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La parola manutenzione proviene dal latino: manutentio, – onis che deriva a sua volta dal vocabolo
manu tenere, ossia tenere in mano saldamente (a lungo).
La UNI 10147 definisce la manutenzione come “la combinazione di tutte le azioni tecniche e
amministrative volte a mantenere o a riportare un’entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione
richiesta”.
In seguito la UNI EN 13306 definisce la manutenzione come “la combinazione di tutte le azioni
tecniche, amministrative e gestionali previste durante il ciclo di vita di un’entità, destinate a
mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta”.
Quindi la manutenzione di una macchina si riferisce a tutto quanto necessario per mantenere in
efficienza, prolungarne la vita e far si che funzioni al meglio.
Trascurare la manutenzione o programmarla in modo errato può portare notevoli danni per
un’azienda: sia commerciali che d’immagine.
N.B: UNI 10147 → fornisce i termini più usati nel settore manutenzione che vanno letti con quelli presenti nella
UNI EN 13306
Cenni storici
Agli inizi della moderna industria meccanica il concetto di manutenzione era legato a quello di
riparazione (quando macchina si guastava la si riparava). Tale approccio è molto rudimentale e
penalizzante perché la macchina non si dovrebbe fermare mai e quindi è meglio agire con operazioni
programmate per evitare malfunzionamenti e avarie (tagliandi autovetture).
E’ un tecnico tedesco responsabile del progetto di un missile che per primo elabora il concetto di
affidabilità durante la seconda guerra mondiale. Negli anni ’50 negli Stati Uniti viene elaborata una
teoria sull’affidabilità dei componenti industriali. Infine negli anni ’60 si inizia finalmente a parlare di
manutenzione preventiva e manutenibilità.
Attività programmata
Reparto dedicato alla manutenzione o formazione dell’operatore
Sinergia tra manutentore e i vari reparti aziendali (direzione, produzione, controllo qualità,
ufficio acquisti).
Una corretta manutenzione permette di evitare costi aziendali per malfunzionamento o guasto e
consente un maggior livello di sicurezza per l’operatore sul posto di lavoro.
1
Guasto
La UNI 9910 definisce i guasti sono definiti come “la cessazione dell’attitudine di una macchina a
svolgere la funzione richiesta”.
Il guasto può essere classificato a seconda della frequenza:
Guasto sporadico: si ripete in modo occasionale e del tutto accidentale, in genere è grave e
dipendente da un’unica causa.
Guasto sistematico: si ripete con frequenza più elevata, può derivare da una concomitanza di
cause che li rende difficili da risolvere.
Il guasto può essere classificato a seconda della modalità con cui si manifesta
Guasto repentino (o infantile): si verifica nella prima parte della vita di un componente o di un
impianto. E’ dovuto ad imprecisioni o errori di progetto o a tecniche inadatte di messa in
opera. Porta alla compromissione delle prestazioni o al blocco del sistema, è eliminabile
attraverso la simulazione delle condizioni di impiego effettivo in cui si eseguono le registrazioni
dei parametri d’interesse.
Guasto latente (o d’usura): si verifica inizialmente con effetti non gravi, che diventano più
importanti in assenza di manutenzione (tipici guasti d’usura). Si possono cercare di evitare o
limitare attraverso una manutenzione preventiva.
Guasto ripetitivo: si ripresentano ad intervalli regolari e sono la spia di un guasto o
malfunzionamento a monte.
Una delle curve più classiche è quella a “vasca da bagno” per via della forma caratteristica in cui si
distinguono 3 zone:
In termini quantitativi l’affidabilità può essere calcolata utilizzando i valori di seguito riportati.
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1
MTT F=
λ (t)
Nel caso di un sistema composto da tanti componenti
1
MTTF= n
∑ λ 1(t)
i=1 i
Da quanto detto si comprende che la DISPONIBILITA’ di un sistema in un dato periodo si ottiene come
il rapporto tra il tempo per cui il componente può funzionare e il tempo totale per cui è richiesto il
servizio.
