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ASSOCIAZIONE NAZIONALE
AZIENDE SICUREZZA E ANTINCENDIO
FEDERATA
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020
La presente Linea Guida vuole essere uno strumento a supporto delle quotidiane attività che i tecnici manutentori
delle attrezzature e/o sistemi antincendio sono chiamati a svolgere.
Uman sottolinea come la conoscenza delle norme di riferimento sia in ogni caso essenziale e imprescindibile per lo
svolgimento delle suddette attività.
MARZO 2020
INDICE
01 INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 05
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020
4 LINEE GUIDA
INTRODUZIONE 01
Chi opera nel campo della sicurezza sa che la funzio- antincendio fin dalla sua realizzazione, possono tu-
nalità, l‘efficienza e il funzionamento dei sistemi e del- telare i Committenti nelle loro scelte e le Aziende di
le attrezzature antincendio sono requisiti essenziali Manutenzione Antincendio nello svolgimento della
per assicurare: loro attività.
• la salvaguardia e la tutela delle persone; Troppo spesso le Aziende di Manutenzione si trovano
• la salvaguardia e la tutela dei beni; a lavorare sprovvisti di buona parte delle documenta-
• la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. zioni di base per il corretto svolgimento delle proprie
attività.
Di conseguenza la corretta “manutenzione dei siste-
mi e delle attrezzature antincendio” assume un ruolo Le Aziende di Manutenzione devono rendersi conto
fondamentale nella garanzia del mantenimento di che la mancata o la limitata formazione del proprio
questi requisiti nel tempo. personale non può elevare il livello qualitativo delle
prestazioni e i Committenti devono prendere atto del
E’ importante che tutti gli “attori” conoscano a fon- fatto che effettuare correttamente la manutenzione
do quali procedure e quali azioni possono garantire con personale preparato, in grado di garantire la fun-
prestazioni rispondenti sia alle normative tecniche zionalità, l’efficienza e il funzionamento dei sistemi
vigenti sia ai canoni di buona tecnica che il servizio in antincendio, costa.
qualità richiede. La peculiarità del settore antincendio, per eccellenza
In un mercato come quello italiano, privo di control- “mercato del bene non goduto”, deve agire da stimolo
li, solo la conoscenza delle modalità di svolgimento e non da freno alla “qualità del servizio”, tenendo ben
dei lavori e la conoscenza della documentazione presente che nel momento dell’emergenza ognuno
progettuale che deve accompagnare ogni sistema si ritroverà col vero “livello di sicurezza” da lui scelto.
DEFINIZIONI
Azienda di Manutenzione (Azienda Specializzata): azienda organizzata e strutturata che abbia nel proprio
oggetto sociale l’attività di manutenzione di presidi antincendio, che si avvale di persone competenti
Persona competente (Manutentore, colui che si occupa della manutenzione): persona dotata dell’espe-
rienza e dell’addestramento necessari, avente accesso agli strumenti, alle apparecchiature, alle informazioni ed
ai manuali, a conoscenza di ogni particolare procedura raccomandata dal fabbricante, in grado di espletare le
procedure di manutenzione richiamate nelle specifiche norme di riferimento
Protezione attiva: l’insieme delle misure di protezione che richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di
un impianto, finalizzate alla precoce rilevazione dell’incendio, alla segnalazione ed all’azione di spegnimento.
Gli estintori e le reti idranti fanno parte della protezione attiva.
Protezione passiva: l’insieme delle misure di protezione che non richiedono l’azione di un uomo o l’aziona-
mento di un impianto avente come obiettivo la limitazione degli effetti dell’incendio nello spazio e nel tempo
( garantire l’incolumità dei lavoratori - limitare gli effetti nocivi dei prodotti della combustione - contenere i
danni a strutture , macchinari , beni). Le porte tagliafuoco fanno parte della protezione passiva.
