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Arammana: oggetti, possono essere nama, rupa, passati, presenti e futuri, reali o immaginari, kusal-akusala.

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Dhamma
Scritti per lo studio e la comprensione dell'insegnamento del Buddha

Le quattro realt assolute (paramattha dhamma) [parte I]


Nina Van Gorkom, Abhidhamma in daily life, cap. I (sunto) Traduzione di Enzo Alfano

Vi sono due tipi di realt: fenomeni mentali (nama) e fenomeni fisici (rupa). Nama sperimenta qualcosa; rupa non sperimenta nulla. Vedere, per esempio, un tipo di nama; sperimenta l'oggetto visibile. Lo stesso oggetto visibile rupa; e non sperimenta nulla. Ci che intendiamo come il S soltanto nama e rupa che nascono e muoiono. Perci stato detto: Come per l'insieme di parti usiamo la parola carro cos, chiamiamo essere un insieme di aggregati (khanda) nel linguaggio comune. (Visuddhimagga) Tutti i fenomeni dentro e intorno a noi sono solo nama e rupa che nascono e muoiono; essi sono impermanenti. Nama e rupa sono realt assolute, in Pali: paramattha dhamma. Possiamo farne esperienza quando appaiono, non importa come li chiamiamo. Coloro che hanno sviluppato la profonda visione li sperimentano come realmente sono; impermanenti e privi di un s. Conosciamo diversi nama e rupa sperimentando le loro caratteristiche, e vedremo che il S solo un concetto; non una realt assoluta (paramattha dhamma). Nama e rupa sono differenti tipi di realt. Se non li distinguiamo l'una dall'altra ed impariamo le caratteristiche di ognuna continueremo ad intenderli come S. Per esempio, sentire nama; non ha n forma n misura. Sentire diverso dall'udito, ma ha l'udito come una condizioni necessaria. Il fenomeno mentale (nama) che sente sperimenta il suono. Udito e suono sono fenomeni fisici (rupa) che non sperimentano nulla; sono interamente differenti dal fenomeno mentale (nama) che sente. Se non impariamo

che sentire, udito e suono sono realt diverse l'una dall'altra, noi continueremo a credere che vi sia un S che sente. Vi sono due tipi di fenomeni mentali (nama) condizionati: coscienza (citta) e fattori mentali che nascono assieme alla coscienza (cetasika). La coscienza (citta) conosce e sperimenta un oggetto. Ogni coscienza (citta) deve avere il suo oggetto di conoscenza, in Pali: arammana. La coscienza (citta) che vede ha ci che visibile come suo oggetto. La coscienza che sente (coscienza uditiva) ha il suono come suo oggetto. Non esiste una coscienza senza un oggetto. Vi sono diversi tipi di coscienza (citta) che possono essere classificati in vari modi. Alcune coscienze sono negative (akusala), altre sono positive (kusala). Esse possono motivare azioni negative o positive attraverso il corpo, la parola o la mente. Alcune coscienze sono l'effetto di azioni negative o positive (vipakacitta). Altre sono n causa n effetto (kiriyacitta). Le coscienze possono essere classificate in base a jati (letteralmente nascita o natura). Vi sono quattro jati: akusala, kusala, vipaka, kiriya. E' importante sapere a quale natura (jati) appartenga una coscienza (citta). Non possiamo sviluppare la virt nella nostra vita se confondiamo akusala con kusala o akusala con vipaka. Per esempio, quando ascoltiamo parole spiacevoli, il momento di sperimentare il suono (coscienza uditiva) akusala vipaka, il risultato di un'azione negativa da noi compiuta. Ma l'avversione che pu nascere subito dopo non vipaka, ma nasce con akusala citta. Un altro modo di classificare la coscienza in base al piano di coscienza (bhumi). Vi sono quattro diversi piani di coscienza: kamavacara citta, rupavacara citta, arupavacara citta, lokuttara citta. Il piano sensoriale di coscienza (kamavacara citta) il piano delle impressioni sensoriali, per esempio: vedere, sentire, odorare, gustare e ricevere sensazioni attraverso il corpo. Lokuttara citta (coscienza trascendentale) il pi alto piano di coscienza perch la coscienza che sperimenta direttamente il Nibbana. Vi sono anche altri modi di classificare la coscienza (citta) e se consideriamo le diverse intensit di coscienza (citta) vi sono molte differenze fra coscienze. Per esempio, delle coscienze negative (akusala citta), radicate nell'attaccamento (lobha), nell'avversione (dosa) e nell'ignoranza (moha), possono avere diverse intensit. A volte possono motivare azioni, a volte no, dipende dal grado di negativit (akusala). Anche le coscienze positive (kusala citta) hanno diverse intensit. La seconda realt assoluta il fattore mentale (cetasika), che un fenomeno mentale (nama). Come abbiamo visto, la coscienza (citta) sperimenta un oggetto: vedere ha ci che visibile come suo oggetto, sentire ha il suono come suo oggetto, pensare ha il pensiero come suo oggetto. Comunque, non vi solo la coscienza (citta) vi sono anche fattori mentali, (cetasika), che accompagnano una coscienza (citta). Si pu pensare a qualcosa con avversione, con una sensazione piacevole, con saggezza. Avversione, sensazione e saggezza sono fenomeni mentali, che non sono coscienze (citta); essi sono dei fattori mentali (cetasika) che accompagnano diverse coscienze (citta). Vi soltanto una coscienze (citta) per volta, mentre vi sono molti fattori mentali (almeno sette) che nascono assieme con la coscienza e muoiono assieme ad essa, una coscienza non nasce mai da sola. Per esempio, la sensazione (vedana) un fattore mentale (cetasika) che

