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insomma!, ha a sua disposizione una serie di scelte che farebbe dipanare diversamente la vicenda. è
chiaro! ovviamente, che ogni autore può decidere quanto controllo sul testo cedere.
Alcuni esempi importanti di narrativa interattiva:
Una delle prime opere di narrativa interattiva è afternoon a story di Michael Joyce: il lettore ha
sullo schermo una finestra elettronica nella quale compaiono in successione episodi contenenti da
una centinaia di parole.
All'estremità inferiore dello schermo c'è una piccola barra, su cui il lettore digita delle risposte per
passare all'episodio successivo; il movimento può essere promosso anche selezionando determinate
parole dell'episodio corrente.
Il testo di tutta ls toria è di Joyce, ma l'ordine di comparsa degli stessi è deciso al momento della
lettura, quindi è la lettura che produce la storia strada facendo. Da un episodio quindi partono
diversi itinerari dando di conseguenza al lettore, la possibilità di procedere in diverse direzioni.
Afternoon, diventa così anche la storia del suo lettore, perchè il desiderio del lettore di fare accadere
la storia e di darle un senso è inevitabilmente inscritto nella storia stessa.
Victory Garden:
Victory Garden di Stuart Moulthrop è una delle più significative tra le prime opere ipertestuali, è
una rete di 990 episodi con 2.800 collegamenti. La maggior parte della narrazione è temporalmente
collocata nella notte dell'inizio dei bombardamenti della guerra del golfo, nel gennaio del 1991. I
personaggi appartengono all'ambiente accademico e i loro problemi sono collegati alla guerra. Nelle
conversazioni, le allusioni ai bombardamenti sono continue, come costante è la presenza delle
relative immagini televisive.
Dovunque il lettore capiti nella rete del romanzo, una televisione accesa propone la sua versione
della guerra. Questo lo aiuta a collocarsi nell'universo del racconto e a combattere il senso di
sradicamento causato dagli effetti di spostamento che caratterizzano l'opera.
Con le sue centinaia di episodi e migliaia di link, questo testo è un labirinto di possibili percorsi di
lettura. Un giardino di percorsi che si intersecano e a ogni intersezione corrisponde il nome di un
episodio. IL giardino funge da simbolo visivo dell'intero romanzo ed è anche un allusione al
racconto di borges (il giardino dei pensieri che si biforcano). Il diagramma permette operativamente
e metaforicamente di controllare e organizzare lo spazio narrativo.
Gli spostamenti in un ipertesto sconvolgono il significato convenzionale, presentando un episodio
accanto a un altro, senza permettere al lettore di ipotizzare tra i due l'esistenza di un rapporto unico
e comprensibile. un' altra caratteristica di quest'opera è la ripetizione: spesso il lettore orbita intorno
allo stesso luogo, sebbene si sforzi di raggiungere un'altra parte del testo. Si tratta però di una
ripetizione con variazioni. L'episodio ripetuto è interpretato diversamente dal lettore precisamente a
causa del percorso che lo ha condotto alla ripetizione. Come lettori, possiamo interpretare la
ripetizione ipertestuale come un tentativo di migliorare una precedente versione.
Pubblicato da Tommy a 8.48 Etichette: la narrativa ipertestuale 0 commenti Link a questo post
Il decostruttivismo:
I decostruttivisti, figli diretti dei post-strutturalisti, sostenevano che il significato di qualunque testo
scritto è radicalmente precario. Il decostruzionismo, si contrappineva alla tradizione, e in particolare
a quella umanistica dell'età della stampa, mirava appunto a negare quello che era allora
l'incontestato paradigma di ogni scrittura letteraria e seria, ossia la pagina stampata. Ma in
particolare il decostruzionismo mirava alla reinterpretazione di tecniche legate al libro stampato,
restando all'interno di tale tecnologia. D'altra parte, la scrittura elettronica ri-media la stampa stessa;
cerca cioè di reinterpretare le forme e i generi della stampa a partire dalla prospettiva di una nuova
tecnologia. Tanto è vero che i decostruzionisti, hanno accettato il carattere fisso del testo, poichè il
testo elettronico non pretende di essere altro che un testo in potenza. Inoltre è importante
sottolineare che i post-strutturalisti e i decostruzionisti davano particolare importanza al concetto di
reinterpretazione, sostenendo che un testo non è più importante delle sue interpretazioni, perchè non
poteva esserne separato. Ora, nello spazio elettronico dello scrivere. dove ogni lettura di un testo è
una realizzazione o perfino una riscrittura del testo, leggere è interpretare.