente, affermano tutte que- ste fonti, landamento preoccupan- te, per non dire drammatico della di- soccupazione, in particolare quella giovanile, resta largamente il tema di questi tempi. Occorrono, a riguardo, organici provvedimenti in grado di aggredire questo terribile morbo che pu mettere addirittura a repentaglio la stessa tenuta democratica del paese: gli estremisti di destra e di sinistra ed il Movimento 5Stelle stanno, in proposito, soffiando sul fuoco. Insomma sembra che il peggio sia alle nostre spalle. Sarebbe per ne- cessario, anzi indispensabile, che si creasse un clima di collaborazione costruttiva, una specie di tregua so- ciale che invece di l da venire. Anche a causa della campagna elet- torale in vista delle europee e delle amministrative del 25 maggio, le for- ze politiche di destra e di sinistra si oppongono ad ogni proposta seria ed organica presentata dal governo Ren- zi in funzione di un forte rinnova- mento delle arcaiche strutture del paese ormai non pi rinviabile. Si punta a mettere in discussione la permanenza dellItalia nella Comu- nit Europea, si auspica labbando- no delleuro per una patetica e terri- ficante scelta suicida come quella del ritorno alla liretta. Sono proposte e strategie che punta- no esclusivamente allo sfascio del paese. E indubbio che la Comunit Euro- pea debba rapidamente cambiare registro ed adottare politiche finan- ziarie in grado di facilitare il supe- ramento di questa sconvolgente de- pressione in essere, ormai, da troppi anni. Ma torna ad essere una esigenza im- prescindibile far prevalere, in ogni circostanza, quel senso di responsa- bilit che sta purtroppo mancando nella forze politiche di opposizione. Il governo Renzi, checch ne dica la leader della CGIL Susanna Camusso e lallucinante guerra contro linte- ro sistema condotta dal nuovo profe- ta il comico Beppe Grillo, sta cer- cando con grande impegno, con pro- poste decisamente innovative, unau- tentica terapia durto, di assumere importanti provvedimenti in grado di modificare il volto di un paese im- mobile ed invecchiato: deve essere sostenuto con convinzione e senso di responsabilit. Oltre lorizzonte ora anche on line www.circoloilcentro-livorno.it vo di Piacenza e Bobbio ed Vice pre- sidente della COMECE. Ai primi di mar- zo richiamava su LOsservatore Ro- mano il disagio che si avverte met- tendo a confronto i problemi sociali ed economici dellEuropa e la sensazione duna cultura rassegnata, duna inca- pacit di andare oltre il proprio oriz- zonte. Mons. Ambrosio ricord Papa Francesco che, ai vescovi che gli illu- stravano i grandi valori della cultura europea, disse: Il pi grande valore la vita. Voi europei amate la vita?. Negli ultimi ventanni ci sono state molte mutazioni nel campo di Cesare. Nel corpo di una analisi ampia e impe- gnata, Luca Diotallevi registrava sul Corriere della Sera che resta in Ita- lia un vuoto di cattolicesimo politico che non riempiranno n i tanti indipen- denti n i pochi fondamentalisti. Sulle elezioni europee grava in Italia un equivoco pericoloso: che sia in giuoco una partita sul piano nazionale, forse a motivo del corso equivoco degli ultimi rapporti politici interni. Mai come que- sta volta i cattolici dovranno pregare prima di votare. Secondo Prodi, nella crisi dei nostri giorni, hanno avuto parte fattori esterni alla politica, quale la caduta delletica. Con un avvertimento: se veniamo spossessati del potere politi- co altre forze comunque governeran- no il mondo, perch nel mondo qual- cuno comanda: le grandi imprese fi- nanziarie e le grandi organizzazioni in- ternazionali. Sabato 5 aprile il quotidiano Europa present il simbolo elettorale del Par- tito Democratico per le prossime ele- zioni europee: Partito Democratico Partito Socialista Europeo, esplicitan- do che in Italia il duello elettorale si svolge tra il PD-PSE e il Movimento 5 Stelle. Resta evanescente lo spazio del cat- tolicesimo politico e delle democrazie cristiane, che furono lanima della co- struzione europea. In tempi recenti agli spaesati cattolici italiani sono stati ricordati Todi e Ca- maldoli. A Camaldoli, in tempi lonta- ni, altri cattolici tentarono di orienta- re il futuro. I richiami di oggi sono geografici perch mancano la passio- ne civile e la vibrazione storica. Lita- liano mons. Gianni Ambrosio vesco- periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 3 Politica Fare le riforme? Non un problema di fretta Ci fu un tempo in cui lItalia cambi verso. In pochi anni scelse un nuovo assetto istituzionale, scrisse unintera costituzione (quasi 140 articoli), gett le basi per la ricostruzione economi- ca, prese le due strade (europeista ed atlantica) che ancora adesso determi- nano la sua politica estera. Tutte scel- te di successo, da quella contro la mo- narchia a quella che lha portata al cen- tro dellintegrazione europea. Tutte compiute in un pugno di anni. Tutte sotto il segno di un autentico statista, Alcide De Gasperi, di cui esce in que- st i gi orni una nuova biografia. Anzi, uno s t udi o , come sot- tolinea Giu- seppe San- giorgi fin dal sottoti- tolo (Giu- seppe San- giorgi, De Gasperi uno studio, Rubbettino editore, pagi- ne 229, 15 euro). Quasi a voler dire che nonostante le decine di volumi dedicate allargomento e loperosit di una figlia come Maria Romana, piu in- stancabile di un trentanovenne sulla personalit di De Gasperi c ancora molto da indagare e da apprendere, a cominciare dal profilo umano. Che Sangiorgi, giornalista di rango (gi di- rettore del Popolo e portavoce di Palazzo Chigi, oggi segretario genera- le dellIstituto Sturzo), riesce a rende- re in modo particolarmente vivido. Senza scadere mai nellapologetica scontata, se non altro perch fin trop- pi figli ha avuto, negli ultimi ventanni, questo padre politico. O perch la cau- sa di beatificazione nei confronti di De Gasperi giace inceppata in qualche cas- setto ecclesiastico, forse per non ur- tare la suscettibilit ipertrofica di qual- cuno che ritiene di aver subito da lui qualche torto. Accostare santit e politica comporta sempre un alto rischio di errore. Me- glio quindi concentrarsi sulla dimen- sione umana di un De Gasperi che, a rivedere oggi certe carte e a sentire certe testimonianze, esce dagli anni bui del fascismo con la statura di un pro- meteo. Lui e tutta la sua famiglia: po- vert tanta, persecuzione pure, ma mai un minuto di ripensamento e di cadu- ta. Viene in mente la splendida auto- biografia di un grande storico tedesco, Joachim Fest. I Fest, famiglia borghe- se e coltissima della Berlino Anni tren- ta, caddero in disgrazia con il nazismo perch il capostipite era un irriduci- bile democratico cristiano. Anche per loro povert e persecuzioni, tanto che la madre ad un certo punto implora il padre di cedere, perch dire una men- zogna ai prepotenti lunica difesa di noi poveri. Siamo poveri, rispon- de il padre, ma almeno in questo non lo siamo. Bene, ad Alcide la sua Fran- cesca non pose mai questo umanissi- mo e comprensibile dilemma. Mai un dubbio, mai un cedimento. Pi inossi- dabili di una inossidabile famiglia prus- siana. Poco da stupirsi, quindi, che una per- sonalit del genere potesse tener te- sta, nellordine, a: 1) Il Partito Nazio- nale Fascista nel suo insieme; 2) Il Partito Comunista Italiano ed al suo segretario Palmiro Togliatti; 3) Papa Pio XII quando voleva unalleanza elet- torale con il Msi; 4) i suoi compagni di partito della Democrazia Cristiana (i quali alla fine ebbero il sopravven- to, s, ma solo perch lui era stanco e di Nicola Graziani malato). Quello che stupisce, semmai, il me- todo con cui De Gasperi riusc a ge- stire tutte queste spinte. Mai un pro- clama roboante, mai un si va avanti con chi ci sta. Al contrario, De Ga- speri (e Sangiorgi lo sottolinea in una serie di eccellenti pagine) si rifece sem- pre a due principi: quello dellinclusio- ne e quello del metodo democratico. Il primo prevedeva il coinvolgimento nelle scelte politiche del numero pi ampio possibile di persone e forze po- litiche, ed il motivo per cui dopo il 18 aprile 1948 scelse di formare un governo di coalizione pur potendo fare benissimo un monocolore dotato di maggioranza assoluta. Il secondo ha come corollario lidea che la politica sia pazienza, poi pazienza e poi ancora pa- zienza, e che la mediazione permette di giungere alla soluzione pi equa e du- ratura dei problemi. Anni dopo Aldo Moro avrebbe sintetizzato: La politica sono i tempi della decisione. Se ci fos- sero stati scarti, fretta, scatti dira o di orgoglio, la Costituzione sarebbe nata storta e la ricostruzione si sarebbe im- pantanata in pochi anni. Questo, poi, non vuol dire mica che, a mediare e poi mediare e poi avere pa- zienza senza correre, si concluda poco. Al contrario: con sublime perfi- dia Sangiorgi nota che la prima legi- slatura repubblicana in regime di pie- no e perfetto bicameralismo vagli, lesse, ritocc ed approv ben, 2.300 leggi. Una media di quasi 500 lanno, piu di una al giorno. La quindicesima legislatura, quella finita nel 2013, ha avuto una media di 70. Sorge sponta- neo il dubbio: ma siamo sicuri che si- ano le riforme la panacea di tutti i mali della Repubblica? Magari , piu sem- plicemente, un problema di capitale umano. e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 4 Politica Ormai siamo in campagna elettorale e ogni giorno vediamo il meglio e ancor pi il peggio delle forze poli- tiche in campo. La partita che si gioca il 25 Maggio importante, a livello locale per i riflessi che avr dove si rinnovano le Amministrazioni e ,a livello euro- peo, per la possibilit di ritardare o accelerare il processo di unione, secondo il risultato che i partiti eu- roscettici avranno . Non essendo elezioni politiche il ri- sultato non riguarder il Governo ma verr sicuramente strumentaliz- zato, secondo la peggiore abitudi- ne italiana. In una Italia depressa dalla peggio- re crisi economica del dopoguerra e da oltre quindici anni di malgo- verno berlusconiano, abbiamo avu- to la fortuna di avere il Presidente Napolitano, che non ha mai cessa- to di essere guida e punto di riferi- mento, ed uomini come Monti e Let- ta che, con tutte le difficolt della situazione, hanno saputo evitare il fallimento del Paese e impostare le basi del suo rilancio. Ora tocca a Matteo Renzi arginare lo sconsiderato populismo crescente, imprimendo alle riforme un ritmo ed una velocit mai conosciute prima. Il Governo Renzi ha giurato il 22 Febbraio 2014, sono passati poco pi di 60 giorni e in questo