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 5
INTRODUZIONE
6 LINEE GUIDA
INTRODUZIONE
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 7
INTRODUZIONE
8 LINEE GUIDA
INTRODUZIONE
venzione incendi per la progettazione, la co- della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340 e
struzione e l’esercizio delle strutture sanitarie successive modificazioni, recante la disciplina
pubbliche e private’ per la sicurezza degli impianti di distribuzio-
• Decreto 14 luglio 2015 - Disposizioni di pre- ne stradale di G.P.L. per autotrazione
venzione incendi per le attività ricettive turi- • Decreto 23 ottobre 2018 - Regola tecnica di
stico - alberghiere con numero di posti letto prevenzione incendi per la progettazione, co-
superiore a 25 e fino a 50 struzione ed esercizio degli impianti di distri-
• Decreto del Ministero dell’Interno 21 ottobre buzione di idrogeno per autotrazione
2015 - Approvazione della regola tecnica di • Decreto 23 novembre 2018 - Approvazione
prevenzione incendi per la progettazione, co- di norme tecniche di prevenzione incendi
struzione ed esercizio delle metropolitane per le attività commerciali, ove sia prevista la
• Decreto 3 febbraio 2016 - Approvazione della vendita e l’esposizione di beni, con superficie
regola tecnica di prevenzione incendi per la lorda superiore a 400 mq, comprensiva di ser-
progettazione, la costruzione e l’esercizio dei vizi, depositi e spazi comuni coperti, ai sensi
depositi di gas naturale con densità non supe- dell’articolo 15, del decreto legislativo 8 mar-
riore a 0,8 e dei depositi di biogas, anche se di zo 2006, n. 139 - modifiche al decreto 3 agosto
densità superiore a 0,8 2015 (RTV)
• Decreto 8 giugno 2016 - Approvazione di • Decreto 25 gennaio 2019 - Modifiche ed in-
norme tecniche di prevenzione incendi per le tegrazioni all’allegato del decreto 16 maggio
attività di ufficio, ai sensi dell’articolo 15 del 1987, n. 246 concernente norme di sicurezza
decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 (RTV) antincendi per gli edifici di civile abitazione.
• Decreto 9 agosto 2016 - Approvazione di nor- • Decreto 12 marzo 2019 - Modifiche ed inte-
me tecniche di prevenzione incendi per le at- grazioni al decreto 24 maggio 2002, recante
tività ricettive turistico - alberghiere, ai sensi ‘Norme di prevenzione incendi per la proget-
dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 mar- tazione, costruzione ed esercizio degli im-
zo 2006, n. 139 (RTV) pianti di distribuzione stradale di gas natura-
• Decreto 21 febbraio 2017 - Approvazione di le per autotrazione’
norme tecniche di prevenzione incendi per le • Decreto 2 luglio 2019 - Modifiche al decreto
attività di autorimessa (RTV) 28 febbraio 2014 in materia di regola tecnica
• Decreto 7 agosto 2017 - Approvazione di nor- di prevenzione incendi per la progettazio-
me tecniche di prevenzione incendi per le atti- ne, la costruzione e l’esercizio delle strutture
vità scolastiche, ai sensi dell’art. 15 del decre- turistico-ricettive in aria aperta (campeggi,
to legislativo 8 marzo 2006, n. 139 villaggi turistici, ecc.) con capacità ricettiva
• Decreto 22 novembre 2017 - Approvazione superiore a 400 persone
della regola tecnica di prevenzione incendi • Decreto 8 novembre 2019 - Approvazione del-
per l’installazione e l’esercizio di contenitori- la regola tecnica di prevenzione incendi per la
distributori, ad uso privato, per l’erogazione progettazione, la realizzazione e l’esercizio
di carburante liquido di categoria C degli impianti per la produzione di calore ali-
• Decreto 27 dicembre 2017 - Requisiti dei di- mentati da combustibili gassosi
stributori degli impianti di benzina, attrezzati • Decreto 14 febbraio 2020 - Aggiornamento
con sistemi di recupero vapori della sezione V dell’allegato 1 al Decreto 3
• Decreto 21 marzo 2018 - Applicazione della agosto 2015, concernente l’approvazione di
normativa antincendio agli edifici e ai locali norme tecniche di prevenzione incendi)
adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e gra-
