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F.

Comunello - SOCIAL MEDIA E COMUNICAZIONE D'EMERGENZA molteplicità delle fonti di comunicazione: la


la crisi ha un decorso piu lento, il
disastro è immediato. comunicazione di un'emergenza si propaga
un disastro puo far avvenire al suo risorse: le emergenze ne molto piu in fretta e richiede l'espressione di
interno delle crisi, le crisi possono richiedono di piu rispetto alle molti piu attori in contatto con i media
acuirsi e diventare disastri a seconda del crisi. rispetto ad una crisi.
sistema sociale colpito.

ALCUNE DISTINZIONI: RISCHIO VS.


EMERGENZA/DISASTRO soggetti interessati: la comunicaz di crisi
- si parte da una crisi, evento che destabilizza le puo riguardare un soggetto privato (es.
routine di un'istituzione o organizzazione. c'è da azienda), quella di emergenza riguarda
un'altra parte l'emergenza/disastro, evento istituzioni pubbliche, poichè riguarda la
repentino, dalle conseguenze non facilmente sicurezza dei cittadini.
definibili.

ripercussioni politiche:
1. gli eventi emergenziali si pesanti in caso di incapacità
trasformano in eventi mediatici. dei governi.
forma di comunicazione peculiare.

LA COMUNICAZIONE DI EMERGENZA NEL CONTESTO CONTEMPORANEO


risposta polarizzata positiva o negativa
del pubblico basata su assunti teorici LA COMUNICAZIONE DI EMERGENZA -
della psicologia sociale: teoria G.ANZERA processo che dissemina info necessarie per
dell'attribuzione; teoria della contrastare un evento emergenziale
contingenza. (coombs, 2007). le istituzioni preparano gli
strumenti, addestramento team
comunicazione.
studio delle reazioni del pubblico
alle comunicazioni di emergenza:
comunicazioni poco chiare modalità comunicative di risposta all'emergenza
aumentano il panico. rivolte ai comunicatori istituzionali: buone pratiche
per interagire con i media durante l'emergenza (es.
principi base da non ignorare. consigli su come affrontare conferenze stampa).
curare fase pre-, stile comunicativo da adottare importante.
emergenziale e post-.

la comunicazione di emergenza 1. evitare i "no comment": le istituzioni


2. rispondere al massimo entro un'ora: essenziale
strategica mira a creare una cornice 3. coerenza nelle affermazioni: coerenza e sono obbligate a fornire info ai media, non
la rapidità di risposta. importante accreditarsi
comunicativa collegata all'intero costanza come base di un buon rapporto fa niente se all'inizio sono imprecise.
come unica fonte legittimata a fornire info, dati e
con media e opinione pubblica. piu esperti
settore del management direttive. non lasciarsi rubare la scena, stealing
devono concordare la linea da prendere.
dell'emergenza. thunder effect. 1
1. no public: soggetti che non comprendono 2. pubblico latente: gruppo sociale a 3. gruppo consapevole: esige un 4. pubblico attivo: direttamente collegato
la gravità della situazione e sottovalutano i rischio potenziale di subire effetti diretti flusso ininterrotto di info e direttive nella gestione dell'emergenza, sul campo,
messaggi di pericolo provenienti dalle o indiretti del disastro. da parte delle istituzioni. di supporto alle istituzioni.
istituzioni.

teoria della contingenza: comprendere grunig ha diviso la questi 4 tipi di pubblico si


quale è la risposta del pubblico a popolazione in 4 gruppi. presentano in simultanea, e
seconda del tipo di evento. necessitano dei flussi informativi
adattamento alle necessità delle che richiedono.
audience.

1. teoria dell'attribuzione: di fronte a


eventi negativi gli individui tentano di reputation repair delle istituzioni:
trovarne una causa e stabilire se sia recupero della legittimazione per le
umana o naturale. cercare i istituzioni che hanno sibuto critiche
responsabili. durante un'emergenza.

LA COMUNICAZIONE DI EMERGENZA NEL CONTESTO CONTEMPORANEO

comunicazione emergenziale - divisa in due G. ANZERA


LE FASI E GLI STRUMENTI DELLA
sub-fasi: gestione iniziale dell'emergenza (fornire COMUNICAZIONE DI EMERGENZA - la piu
info semplici, credibili e coerenti) e mantenimento importante guida teorica è la SCCT (situational
dei soccorsi (info piu complesse, aiuto alla crisis communication theory). allinea i contesti
comprensione dell'accaduto, correzione info con le corrette risposte a seconda delle sfide che
inesatte e rumors). pone l'emergenza.

comunicazione pre-emergenziale -
programmazione prima che scoppi
un'emergenza. innalzare il liv. di efficacia della la SCCT divide la comunicazione di emergenza in
comunicazione. consolidare i rapporti tra frze tre fasi: pre-emergenziale, emergenziale e
dell'ordine, sanitari, forze armate ecc. post-emergenziale. prevede inoltre due modelli di
comunicazione con importanza differente a
primo modello: nella condizione di assenza di dati, seconda di come si presenta la situazione di
secondo modello: gestione della info ed esperienze precedenti per chi deve gestire emergenza.
reazione dell'opinione pubblica. l'emergenza. il focus comunicativo sarà sulle fonti
selezione delle info da fornire al di informazione, scelta degli esperti e portavoce
pubblico, cura dei contatti con i media. con i media.
2
sub-fase della valutazione: emergenza mezzi di comunicazione durante
definitivamente superata, punto della situazione mezzi di comunicazione broadcast -
sub-fase della risoluzione: trarre prime un'emergenza: broadcast; one to one usati dalle istituzioni per comunicare
conclusioni, individuare risultati e pecche dei delle istituzioni. capire cosa ha funzionato nella unidirezionale; one to one bidirezionali;
comunicazione e cosa no. implementare i piani di con i cittadini. tv, radio, giornali, siti
soccorsi, messaggi di prevenzione, many to many (white,2011). internet.
raccomandazioni in caso che l'evento si ripeta. intervento per il futuro.

mezzi di comunicazione one to one


unidirezionali - email e sms dalle
istituzioni ai cittadini.

1. comunicazione post-emergenziale - mezzi di comunicazione one to one


due sub-fasi: momento della bidirezionali - da istituzioni a cittadini e
risoluzione dell'emergenza; momento viceversa. telefono e email gestiti spesso
della valiutazione. da un unico contact center.

comunicazione all'interno delle


istituzioni: bisogna esserci
coordinamento interno all'ente LA COMUNICAZIONE DI EMERGENZA NEL CONTESTO CONTEMPORANEO mezzi di comunicazione many to many -
coinvolto. usati dai cittadini per comunicare tra
loro. social media, impiegati anche dalle
G. ANZERA istituzioni per inserirsi in questo flusso
comunicazione tra le istituzioni: comunicativo.
comunicazione interistituzionale efficace e
coerente. evitare il fenomeno dei messaggi
contraddittori provenienti da piu esperti, per comunicazione di emergenza distinta in
evitare incomprensione e panico. base ai tipi di attori che sono chiamati LA COMUNICAZIONE D'EMERGENZA E LE
ad interagire tra loro. SFIDE PER LE ISTITUZIONI - la comunicazione è
comunicazione dalle istituzioni al pubblico: le un fattore strategico per una buona gestione
istituzioni non devono essere colte impreparate, dell'emergenza. come comportarsi, come
dare direttive e info chiare al pubblico. organizzarsi e rispondere all'emergenza.