breve lasso di tempo sono state avviate le seguenti riforme : - abolizione delle Province - abolizione del finanziamento pub- blico dei Partiti - revisione della legge elettorale per il superamento del porcel- lum e per una governabilit cer- ta dellItalia - avvio della riforma costituzionale per il superamento del bicame- ralismo perfetto, con nuovi com- piti ad un diverso Senato non retribuito e formato da rappre- sentanti delle Amministrazioni ter- Forza Matteo, siamo con te! ritoriali. Obiettivo sveltire liter le- gislativo e ridurre il costo della politica - riforma del mercato dl lavoro per favorire loccupazione giovanile. Importanti anche i decisi interventi sui privilegi della classe politica, il taglio delle auto blu, il tetto ai com- pensi dei manager pubblici, linter- vento in corso per lo snellimento della pubblica amministrazione e il tetto ai compensi dei dirigenti, il tut- to con la preziosa collaborazione del ministro Padoan e del commissario alla spending review Cottarelli. Infine il provvedimento volto ad un immediato incremento dei salari nelle fasce retributive sotto i 26mila euro (80 euro netti mese) per sti- molare i consumi e infondere nuo- va fiducia. La velocit di azione si manifesta- ta anche in altri campi, ricordo lade- sione al PSE europeo del PD e la modifica del simbolo del PSE con laggiunta delle parole Socialisti e Democratici. Fatto in pochi giorni, durante la recente assise del PSE a Roma, questione che era stata argomento di discussione e lacera- zione per alcuni anni con i suoi pre- decessori alla guida del PD. Potrei continuare con la forte spin- ta data alla parit di genere, segui- ta anche da altri partiti. In poche parole quando Matteo Renzi dice che siamo passati dalle parole ai fatti mi sembra abbia ragione. Eppure eppure davanti a tanta vitalit si sono moltiplicati i critici e i detrattori, non solo nei partiti e movimenti di opposizione ma anche nellambito dello stesso centrosini- stra, il fuoco amico, anche que- sta una vecchia abitudine della vec- chia politica! Non mi riesce di parlare di Forza Ita- lia e del consenso, pur calante, che ancora riesce ad avere, mistero ita- liano! Ed ancor meno del consen- so al movimento 5 stelle, speciali- sta delloffesa gratuita e del ripu- dio della democrazia. Entrambe forze politiche guidate da due pregiudicati, milionari, populi- sti che se dovessero andare a capo del Governo l o porterebbero ai margini dellEuropa e dellocciden- te e agli apici del discredito inter- nazionale. Confidiamo quindi nel buon senso di molti italiani e se, purtroppo, una parte rilevante si lascer ammalia- re dal populismo gridato, speriamo che la maggioranza sappia sceglie- re con razionalit e positivit a fa- vore di chi realmente si sta dando da fare per il nostro Paese. di Massimo Cappelli Piena fiducia a chi realmente sta ben operando per il nostro Paese Matteo Renzi periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 5 Economia Il passato ed il presente Il tasso di crescita che ragionevole aspet- tarsi in futuro una questione cruciale per i governi, per i popoli, per i singoli individui. E opinione diffusa, ormai, tra gli addetti ai lavori che, la crisi economica che stia- mo attraversando, che ufficialmente ha avuto inizio con il mancato pagamento dei debiti sub-prime, trasformandosi rapidamente in crisi finanziaria globale (credit crunch), che ha messo a repenta- glio la sopravvivenza delleuro e che, poi, si scaricata interamente sulleconomia reale, causando chiusure daziende ed elevata disoccupazione, non finir pre- sto. Anche perch questa crisi stata prece- duta da un elevato indebitamento priva- to, da bolle speculative internazionali di ogni genere (che hanno distrutto ricchez- za), facendo mancare ingenti masse di capitale per possibili, futuri, investimenti produttivi ed stata seguita da un forte indebitamento pubblico, nei paesi pi in- dustrializzati che, poi, hanno accresciuto il prelievo fiscale a carico dei cittadini. In Italia, non a caso, la crisi ha picchiato for- te poich la crescita sostenuta del debito pubblico era iniziata molto prima del- lesplosione della crisi mondiale, solo, in parte bilanciata da un elevato risparmio privato che, per, ha finanziato il settore immobiliare, non quello pi propriamente industriale. Laggressiva politica fiscale del settore pubblico e la riduzione del risparmio pri- vato, nei paesi avanzati, hanno agito ne- gativamente sulla domanda aggregata in- terna e, in misura ridotta, per merito del buon andamento delle economie dei pae- si denominati Bric, su quella interna- zionale. Anche la curva dellofferta aggregata si spostata verso sinistra perch, in condi- zioni di crisi, la fiducia degli operatori eco- nomici si dissolve, le aziende investono in mercati innovativi ?) ed stato martel- lato, come tutti, da una forte propaganda a favore delleconomia post industriale, basata sui servizi alle persone e dalla de- monizzazione del lavoro manuale, cos da tranquillizzare coloro i quali esprimevano preoccupazioni per la perdita di peso del- leconomia secondaria (industria di trasfor- mazione). Secondo alcuni economisti lelevato inde- bitamento, che ha preceduto lo scoppio della crisi, stata la conseguenza di una domanda globale insufficiente. La distri- buzione globale del reddito era passata dalle classi medie dei paesi avanzati, alle economie ricche ed emergenti (petrodol- lari), determinando uneccedenza di rispar- mio complessivo, aggravata nei paesi ad economia avanzata, dallaccentuarsi del fenomeno di concentrazione del reddito, a favore delle classi pi abbienti. Lunico modo per scongiurare temporaneamente la stagnazione consisteva nello spingere la classe media a indebitarsi maggiormen- te, con tassi dinteresse bassi, normative tolleranti per lerogazione dei prestiti, in- centivi commerciali alle vendite rateizzate. Si cercato di comprare tempo, in attesa del verificarsi di eventi esterni, pi favo- revoli allo sviluppo del mercato. Questi, poi, si sono manifestati (ICT), ma non bastato per cambiare le tendenze del mer- cato. meno e rallentano lintroduzione di nuo- ve tecnologie (a parte quelle legate al- lICT). Si preferito, anche con la compia- cenza dei sindacati e delle forze progres- siste (ma non troppo), incidere negati- vamente sui salari dei lavoratori, indebo- liti anche da normative sul lavoro meno favorevoli, piuttosto che accrescere il ca- pitale fisso, investendo in macchinari, ri- cerca e sviluppo. Si preferito ridurre il capitale aziendale circolante, sostituito dai prestiti bancari, cos da scaricare, in caso avverso, il maggior rischio possibile sulla collettivit, mentre il patrimonio persona- le degli imprenditori prendeva la strada degli investimenti immobiliari (considera- ti pi sicuri), o quella dei paradisi fiscali. La riduzione della produttivit ha creato difficolt alla discesa dei prezzi ed ha fat- to impennare la curva del costo margina- le. Questo ha velocizzato, ad un tempo, la riduzione della domanda e dellofferta. E rimasta inapplicata la legge di Schum- peter che regola lavvicendarsi di aziende gi presenti sul mercato, con nuove azien- de pi efficienti (distruzione creatrice) e si invertita la legge naturale della crescita della produttivit (che, appunto, dimi- nuita). Come avviene frequentemente nelle situa- zioni di crisi (finch non si arriva al redde rationem) si accentuato il fenomeno della resistenza ai sacrifici collettivi, per cui le categorie pi forti e meglio rappre- sentate, hanno finito per scaricare larga parte dei dovuti sacrifici, sulle spalle dei soggetti meno tutelati, a cominciare dai giovani. Trascorrer molto tempo, prima che si pos- sano rivedere i livelli di produzione ante- riori alla crisi. Tutto ci, non accaduto per caso e non esploso improvvisamente. Chi scrive stato, nel suo piccolo, testimone e prota- gonista dellintroduzione del marketing aziendale, in ambito industriale e com- merciale, considerato indispensabile per sfruttare al massimo le opportunit dei mercati maturi (ma non si poteva investire Scenari economici di lungo periodo del Prof. Marcello Battini e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 6 Economia Nessuno avrebbe mai immaginato che la classe operaia di Piombino.citt che nel passa- to stata un grande serbatoio di voti per il PCI,andasse a bussare alla porta del Papa per chiedere aiuto nel momento pi importante delle sorti dello stabilimento siderurgico presente sul territorio fin dal 1896. Invece c stato questo appello accorato e il Papa ha raccolto la richiesta di aiuto nel modo pi sentito possibile in questo difficile momento per il Paese. Che abbia fatto breccia sui responsabili, in modo particolare sul Governo, non sappia- mo. Certo che il fatto significativo e non ci sorprende anzi ci conferma quanto Papa Francesco sia oggi la vera realt della Chiesa del 2000. Ma la sorte dello stabilimento purtroppo segnata. Solo fra due o tre anni - cos dicono i responsabili - potr essere ripristinata la produzione dellacciaio sia pure in modo diverso. Eppure il 17 luglio 2009 Il Tirreno a firma di Giorgio Pasquinelli scrisse DEMO- LITO IL VECCHIO ALTOFORNO: Laltoforno numero 1 della Lucchini memoria storica della reindustrializzazione postbellica non c pi cos inizia. Un campanel- lo dallarme. Oggi il Presidente della Regione Rossi, dopo la firma sul futuro dello stabilimento scrive la scommessa puntare su opere di bonifica eseguite dai lavoratori che ver- ranno opportuna- mente formati. Sen- za commento. Non sar facile adat- tarsi alla nuova realt specialmente per la giovane generazione. Piombino non sar pi come prima. Mario Lorenzini 2014 si legge che questa operazione da- rebbe ad Alstom Transport la solidit fi- nanziaria per accelerare il suo sviluppo in un mercato in crescita, e che sarebbe perfettamente posizionata per cogliere le opportunit di crescita. I tedeschi della Siemens intendono rispon- dere alloffensiva americana su Alstom. Si parla di uno scambio tra le due sponde del Reno: tutta lenergia alla Siemens e tutti i trasporti (treni e metropolitane) ad Alstom. Ma tutto da vedere e da confermare. Mentre i giganti industriali si muovono, puntando a concentrarsi sempre pi, lIta- lia sembra un po zoppicare. Ansaldo Ener- gia non pi controllata da un gruppo industriale (Finmeccanica) ma da un grup- AnsaldoBreda nel tritacarne ENERGIA E FERROVIE, COLOSSI ALLATTACCO: di Francesco Butini Si muovono i giganti dellindustria ener- getica e ferroviaria mondiale, con prota- gonisti