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Introduzione al sistema di comando e controllo di emergenze denominato

Incident Command System


(libera traduzione del documento FEMA Basic Incident Command System (ICS) Independent Study IS-195/jan.1998)

La gestione di emergenze, e, pi in generale, la gestione di situazioni di crisi che si abbattono improvvisamente sui sistemi umani nelle pi differenti configurazioni - sociale, economico, industriale, infrastrutturale, ecc. richiede, generalmente, ladozione di una specifica organizzazione differente da quella in atto per la gestione delle condizioni ordinarie. In emergenza, diremo, in generale, nelle situazioni di crisi, i bisogni, le priorit, le relazioni, le gerarchie, le strutture coinvolte, gli strumenti e le competenze necessarie sono infatti profondamente differenti dallordinario. La consapevolezza della necessit di adottare modelli di gestione adeguati in relazione alle caratteristiche specifiche della crisi propria delle organizzazioni pi evolute e di maggiore tradizione nella conduzione delle emergenze. Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, che eroga soccorso quotidianamente su tutto il territorio nazionale da oltre 50 anni, in occasione di grandi calamit adotta uno specifico modello organizzativo, articolato in colonne mobili composte di differenti sezioni, ed attiva specifici livelli di responsabilit aggiuntive. Tale necessit, del tutto evidente a chi si occupa ordinariamente di emergenze e crisi, esaltata nelle situazioni, le pi frequenti, nelle quali sono coinvolti differenti enti ed organizzazioni, alcuni istituzionali e altri solo occasionali, con differenti procedure, gerghi, obiettivi, tempi e metodi. Si riporta nel seguito la descrizione di un modello organizzativo, largamente riconosciuto come adatto a gestire situazioni di crisi in ambienti multi-agenzia, adottato in molti paesi e da numerose organizzazioni per la gestione di situazioni simili, generalmente noto come INCIDENT COMMAND SYSTEM o ICS.

LICS utilizzato da gran parte degli stati USA per la gestione di eventi straordinari e complessi, obbligatorio nel caso di incidenti con sostanze pericolose, anche impiegato in grande parte del mondo per la gestione degli incidenti in campo aeronautico, stato di recente adottato come modello standard per la gestione di eventi conseguenti ad attacchi terroristici dal National Incident Mangement System emanato dal Department of Homeland Security. LICS certamente il modello organizzativo per la gestione delle emergenze pi noto ed impiegato in ambito internazionale. Documentazioni destinate alla formazione sul ICS sono numerose e facilmente reperibili su internet.

IL SISTEMA DI COMANDO IN CASO DI INCIDENTE ICS.

Cosa un sistema di comando di un incidente in generale, e lICS in particolare? L ICS un modello organizzativo per il comando, il controllo ed il coordinamento delle operazioni di intervento in emergenza, per coordinare gli sforzi dei singoli operatori in modo che essi lavorino verso il comune obiettivo di stabilizzare lincidente e proteggere le vite, i beni e lambiente. ICS usa principi che sono stati verificati ripetutamente al fine di aumentare lefficienza e lefficacia nello svolgimento dei compiti da parte di numerose organizzazioni ed applica alcuni principi fondamentali degli interventi di emergenza. Perch, in generale, necessario conoscere ed adottare un sistema definito per la gestione delle emergenze, e perch lICS in particolare? Viviamo in un mondo complesso nel quale la risposta alle emergenze, dal piccolo incidente stradale ai grandi disastri, richiede spesso cooperazione tra numerosi soccorritori appartenenti a differenti organizzazioni. In una emergenza si pu essere chiamati a concorrere alla gestione di operazioni condotte da altri e negli ultimi tempi si sono ripetutamente verificate condizioni in cui agenzie ed organizzazioni di differenti Paesi si sono trovate ad operare congiuntamente. Poich lICS , come gi detto, il sistema di gestione dellemergenza pi diffuso, abbastanza probabile che esso sia preso come riferimento e, quindi, adottato in maniera diffusa nelle grandi emergenze. In una emergenza, ci si pu facilmente trovare nelle condizioni di dover operare alle dipendenze o sotto il coordinamento di responsabili appartenenti ad organizzazioni differenti dalla propria, in un ambiente inusuale o sconosciuto. In tali circostanze lintervento diviene ancora pi complesso. Un modello organizzativo noto a tutti, condiviso, basato su formazione, linguaggi e strumenti comuni riduce tali difficolt. Nel seguito si forniranno le prime informazioni necessarie alla comprensione ed allapplicazione del sistema ICS nella gestione delle differenti situazioni di crisi. Si descrivera, inoltre, lorganizzazione di base dellICS, come lICS pu costituire una base per lo sviluppo progressivo di un sistema di gestione di emergenza efficace e come lICS possa migliorare le potenzialit operative di un Centro Operativo di Emergenza (o, allinglese, Emergency Operating Centre - EOC )