comunicazione dal pubblico alle istituzioni: accuratezza del ci sono criteri che le istituzioni apertura e onestà nel fornire
elevato numero di contatti che arrivano, messaggio: info chiara devono rispettare nelle indicazioni: si evita la diffidenza
difficoltà nell'ascoltare ogni richiesta e dare e precisa. comunicazioni d'emergenza. nelle istituzioni pubbliche.
risposte immediate.

comunicazione tra i soggetti coinvolti comprensibilità del messaggio: ciclicità: il messaggio deve essere ripetuto
tempestività del messaggio:
nell'evento: rende i soggetti informati, linguaggio semplice, mirato, piu volte al giorno per piu giorni per
vuoti informativi possono
internet è un mezzo importante. privo di tecnicismi. ribadire l'importanza dell'info.
essere colmati da dicerie. 3
messaggi eccessivamente rassicuranti: diffondere info senza il controllo della realtà dei fatti: non perseguire i rumors: lasciare
lentezza nel rilascio delle informaszioni: tentativo di evitare il panico. ma il pubblico correre il rischio di mischiare messaggi utili con altri che le voci si diffondano senza
stealing thunders e delegittimazione non va tenuto all'oscuro. fuori contesto, rischio di richiedere azioni inutili che bloccarli o smentirli.
delle fonti istituzionali. fanno perdere tempo.

essere la causa dei


rumors: messaggi vaghi.

1. errori piu frequenti nella


comunicazione di emergenza.
impiegare portavoce non empatici: i
messaggi contraddittori da piu rappresentanti devono si essere freddi, ma
esperti: mancato coordinamento considerare l'impatto emotivo dell'evento e
inter-istituzionale. mostrare empatia, specie quando ci sono
vittime.

LA COMUNICAZIONE DI EMERGENZA NEL CONTESTO CONTEMPORANEO

oggi bisogna adattare la comunicazione G. ANZERA


di emergenza al complesso sistema LE BUONE PRATICHE: DALLE CHECKLIST ALLE
mediale, bisogna fare un attento lavoro CORNICI OPERATIVE ADATTABILI - pianificazione
di ricerca e di pratica. preventiva della comunicazione e schemi operativi
da seguire. bisogna creare
checkliststandardizzate e rigide da seguire o
schemi da adattare ai contesti?

manuale del CERC (crisis and emercency


risk communication) diffuso tra gli operatori
di emergenza. indicazioni e suggerimenti. considerare le componenti sociali: gruppi sociali
limite: scarso adattamento ai contesti ci sono comunque delle best piu isolati possono essere meno esposti ai
emergenziali. practices della comunicazione di messaggi emergenziali o meno capaci di prestare
pregi: checklist, dettaglio dei emergenza (glick, 2007). attenzione agli avvenimenti.
punti sulla buona
comunicazione di emergenza.

fonte e messaggio: la fonte


difetti: rigidità deve essere credibile, il chiarezza rispetto alla tenere in considerazione lo stato
delle procedure. messaggio specifico. gravità della situazione. d'animo delle persone coinvolte.
4
information: tweet che forniscono info e utenti
twitter: sns (social network site) information; media sharing; help and che si appellano a twitter per cercare info. tweet
piattaforma usata nell'evento fundraising; direct experience; che linkano news e tweet che mostrano immagini
catastrofico. che azioni svolgono reaction and discussion. degli eventi in corso.
concretamente le persone?

help and fundraising: tweet in


cui si chiede o offre aiuto,
un evento catastrofico rompe la routine donazioni alle vittime.
quotidiana, veloce riorganizzazione del
quadro cognitivo. le persone rispondono a
direct experience: tweet con
questa pressione attivando i propri network
narrazione personale dell'evento,
relazionali alla ricerca di supporto.
report degli avvenimenti in corso.
PER UN'ANALISI DEI COMPORTAMENTI E DEI
BISOGNI DEGLI UTENTI DI TWITTER - Bruns et al
(2012), classificazione delle fporme di attivazione
degli utenti di twitter in risposta all'emergenza. 5
1. Tecnologie comunicative embedded macrocategorie. reaction and discussion: tweet di
nella vita quotidiana delle persone. riflessioni generali provocate
pervasività che influenza la dimensione dall'evento, reazioni.
spazio-tempo.

bisogni legati all'informazione: TWITTARE IN EMERGENZA: ATTIVAZIONE DEGLI UTENTI E STRATEGIE ISTITUZIONALI
information seeking, ricerca di
timely information ecc. S. MULARGIA i tempi, lo spazio e la natura
dell'evento catastrofico generano
differenti comportamenti degli
bisogni legati agli usi sociali:
utenti su twitter.
controllare famiglia e amici,
mantenere un senso di comunità.
frastino et al (2012):
classificazione dei bisogni
degli utenti. la geografia fisica non è completamente
bisogni di convenienza.
cancellata dalla geografia mediale. il
luogo di una catastrofe incide sulla
risposta mediale all'evento.
bisogni legati a
humor o frivolezza.

bisogni di
anche il contesto culturale ha un ruolo decisivo.
automobilitazione a un liv. di base teorica ci sono tendenze es. i paesi anglosassoni hanno naturalizzato il
blumer (1974) approccio "usi e generali nell'uso di twitter in emergenza: meccanismo di raccolta fondi tra privati rispetto
gratificazioni": il consumo dei media prima ci si attiva a scopo informativo, poi c'è all'italia, che nella raccolta si lega ad
ricerca di supporto di massa è dettato da bisogni da un coinvolgimento piu o meno forte, che puo un'attivazione istituzionale.
emotivo e di cure. soddisfare. tradursi in azione.
5
Starbird e palen (2011) analisi delle forme di eppure twitter e i social possono PER UN EMPOWERMENT DEL RAPPORTO
volontariato online: analisi in occasione del contribuire a processi di CITTADINI-ISTITUZIONI - sensazione di perdita
terremoto di haiti del 2010. volunteers con empowerment (zimmerman, 2000). di potere dei cittadini davanti a un evento
chi twitta però non deve essere per
forza considerato un potenziale
gradiente differente di coinvolgimento. catastrofico. sentimenti amplificati su twitter.
volontario offline.

zimmerman, 3 livelli di
empowerment: individuale; delle
COSA STIAMO REALMENTE organizzazioni; della comunità.
OSSERVANDO - fenomeno di cultura
partecipativa, gli utenti usano i social
media come espressione diretta di
partecipazione.
individuale: sensazione di
esercitare il controllo,
1. ulteriore classe di messaggi, coinvolgimento in processi
creati per esprimere la volontà di decisionali.
testimoniare il loro coinvolgimento
nell'evento catastrofico.

