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Organica Superiore

Laumento progressivo dei dati sperimentali (informazione sulleffetto dei sostituenti, sulle propriet e comportamento dei reagenti port alla formazione di correlazioni tipo lineare sullenergia libera (diag.1). GR = -RT logK (1) G = -RTlogk(h/KT) (2) Gli studi anno portato alla scoperta delle prime correlazioni lineari ed alla formulazione delle!uazione di "ammett c e descrive linfluenza di gruppi sostituenti (in meta o para) sulla reattivit in catena laterale dei derivati del benzene. #ueste correlazioni anno trovato applicazioni in campi molto differenti da !uelli degli e!uilibri o delle velocit delle reazioni organic e essendo state applicate alla spettroscopia ottica ($%, &', '$(), al )*% o alla spettroscopia di massa. #uestanalisi + stata anc e applicata nel settore degli enzimi e dei farmaci. ,er esempio per studiare la dipendenza dellattivit farmacologica della struttura molecolare. $ sostituenti possiedono propriet caratteristic e c e possono influenzare notevolmente la velocit di reazione. #uesti effetti si propagano in certi centri della molecola mediante due meccanismipolare e coniugativo. La termodinamica pone la sua attenzione solo sui reagenti e sui prodotti (il processo pu o non pu avvenire) La cinetica pone l!attenzione sul tempo in cui la reazione avviene La velocit + influenzata mediante luso di catalizzatori, i !uali abbassano lenergia dattivazione relativa ad una data reazione (catalizzatore positivo). .nalizziamo i due effetti elettronici"##etto polare (o elettronico)$ consiste di due componenti distinte, leffetto induttivo e leffetto di campo. Leffetto induttivo + una polarizzazione dei legami interposti tra il sostituente ed il centro di reazione e leffetto di campo + uninterazione elettrostatica diretta attraverso lo spazio. (embra c e !uesteffetto dipenda dalla conformazione della molecola stessa. (ebbene sia difficile separare leffetto induttivo dalleffetto di campo il risultato globale di !uesti effetti + illustrato dai valori del p/a dalcuni acidi carbossilici.
Tab.1 p/ .cido 2.34 0l0"2012 " 2.33 0l20"012

.cido *e012" *e0"2012"

p/ 2.35 1.64

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2
" 0l60012" "012"

*e6)70"2012 " 90"2012"

1.36 2.55

4.58 6.::

0onsideriamo il seguente esempioH H 2 H H


+

X
atomo elettronattrattore

H ;- atomo elettronattrattore. < possibile c e 01 senta attraverso lo spazio (p.e. il solvente) lattrazione del sostituente ;. #uesto fenomeno rappresenta leffetto di campo. *entre leffetto induttivo diminuisce con laumentare del numero degli atomi di carbonio dal sostituente. ,er analizzare pi= profondamente gli effetti elettronici, consideriamo alcuni esempi di reazioni sapendo c e uno dei motivi c e portano avanti una reazione + la differenza di p/a dei vari substrati. %>0 0" 7 )"2> %>0 0> 7)"6 .c1 ?2 ?1 .c2 28 66 /e 14>28@14>66 A 143, la reazione + totalmente spostata verso destra. 0onsideriamo un altro caso05"81" 7 "016> 05"81> 7 "2016 B.B8 5.65 /a 14>14@14>5 14>2, la reazione non avviene. .ncora0"6011" 7 0)> 0"6011> 7"0) /a 14>8@14>14 148 , e!uilibrio completamente spostato verso destra. ,ossiamo !uindi affermare c e gli effetti polari giustificano i diversi valori di p/ e pi= precisamente i risultati ottenuti anno portato a concludere c e leffetto di conformazione fornisce maggior contributo alleffetto totale del sostituente. La sostituzione di un atomo di " con un 05"8> o 0"A0"2 fa aumentare lacidit di un fattore di circa 2. (embra !uindi c e un atomo di 0 nonsaturo sia pi= elettronegativo rispetto ad un 0 saturo. La pi= soddisfacente spiegazione di !uesta differenza sta sul concetto dellibridizzazione dei legami.

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&n ibrido sp2 possiede un maggiore C di carattere s rispetto uno sp6 e pertanto risulta pi= elettronegativo. <stendendo !uesto ragionamento si capisce perc D un atomo di 0 c e partecipa ad un triplo legame sia un gruppo elettronattrattore ancora pi= forte. #uindi !uando parliamo deffetto induttivo ci riferiamo alla trasmissione d!e##etti elettrostatici lungo una catena d!atomi, mentre leffetto di conformazione si riferisce alla trasmissione d!e##etti elettrostatici attraverso le molecole di solvente .bbiamo visto come gli effetti induttivi esercitano una notevole influenza sulla reattivit delle molecole, per !uesta porta a previsioni del tutto errato specialmente !uando le differenze di reattivit previste si riferiscono a composti aromatici. 0onsiderando, infatti, i soli effetti induttivi si dovrebbero prevedere c e lacido p> idrossibenzoico sia un acido pi= forte dellacido benzoico, mentre + vero il contrario. 0ome anc e per il m>nitrofenolo sia un acido pi= forte dellisomero p>nitrofenolo, ma anc e pi= + vero il contrario. )ello stesso modo considerando il solo effetto induttivo, non possiamo spiegare la gran differenza tra basicit dellanilina e della benzilammina (!uestultima + pi= forte di un fattore di 84). (appiamo per c e la trasmissione degli effetti elettrostatici lungo una catena di legami contenuti in una molecola alifatica + differente dalla trasmissione deffetti elettrici in un sistema contenente elettronattrattori. )el primo caso leffetto induttivo determina una trasmissione della polarizzazione elettronica c e per diminuisce velocemente man mano c e ci si sposta dal centro primario. $nvece un disturbo della densit degli elettroni , su un atomo di un sistema coniugato, si distribuisce per mezzo di un flusso delettroni associato allintero sistema, portando cosE a giungere, anc e agli atomi pi= lontani, !uegli effetti c e possono per influenzare solo gli atomi vicini. #uesto modo di trasmissioni degli effetti del sostituente + c iamato effetto coniugativo o di risonanza. 9acciamo di seguito alcuni esempi (fig.1) c e c iariscono linfluenza dei vari effettiLatomo di azoto nella benzoc inuclidina non si trova nello stesso piano dellanello benzenico per cui non + possibile la coniugazione, cosE la differenza di pKa + dovuta solo alleffetto induttivo. ,er cui lordine tra effetto induttivo e coniugativo + di 6 a 2. 0onsideriamo il seguente substrato (fig.2)(e ;A" pKa=% &&
H H3 C N
+

CH3

H N
+

H N
+

pKa=5.06

pKa=10.58

pKa=7.79

= 5 a b

= 3 c fig.1

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(e ;A0l pKa=' () )otiamo c e lintroduzione di un elettronattrattore abbassa lacidit, mentre doverbbe al contrario stabilire lanione (base coniugata). #uesto fenomeno si spiega nel modo seguente, considerando lanione. Leffetto induttivo + riferito a due gruppi molto lontani tra di loro per poter essere cosiderato. $noltre il carbonile + spazialmente vicino al > del 0l c e cosE provoca un effetto di campo attraverso il !uale si spiega la diminuzione dellacidit. 0onsideriamo i seguenti composti (fig.6);A" p/aA:.8B ;A?r (pseudopara) p/aA:.62 ;A?r (pseudogeminale) p/aA:.BB $n essi il 011" ed il ?r sono molto lontani tra loro !uindi leffetto induttivo + escluso mentre si presenta un effetto di campo non destabilizzante. La molecola pertanto + pi= acida. (e il sostituente + in pseudogeminale vale lo stesso discorso ma la vicinanza tra ?r > e 011> (effetto di campo) rende il ciclofano meno acido. 9acciamo alcune considerazioni sulleffetto stericoH 3C C H N N
+

X Cl

H O O
-

O O H

fig.2

p e!"o
HOOC

para pK=7.3#
HOOC

p e!"o
HOOC

orto pK=7.75

n e

! n

r e a ' & o n e
HOOC

Br

Br

pK=7.59

HOOC

fig.4
%icordiamo c e il sale di diazonio + un elettrofilo debole per cui la reazione di copulazione pu avvenire solo in anelli attivati. #uesto + un esempio di effetto sterico (fig.8) c e non devessere confuso con lingombro sterico. Leffetto sterico impedisce la delocalizzazione del doppietto dellazoto. i due metili dellanello interagiscono stericamente con i due metili dellazoto provocando una distorsione alla molecola e portando lazoto a non essere pi= parallello allanello (non + !uindi pi= possibile la delocalizzazione).
H 3C H3C CH 3 CH 3 N N
+

Br

Br

p e!"o

meta pK=7.$8

p e!"o%em&ale pK=7.99

fig.3

ne !na rea'&one

fig.5

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0onsideriamo ora leffetto sterico classicoH3C CH3 N H3C H3C


+

CH3
CH3

CH3

CH3 in confronto a $l complesso della trietilammina + molto meno stabile di !uello della c inuclidina. (i potrebbe pensare c e a causare ci sia un effetto elettronico anzic D sterico. ,er escludere !uesta ipotesi basta considerare i p/a delle ammine. i due p/a sono uguali. $l protone + molto piccolo perci non viene influenzato dallingombro sterico. (e !uesto fattore non ci fosse a determinare la diversa stabilit sarebbe stato sia un effetto elettronico c e uno sterico. )el nostro caso invece + solo il secondo, in particolare il primo complesso + meno stabile a causa delleffetto sterico frontale c e + assente nel secondo. 'ediamo un altro esempio di effetto sterico rappresentato dalla fig.5.

CH3

* * * * * H 3C H 3C C
+

(perimentalmente + stato dimostrato c e la velocit di solvolisi aumenta allaumentare del numero di gruppi alc ilici nel composto. #uesto effetto + c iamato e##etto . *entre nellalogenuro il carbonio + ibridizzato sp6 ,nel carbocatione + ibridizzato sp2. #uindi in ultima analisi un alogenuro terziario molto ingombrante tende di reagire velocemente per trasformarsi in sp2 in cui i gruppi alc ilici sono il pi= lontano possibile.
Gruppi *e60> ?u*e20> <t60> ?u<t20> (*e0"2)*e20 > (?u0"2)*e20> % Olefina 15 51 24 B4 ingombrante) 62 58

* CH3

OH * CH$

Cl

fig.6
*

(pi=

Tab.3 $l gruppo *e oltre la () 1 pu subire anc e < in cui si forma un olefina. $n essa il carbonio + ibridizzato sp2 per cui potendo scegliere tra sp6 (alcool) ed sp2 (carbocatione, olefina) sceglie la seconda per motivi sterici. 0onsideriamo un altro esempio( B C C C )

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(perimentalmente si + dimostrato c e lalc ene pu non sommare idrogeno e@o sommare selettivamente altri reagenti. .nalogamente possiamo considerare lalc ilazione del toluene.
Gruppo "ntrante >*e ><t >0"> t>?u * orto 82 28 63 4 * meta 1: 64 64 : * para 2B 28 66 B6

Tab.4 .ncora per la nitrazione di alcuni alc ilbenzeniGruppo <ntrante >0"6 >0"2>0"6 >0"(0"6)2 >0(0"6)6 C orto 8B 28 64 15 C meta 2.2 5.8 :.: 11.8 C para 6:.2 23.8 52.6 :2.:

Tab.5 < evidente c e leffetto sterico non pu essere trascurato.

orrelazioni !ineari di "nergia !ibera &no dei primi problemi c e si present allattenzione dei c imici, fu la determinazione di un metodo c e permettesse di correlare la struttura di una molecola con la sua reattivit su basi !uantitative e linteresse di molti ricercatori si rivolse alla determinazione degli effetti elettronici c e esercitano i sostituenti in un nucleo benzenico sulla velocit ed al corso di una reazione. &na difficolt coinvolta nella valutazione di tali effetti elettronici + c e se il sostituente si trova in prossimit del centro di reazione (posizione orto), possono essere presenti delle interazioni specific e tra lo stesso sostituente ed il centro di reazione da rendere difficile la determinazione degli effetti elettronici. "ammett mise in evidenza c e, per molte reazioni di derivati benzenici aventi sostituenti in posizione meta o para, esiste una relazione lineare tra il logF (cost. di velocit) o log/ (cost. de!uilibrio) di una certa reazione ed il logF o log/ per unaltra reazione. .d esempio riportando in grafico il log delle cost. di ionizzazione di una serie dacidi benzoici m> o p> sostituiti (1) contro le corrispondenti grandezze

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per gli acidi m> o p> fenilacetici (2) si ottiene una retta (1) Gm o Gp H>05"2>011" 7 "21 Gm o Gp H>05"2> 011> 7 "617 (/) (2) Gm o Gp H>05"2>0"2011" 7 "21 Gm o Gp H> 05"2>0"2011> 7 "617 (/) Le!uazione per la relazione lineare tra le costanti di ionizzazione + log K = log k ' + C (6) dove + la pendenza della retta e + + lintercetta #uesta e!uazione vale per tutti i sostituenti HI ed in particolare per HA" diventa' log K 0 = log k 0 + C (2)

dove /4 e /4 sono le costanti di ionizzazione per lacido benzoico e lacido fenilacetico. (ottraendo la (2) alla (6) si a-

log K K = log k ' k ' 0 0

(8)

(i possono scrivere e!uazioni di !uesto genere anc e per altre serie di reazioni. "ammett a assegnato a ciascun sostituente una cost. , c e rappresenta leffetto di !uel sost. sulla cost. di ionizzazione dellacido benzoico in condizioni standard (2840).

log K '

K '0

= = pK ' pK ' 0
log K K = (5) 0

. ciascun sost, + stato assegnato un valore numerico, perci le!. (8) si riduce a-

!ueste!uazione esprime una relazione lineare denergia libera, nota come!uazione di #ammett. <ssa pu essere applicata alla velocit di reazione di composti aromatici sostituiti e alle costanti de!uilibrio. ,rendiamo come esempio lacido benzoico sostituito
O O

X
OH

X
O

Ka =

[B ][H ]
+

.l variare + ; e la reazione + la dissociazione acida. $l termine sperimentale c e determina le variazioni + /a. "ammett esprime appunto il comportamento allinterno della serie in modo in cui + espresso dalla sua e!uazione. , la costante del sostituente - e dipende solo da esso e dalla posizione che occupa, cio+ meta o para. 0i permette inoltre di calcolare !uanto il

[ HB ]

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sostituente rende il composto pi= o meno reattivo rispetto a !uello non sostituito per effetto elettronico. 0onsiderando unaltra reazione, (fig.:), lidrolisi degli esteri del sudetto acido (base catalizzata) e misurando i valori delle costanti di velocit k al variare di ; otteniamoO X O & " r o l & X HO * & O O
-

O H

fig.7

log

k aX = , in cui esiste proporzionalit k aH

$l dato sperimentale c e conferma !uesto fatto + riportato in diagramma 2. rappresenta la cosidetta costante di reazione. che , la costante per una particolare reazione e per le condizioni di temperatura e solvente a cui la reazione stessa viene condotta. ma non dipende dalla natura del sostituente. ,er lionizzazione degli acidi benzoici (reazione standard) si pone =/, cosE conoscendo i valori di k per i vari acidi benzoici sostituiti e di k0 per lacido benzoico + possibile calcolare i m-- per una vasta gamma di sostituenti. (i metta in evidenza per c e ciascun confronto tra due serie di reazioni, determina valori specifici di p abbastanza piccoli, !uindi per ogni sostituente pu essere scelto un valore medio. &n certo numero di + raccolto nella seguente tabella$ostituent e -# - #3 -O# -O #3 -%#& -%O& -%'( #3) - % -* meta para 4,44 >4,45B 74,121 74,118 >4,151 74,:1 74,33 74,85 74,66: 4,44 >4,1: >4,6: >4,253 >4,55 74,::3 74,32 74,55 74,452

- l

Tab.+

74,6: 6

74,22 :

0ome abbiamo detto la costante misura l!e##etto polare del sostituente rispetto all!idrogeno, ed + in linea di principio indipendente dalla natura dell!e1uili2rio o dalla reazione 0ome

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si vede nella tabella ci sono valori positivi e negativi di . &n valore 4 di corrisponde ad un valore 1 del rapporto K/K0 I il c e significa c e lintroduzione del sostituente nellanello benzenico dellacido benzoico non ne a fatto variare la forza. (e + positivo ( 30) significa c e lintroduzione di un sostituente a avuto leffetto di far aumentare la forza del nostro acido di riferimento, mentre un negativo ( 40) significa c e il sostituente ne a diminuito lacidit. < perfettamente logico c e i gruppi elettron> attrattori abbiano valori di positivi e !uelli elettron>donatori li abbiano negativi- nel primo caso infatti il sostituente, ric iamando la carica verso lanello tende a disperderla e !uindi a stabilizzare lanione facilitando la dissociazione dellacidoI + ovvio leffetto contrario esercitato dai sostituenti elettron>donatori. Linterpretazione dei valori di + abbastanza semplice in termini elettronici. ,er esempio per il cloro, m3 p, perc D leffetto -5 + opposto delleffetto 67 nel para cloroI per il nitrogruppo, p3 m, perc D leffetto -5 + rafforzato dalleffetto -7 nel p>)12I per il gruppo 10"6 leffetto -5 determina un valore positivo per m, mentre leffetto 67 + cosE forte da determinare un valore negativo per pI per il gruppo >)"2 la situazione + abbastanza simile a !uella dell>10"6 per leffetto 67 + cosE forte da rendere negativo anc e il valore di m. ,er il >0"6 i valori di sono negativi e m4 p, !uesto + spesso attribuito allintervento delliperconiugazione 67 della posizione para, ma !uestinterpretazione non + universalmente accettata. #uindi un sostituente attaccato al nucleo benzenico influenzer la distribuzione elettronica del nucleoI in ultima analisi, rappresenta la misura di !uesta distribuzione di carica in seguito allintroduzione ad una catena laterale di un reagente alle posizioni meta. e@o para, allo stesso modo di uno c e misurerebbe il potenziale elettronico inserendo un voltmetro in !uel punto. Leffetto induttivo 5 del sostituente si origina in seguito alla polarizzazione degli elettroni nel legame c e lo unisce allanello benzenico. #uesteffetto + dovuto alle propriet del sostituente di attirare o respingere elettroni relativamente a !uella di un atomo di 0 dellanello ibridizzato sp2. ,oic D la sovrapposizione degli orbitali + lungo gli assi degli orbitali esso + efficiente ed il legame risultante + forte. Gli elettroni di un tale legame , e cosE leffetto 5 c e pu sorgere, sono pertanto di bassa polarizzabilit. #uesto significa c e leffetto 5 +

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costante e la sua variazione in seguito allintroduzione di altri gruppi nellanello benzenico + piccola. Leffetto di !uesta variazione primaria nellanello benzenico pu verificarsi in tre modi diversi1) mediante interazione elettrostatica diretta attraverso lo spazio (e##etto induttivo o di campo)8 2) mediante successive polarizzazioni dei legami - 5 6) per interazione con il sistema aromatico$totAJ7$ 7$ $ A4 $totAJ7$ Leffetto di risonanza 7 del sostituente coinvolge uninterazione tra gli orbitali del sostituente c e sono nello stesso piano degli elettroni del benzene. Kale interazione influenza le posizioni alternate e diventa polare alle posizioni orto e para rispetto il punto di attacco del sostituente. #uestoverlap di orbitali a importanti conseguenzeprimariamente una tale sovrapposizione non + molto efficiente per cui gli effetti di risonanza sono di elevata polarizzabilitI essi cio+ sono sensibili allinfluenza di altri gruppi introdotti nellanello benzenicoI secondariamente, la rotazione del sostituente aldifuori del piano dellanello benzenico riduce !uesto tipo di sovrapposizione e conseguentemente linterazione di risonanza. 0osE assumendo c e leffetto induttivo + trasmesso in misura uguale alle posizioni meta e para, il m + una misura approssimata delleffetto induttivo avendo il valore p- m + una misura approssimata delleffetto di risonanza- m= 5$ p= 56 R. $l termine delle!uazione di "ammett viene definito, come gi detto, costante di reazione, il significato geometrico di + la pendenza della retta nel diagramma logK/K0 logK!/K0, esso dipende dal tipo di reazione, dalla temperatura e dal solvente. $l significato c imico di + collegato alla sensibilit della reazione considerata alla trasmissione degli effetti polari dei sostituenti. #uesto concetto apparir c iaro se si ricorre a !ualc e esempio. (e =1, significa c e nel diagramma suddetto la retta a una pendenza di 284, ossia c e a ciascun valore di K!/K!0 corrisponde un identico valore di K/K0, il c e e!uivale a dire c e ogni sostituente esercita lidentico effetto sulla K, sia c e si tratti dellacido benzoico (presso come riferimento) sia c e si tratti del substrato allo studio.