1
Disponibilit à= A ( t )=
MTTF
=
∑ M TTF = =
λ 1
MTBF ∑ (MTTF + MTTR) 1
+ ∑ MTTR 1+ λ ∙ ∑ MTTR
λ
La UNI 9910 definisce la disponibilità come “attitudine di una entità di essere in grado di svolgere una
funzione richiesta in determinate condizioni a un dato istante, o durante un dato intervallo di tempo,
supponendo che siano assicurati i mezzi esterni eventualmente necessari”
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Calcolo dell’affidabilità
La misura dell’affidabilità R(t) può essere calcolata valutando la probabilità (tasso) di guasto durante
l’utilizzo di un impianto.
Indicando con p il valore della probabilità, durante il ciclo di vita dell’impianto si avrà:
per P = 0 significa che il guasto non si verificherà mai
per P = 1 significa che il guasto avverrà sicuramente
Disponendo di Ntot componenti di cui ng difettosi, si può definire la probabilità di guasto come:
n g ( t 2−t 1 )
Probabilità di guasto : f ( t 2−t 1 )=
N tot
Affidabilità: R ( t 2 )=1−F ( t 2 )
Nell’esempio fatto nessuno dei tre impianti, nonostante sembrino molto affidabili, potrebbe essere
utilizzato in dispositivi in cui il guasto è considerato critico o catastrofico.
Si definisce tasso di guasto la misura del rischio immediato di un componente che ha “già vissuto” per
un determinato tempo. E’ la probabilità che il componente che ha lavorato fino ad un certo istante si
guasti nel periodo (ora, giorno, intervallo..) immediatamente successivo.
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f (t 2−t 1 ) λe− λt
Tasso di guasto : λ ( t 2−t 1 )= = − λt
R(t 1) e
Nel caso in cui si abbia un tasso di guasto costante λ, (parte della curva a vasca da bagno dei guasti
casuali) l’affidabilità si può calcolare con la formula:
−λt
Affidabilità: R ( t )=e dove: e = 2,718 (numero Nepero)
λ = tasso di guasto casuale
t = tempo impiego previsto
−λ t
Probabilità cumulata di guasto : F ( t )=1−R ( t )=1−e
d F(t )
Probabilità di guasto : f ( t )= =λe−λ t
dt
f (t ) λe−λ t
Tasso di guasto : λ ( t )= =
R(t) e− λt
1 t 2 +t 1
MTTF= =∑ f ( t 2−t 1 ) ∙
λ(t) 2
ESEMPIO: IMPIANTO CON TASSO DI GUASTO COSTANTE λ = 0.0001 guasti/ora CON UTILIZZO DI 200
ORE
Affidabilità=R ( t )=e− λt =2,718−0.001 ∙200 =0 , 98=98 %
In pratica l’impianto avrà il 98% di possibilità di non subire guasti durante le 200 ore di utilizzo previsto.
Valutazione dell’affidabilità
Si è visto che l’affidabilità, essendo la probabilità che non si verifichi un guasto, non può essere
misurata in modo certo e oggettivo. La sua valutazione può essere stimata sulle condizioni di utilizzo e
sulla qualità dei singoli componenti.
La correttezza di queste valutazioni sull’affidabilità dipende da tre fattori:
numero di prove effettuate
corrispondenza delle condizioni di prova con quelle d’esercizio
capacità di interpretare i dati raccolti.
Un componente progettato, costruito e installato correntemente ha un’elevata probabilità di
funzionare in modo regolare per tutto il tempo previsto e quindi essere definito “affidabile”.
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Un dispositivo costruito con tanti componenti affidabili è a sua volta affidabile.
Metodo dell’albero dei guasti (FTA – Fault Tree Analysis)
Permette in modo grafico e logico di collegare fra loro i guasti dei componenti di un sistema.
Lo scopo principale del metodo è quello di partire dal guasto del sistema per metterlo in relazione
con i guasti dei suoi componenti.
Si definisce combinazione di cause il presentarsi simultaneo di guasti di più elementi che compongono il
sistema e che ne causano il collasso.
Si definisce componente l’elemento di livello più basso al quale può essere assegnata una funzione.
Si consideri ad esempio un sistema di illuminazione la cui lampada non si accende (guasto del sistema).
Come si osserva dal disegno i componenti del sistema sono: la lampadina (L) e l’interruttore (I). Se uno
dei due componenti non funziona si capisce chiaramente che il sistema non può funzionare.
Per imparare a fare l’analisi dei guasti tramite il metodo FTA dobbiamo recuperare alcuni concetti sulla
logica Booleana.