Quando si usa lICS? LICS si dimostrato efficace per molti tipi di incidenti, quali: - Incidenti con materiali pericolosi; - Grandi eventi programmati (grandi manifestazioni, spettacoli, concerti, ecc.) - Interventi per calamit naturali; - Incidenti la cui gestione coinvolge pi Corpi/organizzazioni ; - Emergenze conseguenti alla improvvisa mancanza di risorse di vario tipo (energia, comunicazioni, viabilit, trasporti, ); - Incendi; - Incidenti con numerose vittime; - Incidenti coinvolgenti pi giurisdizioni territoriali, amministrative, ; - Incidenti di trasporto aereo, ferroviario, marittimo; - Missioni di ricerca e soccorso ad ampio raggio; - Piani di bonifica di aree inquinate; - Emergenze nel settore privato (industria, commercio, logistica, trasporti, ecc.) LICS il modello organizzativo per la gestione delle situazioni di crisi riconosciuto da numerose organizzazioni pubbliche e private, tra cui NATO e ICAO, da NFPA (NFPA 1561, 1600, 1620), e fa parte del sistema nazionale interdipartimentale di gestione degli incidenti (NIIMS) negli USA.

Storia dellICS LICS fu sviluppato negli anni 70 a seguito di una serie di gravi incendi boschivi verificatisi nella California del sud. In quel momento Comuni, Contee, Stato ed autorit federali operanti in California nel settore degli incendi boschivi attivarono un programma di studio e sviluppo denominato FIRESCOPE (FIrefighting RESources of California Organized for Potential Emergencies). FIRESCOPE identific numerose difficolt ricorrenti che riguardavano i soccorritori in scenari incidentali, come: - differenti terminologie tra i soccorritori operanti, - difficolt di rapido adeguamento dellorganizzazione, ampliamento o contrazione, al mutare delle condizioni (scarsa flessibilit delle risposte), - sistemi di comunicazione diversi e non integrati, 3

- mancanza di piani di azione condivisi e concordati, - difficolt di disporre di attrezzatura adeguata. Gli sforzi per superare queste difficolt e la ricerca di una efficace gestione dellincidente portarono allo sviluppo dei modelli dellICS. Sebbene originariamente sviluppato per gli interventi sugli incendi, LICS si evoluto in un sistema all risks che si dimostrato appropriato per numerosi tipi di emergenze. Il successo dellICS , fondamentalmente, conseguente alladozione di una struttura organizzativa unica, coinvolgente tutte le organizzazioni operanti, e di principi di gestione semplici, naturali per i soccorritori, espliciti e standardizzati.

Organizzazione dellICS Molti incidenti - grandi incidenti (come rilasci di sostanze pericolose), incidenti minori (come incendi domestici o semplici interruzioni di servizi) - emergenze o gravi disastri (come allagamenti, uragani e terremoti) richiedono lintervento di numerosi e differenti soccorritori. Indipendentemente dalla grandezza dellincidente o dal numero dei soccorritori coinvolti nellintervento, tutti gli incidenti richiedono uno sforzo coordinato per assicurare una risposta efficace ed efficiente ed il sicuro uso delle risorse. Per meglio comprendere questo concetto, possono essere esaminati gli esempi di incidenti seguenti, possono essere descritti tutti i soccorritori che probabilmente sarebbero coinvolti e le risorse che ogni soccorritore impiegherebbe.