do, nonché agli edifici e ai locali adibiti ad asili
nido
• Decreto 20 aprile 2018 - Modifiche ed integra-
zioni all’allegato A del decreto del Presidente
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INTRODUZIONE
10 LINEE GUIDA
ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI 02
Per definizione l’estintore è un apparecchio conte- • D.M. 06 marzo 1992 Norme tecniche e proce-
nente un agente estinguente che può essere espulso durali per la classificazione della capacità estin-
per mezzo della pressione interna e diretto su un fuo- guente e per l’omologazione degli estintori car-
co. Questa pressione può essere fornita da una com- rellati di incendi
pressione preliminare permanente, da una reazione • D.M. 19 aprile 2001 Progettazione, costruzione e
chimica o dalla liberazione di un gas ausiliario. verifiche di approvazione e revisione delle bom-
bole in acciaio senza saldatura di capacit` com-
Gli estintori si suddividono in due macro categorie presa tra 0,5 e 5 litri
che prevedono norme di costruzione specifiche: • UNI EN 2 Classificazione dei fuochi
• estintori portatili: estintori d’incendio progettati • UNI EN 3-7 Estintori d’incendio portatili - Parte 7:
per essere trasportati e azionati a mano, di mas- Caratteristiche, requisiti di prestazione e metodi
sa non maggiore a 20 Kg in condizioni operative. di prova
Norma di riferimento: UNI EN 3-7 • UNI EN 3-8 Estintori d’incendio portatili - Parte
• estintori carrellati: estintori su ruote progettati 8: Requisiti supplementari alla EN 3-7 per la co-
per essere trasportati e azionati a mano, con una struzione, la resistenza alla pressione e prove
massa maggiore a 20 Kg. Norme di riferimento: meccaniche per estintori con pressione massima
UNI 9492, UNI EN 1866-1 ammissibile uguale o minore di 30 bar
• UNI EN 3-10 Estintori d’incendio portatili - Parte
Gli estintori, in relazione dell’agente estinguente in 10: Disposizioni per l’attestazione di conformit`
essi contenuto, si suddividono in: degli estintori di incendio portatili in accordo con
• estintori a base d’acqua compresi quelli a schiu- la EN 3-7
ma; • UNI 9492 Estintori carrellati d’ incendio. Requisiti
• estintori a polvere; di costruzione e tecniche di prova. (Ritirata con
• estintori a biossido di carbonio (CO2); sostituzione)
• estintori a idrocarburi alogenati. • UNI 9994-1 Apparecchiature per estinzione in-
cendi - Estintori di incendio - Parte 1: Controllo
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO PER LA MANU- iniziale e manutenzione
TENZIONE DEGLI ESTINTORI • UNI EN 1866-1 Estintori d’incendio carrellati -
La manutenzione degli estintori è regolamentata nei Parte 1: Caratteristiche, prestazioni e metodi di
tempi e nei metodi dalla norma UNI 9994-1 “Apparec- prova
chiature per estinzione incendi - Estintori di incendio • UNI EN 1866-2 Estintori d’incendio carrellati -
- Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione”. La norma Parte 2: Requisiti per la fabbricazione, resistenza
prescrive i criteri per effettuare il controllo iniziale, la a pressione e prove meccaniche per estintori,
sorveglianza, il controllo periodico, la revisione pro- con una pressione massima ammissibile uguale
grammata ed il collaudo degli estintori di incendio, al o minore di 30 bar, che sono conformi ai requisiti
fine di garantirne l’efficienza. espressi nella EN 1866-1
La norma si applica alla manutenzione ordinaria e • UNI EN 1866-3 Estintori d’incendio carrellati - Par-
straordinaria degli estintori d’incendio portatili e te 3: Requisiti per l’assemblaggio, la fabbricazio-
carrellati, inclusi gli estintori d’incendio per fuochi di ne e la resistenza a pressione di estintori a CO2
classe D. conformi ai requisiti della EN 1866-1
• UNI EN ISO 9227 Prove di corrosione in atmosfere
Direttive, decreti e norme di riferimento artificiali - Prove in nebbia salina
• Direttiva 2014/68/UE sulle attrezzature a pressio- • ISO 657-1 Hot-rolled steel sections - Equal-leg an-
ne (PED), che ha sostituito la Direttiva 97/23/CE gles – Dimensions.
