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Narratologia
i meccanismi interni.
Quindi se la letteratura comparata si identifica sempre più come una grande rete che
concentra la sua attenzione sui nessi tra i singoli testi, la narratologia si focalizza sugli
snodi di questa rete. L’autore a questo punto è un’entità extra-testuale, ci si concentra solo
Narrare significa comunicare - comunicare qualcosa che racchiude degli eventi o delle
passaggio dalla rappresentazione verbale degli eventi all’atto conscio e studiato del
che ad un’altra, in un atto narrativo quindi sarà la funzione poetica ed essere quella
predominante.
L’atto narrativo si veicola su due assi:
storicamente e biograficamente
narratario, ovvero il destinatario. Nel livello intratestuale, quindi dentro al testo ci sono
però anche altre due istanze, l’autore implicito e il lettore implicito, ovvero due strategie
usate dall’autore reale per veicolare quella storia in assonanza o dissonanza con il
narratore, e l’insieme delle competenze che servono per decodificare tale storia in
Gli elementi fondamentali delle comunicazione narrativa sono quindi 3 e sono istanze
inseparabili:
Un atto narrativo infatti può dirsi tale solo quando narra qualcosa (storia) e in quanto è
L’autore reale al momento della stesura del testo, inevitabilmente mette all’interno di esso
una visione ideale di se stesso. L’autore implicito quindi è l’immagine dell’autore creata
attraverso la lettura della sua opera, l’idea quindi che il lettore si fa sull’autore reale.
(Ad esempio l’autore reale dei Promessi Sposi è Manzoni (nato a Milano nel 1785) quindi
L’autore implicito è quello che si può dedurre su Alessandro Manzoni leggendo i Promessi
Sposi, ovvero che è un uomo pacifico, religioso e conscio dei problemi di un’Italia di inizio
800.)
All’autore implicito corrisponde un lettore implicito, ovvero colui che corrisponde all’idea di
pubblico ideale.
Entrambe sono istanze Intratestuali. L’autore implicito da se non potrebbe dirci niente
perché non ha mezzi di comunicazione, ma è la più alta istanza comunicativa alla quale
corrisponde la controparte ricettiva, il lettore implicito. Il narratore quindi altro non è che il
veicolo attraverso il quale l’autore implicito informa il lettore reale su come svolgere il
Straniamento
percezione.
al posto della visione si sostituisce con il tempo un’abitudine, e il potere impressivo della
visione non sarà più percepito come quando l’abbiamo visto per la prima volta.
che si può creare con una fabula, gioca con gli intrecci, la multilinearità, il pluristilismo, la
Il romanzo classico è un romanzo lineare che segue alla lettera il concetto “post hoc ergo
armonizzate: quello che viene dopo è una conseguenza di quello che è successo prima.
È anche un romanzo che si pone come racconto del verosimile, con la pretesa di esaurire la
dovuto rivedere i suoi canoni, per essere capace di descrivere il mondo contemporaneo.
All’interno di un romanzo contemporaneo quindi avremo tanti plot diversi, all’interno dei
quali saranno presenti tanti personaggi, ognuno dei quali con il proprio idioletto, e ognuno
di questi plot farà capo ad un narratore diverso, che utilizzerà una strategia narrativa
diversa. Non sarà più quindi lineare ma capace di muoversi in tutte le direzioni.
Grazie alla caratteristica di gratuità, gli intrecci potranno essere anche non pertinenti alla
fabula, ma serviranno solo per arricchire. Il romanzo contemporaneo è scrivibile, non
Ha una scrittura transitiva: il rapporto egualitario tra narratore e lettore e sarà un rapporto
riconoscimento.
Fabula e intreccio!
La fabula segue l’ordo naturalis, ovvero l’ordine cronologico degli avvenimenti nella storia è
lo stesso ordine degli avvenimenti successi nella realtà. Quindi è diretta, semplice,
L’intreccio segue l’ordo artificialis, ovvero l’autore decide di raccontarci i fatti in un ordine
Non è detto che l’ordine cronologico, temporale e logico degli avvenimenti sia rispettato e
possono anche non essere utili alla storia di base, alla fabula.
Gli autori contemporanei costruiscono gli intrecci con degli sfasamenti temporali:
primo del racconto. (Un esempio di analessi può essere l’Odissea di Omero che si apre in
“media res” e poi attraverso un’ampia analessi ci racconta le avventure per mare di Ulisse
-Prolessi: flashforward, ovvero anticipazioni di fatti che succederanno dopo. Gestire una
prolessi è più complicato perché sarà abilità del narratore mantenere alta l’attenzione del
lettore pur avendo già detto come andrà a finire quell’evento della storia. (Un esempio di
prolessi è l’incipit di cent’anni di solitudini di G. Garcia Marquez che si apre proprio con
-Un'altra possibilità per creare uno scarto nell’ordine cronologico degli eventi è il
montaggio alternato che può avvenire: alternando scene che si svolgono
scena, oppure alternare sviluppi diversi di una stessa situazione iniziale con più linee del
Categoria tempo: serve per analizzare l’insieme delle relazioni temporali tra storia e
lavorare sul tempo, attraverso la mediazione del narratore, che sceglierà un regime di
Il tempo del racconto = lo spazio dedicato all’interno di un testo alla narrazione dei fatti,
Le relazioni temporali tra storia e racconto possono essere di tre tipi: Ordine, Durata e
frequenza:
Ordine
Relazione tra gli eventi della storia e la loro disposizione nel racconto. Perfetta coincidenza
tra il tempo naturale della storia, tempo primo, e l’ordine con cui vengono rappresentati nel
racconto (fabula). Nonostante la mediazione del narratore saranno possibili anche degli
anacronie sono
-Analessi (flashback) evento anteriore al punto della storia. Può essere interna (quando
parla di un personaggio della storia), esterna (un personaggio esterno alla storia), mista
(quando inizia in un tempo che precede il tempo primo della storia e finisce nel tempo
della storia).