ben conosciuti in Toscana (vedi General Electric) e con conseguenze non certo irrilevanti per grandi aziende del nostro territorio regionale (vedi Ansaldo- Breda). GE ha formalizzato lofferta per acquisire il settore energia del colosso francese Alstom, attivo anche nel settore ferrovia- rio: gli americani hanno messo sul piatto ben 12,35 miliardi di euro. Il patriottismo industriale francese affanna, poich lof- ferta americana solida sul piano indu- striale e finanziario, e trova il Consiglio di amministrazione di Alstom favorevolmen- te disposto. Ma affanna anche laltro co- losso europeo dellindustria energetica e ferroviaria, i tedeschi della Siemens, che annunciano una contro-offerta per Alstom. Gli americani della GE puntano quindi ad investire pesantemente in Francia per lenergia. Unoperazione che comporta due conseguenze precise per il settore ferroviario. La prima riguarda la collabo- razione tra GE e Alstom. Nella lettera da- tata 29 aprile 2014 e scritta dal Presidente e Amministratore delegato di General Electric Jeffrey Immelt al Presidente della Repubblica francese Franois Hollande, GE conferma tra laltro che abbiamo de- ciso di studiare con Alstom la possibilit di creare una joint-venture con le attivit mondiali nel segnalamento ferroviario di GE, accompagnata da un partenariato tec- nologico. Quindi, se Alstom approver lofferta americana e il Governo francese non porr ostacoli, potrebbero aprirsi nuove prospettive franco-americane (Alstom-GE) nel segnalamento ferrovia- rio. La seconda conseguenza riguarda Alstom. Il colosso francese, se lopera- zione sullenergia si chiuder positiva- mente per GE, rimarrebbe concentrato nel settore del trasporto ferroviario, incas- sando una somma rilevante che consen- tirebbe nuovi investimenti e nuove ac- quisizioni. Nel comunicato del Consiglio di amministrazione di Alstom del 30 aprile po finanziario (Cassa Depositi e Prestiti), mentre AnsaldoBreda e Ansaldo STS sono in vendita insieme da anni. Ci sono ancora gruppi industriali europei interessati ad acquisire AnsaldoBreda e Ansaldo STS, per inserirsi o per contra- stare le mosse dei giganti. Ma forse il caso che in Italia ci si chiarisca le idee, definendo e realizzando una politica in- dustriale nei settori strategici, verifican- do la sostenibilit dellautonomia o lop- portunit delle alleanze. Perch nel mon- do intorno a noi stanno facendo sul se- rio. pubblicato sul sito online FirenzePost (www.firenzepost.it) Il dramma di Piombino Una vecchia cartolina dellaltiforno di Piombino periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7 Cinguettare 7 Cinguettare di Luca Lischi Le due priorit assolute, ribadite anche il 1 maggio nella veglia di pre- ghiera in Duomo dal Vescovo Simone Giusti, sono il lavoro e la casa. Su questi due ambiti occorre esprimersi e offrire linee operative per poter gui- dare le nostre citt. Cosa fare per cre- are lavoro e per favorire una politica della casa che permetta di far nasce- re nuove famiglie? Quale citt per il futuro dei nostri figli? Sar interessan- te cogliere le proposte dei ben 11 can- didato a Sindaco e delle 19 liste che i cittadini di Livorno troveranno sulla scheda elettorale. Un primo maggio questanno che si caratterizzato per una Festa del (non) lavoro. Una disoccupazione da record con giovani parcheggiati come nullafacenti in attesa di un che ha tempi faraonici e quando i giovani sono a lavoro, lo sono con contratti precarissimi che non permettono loro un minimo di futuro per la formazione di una famiglia. Che almeno si trovino tutte le energie e tutta la sapienza per innescare azioni concrete ed urgenti per rispondere allinferno della disoc- cupazione. Pi candidati e pi liste. Ovunque. E emblematico che in un momento di attacchi feroci alla politica nasca un impegno a scendere in campo di tan- tissime liste e candidati a Sindaco. Da ogni parte assistiamo a crescite espo- nenziali, rispetto al recente passato, di liste sulle schede elettorali. Pi scelta e quindi pi partecipazione? Non affatto detto che questo binomio fun- zioni. Le urne daranno il responso. Sprechi, corruzione, privilegi e pa- rassitismi sono gli ambiti su cui pro- cedere in maniera decisa e incisiva per cambiare strada. Anche il Presidente Napolitano ribadisce con convinzione la necessit di cambiare passo e, con forza e volont, intraprendere un cam- mino di re-visione. Per offrire una nuo- va e fiduciosa visione della nostra Ita- lia. La politica e gli organismi dello Stato facciano bene la loro parte e la nuova visione feconder positivamente tutti gli altri ambienti. Pressappochismo, faciloneria e me- diocrit caratterizzano il nostro tem- po, incerto e buio. Siamo ormai privi di speranza perch incapaci di individua- re un futuro e troppo concentrati sulle sole forze umane abbiamo perduto laf- fidamento e la sapienza nel divino. Hanno colpito le parole degli operai della Lucchini che hanno fatto appello a Papa Francesco, come ultima loro speranza. Alla crisi si risponde soprat- tutto con la Fede che dona la forza di non scoraggiarsi e di trovare le stra- de della giustizia per ridare vita alle nostre citt. La globalizzazione delle ingiusti- zie. Essere globali beneficiare di tan- ti servizi e prodotti che vengono da paesi privi di regole. Eppure la globa- lizzazione fa comodo e la invochiamo come ormai indispensabile per il mon- do senza pi confini. Ed ecco che la nostra vita fondata sullelettronica pro- duce ogni giorno migliaia di rifiuti tec- nologici. Quattrocentomila sono i cel- lulari e tablet che, nel mondo intero, ogni giorno vengono gettati. Dove van- no? In paesi in cui per il loro smalti- mento un operaio guadagna 17 cente- simi lora. S avete letto bene dicias- sette centesimi lora. Riflettiamo e ri- vediamo questa globalizzazione! 3 e 4 maggio 2014: date importanti che rievocano lo sbarco di Napoleone allElba. Portoferraio, nel bicentenario, ha festeggiato con centinaia di figuranti larrivo dellImperatore con una serie di iniziative che hanno coinvolto un nume- rosissimo pubblico locale e di turisti che hanno ampiamente apprezzato leccel- lente organizzazione dellevento. Una conferma di quanto il nostro territorio possa e debba ben sfruttare le potenzia- lit culturali e paesaggistiche che ha e che costituiscono un volano di ricchez- za. Un neo sono i costi dei trasporti via nave. Andata-ritorno tratta Piombino Portoferraio, domenica 4 maggio, fami- glia di 4 persone (di cui uno ridotto) co- sto complessivo (con sconto): euro 97,70. Solo passeggeri! e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 8 Spigolature Anche tu, figlio mio? E laddolorato messaggio dellex Cavalie- re al fido Sandro Bondi - lumile servitore, un amore quasi filiale in tutti questi anni - che, in un momento di esilerante follia, ha dichiarato che ormai bisogna credere solo in Matteo Renzi e, ha aggiunto, che For- za Italia finita. Poi, di fronte al dolore di padre Silvio, ha cambiato idea, dicendo che stava scherzando. Pu accadere. Senti chi parla! Il grande cantautore Piero Pel durante il concerto del 1 Maggio in piazza San Gio- vanni a Roma ha attaccato duramente il Presidente del Consiglio Renzi accusan- dolo, tra laltro, di essere un bugiardo e di prendersi gioco degli italiani con laumen- to falso degli 80 euro mensili. Naturalmente ha trovato trionfale acco- glienza da parte di Beppe Grillo - il moder- no rivoluzionario miliardario. Ci dicono le cronache che anche Pal - con tutto il corpo coperto di..... economi- camente se la passi molto bene. E il nuovo mecenatismo che si fa strada in politica.!! S p i g o l a t u r e Grillo telefona ai candidati riuniti a Donoratico: La nostra una battaglia forte, ma vince- remo . Ed ancora, recita il neoprofeta: Vi abbrac- cio tutti e che il mio spirito aleggi su di voi. Cos si espresso Grillo. E purtroppo ci credono in molti! Un candidato grillino di Castagneto cos si espresso: Via questa pestaccia ros- sa, ci hanno rovinato per 70 anni. Che Iddio ci preservi da questa pazzia col- lettiva. Meno male che un leghista moderato. Il sindaco leghista di Verona - Tosi - ha comunicato che tutti coloro che fanno ca- rit ai clochard saranno puniti con una multa di 500 euro. Meno male che viene indicato come un leghista moderato!! Alessandro Corsinovi, un democristiano non pentito bocciato da Forza Italia Fiorentino, gi esponente di un certo rilie- vo nella defunta D.C c' lo siamo trovato consigliere provinciale a Livorno eletto nelle file del PdL nella corrente legislatura. Preoccupato di restare politicamente di- soccupato per lormai decisa sparizione delle Province, si messo sul mercato di- chiarandosi disponibile ad accettare qua- lunque candidatura. Aveva scelto di candidarsi a sindaco del comune di Rosignano M.mo dove il diret- tore di questo periodico risiede ed ha vis- suto gran parte della sua vicenda politica. La sua disponibilit non ha trovato riscon- tro nella leadership di Forza Italia: stato bocciato, gli stato preferito un ignoto personaggio di Castagneto Carducci! Questo Francesco Bosi cos infinito Gi consigliere regionale, gi parlamenta- re C.C.D, gi sottosegretario al Ministero Difesa nel 2 governo Berlusconi, gi se- natore con lUDC, gi sindaco di Rio Ma- rina per due legislature, rimasto fuori dal Parlamento dopo le ultime elezioni politi- che, era nullafacente. Ed allora? Ed allora ha deciso di sacrificar- si: sar infatti candidato a Sindaco di Por- toferraio lasciando a piedi, il consenziente (?) Roberto Marini, gi consigliere comu- nale di una lista civica di centrodestra e che da tempo si stava preparando proprio laddove correr l'infinito Bosi. Chi si contenta, gode! periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 9 Livorno Ancora una volta la conferma del pi grande evento di prestigio in- ternazionale nel comune di Livor- no che ha margini di ulteriore cre- scita e di sviluppo anche dal punto di vista turistico-culturale. Dieci giorni ricchi di eventi, frutto di un lavoro intenso di una squa- dra che sa fare davvero squadra e che ha nel Presidente Ceccolini una guida di grande capacit orga- nizzativa e comunicativa, tanto che richiamano una sempre pi consi- stente partecipazione di pubblico. Abbiamo evidenziato il successo di partecipazione al Museo di Sto- ria Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno per la presen- tazione del convegno Aula blu sullambiente marino giunto alla quinta edizione e promosso dalle scuole del territorio. E ancora il tutto esaurito alla pre- sentazione del libro di Massimo Nava Infinito Amore, un romanzo che rievoca la storia tra Napoleo- ne e Maria Walewska che stato presentato il 3 maggio alle ore 17 alla presenza del Comandante del- lAccademia Navale, Cavo Drago- ne, e del Presidente della Provin- cia di Livorno, Kutuf. Proprio nel giorno dellarrivo, duecento anni fa, di Napoleone allIsola dElba. Nelloccasione sono state presen- tate alcune opere del maestro di marina, Marc Sardelli. Il romanzo stato introdotto anche da una presentazione cinematografica, cu- rata dettagliatamente dalla profes- soressa Nicolosi, che ha offerto al pubblico Maria Walewska interpre- tata da Greta Garbo. Il direttore dellArchivio di Stato, Sanacore, ha offerto una curata e dettagliata analisi storica di Napo- leone a Livorno e allElba con do- cumenti di rilevante interesse cul- turale. Lautore, editorialista da Parigi per il Corriere della Sera, ha risposto a numerose domande e, accompa- Tan, ancora un grande successo Si da poco conclusa la 31 edizione dopo dieci giorni di regate e ricchi eventi gnato dalle musiche vivaci e briose dei Baro Drom Orkestar Sonata di Mare, ha autografato il volume di Luca Lischi Un momento della presentazione del libro Infinito Amore di Massimo Nava. Da sinistra: Massimo Sanacore, Giuseppe Cavo Dragone, Giorgio Kutuf, Massimo Nava e Marco Gasperetti. Vieni alla CISL troverai Cortesia, Competenza, Convenienza I nostri servizi: Fiscali, RED, I SEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e Badanti, Permessi di soggiorno, Pensioni, I nfortuni, Affitti, Tutela Consumatori. Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL Per informazioni degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n 0586-899732 lasciando nei presenti un gradito ri- cordo del bicentenario napoleonico a Livorno. e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 10 Livorno CHORUS S.r.l. Ingegneria Impiantistica Via Guido Rossa, 27 57016 Rosignano M.mo (LI) Italy Telefono: 0586 764794 Centralino 0586 768783 mail: www.chorusimpianti.com Sito Internet: www.chorusimpianti.com Un richiamo degli esperantisti sulle prossime elezioni europee Da parte del Gruppo Livornese Il Gruppo Esperantista Livornese ( associ at o al l a Feder azi one Esperantista Italiana ed alla Uni- versala Esperanto - Asocio) nel- loccasione delle prossime elezio- ni europee vuole richiamare lat- tenzione degli elettori, e dei futu- ri eletti, sulla questione linguisti- ca nellambito dellUnione Euro- pea. La necessit di una lingua comu- ne per tutti i cittadini europei un problema fra i pi importanti (se non il pi importante) per re- alizzare la vera unione di tutti i popoli che costituiscono lEuropa. E assolutamente inaccettabile che popoli piccoli(es. cechi, slo- veni, ecc.) o popoli poveri (es. i popoli mediterranei) anche se di grandi tradizioni culturali debba- no sottostare ad esprimersi in in- glese, francese o tedesco per po- ter entrare nelle istituzioni euro- pee (ci del resto viola il princi- pio giuridico che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge); cos come impensabile che tut- ti i popoli europei possano arri- vare a conoscere tutte le lingue europee. Gi esiste da oltre centoventi anni in Europa e nel mondo una lin- gua funzionale per le comunica- zioni internazionali, logica e faci- le da apprendere, semplice nel- luso e nata da una base lingui- stica comune a tutte le lingue eu- ropee (ma con apporti anche da lingue extraeuropee): lesperan- to. Anche lesperanto, come tutte le lingue vive e di uso comune, si modificato nel tempo e continua a farlo, ma sempre in forma ra- zionale ed accettata da tutta la comunit dei parlanti Nei tempi di oggi, quando latten- zione dei pi concentrata su questioni prima economiche e poi politiche, parlare di scuola comu- ne europea e cultura condivisa pu sembrare utopistico, ma non cos: mentre leconomia e la politica sono elementi destinati a modificarsi rapidamente nel tem- po - anche solo nellarco di un de- cennio - i progressi culturali re- stano una generazione dopo lal- tra. Dare agli Europei una lingua comune in una scuola comune importante quanto la moneta e il parlamento - che del resto dovr fare i conti con le varie classi po- litiche nazionali desiderose di non perderei loro privilegi. Gli esperantisti, che come tali costituiscono una associazione apolitica, sono tuttavia pronti a col- laborare con chi voglia, sul piano democratico, realizzare una lingua europea condivisa da tutti. periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 11 Livorno Portualit nazionale: problematiche e prospettive PROPELLER: Interessante dibattito di Nereo Marcucci, presidente di Confetra Nereo Marcucci, presidente di Confetra (Confederazione generale italiana dei tra- sporti e della logistica), al Propeller presie- duto da Fiorenzo Milani ha parlato della portualit nazionale, relativamente alle sue problematiche e prospettive per il futuro. Marcucci ha inizialmente sottolineato come i tempi siano favorevoli perch la politica possa intraprendere azioni positive anche in questo settore, dato che il paese non regge pi e ha bisogno di una svolta; in tale ottica va vista anche la recente propo- sta di riforma del sistema portuale presen- tata al ministro Lupi dal Pd. Dal 95 al 2005, primo decennio di istituzio- ne delle Autorit Portuali, si sarebbero do- vute compiere delle scelte che non sono state fatte, in particolare una selezione per decidere quali erano i porti di sistema da offrire, delle 24 Autorit Portuali che non fanno massa critica. - Non c crescita nel sistema portuale na- zionale - ha sottolineato Marcucci; dal 2005 al 2012 non si registrano grossi cambia- menti nelle cifre (per il 2005, 32 milioni di t. per le merci varie, 74 milioni per ro-ro, 5.200.000 i passeggeri; per il 2012, 25 milio- ni le merci varie, 75 milioni per ro-ro, 10.900.000 i passeggeri). I finanziamenti statali nel corso dei mede- simi anni ammontano a 3.6 miliardi di euro di contributi pubblici, 1.3 di altre entrate e 661 milioni da canoni demaniali, quindi non questa la causa prima della scarsa cresci- ta. Una problematica senza dubbio da ascriversi ai dragaggi, ma questo- ha sot- tolineato Marcucci- pu dirsi soltanto per alcuni porti (Gioia Tauro e Trieste ricevo- no navi da 18.000). Non nemmeno un pro- blema di facilities, perch gli impianti inter- ni portuali ci sono. Un altro grave problema dunque costitu- ito dai colli di bottiglia, acuito dalla stessa orografia del nostro paese, e pi in genera- le da come gestito il sistema ferrovie - ha specificato Marcucci - dove non c di- stinzione tra pianificazione, regolazione, scelte di sistema, gestione. I fatti ci dicono che abbiamo perso dal 2008 al 2012 il 40% di tonnellate per km. Altro problema, lipertrofia burocratica del settore dogane: in Italia per sdoganare ci vogliono ben 19 giorni allimport e 18 al- lexport, cifre non competitive con realt portuali come Anversa. - Laffidabilit di tempi e procedure, a pari- t di costi, determina le scelte, anche se bisogna ricordare che lAgenzia delle Do- gane introducendo il preclearing ( con- sentito presentare il manifesto doganale 24 ore prima di quando ci si muove dal prece- dente scalo)sta andando verso unevolu- zione positiva. Segnali importanti - da co- gliere - dei nuovi cambiamenti vengono, ad esempio, dalla strategia globale P3 mes- sa in atto da Maersk con MSC e CMA CGM per condividere rotte su certi networks, e ridurre cos i costi; e, pi da vicino, la bro- chure con cui Rotterdam non si candida pi come gateway per lEuropa del Nord ma come gateway per quella che considera la propria catching area (un cerchio- el- lisse nel quale compresa solo lItalia del Nord). - Abbiamo bisogno di crescere, e il mercato interno non ci garantisce la crescita - ha spiegato Marcucci. Entro il 2030 bisogner avere 14 porti in grado di competere in nome dellEuropa nei confronti del mondo. La tesi dei multiport controversa. La riforma Lupi prevede di passare dalla governance dei nodi alla go- vernance di reti attraverso i distretti logi- stici. - Lunico modo per crescere competere su mercati che arrivano fino a Mannheim, alla Bassa Sassonia, nonostante i gi ac- cennati problemi relativi ai colli di bottiglia - ha detto Marcucci. - Esiste la piattaforma nella misura in cui possibile intercettare i traffici da Suez a Gibilterra. E i ro-ro? - Sono interessanti a livello del Mediterra- neo, e non pi come cabotaggio nazionale - ha detto Marcucci. - Ogni comunit por- tuale deve impegnarsi al meglio, sotto legi- da delle istituzioni e dellAutorit Portuale, verso lobiettivo di fare pi volumi, pi la- voro, con alti livelli di efficienza; e per chi si propone sul mercato ci sia un minimo di guadagno, altrimenti diventa una lotta in- testina. di Cristina Battaglini Nereo Marcucci e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 12 Livorno Il messaggio di Alberto Ricci tra fiducia e speranze per il futuro Nella recente conferenza del presidente di Confindustria Livorno Bisogna cominciare a pensare in grande - questa la sostanza del- l i nt er essant e conf er enza del Presidente degli Industriali - al- trimenti la crisi sar ineludibile. Occorre reagi re con forza, con coraggio e con chiarezza ad un cl i ma di peri col oso cedi ment o che se i nsi ste, potrebbe i mpe- dire la tanto attesa ripresa del- leconomia cittadina e della pro- vincia. E un carnet di doleanches quel- l o descri tto dal dott: Ri cci che parte dalla drammatica emergen- za del l a Lucchi ni a Pi ombi no, dalle incertezze legate al futuro della soc. Solvay, per non parla- re del capol uogo dove l e cri si delle industrie sono ormai una giornaliera litania. Ed allora, ha aggiunto, bisogna rimboccarsi le maniche ed af- frontare tutti quei problemi irrisolti che lapatia e la indifferenza han- no prodotto a Livorno. Occorre aprire il territorio ad in- ziative che fanno della logistica il fattore principale. Il porto, l aeroporto Gal i l ei , un buon collegamento stradale spe- cialmente verso il Nord del Pae- se, un prossimo collegamento fer- roviario tra la Stazione allinter- no del l a Dar sena Toscana e lesterno sono infrastrutture im- portanti che debbono rappresen- tare un'attrazione per futuri inve- stimenti. Ma necessaria una forte coe- sione sociale che veda tutte le componenti istituzionali, econo- miche e sociali legate da un'ar- monica sintesi per assicurare le basi fondamentali di uno svilup- po che non pu pi essere ritar- dato. Il Presidente Ricci si auspicato che il