Variabile logica (o binaria): è una variabile che può assumere solo due valori, 1 o 0.
Operatori logici: permettono di collegare le proposizioni logiche per costruirne di più complesse; i
principali operatori logici sono il NOT (negazione detta anche complementazione), l’AND (prodotto
logico) e l’OR (somma logica).
Algebra di Boole: è l’insieme degli strumenti matematici che consentono di rappresentare le funzioni
logiche sotto forma di espressioni algebriche e semplificarle mediante opportune regole.
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Attenzione: vedremo che nel metodo FTA la logica dell’elettronica viene invertita, quindi NON pensate
più ai concetti già acquisiti.
In elettronica, per un circuito in serie, se i due interruttori in serie stavano ad 1 (chiusi) la lampadina si
accendeva (1 logico)
Nella FTA se i due interruttori, in serie, sono a 1 (aperti, ovvero guasti) la lampadina si porta a 1 che in
questo caso significa (guasto del sistema)
Vedremo quindi che la OR che conoscevate in elettronica per i circuiti in parallelo qui viene usata per
quelli in serie.
Vedremo quindi che la AND che conoscevamo in elettronica per i circuiti in serie qui viene usata per
quelli in parallelo.
Cerchiamo di ragionare con qualche esempio:
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Questo OPERATORE si può trovare scritto in 3 modi: OR oppure + oppure U
L = I1 + I2 oppure L = I1 OR I2 oppure L = I1 U I2
Come si può osservare la condizione di non guasto è possibile solo quando le due componenti
(interruttori) sono entrambi nella condizione 0 (di non guasto).
In un SISTEMA in SERIE l’affidabilità totale DIMINUISCE all’aumentare del numero di componenti che
costituiscono il sistema ed è sempre MINORE rispetto a quella del componente meno affidabile
10
Questo OPERATORE si può trovare scritto in 3 modi: AND oppure · oppure ∩
L = I1 · I2 oppure L = I1 AND I2 oppure L = I1 ∩ I2
Come si può osservare la condizione di non guasto è possibile quando almeno una delle due
componenti (interruttori) è nella condizione 0 (di non guasto).
{∏ ( }
n
R sistema=1− 1−Rcomponenti )
i=1
Ci può essere utile anche saper come comportarsi nel caso di sistemi che contengono
contemporaneamente sia serie che parallelo.
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SERIE TRA PARALLELO
SERIE
ESEMPIO
Ipotizziamo di voler calcolare il tasso di guasto tramite analisi FTA del sistema in figura conoscendo che
il tempo di missione è di 500 ore e che si hanno i seguenti tassi di guasto:
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Lampade X3 e X4 λ3 = λ4 = 0,0004 guasti /ora.
− λ1 t −0.00001 x 500
Alimentatore X 1 R 1=e =e =0.995013 ≅ 0.995 R1 % ≅ 99.5 %
− λ2 t −0.0002 x 500
Interruttore X 2 R2=e =e =0.904837 ≅ 0.905 R2 % ≅ 90.5 %
− λ3 t −0.0004 x 500
Lampade X 3 e X 4 R 3=R4 =e =e =0.818731 ≅ 0.819 R 3=R 4 ≅ 81.9 %
OPERATORE X 3 ∧X 4 R34=1−[ ( 1−R 3 ) ∙ ( 1−R 4 ) ]=1−[ ( 1−0.819 ) ∙ ( 1−0.819 ) ] =1− [ ( 0.181 ) ∙ ( 0.181 ) ] =1−[ 0.032761
Concludendo la probabilità che si verifichi un guasto (assenza di illuminazione) nel tempo previsto di
500 ore vale:
Y ( % )=13 , 3 % Si ha il 13,3% di probabilità che il nostro sistema si guasti in 500 ore e quindi
circa 87% di affidabilità
ESERCIZIO 1
Calcolare l’affidabilità complessiva del seguente Sistema note le affidabilità di ogni singolo cuscinetto.
I cuscinetti 1 e 2 nonché i cuscinetti 3 e 4 sono in parallelo tra loro nel senso che, per il funzionamento
del sistema è sufficiente che funzioni un solo cuscinetto per ciascuno dei due blocchi.