Esempio 1: incidente stradale con pi veicoli; 2 persone ferite; danno potenziale a guardrail di un ponte Esempio 2: rottura di una condotta idrica che ha messo fuori uso tutti i maggiori servizi; la rottura ha causato allagamenti delle strade principali e di diverse attivit locali. Esempio 3: una tempesta costiera ha causato mancanza di energia elettrica su vasta scala ed ha lasciato detriti sulla maggior parte delle strade in una area di 100 Km quadrati. Alcuni cavi elettrici sono stati abbattuti e giacciono sulla strada. I danni sono cosi ingenti che la compagnia elettrica prevede diversi giorni per ripararli. Sono previsti nella zona 5 giorni di vento e temperature sotto lo zero.

In tutti e tre gli esempi lemergenza non pu essere da un singolo soccorritore o da una singola istituzione. Per coordinare luso efficace di tutte le risorse disponibili, necessaria una struttura gestionale formalizzata in grado di erogare, con efficienza, le direttive necessarie alla conduzione delle operazioni.

Lorganizzazione dellICS si basa su 5 componenti principali: - comando - pianificazione - operazioni - logistica - finanza/amministrazione La relazione tra questi componenti illustrata nel grafico seguente:

Comando

Pianificazione

Operativa

Logistica

Finanza/Amministrazione

Queste 5 componenti sono necessarie nella gestione di grandi e piccole emergenze e nella preparazione di un grande. In un incidente di piccole dimensioni, tutte e 5 le componenti possono essere gestite da una sola persona: il comandante dellincidente o ROS. Incidenti di larga scala richiedono di solito, invece, la costituzione separata di ogni componente. Ognuna delle 5 componenti primarie dellICS pu essere, se necessario, sviluppata mediante ulteriori funzioni. Lorganizzazione ICS pu espandersi o contrarsi per affrontare le necessit dellincidente, ma tutti gli incidenti, indipendentemente dalla misura o complessit, avranno un unico comandante dellincidente. Un elemento fondamentale nellICS che il comandante dellincidente ben individuato ed responsabile della gestione sulla scena fino a che il comando non venga trasferito ad una altra persona, che diventa, a sua volta, il comandante dellincidente. In alcuni casi, in luogo di un comandante dellincidente, pu essere necessario ricorrere, ad un comando unificato composto da pi persone. Anche in questa configurazione il comando dellincidente deve essere comunque identificabile ed il trasferimento del comando ad un successivo comando unificato deve essere definito, identificato, comunicato a tutto il sistema.

La funzione di comando

Comando

Pianificazione

Operativa

Logistica

Finanza/Amministrazione

La funzione comando propria del comandante dellincidente, persona pienamente qualificata a gestire lintervento e alla quale attribuita la responsabilit sulla scena dellincidente. Le principali responsabilit del comandante di incidente includono: - svolgere le attivit caratteristiche del comando, come definire gli ordini e predisporre ed applicare i piani di intervento; - proteggere le vite e i beni; - gestire le risorse umane e materiali; - mantenere il controllo dei soccorritori, della sicurezza, delle operazioni; - stabilire e mantenere relazioni efficaci tra i soccorritori e le organizzazioni esterne, i centri operativi, il COM, il CCS se attivati.

Nella gestione dellincidente il responsabile del comando deve: - stabilire il posto di comando; - assicurarsi della sicurezza dei soccorritori; - stabilire le priorit dellincidente; - definire gli obiettivi operativi; - sviluppare ed implementare il piano di azione dellincidente (IAP); - definire una struttura organizzativa appropriata; - mantenere il controllo dellorganizzazione; - gestire le risorse; - gestire le attivit interne; - coordinare le attivit interne con quelle esterne (altri centri operativi, COM, CCS, ecc.); - autorizzare il rilascio di informazione ai mass media; 6