Comune di Livorno, nella prossima legislatura, superi as- surde chiusure ed avvii una im- mediata sinergia con il Comune di Collesalvetti e con quelli della val dEra per aprire ed allargare prospettive per un serio program- ma di investimenti che debbono tenere conto delle nuove dinami- che di un mercat o i n cont i nua evoluzione. Per il porto, ormai se non voglia- mo perdere ulteriori posizioni, indispensabile accellerare il pro- getto di P.R.G. ormai in dirittura di arrivo per recuperare il terre- no per dut o ed i nt er r omper e l'emorragia dei traffici marittimi e restituire, a questa fondamenta- l e struttura, i l ruol o trasci nante avuto nel passato. I nsomma - per concl uder e - quello del Presidente di Confin- dustria livornese stato un mes- saggi o di fi duci a e di speranza per il futuro purch non si perda altro tempo prezioso. Importante onorificenza per Marcello Murziani che sta- to insignito della stella al merito del lavoro. Gi top manager della Cassa di Risparmi di Livorno e della Cassa di Risparmio di San Miniato, past governato- re del Lions International della Toscana e membro del consiglio nazionale della stessa membro del comitato di- indirizzo della fondazione livorno, consigliere economi- co della Diocesi di Livorno, giornalista pubblicista iscrit- to all'albo regionale, questa la motivazione dellonorifi- cenza: Maestro del lavoro: per le capacit innovative dimostrate durante la sua carriera bancaria e la capa- cit di formare i giovani secondo principi etici. Allamico Marcello i pi fervidi complimenti da parte del- la redazione Marcello Murziani neo Maestro del Lavoro Dott. Alberto Ricci, presidente di Confindustria Livorno periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13 Livorno Venne finalmente il giorno della pre- sentazione delle liste e della conclusio- ne delle illazioni, degli accordi, delle delusioni. La prima considerazione ri- guarda la partecipazione da record che il campo dei partenti dimostrerebbe: 11 personalit (o tali dovrebbero essere) livornesi chiedono ai loro concittadini di aver fiducia in loro e di sceglierli come sindaco ed, insieme a loro, 17 li- ste di sostegno che presentano quasi 700 nomi di candidati consiglieri. Sem- brerebbe una chiara attestazione di fi- ducia nel ruolo della politica, almeno per le questioni amministrative della propria citt, sorprendente dopo tante parole di critica e disfattismo, masar veramente cos? Quanti di questi aspi- ranti primi cittadini che ci ammicca- no dai manifesti, dagli autobus, dalle pagine dei giornali sono andati alme- no qualche volta ad una consiglio co- munale, hanno provato (solo provato basterebbe) a leggere un bilancio del Comune, partecipate alle(scarse) ini- ziative che lamministrazione mette in campo per illustrare problemi ed ini- ziative anche se il tema non era stretta- mente legato al giardino di casa sua? e dei 700 valorosi consiglieri quanti hanno fatto politica quotidiana, cio operato per il bene comune (cio di tut- ta la comunit) cosa che si pu fare anche senza attivit politica ammini- strativa attraverso le associazioni, il volontariato, praticando ed insegnan- do la civica educazione ed il rispetto delle persone e della cosa pubblica? Se le risposte prevalenti fossero quelle positive sarebbe gi un successo qua- lunque fosse il risultato delle elezioni. Le parole chiave delle diverse campa- gne elettorali sono: discontinuit, aper- tura, competenza etced anche i pro- grammi dei condidati sindaco non bril- lano certo per originalit, ci sono chia- ramente delle eccezioni e sono i pro- grammi presentati dalle liste pi ideo- logizzate. Il vostro cronista ha provato a cercar- seli in rete per leggerseli tutti a comin- ciare dalle 70 pagine di Marco Rugge- ri a quello di Raspanti , un video che dura quanto pi di un film. Il punto sulle elezioni di Franco Spugnesi di Silvia Menicagli Bene, anzi male, siamo arrivati al fondo. Livorno ha perduto la sua identit e annaspa senza una dire- zione precisa per sollevarsi. La constatazione dellelevato nume- ro di candidati per le prossime ele- zioni amministrative (circa 500 per il consiglio comunale e 11 per il sin- daco) una dichiarazione di guerra allimmobilismo che ha devastato la citt. I cittadini si mettono in gioco rimboccandosi le maniche e spre- mendo le meningi per cercare una soluzione a tutto ci, tanto da vede- re nomi di persone che fino ad oggi non sono mai state nel mondo della politica e sono davvero tante. E il germe della volont di cambiare, del- limpegno che quando richiesto af- fiora inaspettato. Tutti propongono un cambiamento ed ogni schieramento elenca nel proprio programma una serie di punti chiave dintervento che a leggerli tutti ci si accorge che ver- tono sugli stessi snodi, cloni luno dellaltro e ciascuno a rivendicarne il primato temporale. Credo che in sede di consiglio co- munale, a questa tornata, si potran- no fare molte cose, perch gli ob- biettivi sono comuni, se solo i com- ponenti riusciranno a dimenticarsi dei rancori di schieramento e delle ripicche da derby. Livorno dovr fare i conti con il suo passato, con la sua storia, impre- scindibile ripartire da li, dalla pecu- liarit delle nostre origini, dalla aper- tura alle conoscenze diverse, dal mescolarsi dei saperi, da ci che stata la Livorno delle Nazioni. Il re- cupero della memoria storica, da in- segnare nelle scuole per educare al senso di appartenenza ad una citt, per conoscere e tramandare, per sapere e tutelare, per evitare insom- ma quella serie di danni da dopo- Perdita didentit, un fatto culturale Lelevato numero di candidati per le prossime elezioni am- ministrative una dichiarazione di guerra allimmobilismo che ha devastato la citt guerra che hanno stravolto il senso di questa citt e che purtroppo si sono procrastinati fino ad oggi. C la necessit di recuperare gli im- mobili storici che hanno lasciato il se- gno del fasto delle epoche passate, e utilizzarli per il rilancio del settore turismo che Livorno non ha e farne buon uso nel progetto volumi zero. Urgente per la peculiarit portuale di questa citt, rendere il nostro sca- lo adeguato e competitivo ai traffici marittimi commerciali e passeggeri e sbalordire i croceristi, facendoli en- trare in citt attraversando la Fortez- za vecchia, primo impatto con la sto- ria di Livorno, baluardo marittimo del- lantico porto pisano e granducale. E importante conoscere a fondo cosa rimasto del nostro passato per tutelare anche lultimo blocco di pietra testimone di storie meraviglio- se e segnalarlo per poter essere ri- cordato o semplicemente visto da chi a caccia di testimonianze an- tiche. La stratigrafia dei secoli fa grandi le citt e le rende leggibili ed apprezzabili, cos come sono apprez- zabili quelle amministrazioni che le salvaguardano. La citt eterna, Roma spettacola- re proprio per ci che hanno lascia- to i nostri predecessori e ancora si svela nella sua cronologia urbanisti- ca. Purtroppo per troppo tempo stato dato pi peso agli interessi eco- nomici facili tralasciando i beni a lun- ga scadenza come quelli paesaggi- stici, e che adesso soffrono dellin- capacit di un loro recupero. Purtrop- po a volte leredit costa, e la no- stra eredit storica costosa ma nostro dovere preservarla a costo del- lalienazione a privati purch si man- tenga integra. La storia nostra storia della no- stra anima; e storia dellanima uma- na la storia del mondo. Benedet- to Croce, La storia come pensiero e come azione, 1938. e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 14 Livorno Alla Galleria Le stanze un aspetto del dialogo culturale con la Grecia Successo alla mostra di Semertzidis Un inaspettato afflusso di pubblico ha segnato la mostra Dialogo aper- to. Dal Mar Egeo allEuropa - orga- nizzata dalla galleria Le stanze (via Roma 92/a) - dedicata a un artista che nella sua produzione pittorica trasfonde i drammi storici e sociali vissuti dalla Grecia nel secolo scor- so, Valias Semertzidis (1911-1983), un nome gi noto a Livorno che lo vide alla Casa della Cultura nel lon- tano 1973. Una pittura che scava nelle anime di persone sofferenti, enfatizzando la simbiosi con l'ambiente nel solco degli aspetti tipici della tradizione classica e bizantina ma che trova anche punti di contatto con la ricer- ca espressiva e nei moduli sperimen- tati a Livorno da Benvenuti, Natali, Viani e Fontani. Un riferimento alla realt artistica labronica di cui il dipinto luminoso di Manaresi datato 1895 con la raf- figurazione della imponente villa La Leucadia, non pi esistente, come tantissime altre meravigliose co- struzioni del ceto delle Nazioni li- vornesi e su cui campeggia la ban- diera ellenica, costituisce una sin- tesi ideale. La mostra, che gode del patrocinio del Consolato Onorario della Re- pubblica Ellenica, sar visibile fino al 14 giugno. LITI il pi gettonato con 1490 preferenze Lindirizzo tecnico, nelle sue varie specia- lizzazioni degli Istituti cittadini, prevale nella scelta dei 1490 studenti che frequen- teranno dal 15 settembre le prime classi dei medesimi. E un fatto da non sottovalutare perch significativo in questo momento piutto- sto critico per i giovani alle prese con un futuro che non certo si presenta roseo. E passiamo ai numeri LITI 370, il VESPUCCI 133, il NAUTICO 117, il BUONTALENTI 21 e fra gli Indirizzi dellITI prevale lindirizzo chimico con 133 Tra gli studenti livornesi prevale lindirizzo tecnico iscrizioni nettamente superiore a quello elettronico-elettrotecnico (80) e informa- tico (87) e meccanico (70). Il Nautico va a gonfie vele con 117 iscri- zioni. Confermate le iscrizioni al VESPUCCI nel- lindirizzo tradizionale (150) enellindiriz- zo turistico (43). Fra gli Istituti Professionali preoccupante il calo dellORLANDO che non rappresen- ta pi un richiamo fra i giovani(31 iscritti).Un problema che deve interessare il nostro (piccolo) mondo industriale piut- tosto in crisi. Fra i Licei preoccupa la situazione del CLASSICO che tuttavia non nuova ma ha vecchie radici.I nuovi indirizzi non han- no risolto il problema. Il CECIONI conferma di essere il preferito per eccellenza con 393 iscrizioni di cui 133 nellindirizzo Linguistico,89 nellindirizzo Scienze Umane,78 in quello di Scienze Applicate,48 nellindirizzo tradizionale e 46 in quello Artistico. Il Liceo ENRIQUES tenta due nuovi indi- rizzi (sportivo e scienze applicate) che rin- forzano un po la sua popolazione.Totale 157. di Mario Lorenzini LIstituto Tecnico A. Vespucci LITIS G. Galilei periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15 