• D.M. 07 gennaio 2005 Norme tecniche e proce- • ISO 4470 Sawn timber - Determination of the
durali per la classificazione ed omologazione di average moisture content of a lot.
estintori portatili di incendio • Farbregister RAL-841-GL
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 11
ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI
La norma UNI 9994-1 è il riferimento per operare secondo la REGOLA DELL’ARTE, tale norma fa luce sulle figure
coinvolte nella manutenzione, e prevede sei fasi di manutenzione:
CONTROLLO INIZIALE (PRESA IN CARICO) da lui delegate che abbiano ricevuto adeguate istru-
NOTA Qualora i documenti a corredo non siano disponi- zioni, deve effettuare i seguenti controlli:
bili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposi- • l’estintore ed il supporto siano integri;
zione e/o aggiornamento è a cura del datore di lavoro o • l’estintore sia presente e segnalato con apposito
della persona dal lui delegata. cartello;
• il cartello sia chiaramente visibile, l’estintore sia
Esame che deve essere eseguito a cura dell’azienda di immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stes-
manutenzione subentrante che deve verificare che: so sia libero da ostacoli;
• gli estintori siano manutenzionabili (vedi para- • l’estintore non sia stato manomesso, in partico-
grafo 6 UNI 9994-1); lare risulti sigillato il dispositivo di sicurezza per
• le marcature siano presenti e leggibili; evitare azionamenti accidentali;
• esistano le registrazioni delle attività di manu- • le iscrizioni (etichette) siano ben leggibili;
tenzione precedenti; • l’indicatore di pressione, se presente, indichi un
• sia disponibile il libretto di manutenzione ove valore di pressione compreso all’interno del cam-
previsto. po verde;
Qualora i documenti non siano disponibili, o siano • il cartellino di manutenzione sia presente sull’ap-
solo parzialmente disponibili, il manutentore deve parecchio e che non sia stata superata la data per
registrare l’esito e comunicare alla persona responsa- le attività previste;
bile la non conformità rilevata. • l’estintore portatile non sia collocato a pavimento.
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ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 13
ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI
Periodicità massima di collaudo serbatoi CE : la vita dell’estintore, ogni volta che le operazioni di
1. Estintori a polvere: 144 mesi manutenzione ordinaria non sono sufficienti a ripri-
2. Estintori a base d’acqua con serbatoio in acciaio stinare le condizioni di efficienza dell’estintore. Deve
al carbonio con agente estinguente premiscela- essere effettuata da PERSONA COMPETENTE.
to: 72 mesi Tutte le riparazioni e/o sostituzioni che impediscano il
3. Estintori a base d’acqua decadimento dei livelli di sicurezza dei prodotti devo-
a. con serbatoio in acciaio al carbonio con agente no essere attuate immediatamente. La mancanza di ri-
estinguente premiscelato: 72 mesi cambi originali o adeguati o il protrarsi dell’intervento
b. con serbatoio in acciaio al carbonio contenen- oltre il normale tempo del controllo stesso obbliga il
te solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuc- manutentore a dichiarare il prodotto non funzionante
cia: 96 mesi e a comunicarne le cause all’utente. In caso di utiliz-
c. con serbatoio in acciaio INOX o lega di allumi- zo anche parziale dell’estintore è necessario sostituire
nio: 144 mesi integralmente l’agente estinguente eseguendo i con-
4. Estintori ad idrocarburi alogenati: 144 mesi trolli previsti dalla revisione programmata.
14 LINEE GUIDA
ESTINTORI DI INCENDIO PORTATILI E CARRELLATI
INDICAZIONE GENERALI RELATIVE ALLA MANU- sponsabile e riportare la dizione “FUORI SERVIZIO” sul
TENZIONE cartellino di manutenzione. Qualora il manutentore
L’estintore può essere rimosso per manutenzione pre- ritenga che l’estintore sia potenzialmente pericoloso
via sostituzione, da parte della persona responsa- deve metterlo in sicurezza. La persona responsa-
bile, con altro di capacità estinguente non inferiore. bile DEVE provvedere alla sostituzione degli estintori
Le iscrizioni devono essere sostituite con originali messi fuori servizio.
nuove qualora siano, anche in parte, non leggibili.
Ogni manutentore subentrante nel servizio di ma- LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO
nutenzione deve garantire il corretto e responsabile IN GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
proseguo delle operazioni di manutenzione effet- DI MANUTENZIONE
tuando la revisione, ove lo giudichi necessario, anche Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
in anticipo. La manutenzione degli estintori di incen- attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
dio per fuochi di classe D deve essere effettuata in cessarie per una corretta manutenzione.