nasce con ogni coscienza. La coscienza conosce o sperimenta il suo oggetto; non prova alcuna sensazione. La sensazione (vedana), comunque, ha la funzione di provare sensazioni. Una sensazione a volte piacevole, a volte spiacevole. Quando non proviamo n una sensazione piacevole n una spiacevole, vi anche sensazione: in quel momento la sensazione neutra o indifferente. Per esempio, quando nasce la coscienza visiva, una sensazione (vedana) nasce assieme a tale coscienza. La coscienza visiva percepisce solo l'oggetto visibile; essa non prova piacere o dispiacere. La sensazione che accompagna questo tipo di coscienza una sensazione neutra. Dopo che si dissolta la coscienza visiva, altre coscienze nascono e vi pu essere una coscienza che disprezza l'oggetto, perch la sensazione che l'accompagna una sensazione spiacevole. Vi sono sette tipi di fattore mentale (cetasika) che nascono con ogni coscienza. La coscienza sperimenta soltanto un oggetto; non contrassegna il suo oggetto. E' la percezione (sanna) checontrassegna l'oggetto sperimentato in modo da poterlo riconoscere in seguito. Quando ricordiamo delle cose la percezione (sanna) e non il S che ricorda. E' la percezione (sanna) che, per esempio, ricorda che questo colore rosso, che quella una casa, o che questo il suono di un tamburo. L'intenzione (cetana) un altro tipo di fattore mentale (cetasika) che nasce con ogni coscienza. Vi sono tipi di fattori mentali che non nascono con ogni coscienza. Fattori mentali negativi (akusala cetasika) nascono soltanto con coscienze negative (akusala citta). Il fattore mentale della bellezza (sobhana cetasika) nasce con belle coscienze. L'attaccamento (lobha), l'avversione (dosal) e l'ignoranza (moha) sono fattori mentali negativi (akusala cetasika) che nascono soltanto con coscienze negative (akusala citta). Per esempio, quando vediamo qualcosa di bello, possono nascere delle coscienze con attaccamento a ci che abbiamo visto. Il fattore mentale che attaccamento (lobha) nasce con la coscienza di quell'attimo. Lobha ha la funnzione di attaccamento o di brama. Vi sono molti altri fattori mentali negativi (akusala cetasika) che nascono con delle coscienze negative (akusala citta), come la vanit o presunzione (mana), falsa visione o teoria (ditthi) ed invidia o gelosia (issa). I fattori mentali della bellezza (sobhana cetasika) accompagnano coscienze positive, quali, per esempio, generosit (alobha), gentilezza amorevole (adosa), saggezza o conoscenza (panna o amoha). Quando siamo generosi, la generosit (alobha) e la gentilezza amorevole (adosa) nascono con coscienze positive (kusala citta), anche la percezione (sanna) pu nascere con le coscienze positive (kusala citta); e vi sono altri tipi di fattori mentali della bellezza (sobhana cetasika) che tuttavia nascono con la coscienza positiva. Questi differenti fattori mentali nascono con differenti coscienze e si dissolvono immediatamente, assieme con la coscienza che accompagnano. Non vi sono solo fenomeni mentali, vi sono anche fenomeni fisici. Fenomeni fisici (rupa) sono la terza realt assoluta. Vi sono quattro rupa o Grandi Elementi, in Pali: maha.bhuta-rupa. Essi sono: 1. Elemento Terra o solidit (sperimenta durezza/morbidezza) 2. Elemento Acqua o coesione 3. Elemento fuoco o temperatura (sperimenta caldo/freddo) 4. Elemento Aria o movimento (moto/pressione)