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(e <1, ci vuol dire c e il substrato considerato risente meno dell ac. benzoico degli effetti elettronici del sostituenteI (e ,- non si risente affattoI e (e .-, vuol dire c e gli effetti sinvertono, ossia c e un sostituente facilita la dissociazione dellacido benzoico e ostacola !uella del substrato allo studio. %estando per ora nellambito delle reazioni di ionizzazione si pu facilmente comprendere perc D 4/ per la serie degli acidi fenilacetici. $n !uesti composti il gruppo c e subisce la dissociazione, ossia il carbossile, + infatti, pi= lontano dai sostituenti nellanello c e nella serie degli acidi benzoici e risentir !uindi meno degli effetti elettronici esercitati dai sostituenti. (e invece consideriamo le costanti di ionizzazione degli acidi coniugati di una serie di aniline possiamo prevedere c e 3/. )ella specie carica latomo portatore della carica + direttamente legato allanello anzic + tramite un altro atomo come nel caso dellanione carbossilato, e dovr !uindi risentire maggiormente delleffetto elettronico dei sostituenti sullanello. #uindi la determinazione della cost. di reazione , ci da informazioni sulla situazione elettronica dello stato di transizione relativa a !uella dei reagenti. &n valore di positivo indica c e il centro di reazione, nello stato di transizione, a un eccesso di carica negativa rispetto alla situazione iniziale c e un valore di negativo + associato alla situazione opposta. 5l primo caso si veri#icher9 generalmente con le reazioni nucleo#ile. il secondo con 1uelle elettro#ile .nc e il valore assoluto di + molto importante per !uanto ci d la misura !uantitativa dellentit delle variazioni di densit elettronica al centro di reazione nel passare dallo stato iniziale allo stato di transizione. ,.es. un valore di =% pu essere determinato per la solvolisi del cloruro di benzile in etanolo. #uesto risultato indica c e nello stato di transizione della reazione si + sviluppata una notevole frazione di carica positiva. $l segno ed il valore assoluto di sono pertanto in accordo con un meccanismo c e prevede la ionizzazione del cloruro di benzile nello stadio lento,
2

0"0l , 20"> > > > >0l , 7 >

0"7 7 0l>

e !uindi uno stato di transizione con latomo di 0 carico positivamente. ,er la corrispondente reazione del cloruro di benzile in etanolo a!. =(.(I evidentemente nello stato di transizione di

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!uesta reazione esiste uno sviluppo di carica positiva inferiore a !uella dello stato di transizione della solvolisi del cloruro di benzile in etanolo puro (una possibile spiegazione + c e la solvolisi del cloruro di benzile abbia un maggior carattere ()2 con il solvente c e legandosi parzialmente al centro di reazione, contribuisce a neutralizzare la carica positiva). . !uesto punto dobbiamo esaminare !uali debbano essere i re!uisiti dei substrati, perc D le!uazione di "ammett sia accettabile. $l sistema a cui sono collegati i gruppi dev essere sufficientemente rigido. $nfatti se i sostituenti fossero tra loro collegati da una catena paraffinica vi sarebbe allora libera rotazione dei vari segmenti di catena attorno ai legami semplici, e di tutte le innumerevoli conformazioni possibili, alcune potrebbero risultare pi= favorite per una certa coppia di sostituenti, altre invece per una coppia diversa. Kutto ci comporterebbe interazioni polari e steric e assai difficilmente correlabili. La seconda condizione, ossia lesigenza c e i gruppi ; e L (sostituente e centro di reazione) siano ad una certa distanza tra loro, previene il manifestarsi dinterazioni steric e tra i gruppi oppure linsorgere di specific e influenze sul grado di solvatazione per ciascun gruppo. #uestesigenza + soddisfatta dai derivati benzenici, !uando i gruppi ; e L sono in posizione meta o para tra loro. #uando i gruppi si trovano in orto, le!. di "ammett non + applicabile. $nfine affinc D la relazione di "ammett consente una validit devono essere essenti effetti di risonanza diretta c e coinvolgono sostituente e centro di reazione. #uestultima condizione non + sempre osservata nei derivati benzenici disostituiti, infatti, si pu osservare c e !uando uno dei sostituenti esercita un effetto -7 e laltro 67, la correlazione lineare non + pi= applicabile. 0erc iamo ora di dimostrare perc D e sono correlazioni lineari denergia libera. Jalle!uazione (2) sappiamo c e variando il sostituente varia k e !uindi il Go alloraX KA ( G G ) = G = RT ln 0 KA 0 0 0 X 0

= 2,303RT log

X KA = 2,303 log 0 KA

0onsideriamo ora lidrolisi degli esteri in fig.:-

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G = RT ln k G0 G X = G

k iX k iX RT ln 0 = 2,303lg 0 ki ki
,ossiamo scrivere Jove m- fattore di proporzionalit lineare. )otiamo c e vi + correlazione lineare tra i secondi membri e m + appunto tale correlazione. %endiamo comprensibile il G dattivazione-

G = m G0

+ une!uazione di retta riferita alla reazione specifica. #uestM e!uazione per a tre incognite, !uindi come pu essere rappresentata da una rettaN 9acciamo tutte le ipotesi1. H 0 , se matematicamente + coretta, c imicamente non lo + in !uanto variando il sostituente, varia il valore di " della reazione. 2. ( T ) S 0, allora H = m G0 , lentropia + collegata ad effetti di solvatazione (variando il sostituente non varia cosE drasticamente) e !uesta ipotesi appare pi= plausibile. 6. H S per molte variazioni !uesta proporzionalit + vera e se cresce H diminuisce T S 0ome si vede intuitivamente non si poteva prevedere a priori tale correlazione. 9acciamo delle semplici considerazioni sullentropia di una reazione organica. 0onsideriamo la seguente. 7 ? 0 7 J, per !uesta reazione sar :=0 (i gradi di libert non variano). (e invece + . 7 ? 0, sar :<< 0, o ancora.? . 7 ?, sar : >> 0. .bbiamo visto come : influenza il G.

H T S = m G0 G = m G0 , c e

3 H

. .

<saminiamo l esempio della fig.3. . 64o0 la reazione + fortemente spostata verso destra. . 644o0 la reazione + fortemente spostata verso sinistra. (appiamo c e G = H TS , T : + positivo ma " a 64o0 + cosE negativo c e rende spontanea la reazione. . KA644o0, T : + cosE piccolo c e non pu essere neutralizzato da ;. 0ome abbiamo detto, misura gli effetti elettronici globali mentre indica landamento e

f i g . /

diag.3

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lo sviluppo della carica di una reazione. ,ortiamo !uindi in grafico le!uazione di "ammett per diversi valori di (diag.6)(e 3/ leffetto dei sostituenti + pi= sentito. (e 4/ leffetto dei sostituenti + meno sentito. (i possono incontrare anc e delle situazioni diverse, come !uelle del diag. 2#uando 40 significa c e nello stato di transizione si sta sviluppando una carica positiva (stabilizzata da un elettronattrattore). #uando =0 significa c e non si sviluppa carica per cui il sostituente non pu avere effetto. $n realt vedremmo c e la cosa non + cosE semplice (c imicamente rappresenta leffetto elettronico dei sostituenti sullandamento di reazione).
$ostituent e -# - #3 -O# -O #3 -%#& -%O& -%'( #3)3 - % -* - l m meta 4,44 >4,45B 74,121 74,118 >4,151 74,:1 74,33 74,85 74,66: 74,6:6 Tab.0 p para 4,44 >4,1: >4,6: >4,253 >4,55 74,::3 74,32 74,55 74,452 74,22:

Diag 4

diag.4

logk

0erc iamo di comprendere meglio largomento ricordando c e rappresenta leffetto elettronico globale. ,er G0l abbiamo p4 m, ci perc + il cloro + orto e para orientante per effetto mesomerico e disattivante per effetto induttivo. ,er G10"6 si a m3 p (cio+ m30 e p40) in posizione meta il solo effetto + <5 c e stabilizza una carica negativa c e si sviluppa in para invece leffetto 67 prevale di <5. 0onsideriamo la solvolisi della fig.BJobbiamo calcolare le costanti di velocit di solvolisi al variare di ; e tracciamo il grafico di logk in funzione di . 0ome si sa dal diag.2 40, !uindiLa differenza anc e di un unit nei valori di logk provoca variazione nella velocit di reazione al variare del sostituente. (e la pendenza della retta + negativa come si nota nel diag.2 significa c e lo stato di transizione sviluppa una carica positiva (()1>

OCH3

NO$

diag.5

H Cl

X ol+ol& &

+ H

Cl

fig.1
H H N
+

X f i g .1 -

Organica Superiore

15

solvolisi) e ci si ripete nel diag.5. ,aragonando la sudetta reazione con !uella della solvolisi del > 0"2>0l, in cui =-( (, la carica c e si sviluppa + sempre positiva ma in !uantit inferiore. #uindi le regole per poter applicare in grafico le!uazione di "ammett sono le seguenti1. presenza di un anello benzenico 2. sostituenti in meta e@o para 6. assenza di interazione diretta tra i sostituenti ed il centro di reazione.

,untualiziamo la nostra attenzione sul punto 6 e facciamo lesempio riportato in fig.14 c e viene rappresentato dal diag.:- (il diag.: non + altro c e un dettaglio proveniente dal diag.2) (i trova c e il p>)12 a un valore di logka corrispondente al tabulato c e non sta sulla retta. #uesto si spiega considerando le strutture di risonanza dellanilina e dello ione anilinio della fig.14. La coniugazione fuori anello benzenico comporta una certa stabilizzazione da !uella prevista dal di "ammett. )aturalmente si pu avere anc e il caso limite opposto, cio+ sviluppo di carica positiva (carbocatione) stabilizzato da elettronattrattori. < apparso cosE neccessario (a causa della non soddisfacente applicazione di ) introdurre due nuove costanti - da usare in reazioni dove il sostituente (ad attrazione elettronica) entra in diretta coniugazioe con il centro di reazione carico negativamente e la costante 6 dove il sostituente (a rilascio elettronico) entra in coniugazione diretta con il centro di reazione carico positivamente. $ valori di - sono stati ottenuti nel modo seguente- la costante di reazione viene calcolata usando i m di "ammett, giacc + il sostituente nella posizione meta non pu coniugare direttamente con il centro di reazione, a !uesto punto applic iamo le!uazione di ?roOnX lo gk

( k)
H

fen o lo

= X (:)

Organica Superiore

16

L e!uazione si riferisce al calcolo di - (per la dissociazione del fenolo Gfig.11>). 0on una procedura analoga si pu determinare il 6 usando come reazione standard la solvolisi dei cloruri di t>cumile p>sostituiti (fenilmetilcarbinoli cloruri) in acetone ac!uoso, come indica la fig.12. $n !uesto modo abbiamo !uindi determinato dalle!uazione
X logk

O H

fig.11
CH3 H3C Cl

sostituito alle!uazione di ?roOn per formare - o 6. $ valori di di alcuni sostituenti sono riportati in tab.3>0"6 >)"2 >1" >10"6 >9 >0L p7 >4.61 >1.6 >4.B2 >4.:3 >4.4: 4.11 >096 >0) >010"6 4.84 >011" 4.28 > 4.:2 (120"6 >)12 p 4.82 p> 4.58 4.33 4.32 4.:6 4.B3 1.22

kH

= m,

c e viene poi
H 3C C
+

CH3

Cl

fig.12

Tab./ #uindi approfondendo sul diagramma 2 e in aiuto con il diagramma : per !uanto riguarda i valori dei vari sostituenti e specialmente per la p>nitroanilina otteniamo il diagramma 3. < ovvio c e se utilizziamo una certa reazione per descrivere una e!uazione a pi= parametri, levento viene descritto in modo pi= efficace. Equazione Yukawa e Tsuno #uesto parametro + una costante di proporzionalit c e fornisce il peso degli effetti di risonanza esaltati (per i gruppi 7;). La differenza !uindi 6- dovrebbe fornire una scala di valori variabili per gli effetti di risonanza, modificando le!uazione di "ammett-

log

k = + r ( + ) (14) k0

c e costituisce le!uazione di LutaOa>Ksuno, dove r- , una costante di proporzionalit9 ,er r=0 le!uazione si riduce alla semplice e!uazione di "ammett ,er r=/ si a-

log k

k0

= log k

k0

= + (11)

< stato anc e suggerito c e r rappresenta una pi= intelligibile !uantit rispetto a e c e la

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17

somiglianza di valori di r per due reazioni sia un indice dellanalogia della struttura dello stato di transizione anc e !uando i valori di sono molto differenti. ,er - si a le!uazione analoga-

log
(tudio di r

k = + r ( ) (14) k0

0onsideriamo una reazione in cui i sostituenti sono in meta e calcoliamo -

log k log k

= m + r ( + ) = [ m + r ]

k0

perc D =- non a pi= significato. #uindi noto ed essendo tabulati i valori di 6 e , calcoliamo r. #ueste e!uazioni sono state successivamente modificate da altri autori con linserimento dei valori di 0 al posto di . 0ome abbiamo detto la funzione del centro di reazione in catena laterale nel sistema scelto da "ammett + di misurare linterazione elettronica tra il sostituente e lanello aromatico. Kuttavia come abbiamo gi visto, in molti casi il sostituente pu interagire direttamente con la catena laterale. $n tal caso si parla di coniugazione diretta. #uesto tipo di coniugazione + possibile per anc e nelle!uilibrio di dissociazione degli acidi benzoici, adoperato da "ammett come reazione standard (fig.16). ,ertanto furono studiate delle reazioni in cui il fenomeno della coniugazione diretta fosse osservata e a !uesto lavoro furono derivati dei nuovi valori della costante , detti 0 o n 1 (Pebster). (Generalmente in !uesti sistemi sisola il centro di reazione dallanello aromatico mediante lintroduzione di uno o due gruppi metilenici). ?isogna comun!ue osservare c e la coniugazione diretta non + in se stessa responsabile per la differenza tra i valori di e 0. #uesta differenza in verit nasce da una differente entit della coniugazione diretta tra i due logaritmi delle!uilibrio termodinamico o tra lo stato fondamentale e lo stato di transizione di una reazione. (e la coniugazione diretta avesse la stessa entit sui due lati delle!uilibrio non altererebbe le!uilibrio stesso. < stato osservato c e per i meta sostituenti i valori di e 0 sono
1

Cl Cl COOH

O O
-

fig.13

Ja notare c e

(normali)

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18

e!uivalenti poic D le differenze sono dovute ad effetti di risonanza e !uesti non si manifestano in maniera apprezzabile dalla posizione meta, almeno in prima approssimazione. .nc e i para sostituenti anno gli stessi valori di e 0, ad eccezione di !uelli c e anno un forte effetto elettrondonatore, come p.es. 10"6, )"2, )(0"6)2. $nfatti per tali sostituenti si a p -%( #3)& >4.36 -%#& >4.55 -O #3 >4.2: Tab.1 -p >4.22 >4.63 >4.12

0onsideriamo lionizzazione degli acidi benzoici (fig.12)*entre nella specie carica esiste coniugazione diretta (tra centro di reazione e sostituente) come nella prima struttura della fig.12, nellanione !uesta coniugazione + assente. (se ci fosse nellanione il fenomeno si sarebbe compensato). .llora i valori di di "ammett non sono coretti. 0onsideriamo lacido fenilacetico p>; sostituito. $n !uesto caso il problema non sussiste pi= poic + la coniugazione + assente. 0onfrontando esso con lacido p>;>6>fenilpropionico notiamo linterazione (allontanamento) dal centro di reazione dal sostituente attraverso i valori di (per lacido fenilacetico A 4.2B e per lacido 6>fenilpropionico A 4.21). !uindi diminuisce ad aumentare della catena alifatica, cio+ pi= la retta diventa meno ripida tanto pi= grande diventa lerrore. <cco perc D !uesta correzione non + stata apportata. &n uso normale delle!uazione di "ammett sarebbe di calcolare prima la velocit di una reazione , invece noi la usiamo per conoscere il meccanismo di una reazione. 0onsideriamo a proposito lidrolisi basica di un estere (fig.18). (perimentalmente troviamo c e se ;A>)12 (in meta), lidrolisi + 56 volte pi= veloce di !uando HA"I sappiamo anc e c e m->?(=0 @/.
O HO
-

OH

HO

CH3 H3C

CH3

fig.14

O CH3

H3C OH

fig.15

.pplic iamo le!uazione di "ammett-

log63.5 = X 0.71 X = 2.54 1


(e ;A>10"6 (in para),
p-?+;A

=-0 ('-

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19

log

k p / OCH 3 kH

= 2.54 ( 0.26 )

k p OCH 3 kH

= 0.209 ,
, ,X X -$ -1 --1 .
fig.1+

(valore teorico) (fig.15)mentre +

k p OCH kH

= 0.214 , (valore sperimentale)

,X v=k2[SX]=d[P]/dt

0ome meglio vedremmo in seguito la determinazione di + resa molto complessa al variare del solvente. ,.es. per lacido benzoico si a =/ (in ac!ua) ( (in etanolo) 0i c e risulta essere rilevante + la formazione della carica c e rende evidente leffetto del solvente. ?isogna sempre tener presente c e le reazioni avvengono in step(>;(; (;, $l primo approcio per lo studio di una reazione + di tipo cinetico. ,otremo studiare la QscomparsaR o la QformazioneR di una specie in funzione del tempo-

v = d [ s]

dt

= d[ X ]

dt

= d [ P]

dt

= k [ s ][ X ]

*olecolarit e ordine coincidono se la reazione avviene in un solo step, in caso contrario !uesta osservazione non + sempre valida. &n modo per studiare una reazione, + !uello di diminuire la velocit stessa (diminuzione della temperatura) oppure utilizzando degli strumenti c e riescono a studiare la variazione delle concentrazioni dei reagenti e dei prodotti in tempi molto brevi. &n esempio + la spettroscopia &'. 9acciamo una piccola parentesi per distinguere la conversione della resa. .mmetiamo di avere 1mmole di ; e otteniamo da esso 4.8mmoleI la conversione sar di 84C. La determinazione della velocit o delle concentrazioni si effetua per calcolare la costante k di una reazione. 9ocalizziamo la nostra attenzione su k(. La velocit + un dato sperimentale noto, ma ci non + vero per S(;T. 0erc iamo di calcolare appunto !uesta concentrazione attraverso lapprossimazione dello stato stazionario- Bla 1uantit9 di :- che si #orma , uguale alla 1uantit9 di :- che si distruggeC ?isogna per verificare se !uesta approssimazione porta a risultati accettabili. La costante di velocit k a delle dimensioni-

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20

v = k [ A][ B ] M = kM 2 k = M 1 s 1 , s

la velocit

di formazione di (; + la seguentev form = k1 [ S ][ X ] , mentre la velocit di distruzione + v distr = k 1 [ SX ] + k 2 [ SX ] . (econdo lapprossimazione dello stato stazionario le due velocit sono ugualik1 [ S ][ X ] = k 1 [ SX ] + k 2 [ SX ] ,dove

[ SX ] = k1 [ S ][ X ]
k 1 + k 2

di cui- S;T e S(T sono le pesate

iniziali. (ostituendo nellespressione della velocit della formazione del prodotto si a-

v sper =
k oss =

k1k 2 [ S ][ X ] e !uindi koss (osservata) c e + k 1 + k 2

!uella c e troviamo sperimentalmente sar-

k1 k 2 k 1 + k 2

lo stadio preponderante della reazione + !uello lento, se vale lultima relazione. Jistinguiamo dun!ue due casi1. se k-/33k(, c imicamente significa c e lo stadio lento + !uello c e porta ai prodotti per cui lespressione della velocit si riduce a

v=

k1 k 2 [ S ][ X ] e k oss k1k 2 , k 1 k 1

cio+ possiamo generalizzare in unespressione di velocit solo le F c e agiscono (prima dello) stadio lento. 2. (e k-/44k(, c imicamente il primo stadio + il pi= lento, !uindi sar v = k1 [ S ][ X ] (a conferma di ci c e abbiamo detto prima, dal punto di vista cinetico abbiamo informazioni fino allo stadio lentoI !uesta non + altro c e una ()1) in cui koss k/. (tudio del parametro 'ediamo perc D dobbiamo prestare attenzione nel valore di . 0onsideriamo la reazione della fig. 15, conoscere il meccanismo significa conoscere tutte le k. ,er lo studio della k in funzione della comparsa del prodotto (analisi !uantitativa) oltre allo studio &' si pu usare l)*% (mediante uno standard di campione interno), la massa o il gas cromatografia.

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21

)el caso 2, il valore di + !uello vero, in altre parole + c iarito durante landamento della reazione. )el caso 1, le cose sono pi= complesse.

k oss

k1 k 2 = k1k 2 , passando ai logaritmik 1

log

k oss

( k oss ) 0

= log

1 step ke k 2 step + log 2 (11) ( ke ) 0 ( k2 ) 0

e!uazione di "ammett

1 + 2 = ( 1 + 2 )

,er cui tot + la somma dei dei singoli step e se i dei due step sono uguali ed opposti si trova c e tot=0 (retta parallela allasse H), !uesto per significa c e si a sviluppo di carica, ecco perc D dobbiamo fare attenzione al valore di . ( / e ( appartengono in due reazioni differenti). 9inora si + parlato di grafici lineari delle!uazione di "ammett. #uesto significa c e per tutti i substrati (di cui variano i sostituenti) il meccanismo + identico (in altre parole tutti si comportano nello stesso modo). .nalizziamo ora il caso in cui i grafici ricavati c e dalle!uazione di "ammett sono curvi. 1o caso .mmettiamo c e il reagente abbia due possibilit, dove la via . + favorita da sostituenti elettronattrattori (e viceversa) e analogamente per la via ?. $n pratica + come se cambiasse il meccanismo, come indicato nel diagramma B, per due sostituenti diversi. 2o caso (i riferisce meccanismo. nellambiente dello stesso

(ub 7 )u . . 7 <7 , $n funzione dei sostituenti al substrato lo stadio lento pu essere il primo o il secondo. (ostituenti elettronattrattori rendono il substrato pi= soggetto allattacco dei nucleofili. (1o stadio veloce) invece sono meno soggetti ad attacc i elettrofili (2U stadio pi= lento). $l contrario vale per sostituenti elettrondonatori. Gli effetti sul substrato e sull. dei sostituenti possono e!uipensarsi ( = /6 (6 D n, ma esiste anc e un caso come visto precedentemente dove =0. #uindi si pu affermare c e lo stadio lento + funzione dei sostituenti. 3o caso

A S B P

Organica Superiore

22

La variabilit dello stato di transizione (uguale meccanismo) in base al sostituente pu avere carica positiva o negativa. #uesta + una reazione in cui si a sviluppo di carica positiva, cio+ vale le!uazione (11). 'ediamo cosa si ottiene sperimentalmente(e ;Ap>10"6, la velocit + inferiore rispetto a !uella prevedibile sulla base del valore di 6. (e ;Ap>)12, la velocit + superiore di !uella prevedibile alla base del valore di -. 0erc iamo di capire la reazione della fig.13.

