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Precetti buddhisti

I Precetti sono un elemento chiave della morale buddhista. I Precetti secondo il Buddhismo I Precetti morali sono per questa religione una porta fondamentale per una retta condotta di vita e per una proficua pratica introspettiva e meditativa che possa alla fine condurre alla liberazione dalla sofferenza . Proposti dal Buddha Shakyamuni 2500 anni fa, hanno origine dalla consapevolezza che ogni cosa interconnessa con tutte le altre, per cui qualunque comportamento umano ha effetti sulla vita di tutti gli esseri senzienti che ne condividono l'esistenza in questo mondo. Nella scuola Theravda del buddhismo esistono tre gradi di precetti, a seconda del livello di pratica che l'individuo si sente in grado e volenteroso di impegnarsi a seguire. Questi sono:

i cinque precetti (paca sla), che si raccomanda a tutti i laici che si dicono buddhisti di seguire e che consistono nel: astenersi dall'uccidere; astenersi dal rubare; astenersi dall'erronea condotta sessuale; astenersi dall'uso di un eloquio volgare o offensivo; astenersi dall'alcool o dalle sostanze che alterano la lucidit mentale. Gli otto precetti (attha sla), cui deve adeguare la propria condotta chiunque si trovi in un tempio e che si raccomanda a tutti i laici che si dicono buddhisti praticanti di seguire almeno nei giorni di osservanza (i giorni di uposatha, ossia i giorni di luna piena, luna nuova e i quarti di luna intermedi). Questi consistono in:

1. 2. 3. 4. 5.

1. astenersi dall'uccidere;

2. 3. 4. 5. 6. 7.

astenersi dal rubare; astenersi da qualsiasi genere di condotta sessuale; astenersi dall'uso di un eloquio volgare o offensivo; astenersi dall'alcool o dalle sostanze che alterano la lucidit mentale; astenersi dal mangiare dopo mezzogiorno fino all'alba seguente; astenersi dal cantare, ballare e dalle attivit ludiche in genere, dall'uso di gioielli, cosmetici o profumi; 8. astenersi dal riposare o dormire su letti o giacigli alti o dalle dimensioni eccessive.

I dieci precetti (dasa sla), cui devono sempre adeguare la propria condotta tutti i novizi, le novizie, i monaci e le monache. Questi consistono nel:

1. astenersi dall'uccidere; not kill 2. astenersi dal rubare; not steal 3. astenersi da qualsiasi genere di condotta sessuale; not any form of sex 4. astenersi dall'uso di un eloquio volgare o offensivo; not coarse language 5. astenersi dall'alcool o dalle sostanze che alterano la lucidit mentale; not intoxicant substances 6. astenersi dal mangiare dopo mezzogiorno fino all'alba seguente; not eat after noon 7. astenersi dal cantare, ballare e dalle attivit ludiche in genere; not chanting, dancing , playful attitude 8. astenersi dall'uso di gioielli, cosmetici o profumi; no jewels,cosmetic, perfume 9. astenersi dal riposare o dormire su letti o giacigli alti o dalle dimensioni eccessive; not sleep in high bed or too comfortable 10. astenersi dall'accettare oro e argento (valori e denaro in genere). Not accept gold, silver, valuables and money I precetti costituiscono una guida etica essenziale per l'aderenza del praticante ai principi morali buddhisti dell' ottuplice sentiero , che illustra le "tre pratiche dell'Etica", ripartite nelle tre classi di:

Retta azione; Retta parola;

Retti mezzi di sussistenza.

Da ciascun precetto si ricaverebbe il rispetto per la vita e la compassione per tutti gli esseri, nonch la decisione di mantenere sani, nel corpo e nella mente, l'uomo, la comunit spirituale, la famiglia e la societ. Ogni precetto include tre aspetti:

la consapevolezza della sofferenza generata da un comportamento erroneo; la determinazione ad astenersi da quel comportamento; il voto di fare qualcosa in positivo come rimedio alla sofferenza: o proteggere la vita; o coltivare la generosit; o avere una vita sessuale sana e coltivare rapporti sinceri; o parlare con schiettezza e con gentilezza; o mantenere la chiarezza mentale.