TWITTARE IN EMERGENZA: ATTIVAZIONE DEGLI UTENTI E STRATEGIE ISTITUZIONALI

infine l'istituzione, passata S. MULARGIA delle organizzazioni: differenza tra


l'emergenza, può lavorare sui social a empowering organization (consentono alle
progetti di gestione partexipata persone di ottenere empowerment
dewlla situazione di emergenza. individuale) e empowered organization
(offrono nuovi servizi).

il materiale prodotto dagli utenti


consente poi all'istituzione di della comunità: cittadini con capacità,
produrre materiale accattivante, ma desiderio e risorse per impegnarsi nel
passato al vaglio degli esperti. miglioramento della comunità stessa.

CONCLUSIONI - scenario specifico: uso di


evento sismico, primo picco di attivazione twitter a ridosso di un evento sismico.
comunicativa degli utenti: subito dopo la scossa. l'ecosistema comunicativo contemporaneo
gli esperti comunicano dati provenienti da nuovi rapporti di forza e l'utente deve avere consapevolezza ha spazzato via uno schema rigido e statico
procedura scientificamente valida (risposta al mediazione tra utente e di essere parte di un pubblico e di di intervento.
bisogno immediato dell'utente). istituzioni presenti sui media. avere un pubblico. 6
attenzione alla strategia comunicativa dei sito web dell'INGV, istituto nazionale di LA MAPPATURA DEL SISTEMA WEB risultato: enunciatore centrale e
siti web delle agenzie nazionali, analisi geofisica e vulcanologia. confronto tra questo INTEGRATO - sistema integrato di canali che enunciatori secondari autonomi.
semiotica con dati qualitativi. concetto di e siti stranieri. usgs usa, jma giappone, gns fa capo a un unico enunciatore. al centro il
"utente modello" (derivato di "lettore science nuova zelanda. sito web ufficiale. www.ingv.it.
modello" di eco).

il sito rinvia a pagine interne ed esterne di


approfondimento. sito che rimanda ai siti delle
perchè i siti web sono ancora importanti? sezioni locali e sedi distaccate, caratterizzati
si rivolgono a un pubblico vasto, sono una da dominio di secondo livello,
piattaforma ufficiale, raccontano una www.nomesezione.ingv.it.
storia approfondita.

1. PERCHÈ I SITI WEB? - Social media all'interno del sito principale ci


fondamentali per qualunque organizzazione sono richiami ad altre famiglie
voglia essere su internet. non bisogna trascurare di siti come
però i siti, la forma piu assestata di ingvterremoti.wordpress.com.
comunicazione sul web.

COMUNICAZIONE WEB E ISTITUTI SISMOLOGICI: ANALISI SEMIOTICA social media attivi.


DEL SITO INGV E ALCUNI OMOLOGHI STRANIERI
info istituzionali: organizzazione e attività
dell'istituto. nello stile l'utente modello
sono i media, e poi istituzioni e comunità P. POLIDORO
scientifica. youtube, che riporta video su
fenomeni geofisici, conferenze,
interviste ecc. videonotiziario sui
casi di emergenza.
info che si trovano nel
sistema web ingv: 3 tipi.
divulgazione e ricerca scientifica:
approfondimenti soprattutto sui siti locali o twitter: dati sulle scosse con
blog. poco adatto ai media. utente modello magnitudo superiore a 2.
comunità scientifica e utenti interessati.

facebook: pubblicati i post del blog,


le schede degli eventi sismici,
raccolgono commenti ma non
forniscono feedback.

dati su eventi sismici: allo scopo di diffondere


app per dispositivi mobili: ingv
rapidamente i dati su un terremoto. twitter flickr: 2 profili. il primo ufficiale, foto di eventi e
canale piu adatto, info diffuse poi su fb, sul
terremoti (iphone); hai sentito il
terremoto? (android). appuntamenti. il secondo mostra foto di faglie o
sito. rivolto a un pubblico eterogeneo. fenomeni connessi ad attività sismica. 7
tutto si basa sull'utente macrocategorie dell'albero della tutti e 4 i siti detti prima scelta del labelling, etichette verbali che
navigazione del sito ingv: presentazione, contengono queste indicano le funzioni del sito o le sue sezioni
modello immaginato.
organizzazione storia e obiettivi; attività macrocategorie, ma con alcune e pagine. scelte lessicali. es: usgs usa
svolte, ricerche, progetti ecc.; eventi differenze. "products", jma "services".
naturali, dati raccolti; contatti e strumenti.
presentazione: ingv e gns all0inizio
dell'albero; usgs in penultima posizione e
jma nella barra secondaria. strategia
il cuore è l'albero della navigazione: cioè la istituzionale vs strategia pragmatica.
ramificazione delle sezioni principali del
sito. esso è il modo in cui l'enunciatore ha
organizzato il suo materiale in categorie e
priorità. CHI SIAMO? - costruzione dell'identità
attraverso un sito. pagina di
presentazione, diversa per i 4 siti
presi in esame.
1. ARCHITETTURA DELL'INFORMAZIONE -
organizzazione delle informazioni in un sito.
informazioni che traiamo dalla relazione fra le
pagine, detto blueprint.

INGV - presentazione nella pagina


COMUNICAZIONE WEB E ISTITUTI SISMOLOGICI: ANALISI SEMIOTICA introduttiva della prima sezione. parole
DEL SITO INGV E ALCUNI OMOLOGHI STRANIERI greimasiane: il soggetto è l'istituto, che
fase della manipolazione: nella narrazione il
deve avere un programma narrativo PN e
destinante deve rivolgersi ad un destinatario
un obiettivo, cioè il raggiungimento di un
soggetto, ma nel testo di presentazione dell'ingv P. POLIDORO Oggetto di valore.
non ci sono cenni al destinante, rischio di
galleggiamento in un isolamento narrativo, volto
alla ricerca del sapere per se stesso.

articolazioni interne oggetto di valore: sapere e


del racconto. trasmissione del sapere.
fase della competenza: si acquisiscono i mezzi PN dell'Ingv: "raccogliere realtà scientifiche
nazionali nei settori di geofisica e raccolta e diffusione dei dati.
necessari a compiere l'azione. competenze
cognitive e materiali. l'ingv non fa riferimento alle vulcanologia". missione principale:
cognitive, ma si concentra sul "poter fare". "monitoraggio di fenomeni geofisici",
"sorveglianza della sismicità del territorio". il
PN principale è quindi monitorare e sorvegliare. termini greimasiani, fare emissivo (esercitato
dall'enunciatore) e fare remicettivo
(dell'enunciatario), tutto questo inserito in un fare
informativo, quando la validità del sapere non è
il fare è persuasivo quando l'enunciatore messa in discussione.
fase performativa: complicazioni
pn secondario: "diffondere la deve convincere l'enunciatario, che
della storia, presenza di
cultura scientifica". eserciterà un fare interpretativo. non è il caso
anti-soggetti. non ci sono.
dell'ingv.
8
l'ingv è un attante collettivo: attore composto da discorso in terza persona: enunciatore comunicazione
tanti individui. è paradigmatico, dove tutti hanno implicito. all'enunciatario empirico (utente impersonale e distante.
caratteristiche comuni e appartengono a un singolo lettore) viene lasciata libertà di indentificarsi
gruppo senza distinzioni. o no con l'enunciatario implicito.
JMA - analisi della narrazione. differenze
con ingv. si presenta come componente
di un'entità piu ampia, l'amministrazione
giapponese. è un attore collettivo
compatto.
1. in sintesi, racconto narrativo dell'ingv: soggetto senza
destinanti espliciti, che deve compiere un compito non
difficoltoso. ha capacità tecnica e conoscenza non
manifeste, colte dal lettore. l'oggetto di valore è cognitivo è parte di un attante sintagmatico,
(sapere), non si sa se è un valore di base (sapere per il costituito da individui e gruppi
sapere) o d'uso (strumentale alla realizzazione di altri PN). con compiti diversi.
non sono chiari i rapporti con altri attori, come governo o
società. quindi il fare dell'istituto sembra autoreferenziale.