X H3C CH3 BrBr HBr H3C

X CH3

= 8
H3C Br CH3

H3C

CH3

fig.17

012 calcone
X

H5C6
CH3

O O O

H3C

(A>24 u.e.
O C6 H5

30oC o &"ante

fig.18

re a 503

Lingombro sterico dei metili della fig.1: impedisce la risonanza del sostituente in cui non gli permette di stare nello stesso piano dellanello. Jun!ue, leffetto c e favorisce la reazione non sussiste pi= e cosE la velocit diminuisce, analogamente leffetto c e non favorisce, fa aumentare la velocit rispetto a !uanto previsto. Lindagine + stata fatta per vedere se lossidante, c e + estremamente reattivo (in alcuni casi stereospecifico) + un sito elettrofilo o nucleofilo secondo la parte c e attacca o + attaccato (attacca nucleofilo, alc ene c e attacca lossigeno elettrofilo). Jal punto di vista c imico !uindi la reazione della fig.13 +1. <possidazione stereospecifica (dal calcone si ottiene lepossido) 2. 1U ordine in diossanoI 1U ordine in calcone 6. %eazione di 1U pseudoordine (eseguita all&') 2. $ sostituenti elettronattrattori diminuiscono la velocit, mentre gli elettrondonatori la aumentano Gli effetti dei sostituenti sullanello benzenico vicino al doppio legame provocano un effetto molto marcato. #uando essi si trovano sia nellanello di destra sia in !uello di sinistra, conferiscono lo stesso segno di ossia favoriscono lo sviluppo di carica positiva. $l centro di reazione + il doppio legame olefinico. $l diverso effetto si attribuisce alla diversa distanza dal centro di reazione. Lentropia negativa ( :40)

Organica Superiore

23

indica il passaggio da una situazione disordinata ad una pi= ordinata. Eer un appro#ondimento sul calcone vedi RF7?> 7FL"T G ?RG +;"7 '/.@%H (/&&') ,rocessi radicalici <saminiamo lossidazione delle ammine (fig.1B). Ja unindagine meccanicistica su !uesta reazione posiamo dedurre1. La reazione + di 2Uordine globale (1U ordine in ammina, 1U ordine in ossidanteI la cinetica + stata seguita su &') 2. 40 (>1.B) 6. Laggiunta degli intrapolatori dei radicali non a effetto sulla velocit. 2. .ssenza di segnali all<(% (<,%) (l<(% + in grado di localizzare la presenza dei radicali fino ad una concentrazione di /0-H. (e il radicale si forma nello stato di transizione invece, l<(% non + in grado di identificarlo. 8. S = 30 5.
O

NH$
H3 C O H3 C OH O OH

fig.11

k H 2O

k D2O

= 1.2 (effetto
(la differenza

isotopico)I + stata

k H 2O

k EtOH

= 2.5

puntualizzata non alla differente polarit dei due solventi, ma alla diversa acidit. (pesso la formazione dei radicali della reazione + cosE piccola da non essere QavvertitaR dagli intrapolatori (sostanze capaci di fornire ad. <s. radicali idrogeno c e QspengonoR il radicale formatisi nel corso della reazione e c e formano essi stessi un radicale notevolmente stabile. 9atte !ueste considerazioni possiamo escludere c e si abbia formazione di radicale. &na reazione del genere indica c e nello stadio lento sono presenti sia lammina sia lossidante. Jobbiamo verificare se lo stadio ipotizzato intermedio della fig.24 + ottenibile. ,er fare ci dobbiamo sintetizzare lidrossilamina ipotizzata e verificare se con lossidante si forma il nitroso. (abbiamo formulato lipotesi c e !uesto + lo stadio veloce). $l secondo punto invece ci porta al diag. 11 per il . ,assando da ;A10"6 a ;A)12 la velocit diminuisce di 144 volte (log2). $l segno negativo di indica sviluppo di carica positiva sul centro di reazione, in altre parole lazoto. #uesto significa c e + lazoto c e attacca come nucleofilo

NH$ H3C O X O

HN

OH

lento
OH

+eloce

pro"ott&
X

fig.20

Organica Superiore

24

lossidante (o c e lossidante si comporta come donatore dossigeno elettrofilo). La differenza dentropia negativa indica in !uesto caso unassociazione. $l valore del rapporto (=/.() tra "21 e J21 indica leffetto solvente isotopico. *entre la !uantit di solvatazione favorisce (abbassando lenergia) lo stato di transizione, sfavorisce la reazione tra i reagenti c e prima di reagire devono desolvatarsi. Jobbiamo !uindi fare un bilancio di !uesti due effetti del solvente. 0ombinando di conseguenza !ueste considerazioni otteniamo il seguente stato di transizioneLacido acetico esce non con il suo protone ma con !uello del solvente (levidenza sperimentale + dovuta usando J21). Kale effetto si c iama proton transfer ed + lo stato di transizione della fig. 21 c e precede la formazione dellintermedio c e + lidrossilamina. 0onsideriamo un altro esempioO O O 4 5
5- O

X H3C O O O H

N H

H O

fig.&1

logkos
s

tato "& tran &'&one

= 1.9

$l catalizzatore + un perossido del tungsteno, lossidante + lac!ua ossigenata in !uanti la resa + 144C, mentre del catalizzatore usiamo 1@144 della !uantit del solfuro e dell"212.
catal&''atore HO OH 1tOH #0oC X , CH3

.
OCH3 H NO$

coor"&nata "& rea'&one

diag.1-

diag.11

CH3 X ,

fig.22
Ja unindagine meccanicistica ricaviamo c e1. La reazione + del 1o ordine nel solfuro, 1o ordine in catalizzatore, 1o ordine in "212. 2. 4 0 )ello stadio lento partecipano solo substrato e catalizzatore. (i deduce !uindi c e dovendo essere necessariamente lac!ua ossigenata, essa agir nello stadio veloce, mentre il 40 indica c e allo stato di transizione si a sviluppo di carica positiva. (upponiamo allora c e il doppietto dello zolfo (nucleofilo) attacc i uno dei due punti perossidici del catalizzatore (fig.26).

lento

CH3 X , O O

O 4 5

5- O

- HO -

OH

veloce

fig.23

Organica Superiore

25

$O$T2T342O%" %3 !"O*2!5 56O75T2 5 < prevedibile c e lintermedio della fig. 22 (avente una carica negativa) sia correlato al -, e vale le!uazione-

O N
+

5 O
-

N! O N

N! O
-

O N
+

X6-

log k

koss

intermedio di Meisenheimer

< facile capire perc D il valore di (diag.12) sia cosE elevato in !uanto essendo il centro di reazione sullanello, leffetto dei sostituenti + sentito in modo molto evidente. )ella reazione della fig.2: il sostituente non + sul substrato ma sul nucleofilo. La carica positiva si sviluppa sullazoto ma + interrotta da G0"2> perci leffetto dei sostituenti + molto inferiore (cosE il valore di + molto piccolo) di conseguenza il valore vero per p>10"6 sulla retta si rappresenta da 0. <sistono !uattro meccanismo per la (.)..r. 1. ()1 2. () .r (addizione Geliminazione) 6. <liminazione>.ddizione 2. ()%1 (sost. nucleofila radicalica)

fig.24

N!

N!

N!

N O
-

O O

N
-

O O

N
-

fig.25

Cl

O N
+

N N H

X
-

HCl

#5oC
O N
+

fig.26

NH$

Cl

O N
+

O 1tOH

X O

#5oC
O

. = 0.76

fig.27

Organica Superiore

26

lo%-o

= 3.8

diag.12
.nalisi dei meccanismi SN1 #uesto meccanismo + stato accertato solo nella seguente reazioneLa prova del meccanismo della fig.23 + stata ottenuta marcando uno dei due atomi dazoto con 18 ), ma la reazione non + stata completata invece si + bloccata ed + stata analizzata ricavando c e la specie tanto + reattiva, tanto essa + selettiva. ,er la ()1 alifaticaN N
+

/ C
+

lento

N N

+eloce

/ fig.28

kCl

k H 2O

= 180 =3

,er la ()1 aromatica-

kCl

k H 2O

#uesto dimostra c e il carbocatione formato dal benzene + talmente reattivo c e non + capace di discriminare. .nalizziamo gli effetti dei sostituentiIn meta- gli elettronattrattori rallentano + C gli elettrondonatori accelerano. sta2ilizzando la carica positiva In para- 1ualun1ue sia il sostituente rallenta la reazione. 1uindi disattiva O CH3 l!anello. <saminiamo ora il comportamento degli elettrondonatori. &n elettrondonatore a un effetto 67,-G (vedi G 10"6) ma leffetto mesomerico (67) pu essere importante in !uanto la carica positiva + su un orbitale parallelo al piano dellanello !uindi non coniugabile. La risonanza pu dare al legame , c e si dovrebbe rompere nel corso della reazione (anello>)), un parziale carattere di doppio legame, !uindi pi= forte, come si vede nella fig. 2B, di conseguenza la reazione + rallentata. SN Ar (a izione!eliminazione" <ssa avviene su un substrato aromatico attivato da gruppi elettronattrattori ed i cui dati
O CH3

N N
+

N N
+

CH3

fig.29

Organica Superiore

27

sperimentali correlano bene con >. La reazione procede in due stadi come indica la fig.64. (olitamente lo stadio lento + il primo anc e se capita a volte di essere il secondo. ,ossiamo studiare la cinetica attraverso formazione dei prodotti nellunit di tempola
+

X -1 /6--1 O N O
+

/ -$

/ X6+

v=

d [ P] = k 2 [ int ermedio ] , dt

ma

la

conc.

SintermedioT non + nota (se lo fosse sarebbe isolabile, invece non si accumula) mentre le!uilibrio + come se fosse mobile (!uello c e si distrugge forma !ualcosaltro). #uindi alle!uilibrio-

O intermedio di Meissenheimer

fig.30

k1 [ S ] Y = k 1 [ i ] + k 2 [ i ]

,il secondo membro indica la !uantit di i c e si distrugge, continuando-

[ ]

k1 [ S ] Y [i] = , !uindik 1 + k 2
v=

[ ]

d [ P ] k1 k 2 [ S ] Y = dt k1 + k 2

[ ]

(i possono ricavare due casi1. lo stadio lento + il primo, !uesto significa c e k-/44k( perci v = k1 S Y 2. lo stadio lento + il secondo, cio+ k-/33k( perci

[ ][

v=

k1 k 2 [S] Y k 1

[ ]

0on un confronto dettagliato delle due espressioni delle velocit trovate (o meno delle costanti) lordine in S(T e SL>T non varia. ,erci se si studiasse sperimentalmente la cinetica della reazione essa sola non ci permetterebbe di differenziare il meccanismo, !uindi si necessita daltre informazioni. <sistono varie evidenze c e il meccanismo sia !uesto. a. Leffetto dei sostituenti (giacenti sul piano degli anelli) + opposto a !uello c e gli stessi sostituenti abbiano nelle (.<..r. 0i + dovuto dal fatto c e nelle (.)..r abbiamo sviluppo di carica negativa. (da !uesto fatto proviene anc e la buona correlazione con >), p.es. il 2,5>dimetil>2> bromo nitrobenzene + cento volte meno reattivo del 2>bromonitrobenzene. #uesta differenza si basa sul fatto c e i due gruppi metilici impediscono all>)12 di effettuare il suo effetto stabilizzante nei confronti della carica c e si sviluppa nel caso della reazione.

Organica Superiore

28

b. Leffetto del gruppo uscente, c e + una delle prove c e sostiene il meccanismo a due step (potrebbe essere come nella (.<.) e non + altroc D leffetto cinetico>isotopico. ,er esaminarlo si deve agire su ;, ma la differenza di massa tra un alogenuro ed il suo isotopo + talmente piccola c e la reattivit + insignificante. &n metodo + stato suggerito prendendo due substrati simili in cui + cambiato il sostituente ;. La differenza di reattivit tra i due composti (p.es. uno con 9, laltro con 0l) nello stesso solvente + estremamente diversa. (e il legame 0>; si rompesse nello stadio lento vi dovrebbero essere differenze di reattivit tra i due composti suddetti ma dovrebbero essere opposte a !uelle trovate. %iportiamo infatti le energie di legame 0>; nella tab.14. ,erci + stato dedotto c e la rottura del legame 0>; non pu essere nello stadio lento. c. Lisolamento degli intermedi (come per !uello
H3C H3C O O O N
+

O O N

accanto) c e + stato isolato. $n conclusione si pu affermare c e con buonattendibilit per le evidenze sperimentali, la () .r procede col meccanismo a due step, come descritto.

8cal9mole 0"69 0"60l 0"6?r 0"6$ 114 38 :1 8: "9 "0l "$ "$

8cal9mo le 168.3 146.2 3:.8 :1.6 Tab.1-

p8a 6.13 com+ evidente il legame >2,2 ">; + pi= forte del legame >2.: 0>; >8.2

Eliminazione!A $enzino"

izione

(#ormazione

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29

La fig.61 indica il meccanismo c e si presenta negli alogenuri arilici non attivati. Le prove di conferma per !uesto meccanismo sono le seguenti1. si mettono due sostituenti in orto allalogeno 2. marcando il carbonio legato all>; si ottiene 84C danilina con 01 isotopico e 84C con 01 non isotopico come indica la fig. 61
Cl lento NH$
-

CH 3 Cl

CH3 NH $

CH3

CH 3

CH3 NH $

NH$ CH3

CH 3

Cl
NH$ +eloce NH$ ben'&no
CH NH3

H $N CH3 CH 3

NH $

NH$

CH 3

NH 3 Cl
-

H $N

NH $

fig.31

fig.32

(perimentalmente + stato dimostrato c e i fluoruri sono molto meno reattivi dagli altri alogenuri. 6. $solamento dellintermedio 0erc iamo ora di separare il primo step della reazione cio+ di capire se lo stadio lento + la rottura del legame (0>" o 0>;). (e effettuiamo la reazione sul composto clorurato di fig.62 e sullanalogo deuterato non si riscontra effetto cinetico isotopico. 0on gli iodurati (con " e J) si a un grande effetto cinetico>isotopico, lo stadio lento sar la rottura del legame 0>$. (e non vi + un effetto cinetico isotopico lo stadio lento + la rottura del legame 0. $ diagrammi seguenti indicano landamento di reazione nelle varie circostanze. $l diag.16a indica c e lo stadio lento + il primo mentre !uello secondo + veloce. )on appena + avvenuto lo stadio lento, lintermedio c e si forma reagisce nello step veloce dando il prodotto. La reazione + irreversibile. $l 0? indica c e leliminazione avviene con la formazione di un carbanione. $l diag.16b indica invece c e lo stadio lento + il secondo. Lintermedio si forma velocemente ma va lentamente a prodotto, pu tornare !uindi indietro. La reazione + reversibile.
(E2CB)rev

(E1CB)irr

Cl H
a
+

Cl H C
-

coor"&nata "& rea'&one diag.13

Cl

fig.34

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30

$n ultima analisi si rende difficile distinguere e identificare se la reazione avviene tramite <10? o <20?. $noltre per !uanto riguarda il benzino + attendibile supporre c e il triplo legame sia una separazione di carica o un doppio radicale (cio+ un elettrone in un orbitale p ed uno in un altro).
OH O )&el -(l"er O &"rol& & H
+

fig.33
$O$T2T342O%" 65:2 5!2 5 %3 !"O*2!5 < unaltra via per ottenere () su anelli aromatici non attivati + la ()1 radicalica,er capire meglio la posizione dellelettrone dispari dobbiamo localizzare gli orbitali corrispondenti ad esso rispetto la nuvola , in ordine crescente di energia (gli orbitali atomici c e si combinano per formare !uelli molecolari sono i pz perpendicolari al nucleo del carbonio). Lelettrone va ad occupare un orbitale di antilegame o del legame 0>; o G0A0>. Lelettrone va a posizionarsi alladatto orbitale corrispondente alla nuvola in ordine crescente di energia (gli orbitali atomici a formare !uelli molecolari sono i pz degli atomi di carbonio), fig. 65.
6 nodi 2 nodi

e,*N1
%l& elettron& po ono ra"&cale an&one9 non : e ere 7orn&t& a" tab&le e &n pre en'a "& e emp&o "a K &n !n n!cleo7&lo a++&ene la e%!ente rea'&one NH3 l&8!&"o

NH3

e-

X 1 nodo
X

//

nessun nodo

fig.36
X

fig.35

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31

$O$T2T342O%" "!"TT6O*2!5 0ome sappiamo la partenza di ogni sintesi aromatica + il benzene. La reazione di partenza per produrre i vari sostituenti + la (.< .romatica. $ valori c e correlano meglio con !uesto meccanismo sono !uelli di 6, si a sviluppo di carica positiva perci i anno valori negativi. $ diagrammi seguenti indicano la pendenza di e la situazione energetica per la (< .r. $l diag.12c indica c e i complessi (o complessi di trasferimento di carica) si formano tra una specie ricca di elettroni ed una povera. < prevedibile c e i complessi abbiano energia pi= bassa delladdotto in cui comun!ue si a la rottura dellaromaticit. 'i sono per casi in cui la formazione del complesso + lo stadio lento della reazione. .d esempio )127?92> + un fortissimo nucleofilo. ,er la reazione di deprotonazione c e + il caso in esame si tratta di fattori di diffusione di velocit.

H 1
+

1 1

lento

+eloce
H

&nterme"&o "& 4;elan" o a"otto fig.30

f pX = 6

velocit dove F;- velocit di sostituzione !uando nellanello benzenico si a un sostituente ; F"- velocit di sostituzione dellanello benzenico

k X %P , k H 100

(p=para),

fattori

parziali

di

f mX = 3

k X %m , (m=meta) k H 100
lo%-

per +alor& "& c;e +anno "a -# a -1#

1+

6 e 5- fattori statisticiI 5 perc D tali sono le possibilit delle posizioni orto mentre 5@2A6 sono le meta.
+ log f pX = p

<0

*
a + 1 b

coor"&nata "& rea'&one

+ log f mX = m

.bbiamo detto c e per le (.<. sono numeri molto grandi. $l valore di diventa sempre pi= grande !uanto pi= lo stato di transizione + simile alladdotto . "ammond studi un postulato c e correla lo stato di transizione con lintermedio. B :e due stati (stato di transizione e intermedio) si susseguono durante la coordinata di reazione ed hanno energia simile. si pensa che lo stato di transizione assomigli molto all!intermedio che lo segue nel diag /% L!andamento per dev!essere continuo. cio, non devono esserci altre specie tra le due considerate C

*
c
diag.14

coor"&nata "& rea'&one

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32

0onsideriamo i seguenti diagrammi< prevedibile secondo "ammond c e lo stato di transizione assomiglia di pi= ai reagenti c e ai prodotti come si nota nel diag.18a. #uindi tutti i fattori c e stabilizzano e destabilizzano i reagenti si comportano nella stessa maniera allo stato di transizione. &n discorso analogo ed opposto si fa per il diagramma 18b. ,er situazioni intermedie a !uelle sopra considerate il postulato di "ammond non + valido. ,er !uanto riguarda la (.<. del benzene + prevedibile, data la somiglianza tra stato di transizione ed addotto , c e anc e per lo stato di transizione vi sia carica positiva. 0onsideriamo lalogenazione degli alcani (poniamo lattenzione solo sugli step di preparazione) c e + una reazione a catena0"2 7 0l 0"6 7 "0l 0"6 7 0l2 0"60l 70l (appiamo c e essendo per tutti gli alcani superiori il meccanismo lo stesso, variando lalogeno, varia la reattivit. 0erc iamo allora di spiegare !uesta differenza. Jal punto di vista preparativo si vede la minor importanza della clorurazione in !uanto porta alla formazione di miscele. $ risultati possono interpretarsi attraverso il postulato di "ammond. La clorurazione e la bromurazione possono interpretarsi mediante diagrammi dello stato di transizione. ,er la clorurazione (diag.15a), lo stato di transizione assomiglia pi= ai reagenti, cio+ il legame 0>" c e non si + ancora formato ed un legame 0>0l c e si deve formare, !uindi non si a discriminazione. *entre per la bromurazione (diag.15b) lo stato di transizione + ritardato (assomiglia ai prodotti), cio+ il legame 0>" nello stato di transizione si + gi rotto ed il legame 0>; si + !uindi formato. #uesto postulato ci permette di fare tutto ci senza dover considerare entalpia ed energia libera per le due reazioni.

tato "& tran &'&one

.
b

coor"&nata "& rea'&one diag.15

#83
Cl Cl

$93
Cl H3C CH3 CH3 Cl

CH3 H3C H CH3

CH3 H3C H
Br Br

CH3 H3C

CH3 Br

993
fig.3/

coor"&nata "& rea'&one diag.16

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$O$T2T342O%" %3 !"O*2!5 5!2*5T2 5 #ueste reazioni possono decorrere con un meccanismo ()1 (formazione di un carbocatione) oppure con un meccanismo ()2 (attacco del nucleofilo e distacco di nuovo del gruppo uscente). ,oic D le cost. 6 sono state ottenute dallidrolisi di fenildimetilcarbinoli cloruri non deve sorprendere c e le ()1 sono correlate dai 6. )elle reazioni didrolisi dove sono coinvolti carbocationi meno stabili, la reazione pu procedere attraverso un meccanismo ()1 se sono presenti gruppi elettron>donatori (con alti valori di negativi) e attraverso un meccanismo ()2 se sono presenti gruppi elettron>attrattori (con valori di negativi ma pi= piccoli). La prova c e conferma il meccanismo ()1 + c e la velocit dipende solo da SsubstratoT e non da S)uT, ci significa c e nello stadio lento

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34

(formazione del carbocatione) non interviene il nucleofilo. &naltra prova sperimentale del meccanismo ()1 riguarda la stereoc imica,artendo cio+ da uno dei due enantiomeri del substrato si ottiene una miscela racemica. #uesto significa c e nellintermedio, il nucleofilo pu attaccare indifferentemente una delle due facce del carbonio asimmetrico (c irale). Kuttavia esso non sempre avviene (riferimenti in letteratura). &na sostituzione nucleofila pu essere considerata come una reazione acido>base. $l nucleofilo (elettron>donatore) attacca il substrato (elettron> attrattore). . causa del successo della relazione di ?r<nsted nelle reazioni di trasferimento del protone una correlazione deve attendersi tra labilit di un anione .> ad agire come nucleofilo nelle reazioni di sostituzione, ed il p/a dellacido ".. Jobbiamo ricordare c e entrambi i termini, basicit e nucleofilicit, si riferiscono alla tendenza di un reagente a fornire la sua coppia delettroni non condivisa per la formazione di un legame covalente. *entre per il termine basicit si applica agli e!uilibri e generalmente, rappresenta una misura dellaffinit termodinamica di un composto per un protone (in senso pi= generale il termine basicit pu essere applicato anc e ad e!uilibri con altri acidi di LeOis e usata per misurare laffinit termodinamica verso elementi diversi dallidrogeno)I il termine nucleofilicit si riferisce a fenomeni cinetici e in particolare, essa + definita come laffinit cinetica verso un atomo di carbonio saturo (diverse scale di nucleofilicit possono essere definite per reazioni ad atomi diversi dal 0. )on + possibile definire una scala assoluta di nucleofilicit valida per tutti i casi. (La situazione + ancora !uella della basicitI anc e in !uesto caso le forze relative delle varie basi di LeOis dipendono dallacido di riferimento). 0onsiderando gli orbitali di frontiera possiamo affermare c e il comportamento nucleofilo + legato al possesso di un "1*1 ad alta energia, e il comportamento elettrofilo al possesso di un L&*1 a bassa energia. <ntro serie ben definite di nucleofili aventi struttura simile (gli ioni fenato sostituiti, le aniline sostituite, le piridina sostituite, ecc.) esiste uno stretto parallelismo tra nucleofili e basicit. $ logaritmi delle cost. cinetic e del secondo ordine relative a sostituzioni nucleofile di un dato substrato con vari nucleofili appartenenti ad una stessa classe, sono linearmente correlati con i rispettivi valori di p/a. (e il confronto si riferisce a nucleofili appartenenti a classi diverse, ma nei !uali latomo reagente rimane lo stesso, il

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parallelismo tra nucleofilicit e basicit rimane anc e valido ma solo !ualitativamente, nel senso c e una base pi= forte + generalmente anc e un nucleofilo pi= forte. ,.es. tra i nucleofili ossigenati, la basicit (misurata dal p/a) e la nucleofilicit (misurata dalla cost. cinetica di sostituzione variano nello stesso ordine1"> V 1, > V 1.c> V "21 V 0l12> #uando per si confrontano nucleofili in cui latomo reattivo + diverso, allora tale parallelismo tra basicit e nucleofilicit non + pi= osservato neanc e da un punto di vista !ualitativo. ,.es. lo ione tiofenossido 05"8(> + un nucleofilo assai pi= potente dello ione fenossido 05"81>, sebbene sia una base assai pi= debole. <videntemente, altri fattori, oltre la basicit sono importanti nel determinare la reattivit relativa dei vari nucleofili. $l prof. ?unnett elenca, in un suo articolo, ben diciassette diverse propriet c e influenzano la reattivit dei nucleofili. Limitandosi !ui a considerare solo i fattori pi= indicativi, affermeremmo c e il potere nucleofilo di un reagente dipende/) dalla #orza del legame covalente che si #orma tra l!atomo attaccante e l!atomo di +. () dall!energia di solvatazione delle 2asi di LeIis. A) dalle dimensioni e la #orma del reagente (#attori sterici). )) dall!elettronegativit9 dell!atomo attaccante. %) dalla polarizza2ilit9 dell!atomo attaccante ,i= precisamente, valgono le seguenti considerazioni/) maggiore , la #orza del legame covalente che si #orma. tanto piJ elevata , l!energia dello stato di transizione e piJ elevata e la velocit9 di sostituzione () Tanto maggiore , l!energia di solvatazione del nucleo#ilo. tanto piJ elevata , l!energia d!attivazione e minore la velocit9 di sostituzione (diversa reattivit9 dei vari nucleo#ili in solventi protici e in solventi aprotici) A) Tanto piJ grande , l!ingom2ro sterico del nucleo#ilo. tanto maggiore , l!energia dello stato di transizione (dove il nucleo#ilo insieme agli altri 1uattro gruppi #orma una 2ipiramide trigonale) e piJ 2assa la velocit9 di sostituzione )) Tanto maggiore , l!elettronegativit9 di un atomo tanto piJ #ortemente esso attrae a sK la coppia d!elettroni non condivisa e meno #acilmente la rende disponi2ile per la #ormazione del legame con il car2onio %) Tanto maggiore , la polarizza2ilit9 di un atomo. cio, tanto maggiore , la de#orma2ilit9 in presenza di un campo elettrico esterno della sua nuvola

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elettronica. tanto maggiore , la sua reattivit9 nucleo#ila ,er gli elementi appartenenti ad uno stesso gruppo del sistema periodico, la polarizzabilit aumenta con laumentare del numero atomico. ,.e. la ,(0"6)6 + sempre pi= reattiva della trimetilammina in tutti i tipi di solventi. ,arlando in termini di basi dure ( ard) o molli (soft) affermeremmo c e a parit di altre condizioni, una base molle sar in genere un nucleofilo migliore di una base dura. Le basi dure sono !uelle c e trattengono fortemente i loro elettroni, c e non sono facilmente ossidate e mostrano bassi valori di polarizzabilitI esse contengono principalmente atomi elettronegativi, come 9,1 e ). Le basi morbide contengono invece caratteristic e opposte e possiedono atomi come ,,( e $. Gli acidi duri sono degli acidi di LeOis in cui gli atomi accettori sono piccoli, possiedono alte caric e positive e non possiedono doppietti elettronici nel loro guscio di valenza. <lettrofili come "7, .l67, ?96, %017 sono acidi duri, mentre 0u7, .g7, "g7, %(7, $7, carbeni, sono morbidi. Lutilit di !uesta classificazione deriva dallosservazione sperimentale c e generalmente gli acidi ard preferiscono combinarsi con le basi ard, mentre gli acidi soft reagiscono preferenzialmente con le basi soft. #uesto comportamento va sotto il nome di principio "(.? ("ard and soft acids and bases). 0osE verso il ?96 (acido ard) le ammine (basi ard) sono pi= forti delle fosfine (basi soft)I il contrario avviene con .g7 c e e un acido soft.. .nc e landamento delle basicit relative degli ioni alogenuro verso il protone e lo ione .g7 trova la sua razionalizzazione nel principio "(.?I infatti il protone + un acido ard e lo ione .g7 + un acido soft, mentre andando dallo ione 9> allo ione $> si passa da una base ard ad una base soft. $n una reazione ()2 la velocit dipende da una differenza

> ?@AO ant&le%ame HOAO le%ame 0n!cleo7&lo2 fig.40

LUM

B= + (-B

B=

B=-( + B
fig.41

! M

denergia tra (.$ e (.K.