Il fulcro dei precetti sono le risposte che il buddhismo da a domande come: "cos' la sofferenza, come si genera e soprattutto, chi che soffre?" O anche: "c' veramente differenza fra la sofferenza degli altri e la propria sofferenza?" Secondo la dottrina buddhista, realizzare il vero significato dei precetti vuol dire riuscire a far luce sulla natura della sofferenza esistenziale. La formula rituale Nel seguito si riporta, tradotta, la formula rituale in lingua pli che recitata dai laici theravda quando si assumono l'impegno di rispettare i cinque precetti.

Prima fase: si prende rifugio nella Triplice Gemma : Buddha saraa gacchmi Prendo rifugio nel Buddha; Dhamma saraa gacchmi Prendo rifugio nel Dhamma ; Sagha saraa gacchmi Prendo rifugio nel Sangha. Dutiyampi Buddha saraa gacchmi

Una seconda volta prendo rifugio nel Buddha; Dutiyampi Dhamma saraa gacchmi Una seconda volta prendo rifugio nel Dhamma; Dutiyampi Sagha saraa gacchmi Una seconda volta prendo rifugio nel Sangha. Tatiyampi Buddha saraa gacchmi Una terza volta prendo rifugio nel Buddha; Tatiyampi Dhamma saraa gacchmi Una terza volta prendo rifugio nel Dhamma; Tatiyampi Sagha saraa gacchmi Una terza volta prendo rifugio nel Sangha.

Seconda fase: i precetti veri e propri. o I cinque precetti: Ptipt verama sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non prendere la vita; Adinndn veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non prendere quello che non mi dato; Kamesu micchcara veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non darmi ad un'erronea condotta sessuale; Musvd veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non usare un linguaggio riprovevole; Surmerayamajja pamdahn veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non assumere alcool o sostanze inebrianti.

Gli otto precetti:

Panatipata veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non prendere la vita; Adinnadana veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non prendere quello che non mi dato; Abrahmacariya veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi da qualsiasi attivit sessuale; Musvd veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non usare un linguaggio riprovevole; Surmerayamajja pamdahn veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di non assumere alcool o sostanze inebrianti; Viklabhojan veramai sikkhpada samdiymi

Assumo il precetto di astenermi dal mangiare fuori orario; Nacca-gta-vdita-viskadassan ml-gandha-vilepana-dhraamaana-vibhsanahn veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi dal ballare, dal cantare, dal suonare, dal frequentare spettacoli, dall'indossare ghirlande, dall'uso di profumi e di cosmetici; Uccasayana-mahasayana veramai sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi dal giacere su un letto alto o lussuoso. Questi otto precetti sono esposti nel Saranagamana sutta del Khuddakapatha, Khuddaka Nikya , della sezione del Sutta Piaka del canone buddhista della scuola theravda .

I dieci precetti:

(i primi sei precetti sono uguali ai primi sei degli otto precetti) Nacca-gta-vdita-viska-dassan verama sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi dal ballare, dal cantare, dal suonare, dal frequentare spettacoli; Ml-gandha-vilepana-dhraa-maana-vibhsanahn verama sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi dall'indossare ghirlande, dall'uso di profumi e di cosmetici; Uccsayana-mahsayan verama sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi dal giacere su un letto alto o lussuoso; Jtarpa-rajata-paiggaha verama sikkhpada samdiymi Assumo il precetto di astenermi dall'accettare oro e argento (denaro in genere). Questi dieci precetti sono esposti nel Mahvagga del Vinaya Piaka, la raccolta dedicata alla disciplina monastica del canone buddhista della scuola theravda . Voci correlate 1. Il Buddhismo 2. Il Canone buddhista

3. Il Vinaya (la disciplina buddhista)

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