orientato al dover fare: riferimenti alla


legge. obblighi, dovere. chiara gerarchia.
progressiva inclusione a la Manipolazione secondo il dovere è
livello lessicale forte. quindi il destinante è esplicito, la
dell'enunciatario in un noi COMUNICAZIONE WEB E ISTITUTI SISMOLOGICI: ANALISI SEMIOTICA società.
inclusivo. DEL SITO INGV E ALCUNI OMOLOGHI STRANIERI

P. POLIDORO
compito da svolgere mostrato programma narrativo: due collegati, monitorare
come difficile, minimizzare i rischi e l'ambiente e preveinzione e mitigazione dei
le perdite dell'anti-soggetto disastri naturali. valore d'uso, non valore per
naturale. se stessi. il fare informativo innesca un fare
pragmatico.

forte componente
pragmatica.
strategia enunciativa oggettivante
come nel sito dell'Ingv.
il destinante sociale è la nazione: l'usg
serves the nation. come la jma, ma
mentre nella jma la nazione è lo stato, qui USGS - attore collettivo, rete di attori pubblici e
la nazione è i cittadini. privati. programma narrativo comune. attante
collettivo sintagmatico. valorizzata la differenza
oggetto di valore: sapere ("information"). di ruoli e funzioni.
obiettivo dell'attore collettivo fornire info che hanno però un valore la competenza è frutto di
è assicurare l'Oggetto di d'uso. fare informativo, ma i destinatari poter fare e saper fare,
valore: quality of life. sono espliciti. "experts", "expertise".
9
maggior presenza di lessico e
valori economici. scopo: posizione di rilievo della storia competenza basata sul saper fare. si presenta
creazione di ricchezza. dell'istituto, investimento sul valore come blasonata e autorevole, usa una
tradizione, "since 1865". strategia enunciativa della distanza
istituzionale, che vede in campo solo
l'enunciatore (noi esclusivo).

1. GNS SCIENCE - istituto di ricerca


privato che lavora prevalentemente
per il settore pubblico.

LE INTERFACCE GRAFICHE -
architettura del sito (web design),
COMUNICAZIONE WEB E ISTITUTI SISMOLOGICI: ANALISI SEMIOTICA artefatto visivo con forme, colori e
DEL SITO INGV E ALCUNI OMOLOGHI STRANIERI spazi (visual design). i siti presi in
esame si somigliano.
P. POLIDORO

i siti però si stanno trasformando e sono


diventati strumenti di storytelling. le gabbie
grafiche si sono allargate. gli interlocutori non
sono solo i tecnici, ma anche i media e i
cittadini.

siti opachi: struttura spaziale rettilinea,


interfaccia opaco tipicamente moltiplicazione di cornici e delimitatori,
utilizzato da un enunciatore come sfondo bianco, testi verbali, colori piatti.
informatore distaccato. massimizzati gli spazi di informazione e
navigazione. 10
white 2012: caratteristiche delle attività delle burns et al 2012: analisi dell'attività su twitter i social sono fondamentali dopo
pubbliche amministrazioni in piattaforme social, durante le alluvioni austrialiane del l'emergenza, per ricostruire le relazioni
ruolo di diffusione di comunicaz istituzionale queensland. ruolo giocato dall'account sociali, condividere esperienze,
top-down e pratiche di coinvolgimento bottom-up @QPSmedia (account ufficiale della polizia esprimere lutto e solidarietà, costruire la
dei cittadini. del queensland). memoria collettiva.

#TERREMOTO: UN'ANALISI DEL RUOLO DI


TWITTER DURANTE IL TERREMOTO IN EMILIA
ruolo dei sns durante i disastri (MAGGIO 2012) - maggiori scosse 5.9 e 5.8. 27
naturali. differenti studiosi che hanno vittime, 400 feriti e 15.000 sfollati. edifici
condotto differenti analisi. danneggiati e crolli.

1. i social media sono diventati parte


integrante del civic engagement, la è stato uno dei primi disastri naturali
partecipazione politica ecc. commentati su twitter. #terremoto finì
tra i trending topic.

SOCIAL MEDIA E DISASTRI NATURALI: UN'ANALISI DEI TWEET DURANTE


twitter è caratterizzato da un IL TERREMOTO IN EMILIA (MAGGIO 2012)
orientamento verso una
comunicazione in tempo reale. F. COMUNELLO, L. PARISI analisi di 12.799 tweet che contengono la
parola chiave terremoto o earthquake, sono
prodotti tra il 20 maggio e il 4 giugno e sono
geolocalizzati in italia.

nella zona bianca i tweet sono


molto meno frequenti.
fonte per la ricerca su twitter:
estratte info dall'ingv attraverso la
nella zona rossa il picco si registra streaming API di twitter.
immediatamente dopo le scosse maggiori,
ma sempre meno della zona verde tweet piu intensi dove è stata
(probabilmente piu densamente popolata). avvertita la scossa.
importanza dei tweet geolocalizzati
per capire se la vicinanza geografica
L'USO DI TWITTER DURANTE UNA SEQUENZA incide su differenti strategie nell'uso
SISMICA: DISTRIBUZIONE ORARIA E GIORNALIERA 3 zone: zona rossa, dove il sisma è stato piu di twitter.
DEI TWEET - picchi di tweet nella prima ora dopo le percepito; zona verde, dove il terremoto è stato
scosse principali. la piu alta concentrazione si avvertito ma con minore intensità; zona bianca,
verifica nella zona verde. dove non è stato percepito. 11
nelle zone interessate dal sisma c'è UNO SGUARDO ALLA "GRAMMATICA" DI
si registra che persino chi non usava zona rossa e verde: piu concentrazione
un'attività sul social molto piu intensa, TWITTER: USO DI MENTION (@), HASHTAG (#),
assiduamente twitter, se si trovava in di hashtag. zona bianca: piu
anche da parte di chi non usa RETWEET (RT) E LINK - l'hashtag è il simbolo per concentrazione di rt e mention.
zona rossa o verde lo utilizzava, a organizzare efficacemente una conversazione su
abitualmente il social.
fronte della forte esigenza twitter.
comunicativa.
usi differenti del social: chi
non è stato coinvolto riporta
le esperienze altrui.

zona rossa: 6 account. profilo


istituzionale @ingvterremoti;
@gazzettamodena, @skytg24; twitstar
1. COINVOLGIMENTO DEGLI UTENTI @redronnieroxy e @dimarziotweeet.
NELL'USO DI TWITTER RISPETTO ALLA LORO
DISTANZA DAL SISMA - utente piu attivo:
@ingvterremoti (909 tweet geolocalizzati).
2°utente piu attivo era un semplice cittadino
nella zona rossa.