I blocchi a, b, c e d sono invece in serie tra loro perché, al danneggiarsi di uno di questi, il sistema si
guasta
SOLUZIONE
Schematizzando il sistema si ha un parallelo tra 1 e 2, un parallelo tra 3 e 4 e poi una serie con 5, 1-2, 3-
4, 6
Parallelo tra 1 e 2
Parallelo tra 3 e 4
14
R34= [ 1−( 1−R 3 ) ∙ ( 1−R 4 ) ]=[ 1−( 1−0.85 ) ∙ ( 1−0.85 ) ] =0.9775
ESERCIZIO 2
Calcolare la disponibilità di un impianto il cui stato di funzionamento in 9000 ore è riportato in figura,
considerando tale andamento rappresentativo del comportamento medio dell’impianto.
SOLUZIONE
Nel nostro caso siccome conosciamo i tempi di fermata e il tempo totale per trovare il tempo medio
tra due guasti dobbiamo calcolare anche il tempo totale di fermata (85+130+35+300+100 = 650 ore):
85+130+35+300+100 650
MTTR= = =130 ore
5 5
3. Calcolare la disponibilità
MTTF 1391 , 67
Disponibilit à= A ( t )= = =0.9145=91 , 45 %
MTTF+ MTTR 1391 , 67+130
ESERCIZIO 3
Nella realtà gli utensili hanno durate differenti da quella prevista con il metodo deterministico. Questo
fatto è causato da:
non omogeneità, difetti o differenze di composizione del materiale da lavorare;
non omogeneità, difetti o differenze di composizione del materiale dell’utensile.
Durate inferiori rispetto a quella attesa causano sempre forti penalità di costo e di tempo da tenere in
considerazione.
E’ necessario quindi affrontare il problema dell’ottimizzazione del taglio considerando la natura
stocastica (aleatoria) della durata utensile, per tenere sotto controllo l’eventualità di cedimenti
prematuri.
Fissata una condizione limite (rottura), è possibile valutare i tempi nei quali i vari utensili provati
raggiungono questa condizione.
TEMPO(MIN.) NUMERO UTENSILI
Ipotizzando di ricavare i dati in tabella calcolare: ROTTI (GUASTO)
0 0
probabilità di guasto (f) 0-5 7
probabilità cumulata di guasto (F) 6-10 3
affidabilità (R) 11-15 4
16-20 20
tasso di guasto (λ) 21-25 9
26-30 5
SOLUZIONE
n g ( t 2−t 1 )
Probabilità di guasto : f ( t 2−t 1 )=
N tot
Affidabilità: R ( t 2 )=1−F ( t 2 )
P (t ) n
Tasso di guasto : λ ( t )= =
R ( t ) precedente N −n precedenti
16
NUMERO
UTENSILI TASSO DI
TEMPO(MIN.) PROBABILITA' (f) CUMULATA (F) AFFIDABILITA'(R) GUASTO( λ)
ROTTI
(nell'intervallo)
(GUASTO)
0 0
0,000 0 1 0,000
0-5 7 0,146 0,146 0,854 0,146 7/48
6 -10 3 0,063 0,208 0,792 0,073 3/41
11-15 4 0,083 0,292 0,708 0,105 4/38
16-20 20 0,417 0,708 0,292 0,588 20/34
21-25 9 0,188 0,896 0,104 0,643 9/14
26-30 5 0,104 1,000 0,000 1,000 5/5
48
1
Un’officina meccanica è provvista di 18 torni uguali funzionanti nella fase dei guasti casuali. In un
intervallo di tempo di 1500 ore si verificano 6 guasti ed in particolare dopo 250, 600, 680, 720, 1230 e
1350 ore. Si chiede al candidato di calcolare il tasso di guasto delle macchine e di calcolarne
l’affidabilità nell’intervallo di tempo considerato. Rappresenti inoltre la curva dell’affidabilità,
descrivendone le diverse fasi.