- documentare i costi. Un buon comandante dellincidente deve essere determinato, incisivo, obiettivo, calmo e pronto. Per gestire tutte le responsabilit del ruolo, il comandante dellincidente deve essere anche adattabile, flessibile e cosciente dei propri limiti. Il comandante dellincidente deve essere anche capace di delegare compiti in modo appropriato secondo le necessit dellincidente. Nelle prime fasi il comandante dellincidente sar il pi anziano o il pi elevato nella qualifica tra i primi soccorritori arrivati sulla scena. Allarrivo di ulteriori soccorritori il comando sar trasferito a chi ha autorit adeguata in relazione alle responsabilit da assumere per il controllo totale dellincidente. Allaumentare delle dimensioni e della complessit degli scenari sar necessario un comandante dellincidente maggiormente qualificato. Questi pu essere stabilito da norme, piani o dal responsabile dellorganizzazione competente (Ministro, Prefetto, Presidente della Provincia, Presidente della Regione, ). Il comandante uscente deve dare al comandante entrante una quadro completo della situazione in atto e il cambio di comando deve essere comunicato a tutto il personale. Se le dimensioni di un incidente aumentano, il comandante dellincidente pu delegare autorit, cio il potere di svolgere determinate funzioni, secondo le necessit. Quando richiesto un ampliamento, il comandante di incidente stabilir altre posizioni di staff secondo il seguente schema:
Comandante dellincidente

Responsabile/Ufficiale della comunicazione

Responsabile/Ufficiale della sicurezza

Responsabile/Ufficiale del collegamento

- il Responsabile/Ufficiale della comunicazione gestisce i rapporti con i mass media e coordina il rilascio di informazioni ai mass media stessi insieme al corrispondente addetto di strutture come COM, CCS e altri centri operativi. - il Responsabile/Ufficiale della sicurezza controlla le condizioni di sicurezza in atto e, se necessario, individua ulteriori misure di sicurezza per il personale assegnato. - il Responsabile/Ufficiale di collegamento il raccordo, sulla scena dellincidente, tra i soccorritori delle differenti organizzazioni presenti.

Il comandante dellincidente assumer la decisione di espandere (o contrarre) lorganizzazione ICS in base alle seguenti priorit: - la vita dei soccorritori e del pubblico. - la stabilizzazione dellincidente: necessaria la minimizzazione degli effetti dellincidente sulle aree circostanti utilizzando al meglio le risorse disponibili. - la conservazione dei beni: necessaria la minimizzazione dei - danni ai beni nel conseguimento degli obiettivi prefissati. Le dimensioni e la complessit del sistema di comando che il comandante dellincidente sviluppa, deve essere in relazione alla complessit dell incidente (cio al livello di difficolt dellintervento), pi che alla sua misura (area geografica interessata o numero delle risorse impiegate). Se lincidente diventa pi impegnativo, il comandante dellincidente pu attivare le ulteriori sezioni/funzioni a competenza generale (cio pianificazione, operativo, logistico e/o finanziario/amministrativo) secondo le necessit. Ogni capo di sezione, a sua volta, pu espandersi internamente per far fronte alle necessit della situazione.

La sezione pianificazione

Comando

Pianificazione

Operativa

Logistica

Finanza/Amministrazione

La funzione/sezione Pianificazione ha il compito fondamentale di predisporre il piano dei lavori (piano di azione) da seguire e di acquisire i dati e le informazioni necessarie a tale scopo. Nei piccoli eventi, il comandante dellincidente svolge direttamente la funzione Pianificazione, ma se lincidente di larga scala, delega tale funzione ad un responsabile ed istituisce la sezione Pianificazione. La Pianificazione include la raccolta, la stima, la divulgazione e luso delle informazioni sullo sviluppo dellincidente e sullo status delle risorse. Le responsabilit della sezione possono includere, generalmente, la redazione del Piano di Azione dellIncidente (IAP), che definisce le attivit da compiere e le risorse da utilizzare in un determinato periodo di tempo, generalmente 24 ore. LIAP sar descritto pi dettagliatamente in seguito.