SOCIAL MEDIA E DISASTRI NATURALI: UN'ANALISI DEI TWEET DURANTE account piu citati.
IL TERREMOTO IN EMILIA (MAGGIO 2012)

zona verde, #terremoto, #earthquake. zona


F. COMUNELLO, L. PARISI
bianca, generici commenti sul terremoto,
#unomattinaestate (copriva info sull'evento),
#emilia (generale) e # riguardanti altre cose non
inerenti al terremoto. zona bianca: 19 account. 1
istituzione, 4 media, 9
twitstar, 2 utenti comuni, 1
giornalista.

zona verde: 17 account.profilo ingv;


VISUALIZZARE I DATI ATTRAVERSO L'USO media (skytg24, gazzettamodena,
DEGLI HASHTAG - differente uso in relazione TWITSTAR E HUB: ESERCITARE INFLUENZA IN mediaset, reuters, la7tv,
UN NETWORK - ruolo delle twitstar nelle nelle zone interessate, gli utenti tendono repubblicait ecc.; twitstar ecc.
alla localizzazione degli utenti. zona rossa,
comunicazioni di emergenza. sono utenti hub, a cercare i media, quindi le info, piuttosto
#terremoto, altri # contengono info puntuali
gli utenti comuni cercano info da loro quando i che le twitstar, nella zona bianca al
come indicazioni.
profili istituzionali lasciano vuoti. contrario.
12
informazioni di prima mano; localizzazione; tweet analisi dei tweet per contenuti e informazioni di prima mano - frequenti
emotivi; descrizione degli effetti; interruzione della categorizzazione di 12 categorie in localizzazione - zona rossa e
nella zona rossa e verde. riportano verde. localizzazione
routine; informazioni di seconda mano; commenti; particolare (fatto dalle autrici) dai esperienza personale e diretta, spesso dell'utente e dell'epicentro.
ironia; richiesta di info; diffusione di info; meta social tweet piu ai meno frequenti.
media; altro.
molto brevi, anche solo "terremoto".

tweet emotivi - gli utenti esprimono


20 maggio (nelle due ore successive le loro emozioni. paura,
alla scossa): 1857 tweet, 1400 zona esasperazione, panico, rabbia.
verde, 408 rossa, 49 bianca. 29
maggio cosa simile.
descrizione degli effetti -
descrizione dei danni prodotti in
relazione al luogo dove l'utente
1. L'USO DI TWITTER NELLE ORE si trova.
SUCCESSIVE ALLE DUE MAGGIORI
SCOSSE SISMICHE - 20 (5:59) e 29 (10:59)
maggio.
informazioni di seconda mano -
contribuire a dare maggior
nel corso dell'emergenza, gli utenti SOCIAL MEDIA E DISASTRI NATURALI: UN'ANALISI DEI TWEET DURANTE visibilità ad informazioni che
ricercano info affidabili e puntuali. le IL TERREMOTO IN EMILIA (MAGGIO 2012) circolano.
istituzioni pubbliche italiane devono
ancora conquistare tale posizione F. COMUNELLO, L. PARISI
comunicativa. tweet ironici - 12,7% di tweet. causa della
scossa la fidanzata che dormiva, i
postumi di una sbornia ecc. riferimenti
alla profezia maya ecc.

CONCLUSIONI - l'intento era di


interruzione della routine - gli utenti
descriveree le modalità di diffusione
raccontano quello che stavano facendo al
delle info sui social dopo un evento
momento della scossa. storytelling
sismico. twitter è strumento di
autobiografico in tempo reale. nella zona
comunicazione in tempo reale.
verde molti fanno riferimento al sonno, sono
stati svegliati dalla scossa.

informazioni utili - categoria richiesta di informazioni - si chiede se commenti - ruolo dei mass media durante
meta social media - numero limitato di l'emergenza (gli utenti lamentano l'assenza di
residuale, quasi assenti i tweet tweet. commenti sul ruolo giocato dai altri hanno percepito il terremoto, si vuole
con info pratiche relatigve al comprendere cosa è accaduto altrove, si info), proteste contro le pubbliche istituzioni;
social media. "facebook meglio di tweet di solidarietà ecc.
terremoto. vuole sapere se amici stanno bene.
skytg24". 13
in medicina l'emergenza è punto di vista psicologico: emergenza è sorpresa: interruttore che si accende l'emergenza sconvolge la realtà
pericolo di vita. richiesta presenza di una minaccia, richiesta di all'insorgere dell'emergenza. rapido caratterizzata dalla quotidianità.
immediatezza di soccorso. attivazione rapida di decisione, clima adattamento a un improvviso cambiamento.
emotivo congruente alla situazione stupore ad un evento ignoto.
(sbattella, 2009).

messa alla prova la capacità di


resilienza e adattamento. un emergenza
legge italiana dell serv. naz. della prot. civile: è tale perchè è una situazione alla quale
l'emergenza e il verificarsi di calamità naturali non siamo preparati.
o connesse con l'attività dell'uomo ... che
debbono essere fronteggiate con mezzi e
poteri straordinari.

L'AFFERMARSI DELLA PSICOLOGIA


DELL'EMERGENZA - cambiamento culturale dagli
1. psicologia dell'emergenza, nuovo
anni 90. le società hanno raggiunto un alto livello
ambito di ricerca. differenti
di benessere psico-fisico. attenzione agli
connotazioni del termine emergenza in
interventi psicosociali dopo una catastrofe da
base ai contesti.
parte dei governi.

ISTANTI, ORE, GIORNI DOPO IL TERREMOTO. SPUNTI DALL'ANALISI


DEI TWEET PER LA PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA equipes psicosociali per le
emergenze, EPE, per il supporto
fase di ristabilizzazione - psicosociale alla popolazione
dall'ottava/dodicesima settimana successiva
M. SARRICA, M.P. GERMANI, S. BRONDI colpita dalla calamità.
all'evento. progetti di intervento a lungo
termine. ripristino della normalità. progetti
mirati per tipologie (es. nelle scuole). L'INTERVENTO IN PSICOLOGIA
DDELL'EMERGENZA - prevede il sostegno della
comunità e dei soccorritori, attraverso azioni
mirate preventive, concomitanti e successive.
prima fase successiva all'evento - tempo
due ambiti di intervento.
tra il giorno dopo l'evento e
l'ottava/dodicesima settimana dopo.
interventi psicosociali e psicoeducativi,
aiutare a capire e a gestire l'accaduto
(coping). emergenze individuali o di numeri
contenuti di persone; emergenze
collettive (es.terremoti).

fase di emergenza - subito dopo l'evento. analisi dei intervento a emergenza avvenuta: monitorare
bisogni psicologici e attività di sostegno. e sostenere le persone coinvolte. intervento intervento preventivo:
monitoraggio dei bisogni psicologici dei singoli e sul luogo del disastro (punto zero) o in luoghi preparazione delle persone a
della comunità, far sentire la propria presenza e di raduno dei superstiti. tale intervento va rischio, formazione degli
assistenza specialistica. distinto in tre fasi temporali. operatori. 14
vittime di sesto livello - che avrebbero potuto essere
vittime di quarto livello - membri della vittime di quinto livello - persone non
vittime di terzo livello - i vittime di primo livello, chi ordinariamente avrebbe
comunità al di fuori dell'area colpita, coinvolte ma che si identificano con le
soccorritori sul luogo del dovuto trovarsi sul luogo del disastro ma trovandosi
coinvolti o interessati dall'accaduto. vittime, forte reazione emotiva.
disastro. altrove si è salvato.