Rosignano La mia nota pubblicata su Il Tirreno e La Nazione nei giorni scorsi ha provocato, come era facilmente pre- vedibile, delle reazioni. La prima stata quella di Claudio Ceccanti di RdS che probabilmente ha avuto il mandato dal gruppetto degli ex popolari che hanno preferi- to farsi rappresentare anzich ri- spondere direttamente. In merito non abbiamo niente da ag- giungere anche perch "la ratio" del mio intervento non riguardava as- solutamente l'indirizzo e la colloca- zione delle varie liste ma solo l'ano- malia di un'alleanza impropria ed im- prevista: qualche spiffero dice di essersi trattato di "una revanche" per una disponibilit ad entrare o rientrare nella casa del Partito De- mocratico rosignanese (alias nella lista delle elezioni comunali) con il piglio dei protagonisti: il diniego, ag- giungono ancora gli spifferi, avreb- be provocato la scelta dell'alleanza con Rifondazione Comunista. Dice ancora Ceccanti per il pieno rispet- to reciproco e il convincimento che culture e storie diverse possono tro- vare un programma comune: sono veramente curioso ed impaziente di sapere quali sarebbero questi co- muni valori. Per quanto riguarda la replica del mio caro amico Luigi Coppola - segreta- rio prov. dellUDC - persona seria ed equlibrata, confermo quanto gi detto nel mio intervento: lalleanza con la destra (Fratelli dItalia e Lega) e dellUDC stato un grave errore politico. Non si pu, non consentito a nes- suno di coloro che hanno fatto par- te del partito fondato da Alcide De Gasperi svendere, per un piatto di lenticchie, la nostra dignit. Enrico Dello Sbarba La cronaca del Tirreno del 23 novembre del 2004 annunciava limminente restauro dello storico e delizioso oratorio della Madonna della Neve che si trova lungo la strada che conduce da Rosignano Solvay a Marittimo ormai resa invisibile dalla vegetazione che la divora e da cui svetta lesile e semidiroccato campanile. Era stata presa infatti una lodevole iniziativa da docenti delle medie Fattori che coinvolgendo gli studenti avreb- bero provveduto al progetto di recupero del monumento ritenuto da salvare nella fatti- specie la chiesetta. Era oggetto negli anni della mia adolescenza del percorso fatto dal parroco per le rogazioni. Un bellissimo affresco campeggiava sopra l'altare e alcune sepolture storiche vimerano collocate al suo interno. Insomma una testimonianza affascinate di un passato pi attento a salvaguardare la propria identit in un contesto paesaggistico di grande valore tanto da costituire il tema di un dipinto di Spadolini, padre dellillustre politico del secolo scorso. La chiesetta per la quale chiamai la soprintendenza nel contesto delle mia ricerca volta a salvaguardare i valori storico-artistici e culturali dei cimiteri di Rosignano seicentesca e l'ubicazione nella zona della Pieve che vide proprio in quel periodo l'insediamento di coloni greci provenienti dalla comunit livornese ci induce a formulare una ipotesi sug- gestiva. Della loro presenza siamo al corrente da documenti dell'archivio di Pisa e riguardanti una causa da loro intentata alla magistratura dei consoli del mare. Notoriamente ogni inse- diamento greco richiede la presenza di un luogo di culto generalmente dedicato alla Madonna, come a Bibbona, e anche nel nostro caso non da escludersi ma anzi da ritenersi fondato ipotizzare che si trattasse di una chiesa esercitata inizialmente dai greci che col passar del tempo si integrarono totalmente con la popolazione locale Ma limportanza della chiesetta ormai ridotta a un vergognoso rudere anche dovuta al fatto di sorgere in unarea da secoli se non millnni di vita che meriterebbe di costituire insieme con l'oratorio di S. Antonio vicino sull'antica via per Vada un autentico parco culturale dedicato ai luoghi della fede. Giangiacomo Panessa, Console onorario della repubblica Ellenica La Chiesetta della Madonna della neve in un dipinto del 1935 di Guido Spadolini, padre dellillu- stre politico del secolo scorso Giovanni Spadolini. La chiesetta non stata salvata... IL DELIZIOSO ORATORIO DELLA MADONNA DELLA NEVE LUNGO LA STRADA TRA ROSIGNANO MARITTIMO E SOLVAY Le reazioni alla mia nota sui quotidiani locali e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 16 Rosignano Sabato 3 maggio, nella sala consiliare del Comune di Rosignano, sono stasti festeg- giati, nel corso di una solenne cerimonia, i due nuovi Maestri del Lavoro, insigniti del- lalta onoreficenza nel corso della solenne cerimonia svoltasi il 1 Maggio - Festa del Lavoro - nel salone dei Cinquecento a Pa- lazzo Vecchio a Firenze alla presenza di tut- ti i rappresentanti istituzionali nazionali, re- gionali e locali. Per il nostro comune hanno ricevuto lambi- to riconoscimento Ivo Baggiani - gi funzio- nario ENEL - e Vinicio Monnanni - funziona- rio in servizio della CON-PRO Toscana una delle imprese di maggior prestigio e pi tec- nicamente avanzate del comprensorio. Nel corso della cerimonia , svoltasi in Co- mune, sono intervenuti il vicepresidente nazionale della Federazione Maestri del Lavoro dItalia, dott. Rolando Ceccotti, Alberto Taiti, console regionale, e Gabbriel- lo Gabbrielli console provinciale. Nei brevi interventi stato messo, in giu- sta evidenza, il particolare significato del riconoscimento a lavoratori che, per tanti anni, hanno svolto con grande seriet, im- pegno e capacit non comuni, la loro nobi- le missione nel cam- po del lavoro ed in favore del progres- so del nostro Pae- se. E stata la Legge 143/1992, ha ag- giunto il vicepresi- dente Ceccotti, che consente di premia- re loperosit, lo spirito di iniziativa e la dedizione al lavo- ro: tutti importanti fattori che facilitano prima di tutto deve essere limpegno che le istituzioni locali, regionali e nazionali deb- bono assumere. Un impegno che deve es- sere concretizzato attraverso una generale mobilitazione mediante ladozione di urgen- ti provvedimenti tesi a combattere questa autentica tragedia nazionale. Al termine stato consegnato un ricono- scimento ai due nei maestri del lavoro, agli altri rosignanesi insigniti negli anni scor- si ed a nuovi pensionati del Comune di Rosignano. Grande festa per Vinicio Monnanni E STATO INSIGNITO DELLALTA ONORIFICENZA DI MAESTRO DEL LAVORO Lo conoscevamo tutti con lormai miti- co soprannome di bomber il migliore in assoluto di tutta la fascia costiera della nostra provincia, oltre che come eccellente direttore di gara nel setto- re arbitrale (campionati amatoriali) - at- tivit che tuttora svolge con grande pro- fitto e passione, ma non pensavamo che arrivasse alle vette della celebrit (di un livello, ci sia consentito, sicuramente pi prestigioso) ottenendo un significativo ri- conoscimento quale sicuramente quel- lo di Maestro del Lavoro. E proprio cos, cari lettori. Vinicio Mon- nanni, mio genero, stato ufficialmen- te insignito dellalta onorificenza di Maestro del Lavoro - sabato 1 maggio - dove, presenti tutte lstituzioni della Re- pubblica nazionali, regionali e comuna- li, si proceduto alla consegna della Stel- la al Merito del Lavoro. Naturalmente, per esigenze parente- riali, ho assistito allintera cerimonia che si svolta, pur nella sobriet ri- chiesta dalle attuali critiche contingen- ze del paese, in maniera encomiabile seguita dallattenzione ed anche dalla partecipazione di tantissimi cittadini. Aldil dellattivit sportiva, Vinicio Mon- nanni, come noto a molti, svolge la sua attivit lavorativa, da ormai 37 anni come funzionario, nella CON-PRO To- scana una delle aziende pi prestigio- se e teconologicamente avanzate del territorio comunale che opera nel set- tore delle attivit metalmeccanico-elet- trostrumentale. Al neo maestro le pi vive congratula- zioni del sottoscritto e dellintera reda- zione de Il Centro e dellomonimo Cir- colo di cui socio da sempre. Il Sindaco Alessandro Franchi, con a fianco Gabbriello Gabbrielli e Rolan- do Ceccotti, durante la premiazione dei maestri del lavoro e dei dipendenti comunali andati in pensione. Il Comune premia i propri dipendenti Festeggiati coloro che sono andati in pensione nel 2013 e i due neo Maestri del Lavoro il progresso sociale. Ha concluso la simpatica ed affollatissima cerimonia, il Sindaco Alessandro Franchi che ha colto loccasione per dare un rico- noscimento ai dipendenti comunali anda- ti in pensione entro il 31 dicembre 2013. Il Sindaco ha messo in risalto il ruolo che i neo Maestri del Lavoro hanno svolto non solo nelle loro aziende, ma anche per il significato che lambito riconoscimento assume in questo momento caratterizzato da una grave crisi economica: il lavoro Enrico Dello Sbarba, direttore di questo gior- nale, con la seguente breve nota, lieto di festeggiare Vinicio Monnanni, neo Maestro del Lavoro, perch, oltre ad apprezzarne le sue doti, anche suo genero. Una piccola licenza cui la redazione non poteva sotttrarsi.... Vinicio Monnanni mostra orgoglioso la Stella al merito del lavoro. Festa del Lavoro nel corso di una so- lenne cerimonia nel Salone dei Cinque- cento di Palazzo Vecchio a Firenze periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17 Rosignano La guerra dei pupi, descritta in un libro di facile lettura ma dai sottintesi decifrabili solo dagli addetti ai lavori, la guerra sca- tenata da Casaleggio e Grillo contro tutti. una guerra allultimo sangue che non far prigionieri, come non ne faceva Gen- gis Kahn. Bruno Tomasich, chimico industriale e bio- logo molecolare, ne contrasta con rigore scientifico le impostazioni scientologi- che, fino a metterne in discussione i prin- cipi, sorti nelle assemblee e nelle dimostra- zioni di piazza, interpretando e controbat- tendo, non senza un filo di necessario umorismo, le tesi che il duo Casagrillo espo- ne nel loro libro Siamo in guerra. Quegli stessi principi, che hanno finito col dominare anche nei convegni ufficiali, fino a imporsi nei protocolli di Kyoto con i loro errori macroscopici (in primis quello di colpevolizzare lanidride carbonica come principale responsabile delleffetto serra), tuttora dominano sulla scena mondiale nel colpevole silenzio della scienza. Un diffuso feticismo tecnologico, che vor- rebbe unificare nella rete ogni espressio- ne comunicativa, cos sopprimendo la stessa libert delluomo, lo strumento della riscossa del popolo grillino, che si fida ciecamente delle prometeiche alchi- mie di Casaleggio. Ma Tomasich non ci sta: Cari grillini - li ammonisce - lasciamoli cantare al cre- puscolo, quei professori, e mettiamoci un poco a pensare, magari