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01/11/13

Mitologia greca e latina, Eolo

MITOLOGIA CLASSICA

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Mitologia greca e latina : lettera E

Eolo.

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EOLO: 1. Figlio di Elleno e di Orseide. I tre fratelli Eolo, Suto e Doro ebbero dal padre, eponimo degli Elleni, ciascuno una terza parte della Grecia. Eolo ricevette la Magnesia, nella Tessaglia, e diede il suo nome alla stirpe Eolia. Spos Enarete dalla quale ebbe sette figli: Creteo, Sisifo, Atamante, Salmoneo, Deione, Magnete, Periere e, secondo alcuni, anche Macareo. Ebbe inoltre cinque figlie: Canace, Alcione, Pisidice, Calice e Perimede. Secondo certi autori, Eolo avrebbe sedotto la figlia di Chirone, Ippe, da cui avrebbe avuto una figlia, Melanippa o Arne. Un giorno Eolo scopr che il suo figliolo minore, Macareo, si era giaciuto con la sorella Canace. Inorridito, gett in pasto ai cani il frutto del loro amore incestuoso e mand a Canace una spada con cui essa si trafisse. Pi tardi tuttavia Eolo venne a sapere che tutti i suoi altri figli e figlie, ignari che l'incesto tra mortali fosse un'offesa per gli di, si erano accoppiati innocentemente e ormai si consideravano marito e moglie. Per non irritare Zeus, che considerava l'incesto una prerogativa degli olimpi, Eolo spezz queste unioni e ordin a quattro dei suoi figli superstiti di emigrare. Essi si recarono in Italia e in Sicilia, dove ciascuno di loro fond un regno famoso, e si rivelarono emuli del padre per castit e saggezza. Talvolta, s'identifica questo Eolo con il Padrone dei Venti, ma, pi spesso, si conferisce questo titolo a un altro Eolo, figlio di Poseidone (secondo Diodoro) e di Arne (o Melanippa). EOLO: 2. Figlio di Poseidone e di Arne (o Melanippa), nipote di Eolo figlio d'Elleno e fratello di Beoto. Eolo, figlio d'Elleno, aveva affidato Arne, avuta da Ippe, figlia del centauro Chirone, a un certo Desmonte che, essendo senza figli, fu ben lieto di adottarla. Poseidone, che da tempo aveva messo gli occhi su Arne, la sedusse non appena essa divenne donna. Desmonte, accortosi che essa era incinta, l'accec, la rinchiuse in una cella e la nutr a pane ed acqua. Arne partor due gemelli e Desmonte ordin ai suoi servi di esporli sul monte Pelio perch vi fossero divorati dalle belve; ma un mandriano icario li salv. Uno dei due gemelli somigliava tanto al nonno materno che fu chiamato col suo nome: Eolo; l'altro invece fu chiamato Beoto. Nel frattempo Metaponto, re di Icaria, aveva minacciato di ripudiare Teano, la moglie sterile, se non gli avesse generato un figlio nel volgere di un anno. Durante l'assenza di Metaponto, recatosi ad interpellare un oracolo, Teano invoc l'aiuto del mandriano che le port i gemelli trovati sul monte; e Teano li fece credere suoi. In seguito, Teano partor davvero due gemelli; ma i due trovatelli, grazie alla loro origine divina, erano pi belli e dunque i prediletti di Metaponto, che non aveva ragione di sospettare che essi non fossero figli suoi. Rosa dalla gelosia, Teano attese l'occasione opportuna e, quando Metaponto si assent nuovamente per sacrificare nel santuario di Artemide Metapontina, ordin ai propri figli di andare a caccia con i fratelli maggiori e di ucciderli simulando un incidente. Il malvagio disegno tuttavia fall, perch Poseidone venne in aiuto dei propri figli i quali uscirono vittoriosi dalla lotta. Eolo e Beoto riportarono dunque al palazzo i cadaveri dei due gemelli di Teano, e la madre, alla loro vista, si uccise trafiggendosi il petto con un coltello da caccia. Eolo e Beoto si rifugiarono allora dal loro padre adottivo, il mandriano, e Poseidone stesso rivel il segreto della loro nascita. Ordin poi che essi accorressero in aiuto della madre, che ancora languiva nella cella, e uccidessero Desmonte. I gemelli ubbidirono senza esitare; Poseidone ridon la vista ad Arne e tutti e tre ritornarono a Icaria. Quando Metaponto seppe che Teano l'aveva ingannato, spos Arne a adott i figli di lei come eredi. Ma allorch Metaponto decise di ripudiare Arne e di sposarsi di nuovo, Eolo e Beoto insorsero in difesa della madre e uccisero Autolita, la nuova regina. Furono per costretti a rinunciare alla successione al trono e a fuggire. Beoto si rifugi con Arne nel palazzo del nonno Eolo, che gli affid la parte meridionale del suo regno e la chiam Arne, mentre i suoi abitanti portano il nome di Beoti. Eolo si rec nelle isole del mar Eolio, e vi fond la citt di Lipara. Si racconta anche che Eolo, dopo la fuga da Metaponto, fu accolto nelle isole Eolie dal re Liparo, figlio d'Ausone, che gli diede in sposa la figlia Ciane e gli lasci il potere. Eolo avrebbe secondato il desiderio del suocero, assicurandogli il dominio del territorio intorno a Sorrento, sul golfo di Napoli. Da Ciane, Eolo ebbe sei figli: Astioco, Suto, Androcle, Feremone, Iocastro e Agatimo.
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01/11/13
Port alini: dal met eo ai t elefoni