LE REAZIONI ALL'EVENTO - effetti di natura


fisica, cognitiva, emozionale e relazionale. i
sintomi possono durare per giorni, settimane
vittime di secondo livello - o mesi dopo l'evento.
parenti e amici delle vittime
di primo livello.

1. Superstiti e soccorritori sono i cosa determina una maggiore resilienza


destinatari dell'intervento psicologico. in alcuni soggetti e una minore in altri?
sei categorie di vittime (taylor, frazer, caratteristiche personali, fattori di rischio,
vittime di primo livello - 1982). precedenti traumi, esposizione all'evento
direttamente coinvolte. ecc.

ISTANTI, ORE, GIORNI DOPO IL TERREMOTO. SPUNTI DALL'ANALISI


DEI TWEET PER LA PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA
LE PAROLE DAGLI EPICENTRI - le mancare la terra sotto i piedi: il terremoto è
parole sono in relazioni reciproche. una paura ancestrale e profonda. il terreno è
"scossa" legata a "sentire", "forte";
M. SARRICA, M.P. GERMANI, S. BRONDI
la nostra fonte di stabilità. il terremoto priva
"fare"; "sentire" ecc. il soggetto dei luoghi simbolo della sua
identità.

pronome "noi" utilizzato dagli


utenti piu vicini all'epicentro, "io" in un quadro di incertezza e paura
da quelli piu lontani. costante come il terremoto, è
fondamentale la condivisione
social di informazioni accurate.
seguono scossa, paura,
casa, cazzo, notte, giugno,
vittima ecc.
individuate 8 zone a seconda della distanza in IL TERREMOTO IN EMILIA: SPUNTI
km dall'epicentro. i vissuti emozionali piu DALL'USO DI TWITTER PER LA
espresso sono paura, ansia, tranquillità, I RISULTATI - ampiezza del vocabolario: PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA - analisi
panico, coraggio. i contenuti emotivi compaiono 108.599 forme lessicali. natura lessicometrica dei tweet durante gli eventi
aumentano nei giorni delle scosse piu forti. polisemica dell'emergenza e dei suoi effetti. sismici in emilia.
contenuti leessicali di natura polifonia della narrazione dei vissuti.
fisica, cognitiva ed emotiva. "terremoto" parola piu usata.
15
classe 2 - dimensione esperienziale. classe 3 - contenuti a contesto locale. classe 4 - componente assistenziale.
localizzazioni, descrizioni dell'evento, menzionati i luoghi specifici, luoghi simbolo, riferimenti all'emergenza e alla sua
descrizioni intensità, reazioni. riferimento a crolli. tweet inviati dalle zone gestione. zone piu lontane dagli epicentri e
piu vicine agli epicentri. nelle giornate successive alle grandi
scosse.

classe 1 - piu ampia, forte componente IL PRIMO GIORNO NELL'EPICENTRO - indagine


emotiva. "ansia, coraggio, cuore, forza, dei 612 tweet inviati nel giorno della prima scossa
paura, sicuro ecc.". imprecazioni, dalle persone piu vicine all'epicentro. "sentire,
riferimenti agli affetti, ricerca di info. dormire, tremare, svegliare". assenza di "fare",
dovuta al senso di impotenza per lo shock.

1. PRINCIPALI TIPOLOGIE DI
MESSAGGI - 4 classi, ognuna con 3 classi di contenuti.
peculiari forme lessicali.

ISTANTI, ORE, GIORNI DOPO IL TERREMOTO. SPUNTI DALL'ANALISI


DEI TWEET PER LA PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA
i sm possono essere parte integrante
della cassetta degli attrezzi della M. SARRICA, M.P. GERMANI, S. BRONDI
psicologia dell'emergenza.

classe 1: dimensione esperienziale,


frattura della normalità, nominate città
colpite e intensità. tweet dalle aree piu
i social consentono di avere lontane dall'epicentro, 30,40km.
accesso rapido al punto di vista
dei diretti interessati.
classe 2: dimensione esperienziale ed emotiva,
descrizione delle azioni individuali prima e dopo
la scossa. manifestazioni di scoraggiamento ma
anche speranza. zone tra 10 e 30 km
dall'epcientro.

twitter aiuta a capire gli umori e i bisogni


delle popolazioni colpite. utile ad esaminare SPUNTI SULL'UTILITÀ DI TWITTER PER GLI
classe 3: contesto locale. luoghi e simboli
l'evolversi dello stato emotivo delle INTERVENTI IN PSICOLOGIA DELL'EMERGENZA -
storici. ferite piu o meno profonde, comunità
popolazioni colpite per adottare strategie di twitter come strumento per cercare e fornire info colpite, riferimenti alla ricerca di informazioni.
coping. su di se sui propri cari e sulla situazione. tweet tra 10 e 20 km dall'epicentro.
16
GIORNO, ORE, MAGNITUDO - in è notevole l'ondata di tweet GLI UTENTI - attivi 4443 utenti tra il 21 e l'1. un 1%
LA RICERCA: METODO, OBIETTIVI, ANALISI corrispondenza alle scosse piu forti si nelle ore piu vicine alla di utenti ha prodotto il 24% dei tweet analizzati, si
DEI DATI - tweet, aiutano a capire come gli registra una maggiore intensità di tweet. scossa di terremoto. tratta di una minoranza molto attiva nell'arco
utenti affrontano il terremoto nei primi undici 21,23,30 giugno scosse piu forti. temporale analizzato.
giorni di emergenza. 12.250 tweet tra il 21
giugno e l'1 luglio.
la pluralità di voci della rete colma il
vuoto informativo che caratterizza il
caso di studio. categorizzazione degli
users, 5 categorie.
caso peculiare: la sequenza sismica
avviene in un arco temporale dilatato
da giugno a ottobre. 1. media e informazione:
testate giornalistiche o
giornalisti e operatori di info.

1. giugno 2013. piu di 1.300 scosse.


2. esperti: tra cui l'ingv
terremoto piu forte 5.2 nelle alpi
terremoti. protezione civile.
apuane il 21 giugno.

i tweet sono un'utile mappa 3. citizen journalism: account che


geografica digitale del sisma. UN'ANALISI DEI TWEET DURANTE IL TERREMOTO IN LUNIGIANA-GARFAGNANA fanno giornalismo partecipativo,
es. @youreporter.
M. PUSCEDDU
RIFLESSIONI CONCLUSIVE - esigenza
primaria: bisogno informativo. decisive 4. politica e territorio: account istituzionali
nella prod. di tweet le ore immediatamente come l'ufficio stampa della regione emilia,
successive alle scosse. gli utenti piu attivi la provincia di lucca ecc.
appartengono al mondo informativo.