La sezione operativa

Comando

Pianificazione

Operativa

Logistica

Finanza/Amministrazione

La sezione Operativa responsabile per lesecuzione delle attivit di intervento come descritte nellIAP (se redatto). Il capo della sezione operativa coordina linsieme delle attivit della sezione operativa ed ha la responsabilit principale di implementare lIAP ricevuto. Il capo della sezione operativa riferisce direttamente al comandante dellincidente, determina le necessit e la struttura organizzativa allinterno della propria sezione. Le principali responsabilit del capo della sezione operativa sono: - dirigere e coordinare tutte le operazioni, garantendo la sicurezza del personale della sezione; - assistere il comandante dellincidente a sviluppare i piani di intervento e gli obiettivi per lincidente; - implementare lIAP; - richiedere, o restituire, risorse tramite il comandante dellincidente. - tenere informato il comandante dellincidente sulla situazione e sullo stato delle risorse nellambito delle operazioni.

La sezione logistica

Comando

Pianificazione

Operativa

Logistica

Finanza/Amministrazione

La sezione logistica responsabile dellapprovvigionamento e della fornitura di attrezzature, servizi, materiali, mezzi e personale necessari per la gestione dellincidente. Questa sezione assume grande importanza nelle operazioni a lungo termine o di dimensioni rilevanti. E importante notare che le funzioni della sezione Logistica sono di supporto allazione dei soccorritori e, in generale, di quanti operano sullincidente. Tra queste, ad esempio, lunita sanitaria della sezione Logistica assicura le cure ai soccorritori ed agli operatori sulla scena dellincidente ma non alle vittime civili.

La sezione finanza/amministrazione

Comando

Pianificazione

Operativa

Logistica

Finanza/Amministrazione

Sebbene talvolta trascurata, la sezione finanza/amministrazione importante per avere il controllo dei costi, della contabilit, dei rimborsi e delle indennit dovute. Se costi ed acquisti non sono adeguatamente registrati e giustificati, il loro pagamento sovente difficile se non impossibile. La sezione finanza/amministrazione particolarmente importante quando levento richiede emanazione di provvedimenti ad hoc per la copertura delle spese (dichiarazione dello stato di calamit naturale).

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Ciascuna delle aree funzionali descritte pu essere sviluppata mediante unit organizzative addizionali con ulteriore delega di autorit. Esse possono essere anche ridotte se lincidente diventa meno rilevante.

CONCETTI E PRINCIPI DI ICS La struttura flessibile dellICS ha, come principale finalit, limpiego rapido ed efficiente delle risorse tramite, soprattutto, la massima riduzione possibile del frazionamento delle procedure e degli obiettivi tra le organizzazioni che intervengono. Laddestramento sullICS necessario per assicurare a tutti coloro che possono essere coinvolti in un incidente abbiano familiarit con i principi ed i concetti di base. Nel seguito illustrato come lapplicazione di questi concetti e principi consentono di impiegare efficacemente ICS.

Un sistema di comando e controllo, come lICS, dovrebbe sempre comprendere: - una terminologia comune - una organizzazione modulare - un sistema di comunicazione integrata - lunicit del sistema di comando o una struttura di comando unificata - limpiego di piani di azione condivisi - un organigramma di dimensioni idonee per una gestione efficace - strutture adeguate - un sistema di gestione globale delle risorse.

Una terminologia comune essenziale in qualsiasi sistema di gestione di emergenze, specialmente quando sono coinvolti soccorritori successivi, che intervengono ad integrazione dei prime unit e che provengono da strutture o organizzazioni differenti. Quando i soccorritori impiegano differenti terminologie, anche se poco diverse, in alcune situazioni, di emergenza e di stress, si possono ingenerare incomprensioni ed inefficienze pericolose. Un esempio pu essere la definizione di area di attesa (staging area) la cui definizione, se differente tra i soccorritori pu portare a malintesi. In un ICS le funzioni organizzative fondamentali, le attrezzature, le strutture (facilities), le unit di uso comune devono avere un nome gi definito e noto a tutti.