Questi Grandi Elementi nascono assieme con altri tipi di fenomeni fisici (rupa), in Pali: upada-rupa. La coscienza (citta), i fattori mentali (cetasika) e i fenomeni fisici (rupa) nascono soltanto quando vi sono le giuste condizioni, cio le realt condizionate (in Pali: sankhara dhamma). Ogni cosa nasce per delle condizioni e muore quando tali condizioni cessano. La quarta realt assoluta il Nibbana. Il Nibbana la fine delle negativit e degli influssi impuri. Il Nibbana un fenomeno mentale (nama). Ma non n coscienza (citta) n un fattore mentale (cetasika). Il Nibbana il fenomeno mentale (nama) che n nasce n muore; il fenomeno mentale (nama) che una realt incondizionata (in Pali: visankhara dhamma). Esso non nasce, perch incondizionato e di conseguenza non muore. Il Nibbana non n una persona, n un S: non-S (anatta). Riassumendo, vi sono quattro realt assolute (paramattha dhamma). Esse sono: 1. citta (coscienza) 2. cetasika (fattore mentale) 3. rupa (fenomeni fisici) 4. Nibbana (realt incondizionata) Tutte le realt condizionate: citta, cetasika e rupa sono impermanenti (anicca). Tutte le realt condizionate sono dukkha (dolore, disagio, sofferenza) poich sono impermanenti. Tutte le realt sono anatta, non-S (in Pali: sabbe dhamma anatta). Quindi, le realt condizionate sono dolorose ed impermanenti. E tutte le realt, cio, le quattro realt assolute, incluso il Nibbana, hanno in comune di essere anatta, di non aver un s.
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Dhamma
Scritti per lo studio e la comprensione dell'insegnamento del Buddha

Le quattro realt assolute (paramattha dhamma) [parte II]


Nina Van Gorkom, Abhidhamma in daily life, cap. II (sunto) Traduzione di Enzo Alfano

Il Buddha scopr la realt di tutti i fenomeni. Conobbe la caratteristica di ogni fenomeno per esperienza diretta. Oltre ogni compassione insegn ad altre persone a vedere la realt diversamente, in modo da avere una profonda conoscenza dei fenomeni che ci circondano. Quando le realt vengono designate come realt assolute (paramattha dhamma), vengono cos classificate: coscienza (citta), fattore mentale (cetasika), fenomeni fisici (rupa), Nibbana. Coscienza (citta), fattore mentale (cetasika) e fenomeni fisici (rupa) sono realt condizionate (sankhara dhamma). Sorgono e si dissolvono ogni volta a causa di condizioni. Inoltre sono impermanenti. Il Nibbana una realt incondizionata (visankhara dhamma). N sorge n si dissolve. Tutte queste realt assolute sono prive di un S (anatta). Coscienza (citta), fattori mentali (cetasika) e fenomeni fisici (rupa) sono realt condizionate e possono essere classificate come cinque aggregati: 1) Rupakkhandha, tutti i fenomeni fisici 2) Vedanakkhandha, sensazione (vedana) 3) Sannakkhandha, percezione (sanna) 4) Sankharakkhandha, tutti i tipi di fattore mentale 5) Vinnanakkhandha, tutte le coscienze I 52 tipi di fattore mentale (cetasika) sono classificati come tre aggregati (khandha): un fattore mentale come la sensazione (vedana) classificato come un aggregato, l'aggregato della sensazione (vedanakkhandha); un fattore mentale come la percezione (sanna) classificato come un aggregato, l'aggregato della percezione (sannakkhandha); per quanto riguarda gli altri fattori mentali, tutti insieme sono classificati come un solo aggregato, Sankharakkhandha. Per esempio, nel Sankharakkhandha sono inclusi i seguenti fattori mentali:

intenzione (cetana), attaccamento (lobha), avversione (dosa), ignoranza (moha), gentilezza amorevole (metta), generosit (alobha) e saggezza (paa). Sankharakkhandha tradotto come attivit o formazioni mentali. Il Nibbana non un aggregato: il suo contrario (in Pali: khandha-vimutti). Gli aggregati sono reali; ne possiamo fare esperienza. Possiamo fare esperienza dell'aggregato dei fenomeni fisici (rupakkhandha) quando, per esempio, notiamo la morbidezza di qualcosa. Questa morbidezza non permane, sorge e si dissolve a causa di condizioni. L'aggregato della sensazione (vedanakkhandha) reale; possiamo fare esperienza delle sensazioni. La sensazione pu essere classificata in vari modi. A volte le sensazioni sono classificate in tre tipi : sensazione piacevole, sensazione non piacevole, sensazione neutra. A volte sono classificate in cinque tipi: sensazione piacevole, sensazione non piacevole, sensazione neutra, sensazione fisica piacevole , sensazione fisica dolorosa. Quando la sensazione fisica non piacevole vi il risultato di un'azione negativa (akusala vipaka), e quando la sensazione fisica piacevole vi il risultato di un'azione positiva (kusala vipaka). L'aggregato della percezione (sannakkhandha) reale. Ne facciamo esperienza quando ricordiamo qualcosa. Vi percezione (sanna) con ogni coscienza (citta). Ogni coscienza che sorge fa esperienza di un oggetto e la percezione che sorge con essa ricorda ed identifica quell'oggetto in modo da poterlo riconoscere in seguito. La percezione (sanna) sorge e si dissolve con la coscienza (citta) ed impermanente. Non vediamo la percezione come realmente : solo un fenomeno mentale che si dissolve cos come sorto, ma crediamo che la percezione faccia parte di un s. L'aggregato della coscienza (vinnanakkhandha) reale; ne facciamo esperienza quando vediamo, sentiamo, odoriamo, gustiamo, proviamo delle sensazioni fisiche o pensiamo. Tutti i fenomeni condizionati (sankhara dhamma), cio i cinque aggregati, sono impermanenti. A volte gli aggregati sono chiamati aggregati dell'attaccamento. Leggiamo nel Samyutta Nikaya (SN. 22.1 - Nakulapita Sutta - A Nakulapita) le parole del Buddha al vecchio e malato capofamiglia Nakulapita, poi spiegate in modo approfondito dal Ven. Sariputta: "Ora, come si afflitti nel corpo e nella mente? Quando una persona ordinaria, non istruita - senza riguardo per i nobili, non disciplinata nel loro Dhamma; senza riguardo per gli uomini saggi, non ben disciplinata nel loro Dhamma - presume che la forma (il corpo) sia il S, o il S come se possedesse una forma, o la forma sia nel S, o il S sia nella forma. Lui crede che: 'Io sono la forma' o ' La forma mia.' Credendo a queste idee, la sua forma cambia e si altera, e lui precipita nel dolore, nella lamentazione , nell'angoscia e nella disperazione a causa di questo cambiamento . "Lui crede che le sensazioni siano il S, o il S possegga le sensazioni, o le sensazioni come il S, o il S come le sensazioni. Crede che 'Io sono la sensazione' o 'La sensazione mia.' Credendo a queste idee, la sua forma cambia e si altera, e lui precipita nel dolore, nella lamentazione , nell'angoscia e nella disperazione a causa di questo cambiamento .

"Lui crede che la percezione sia il S, o il S possegga la percezione, o la percezione come il S, o il S come la percezione. Crede che 'Io sono la percezione' o 'La percezione mia.' Credendo a queste idee, la sua forma cambia e si altera, e lui precipita nel dolore, nella lamentazione , nell'angoscia e nella disperazione a causa di questo cambiamento . "Lui crede che le formazioni mentali siano il S, o il S possegga le formazioni mentali, o le formazioni mentali come il S, o il S come le formazioni mentali. Credo che 'Io sono la formazione mentale' o 'La formazione mentale mia.' Credendo a queste idee, la sua forma cambia e si altera, e lui precipita nel dolore, nella lamentazione , nell'angoscia e nella disperazione a causa di questo cambiamento . "Lui crede che la coscienza sia il S, o il S possegga la coscienza, o la coscienza come il S, o il S come la coscienza. Crede che 'Io sono la coscienza' o 'La coscienza mia.' Credendo a queste idee, la sua forma cambia e si altera, e lui precipita nel dolore, nella lamentazione , nell'angoscia e nella disperazione a causa di questo cambiamento . "Cos, capofamiglia, uno afflitto nel corpo e nella mente. "E come si afflitti nel corpo, ma non afflitti nella mente? Quando un discepolo ben istruito dai nobili rispetta i nobili, ben disciplinato nel loro Dhamma; rispetta gli uomini saggi , ben disciplinato nel loro Dhamma - non crede che la forma sia il S, o il S possegga la forma, o la forma come il S, o il S come la forma. Lui non crede che 'Io sono la forma' o 'La forma mia.' Non credendo a queste idee, la sua forma cambia e si altera, ma lui non precipita nel dolore, in lamenti, pene, angoscia, o disperazione per il suo cambiamento. "Lui non crede che le sensazioni siano il S... "Lui non crede che la percezione sia il S... "Lui non crede che le formazioni mentali siano il S... "Lui non crede che la coscienza sia il S, .... "Cos, capofamiglia, uno afflitto nel corpo, ma non nella mente." Se sviluppiamo il Nobile Ottuplice Sentiero impareremo a vedere gli aggregati come realmente sono. Poi saremo sul retto sentiero che conduce alla fine di ogni sofferenza.
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