conformità alla norma. Le marcature e i contrassegni
distintivi riportati dal costruttore dell’estintore NON • Set di attrezzature minute di officina (chiavi fisse,
devono essere rimossi o coperti. In particolare non chiavi a rullino, cacciaviti nei vari tipi, pinze di vari
devono essere coperte e rimosse le informazioni che tipi, morsa, lubrificanti);
identificano il costruttore. • Strumento per la misurazione della pressione
interna (manometro campione certificato SIT,
ESTINTORI FUORI SERVIZIO manometri controllati con manometri di riferi-
Estintori non manutenzionabili, da mettere fuori ser- mento);
vizio: • Bombola di azoto con riduttore di pressione o
• tutti gli estintori d’incendio per i quali non è compressore per aria dotato di deumidificatore ed
consentita la manutenzione devono essere im- essiccatore per la pressurizzazione degli estintori;
mediatamente messi fuori servizio e dismessi se- • Set di adattatori per la pressurizzazione degli
condo le norme vigenti. estintori;
• estintori di tipo non omologati ad esclusione de- • Kit di serraggio dinamometrico completi di inser-
gli estintori di classe D; ti per valvole utilizzate;
• estintori che presentino segni di corrosione e • Specchietto d’ispezione e lampada;
ammaccature sul serbatoio; • Attrezzatura per la ricarica di gas ausiliario;
• estintori sprovvisti delle marcature previste dalla • Sistemi, dispositivi o sostanze atte all’individua-
legislazione vigente e dalle norme applicabili; zione delle perdite di pressione (cerca fughe o
• estintori le cui parti di ricambio e gli agenti estin- contenitore con acqua per l’individuazione di
guenti non sono più disponibili; perdita di pressione)
• estintori con marcature ed iscrizioni illeggibili e • Bilance idonee a garantire il rispetto delle tolle-
non sostituibili; ranze indicate nelle norme UNI 9994 e UNI 9492
• estintori che devono essere ritirati dal mercato • Morse di serraggio per estintori;
in conformità a specifiche disposizioni legislative • Pompa di travaso per ricarica del biossido di car-
nazionali vigenti; bonio.
• estintori non dotati del libretto di uso e manu- • Macchina di caricamento polvere
tenzione rilasciato dal costruttore e non più repe- • Contenitori per polvere di scarto e schiume di
ribile sul mercato (applicabile solo agli estintori scarto.
portatili UNI EN 3-7); • Pompa di collaudo per serbatoi a bassa pressione
• estintori che abbiano superato 18 anni di età. e/o alta pressione.
• Attrezzatura per l’asciugatura dei serbatoi e delle
Sull’estintore deve essere un’etichetta “ESTINTORE bombole;
FUORI SERVIZIO”; si deve e informare la persona re- • Dinamometri da trasporto.
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 15
16 LINEE GUIDA
COMPONENTI RETI IDRANTI 03
La rete idranti è la tipologia maggiormente utilizzata La norma UNI/TS 11559 specifica i requisiti di proget-
per la sua economicità ed efficacia in caso di interven- tazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti
to. Le reti idranti si distinguono in: a secco destinate all’alimentazione di apparecchi ero-
• ordinarie, destinate alla protezione all’interno di gazione antincendio e deve essere utilizzata unita-
edifici mente alla UNI 10779.
• all’aperto, destinate alla protezione all’aperto
Quest’ultime si distinguono a loro volta in reti idranti Regolamenti, decreti e norme di riferimento
a umido all’aperto o reti di idranti a secco all’aperto. • Regolamento (UE) n. 305/2011 “Prodotti da co-
Le reti di tubazioni a secco (rete a secco) sono costi- struzione”
tuite da un sistema di tubazioni fisse per l’alimenta- • UNI 10779 “Impianti di estinzione incendi - Reti
zione idrica di uno o più apparecchi di erogazione, di idranti - progettazione, installazione, ed eser-
non permanentemente in pressione d’acqua (da qui cizio.”
la dicitura a secco) che viene riempita d’acqua in pres- • UNI EN 671-1 “Sistemi fissi di estinzione incendi
sione al bisogno. sistemi equipaggiati con tubazioni. Naspi antin-
cendio con tubazioni semirigide.”
I principali componenti delle reti idranti sono: • UNI EN 672-2 “Sistemi fissi di estinzione incen-
• idranti a muro di sistemi equipaggiati con tubazioni. Idranti a
• naspi muro con tubazioni flessibili.”
• idranti soprasuolo a colonna • UNI EN 671-3 “Manutenzione dei naspi antincen-
• idranti sottosuolo dio con tubazioni semi rigide ed idranti a muro
• attacchi di mandata per autopompa con tubazioni flessibili”.