Mitologia greca e latina, Eolo

EOLO: 3. Figlio di Ippote e re dell'isola vagante Eolia (forse le Eolie a nord della Sicilia), amato da Zeus che gli don il controllo dei venti che conservava tutti insieme in una caverna sulla sua isola e poteva liberare come voleva o come gli di gli chiedevano di fare. Prima di ricevere i favori di Zeus Eolo, che era esperto navigante, aveva inventato l'arte di veleggiare e aveva imparato a interpretare i segni del tempo. Zeus aveva imprigionato i venti nell'isola perch temeva che, se non fossero rimasti sotto controllo, potessero un giorno spazzar via la terra e il mare, ed Eolo, per volere di Era, si incaric di custodirli. Era suo compito rimetterli in libert a uno a uno, secondo il suo giudizio per desiderio di questo o di quel nume. Se doveva scatenare una tempesta, Eolo apriva un varco nella scogliera dell'isola con la punta della sua lancia e i venti si precipitavano disordinatamente all'aperto. Eolo era cos abile e prudente che quando suon l'ora della sua morte Zeus non permise che scendesse al Tartaro, ma lo pose a sedere su un trono nella Grotta dei Venti, dove egli ancora si trova. Era sostiene che Eolo avrebbe il diritto di partecipare ai banchetti degli di; ma gli altri olimpi (e specialmente Poseidone, che si dice padrone del mare e dell'aria che lo sovrasta e nega a chiunque il diritto di scatenare tempeste) lo considerano un intruso. Eolo trascorreva una vita lieta con la sua sposa Ciane, figlia di Liparo, il primo re dell'isola, e con i sei figli e le sei figlie che si erano sposati tra di loro. ospit regalmente per un mese intero Odisseo e l'ultimo giorno gli offr un otre zeppo di venti, spiegandogli che fino a quando la bocca ne fosse rimasta chiusa e stretta da un filo d'argento, tutto sarebbbe andato bene. Quell'otre conteneva tutti i venti, all'infuori del dolce vento d'occidente, che avrebbe spinto direttamente la flotta attraverso lo Ionio fino a Itaca; ma Odisseo poteva liberare gli altri venti a uno a uno, se per una qualche ragione avesse voluto modificare la rotta. E gi si poteva scorgere il funo che si alzava dai camini del palazzo di Odisseo in Itaca, allorch egli cadde addormentato, sopraffatto dalla stanchezza. I suoi uomini, che attendevano con ansia quel momento, aprirono l'otre dei venti, convinti che contenesse vino. E subito i venti tutti assieme sofffiarono galoppando verso la loro dimora e spingendo la nave; cos Odisseo si ritrov nell'isola Eolia. Con profonde scuse implor l'aiuto di Eolo, ma gli fu risposto che desse di piglio ai remi; nemmeno un soffio del vento dell'ovest gli sarebbe stato concesso. "Non posso aiutare un uomo che inviso agli di", grid Eolo sbattendogli la porta in faccia.

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