$l principio "(.? pu essere applicato nella discussione di spostamento ()2 giacc D lo (.K. ?.? pu essere considerato come un

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complesso acido>base. La regola generale applicata alla reazione di sostituzione nucleofila pu essere cosE formulata-R centri elettrofilici (acidi) duri reagiscono rapidamente con nucleofili (basi) duriI mentre centri elettrofilici molli reagiscono rapidamente con nucleofili molli.R . dimostrazione di tutto ci consideriamo il diagramma della fig. 21. 0onsideriamo la reazione della fig.6B, dove il primo stadio (come tutte le ()) + una solvolisi.
coppia ionica intima
* X * X

coppia ionica separata


* X * X

fig.39

ra pen!"timo e !"timo stadio # possi$i"e imma%inare "a orma&ione di a"tre coppie di c!i non a$$iamo eviden&e sperimenta"i

(e lattacco avviene in %7;> + prevedibile uninversione della configurazione, !uindi la reazione + una ()1 (attacco del nucleofilo da parte opposta del gruppo uscente). Linversione della configurazione non sempre deve portare ad un prodotto di configurazione opposta rispetto al substrato. 'ediamo ora perc D il nucleofilo attacca dalla parte opposta rispetto a !uella del gruppo uscente oltre alla solita giustificazione di natura sterica. $l nucleofilo attacca con il suo "1*1 e va ad occupare il L&*1 del carbonio. 0onsideriamo il legame 0>;, attraverso orbitali molecolari (fig.21). &n attacco frontale dell"1*1 del nucleofilo provoca la sovrapposizione da un lato e repulsione dallaltro. i due effetti si annullano. 0on il metodo "(.? si pu interpretare anc e pi= correttamente il comportamento degli ioni bidentati come 0)->. 0erc iamo di capire meglio i motivi dell"(.? dal punto di vista degli orbitali di frontiera. %na $ase & tanto pi' (ar quanto pi' il suo )*+* & a $assa ener,ia%na $ase & tanto pi' so#t quanto pi' il suo )*+* & a alta ener,iaLa natura delle interazioni ".%J>".%J + energicamente di natura elettrostatica. &n acido + tanto pi= ard !uanto pi= + ad alta energia il suo L&*1. ,er cui la differenza tra le energie di legame "1*1 e L&*1 + tanto diversa c e + pi= probabile solo uninterazione di tipo elettrostatico. &na base + tanto pi= soft !uanto pi= il suo L&*1 + a bassa energia perci il legame "1*1>L&*1 dei

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soft>soft + energicamente covalente (in !uanto le energie di legame "1*1 e L&*1 sono comparabili, cio+ anno ottima sovrapposizione). . dimostrazione di tutto ci + stata studiata la reazione della fig.22. $n presenza di base (piridina) o per riscaldamento in assenza di base il solfito formatisi si trasforma in alogenuro alc ilico, come indica la fig.26. Jati sperimentali

alc;&lcloro ol7&to & olato a 0oC O * OH Cl , Cl O CH3 O , Cl HCl

fig.4&

,er le ()2 la correlazione coi valori di + pi= complessa$l diag.1: indica la presenza di un grafico di "ammett curvato. (i a la possibilit di formazione di uno stato di transizione variabile (struttura variabile).
N!6 H 3C H3C X

1.
N

HCl

N ClH H3C O CH3 O ,N$ Cl &n+er &one "& con7&%!ra'&one CH3

Cl

, Cl

CH3

2.

H3C

O CH3

, Cl H3C

O H3C Cl CH3

CH3 CH
+

Cl + , O O

tato "& tran &'&one

Lo sviluppo di carica su 0 c e subisce la sostituzione + funzione del tempo tra lattacco del nucleofilo e la rottura del legame e del gruppo uscente. (e la reazione + sincrona lo sviluppo di carica non si avr (formazione di un legameArottura di un altro). (e la formazione di un legame + pi= avanzata della rottura (bond maFing) si a sviluppo di carica negativa. 'iceversa se + pi= veloce la rottura, dalla formazione si a sviluppo di carica positiva (bond breaFing). < ovvio c e un gruppo elettrondonatore favorisce la (<.r. &n esempio di (<.r + !uello di fig.22.
O O CH3 acetol& &
O H3C OH

r&ten'&one "& con7&%!ra'&one

fig.43

c&

&one

, O

HO

, O O

CH3

O CH$ -1 -$ X OB ,N$ O H3 C X OH
+

H3 C O
-

O(c

centro "& rea'&one

CH3 O

tossi"ato

fig.44

s"bs#$a#o #ossila#o

,N1 X

-$ X

Jata la distanza dal centro di reazione con il sostituente ;, il grafico di "ammett dovrebbe essere lineare, tuttavia le cose stanno come nel diag. 13 ovvero due meccanismi con pendenza della retta molto diversa. Kutto ci pu essere sc ematizzato nella fig.28.

fig.45

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39

(i + trovato c e-

k oss =

k1

k k , dove e s k 1

k1

k1

=K

Graficamente si pu calcolare il valore di k per G 10"6 e trovare la funzione di relazione c e va col meccanismo ()2, cio+ il ks. )el meccanismo ()1 vicino alla coppia ionica v+ il tossilato perci la reazione pu tornare indietro (k-/). koss = k1k 2 + k s , c e calcolato graficamente ks sar come indicato nel diag. 24. ?isogna per tenere presente c e + composito poic D legato ai due meccanismi. ,rocedendo graficamente (per estrapolazione) come abbiamo visto, possiamo formare la tabella 11(ostituent e p>0l " p>0"6 p>10"6 Tab.11

k1 k 2

k oss
13C 52C 32C B3C

100

Jobbiamo per prestare attenzione sui dati QindiscutibiliR (meno soggetti a critic e) e perci marc iamo i seguenti atomi(tudiamo la !uantit di ;>05"20"W2>0"2>1.c derivabile solo da un meccanismo ()1 e otteniamo anc e la percentuale di meccanismo ()2 agente. $ risultati trovati confermano !uelli trovati prima.
$ostituent %$%1 e p- l B # 63 p- #3 32 p-O #3 B8 Tab.1&
O

logk1k2 = 2.4

diag.20
O , O -1 X --1 HO O X HO CH3 CH$
+

%"&
CH X O
+

'+ buona correlazione tra (p/ del substrato e nucleofilicit del corrispondente anione) basicit e nucleofilicit. $n realt !uesta correlazione esiste solo tra classi simili di nucleofili. 'i + !uando latomo QnucleofiloR + sempre lo stesso. La situazione cambia con il nucleofilo. La basicit + un concetto termodinamico, cio+ la capacit di un atomo di legarsi con un protone. La nucleofilicit + un concetto cineticoI cio+ la capacit di un atomo di legarsi con un carbonio. #uando si confrontano nucleofili in cui latomo reattivo + diverso, il parallelismo tra basicit e

-$

O O , O H3C

X CH3 O

X -

OH

fig.4+

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40

nucleofilicit non viene pi= osservato. ,.es ,come abbiamo detto sopra, lo ione 05"8(> + un nucleofilo assai pi= potente dello ione 05"81>, pur essendo una base assai meno potente. #uindi bisogna considerare altri fattori ricavati dalle considerazioni del prof. ?unnett

Jati sperimentali

Le!uazione di (Oain>(cott + una relazione lineare denergia libera (notare i parallelismi con le!uazione di "ammett)

log k

k0

= sn

(12)

dove n$ costante di suscetti2ilit9 caratteristica del nucleo#ilo. s$ costante di nucleo#ilicit9 che misura la sensi2ilit9 di un dato su2strato all!attacco nucleo#ilo 6. %eazioni di riferimento per determinare parametri di nucleofilicit di vari reagenti i

K e k0 sono le costanti cinetic e (()2) di due substrati con un !ualsiasi nucleofilo e con ac!ua (riferimento) ,rendiamo un substrato di riferimento0"6?r (sA1) Ja cui-

n = log kk 0 CH 3Br
cosE si ottiene n per i diversi nucleofili. #uesta + una forte semplificazione visto c e intervengono molti parametri. <sistono comun!ue altre espressioni e molti parametri%u #&O %O3$O4&#;O4&O#*l6

p84 >1.:2 >1.6 2.4 :.2 18.: 6.28 >2.:

n 4.44 1.46 2.84 6.34 2.24 2.4 6.42

#uindi con nucleofili strutturalmente diversi la correlazione tra nucleofilicit e basicit non viene completamente seguita. #uesta situazione a portato allo sviluppo di analisi di correlazioni senza riferimento al p/.
2

$ valori differenti di p/ dipendono dal ricercatore.

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41
<r>:.: Tab.13 6.3B

1vviamente tanto pi= grande + n pi= il nucleofilo + forte. )el primo set di nucleofili vi + corrispondenza tra nucleofilicit e basicit (tanto pi= nucleofilo pi= basico). )on v+ per corrispondenza !uantitativa. ,er gli alogenuri non v+ pi= la correlazione. #uesta + dimostrazione c e il p/a non pu da solo esprimere landamento della nucleofilicit. .lcuni attribuiscono landamento passando da 9> all$> al raggio ionico. <siste per una correlazione diretta tra nucleofilicit e basicit !uando si + in solventeGas- 9> V 0l> V ?r> V $> ,1L.%< .,%1K$01- 9> V 0l> V ?r> $> Kutto cambia nel solvente,1L.%< ,%1K$01- $> V ?r> V 0l> V 9> #uesti effetti si attribuiscono alle dimensioni dello ione, del solvente di solvatarlo e della stabilit dello ione solvatato. %icordiamo c e esistono casi in cui le!uazione di "ammett non pu essere applicata (in !uanto intervengono effetti sterici, legami a idrogeno etc.) #uesti casi sono riportati in fig.23 )oi ora andiamo a considerare degli studi c e ci faranno ottenere delle relazioni in grado di correlare gli effetti sterici con gli effetti elettronici. Kaft + partito analizzando la seguente reazione (idrolisi acida e basica Gfig.2B>). .pplicando le!uazione di "ammett si + trovato c e =( %, in altre parole si sviluppa carica negativa ed essendo elevato il valore lo sviluppo di carica + consistente. $n altre parole gli effetti dei sostituenti sono !uasi nulla. .ndiamo a considerare gli stati di transizione$ due stati di transizione sono simili a meno di !ualc e atomo didrogeno. (e due stati di transizione sono abbastanza simili gli effetti c e derivano da coniugazioni o da effetti sterici saranno in valore assoluto simili. ,otremmo !uindi scrivere in generale per la catalisi basica,!b

?=e8!a'&one "& Hammett p!C e ere appl&cata olo 8!an"o &l !b trato ;a &l o t&t!ente &n para o meta Cl

o anc;e

CH3 catena

al&7at&ca

la tereoc;&m&ca potrebbe portare o t&t!ente e centro "& rea'&one +&c&n&

fig.4/

*1 O O

OH O* 1
-

HO

* 1 OH

log kk = P+C+S 0

X fig.41

(16)

(E- effetti polari, :- effetti sterici, +- effetti coniugativi) ,er la catalisi acida inveceO O* 1 lento H$O HO C
+

O* 1

OH $ HO +eloce

O* 1

= 0.03 X

X fig.50

Organica Superiore

42

log kk =C+S 0

(12)

(per essa non si possono scrivere gli effetti polari) . proposito per di tutto !uello c e abbiamo detto prima sugli stati di transizione, simili saranno anc e : e + per le due catalisi, !uindi-

log =P= k k log k k 0 !ase 0 a ido

(18)

dove il substrato di riferimento + !uello in cui HA> 0"6. (i assume ==( )H ed i = sono simili a !uei di "ammett. #ueste!uazione + un ampliamento delle!uazione di "ammett c e ci permette di studiare reazioni in cui i substrati sono composti aromatici in cui il centro di reazione ed il sostituente sono in Go o lung e catene alifatic e. Kaft fece anc e il seguente ragionamento prendendo le reazioni dei substrati alifatici, in cui gli effetti coniugativi possono essere trascurati, per cui-

*1 O

OH O & 7orma all=&nterno "ello ta"&o lento


-

O* 1 O
-

H
+

H & 7orma all=&nterno "ello ta"&o +eloce

dove si riferisce agli effetti sterici $ valori di "s saranno (essendo il riferimento 0"6) negativi e man mano c e il sostituente diventi pi= grosso il loro valore diventa pi= negativo. 0ombinando le e!uazioni (18) e (15) si ottienes

log k k = s = Es 0

(15)

X id$olisi basica

X fig.51

id$olisi acida

log

k = + Es (1:) k0

Leffetto sterico rappresenta lo scambio tra energia potenziale ed energia cinetica della reazione considerata. .lcuni dei valori di "s. R e = sono riportati nella tab.(12)6 l3 l& #l #&+#5# &#54#1-i 4#1-t = 2.58 1.B2 1.48 4.5 4.2B >4.1 >4.126 >4.6 Tab.14 "s >2.45 >1.82 >4.22 >2.88 1.22 >4.4: >4.B6 >1.82

)otiamo ancora c e = - *3 2.: *3 #&4.B2 *3 #& #&4.62 *3( #&)3 4.12

)ella prossima tabella osserviamo come diminuisce allaumentare del numero di 0"2>

Organica Superiore

43

* #&1.1

l #&1.48

<r #&1.44

2 #&4.38

$l = diminuisce lungo il gruppo degli alogeni. =- 9V0lV?rV$ .ndiamo ora a considerare come gli isotopi contribuiscono a conoscere il pi= possibile uno stato di transizione. $n particolare grazie ad essi potremo studiare reazioni in cui il legame si rompe passando da reagenti a stato di transizione (cosa c e non potevamo studiare con gli strumenti a nostra disposizione). .bbiamo gi incontrato una reazione studiata grazie agli isotopi (fig.82)
(appiamo dalla cinetica c e vale- v = k s"! E + , nulla dicendo su !uale sia lo stadio lento o !uello veloce.

1 1
+

H H
+

fig.5&

][

0onsideriamo la seguente reazione la !uale a un contesto non cinetico (di cui non possiamo scrivere il meccanismo) e notiamo c e il 0) sostituisce 011 (fig.86). ,ossiamo vedere c e lidea c e abbiamo fatto prima era completamente sbagliata (fig.82). #uesto + anc e confermato dal fatto c e composti del tipo %01)01 sono isolabili. 'ediamo luso di 16 1 attraverso lesempio della fig.88. La condizione + per c e non ci siano scambi dopo avvenuta la reazione dellatomo marcato e ancora esistono delle tecnic e c e permettono di separare i prodotti di reazione. ,er lacetone non + stata notata nessuna resa. *a allora per lacetone esiste le!uilibrio didratazioneN 0onsideriamo la reazione della fig.8:. $n !uetsa figura notiamo un trasferimento dellossigeno marcato del permanganato al carbonio carbonilico. (e la stessa reazione avvenisse in ambiente basico avremo il risultato della fig.83. <vidente in fig.83 + il solvente a dare l1" e non il permanganato. &n altro esempio delluso degli isotopi + laiuto
O H$O $
-

O *
1# -

Br O

$50oC fig.53

1#

CO$

Br

N * O

C O
-

Br * O N O Br
-

fig.54

H$ O

18

O
18

B
O

C 5 H 11

A
18 H$ O

OH

sperimentalmente dimostrato
H 11 C 5 OH

Ae O OH Ae H 11 C 5
18

Ae

OH

fig.55

$-

An O

s"b

H O H H$O HO

OH C

3 DO*A( E)*(B(B( ,e H$C ,e H3C


O O

1003 583

nello studio di un altra reazione di ossidazione. L"212 come ossidante viene solitamente attivato trasformandolo in perossido di un metallo pesante.

fig.5+

Organica Superiore

44

0ome gi abbiamo detto esistono due diversi tipi di attacco al substrato17

O O

An
17

a) l!ossigeno si comporta da elettro#ilo 2) l!ossigeno attacca da nucleo#ilo (tudi ai raggi ; anno dimostrato c e il perossido metallico + un ciclo c iuso allo stato solido. < stato preparato un perossido metallico in cui 1:1 viene rilevato attraverso )*%. <seguendo lo spettro si ottiene1. se il perossido + ciclico, i due ossigeni devono risuonare allo stesso modo avendo lo stesso intorno c imico. (singoletto) 2. se il perossido + aperto, i due ossigeni risuonano a c emical s ift diversi per cui si ottiene un doppietto. < stato rilevato un solo segnale. $l perossido !uindi anc e in soluzione + un ciclo. $l 18) non + un isotopo radioattivo, pu essere accumulato per distillazione. < stato usato per lo studio di reazioni di .; .; amminoacidi, peptidi, ed altri composti azotati. NH3 ,.es., , + La reazione della fig. 8B N N BD # sembra una semplice dealc ilazione. &sando 1t fig.51 ammoniaca con 18) lazoto eterociclico del composto 18 diventa ), !uindi bisogna considerare unapertura dellanello. ,er descrivere il meccanismo bisogna per fare unindagine. &siamo 68( c e + radioattivo (KA68 giorni) !uindi lo si pu usare in reazioni la cui durata sia !ualc e ora). 'ediamo la reazione in figura 54. #uesto + un processo intramolecolare ((16" non si stacca completamente) o un meccanismo c e ric iede rottura (desolfonazione), formazione di naftalene ed infine solfonazione. &sando 68( nellacido naftalensolfonico non abbiamo praticamente reazione inversa. ,er cui un metodo c e avrebbe dovuto c iarire le idee in realt a lasciato invariati i dubbi, essendo ancora possibili entrambi i meccanismi. ,assiamo al 120 (radioattivoI tempo di vita- 8:64 giorni). <sso + molto usato per lo studio della degradazione degli organismi viventi. (Lo studio del meccanismo della sintesi clorofilliana + stato effettuato con 120). (e p.es. si d alla muffa per nutrirsi cibo marcato con 120, alla fine il prodotto ottenuto sar il seguente-

O .; H O
18

#-

An O O

H$ O

.;
18

O OH

H+Fne!tra

fig.50

O .; H O
18

An O

#-

HO

.; OH

tracce

fig.5/

OH O , O
H $ ,O #

O ,

OH O

154 0 fig.+-

H $N

NH$

A
NH NH CH3 H3C NH NH C$H 5 H 5C$ H$N H5 C$ NH$ H3C CH3

C$ H5

H $N H5 C$

NH$

'

CH3

fig.+1

Trasposizione Benzidinica

Organica Superiore

45

CH3 O

H3C

O O Cl O CH3

'ediamo ora luso del 120 nella trasposizione benzidinica (fig.51). (e la reazione + intramolecolare si ottengono i due prodotti . e ?. (e la reazione + intermolecolare si dovrebbe aspettare anc e il prodotto 0. $l prodotto 0 non si + costatato e !uindi il meccanismo + intramolecolare. (i sono effettuati studi con atomi marcati nei seguenti substrati riportati in fig.52. #uindi i possibili composti dincrocio sono !uelli riportati in fig.56. Le unic e differenze tra i !uattro prodotti sta solo sulla posizione dei 120. . non se ne forma. ,er cui la formazione avviene esclusivamente con un meccanismo intramolecolare.
1#

5?
NH NH CH3 H3C NH CH3 NH H$N H3 C
1#

H $N H3C

NH$ CH3

NH$

<

H$N H3C

NH$

H$N
1# H3 C

NH$

B(

CH3

fig.+&

fig.63

0enni )*% .l crescere dellelettronegativit lo sc ermaggio diminuisce ed il segnale si sposta verso campi pi= bassi.
> * l #3> 2.2: 2.85 6.45 #3- #&O# 1.22 6.:1 1.25 #3- #&-$# 1.64 2.22

(A @/ e ( )) risuonano a campo 2asso rispetto il T7:)

$l 0"2> legato al gruppo funzionale si sposta a campi pi= bassi !uando + legato a gruppi elettronattrattori. (i vede ancora come leffetto sc erma totalmente nei carboni in . ;Le(+?)) ; = -/0 % estremamente schermato 0onsideriamo il benzene,
16.0 16.3
CH3

CH3

H 3C

21.3 pp!

mentre la sotto + confronto tra del toluene !uello propano.

fig. un il 0 con del

Organica Superiore

46

(i vede come dato il valore di ppm lanello benzenico + pi= elettronattrattore delletile. ,er lidrogeno para e orto si a spostamento a campi pi= alti per effetto elettrondonatore del 0"6>. L"> in meta non risente delleffetto e resta praticamente invariato.
7.26 pp!
H

128.5 pp!

Lo stesso discorso + ancora pi= evidente considerando i carboni. ,er il nitrobenzene il discorso + analogo. ?isogna tener presente c e si presentano anomalie c e rispecc iano il fatto c e non + lelettronegativit a influenzare il c emical s ift.
125.6 7.17
H

137.7
CH3

129.3
H 123.5 H 119.0 147.7

6.61

7.21

7.17 NH$ 116.1

H 129.2 H

7.00

6.52

)el prossimo esempio vediamo i c emical s ift dellanilina e notiamo leffetto preponderante >X.