• le valvole a diluvio e i dispositivi di sfiato, tipici • UNI EN 14384 “Idranti a colonna soprasuolo”
delle reti di tubazioni a secco • UNI EN 14339 “Idranti sottosuolo”
• UNI EN 694 “Tubazioni semirigide per naspi”
NORMA TECNICA DI RIFERIMENTO PER LA • UNI EN 14540 “Tubazioni appiattibili per idranti
MANUTENZIONE DELLE COMPONTENTI a muro”
DI RETI IDRANTI • UNI 804 “Raccordi per tubazioni flessibili”
La norma UNI 10779 descrive le procedure di sorve- • UNI 814 “Chiavi per la manovra dei raccordi, at-
glianza, controllo periodico, manutenzione della rete tacchi e tappi per tubazioni flessibili”
idranti e relativi componenti e rimanda, per le attività • UNI 7421 “tappi per valvole e raccordi per tuba-
da svolgere sui naspi ed idranti a muro dotati di tu- zioni flessibili”
bazioni flessibili e semirigide (manichette e naspi), a • UNI 7422 “Requisiti delle legature per tubazioni
quanto descritto nella norma UNI EN 671-3. flessibili”
La norma UNI EN 671-3 prescrive i criteri per effettua- • UNI 9487:2006 “Tubazioni flessibili antincendio
re il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo pe- DN 70”
riodico, la revisione programmata ed il collaudo degli • UNI 11423 “Lance erogatrici di DN 70 a corredo di
estintori di incendio, al fine di garantirne l’efficienza. idranti per pressioni di esercizio fino a 1,2 MPa”
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COMPONENTI RETI IDRANTI
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COMPONENTI RETI IDRANTI
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COMPONENTI RETI IDRANTI
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COMPONENTI RETI IDRANTI
cessarie per una corretta manutenzione. di per le verifiche in luoghi dove eventuali perdi-
• Chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi regolabili, te d’acqua possano arrecare danno.
cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, trapani, • Chiavi di manovra.
avvitatori, etc... • Avvolgimanichetta (es. modelli carrellati, elettri-
• Strumenti di misurazione della portata e pressio- ci, con asciugatore).
ne (es. tubo di pitot, lancia con manometro ed • Attrezzatura per prova idrostatica (idonea per
indicatore di pressione) pressione idrostatica di 12 bar).
• Strumenti di misurazione della pressione statica • Kit asciugatura e talcatura manichette
(es. tappi con manometro e valvola di scarico). • Attrezzatura per pressatura pneumatica (tarata
• Strumenti di misurazione della pressione dinami- max 6 bar).
ca (es. flussometri elettronici). • Divisore valvolato con riduzioni e manometro.
• Eventuale tratto di tubazione completo di raccor-
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 21
22 LINEE GUIDA
PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA 04
Le porte o sistemi di chiusura sono dispositivi com- • UNI EN 1154 Accessori per serramenti - Dispositi-
pleti di ogni tipo di telaio o guida, anta(e), manto vi di chiusura controllata delle porte - Requisiti e
avvolgibile pieghevole, ecc., destinate a fornire resi- metodi di prova
stenza al fuoco quando impiegati per la chiusura di • UNI EN 1155 Accessori per serramenti - Disposi-
aperture permanenti in elementi di separazione resi- tivi elettromagnetici fermo-porta per porte gire-
stenti al fuoco. Queste includono nell’assemblaggio i voli - Requisiti e metodi di prova
pannelli laterali, finestrature, pannelli sopraluce con • UNI EN 1158 Accessori per serramenti - Dispositi-
o senza traversa intermedia, unitamente agli accesso- vi per il coordinamento della sequenza di chiusu-
ri costruttivi, guarnizioni qualora inserite ai fini della ra delle porte - Requisiti e metodi di prova
resistenza al fuoco o controllo della dispersione del • UNI EN 1634-1 Prove di resistenza al fuoco e di
fumo, o per altre prestazioni quali la tenuta all’aria o controllo della dispersione del fumo per porte
isolamento acustico. e sistemi di chiusura, finestre apribili e loro ac-
Tra gli elementi di chiusura tagliafuoco possiamo ri- cessori costruttivi - Parte 1: Prove di resistenza al
trovare: fuoco per porte e sistemi di chiusura e finestre
• Porte incernierate apribili
• Porte scorrevoli • UNI EN 1634-2 Prove di resistenza al fuoco e di