GLI HASHTAG: LA GEOGRAFIA DEL 5. utenti ordinari: users che


SISMA - da min 1 a max 11 # per tweet. godono di minore visibilità e
1.407 hashtag diversi. #terremoto, influenza.
#lunigiana, #garfagnana. riferimenti
geografici perlopiu.
assenza di tweetstar,
GLI URL - possibilità di ampliare il discorso. MENTION E RETWEET: TRA COMPETENZA E non ci sono celebrità.
1.920 URL. generalmente, l'elemento INFORMAZIONE - 10.084 tweet, 6273
multimediale viene accostato al tradizionale questo terremoto è caratterizzato mention/retweet. tra i piu menzionati e retwittati
pezzo scritto dal giornalista. a tre giorni dalla da una minore copertura mediale. emerge INGVterremoti e Corriereit. volontà negli
prima scossa gli utenti arricchiscono di materiali probabilmente perchè si è trattato utenti di coinvolgere voci autorevoli nei propri
e contenuti i propri tweet. di un territorio montano ristretto. tweet.
17
il terremoto è qualcosa di istantaneo, come #allertameteosar, partito dal basso, UN'ANALISI DI #ALLERTAMETEOSAR -
volontari digitali aggregati attorno a testimonia anche l'uso del linguaggio su twitter, dimostra civic engagement. risposta quali forme di attivazione ci sono state
#alllertameteoSAR. twitter è utile strumento mentre l'alluvione lascia un minimo margine del pubblico alle accuse di lentezza attorno a questo #? è stato concepito e
catalizzatore, dando vita a sistemi di temporale di azione, è meno immediata. nella risposta comunicativa delle creato come strumento di supporto nella
raccolta info. #terremoto per i terremoti, e per le alluvioni? istituzioni preposte. gestione dell'emergenza.

anche le alluvioni hanno generato


un'ampia attività sui sm. qui le forme di analisi dei tweet dal 18 al 24 nov con
attivazione sono volte al supporto questo #. 93.091 tweet. analisi
operativo, con attenzione a richieste e quantitative e qualitative.
offerte di aiuto.

1. 18 nov 2013. precipitazioni intense in #ALLERTAMETEOSAR: LA NASCITA DI UN


sardegna. piogge torrenziali, allagamenti, HASHTAG "DI SERVIZIO" - il primo tweet
inondazioni. 16 morti e 1 disperso. alcuni propone l'# per segnalare i problemi del
fenomeni alluvionali sono drammaticamente maltempo in Sardegna. l'autore era
nella memoria collettiva. @insopportabile, noto su twitter.

tutte queste operazioni sono percepite dagli #ALLERTAMETEOSAR: ANALISI DI UN HASHTAG DI SERVIZIO TRA
utenti come opera, dalla piu alla meno # affiancati: pioggia, maltempo,
impegnata, di volontariato digitale. persino DINAMICHE DI INFLUENZA E NUOVE FORME DI ENGAGEMENT diluvio, olbia, cagliari, sardegna
distinguere l'# ufficiali dagli # inutili come (spesso abbinato con maltempo,
"forzasardegna" è un'utile moderazione. L. PARISI, F. COMUNELLO, A. AMICO allertameteo) ecc.

METRICHE DI BASE: UTENTI, RETWEET, DIFFUSIONE E AFFERMAZIONE DI


URL - 25mila utenti, nella settimana #ALLERTAMETEOSAR: VOLUME DI TWEET
analizzata, hanno usato l'#. elevata presenza NEL TEMPO E "CURA" DELL'HASHTAG -
di URL nei tweet. elevato n°di retweet (ancora 18-19 nov analizzati 75mila tweet, picco nella
piu degli eventi sismici). notte tra le due date.

il 19 si chiede alle autorità di dare


notizie verificate. si accentuano le
polemiche per il silenzio social delle andamento temporale diverso rispetto ai
istituzioni. terremoti, dove si rilevano picchi
immediatamente dopo le scosse. un'alluvione è
un fenomeno cumulativo. i momenti piu
dalla sera del 18 si rileva un crescente drammatici si sono verificati durante la notte, in
coinvolgimento di testate e attori istituzionali dati qualitativi: analizzata l'attività alle 23:00 l'# ha raggiunto i trending topics corrispondenza con i picchi su twitter.
sardi. dalle 23 si ha un'operazione di di @insopportabile, è volto a di twitter. questo ha contribuito a
"moderazione" dell'#. "é un canale per le diffondere l'# e dare una incrementare l'attenzione sull'accaduto.
informazioni URGENTI, non per i pensieri". dimensione operativa. questi sono dati quantitativi. 18
LE TRAIETTORIE DELL'INFLUENZA: IL RUOLO DELLE la maggior parte dei tweet ANALISI DEI TWEET GEOREFERENZIATI milano è la terga grande città a liv nazionale e
ISTITUZIONI E DEI MEDIA - due soli account ritwittati (min 100 retweet) - ritrosia degli utenti twitter all'utilizzo di la prima del nord in quanto a tweet
istituzionali hanno avuto ruolo di rilievo: il comune di contiene informazioni utili. forme automatiche di georeferenziazione. georeferenziati. roma è al secondo posto dopo
cagliari e il comune di oristano. limitata influenza di al comune di cagliari nel quale risiede
alcuni account non ufficiali della prot. civile. @insopportabile.

gli utenti piu ritwittati sono stati marco mengoni,


i comuni piu colpiti dall'emergenza
emis killa e flavio briatore. sono hub, connettori,
risultano essere quelli con un numero
utenti con un gran numero di follower. a parte i
molto elevato di tweet georeferenziati.
vip vengono ritwittati cittadini legati al territorio
sardo come il gia citato @insopportabile.

1. LE TRAIETTORIE DELL'INFLUENZA: CONCLUSIONI: IL CONTRIBUTO DELLE


MENTION E RETWEET - i rt consentono CULTURE PARTECIPATIVE NELLA
di rilanciare l'info di altri, le mention COMUNICAZIONE DELL'EMERGENZA -
citano antri utenti. L'evento sardo è interessante, è un
esempio di moderazione condivisa di un
#ALLERTAMETEOSAR: ANALISI DI UN HASHTAG DI SERVIZIO TRA hashtag.
DINAMICHE DI INFLUENZA E NUOVE FORME DI ENGAGEMENT
è compito di istituzioni e operatori della
comunicazione comprendere come agire in questo
L. PARISI, F. COMUNELLO, A. AMICO
scenario per valorizzare il contributo degli utenti
nella gestione e diffusione di info tempestiva e
verificata durante disastri naturali.
è uno dei primi casi in italia in cui un # è strumento
di utilità pratica operativa. esempio di
partecipazione degli utenti. contrapposizione tra
l'efficacia dei volontari digitali e la scarsa attività
delle istituzioni locali.