*3%42O%2 :5 2:2T@ 0onsideriamo la definizione di ?rYstedBMn acido , una sostanza capace di cedere un protone in una 2ase che lo pu accettareC #uindi ogni sostanza potrebbe comportarsi da acido o da base (in funzione del partner). .d esempio0"6011" 7 "21 0"6011> 7 "617 0"6011" 7 "2(12 0"6011"27 7 "(12>

Organica Superiore

47

.nc e gli alcani possono comportarsi da base se trattati con acido fluorosolfonico (acido magico) Lacido fluorosolfonico a un ;o=-/A & (pi= acido dellacido solforico al 144C) Lacido solforico a un ;o=-/( / &n alcano trattato con acido forma il carbocatione, c e a basse temperature pu essere identificato mediante )*%. La forza di un acido (o di una base) + legato al partner. <cco perc D per il pKa + necessario prendere una base di riferimento (riferimento- "21). ". 7 "21 .-> 7 "617 ?- 7 "21 "?7 7 1"> #uesteffetto si c iama e##etto li.ellante el sol.ente. < ovvio c e in !uesto sistema non possiamo considerare acidi pi= forti dell"617. .d esempio gli acidi alogenidrici sono stati studiati considerando lacido acetico. &n discorso analogo vale se lacido o la base sono troppo deboli tanto c e non riescano a reagire con lac!ua. 'ediamo come si pu calcolare il pK di basi e acidi molto deboli. &na base + detta debole !uando non si riesce a protonare con "2(12 1*. ( 7 "7 ("7

K SH + =
+

[ S ][ H + ] S H

[SH ]
+ +

SH

e se i coefficienti dattivit

sono trascurabili-

[SH ] = [H ] , rapporto di ionizzazione.


[S]
K SH +

0onsideriamo come base la 2>nitro>2>cloroanilina e la seguente tabella dei datiS"2(12T 2.42 2.43 S("7T@S(T 4.:1 1.22

(econdo la formula si doveva trovare il doppio, mentre come si vede + molto pi= alto, !uindi i coefficienti dattivit non si possono trascurare. Lacidit dellacido magico + esaltata in presenza di ,0l8 usando come solvente (12, la !uale a un punto di congelamento molto basso e permette !uindi di effettuare spettri )*% a temperature molto basse. ,assando ai logaritmi-

log K SH + = pK SH + = log
0onsideriamo aumentiamo le i

[ SH ] log a
+

[S]

H+

log S

SH +

nitroaniline sostituenti

come basiI se elettronattrattori

Organica Superiore

48

diminuisce la basicit delle suddette basi. 0osE + creata una serie. #uindi studiando all&' (i prodotti non devono essere separati, distinguibili) si possono studiare anc e mediante )*%, vediamo come cambia il rapporto

[ SH ]
+

[S] .

,er la base di partenza (o 2ase d!ancoraggio) + tale c e il suo pK pu essere calcolato in condizioni naturali (cio+ in condizioni in cui i vari possono essere trascurati

pK A = log

Z>>>>p">>>>Z 0 iamiamo le base costituenti la serie (via via meno basic e) 0,J,<,9,G. 0 + la base dancoraggio, di cui possiamo calcolare il pK in condizioni normali-

[BH ] log [ H ] [ B]
+ +

pKCH + = log CH pKDH + = log D H

[C] [ D]

loga H + log C

CH +

(1:)

e per J analogamente-

loga H + log D

DH +

(13)

(ottraendo la (13) dalla (1:) otteniamoLa differenza dacidit tra 0 e J + minima. (e

[CH ]
+

C DH

D CH

+ +

= 1 e potendo calcolare i rapporti


e

[C ]

[ DH ]
+

[ D]

(misure spettroscopic e

)*% o &') si ottiene il valore di pK8;6


+ pK DH + pK EH + = log DH

[ D]
il

+ log EH

[E]

+ log

E DH D EH

+ +

ancora

p/ DH

noto,

log

=/,

!uindi

ragionando come prima calcoliamo pK EH + $n !uesto modo dal pK della base dancoraggio si + riusciti a calcolare i pK di tutte le basi della serie. 0erc iamo il significato di !uestaffermazione-

D CH +

C DH +

= 1

CH +

DH +

= co" tan te

(sperimentalmente ci + vero I a giustificazione di !uesto verano inoltre i seguenti risultati, tradotti in grafici,diag 24). .lla concentrazione * di "2(12 abbiamo una differenza-

Organica Superiore

49
+ DH

log CH

[C ]

[ D]

c e varia al variare

della concentrazione dellacido solforico. 0io+ graficamente troviamo dei tratti tra le curve 0 e J uguali. ,er una base generica si a+ pK BH + = log BH

[ B]

log

aH + B

BH

per una data temperatura e pressione, p/ + una costante perci in !ueste condizioni il rapporto di ionizzazione (e poniamo-

[ BH ]
+

[ B]

+ funzione del

log

aH + B

BH

H 0 = log

aH + B

BH +

(1B),

di fatto "4 esprime la capacit protonante del mezzo. #uindi riformulando le!uazione (1B), introducendo 4 otteniamo-

#0 =
#uindi-

aH + B

BH +

pK BH + = log

[BH ] + H
+

[ B]

$l valore di pK BH + si calcola partendo dalla base dancoraggio ed il rapporto di ionizzazione si calcola sperimentalmente. 1tteniamo cosE il grafico 21. *a se andiamo a prendere unaltra serie i valori c e si ottengono per ;0 sono completamente diversi di !uelli ottenuti per le nitroaniline. 0osE l;0 risulta essere funzione della base c e stiamo considerando, c e non + generale (il sistema protonante sembra comportarsi in modo diverso a seconda del substrato). < stata creata !uindi una serie di funzioni di dipendenza della serie di basi considerate. ;F per le ammidi ;F!!! per le ammine protonate ;5 per gli indoli protonati ,er le soluzioni diluite-

H 0 = log

aH + B

BH

= log H + = pH ,

[ ]

cio+ l; allarga la scala di p;. 'ediamo un esempio-

Organica Superiore

50

[BH ] = $ , consideriamo due basi ?


+

[ B]

e ?2-

pK B H + = log $ 1 log
1

+ aH B1

B H+
1

pK B H + = log $ 2 log
2

a B2
+ H

B H+
2

come sopra-

pK B H + pK B H + = log $ 1 log $ 2 log


1 2

B1 B H +
2

B2 B H +
1

pK = log $ log
se

B1 B H +
2

B2 B H +
1

B H+
2

B2

B H+
1

B1
pK B H + = 1.0
1

pK = log $ allora- (e ?1Ap>)12>anilina si a- log$A1.64 ?2Ao>)12>anilina #uindi2

pK B H + = pK B H + log $ = 1.0 1.30 = 0.30


1

,ossiamo anc e scrivere-

H 0 + pK BH + = log BH

[ B] ,

riportando

in

grafico otteniamo il diagramma 22. (i + visto c e (;N una !ualsiasi funzione di acidit per una !ualsiasi serie di basi) ;N = n ;0, ;N + proporzionale all;0 c e sappiamo essere riferito alle p>nitroaniline. ,er cui possiamo scrivere- log $ = pK A H % . (e ci troviamo di fronte a due siti protonabili cio+ abbiamo due funzioni di acidit possiamo graficare log$ una volta per ;N/ ed una per ;N( (rispetto al primo centro di protonazione e rispetto al secondo). 0osE si ottengono due curve, !uella di pendenza unitaria d un informazione importante, cio+ capire !uale sito si protona. $n ogni modo sia esso + un ragionamento grossolano in !uanto non tiene conto delleffetto di solvatazione.

Organica Superiore

51

Teoria

i /unnett e *lsen

0oloro partirono dai seguenti dati gi noti in letteratura rappresentati nel diagramma 26. <sso vale per due basi !ualun!ue in soluzione dello stesso acido (cio+ !uesta + una correlazione abbastanza diffusa). #uindi-

log

0alcoliamo le due incognite- pendenza e int,rendiamo come esempio una base di "ammett il cui pK BH + sia zero per cui-

[SH ] = penden&a log [ BH ] = + int [ S ][ H ] [ B ][ H ]


+ + + +

log BH
+

[ B] = pKBH
0

H0 = H0

(ottraiamo in entrambi i membri logS"7T-

log

anc e-

[ BH ] = H [ B ][ H ]
+ + +

log H + , c e si pu scrivere log H + ) + co" t (24)

[ ]
0

(i pone (pend)=/6 , per cui le!uazione (24) diventa-

[SH ] = ( pend ) ( H log [ S ][ H ]


+

[ ]

log

[SH ] = (1 ) ( H log[ H ]) + co" t = [ S ][ H ] ( 1) ( H + log[ H ] + co" t )


+ + 0 + 0

(21)

0alcolo di (cost)

(appiamo c e vale soluzioni

H 0 = log

aH + B

BH +

, ma per

H 0 = log H +
diluite) si a-

[ ]

fortemente diluite si a c e perci (per soluzioni fortemente

log
(ostituendo+

[ SH ] = ( 1)( 0) + co" t [ S ][ H ]
+ + 0

log

o anc e

[SH ] = ( 1) ( H [ S ][ H ]
+
+

+ log H + ) + pK SH +

[ ]

log

[SH ] + H
[S ]

= ( H 0 + log H + ) + pK SH + (22)

[ ]

Organica Superiore

52

$l parametro dipende dalla solvatazione ed + una risposta della base al mezzo protonante. <sso collega tutte le funzioni di acidit.

0onfronto fra "ammett e ?unnett>1lsen

%iscrivendo le!uazione (22) otteniamo-

log SH

= ( H 0 + log H + H 0 + pKSH + )
+

[ ]
+

,la funzione di "ammett +

[ BH ]

[ B] = pK BH

H0

<ssa pu essere considerata una nuova funzione di acidit. 0onsiderando ora un eccesso di acidit vediamo un altra funzione di acidit ottenuta empiricamente-

%=

H + B+ BH +

(per ora consideriamolo solo come

unipotesi). (upponendo c e-

log

H + S =m X SH +

#uesto logaritmo svolto per un altra base + proporzionale alleccesso di acidit scritto prima. (i a-

pK SH + = log
+

[ SH ] log a
+

log

[ SH ] log[ H ] log [S]


+

[S]

H+ H+

log S

SH =
+

SH +

Z>>>mW;>>>Z ,er similarit a ci c e abbiamo scritto prima-

log

[SH ] = pK
+

[S]

SH +

+ log H + + m X

[ ]

c e costituisce le!uazione di 0oH>Lates ,le incognite sono- pK SH + e mW;. 9acciamo un analisi dei dati$nizialmente non vi + niente di sperimentale, si minimizza matematicamente in modo tale da trovare una serie di valori per pK SH + e *alrauH. %icordando c e il pK si calcola graficamente per estrapolazione. (e invece di considerare una base neutra, consideriamo come base un anione si ottiene.> 7 "7 ."

Organica Superiore

53

&sando gli stessi ragionamenti visti finora definiamo una nuova funzione di acidit c e c iamiamo ;>-

H = log

a H + A

AH

con essa posso andare a calcolare il pK degli acidi deboli in basi forti. <stendiamo il discorso fatto per le basi ed acidi deboli, utilizzando sempre come indicatore le nitroaniline. .r)"2 7 (> .r)"-> 7 (" 0ome solventi si utilizzano o soluzioni di /1" o altre basi in funzione dellacido c e dobbiamo trattare. *a se prendiamo il J*(1 e lo trattiamo con /" otteniamo /7>0"2(10"6, cio+ una specie cosE basica da poter studiare gli acidi deboli fino ad un pK=A ( #uindi coi normali metodi potenziometrici possiamo costruire in tal solvente una scala di acidit simile a !uella c e si + costruita in "21. (naturalmente non possiamo utilizzare tale solvente per acidi c e formano legami ad idrogeno). 'ediamo come la solvatazione fa sE c e tali relazioni non siano di carattere generale. 'ediamo come alla solvatazione si correla la variazione dei coefficienti cinetici di attivit. 9acciamo a proposito il seguente esempio#3O #3 #3$ #3 p8 <unnett >2.82 >5.B8 Tab.15 p8 O> >1.33 >:.1

$n approssimazione i risultati sono simili. (icuramente la base pi= forte + il dimetiletere per cui?7 7 "7 ?"7 Kal e!uilibrio dovr essere pi= spostato per 0"6010"6. 1ra sperimentalmente si + trovato c e per avere la protonazione del composto si deve usare rispettivamente la percentuale riferita nella tab.15.
#-,-5.01 #-,-/.4/ 0-% #&$O4 3:C "2(12 Tab. 1+ #3$ #3 0"610"6

#uesta tabella + in contraddizione con !uello c e abbiamo detto prima. ,ortando in grafico si ottiene il diagramma 22 0ome si vede al di sotto di una certa concentrazione landamento + !uel previsto. 0io+ al di sopra del 5:C bisogna considerare i coefficienti dattivit. #uesto viene spiegato anc e attraverso le strutture cationic e riguardanti lossigeno e lo zolfo.

lo%E

67% diag.&4

Organica Superiore

54

H O H3C
+

H CH3 H3C ,
+

CH3

,oniamo lattenzione sulle specie protonate per capire !uali sono gli effetti in solvatazione. Lossigeno essendo pi= piccolo a pi= necessit di solvatarsi per disperdere la carica. Lo zolfo si arrangia meglio perc D + pi= grande e deformabile, sopportando !uindi in modo pi= efficace la carica.
H H N
+

H
H

(e consideriamo le aniline protonate ci rendiamo conto c e le ammine 1e possono formare pi= legami ad idrogeno col solvente protico. Kutti !uesti risultati si riferiscono a soluzioni. )el 1B:4 incominciarono le prime tecnic e per misurare lacidit in fase gas. J.I.Brauman Jals, 92,5986 (1970) 0onsideriamo per esempio lacidit degli alcoli in ac!ua#&O #3O# #3 #&O# ( #3)& #O# ( #3)3 O# Tab.10 p8a 18.: 15.4 I 18.8 13 I 15 13 1B

*an mano c e vengano sostituiti gli G" con gruppi G% v+ destabilizzazione dellanione c e si produce e !uindi diminuzione di acidit. 0i viene confermato dal fatto c e i valori del pK erano direttamente correlati con = di Kaft. $ntroducendo leffetto della solvatazione si a c e 1"> necessita (data la libert) una solvatazione maggiore ad es. (0"6)6011>. .ndiamo a vedere i valori di pK trovati in fase gas >1"V(0"6)601"V(0"6)20"> 1"V0"60"21"V0"61" Lacido pi= debole + lac!ua. 0io+ landamento si + invertito rispetto a !uello trovato prima. $n fase gas gli anioni non possono essere stabilizzati per solvatazione, cio+ devono arrangiarsi da soli. $n !uesto senso + prevedibile come un anione pi= grosso delocalizza meglio (e !uindi stabilizza) la

Organica Superiore

55

carica negativa. Lo stesso discorso vale per le ammine. Jefiniamo aci it0 intrinseca !uella ottenuta in fase gas. 0i c e si osserva in fase gas + c e lac!ua + sempre lacido pi= debole. (%icordiamo c e parliamo di termini logaritmici). 0onfrontiamo diversi pK nella tab.13$ostanza ciclopenten e , >0 0>" , >0"6 , 2>0"2 ,
6

p8a 15.4 13.1 26.2 23.3 21.2 66.2 62.2 61.8 64.3 82 22 Tab 1/

0"

7etodo di calcolo ">J *(1 *etodo di paragone J*(1 *etodo di scambio (con J e K) <H *> <H o "> J*(1

cicloesano Kripticene 8

0onsiderando lordine , 0"6, , 20"2, , 60" v+ un andamento dovuto ad un effetto detto e##etto i saturazione. (e invece consideriamo il , 60" vediamo come la mancata possibilit di delocalizzare la carica negativa nel secondo fa crollare lacidit. $l problema fondamentale di tutti $ valori scritti + c e sono stati H calcolati con metodi diversi. < prevedibile come il confronto sia poco ottenibile. Le tecnic e c e si sviluppano in fase gas sono1. 2 6 (2on Aclotron 6esonance $pectrometrA) &. *loBing 5fter GloB 3. #;7$ (ono tutti e tre metodi di massa.
#i(8cal9mole ) 6:6.6 6:2.1 6:5.1 6:B.2 6B4.3

( #3)3 O# ( #3)& #O# #3 #&O# #3O# #&O

1852 1858 18:2 183: 1568

0alcolati con ." .> 7 "7


5

)elltripticene lidrogeno non + nello stesso piano dellanello

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56

,er stimare i ; con il metodo 2. (i a(0"6)6(i%71"> S(0"6)6(i(1")%T(0"6)6(i17%"70"27(0"6)2%" $n funzione del % c e abbiamo introdotto possiamo misurare la densit di %" e 0"2 c e vengono prodotti. Gli effetti del solvente sono dovuti essenzialmente a due fattori energetico )"67"617)"277"21 ;(0)= -A(. ;(pd)= -/( "21(sol)"7(sol)71">(sol) 21.2 "21(g)"7(g)71"(g) 632.2 dinamico (meccanicistico) $nizialmente le reazioni avvengono per diffusione attraverso la gabbia di solvatazione. )"67"617)"277"21 14 /(sol)A2.6 H 14 *>1 s>1 /(gas)A1.2 H 1412 *>1 s>1 5 0onsideriamo la seguente0l>70"6?r?r->70"60l
8 (7-1 s-1) 4.1 C 1--+ +.+ C 1--+ 4.- C 1--1 1.3 C 1-10

$olvente .c!ua *etanolo J*9 gas

"ffetti del $olvente 0onsideriamo la seguente reazione(0"6)6>0>0l(0"6)60770l> " 184 /cal@mole gas " 24 /cal@mole soluzione ,otremo pensare c e la differenza di 164 /cal@mole sia dovuta solo a delle interazioni di tipo elettrostatico con il solvente. $n realt esistono degli effetti speciali. Sol.atazione- Kutte le possibili interazioni c e possono esercitarsi in una soluzione tra il solvente ed il soluto (si deduce lampiezza del fenomeno). Leffetto del solvente influenza in maniera meccanicistica levolversi di una reazione. ,arliamo degli effetti non specifici del solvente. 0onsideriamo la stessa reazione in due solventi diversi. $nterpretiamo i risultati in termini dello stato di transizione- Qse un solvente sta2ilizza in maniera di##erente rispetto un altro lo stato
5 :

. causa delle dimensioni le reazioni sono di secondo ordine. ,assando da ac!ua al J*9 il composto c e deve reagire si va spogliando della nuvola di solvatazione reagendo cosE pi= velocemente.

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iniziale ma ugualmente lo stato di transizione in uno dei due. la velocit9 sar9 diversa in 1uanto gli stati iniziali saranno diversamente solvatatiR. &n substrato c e + solvatato a una certa energia di solvatazione !uindi per farlo reagire si deve desolvatarsi e cosE dovr spendere una certa energia c e + uguale allenergia di solvatazione. Le forze c e agiscono nei processi di solvatazione sono essenzialmente di due tipi e derivano da contributi di a) scam2io b) #orze coulom2iane (forze van der Paals), allenergia potenziale del sistema. ?isogna anc e considerare le interazioni specific e soluto> solvente (solventi in grado di formare legami idrogeno). #uesto porta a distinguere tre classi di solventi. 1. protici ( variabile) (formazione di legami idrogeno) 2. dipolari aprotici ( 3(0) (senza formazione di legami idrogeno) 6. apolari 'ediamo attraverso la tab.1B leffetto del solvente sulle coppie ionic e.

$olvente +#+ l4
+

2.23 2.22 1.33

#14
&

&

#5O

#5

2.62 2.21 B.3 5.18 12.8 24.: 6:.8 65.: 68.B 83.8

:iossano
+

#5O#

#3 OO# 5lc.tbutilico acetone 5cetonitrile :7* #3%O& # O&#

Tipo )on polare aprotico )on polare aprotico )on polare aprotico )on polare aprotico )on polare aprotico )on polare protico )on polare protico )on polare protico Jipolare aprotico Jipolare aprotico Jipolare aprotico Jipolare aprotico Jipolare protico

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58
22.88 Jipolare protico 61.: Jipolare protico :3.8 Jipolare protico Tab.11

&

#5O# #3O# #&O

,er prevedere !ualitativamente gli effetti c e una variazione di solvente pu determinare sulla velocit di una reazione si deve porre lattenzione su1. polarit relativa tra lo stato iniziale ed il complesso attivato 2. effetti delle interazioni elettrostatic e non specific e c e $i due solventi esercitano sullenergia dello stato iniziale e dello stato di transizione (differenza dellenergia di solvatazione tra stato iniziale e stato di transizione nei due solventi) 6. possibile formazione di legami idrogeno sia nello stato iniziale sia nello stato di transizione (interazioni specific e) 2. ,ossibile formazione di coppie ionic e. ,oic D lo stato iniziale + polare, in un solvente polare, la reazione + pi= lenta perc D non si deve spendere energia di solvatazione per desolvatarlo.
#&O +.+ C 1--+ #3O# 5.5 H 14>5 :7* 2.4 H 14>1 /(m>1 s>1)

s.i s.#.

X6-

H3C

H3C

/6-

...

CH 3

... /

fig.+4

0ome si vede il solvente protico abbassa lenergia potenziale dello stato iniziale !uindi la reazione + pi= veloce. *a entrando nel merito delle interazioni specific e tanto pi= lo stato iniziale + QnudoR di legame a idrogeno tanto pi= veloce + la reazioneI !uesto si pu vedere dallenorme differenza c e c+ tra la velocit nei solventi elencati sopra.

1orrelazioni 2uantitati.e &n problema importante + !uello di dare una valutazione !uantitativa della polarit del solvente. 1. $l primo approccio + !uello di calcolare . *a esso + un termine macroscopico (si misura tra le piastre di un condensatore). La nostra per + unindagine microscopica. + comun!ue valido con una certa approssimazione perc D considerato per un non molto gran numero di particelle.
CH3 H3 C CH3 Cl

lento

CH3 H3 C C
+

Cl CH3

+eloce ,OH
H3 C

CH3 HCl O CH3 ,H

fig.+5

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2. (i considera una reazione di riferimentoLa polaritD del solvente BOC (potere ionizzante) + definita !uantitativamente-

log k

k0

= mY

0 e costituisce le!uazione di GrunOald>Pinstein Jove k e k0 sono le costanti di velocit tra la solvolisi del t>?u0l in un certo solvente e nel solvente di riferimento (<t1"@"21-34@24)I mesprime la sensibilitD della reazione al potere ionizzante del solvente. ,er la reazione standard- m=/ e O=0. (9acendo la medesima reazione prima nel solvente di riferimento O=0, poi nel solvente in esame, si determina L). (olventi c e anno O3o anno potere ionizzante maggiore del solvente di riferimento e viceversa. $l fattore m assume anc e un significato meccanicistico in !uanto pu essere interpretato come una misura del grado di formazione della coppia ionica dello stato di transizione. (e m + molto vicino a 4 si pu pensare c e non c+ coppia ionica. (e m=/ avremmo coppie ionic e. O + un parametro migliore di per trattare leffetto del solvente. 'i + comun!ue notevole difficolt di misure nei vari solventi. (i vede c e la polarit del solvente non dipendeva solo dallo O ma anc e da altri parametri. Tesi i 3osower

log k k0 = mY + e'
O O CH3

.lcuni autori come /osoOer anno avuto lidea di legare la polarit del solvente ad alcune caratteristic e strutturali. 9acciamo il seguente esempio (fig.55). Lenergia per la transizione sar tanto maggiore !uanto pi= polare + il solvente (spostamento verso lung ezze donda minore del massimo dassorbimento). Jenotiamo come P la polarit9 del solvente.

