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Le strutture operative
● le Forze di polizia (come la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza,
la Polizia
locale), che sono chiamate a partecipare agli interventi di Protezione civile in ogni situazione
che coinvolga la sicurezza delle persone.
● le associazioni di volontariato.
I volontari della Protezione civile
La componente del volontariato ha un ruolo molto importante perché fa confluire nel
comparto della Protezione civile, in caso di necessità, molte figure professionali. I volontari
appartengono infatti alle più diverse categorie professionali (medici, infermieri, cuochi,
falegnami, ...) e operano in diversi campi, come quello del primo soccorso,dell’assistenza
sanitaria,dello spegnimento di incendi.Per essere preparati ad affrontare situazioni di
emergenza, essi seguono una formazione e partecipano periodicamente a esercitazioni che
simulano situazioni di rischio.
Il volontariato di Protezione civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno
colpito l’Italia negli ultimi 60 anni: l’alluvione di Firenze del 1966 ed i terremoti in Friuli (1976)
ed Irpinia (1980), in occasione delle quali si mobilitarono un gran numero di volontari che
accorsero da tutta Italia. Proprio in seguito a questi eventi disastrosi emerse la necessità di
un sistema pubblico organizzato che sapesse coordinare e valorizzare queste risorse
umane.
● Interventi di soccorso: sono le azioni che garantiscono alle popolazioni colpite da calamità
ogni forma di prima assistenza (tende, cure mediche, ...).
● il rischio sismico: dato che la nostra penisola è una zona ad alto rischio sismico, essa è
suddivisa in quattro zone a seconda del rischio di terremoti.
● il rischio incendio: gli incendi possono avere origini naturali (un fulmine) o antropiche; in
questo secondo caso sono cioè generati dall’uomo in modo accidentale o volontario.
Altri rischi monitorati sono il rischio industriale, vale a dire incendi o fughe di sostanze
tossiche per l’uomo, il rischio sanitario, conseguente ad altri rischi e legato all’ambito medico
o psicologico, oppure il rischio meteorologico, connesso a cattive condizioni meteorologiche
come neve, nebbia.