un po pi lenta- mente, come si fa sui libri, a misura duo- mo. Non per questo dovremo rinunciare alle conquiste preziose della tecnologia, anzich ridere delle stupidit volgari, e tornare a sorridere delle cose per cui vale ancora la pena di sorridere. E tu, Grillo, ritorna al vecchio mestiere di comico se- rio e lascia perdere labito grigio. Quel- lo che grigio lascialo a Casaleggio. Se- parate le vostre carriere. Bruno Tomasich, GUERRIERI DI CARTAPE- STA: La guerra dei pupi [ISBN-978-88-7475- 364-2]- Edizioni Tabula fati. Pag. 168 - E. 13,00 . Nelle elezioni amministrative di domenica 25 maggio saranno in lizza due protagonisti della storia del nostro Circolo e del nostro periodico. Si tratta di Fabrizio Burchianti, sindaco uscente di Casale Marittimo, che, dopo lottimo svolgimento del suo primo mandato, ripropone la sua candidatura. Laltro Francescalberto De Bari, detto Billy, gi consigliere comunale uscen- te di Rosignano Marittimo per la lista Il Cambio, che si presenta nuovamente, sempre con la stessa lista, come capolista a sostegno della candidatura del sindaco uscente Alessandro Franchi. Ad entrambi gli auguri di tutta la redazione. Due esponenti del nostro Circolo nellagone elettorale Si tratta di Fabrizio Burchianti, sindaco uscente di Casale Marittimo e Francescalberto De Bari, gi consigliere comunale uscente di Rosignano M.mo Fabrizio Burchianti Francescalberto De Bari Guerrieri di cartapesta UN LIBRO DI BRUNO TOMASICH e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 18 Cultura E stato un omaggio a un intellettuale li- vornese di grande spessore. La presen- tazione, presso i Granai di Villa Mimbelli, di Gastone Orefice, un giornalista livor- nese nel mondo, libro-intervista a cura di Catia Sonetti (Edizione ETS), ha sapu- to infatti creare latmosfera giusta per un amarcord collettivo. Sala affollatissima per un evento comme- morativo che ha attirato, oltre ai familiari, tanti conoscenti e amici. Perch Gastone, a Livorno, era conosciutissimo. Vi torna- va spesso da New York, soprattutto destate quando si godeva il sole e il mare di Quercianella con la moglie Lea. A introdurre la presentazione stata Dora Liscia Bemporad (Universit di Firenze). Sul filo del ricordo, ha rammentato i giorni felici dellinfanzia trascorsi in amicizia tra le loro famiglie (quelle cacce al tesoro ad Antignano. . .) in una citt devastata e ricostruita in maniera dissennata di cui Gastone sub sempre il fascino, anche se a dosi ben calcolate. Perch, dopo il ripo- so labronico, avvertiva urgente il biso- gno di ripartire per altri viaggi e altri in- contri. La vita errabonda, in fondo, gli stata sempre congeniale. Nel 1958 lo tro- viamo a Rabat, in Marocco, per incarico dellAgenzia Italia; nel 1959 a Parigi dove diventa corrispondente della RAI, con lo pseudonimo di Ortona; nel 1973 a Bruxel- les e dopo pochi mesi a New York. Della sua eccezionale biografia parla Catia So- netti (direttore dellIstoreco) nella lunga GASTONE OREFICE Presentato il libro-intervista di Catia Sonetti di Marisa Speranza intervista fatta al giornalista nel 1994. Ore- fice, osserva Michele Luzzati nella prefa- zione, un vero e proprio testimone del suo tempo. Cresciuto in una famiglia del- la borghesia ebraica livornese, conobbe se- dicenne lo shock della cacciata dalla scuola a seguito dellemanazione delle leggi razziali e visse poi, tra il 1943 e il 1944, il dramma della persecuzione nazi-fascista con- tro gli ebrei. Finita la guerra, laureato, sposato e presto padre di famiglia, inizi la sua carriera di giornalista al Tirre- no , dove lavor con Gino Belforte e Athos Gastone Banti fino al 1957. Poi, il volo allestero. Tutto sommato, un ebreo fortunato. La sua ebraicit, da con- danna inappellabile durante il ventennio, si trasforma in una vincente risorsa inte- riore. Laico e distaccato dalla pi stretta osservanza religiosa, Gastone riconosce che furono le leggi razziali a ribadire bru- scamente per lui e tutta la sua famiglia il senso dellappartenenza allebraismo. Che, lo ripete pi volte nellintervista e lo rimarca Michele Luzzati, consistette sem- pre in un razionalismo o in un atteggia- mento razionale che egli avvertiva fon- dato su convinzioni religiose alla cui tra- duzione in norme di comportamento ritua- le non era pi indispensabile restar fede- li. Questa citt ha figli che sono eccezio- nali, ha poi osservato il sindaco Ales- sandro Cosimi, mettendo in risalto il sen- so di appartenenza al mondo livornese di Orefice, che qui nato (1922), si forma- to, si creato una famiglia e ha trascorso i suoi ultimi anni. Ma ha anche avuto la fortuna di andare fuori da Livorno e mettersi in relazione con quanto accadeva altrove. E, insomma, un interprete della livornesit positiva che ha portato in giro per il mondo. Perch a Livorno c tanto boia deh, ma anche tanta cultura, ha osservato Cosimi, ricor- dando il progetto avveniristico di ricostru- zione della Sinagoga (anni Cinquanta del Novecento) nella cui elaborazione si tro- v coinvolto lo stesso Orefice. Di cui, sul retro-copertina che lo ritrae in gruppo insieme a John Kennedy, Furio Colombo tesse le lodi: Aveva risposte professionali rapide e precise. Ti stupiva sempre che il suo orizzonte fosse cos vasto, dalla vita di Arthur Miller alla cele- bre frase del generale Mac Arthur; dagli eventi del giorno prima a quelli che aveva visto e vissuto da giovane. Un giornalismo, il suo, mai aggressivo, ca- ratterizzato da pacatezza, equilibrio, di- screzione. Che gli valsero un ruolo di primo piano per la diffusione della cultura e della lingua italiana allestero (fu anche presidente della Societ Dante Alighie- ri). Compagna di una vita, la moglie Lea Ottolenghi ha chiuso lincontro con un ringraziamento: quel ragazzo livornese co- nosciuto al mare nel 1937, ancora una vol- ta ha fatto parlare di s . E a lei non resta che amare il ricordo di lui e farlo vivere. un giornalista livornese nel mondo periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7 Cultura 19 Siamo al 5 ottobre 1911 e il capitano di vascello Umberto Cagni dopo aver facil- mente smantellato le difese turche di Tri- poli sbarca forte di 1500 uomini e prende possesso della citt araba fino ad allora sotto il dominio dellimpero ottomano. Ma subito dopo si rende conto dellavventa- tezza di una decisione affrettata mentre lammiraglio e il contingente italiano di pi di 30 mila soldati sono ancora al porto di Napoli. Si teme una reazione in forze arabo-turca ed allora si fanno marciare le truppe in lungo e in largo per Tripoli per apparire in numero molto maggiore; la notte si reimbarcano e la mattina si sbar- cano le solite truppe in una rocambolesca sceneggiata. Questa fu la prima settimana dellavven- tura libica raccontata da Franco Cardini e da Sergio Valzania nella loro ricostruzio- ne storica della guerra italo-turca che por- t alla conquista della colonia libica. Unavventura segnata da imprevidenza strategica gi evidente fin dalle prime mosse e proseguita nellanalisi de La Scintilla (titolo dellopera dei due stori- ci) per lintera vicenda , causa non ultima della destabilizzazione dellarea balcani- ca e quindi delle occasioni scatenanti la prima guerra mondiale. Nientemeno. Avevano consapevolezza i vertici militari e politici italiani che lavventura libica avrebbe potuto scatenare conseguenze di cos ampia portata nello scacchiere bal- canico? Franco Cardini che ha presenta- to lopera al caff Ginori di Castiglioncel- lo , auspice Il Centro, ha intrattenuto a lungo in una vera lezione cattedratica il numeroso pubblico presente sulla com- plessa situazione dei rapporti tra le po- Il Prof. Carlo Rotelli, il Dott. Enrico Dello Sbarba, il Prof. Franco Cardini e la Dott.ssa Gloria Larini. (foto Pierluigi) FRATELLI NERI S.P.A. LIVORNO - ITALY tenze europee nel lampio periodo che va dal 13 luglio 1878, data del congresso di Berlino, fino agli esordi nel 1914 del con- flitto mondiale. Ne emerge una incapacit strategica della classe dirigente italiana di- sarmante, tanto da far apparire credibile linclemente giudizio che ne forniva Gae- tano Salvemini: incultura, leggerezza, fa- cile suggestionabilit, fatuo pappagalli- smo. Certo che dalle pagine degli scrittori appare documentato il ribaltamento della guerra da gestione della politica estera a interna, per cui la scelta dellopzione mi- litare in Libia appare prodotta dalla pre- sunzione di un facile successo in una guer- ra rapida, tale da sopire le smodate ambi- zioni nazionaliste con una conquista co- loniale ottenuta con la gloria delle armi. In questa scelta furono col governo Giolitti insieme ai nazionalisti anche gran parte della stampa cattolica che pensava al ban- co di Roma e agli investimenti in Tripoli- tana e Cirenaica, per non parlare dei verti- ci militari incuranti del ministro degli este- ri San Giuliano che ammoniva sulle riper- cussioni nella penisola dei Balcani e nel- lAdriatico. Eun fatto: limpero ottomano era dispo- nibile per salvare la faccia di fronte al par- tito nazionalista dei Giovani Turchi ad ampie concessioni al governo italiano di carattere economico e commerciale e nel settembre del 1911 il gran visir Hakki Pa- sci si decise alla concessione del protet- torato italiano sulla Libia. Misura che in sostanza consegnava la Libia allItalia. Ma si voleva a tutti i costi da parte del gover- no italiano la gloria della vittoria militare e quindi si procedette con gli ultimatum fino alla guerra, che poi fu tuttaltro che facile, nella sottovalutazione della possibile re- sistenza della popolazione araba. Resi- stenza che si trascin fino agli anni 30 e fece di Omar Al Makhtar il martire eroico di quella lotta contro il colonialismo itali- co. Peraltro limpero ottomano non si arrese facilmente e il conflitto continu anche nellanno successivo inducendo i vertici militari italiani a scatenare la regia marina fin nellEgeo ed estendendo cos il con- flitto fino alle isole del dodecanneso, alle coste turche e ai Dardanelli. Finalmente nellottobre del 12 si arriva al trattato di pace italo-turco, ma nel frattem- po Montenegro attacca limpero ottoma- no e gi nel novembre truppe greche oc- cupano Salonicco mentre lesercito bul- garo scatena un attacco deciso contro le posizioni turche. Insomma appare chiaro che il conflitto voluto da Giolitti e dai ver- tici militari italiani ha fatto da apripista allo scatenarsi delle rivendicazioni greche, bulgare e serbe contro limpero, rivendi- cazioni sostenute con le armi fino allapri- le del 1913. E cos il crollo dellegemonia ottomana nei Balcani prepara il teatro della grande guer- ra mondiale che di l a poco travolger i popoli europei. Carlo Rotelli La scintilla che prepar la Grande guerra PRESENTATO IL LIBRO DI FRANCO CARDINI E SERGIO VALZANIA e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 20 sponsor COSTRUZIONI EDILI GEOM. LUONGO ANTONIO Via Risiera San Saba 19 - Castiglioncello (LI) Tel. 0586.764080 - Cell. 347.7683628 GUIDI Soc. SECOS srl Costruzioni Edili e Industriali Via Modigliani, 21 - Rosignano Solvay Tel. 0586.760153 - Fax 0586.760414 dei F.lli Costantini s.n.c. Loc. Cotone, 75 - Rosignano Solvay Tel/Fax 0586.792464 O.M.P.S.r.l. ROSIGNANO SOLVAY Via G. Rossa 24 Tel. 0586.791174 Fax. 0586.791173 E.mail: omp@omprosignano.it SEDE e OFFI CI NA: Rosignano Solvay Via dellIndustria - Tel. 05867675500 - Fax 0586792299 Lattestazione. Pi conveniente, pi edificante www.soaquadrifoglio.it info@soaquadrifoglio.it ETRURI A ETRURI A ETRURI A ETRURI A ETRURI A NORD NORD NORD NORD NORD Soc. Coop a r.l. 