costante dialogo con un piu ampio


ecosistema digitale: fb, mappe, google
processo di civic political engagement,
docs ecc. tutto orientato a un obiettivo
volontariato digitale e disaster relief. ci
progressiva affermazione di processi condiviso.
processi top-down e bottom up di troviamo di fronte alla presa di parola d3ei
di disintermediazione nell'accesso influenza reciproca tra gli attori networked publics (boyd, 2007) che
all'informazione online. nell'ambiente mediale. dialogano in un'arena. 19
mappa creata da un'interaction designer sarda, grande attivismo digitale. le AMMINISTRAZIONI E CITTADINI NEL WEB crisi delle tradizionali forme di
utile a segnalare le criticità orografiche della amministrazioni pubbliche sarde si SOCIALE: PRATICHE DI PARTECIPAZIONE, partecipazione democratica ed emergere
strada, coordinare i soccorsi, evidenziare sono dimostrate impreparate. ENGAGEMENT E MUTUO SOCCORSO - di pratiche piu individualizzate di
persone disposte ad aiutare. strumento trasformazione sociale dei rapporti tra le partecipazione e attivismo.
immediato, ha consentito ai cittadini di persone. trasformazioni dell'agire sociale e
partecipare. politico.

importanza delle crowdmap: mappe internet e social media modificano le


condivise, una in particolare è SardSOS, relazioni. il cittadino ha potere
forma di engagement dei cittadini in comunicativo. processo di
occasione dell'alluvione del 2013, dopo il mediatizzazione di tutte le reti sociali.
ciclone cleopatra.

forme singole o collettive di


1. potenzialità comunicative delle
partecipazione e mediattivismo civico.
piattaforme partecipative 2.0 in
piattaforme 2.0 e social media. i media
occasione di emergenze climatiche
sociali promuovono un empowerment
e situazioni di crisi ambientale.
soggettivo in senso civico.

COMUNICAZIONE DI CRISI E PRATICHE DIGITALI DI ENGAGEMENT:


quando sono assenti le istituzioni, le
piattaforme come quelle dette prima, le
IL CASO DELLA MAPPA CONDIVISA SARDSOS nel caso dell'alluvione in
sardegna l'engagement dei
mappe condivise, sono un esempio cittadini era evidente.
pratico di "informazione di mutuo A. LOVARI, F. MURTAS
soccorso".
si sta via via affermando, tra istituzioni e
un'info istituzionale è utile per arginare il cittadini, una comunicazione pubblica
torrente di notizie false e quindi allarmismi conversaszionale e relazionale multicanale.
o azioni errate nelle situazioni di istituzionalizzazione dei sm.
emergenza.
media civici: piattaforme ibride tra reti civiche e
altro es: forte ruolo istituzionale del media sociali. mettono a disposizione dei cittadini
comune di firenze nel 2012 con strumenti tipici dei media sociali, strutturati in
#firenzeneve, il comune ha chiesto la modo da favorire l'estensione di legami sociali e
collaborazione dei cittadini in una c.s. impegno civico.

FLUSSI COMUNICATIVI DI EMERGENZA - tutte


enti locali come il comune di monza hanno queste piattaforme nascono dalla volontà dei
un crisis management social media plan, producono attività rilevanti per la comunità a cui
cittadini di sopperire ai vuoti comunicativi delle esempio:
documento ufficiale per gestire la si riferiscono, per innescare un processo
PA (pubbliche amministrazioni). cittadini che liquidfeedback,
comuncazione del rischio. positivo di nuove relazioni dialogiche con le
airesis, ecc.
vogliono farsi sentire. amministrazioni pubbliche. 20
le crowdmap consentono di creare una storia
creata da 4 attivisti kenyoti nel 2007 per ushahidi ha coperto eventi come il corale (storytelling) non filtrata. dati fenomeno del crisis mapping.
avere info sui cittadini durante le violenze terremoto di haiti e del cile del 2010, quantitativi e qualitativi accumulati su una partecipazione volontqaria e sistemi di
post elettorali in kenya. la mappa si è poi quello di christchurch e la primavera crisi. format comunicativo di tipo many to informazione geolocalizzata.
convertita in piattaforma.
araba del 2011. many.

OPENSTREETMAP. LA MAPPA FRA LE MAPPE -


es. Ushahidi (testimone) piattaforma Openstreetmap è una piattaforma VGI (volunteer
africana specializzata in crowdmap. geographic information) nata nel 2004. scopo:
creare il database libero piu complesso e
dettagliato del mondo.

1. GENESI E USI DELLE CROWDMAP PER LE mappa libera del pianeta. licenza libera
EMERGENZE - le crowdmap appartengono alle con cui vengono rilasciati i dati, garantito
humanitarian free and opensource software, libero uso e diffusione per qualsiasi
HFOSS. tool di software libero. scopo, con il vincolo di citare
openstreetmaps.

COMUNICAZIONE DI CRISI E PRATICHE DIGITALI DI ENGAGEMENT:


un gruppo di volontari del team
IL CASO DELLA MAPPA CONDIVISA SARDSOS chiunque puo inserire dati. la
comunità inserisce i dati e ne
alletrameteosar si occupava di
A. LOVARI, F. MURTAS controlla la qualità.
verificare la veridicità dei dati inseriti.

uso dei dati OSM: dalla creazione


il gruppo fb allertameteoSAR di mappe a tracciati gps, a
ha diffuso l'iniziativa. semplice orientamento ecc.

potenzialità di OSM: essendo creata dagli


utenti, si possono avere info anche delle zone
diffusa eco mediatica del piu isolate del pianeta, non raggiunte dalle
progetto. app di geolocalizzazione che seguono gli
interessi commerciali.

apertura del primo HOT task LA MAPPA SARDSOS: UNA MAPPA LIBERA PER
nella comunità europea per per la prima volta una PA italiana (regione L'EMERGENZA - durante l'alluvione in sardegna,
favorire la mappatura del sardegna) si è interessata a un progetto intento: segnalare e organizzare aiuti,
trovare centri di raccolta, partecipare l'attivista francesca murtas ha creato la mappa
territorio sardo da parte dei open source in seguito a un evento SardSOS, costruita su ushahidi. monitoraggio dal
volontari di openstreetmap. catastrofico offrendo l'apertura della come volontari, avere info sulle zone
colpite dall'alluvione. basso dei disagi creati dal ciclone.
licenza dei geodati.
21
hanno risposto 134 utenti prevalentemente del diverse motivazioni d'uso della mappa: da semplice
nord italia. età media 37 anni. il 63% aveva information scouting sull'evento alla ricerca di info
usato sardsos. il 27% sono gia mapper di specifiche fino al coinvolgimento con segnalazioni per
openstreetmap. la consultazione della mappa è dare una mano alle popolazioni colpite.
stata giudicata utile.

1. L'INDAGINE EMPIRICA SULLA MAPPA:


PRINCIPALI EVIDENZE E IMPLICAZIONI
COMUNICATIVE - questionario condotto nel 2014 e
diffuso sui social e mailing list di membri OSM per
esplorare la percezione di utilità e valore
comunicativo delle crowdmap da parte dei cittadini.

COMUNICAZIONE DI CRISI E PRATICHE DIGITALI DI ENGAGEMENT:


IL CASO DELLA MAPPA CONDIVISA SARDSOS
A. LOVARI, F. MURTAS
CONCLUSIONI - le nuove
tecnologie consentono raccolta di
dati nei modi piu disparati.

ci sono anche utenti spettatori, che


forme di civic engagement ad hanno consultato la mappa perchè ne
il giudizio complessivo
altissimo potenziale. hanno sentito parlare.
è molto positivo. 22

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