• Porte a ghigliottina controllo della dispersione del fumo per porte,
• Vetrate fisse sistemi di chiusura, finestre apribili e loro compo-
nenti costruttivi - Parte 2: Prove di resistenza per
Regolamenti, decreti e enorme di riferimento componenti costruttivi
• Regolamento (UE) n. 305/2011 “Prodotti da co- • UNI EN 1906 Accessori per serramenti - Maniglie
struzione” e pomoli - Requisiti e metodi di prova
• D.M. 27 gennaio 1999 Resistenza al fuoco di por- • UNI EN 1935 Accessori per serramenti - Cerniere
te ed altri elementi di chiusura. Prove e criteri di ad asse singolo - Requisiti e metodi di prova
classificazione • UNI 11473-1 Porte e finestre apribili resistenti
• Decreto 20 aprile 2001 Utilizzazione di porte resi- al fuoco e/o per il controllo della dispersione di
stenti al fuoco di grandi dimensioni fumo - Parte 1: Requisiti per l’erogazione del ser-
• Decreto 21 giugno 2004 Norme tecniche e pro- vizio di posa in opera e manutenzione
cedurali per la classificazione di resistenza al fuo- • UNI EN 12209 Accessori per serramenti - Serra-
co ed omologazione di parte ed altri elementi di ture e chiavistelli - Serrature azionate meccani-
chiusura camente, chiavistelli e piastre di bloccaggio - Re-
• D.M. 3 novembre 2004 Disposizioni relative allin- quisiti e metodi di prova
stallazione ed alla manutenzione dei dispositivi • UNI EN 13501-2 Classificazione al fuoco dei pro-
per lapertura delle porte installate lungo le vie di dotti e elementi da costruzione
esodo, relativamente alla sicurezza in caso d’in- • uni en 14351-1 Finestre e porte - Norma di pro-
cendio dotto, caratteristiche prestazionali - Parte 1: Fine-
• Decreto 6 dicembre 2011 Modifica al decreto 3 stre e porte esterne pedonali
novembre 2004 concernente l’installazione e la • uni en 14351-2 Finestre e porte - Norma di pro-
manutenzione dei dispositivi per l’apertura del- dotto, caratteristiche prestazionali - Parte 1: Fine-
le porte installate lungo le vie di esodo, relativa- stre e porte interne pedonali
mente alla sicurezza in caso d’incendio • UNI EN 14637 Accessori per serramenti - Sistemi
• UNI EN 179 Accessori per serramenti - Dispositivi di uscita controllati elettricamente per assem-
per uscite di emergenza azionati mediante mani- blaggi di porte a tenuta di fumo - Requisiti, me-
glia a leva o piastra a spinta per l utilizzo sulle vie todi di prova, applicazione e manutenzione
di fuga - Requisiti e metodi di prova • EN16034 Porte pedonali, porte da garage com-
• UNI EN 1125 Accessori per serramenti - Dispositi- merciali industriali e finestre. Norma di prodotto,
vi per le uscite antipanico azionati mediante una caratteristiche prestazionali. Resistenza al fuoco
barra orizzontale per l’utilizzo sulle vie di esodo e / o controllo del fumo
- Requisiti e metodi di prova
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DI ESTINTORI, COMPONENTI RETI IDRANTI, PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA - Rev. 3.2020 23
PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA
Dal 1 novembre 2019, le porte esterne (rif. EN14351-1-:2006+A2:20161) e le porte/cancelli industriali, com-
merciali e da garage (rif. EN13241:2003+A2:2016) con caratteristiche di resistenza al fuoco /controllo di
fumo devono essere commercializzate in accordo alle Regolamento (UE) n.305/2011 CPR.
I produttori di queste porte devono
• accompagnare i prodotti con la così detta dichiarazione di prestazione;
• apporre sulla porta la marcatura CE ai sensi del Regolamento (UE) n.305/2011 CPR.
Quest’obbligo deriva dal fatto che dal 1 novembre 2019 è divenuta obbligatoria l’applicazione – contestuale
alle norme di prodotto (pubblicate nell’elenco delle norme armonizzate al Regolamento CPR) relative a por-
te esterne e porte/cancelli industriali, commerciali e da garage – della norma EN16034:2014 ‘Porte pedonali,
porte industriali, commerciali, da garage e finestre apribili - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali -
Caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo’.
in quanto le rispettive norme di prodotto non sono ancora state pubblicate nell’elenco delle norme armoniz-
zate al Regolamento CPR.