N H5C$

$ E
-

(=

2.859 10 4 = !a# !a#

tato 7on"amentale fig.++

tato ecc&tato

P- aumenta con laumentare della polarit

$olvente *3 OO# / # OO# / #3 OO# #&O


8 3

E 1.32 2.48 >1.52 6.2B

4 > > :B.2 B2.5

3.2 8:.B 5.2 :3.8

valori di L molto simili ma completamente diversi

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60
>1.4B 4 >2.46 1.42 Tab.&36.5 32.3 :B.5 > 62.5 > 22.6 25.:

#3O# /-%"tO#9#&O "tO# 1 *3 #&O# 1

%icordiamo c e + il potere dissociante (termine macroscopico). (i + meno in evidenza c e non si + nessuna correlazione con e la capacit del solvente di assistere la formazione di coppie ionic e. Tesi i 4imrot( e 5eic(ar t Loro introducono <K determinati come per P dallo spettro '$( dalla betaina>piridina. $l solvente pi= polare stabilizza di pi= lo stato di transizione fondamentale rispetto allo stato eccitato. < evidente c e i valori d"T misurano labilit dei solventi protici a formare legami a idrogeno con l1-> (capacit di solvatazione elettrofila) mentre la solvatazione nucleofila )u + limitata e ci perc D ivi la carica positiva + sommersa in una gabbia dove il solvente non pu arrivare. (i sono per !uesto ottenute buone correlazioni tra ; vs [ o <K vs [. 0osE le scale d<K e [ possono costituire unutile estensione. Graficamente i diagrammi (L,[) ed (<K,[) possono rappresentarsi da linee rette. ,er tutti !uesti valori devono essere considerati come una misura della polarit del solvente avente acidit generale. ,erci se consideriamo il diagramma (logk. "T) si ottengono punti random nel piano cartesiano, per una reazione tipo <t6)7<t$. *a il trend della reazione sintende se vado a considerare due diverse reazioni p.es. con <t6)7<t) e piridina7*e$. 0osE otteniamo. un diagramma analogo a !uello per le funzioni dacidit. 0omun!ue + bene ricordare c e benc D spesso si ottengono correlazioni grossolane esse costituiscono gi un risultato importante. La velocit di dimerizzazione del ciclopentadiene varia solo di un fattore di B.8 dalla fase gas alla soluzione (<t1"). #uesto risultato indica c e lo stato di transizione a circa la stessa polarit del diene di partenza ed esclude c e lo zOitterione sia lintermedio di reazione. (e cosE non fosse la reazione in <t1" dovrebbe essere molto pi= veloce di !uella in fase gas. 9acciamo la seguente considerazione- c e vi sia influenza della polarit del solvente sulla velocit della sostituzione nucleofila.
B
B

valori di L molto diversi ma molto simili

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61

?isogna tenere presente c e vi sono casi intermedi in cui la velocit non cambia molto. In#luenza ella polarit0 el sol.ente sulla .elocit0 elle sostituzioni nucleo#ile 16Su$strat o catione neutro neutro Nucleo #ilo anione neutro > mecca nismo ()2 ()2 ()1 Tab.&1
H
11

1arica s-t(rispetto ai rea,enti diminuita .umenta aumenta

E##etto sulla .elocit0 9orte diminuzion e 9orte aumento 9orte aumento

%" ..........
H

..........)
H

Tesi i 3opel!7alm /opel e ,alm fanno uso di correlazioni a pi= parametri per interpretare pi= compiutamente gli effetti del solvente. 1ra la polarit + intesa come caratteristica complessiva delle propriet del solvente, ci rappresenta una grossa semplificazione. Jistinguiamo le interazioni solventeGsoluto in1. interazioni non specific e 2. interazioni specific e 1. Le interazioni non specific e sono rappresentate dagli effetti di polarizzazione e di probabilit. <sse sono ragionevolmente espresse da una funzione della costante dielettrica e dallindice di rifrazione. 2. Le interazioni specific e riguardano le interazioni Qaccettore>donatoreR soluto G solvente. &n solvente pu comportarsi comea. base di LeOis (elettrondonatore) ed agire da nucleofilo, solvatando caric e positive (solvatazione nucleofila). b. .cido di LeOis (elettronacettore) ed essere in grado di solvatare caric e negative (solvatazione elettrofila).
14

?isogna tenere presente c e ci siano casi intermedi in cui la velocit non cambia di molto
11

nel primo caso lo stato di transizione + del tipo c e indica la fig. di sotto, mentre nucleofilo e substrato aveva una carica intera e definita, !ui la carica + e!uidistribuita.

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0osE ogni solvente ric iede !uattro parametri, due per le propriet non specific e e due per le propriet specific e, in modo indipendente luno dallaltro. La relazione + del tipo-

A = A0 + )Y + pP + eE + !B

F- + il valore della propriet9 dipendente dal solvente (logK) in un dato solvente. <ssa + la variabile c e pu essere seguita nel tempo. F0- + la 1uantit9 statistica corrispondente al valore della propriet9 F nella #ase gas (considerata come QsolventeR di riferimento). O, E, " e Q- sono i valori della polarizzazione, polarizza2ilit9, acidit9 e 2asicit9 di LeIis. R, p. e e 2- coe##icienti della regressione multipla. $n generale per maggiore + il numero di parametri c e sintroducono migliore + la rispondenza dei valori calcolati con !uelli sperimentali minore + la nostra conoscenza del sistema. La suscritta e!uazione pu essere applicata correttamente !uando si anno a disposizione un gran numero di dati relativi a solventi ben scelti in cui i valori di O, E, " e Q variano entro limiti sufficientemente ampi (il discorso + puramente statistico). Le costanti dielettric e sono la base di valori di L usate sia nella forma delle!uazione di /irFOood

( 1)

( 2 + 1)

sia nella funzione c e esprime la

polarizzazione molare

( 1)

( + 2) .
2 D 2 D

#ueste due funzioni sono linearmente correlate perci usare luna o laltra non incide). #uindi , (polarizzabilit)2 + 1) nD 1 opp"re 2 ( 2n + 1) nD + 2

(n

<ssendo misurate con campi fre!uenza, nJ-campi ad alta fre!uenza.

di

bassa

Scala i aci it0 i 8ewis <M basata sui valori di "T di Jimrot e %eic ardI corretti per le influenze non specific e per un origine <A4 per la fase gas. (cala per la basicit di LeOis ? + basata sul solvatocromismo (Aspostamento di una banda di assorbimento a pi= alte o pi= basse lung ezze donda , causate da interazioni dalla molecola c e assorbe con le molecole del solvente) della fre!uenza $%sJ>J del 0"61J. $ solventi elettrondonatori riducono la sJ>J a causa del legame idrogeno dellatomo J0"6>1>J...-;>%

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Lo spostamento della fre!uenza misura la forza dellinterazione donatore>accettoreI gli spostamenti sono aggiustati ad un origine Q=0 per la fase gas. a. La velocit di ionizzazione dei t>butilcloruri + stata misurata in 26 solventi protici e aprotici. $ risultati mostrano c e essa dipende da L, , e <. $l comportamento nucleofilo del mezzo (?) non appare significativo (2=0) e < alla variazione del logF (dalla fase gas all"21) + di gran lunga il pi= importante- indica la facilit dellespulsione del 0l> mediante legame ad idrogeno.W b. La reazione tra acidi carbossilici e diazo> difenilmetano in 15 solventi protici + significativamente correlata con tutti e !uattro i parametriI b + negativo ed e + positivo. (agiscono in contrasto tra loro). #uesto indica una stabilizzazione elettrofila del complesso attivato. c. La reazione tra benzoilcloruro con anilina invece + assistita da entrambi i tipi di solvatazione (agiscono in concerto tra loro). $l complesso attivato ric iede assistenza nucleofila per la rimozione del protone ed assistenza elettrofila per luscita dello ione cloro (fig.5:). Tesi i Ta#t93amlet Le!uazione + del tipo-

+ OH

ol+ata'&one n!cleo7&la ren"e p&G "&77&c&le la rea'&one "& &on&''a'&one "ell=ac&"o

N+ H

O ol+ata'&one elettro7&la fig. 67

A = A0 + p + a + !
<sso + un metodo di confronto solvatocromico. - rappresenta la capacit9 del solvente ad accettare legami ad idrogeno (;QF) (corrisponde alla basicit del solvente e !uindi alla scala ? di /oppel>,alm)(+ misurata sulla base dei dati degli spettri &'@'$(). - rappresenta la capacit9 del solvente di donare idrogeno (;Q8). 0io+ rappresenta la sua acidit (scala < di /oppel e ,alm) =- + noto come Bpolarit9 del solventeC e rappresenta le interazioni soluto-solvente di tipo non speci#ico ( ed di Koppel e Ealm) Le scale di , e = sono definite dallo shi#t solvatocromicodiun largo numero di indicatori (principalmente Gm e Gp>),)>dialc ilaniline. %icordiamo c e la scala per <K + definita dallo s ift solvatocromico di un solo indicatore. Scala i < definita dallo s ift solvatocromico in solventi "?. (basicit)La scala dei esce fuori da una media e si normalizza rispetto ad un solvente fortemente basico ( =/)- "*$. ($n pratica si normalizza per un solvente dato (2 o 2) c e non pu dare legami rispetto ad un solvente c e d legami ad idrogeno (1 o 6)).

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Scala e,li (i nota uno s ift solvatocromico in solvente "?J (acidit)Le interazioni di !uesti due substrati con i solventi si considerano differenti principalmente per la possibilit di formare legami ad idrogeno con l1-> della betaina. 0ome riferimento prendiamo 0"61" per il !uale =/ Scala ei : <ssa + c iamata polarit del solvente ed + basata sulleffetto del solvente sulla transizione elettronica p e W di vari composti nitroaromatici (del tipo 2>nitroanisoloI1>etil>2> nitrobenzene,),)>dietil>2>nitroanilina, etc). 0ome range della normalizzazione + stato usato 4.44 per il cicloesene e 1.44 per il 1"*(. Kaft e /amlet dimostrarono c e la loro e!uazione pu essere applicata nelle analisi di correlazioni di costanti di velocit o de!uilibrio di dati spettroscopici.
Sol.atocromismo , il cam2iamento di posizione e 1ualche volta d!intensit9 di una 2anda elettronica di emissione o assor2imento accompagnato dal cam2iamento della polarit9 del mezzo 5l solvatocromismo negativo (o positivo) corrisponde ad uno shi#t ipsocromico (o 2atocromico) con un aumento della polarit9 del solvente :hi#t ipsocromico$ spostamento di alta #re1uanza o 2assa lunghezza d!onda (2lue shi#t) :hi#t $atocromico$ spostamento di 2assa #re1uenza o alta lunghezza d!onda (red shi#t)

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;6OTO% T65%$*"6 #uesto processo sar studiato dal punto di vista del calcolo delle costanti cinetic e relative a tali processi. (emplici proton transfer tra ossigeno e azoto avvengono nelle direzioni favorite termodinamicamente con velocit prossime a !uella diffusionale (vdif del 1U ordine A 14B>1414 m@s). 0i sono molti altri casi in cui il proton>transfer non + cosE semplice. $mmaginiamo c e prima c e avvenga un proton transfer vi sia la formazione di un legame d idrogeno. 0i ci fa supporre c e composti possedenti un legame ad idrogeno intramolecolare subiranno un proton transfer tra 1 e ). $n generale un proton transfer intramolecolare sar pi= veloce di un proton transfer intermolecolare. &n proton transfer anc e intramolecolare pu avvenire attraverso le molecole di solvente. 0onsideriamo la seguente reazione-7 -r
X X H X H H / / B X H X / / HB

HB

proton tran 7er con +eloc&tH &n7er&ore a 8!ella "&77! &onale fig.+/

H(

B6-

(6-

HB

'ediamo come !ueste costanti cinetic e sono correlate con le costanti de!uilibrio (diag.25) a. (e pK40 il pK(;F)4pK(;Q) !uesto significa c e ". + lacido pi= forteI termodinamicamente la reazione + !uella c e va da sinistra a destra. *a per !uello citato sopra la velocit al limite + !uella diffusionale, cio+ Ff non varia. .ncora sappiamo c e

lo%- 7 eFo lo%lo%- 7

lo%- r

K=

kf

kr

cio+ log K = log k f + log k r pK b. (e pK30 cio+ pK(;F)3pK(;Q) , "? + lacido pi= forte. La direzione favorita termodinamicamente + !uella c e va da destra a sinistra. La velocit kr + al limite !uella diffusionale. #uindi kr + costante. $n !ueste condizioni !uindi si possono calcolare le costanti di velocit a partire da p/. #uando pK=0 (le due costanti termodinamic e logFf sono simili) !uindi le cose si complicano. Le velocit non sono pi= !uelle diffusionali.
p/

0
diag.26

p/ (".) >p/ ("?) p/A

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66

,er risolvere ci consideriamo lo sc ema della fig. 5B. Lo step di proton transfer della fig.5B + proprio !uello centrale. K non + singolo ma include tutti i k prima dello stadio lento, dalle!uazionev = [ A][ B ] . 0i c e si trova + la seguente espressione-

H( + B (... HB
*2
-" --"

-a --a

(H ... B
*1

-p --p

( + HB

kf =

k a k p kd k p kd + k a kd + k p k a

(26)

'1 e '2( comp"essi a "e%ami d)idro%eno


fig.+1

'ediamo ora come si calcola le!uazione (26)(e consideriamo i due complessi a legame idrogeno come due intermedi $1 e $2 sappiamo c e-

v=

d [ P] = kd$ 2 , per conoscere k devo conoscere dt

la v (c e conosciamo sperimentalmente) e dobbiamo conoscere anc e S$T c e per non + nota essendo sperimentale. .pplic iamo lapprossimazione di ?odemstein ai due intermedi singolarmente. $1 si forma dak a +k p $ 2 = ka $1 +k p $1 (22) Z>>>>>>>>>>>>Z Z>>>>>>>>>>>>>Z #ormazione di 5/ distruzione di 5/ W La ka viene moltiplicata per S".TS?T c e per sono note e per semplicit non le consideriamo. 9acciamo lo stesso per $2k p $1 =k p $ 2 +k d $ 2 (28) Z>>>>>>>>>>>>Z Z>>>>>>>>>>>>>Z #ormazione di 5( distruzione di 5( $n realt nella formazione di kp $1 bisognerebbe considerare la formazione di $2 attraverso kd, ma nellapprossimazione di ?odemstein si afferma !uel visto in diagrammaI cio+ c e le!uilibrio c e
.t.

+
va da stato di transizione e prodotti non si considera. %icaviamo $1 dalle!uazione (28)- $ 1

k p + k d kp

$2

(25), il valore di $1 dalle!uazione (25) viene sostituito all e!. (22)-

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67

ka + k p =
#uindi $ 2 =

k a k p + k a k d + k p k p + k p k d kp ka k p
(23)

(2:)

k a k p + k a kd + k p k d ka k p kd

La velocit !uindi sar-

v=

k a k p + k a k d + k p k d

= k f (2B)

)elle!uazione (2B) le concentrazioni vengono ignorate per semplicit. .nalogamente si pu trovare c e-

kr =

k a k p k d k p k d + k a k d + k p k a

(64)

< ovvio c e se guardiamo lo sc ema degli step di reazione si anno tre possibilit. Lo stadio lento + il primo step allora il k# coincide con ka, se + il secondo step il k# conter ka e kp, se + il terzo step k# + !uella ottenuta. Jiscorso analogo si pu fare per kr. 1ra sta a vedere se il discorso fatto + corretto, cio+ se collima coi dati sperimentali. (ono state usate diverse basi in modo c e il pK vada da positivo a negativo, compreso lo zero come nel diag.2:.
l& # OOl #& OO# OO#3 #& OO#OO #& OO#&;O4Tab.&& p8 6.2: 1.B4 1.44 >4.12 >4.18 >2.28

(ono anc e stati calcolati per ognuno i k# e kr c e sono risultati molto elevati dellordine di 143 m>1s>1.

pK = pK CH 3COOH pK HB +

9ormuliamo lipotesi c e lo step di proton>transfer avvenga in uno stadio veloce (+ una limitazione). 9acciamo il ragionamento solo per k# (per kr + lo stesso)-

kf =

ka k (61) ottenuta facendo la suscritta 1+ a Kk d

limitazione-

kr =

kd Kk 1 + d ka

(62)

0osa significa c e il proton transfer avviene in uno step veloceN (ignifica c e kp33k-a e c e kp33kd. Jividendo le!uazione (61) per kpkd otteniamo-

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68

kf =

ka k k 1 + p a k p kd
ka k pkd k a k p k d

(criviamo la K globale per tutto le!uilibrio-

K =

da cui si ricava c e-

k k Kk d = p d sostituendo nella k# trovata per ka k a k p


ultima si vede c e otteniamo le!uazione (61). W se K33/ si a c e- k#=ka dalla (61) W se K44/ si a c e- k f =

ka k p kd k p k a

WW

W essendo lo step di proton>transfer veloce !uel lento pu essere o il primo (ka) o il terzo (kd) WW vale per tutte le k c e procedono lo stadio lento c e !ui + il terzo. Jopo di ci si pu tracciare il grafico sperimentale per la reazione considerata della pagina 5: di cui conosciamo pK e le k. ,er confrontare se la trattazione teorica fatta coi dati sperimentali coincide o no coi grafici teorici costruiti attribuendo ad una variabile dei dati (arbitrari) ed usando la relazione (e!uazione) ricavata teoricamente, dobbiamo calcolare i valori corrispondenti per laltra variabile. 1tteniamo cosE il grafico 23. )otiamo c e i grafici sono abbastanza simili ma differiscono nel punto dincontro (sperimentalmente !uasi a B teorico a 3). *a perc D vi + !uesta discrepanza tra il risultato sperimentale e !uel teoricoN Lanalisi teorica deriva dallapprossimazione c e lo step del proton transfer fosse !uello veloce. <videntemente tale approssimazione (diag.23) non + corretta. ,er continuare dobbiamo traviare Q!ualcosaR c e correli la costante de!uilibrio con il k di proton>transfer. 'i sono due modi per fare ci- le!uazione di ?r<sted e !uella di *arcus. Equazione i /roste

lo%-7Flo%-r
12 10 8 6 4 2

< una relazione empirica c e + relativa a reazioni c e presentano catalisi acida generale (sar trattata pi= avanti). Ka- esprime la capacit di trasferimento di un protone dal substrato. K - esprime il grado di trasferimento del protone allac!ua. #uindi possiamo scrivere c e-

p diag.&/

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69
k = G K a (66)

vi + cosE proporzionalit tra /a e F . Ga e sono costanti caratteristic e delle sostanze c e dipendono anc e dal solvente e dalla temperatura. ,assando ai logaritmilog k a = log K a + co" t 12 (62) Le!uazione (62) + la prima correlazione lineare denergia libera per le relazioni catalizzate da acidi. .nalogamente per le basilog k ! = log k ! + co" t (68) (e K2.Ka e k . k si riferiscono allo stesso solvente e alla stessa temperatura i valori di 12 e 16 si possono correlare (interpretare) come grado di trasferimento di protone nello stato di transizione. ,ortiamo in grafico le!uazione di ?rostedlog Fa =0

lo%-7Flo%-r
12 10 8 6 4 2

=1 log Fb diag.&1

=1

/4=5 p

diag.3-

0ome vediamo le!uazione + valida per piccoli intervalli di logka (vale la correlazione lineare). #uindi si + trovato un sistema per correlare la F di proton>transfer con la costante de!uilibrio in !uanto la reazione di ?rosted non + altra c e un proton transfer. Equazione i +arcus

<ssa + pi= elegante dalle!uazione di ?rosted. < stata allinizio sviluppata per gli electron>transfer ma + valida comun!ue per i proton>transfer. (econdo !uesta vale-

( + G ) =
4

0 2

dove G - energia libera dello stato di transizione, G 0 - energia libera standard, /)energia dattivazione di Gibbs !uando GS=0. <sso + una barriera intrinseca c e rappresenta lenergia dattivazione !uando reagenti e prodotti anno lo stesso valore denergia libera. *a noi
12
1

lo%-7Flo%-r
12 10 8 6 4 2

=10

/4=20 p

ll termine costante si riferisce al G ad e si pu attribuire un significato meccanicistico.

16

diag.31

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70

sappiamo c e vale le!uazione (1) c e + in grado di correlare k del proton>transfer con Ke1. 'ediamo meglio come-

kf =

ka k p kd k p k d + k a k d + k a k p

.ttribuiamo i seguenti valoriKa=k-d=' /0& m-/s-/ k-a=kd=' /0/0 m-/s-/ %iportando in diagramma 64. $l caso + stato rifatto per lacido acetico (diag.61). .ssumendo /)=% troviamo un andamento uguale a !uello trovato teoricamente assumendo c e il proton>transfer avveniva in uno step veloce. (e invece assumiamo /)=(0 troviamo un grafico teorico uguale a !uello sperimentale. .ttribuendo /)=)0 i due valori non fittano nuovamente. #uando /)=(0 si a c e kp=k-p=/ & /0& s-/, per gli altri valori di /) i valori di kp sono diversi (pi= grandi). $l proton>transfer !uindi + lo stadio lento (fig.:4). Fnalizziamo i seguenti studi sperimentali$ (non #atti per l!acido acetico) $l tempo di mezzavita + 4.2 s perci la reazione + stata studiata al laser K\ump. (e effettuiamo la reazione sar-

O O N

N N H

OH O O N
+

pK=7.16
H N N H

pK=6.99

k ( H 2O ) = 2.8 10 m s
8 8

1 1 1 1

fig.70

k ( D2O ) = 0.98 10 m s
Leffetto solvente

cinetico

isotopico

+-

k ( H 2O ) k ( D2O )

= 2.8 .

(tudiando in modo completo (cio+ facendo variare pK da valori alti positivi o valori negativi compresso lo zero) otteniamo il diag.62$n realt !uindi i proton> transfer avvengono in tre steps. %icordiamo ora il fatto c e la velocit di un proton> transfer c e forma un legame a idrogeno intermolecolare + molto pi= alta di !uella in cui il legame a idrogeno si forma con una base esterna.