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Un viaggiare stando fermi, questo Da Otello, ottantanni della nostra storia ci che si avver- te osservando le foto che riporta- no alla mente i momenti pi im- por t ant i del l a societ italiana e dellattivit della famiglia che per anni ha ospitato, come fosse un te- atro, attori, musicisti, cantanti e po- litici. Percorrendo lAurelia da nord a sud, in tanti si fermavano alla Venturina oggi Venturina Terme per gode- re dellottima cucina e della buona compagni a del padrone di casa Otello, uomo carismatico e spirito- so, attento osservatore, grande co- noscitore di strade e scorciatoie pur non avendo mai avuto la patente. Negli anni quaranta il fondatore ri- chiamato alle armi per combattere al fronte durante la seconda guerra mondiale, di questo periodo ci sono poche ma importanti foto, come quella con il mitico cameriere Alfre- do che accompagner per qua- rantanni la famiglia nella loro attivi- t. La vera protagonista per la stra- da, la stessa strada che ricorda - cos come le foto appese di quegli anni - Il sorpasso di Dino Risi. La vecchia Aurelia, lunica via che collegava Roma con Castiglioncel- lo, stata una sorta di chiusura lam- po, anche per via della rete ferrovia- ria che tratteggiava la costa e il riferimento al famoso cagnolino non casuale -dice Alberto - il ri- storante ha incarnato la lentezza che caratterizza tutte le periferie di pro- vincia, dalle nostre finestre abbia- mo visto transitare infinite carovane. Tra le firme e le dediche dei registri invecchiati e ancora ben conserva- ti, si riconoscono quelle di Mina, Pa- nelli, Mastroianni, Montesano, Alba- no, ci sono le vignette di un Mini- stro delle finanze degli anni 70 e una frase dellassiduo frequentato- re Walter Chiari segna lunico e de- finitivo trasferimento del vecchio bettolino alla nuova sede regale avvenuta negli anni sessanta. Da unimmagine in bianco e nero dellottantatr, scattata da Fernand Rausser a Otello, si avverte la fine di unepoca, ci lascer nel 1984. Adesso - dice Alberto Benedetti che gestisce il ristorante insieme al padre Sergio e al fratello Leonardo - cerchiamo ancora di pi di salva- guardare i valori delle origini tra cui la componente umana, di cui Otello era lincarnazione e la nostra quoti- diana ispirazione. Ma la strada da percorrere in salita. A Venturina da sempre un punto di riferimento per i buongustai e un raccoglitore di storie per i pi romantici. di Jacopo Bertocchi Una cartolina degli anni Cinquanta che mostra lormai mitico Ristorante Da Otello. e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com 22 Arttualit Povert ed indigenza, ma anche di- gnit e senso di comunit. Riassu- merei con queste parole, la mia espe- rienza in uno degli slum (baraccopo- li ndr.) pi popolati dellAsia. Ero abituato allidea delle favelas su- damericane, in cui purch il livello di vita sia molto basso, vi una gestio- ne abbastanza accettabile dello spa- zio sociale, delligiene e delle abita- zioni. Uno slum ben altra cosa. In questo caso infatti, le abitazioni non sono pi grandi di 4 mt. X 4 mt. e sono composte da pali di legno, ma- teriali raccolti per strada come pla- stica e cane di bamb, tenute assie- me da fili di ferro. Le famiglie pi fortunate possono avere il lusso di usufruire di un tet- to di plexiglass o di amianto. La mag- gior parte degli Slum sono abusivi, costruiti su terreni di propriet di un mafioso locale o di un boss della malavita. Nella baraccopoli da me visitata ri- siedono circa 10.000 persone, fra cui il mio amico Villu e la sua famiglia, composta da moglie e quattro figli. Conobbi Villu alcuni anni fa, quando lavoravo come bagnino su una spiag- gia della nostra provincia, e dove lui faceva ogni giorno kilometri su kilo- metri da buon venditore ambulante. Laccoglienza riservatami dalla sua famiglia e dal suo popolo, stata ca- lorosa e amichevole, purch il luogo fosse ben lontano dalla nostra idea europea di vita quotidiana, fatta di agi e comodit. Negli ultimi 5 anni, mi raccontavano gli abitanti del posto, vi sono state 2 epidemie di colera che hanno causato decine di morti. Ogni giorno lacqua portata dai ca- mion del Comune, viene divisa equa- mente fra gli abitanti, ma laddove possibile consigliabile bollirla per renderla pi sicura. Ogni famiglia ri- ceve 2 i matka (brocche), corri- spondenti a circa 4 litri dacqua, da utilizzare per cucinare, dissetarsi ed Allucinante viaggio tra gli slum indiani alloccorrenza lavarsi. In molti co- munque, sfruttano il mare per lavar- si. I servizi igienici sono presenti solo allingresso dello Slum, abba- stanza distanti dalle baracche, e sono composti da un lungo e stretto fos- sato. Spesso topi e scarafaggi atti- rati dalle latrine a cielo aperto, infe- stano lo Slum creando problemi agli abitanti, soprattutto ai bambini, che vengono morsi quasi quotidianamen- te da questi animali. Proprio nei gior- ni in cui mi sono fermato dal mio amico Villu, ho avuto modo di di- sinfettare alcune ferite inferte dai topi alle persone dello slum, cosic- ch nel giro di due giorni avevo gi finito il mio flacone di disinfettante, le garze e lacqua ossigenata. La loro riconoscenza per queste pic- cole attenzioni da me prestate nei giorni della mia permanenza stata grande: alla mia partenza, per salu- tarmi e ringraziarmi, ho trovato un cesto pieno di doni, preparatomi da alcune persone. Mentre stavo per tornare in Italia, mi venuto in mente un pensiero di San Francesco che diceva: Donan- dosi si riceve, dimenticando se stes- si ci si ritrova. Nelle baraccopoli visitata vivono 10mila persone e nelle abitazionii pi grandi (4x4 m.) i pi fortunati hanno un tetto di plexiglass o amianto Una baraccopoli indiana ai piedi dei grattacieli. Primo piano di una baraccopoli indiana Matteo Pieracci periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Teatro 19 23 Il Centro in distribuizione anche presso le seguenti punti: LIVORNO: Libreria Nino Belforte, Via della Madonna; Libreria Edizioni Paoline, Via Indipendenza; Libreria Erasmo, Viale Avvalorati; Edicola Iacopini Francesco, Piazza Civica 61; Edicola Cairoli, via Cairoli 18; Edicola Nelli, piazza Cavour 39; Edicola P.zza Grande, lato Farmacia Ospedale, Edicola Bianchi, via del Porticcio- lo, di fronte Camera Commercio; Edicola Attias, corso Amedeo; Edicola piazza Matteotti; Edicola Paolini (Baracchina Bianca, piazza S. Jacopo; Ed. Lo Strillone, viale Italia 113; Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare; Edicola Barcellona, via Goito; Edicola Borghi, Corso Amedeo, angolo via dellOrigine; Tintoria Rossi, corso Maz- zini; Chico Sas, via C. Puini 9; Ed. Martelli Anna Lisa, via Meucci 5 (Coteto). CASTIGLIONCELLO: Edicola Rossi, P.zza della Vittoria; Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria. ROSIGNANO SOLVAY: Edicola Giovannoni, via Allende; Edicola Vallini, via O. Chiesa. ROSIGNANO MARITTIMO: Edicola Il Punto, via A. Gramsci. Prossimi appuntamenti Gioved 8 maggio ore 21 Andrea Colli Trio featuring Stefano Guazzo. Mercoled 21 maggio, ore20,30 Gioved 22 maggio, ore.20,30 Opera Lirica in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica - Direttore Matteo Beltrami - Regia Renato Bonaiuto - ORT Orchestra della Toscana - Coro Lirico della Toscana La Ninfomane raccontata da Von Trier in due volumi, ed il "Gigol per caso" di Turturro, sono i pochi elementi cinematografici su cui soffer- marci questo mese. E' geniale, l'introspezione psi- cologica effettuata da Von Trier in "Nymphoma- niac-volume I", dal momento che nessuno prima del regista danese, aveva posto le basi per af- frontare con digressioni storiche e sociologiche ben approfondite, una malattia inquadrata da un ramo della psicologia come un "comportamento sessuale deviante". L'arte oratoria degli attori, Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgard, fa s che il film nonostante i numerosi parallelismi fra sesso ed anatomia, ed i rimandi alle scienze sociali e naturali, proceda in maniera lineare e simmetrica al racconto narrato in prima persona dalla protagonista. Il giudizio su "Gigol per caso" di Turturro negativo, per una pellicola vacua ed evanescente. La comme- dia, il cui cast di tutto rispetto, non imprezio- sita nemmeno da Woody Allen, la cui interpreta- zione risulta approssimativa e poco incalzante a livello di humour. Il film promette bene inizialmente, dal momento che gioca sulla leggerezza erotizzante del gigol della "porta accanto", ma si perde ben presto quando la commedia assume i contorni di una love story poco credibile e liquidata velocemen- SCOPRI LE NOVIT E LE OFFERTE SUL SITO OUTLETDELLARI STORAZI ONE. I T Via dellIndustria 8 - S. Pietro in Palazzi (Cecina) - Tel/Fax 0586/669029 - Cell. 39.335.7777099 - info@outletdellaristorazione.it ORARI: Luned-Venerdi: 9-12.30/14.30-19 Sabato: 9-12.30 di Matteo Pieracci Cosa stiamo vedendo nelle sale ANDIAMO AL CINEMA te nel finale. Non migliora il film, l'inserimento ad intermittenza di elementi della cultura ebrai- ca. Aspettiamo fiduciosi, l'uscita di "Nympho- maniac-volume II" che completer la narrazio- ne, aggiungendo nuovi particolari e segnaliamo con un po di coraggio due titoli che forse, po- trebbero valere il prezzo del biglietto: "Tracks- attraverso il deserto", un viaggio attraverso il deserto australiano intrapreso da un uomo e "Wrong cops", il surreale racconto di una citta- dina americana in cui i poliziotti giocano a fare i delinquenti. La locandina di Gigol per caso