Al fine di chiarire ulteriormente la situazione, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha emanato la Circolare
n.16746/2019.
Innanzitutto, per le porte non ricadenti nel campo di applicazione delle norme EN14351-1:2006+A2:2016
ed EN13241:2003+A2:2016 ai fini dell’attestazione delle prestazioni di resistenza al fuoco, permane il regi-
me di omologazione (rif. DM 21 giugno 2004).
Nel caso di doppio uso (interno-esterno) è necessario
• per l’uso esterno il rispetto delle prescrizioni di cui al Regolamento CPR (Dichiarazione di Prestazione,
Marcatura CE);
• per l’uso interno la procedura di omologazione;
• che il libretto di installazione, uso e manutenzione tenga conto di entrambi gli usi previsti.
Nella Circolare viene poi fornita una precisazione su cosa si intenda per “porta per uso esterno”
• porta che separa due locali con condizioni climatiche diverse (ad esempio un vano climatizzato da un
vano non climatizzato, o un vano dall’ambiente esterno alla costruzione).
Da ultimo, viene confermato che l’omologazione relativa ad una porta resistente al fuoco commercializzata
prima dell’1 novembre 2019 resta comunque idonea, sino al termine della sua validità, ai fini della instal-
lazione anche per uso esterno.
24 LINEE GUIDA
PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA
Controllo periodico Semestrale (entro la fine del mese di competenza) Azienda specializzata
PRESA IN CARICO DELLA PORTA verificare che le porte tagliafuoco siano nelle norma-
NOTA Qualora i documenti a corredo della porta non si- li condizioni operative, siano facilmente accessibili
ano disponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro e non presentino danni materiali accertabili tramite
predisposizione e/o aggiornamento è a cura del datore esame visivo. La sorveglianza può essere effettuata
di lavoro o della persona dal lui preposta delegata. dal personale normalmente presente nelle aree pro-
tette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.
In funzione della presa in carico è opportuno predi- Verificare ad esempio che le porte tagliafuoco:
sporre un documento di sintesi dell’intervento che, • abbiano il sistema di apertura della porta funzio-
una volta compilato, costituirà il rapporto di inter- nante;
vento. • non siano danneggiate e che le guarnizioni siano
Con la fase di presa in carico il tecnico manutentore, integre;
partendo dall’esame del sito, dovrebbe: • chiudano regolarmente (la porta non deve es-
• valutare lo stato delle porte installate; sere piegata, non devono essere presenti fori o
• verificare la disponibilità del libretto d’uso e ma- fessure, …);
nutenzione Acquisire le registrazioni degli inter- • ruotino liberamente e, in presenza del dispostivi
venti passati; di autochiusura questo operi effettivamente;
• verificare la conformità della posa in opera delle • se munite di dispositivo di chiusura automatico
porte; (elettromagnete), abbiano dispositivi efficienti.
• verificare l’integrità e la tenuta dei sistemi di fis-
saggio, la stabilità della porta nel suo complesso; OPERAZIONI CONNESSE AL CONTROLLO
• verificare l’integrità della porta e degli accessori, PERIODICO
e che non siano state apportate modifiche non Il controllo periodico, effettuato da PERSONA COM-
previste dal produttore. PETENTE, consiste in una serie di operazioni atte a
verificare la completa e corretta funzionalità della
Una corretta presa in carico rappresenta un passag- porta tagliafuoco, nelle normali condizioni esistenti
gio essenziale e cruciale per lo svolgimento delle nell’ambiente in cui è installata.
attività di manutenzione, a tutela del futuro operato Le operazioni da eseguirsi durante il controllo perio-
dell’azienda di manutenzione. dico sono descritte al punto 7.7 della UNI 11473-1
• Verifica presenza targhetta (marchio di conformi-
OPERAZIONI CONNESSE ALLA SORVEGLIANZA tà) apposto dal produttore
La sorveglianza consiste in un controllo visivo atto a • Verifica presenza di ritegni impropri
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PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA
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PORTE TAGLIAFUOCO E USCITE DI EMERGENZA
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28 LINEE GUIDA
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE
AZIENDE SICUREZZA E ANTINCENDIO
FEDERATA