SOLUZIONE 1 (se non divido per intervalli le 1500 ore)
n 6 guasti
λ ( t )= = =0.000263
tempo di funzionamento 22830 ora
17
SOLUZIONE 2 (se divido per intervalli le 1500 ore)
n
Densità di probabilità : P( t)=
N
Probabilità cumulata: F ( t )=P ( t ) precedenti+ P ( t ) attuale
n
Affidabilità: R ( t )=1−P ( t )=1−
N
P (t ) n
Tasso di guasto : λ ( t )= =
R ( t ) precedente N −n precedenti
NUMERO
densità di TASSO DI
TORNI CUMULATA AFFIDABILITA'
TEMPO (ore) PROBABILITA' GUASTO
ROTTI (F) (R)
(f) ( λ)
(GUASTO)
0 0 0,000 0 1 0,000
0-250 1 0,056 0,056 0,944 0,056 1/18
251-500 0 0,000 0,056 0,944 0,000 0/17
501-750 3 0,167 0,222 0,778 0,176 3/17
751-1000 0 0,000 0,222 0,778 0,000 0/14
1001-1250 1 0,056 0,278 0,722 0,071 1/14
1251-1500 1 0,056 0,333 0,667 0,077 1/13
18
AFFIDABILITA'(R)
1.2
1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
1 2 3 4 5 6 7
18
Il candidato calcoli il MTTF (Mean Time To Failure) e, considerando un tempo di osservazione pari a 10
cicli di 50 ore, l’affidabilità del componente dopo 500 ore
SOLUZIONE
1. In tabella sono indicati i TTF (tempi di guasto) per i dieci componenti testati. Di conseguenza
per calcolare il MTBF (tempo medio di guasto) è sufficiente sommare i tempi di guasto e
dividere per il numero di componenti.
10
n 4 guasti
λ ( t )= = =0.000895
tempo di funzionamento 4470 ora
1 1 guasti
λ ( t )= = =0.00168
MTBF 594 ora
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L’apertura delle porte scorrevoli d’ingresso agli uffici e saloni di una concessionaria è garantita
automaticamente se entrambi i fine corsa sono funzionanti. Sapendo che il tasso di guasto del fine
corsa è pari a λ1 = 5 *10-3 anno -1, il candidato determini l’affidabilità dell’impianto dopo 5 anni e dopo
quanti anni la stessa è pari al 90%.
SOLUZIONE
1. Essendo richiesto dal testo che entrambi i finecorsa siano funzionanti affinché l’apertura
funzioni ci sarà sicuramente un operatore OR tra i due finecorsa che chiamiamo X1 e X2.
Ipotizzando che l’uscita sia Y si ha:
Y = X1 OR X2
Facendo i calcoli in base al tasso di guasto del fine corsa λ 1 = 0.005 guasti/anno si può trovare la
probabilità di guasto P di ogni finecorsa.
−λ 1 t −0.005 x5
Finecorsa X 1 e X 2 P1 ¿ P2=1−e =1−2.718 =0.0247 ≅ 0.025 P1=P2 ≅ 2 , 5 %
Ricordando che l’affidabilità R = 1 – P si ha che R = 1 – 0.05 = 0.95 (95%) nei primi 5 anni.
2. Se volessi calcolare dopo quanti anni l’affidabilità scende al 90 % dovrei fare la formula inversa
(sempre passando dal calcolo della probabilità)
− λ1 t −λ 1t −λ 1t
Ptot =P1 + P2=1−e +1−e =2 ∙(1−e )
Ma vale anche che:
Ptot =1−R tot =1−0.9=0. 1 dove l’affidabilità richiesta è del 90% (da testo)
− λ1 t
0.1=2∙(1−e )
20
−λ 1 t
0.1=2−2 e
−λ 1 t
2e =1.9
− λ1 t
e =1.9/2
− λ1 t
e =0.95
−λ 1 t=ln0.95
ln 0.95
t=
−λ1
ln 0.95
t= =10.26 anni
−0.005
Calcolare l’affidabilità del sistema complessivo per un tempo di missione di 10 anni noti i valori dei tassi
di guasto dei singoli componenti:
SOLUZIONE
Quando si hanno più componenti in serie conviene calcolare le affidabilità R(t) dei vari componenti e
moltiplicarle per trovare l’affidabilità totale del sistema.
Il candidato determini quale corpo ha un’affidabilità migliore. Inoltre determini dopo quanto tempo
bisogna sostituire il corpo illuminante affinché l’affidabilità sia pari all’80%.
SOLUZIONE
Per calcolare dopo quanto tempo bisogna sostituire il corpo illuminante affinché si abbia un’affidabilità
dell’80% bisogna applicare la formula inversa
− λcorpo 2 t
0.8=e
−0.0005t
0.8=e
ln0.80
t=
−0.0005
ln0.80
t= =446 h
−0.0005
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