Organica Superiore

71

X H /-

-1 --1
i
B

X H /rott!ra "el le%ame a &"ro%eno &ntramolecolare

A
X H /-

-$

X BH /-

i
fig.01

<sistono due sc emi meccanicistici c e descrivono (studiano) il suscritto dato sperimentale. 1. 2l processo di trasferimento avviene in due stadi (fig.:1) &. 2l processo di riferimento avviene in un unico stadio. Jati sperimentali anno messo in evidenza c e la reazione risulti essere del 1U ordine in base. . prima vista 2U sc ema giustifica i dati sperimentali. 0onsideriamo il 1U sc ema della fig.:1-

v=

d [ P] = k 2 [i ][ B ] dt

per conoscere k( dobbiamo eliminare SiT (incognita) ed esprimerla in funzione della concentrazione dei reagenti. .pplicando lapprossimazione dello stato stazionario-

X H /B

X H / B

X /-

k1 [ A] = k 1 [ i ] + k 2 [ i ][ B ]

#ormazione di i disidratazione di i Jeterminiamo SiT-

fig.0&

[i ] = ki [ A] k 1 + k2 [ B ]

O HO NH H O H * O *1
$

H N HO N HO O NH
$

O H N NH OH *
$

1ra lo step lento pu essere sia il primo sia il secondo, in funzione di tutta una serie di parametria. F-1GGF&H<I lo stadio lento J il &K

N OH

H O H

b. F-1..F&H<I lo stadio lento J il 1KL v = k1 [ A] #uindi anc e !uesto sc ema prevede c e la reazione sia del 1U ordine in base. 'ediamo c e prevede anc e c e il proton>transfer

kk v = 1 2 [ A][ B ] = k oss [ A][ B ] k 1

*1 O CH $

"erina
O H O H O *1 O CH $ * HO NH
$

H N N OH

"erina fig.03

Organica Superiore

72 del

intermolecolare avviene pi= difficilmente proton>transfer intramolecolare. Tras#erimento multiplo i protoni Lideale perci sarebbe di contemporaneamente nucleofilo nucleofilo forte e lelettrofilo debole forte, cio+ avere simultaneamente
H H3C O O
+

trasformare debole in in elettrofilo una catalisi

HO

CH3

acida e basica come nellesempio a sinistra. Lenzima c imotripsina funziona nellorganismo come catalizzatore per lidrolisi dei legami immidici e dei legami esterei. La c imotripsina + una molecola molto complessa dalto peso molecolare. ,er !uella reazione + congegnata da non produrre assolutamente specie caric e per un buon nucleofilo pu sommarsi ad un centro fortemente elettrofilo. .bbiamo ottenuto un enzima modificato in cui lossidrile della serina + stato acilato e si libera l %>1". Lidrolisi si completa con una serie identica di reazioni- solo c e ora una molecola dac!ua occupa il posto di %>1" c e diffonde nellambiente. ,er !uello c e ci riguarda + sufficiente considerare due soli aspetti della c imotripsina.
O O H N OH NH
$

HO

OH NH
$

e r (i nS e e r )

i " t i ( & H i n i es )

<ssenzialmente si tratta di un polimero con parecc ie catene laterali c e provengono dalla catena principale. &na di !ueste catene + un alcool 1U (c e appartiene allaminoacido serina) ed un anello imidazolico (c e appartiene allaminoacido istidina). . causa della geometria molecolare della c imotripsina !uesti due gruppi funzionali sono mantenuti a stretto contatto.
O O H
+ +

H H $O

0onsideriamo ora il proton!switc( < stato suggerito c e il H H proton>sOitc non sia O O H intramolecolare ma avvenga H con moto di solvente. H H
O N
+

H3C O HO

H3C O CH3

CH3

O H3C

co &= & tra 7rorma !n centro "ebolmente elettro7&lo &n !n centro 7ortemente elettro7&lo O

H3C

O-

.;

OH

CH3

H 3C H$ O
+

O O

co &= & tra 7orma &l n!cleo7&lo "ebole &n !n n!cleo7&lo 7orte

H3C

fig.74

Organica Superiore

73

'ediamo un altro esempioI lammonolisi intramolecolare (poic D centro elettrofilo e nucleofilo sono nella stessa molecola). <ffettuando tale reazione in presenza di "016> la reazione stessa risulta essere 64 volte pi= veloce. (i ritiene c e la tautomerizzazione delle basi H purinic e e adeninic e sia + , N O O importantissima dal punto di H vista biologico.
OH

H3 C O NH$ attacco n!cleo7&lo "ell=N !l carbon&o al"e&"&co

H O

H
-

H N
+

O CH3

)el J). laccoppiamento tra le basi si a tra guanina e citosina nelle forme pi= stabili. 0omun!ue la citosina nelle sua forme imminic e meno stabili + in grado di formare legami idrogeno con ladenina. &n tale accoppiamento potrebbe portare alla formazione di mutazioni se viene perpetuato nella replicazione del J)..
H

fig.75

NH$ , H3C O acetilmercaptoetilamina

O ,

CH3 H N
+

proton H O ,

ci#osi,a

N H N H N N H N H N NH

H, NH H3C O

NH O

I&tc; CH3 N H

ade,i,a
N N H

fig.0+
NH$ NH NH N H OH N H NH NH O

ci#osi,a

NH$ NH N N O C J t o

NH$ NH OH

NH O H

H N N H

O N N NH

N NH O

g"a,i,a

7orme ta!tomer&c;e amm&n&c;e p&G probab&l&

7orme ta!tomer&c;e amm&n&c;e meno & n e probab&l&

fig.00

5T5!2$2 (upponiamo c e la funzione dei catalizzatori + !uella di abbassare lenergia libera della reazione. (ono noti due tipi di catalisi- c imica e fisica.
lo%&"rol& & ac&"a "e%l& acetal& - a!menta &a a pH ba & c;e alt&. .e . &"rol& & "e%l& e ter&9 catal& & ba &ca &l ma &mo "ella +eloc&tH "& rea'&one & ;a per !n "ato +alore "& pH. A&nor& o ma%%&or& +alor& 7anno "&m&n!&re la +eloc&tH "& rea'&one

-$

0 # diag.33

pH

Organica Superiore

74

atalisi fisicaL due composti per reagire anno bisogno di una certa orientazione, esistono catalizzatori c e facilitano tale situazione. atalisi cMimicaL + !uella classica per cui due reagenti per reazione si devono avvicinare e poi incontrarsi. #ui il catalizzatore prende parte alla reazione. .bbiamo visto c e per reazioni di trasferimento di protoni tra 1 e ) la velocit + al limite !uella diffusionale, in altre parole non vi , barriera dattivazione. .bbiamo anc e visto c e reazioni analog e per acidi carbossilici e per carbanioni la reazione pu avere una velocit pi= piccola di !uella diffusionale. %icordiamo c e- ." 7 ? ." ? . "? . 7 "? )oi ci occupiamo di particolare della catalisi acido> base. Jue sono le cause per cui le velocit sono pi= basse1. formazione del complesso a legame idrogeno, difficoltosa in !uanto ric iede desolvatazione e riorganizzazione del solvente. 2. 9ormazione dellanione c e a necessariamente una QformaR diversa di !uello di partenza e !uindi solvatazione diversa, anc e !uesto ric iede riorganizzazione del solvente. $l grafico 66 comunica informazioni di tipo meccanicisticoLa velocit di reazione pu essere funzione del p" e della concentrazione di tutti gli acidi in soluzione. Kale reazione + detta catalisi acida generale. #uando essa dipende solo dal valore del p" si parla di catalisi acida (o basica) specifica. 'ediamo alcuni esempi. (%icordiamo sempre c e lo scopo della catalisi + !uello di trasformare il substrato di partenza in un substrato pi= reattivo del substrato stesso). 1atalisi aci a

k1 S + HA SH + + A k2 SH + ( + R ) P

v = k 2 SH +

,er lapprossimazione dello stato stazionario (nelle condizioni in cui pu essere applicata) si ottienek1 S HA = k 1 SH + A + k2 SH + , da cui-

][ HA] [ SH ] = kk [[ S A ]+k
+ 1 1

[ ][

][ ]

sostituendo in v, si a-

Organica Superiore

75

v=

k1 k 2 [ S ][ HA] k 1 A + k 2

Jistinguiamo due casi1. (< k(33k-/TF-U (lo step lento + il primo) da cui si ricava- v = k1 [ S ][ AH ] . (e in soluzione si anno tutta una serie dacidi, allora avremo trovato c e la v dipendeva dalla concentrazione di tutti gli acidi presenti in soluzione, cio+ p". $n tal caso viene detta catalisi acida generale. 2. (< k(44k-/TFU lo stadio lento + il secondo per cui-

[ ]

v = k1 [ HA1 ] + k1' [ HA2 ] + ... e come si vede non dal

v=

k1k 2 [ S ][ HA] [ S ][ HA] = Kk 2 . k 1 A A

%icordiamo la seguente reazione-

[ ]

[ ]

Ka =

[H ][ A ] I [ HA] = [ H ]
+

[ HA ]

(ostituendo in v-

[A ] [K ]
a

v = Kk 2 [ S ] [ HA]

[A ]

Kk 2 [ S ] H + = k[ S ] H + Ka

[ ]

[ ]

>p"] 0ome si vede la velocit di tale reazione (catalisi) dipende dal valore del p". <ssa + detta catalisi acida specifica. #uesto discorso si pu ricollegare alla seguente e!uazione di ?rosted-

log k HA = log K HA + G A

(< facciamo due grafici tra k;F e K;F non vi + sempre una buona correlazione. #uesta v+ man mano c e gli acidi diventino pi= forti. <siste in ogni modo un limite e !uesto + legato alla velocit diffusionale. %icordiamo ancora c e !uando (o ) + pi= vicino a zero lo stato di transizione + pi= vicino ai reagenti, mentre !uando + pi= vicino a 1 sar anc e pi= vicino ai prodotti. #uesto costituisce il postulato di "ammond. <sso + giustificabile considerando c e pi= lacido + forte tanto pi= la reazione di proton>transfer + esotermica. #uando pi= lacido + debole tanto pi= la reazione + endotermica. .bbiamo anc e !ui due casi1. k(33k-/TQ;6U lo stadio lento + il primo. v = k1 [ SH ][ B ] . <stendendo a molte basi presenti in soluzione si nota comessa (la v) dipende solo dalla loro concentrazione e non dal p". < la catalisi basica generale. 2. K(44k-/TQ;6U, lo stadio lento + il secondo.

.t. c;e a rea%ent&

om&%l&a a&

.t. c;e a om&%l&a a& pro"ott&

.t 1 . 1

.t .

.6
rea'&one e oterm&ca

rea'&one en"oterm&ca

.6

diag.34

v=

k1k 2 [ SH ][ B ] k 1 BH +

Organica Superiore

76

0onsideriamo-

H$O
+

B H

HO

KB =

(ostituendo nellespressione della velocit-

[ BH ][OH ] [ B] = [OH ] [ B] [ BH ] [ K ]
+ B

v=

k1k 2 [ SH ] OH k 1K B

0ome nella catalisi acida si vede la dipendenza del p" dalla velocit di reazione, essa + detta catalisi basica specifica. 1atalisi Enzimatica
, + 1n'&ma
-1 --1

,1

-$

.+1

,la F2 non + cosE semplice da calcolare (ci non +


+ v-a.

K,L
diag.35

un unico step) (la vmaN avviene !uando tutto lenzima + complessato col substrato). .pplicando lapprossimazione dello stato stazionario a (<, essendootteniamo-

v=

d [ P] = k2 [ SE ] , dt

k1 [ S ][ E ] = k 1 [ SE ] + k 2 [ SE ] [ SE ] =
1U membro- formazione membro- decomposizione e da cui-

k1 [ S ][ E ] k 1 + k 2
2U

dellintermedio

v=

k1k2 [ S ][ E ] = koss [ S ][ E ] k 1 + k2

$n realt a differenza di ci cui siamo abituati (v + un dato sperimentale, lo sono anc e le concentrazioni dei reagenti) da !ueste!uazione non possiamo calcolare Foss. #uesto perc D S<T non + !uella pesata iniziale poic D lenzima + complessato. 0io+-

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77

[ E ] = [ E ] s.t . [ ES ]

[ E ] ste iomet ri o ( pesatareal [ ES ] omplessat o ( non onos i

e'

= [ E ] li!ero +

, da cui-

"to '

,sostituendo nel valore prima trovato per S(<T, otteniamok 1 [ SE ] + k 2 [ SE ] = k1 [ S ][ E ] st k1 [ S ][ ES ] , da cui-

v=

k1k 2 [ S ][ E ] st k 1 + k 2 + k1 [ S ]

le unic e incognite sono le k, in !uanto S<Tst lo conosciamo (!uel pesato), v la velocit sperimentale, S(T + la !uantit di substrato libero e !uindi bisognerebbe fare lo stesso ragionamento fatto per <. *a noi stiamo lavorando in condizioni di pseudo 1U ordine cio+ in grosso eccesso di (. ,er cui possiamo trascurare la variazione nella concentrazione di substrato (man mano c e il rapporto

ottenere un grafico curvo della v in funzione di una concentrazione, dobbiamo avere nelle!uazione una concentrazione al denominatore. 1inetic(e i +ic(elis!+enten )otiamo la vmaN !uando tutto lenzima si + complessato cio+ !uando si a v !a# = k 2 [ E ] st , !uindi sostituendo in v-

[S ] [E ]

viene variato). < ovvio c e per

12v -1FKH &=1F+ maM a1F+=0

/01!2v-a.

v=

k1v !a# [ S ] , dividendo numeratore e k 1 + k 2 + k1 [ S ]

denominatore per k/ si ottiene-

v=

v !a# [ S ] k 1 + k 2 + [ S ] k1

, diciamo-

diag.3+

KH =
cui-

k 1 + k 2 = co" tan teMi #aelis Menten , da k1

v &=+ maM

v [S] v = !a# KH + [ S]

(criviamo ora la forma delle!uazione di *ic ael> *enten (nella forma pi= comune per il calcolo e studio dei dati)-

+ maMFKH
diag.30

v23

1 = 1 + KH 1 , v v! a # v! a # [ S ]
e1uazione di LineIeaver-Qurk $l nostro obiettivo + di calcolare /"

Organica Superiore

78

0alcolo di

KH

Lincontro nellasse orizzontale +

1 = 0 ,per cuiv

0= 1 1

v! a # =

KH

1 v! a # [ S ]

v! a #

KH

1 [ S] = 1 v! a # [ S ] KH

&n altro modo per determinare i dati + !uello di usare la seguente e!uazione-

K 1 1 1 = + H , moltiplicando per S(Tv v !a# v !a# [ S ] [S] = [S] + KH , moltiplicando poi per (vmaHv)v v !a# v !a# [S] v v = [S] v v + K H v v !a# !a# !a# v v !a# v !a# K v = H v + v !a# [S]
e1uazione d!"adie-;o#stee .nc e !ui abbiamo due modi per calcolare K;, il valore vmaN/K; (si trova allo stesso modo di prima per le!uazione di LineOeaver>?urF). La costante di *ic aelis>*enten rappresenta una forma un po pi= complessa di !uella di dissociazione di un complesso- (le dimensioni di k/ e k-/ non sono uguali k/=m-/s-/V k-/=s-/).

KH =

k 1 k 2 k d = k 1 k1 k1

*ediante tecnic e evolute + stato possibile calcolare sperimentalmente la velocit di k/ e k-/. K/ (=/0'-/0& m-/s-/) abbastanza vicino alla velocit diffusionale. K/(=/0(-/0% s-/) ,er cui Kd=/0-) 7. Le k( possono essere ricavati dalla vmaN. K((/0-/0@ s-/) (14: valore tipico dalla catalisi enzimatica c e catalizza lossido dell"212). 1ra cerc iamo di paragonare una normale

(+B

(B

K$

reazione bimolecolare con unenzimatica-

Organica Superiore

79

' k ' = Kk 2

3 K = 4 d AB *e 3

kT

in !ueste!uazione stiamo considerando due particelle sferic e, la K invece + dassociazione. ,er le reazioni enzimatic e avevamo trovato-

k1k 2 [ S ][ E ] st k1 v !a# [ S ] = (65) k 1 + k 2 + k1 [ S ] k 1 + k 2 + k1 [ S ] k1 (appiamo anc e c e per essa vale- koss = k 1k2 v=

.bbiamo due possibilit1. k(33k-/,(andiamo a vedere la prima parte delle!uazione (65), consideriamo S(T trascurabile al denominatore ed anc e k-/) si a c e koss=k/, da cui ancora non vediamo la differenza tra reazioni enzimatic e e bimolecolare normale. 2. K-/33k( (sempre considerando la prima parte delle!uazione (65))

koss =

k2 k1 k , ma essendo k d = 1 k1 k 1

koss = k2

kd

= 104 ke ,

cio+ lenzima accelera di 145,

una normale reazione bimolecolare.

v v-a.
anal&''an"o 8!e to tratto a K,L ba e not&amo c;e la rea'&one : "el $N or"&ne &n 8!anto ra""op&an"o la concentra'&one +e"&amo come ra""opp&a la +.

435
diag.3/

65:2 5!2 $ radicali liberi sappiamo essere dovuti dalla rottura omolitica di un legame covalente. $l radicale reagir !uindi con un substrato-

B C ) B C ) Generalmente tendono a reagire in modo da accoppiare lelettrone spaiato attraverso la formazione di un nuovo legame.

Organica Superiore

80

<saminiamo ora lenergia relativa alla seguente

reazione.
!egame ">" 9>9 0l>0l ?r>?r $>$ ">9 ">0l ">?r #K (8cal9mole ) 142 63 83 25 65 165 146 33 !egame "1>1" 0"61>10"6 (0"6)601> 10(0"6)6 0"6>0"6 02"8>0"6 05"8>0"6 05"80"2>0"6 0"2A0"2 "0 0" 05"8>" 05"80"2>" "1>" 0"61>" Tab.&3 #K (8cal9mole ) 81 65 6: B4 3B 141 :8 12 158 12 264 12 111 38 11B 142

0ome si vede paragonando (0"6)60110(0"6)6 e "1>1" la stabilit del radicale con laumenta con laumentare delle dimensioni dello stesso. (vedremo come i radicali si utilizzano come iniziatori radicali). La formazione dei radicali + stata messa in evidenza gi nelladdizione elettrofila agli alc eni(i suppone !uindi c e i radicali potessero essere intermedi per parecc ie reazioni. Le radiazioni &' sono- 244>244 nm '( sono- 244>344 nm Lo spettro sappiamo essere10$#H' "&m&n!& ce 10 $ H'

O O *

O HBr Br CH$

O O H * CH Br

O Br

CH Br

HBr

Br Br

fig.0/

%aggi > %aggi ; G &','$( G $% G microonde G onde radio 6 14>15 aumenta 6 145 Jove distanza da due punti identici consecutivi di un onda. (appiamo anc e c e =c/ c e si misura in "ertz (appiamo c e "=h e L=hc/ c e si misura in "z, dove h=&.%A@ /0-/) Kcal/mole sec e c= A.00
12

)* % 100 +cal/!ole &i un alcano

1 1

Organica Superiore

81

/0H m/s. 0on =(00 nm "=&.&A@ /0-/) N A.00 /0H N //(00 N/0-/& = /)A Kcal/mole. i valori costanti sono tutti tranne il in nm e possiamo semplificare dicendo c e- " (@000/ (in nm) &na cosa + ipotizzare lesistenza dei radicali unaltra + dimostrarla sperimentalmente. Esperienza i ;om$er,

<ffettuando la reazione sotto atmosfera d12 egli ottenne una soluzione gialla c e ridava il prodotto iniziale per esposizione allaria. ?asandosi sul calore inaspettato e sullelevata reattivit verso lossigeno e gli alogeni, Gomberg postul c e aveva preparato una soluzione di radicali liberi del trifenilmetano (fig.:3). )el tentativo di provare c e il colore giallo dava risultati in maniera da postulare un e!uilibrio tra monomero e dimero si + ottenuta la seguente

$ C.
giallo

OO fig.78

3C.

solido bia,co

3C C 3

23 C

de" dimero

forma(olo di recente mediante )*% si + trovata la vera struttura del dimero (prima si pensava fosse !uella dellesafeniletano)H H5 C 6 H 5 C6 C6 H5 C 6 H5 C 6 H5
H5C6 C 6H5 Cl C 6H5 etc rea%& ce per 7ormare &l "&mero fig.01 (% C6H5 H5C6 C C6H5 C6H5 HC C6H5

C 6 H6

< facile giustificare ci attraverso la fig.:B. .ltri autori anno studiato la trifenilidrazina (fig.34). < importante la conoscenza di !uesti radicali liberi per motivi biologici. 'ediamo ora lesperimento caratteristico per la dimostrazione dellesistenza dei radicali (in particolare per il metile, essendo il meno stabile). Tesi i 7anet(!)o#e iz

H 5C 6 N H 5C 6 N

C6H5

C 6H 5 N

.ttraverso una corrente di )2 anno insufflato in un tubo vapori di (0"6)2,b. (e riscaldassimo un punto del tubo avremo osservato la formazione di un deposito di ,bCH3 H3C .b CH3 CH3 .b

tab&le

C6H5

H5C6

fig./-

# CH3

(e in un punto successivo (nel tubo) al punto dove si deposita il ,b si ponesse uno specc io di [n !uesto scomparirebbe.

Organica Superiore

82

(upposero !uindiCH3 5n H 3C 5n

+olat&le
CH3

<ssi calcolarono anc e il tempo di vita media del radicale metilico c e + 14>6 s a p=(mm;g. $noltre alluscita del tubo fu identificato anc e etano. Grazie a tutti !uesti risultati fu comprovata lesistenza di radicali. $l radicale metilico + costituito da H un atomo di carbonio trivalente H con : elettroni di valenza. La struttura del 0"6 + planare o !uasi H in !uanto utilizza ibridi sp2 per i tre legami covalenti con lelettrone spaiato c e occupa un orbitale sp perpendicolare al piano della molecola. #uestinterpretazione fu dimostrata dal fatto c e uno specc io di [n, (b o ,b situato in un punto successivo a !uello dove avveniva il riscaldamento era rimosso dal passaggio della corrente gassosa. $l !uadro si c iude dal CH3 fatto c e in assenza del 5n CH3 5n secondo specc io si CH3 otteneva etanoCH3 H3C CH3

$l tempo di vita media di 0"6 + di t//( /0-A a 2 mm"g. ,ossiamo infine ricordare il lavoro di / oras c e spieg con un meccanismo radicalico lorientamento anti>*arcovniFov osservato nelle addizioni di "?r ad olefine in presenza di perossidi. Kutti !uesti risultati aprirono alla c imica organica in soluzione un nuovo campo di grandissima importanza pratica e teorica. < infatti dimostrato c e un enorme numero di reazioni organic e tra le !uali molte sono importanti sia dal punto di vista tecnologico c e biologico, avvengono attraverso la formazione dintermedi radicali liberi, dal momento c e i radicali liberi sono per la maggior parte delle specie, mentre le reazioni radicalic e sono in genere meno sensibili delle reazioni eterolitic e agli effetti elettronici dei sostituenti ed alla natura del solvente. ,er !uesta ragione anc e la selettivit delle reazioni radicalic e + generalmente inferiore di !uella dei processi eterolitici (limitata applicazione sintetica).

Organica Superiore

83

?isogna per considerare c e anc e i radicali liberi neutri anno caratteristic e polari pi= o meno marcate. 6 ;M #& %adicali nucleofili, possono attaccare con una certa fre!uenza centri elettron>poveri 9acile ossidabilit ai corrispondenti carbocationi (dimostra !uesto debole carattere nucleofilo). > 6O O-O %adicali c e possiedono caratteristic e elettrofile avendo lelettrone non accoppiato su un atomo fortemente elettron>negativo. $nfine dobbiamo considerare c e in molte reazioni possono essere implicati radicali liberi caric i (radicali cationiGradicali anioni) per cui si possono ottenere selettivit e sensibilit agli effetti polari del tutto simili a !uelli riscontrati nelle reazioni ionic e. $nfine dobbiamo ricordare c e le reazioni radicalic e portano alla formazione di un altro radicale libero (promotore o ionizzatore) in grado di dare inizio al processo c e a portato alla sua formazione (reazione a catena).%adicali c e reagiscono con i promotori si dicono inibitori. Le reazioni a catena sono tanto pi= efficienti !uanto prom pi= elevato + il rapporto tra term 'ediamo !uali sono i metodi c e permettono di generare radicali da specie non radicalic e.