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Anche la terminologia deve essere il pi possibile standardizzata, univoca e condivisa tra tutte le organizzazioni coinvolte. Ad esempio, per prevenire confusione nelle situazioni nelle quali sono attivi pi incidenti nello stesso tempo entro in ununica giurisdizione (in una provincia, in una regione, ), - come pu avvenire per unalluvione che genera pi frane, o pi incidenti stradali in autostrada, ecc. - e quando la stessa frequenza radio deve essere usata per gestire pi incidenti, il comandante di ogni incidente avere cura che il proprio incidente, nelle comunicazioni formali e non, sia sempre individuabile univocamente, chiaramente e precisamente. Per esempio, in uno scenario con pi incidenti che avvengono in autostrada, il comandante dellincidente avvenuto in prossimit dello svincolo ABC impiegher la definizione comando incidente svincolo ABC, il comandante dellincidente avvenuto in prossimit del cavalcavia 222 dir comando incidente cavalcavia 222, eccetera. Per definire una terminologia standardizzata, condivisa ed univoca anche necessario, ad esempio: usare il medesimo nome per definire la stessa risorsa, umana o materiale, impiegata nellarea dellincidente ed in quelle circostanti; usare espressioni semplici e chiare, nelle comunicazioni radio in particolare, cio un italiano semplice, senza codici o terminologie specifiche o particolari.

La medesima terminologia standardizzata deve essere impiegata ad ogni livello dellorganizzazione, da tutti i responsabili e da tutte le unit e risorse.

Una struttura organizzativa modulare e di tipo gerarchico deve essere sviluppata in ogni incidente. Da subito, il responsabile della prima unit arrivata sul luogo dellincidente assume la funzione di Comando. Se lincidente lo richiede, il comandante dellincidente attiva altre aree funzionali (sezioni). Approssimativamente, nel 95 % degli incidenti la struttura organizzativa necessaria costituita da un comandante di una risorsa singola (p.e. un mezzo ed una squadra dei VV.F., unambulanza, una pattuglia della polizia, ). Quando necessario, in ogni caso, la struttura ICS si pu sviluppare in differenti livelli. Fino a questo punto sono state descritti i due livelli pi elevati, comando e 4 funzioni di line. ICS prevede altre funzioni che possono essere attivate, se necessario, come sar descritto nel seguito.

Un sistema di comunicazioni integrato un sistema che usa sistemi comuni, medesime procedure operative, testi in chiaro (senza codici), frequenze comuni e terminologia comune. Possono essere impiegate, in un sistema integrato, diverse reti di comunicazione sulla base delle dimensioni e della complessit dell incidente. Lunicit di comando il principio secondo il quale ogni persona allinterno di una organizzazione fa riferimento ad una sola persona sovraordinata (). 12

Un comando unificato permette alle organizzazioni coinvolte nellincidente, per competenza geografica o funzionale, di operare condividendo obiettivi e strategie. Comando unificato non significa perdere o rinunciare a poteri o competenze da parte delle organizzazioni. Il concetto di comando unificato implica che tutte le organizzazioni coinvolte concorrono al processo di comando: definendo gli obiettivi complessivi, pianificando congiuntamente le attivit nellambito di operazioni integrate, massimizzando limpiego di tutte le risorse assegnate.

In presenza di un comando unificato: ogni funzione/sezione opera nellambito di un unico piano di azione (IAP), ogni capo di sezione Operativa ha la responsabilit di applicare lIAP, stabilito un solo posto di comando per lincidente (ICP).

Il comando unificato ICS si applica, ad esempio, in incidenti che: colpiscono unarea che comprende pi di una competenza amministrativa (pi comuni, province, ragioni, ) coinvolgono differenti organizzazioni competenti nei soccorsi (VV.F., forze di polizia, sanitaro) entro una stessa giurisdizione territoriale, presentano ambedue le precedenti condizioni.

Un piano di azione IAP condiviso definisce lobiettivo complessivo dellintervento, gli obiettivi operativi, le attivit di supporto necessarie. Il comandante di incidente stabilisce la necessit di disporre di un IAP scritto quando, in generale: sono usate risorse provenienti da pi organizzazioni, sono coinvolte diverse competenze, lincidente complesso (p.e. sono richiesti cambi di turni di personale ed integrazioni di equipaggiamenti ed attrezzature).

I piani di azione (IAP) dovrebbero coprire tutti gli obiettivi e le attivit di supporto che sono necessarie durante lintero periodo delle operazioni, fino alla chiusura dellintervento.

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Un piano scritto preferibile rispetto ad uno verbale perch indica chiaramente le responsbailit, previene azioni scorrette, contribuisce a costruire la documentazione burocratica ed amministrativa delle operazioni. Piani IAP stabiliscono obiettivi misurabili ed un periodo di tempo per il loro conseguimento che definito tempo o periodo operativo. Tempi operativi possono essere di varia durata ma non possono superare, generalmente, le 24 ore. Periodi operativi di 12 ore sono caratteristici per incidenti in larga scala. Il comandante dellincidente determina la durata del periodo operativo in base alla complessit ed alle dimensioni dell incidente.

Per organigramma di dimensioni idonee per una gestioneefficace si intende il numero di persone, organizzate, che possono essere gestite efficientemente da un solo sovraordinato (superiore). Nell ICS , il numero controllabile per ogni supervisore assunto compreso tra 3 e 7 unit, con una media ottimale di 5. Se il numero aumenta o diminuisce il comandante di incidente dovr riesaminare la struttura organizzativa rispetto a detti principi.

Le strutture adeguate per lincidente si intende: un posto di comando dellincidente - ICP presso il quale il comandante dellincidente e lo staff di comando svolgono le rispettive attivit; unarea di attesa (staging area) presso la quale le risorse sono mantenute in attesa di essere impegnate nellincidente.

Altre strutture possono essere definite per incidenti che sono geograficamente sparsi, richiedono un gran numero di risorse o necessitano di risorse altamente specializzate.

Il sistema di gestione globale delle risorse: massimizza luso delle risorse, assicura il controllo delle singole risorse, riduce il volume di comunicazioni, definisce le responsabilit, riduce azioni indipendenti (freelancing), tutela la sicurezza del personale.

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Per ogni risorsa assegnata (umana o materiale) definito uno dei seguenti stati: assegnata quando efficiente ed impiegata, disponibile se efficiente ma non ancora impiegata, fuori servizio se non assegnabile o non efficiente.

Qualsiasi cambiamento nella stato delle risorse deve essere prontamente riferito al responsabile della Unit Risorse dalla persona che effettua il cambiamento.

La disponibilit del personale deve essere assicurata per tutto il sistema ICS. Tutto il personale deve registrarsi appena arrivato sul posto (check in). Per fare ci possono essere impiegate le unit risorse, le liste di assegnazione, il registro delle unita, ecc.. La registrazione avviene con lacquisizione del foglio di viaggio da parte dellunit preposta. Quando il personale non pi necessario per lintervento, deve essere registrato in uscita (check out) e rimosso dalla lista delle risorse.

I principi ICS possono e devono essere usati per tutti i tipi di incidenti, sia piccoli che grandi come la messa in sicurezza di un pericolo, lo spegnimento di un incendio, la ricerca di un bambino smarrito, la gestione di un post terremoto. Proprio perch ICS pu essere usato virtualmente per qualsiasi tipo di incidente e di qualsiasi dimensione importante che tutti i soccorritori usino da subito lapproccio ICS.

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ICS E CENTRI OPERATIVI (EOC - EMERGENCY OPERATIONS CENTER)

Molte organizzazioni prevedono e realizzano un EOC nellambito delle predisposizioni per lemergenza. Un EOC dove i capi dipartimento, i funzionari governativi e degli enti locali, gli ufficiali, i soccorritori volontari si riuniscono per coordinare il loro intervento in una emergenza. La relazione tra lEOC e la gestione sulla scena dovrebbe essere stabilita in anticipo, se possibile. La struttura ICS (sulla scena) e lEOC collaborano insieme con gli stessi obiettivi ma a differenti livelli di competenza. Il comandante di incidente responsabile per le attivit di soccorso in loco, lEOC responsabile delle attivit di supporto che il complesso governativo-amministrativo-sociale assicura allevento. Anche un EOC pu funzionare con una struttura ICS; nellambito della protezione civile opera, generalmente, con un differente sistema a funzioni. Se EOC opera con una struttura ICS non si deve confondere il personale EOC con il corrispondente sulla scena: essi hanno compiti ed obiettivi operativi differenti anche se lo stesso obiettivo globale.

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