O O O CH$ 60N-80NC $ * O O

"&ar&lpero &"o O * * O O O

ac&lo &le

fig./1

1- Termolisi #ualsiasi specie organica a 344U0 forma radicali, ma !uesto + poco interessante. $n condizioni blande ( H0S+) ci sono specie in grado di dare radicali. 18 La perdita di 012 + molto veloce ma istantanea tant+ vero c e in soluzione si anno sia il radicale acilossile sia %. . temperature ancora pi= basse la decomposizione di perossidicarbonati avviene nella maniera c e indica la fig.32. #uesto + un metodo molto utile per ottenere radicali alcossile ad una T=A%S+. .ncora la decomposizione termica (omolisi) degli alc ilperossidi (o alc ilidroperossidi) porta a radicali %1. Kra i composti azotati molto usati sono lazo>bis> isobutirro nitrile (.$?)) di fig.32.
15

O O O * O O O * *

O O O fig./& H3C O

anc;e a B amb&ente O

H 3C H 3C

H 3C O O CH3

CH3

CH3

$ H 3C
CH3 CH3

fig./3

,nergia &i &i""ocia-ione 40+cal/!ole (per lega!i pero""i&ici e ./.'

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84

La presenza di 0) + necessaria, infatti il composto viene decomposto in radicali liberi a T3/%0S+ e cosE .$?) + facilmente sintetizzato (fig.38). 2- <otolisi (+ legata alla termolisi) #uando una molecola assorbe un radicale la sua energia aumenta e se lenergia del !uanto + sufficiente si pu avere dissociazione. (e lenergia associata allonda elettromagnetica non viene dissipata, gi onde di =(H0 nm ( 144 /cal@mole) sono in grado di provocare rottura omolitica di gran numero di legami 3- <las( 7(otolisis (i colpisce il campione con una variazione delevata fre!uenza ma di breve durata.
(r E (r * Cl O E

H3C

CH3 N N

CH3

-N$

H3C C N CH3

CH3 N N fig./4

O H 3C CH3 H 3C ) N CH3 NH NH H 3C fig./5 N H $N NH$ H N trec-er CH3

*OO* Cl Cl

=- 7ulse 5a iolisis Lenergia per la rottura dei legami covalenti + fornita da raggi , raggi ; o da elettroni ad alta energia. #uando arrivano energie tali (elettroni) si formano molecole in stati cosE eccitati oltre il primo livello) da formare i cosiddetti Qradicali caldiR ma pu anc e avvenire lestrazione dellelettrone sE da portare anc e allestrazione di un radicale catione come nel caso della radiolisi dellac!ua. $l radicale catione formato + + H$O H$O e- in grado di subire una rottura omolitica di un + + legame covalente dando un H$O H HO catione ed un radicale libero. >- Electron Trans#er .nc e se le reazioni sono molto complesse, molto lavoro + stato effettuato O * O con tale tecnica, * e specialmente in O O fig./+ soluzione ac!uosa in relazione con lo studio delleffetto delle radiazioni in sistemi biologici. 0 e vale nelle reazioni %edoH o !uelle elettrolitic e come in fig.35, o con un radicale metallo c e a propriet ossidanti, come in fig.3:. $l ciclo dell1" + fondamentale dal punto di vista biologico, perc D nei processi biologici si forma "212 c e, ad es. nel suscritto modo, pu portare alla formazione di radicali estremamente reattivi

* O
-

M
De
$+

* O HO
-

M 6,-17
De
3+0EEE2

HO OH

HO

reatt&+o "& Denton fig./0

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85 imputati di diverse degradazioni

c e sono biologic e.

7etodi di riconoscimento *<K1J$ 0"$*$0$ )on + semplice isolare data la loro reattivit e !uindi identificare i radicali. La presenza dei radicali pu essere trovata mediante metodi c imici indiscreti (ad esempio facendo reagire il radicale molto reattivo da identificare con una specie c e forma un radicale pi= stabile c e poi vengono messi in evidenza con metodi fisici).'iceversa laggiunta di sostanze in grado di formare radicali liberi (perossidi, ) esercitano un effetto catalitico su molte reazioni c e avvengono con meccanismo radicalico. .ltro modo + !uello di fare un omolisi molto accurata dei prodotti di reazione (ad esempio nellalogenazione degli alcani le piccolissime !uantit detano c e si formano sono da imputare al meccanismo radicalico). *<K1J$ 9$($0$ < l<(% c e sidentifica con l<,% (risonanza di spin elettronico Gelectron paramagnetic resonance>). (i basa sul fatto c e lelettrone non accoppiato a uno spin a cui + associato un momento magnetico (simile all)*%). $n un campo magnetico applicato, il momento magnetico di un elettrone a solo due stati !uantici permessi, c e possiamo considerare essere !uello parallelo con il campo magnetico e !uello ad esso perpendicolare. La differenza energetica tra !uesti due stati + E = +H = # dove g- fattore di Lande o rapporto giromagnetico ( () c e + una funzione del particolare radicale,

- magnetone di ?o r =

#e , ;- campo 4m e C

magnetico applicato in Gaus $n accordo con la distribuzione di ?oltzman, la popolazione del livello a pi= bassa energia (orientamento parallelo) sar leggermente pi= elevato di !uella del livello a pi= alta energia. (anti parallelo). $l passaggio dellelettrone dal primo al secondo livello pu avvenire !uando il sistema assorbe energia da una radiazione elettromagnetica. Jal momento c e " + piccolo anc e da elevati valori di ;, le radiazioni utili per !uesta transizione cadono nella zona delle microonde. La fre!uenza

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esatta a cui avremo assorbimento denergia si ricava dalla suscritta e!uazione-

v=

+H #

$n pratica si opera ad una fre!uenza di B444 *"z ( =A cm) e si fa variare ;I lassorbimento per la maggior parte dei radicali avviene !uando " + intorno ai 6444 Gauss (per l)*%, ; /)000 Gaus, ='0 *"z). Le variazioni nel valore di ; con la struttura del radicale sono generalmente piccole, ma possono dare informazioni di una certa utilit sulla struttura del radicale. < molto pi= significativo il cosiddetto Q ^perfin splittingR di un assorbimento <(% c e + dovuto ad accoppiamenti tra il momento magnetico dellelettrone con altri momenti magnetici vicinali, generalmente !uelli di nuclei didrogeno (o anc e ,, 160, 18)). $l campo magnetico generato da !uesti nuclei si addiziona o si sottrae al campo magnetico applicato in funzione dei possibili orientamenti c e il primo pu assumere relativamente al secondo (per un nucleo di spin 5 si anno (56/). .d esempio nel caso di un atomo didrogeno, il momento magnetico del protone (5=//() pu assumere due orientamenti ugualmente probabili (parallelo e antiparallelo al campo magnetico esterno). 0osE lelettrone assorbir energia a due distinti valori (un inferiore ed uno superiore) a !uello c e si avrebbe se non ci fosse leffetto del nucleo didrogeno. (i osservano cosE nello spettro <(% due linee (un doppietto). La distanza tra i due valori di ; si c iama costante daccoppiamento iperfine. 'ediamo i possibili orientamenti complessivi dei tre nuclei magnetici e!uivalenti rispetto al campo magnetico esterno ". La regola delln6/ si applica anc e alla spettroscopia <(%- laccoppiamento con n protoni e!uivalenti produce un pattern di splitting di (n6/) linee. 0osE il radicale 0"6 mostra uno spettro <(% c e + un !uartetto con il rapporto dintensit 1-6-6-1 (vedi sopra) (!ueste intensit sono date dai coefficienti dellespansione binomie). Kipicamente gli spettri <(% vengono plotati come curve di derivate per una maggiore sensibilit, per cui lo spettro del 0"6 appare come segue a sinistra. 'ediamo altri esempi)U di linee- (n56/ 5 = W n = ' nS linee = @
CH3

m =1F$
a en'a "el campo ma%net&co

E = 1F$ E = -1F$ E = -1F$

m = -1F$ ca-/o -ag,e#ico a//lica#o E = 1F$

CH3 C

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La grandezza della costante di splitting, perfino a", pu essere particolarmente informativa. Lo spettro <(% del radicale isotropie mostra a;(=(( Gaus e a; =(% Gaus. $n generale se un elettrone non accoppiato interagisce con due distinti gruppi di n e m protoni e!uivalenti lo spettro p <(% dovrebbe presentare (n6/) (m6/) rig e. )el caso dellisopropile, sar(/6/)('6/)=/) righe (o linee) (ebbene pu sembrare sorprendente c e laccoppiamento agli idrogeni + maggiore di !uello degli idrogeni , !uesto + un fenomeno generale. Laccoppiamento tra cui lelettrone spaiato e lidrogeno H H + probabilmente minimo H H perc D il legame 0>" e lorbitale p sono ortogonali H H come si vede nella figura accanto). H H Laccoppiamento con gli idrogeni non + soggetto a tale restrizioneI infatti delle fortissime interazioni sono probabili
H 3C

H C H H 3C H

fig.//

tra lelettrone spaiato e consideriamo p.es. il radicale>anione del naftalene.

)aturalmente tra loro tutti gli n e tutti gli m devono essere e!uivalenti. n$ protoni ()) m$ protoni ()) nS linee$ ()6/)()6/)=(% ; = ) )%G ; = / H@G Ja !uesti valori si pu dedurre c e il radicale anione del naftalene a la densit di spin pi= alta nella posizione rispetto alla I la posizione dovrebbe pertanto esibire una maggiore reattivit, come trovato sperimentalmente. <sempio- %adicale ?enzile

nlinee 0 [ ( 2 + 1)( 2 + 1)( 2 + 1)(1 + 1) ] = 54

a H = 16 .4G
a H para = 6.2G

a H orto = 5.2G

orto

meta para

CH HC CH$ CH$ fig./1 CH CH$

a H meta = 1.8G

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Ja !uesti valori delle costanti daccoppiamento si pu notare c e una significativa frazione ( 64C) dellelettrone non accoppiato + delocalizzato nellanello benzenico e particolarmente nelle posizioni orto>para. #uesta osservazione sperimentale indica c e le forme canonic e devono dare un sostanziale contributo alla struttura dellibrido di risonanza del radicale benzilico, come si vede nella fig.3B. $l valore speciale c e la spettroscopia <(% possiede, sta nella sua sensibilit. <ssa rivela solo elettroni spaiati cosE la grande maggioranza delle molecole avendo tutte elettroni accoppiati sono completamente trasparenti all<(%. L<(% + molto sensibile essendo capace di rivelare una concentrazione delettroni liberi pari a 14>B *. $ problemi si incontrano nel generare sufficienti concentrazioni di radicali liberi (sono molto reattivi). ,er ottenere una concentrazione sufficiente di stato stazionario si utilizzano due approcci1. rapida generazione di radicali per bilanciare il loro rapido decadimento 2. aggiustamento delle condizioni sperimentali in modo c e il decadimento venga rallentato o bloccato. $l primo metodo ric iede un sistema a flusso in cui si fornisce costantemente il precursore del radicale attraverso la cavit dell<(% dove esso viene fotolizzato o termolizzato per produrre radicali. #uesto approccio a reso possibile losservazione degli spettri <(% di molti intermedi radicalici offrendo anc e la possibilit di determinare la velocit di decadimento degli stessi. $l secondo metodo coinvolge la generazione di radicali sotto condizioni in cui essi sono stabiliti e possono essere studiati con comodit. )aturalmente per un tale esperimento si usa un solvente congelato c e funge da matrice per il precursore dadicale. La fotolisi del precursore produce i radicali QcongelatiR nella matrice dove essi non sono in grado di diffondere per ricombinarsi. &n metodo alternativo di stabilizzarsi i radicali liberi + !uello di intrappolarli mediante !ualc e reazione c imica. (e la reazione di QtrappingR porta ad un radicale stabile, esso pu essere studiato per identificare o studiare il radicale iniziale. . !uesto scopo si usano nitroso>derivati o nitrossi c e portano i radicali nitrossidi particolarmente stabili (fig.B4). Gli spettri <(% dei nitrossidi sono caratterizzati da un tripletto (1-1-1) dovuto allaccoppiamento dellelettrone spaiato con il 12) (5=/)I i valori delle costanti daccoppiamenti di !uesto tripletto

*
-

*1 O

N O

N *1 *

O N

* *1

*$ *1 fig.90

*$

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dipendono dalla rottura dei gruppi attaccati allazoto. #uesto tripletto + ulteriormente suddiviso dallaccoppiamento con i nuclei magnetici presenti sugli atomi di carbonio e . ;olarizzazione :inamica Mimicamente 2ndotta #"72 5!!E 2%:3 ": :E%572 ;O!56245T2O% ( 2:%;) %ucleare %3 !"56

Kale tecnica + basata sullanalisi spettroscopica )*% dei prodotti di reazione c e implicano intermedi radicalici. 0osE se si registra lo spettro )*% di un particolare sistema in reazione, la formazione di radicali liberi pu essere messa in evidenza dallosservazione di un forte aumento dellintensit dalcuni segnali e della presenza di picc i negativi c e implicano emissione di radiazione. .d esempio- se abbiamo una specie ".? c e subisce una scissione omolitica in soluzione per dare i radicali ". e ?. $ due radicali rimarranno per un certo periodo di tempo nella stessa sfera di solvatazione dove daranno origine a numerose collisioni (si pu formare p.es. il composto iniziale ".?) prima di separarsi e reagire con altre specie presenti nel mezzo- !uesto fenomeno va sotto il nome de##etto ,a$$ia (ovviamente !uesto fenomeno si manifesta !uando si generano radicali per omolisi). E##etto ;a$$ia $ radicali liberi vengono generati dagli iniziatori organici in coppia luno in stretta vicinanza dellaltro. &na possibile fine di !uesti radicali + la loro semplice ricombinazione prima c e possono diventare radicali liberi. #uesta ricombinazione geminata avviene fre!uentemente in soluzione perc D le molecole di solvente circostanti creano una gabbia c e rallenta la diffusione dei due radicali luno dall altro. perci leffetto si c iama effetto di gabbia. ()el caso di perossidi alc ilici la ricombinazione nella gabbia rigenera semplicemente liniziatore perossidico). )el caso invece dazocomposti o di perossidi arilici dato c e si a la perdita di )2 012, la ricombinazione d dei prodotti stabili. 0osE lefficacia di un iniziatore radicalico come sorgente di radicali liberi dipende dal grado di !uesto effetto gabbia (figB1).

N * N

e & on

N N

"& 7

7!

r %abb&a "& ol+ente &com b&n %e a m &na ta

'&o ne

$*

N fig.11

H3C

CH3

ra"&cal& l&ber&

pro"otto tab&le

O X X %ol+&no &le Cl N Cl "&-t-b!t&l-n&tro &olo O O

ra"&cale "& Koel c;

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#uantitativamente leffetto gabbia + definito come la funzione di coppie di radicali totali generati c e reagiscono direttamente in una reazione QgabbiaR. &na stima del grado di reazione gabbia viene fatta intrappolando tutti i radicali c e sfuggono dalla gabbia e assumendo c e !ualun!ue radicale c e non + intrapolabile a dato origine ad una ricombinazione geminata. 0ome agenti intrappolanti di radicali spesso vengono usati i tioli o altri composti donatori didrogeno, ma i pi= efficienti QscorangersR (scopritori) di radicali sono i radicali liberi stabiliLa temperatura e la viscosit giocano un ruolo importante nel determinare il grado di ricombinazione di gabbia. ,rima c e i due radicali si separino gli elettroni sono debolmente accoppiati !uindi, a seconda del modo di formazione, la coppia di radicali sar in uno stato di singoletto. (i due elettroni anno spin opposto) o in uno stato di tripletto ( elettroni con lo stesso spin). < possibile il passaggio da uno stato allaltro per la velocit di !uesti processi pu essere aumentata o rallentata dai nuclei magnetici vicini in un modo c e dipende dal loro stato di spin nucleare, dalla differenza nel valore di g dei due radicali. 0onsideriamo p.es. c e il radicale ". contenga soltanto il protone come nucleo magnetico vicino e c e il radicale ? non contenga alcun nucleo magnetico ed infine c e la coppia di radicali ". ? si formi nello stato di tripletto (stesso spin). ,er !uesta coppia di radicali esistono le seguenti possibilit8$i/le##o 0H( B 2 *X 0a2 H(X 3i,gole##o 0H( B 2 0b2 H(B

". pu separarsi da ? e reagire con %; per dare ".; (a) e pu ancora reagire con ? per dare ".? (b). ,er affinc D avvenga !uestultima reazione + necessario c e prima si abbia un passaggio da stato di tripletto a stato di singoletto dal momento c e solo se i due elettroni anno spin opposto si pu avere la formazione del legame covalente. 0ome gi detto la velocit di !uesto passaggio (tripletto singoletto) potr essere favorita o ritardata dallo stato di spin nucleare del protone del radicale "., se ad esempio la conversione

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Qtripletto singoletto + favorita, se " a spin =//(, si avr c e nel prodotto ".? ci sar un numero di protoni, con !uel valore di spin, superiore a !uello prevedibile sulla base della legge di distribuzione di ?oltzmann. 0osE per ritornare alla posizione de!uilibrio sar necessario c e un certo numero di protoni ".? passino da spin <//( a spin 6//( emettendo energia, !uesto fenomeno sar registrato dallo spettro )*% (poic D essa + una tecnica dassorbimento, come un picco negativo). Le molecole di ".; avranno invece un nU di protoni di spin 6//( in eccesso a !uello de!uilibrio per cui il sistema dovr assorbire energia per ritornare alla distribuzione statistica dei protoni tra i due stati di spin. 0ome conseguenza avremmo un incremento dellintensit del segnale dei protoni di ".; nello spettro )*%. 6"542O%2 O7O!2T2 #" ,erc D !uasi tutte le molecole organic e anno tutti gli elettroni accoppiati (stato di singoletto), i radicali liberi sono !uasi sempre generati in coppia per scissione omolitica di un legame. $l calore di reazione per un tale processo domolisi viene definito come lenergia di dissociazione del legame J.? . 7 ?, ;=F-Q Le energie di dissociazione possono essere usate molto semplicemente e con molta efficacia per un omolisi dellenergetica coinvolta nelle reazioni di radicali liberi. $n generale per un reazione radicalica ; pu essere ottenuta come differenza tra lenergia di dissociazione dei legami c e si rompono e si formano nella reazione (fig.B2). &n confronto dellenergetica mostra c e lestrazione di un protone 2U + di 6/cal@mole pi= favorevole di un 1U. Le reazioni sono moderatamente esotermic e ed il cloro mostra solo una lieve preferenza per lestrazione del protone 2U. ,er il bromo invece le reazioni sono endotermic e (fig.B6). $ valori delle energie di dissociazione del legame 0>" indicano in modo c iaro come la stabilit dei radicali alc ilici + nellordine6U V 2U V 1U V 0"6 B1 B8 B3 142 0ome atteso sulla capacit di gruppi alc ilici di stabilizzare un radicale libero attraverso un meccanismo iperconiugativo. ,er c+ da notare c e le differenze di stabilit dei radicali alc ilici

H Cl H3C 98 Cl H3 C H HCl CH3 95 103

HCl 103 H3C

H3C CH$ CH CH3

= 8 KcalFmole fig.92

Br

H3C 98 H3C H 95

HBr 88

H 3C CH$ H = +10 KcalFmole H3C CH CH3 H = +7 KcalFmole

Br

CH3 HBr 88 fig.13

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sono molto pi= basse di !uelle osservate nel caso dei carbocationi. .nc e leffetto stabilizzante del fenilico trova riscontro nei valori delle energie di dissociazione- 0"6>" 142 /cal@moleI 05"8>0"2>" 38 /cal@mole. < anc e da notare !uando sono nella posizione rispetto al centro radicalico, gli atomi di cloro sono pi= efficaci di !uelli di fluoro nello stabilizzare il radicale libero. ,robabilmente gli atomi di cloro possono delocalizzare lelettrone spaiato attraverso lespansione dellottettoCl C Cl C

Generalmente i radicali liberi sono stabilizzati sia da gruppi elettronattrattori sia elettrondonatori in grado di coniugare con il centro radicalico. Gli effetti di tipo esclusivamente elettrostatico (induttivo o di campo) sono invece poco significativi ai fini della stabilit del radicale libero. $ radicali possono tollerare un grado di non planari pi= elevata dei corrispondenti carbocationi. 2%"T2 5 $l comportamento cinetico di una reazione a catena pu essere molto caratteristico poic D spesso nella legge di velocit appaiono ordini cinetici frazionari. &n esempio + la clorurazione di un alcanoCl Cl Cl *
$ Cl $*

Cl * ClCl
-# -5 -$ -3

HCl *

* Cl Cl

ClCl * *
-6

Cl

Br

La velocit globale di una reazione a catena dipende da due fattori1. la velocit diniziazione 2. la velocit di propagazione relativa a !uella di terminazione, cio+ !uanti cicli di propagazione vengono effettuati prima c e la terminazione pone fine alla catena. )ellesempio ci sono due steps di propagazione, il (2) ed il (6), ognuno dei !uali pu essere determinante. 0onsideriamo !uesti due casi limiti- 4 + lo step (2) pi= veloce del (6) o viceversa. )el mezzo di !uesti due casi limite, la cinetica + sostanzialmente pi= complessa.

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1U caso (k(44kA) 0on !uesta situazione gli atomi di cloro reagiscono lentamente ed i radicali alc ilici velocemente, per cui i soli radicali esistenti nel sistema saranno gli atomi di cloro. ,ertanto la terminazione avverr in maniera predominante dalla combinazione datomi di cloro (step 2). Jato c e lo step (2) + rate>limiting segue c e-

v = k2[ R ] [ CH ] l

k[C ] k321 [R ] 2 kC 2[C ] lkR 4[C+=+ ] l l H l


2
(6:)

.pplicando lo stato stazionario ai radicali % si avr-

k2 [ C ] R l H [ R ] = k3[ C 2 ] l

k2[C ] R k3[R ]C2 = l H l

c e sostituendo alla (6:) si ottiene-

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k1[ C 2] = k4[ lC ] l
2

k3[ C 2] k2[ C l] [ R ] l H 2 k1[ C 2] + l = k2[ C ] [ R ]l+ k4H[ C ] l k3 [ C 2 ] l

(63)

#uesto risultato + generale- cio+ la velocit diniziazione eguaglier sempre !uella di terminazione in condizioni di stato stazionario. $n effetti esso si riferisce alla condizione di stato stazionario per i radicali. La concentrazione di stato stazionario per gli atomi di cloro +,dalla (63) si ottiene-

k1 2 1 2 [ C ] =l [ C 2 ] l k4
2 1 k 1 v = k2[ R ] [ CH ] = lk2 [ R ] [ CH2] 2 l k4
2U caso (F6__F2) 0on !uesta situazione di radicali alc ilici verranno generati velocemente allora % sar essenzialmente il solo presente nel sistema e la terminazione sar costituita dallo step 8 piuttosto c e dallo step 2 o 5. Jato c e lo step 6 + rate>deeterminig segue c e-

v = k3 [ R ] [ C 2 ] l

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Lassunto dello stato stazionario per % sar-

.pplicando lo stato stazionario a 0l si avr-

k1[C2] k3[R+ ]C2 l l [C ] = l k2[ R ] H

k1[C2] k3[R ] C2 =+ k2[Cl][R ] l l H

k2[C]R =k3[]C2+k5R Hl l
2
(6B)

sostituendo alla (6B) si a-

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k1[C2] k3[R+ ]C2 l 2l k2[R ] H k3[R ]C2 += k5[R] l k2 [ R ] H k1[C2] k3[R ]C2 k3[R l]C2 +=+ k5[R]l l
2 1 2 11 2 12 5 2 5 2

k k[C ] k [R] = 0 [R]l= [C ] l k


per cui-

2 3 k v = k3[ R ] [ C 2 ] = l 1 k3[ C 2 ] 2l k5
La comparsa dellordine ` rispetto alliniziatore + caratteristico delle reazioni radicalic e a catena.

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