(estensione temporale all’interno del racconto), esterna (estensione temporale fuori dal
tempo primo) o mista (quando inizia nel tempo primo e finisce fuori dal tempo della
storia).
-Un’anacronia sia prolessi che analessi poi può essere 1. Omodiegetica (quando ha lo
sapere anteriore o posteriore del racconto) 4. Ripetitiva (quando il racconto torna sui
Relazione tra la durata degli eventi della storia e lo spazio narrativo a loro dedicato
Misurare il tempo della storia è semplice (dipende dal suo svolgimento) però misurare il
tempo del racconto è molto difficile essendo un dato variabilissimo (dipende infatti da
quanto ogni lettore impiega per leggere un libro). Per ovviare a questo problema si cerca di
misurare la velocità del racconto mettendo a confronto lo scorrere temporale della storia e
Consideriamo anche in questo caso un punto zero, ovvero un punto di coincidenza tra
tempo della storia e tempo del racconto, che è la scena, il momento del dialogo quindi in
-Pausa: il tempo della storia e tempo del racconto è uguale a zero (caso delle descrizioni).
-Ellissi: il rapporto tra il tempo della storia e il tempo del racconto va all’infinito.
-Estensione: quando a una certa durata della storia corrisponde un’estensione ampia.
Frequenza
Relazione tra la ricorrenza degli eventi nella storia e la capacità di ripetizione degli
enunciati nel racconto. Tra storia e racconto ci può essere tre tipi di relazione:
-relazione singolativa (il racconto narra N volte quello che nella storia è successo N
volte)
-relazione ripetitiva (il racconto narra N volte quello che nella storia è successo 1 volta)
-relazione iterativa (il racconto narra 1 volta quello che nella storia succede tante volte)
Categoria modo: analizza l’atteggiamento del narratore rispetto agli eventi della storia,
secondo i parametri di distanza e focalizzazione. Per misurarli dovremmo tenere conto della
racconto che cancella le marche della narrazione e lascia che siano la storia e i personaggi a
Categoria Focalizzazione: rapporto di sapere tra il sapere del narratore e il sapere dei
TOLSTOY).
La focalizzazione è interna: quando il punto di vista del narratore viene spostato al punto
VIRGINIA WOLF).
interna/esterna quindi parallessi o downgrading del sapere – oppure può passare da una
sapere.
Categoria Voce: grado di partecipazione della voce narrante all’azione, che può essere
Voce-tempo: definita in base alla posizione relativa dell’atto narrativo rispetto alla storia.
COMMEDIA)
BLOOM)
JACOPO ORTIS)
rappresentata.
-Intradiegetico: dentro al testo; quanto il racconto può contenere un atto narrativo al suo
Personaggio
con caratteristiche fisiche e caratteriali. Nella realtà abbiamo l’illusione con poche
caratteristiche di conoscere una persona. Questa illusione è data dalla necessità: partendo
irreversibile, in un rapporto biunivoco tra ciò che si vede, l’azione, e ciò che non si vede, il
carattere. Un personaggio farà una certa azione perché ha quel carattere, oppure proprio
Aristotele. Secondo Aristotele, un testo è narrativo proprio perché racconta qualcosa, quindi
è necessario che esista una un’azione (Praxeis), mentre non è imprescindibile che ci sia un
carattere.
del personaggio
-per forma indiziaria: attraverso indizi che ci fanno dedurre quel determinato carattere
all’azione compiuta e efficace nel portare al termine l’azione stessa. Quindi il personaggio
modello mentale che il lettore costruisce gradualmente sulla base dei dati testuali forniti e
su strutture cognitive generali. Il lettore può quindi definire un personaggio in base alle sue
1. Asse del volere: sul quale si sviluppa l’investimento semantico del desiderio. L’oggetto
del desiderio può essere reale, immaginario, animato o inanimato e il personaggio farà
di tutto per raggiungerlo e appagare questo desiderio, oppure può anche non
emittente che pone di fronte al destinatario (il personaggio) un oggetto del desiderio,
che senza l’atto comunicativo quindi non sarebbe stato individuato dal personaggio.
Perché si crei l’investimento semantico ci deve essere una comunicazione. Ad es: Mago
Merlino (emittente) dice a Re Artù (destinatario) della spada nella roccia (oggetto del
desiderio).
Greimas
macrofunzioni narrative, modelli astratti che individuano in categorie molto ampie due
La parola poetica è:
-monologica: univoca perché fa riferimento ad una sola voce quella del narratore;
-soggettiva.
La parola romanzesca è:
-centrifuga: la parola romanzesca è libera e non deve seguire uno schema come quella
poetica;
Incipit: la soglia di ingresso del testo, il segmento narrativo che da il via al plot e il
1. narrativo (si concretizza in alcuni luoghi comuni tipo nascita, partenza, arrivo..)
Narratore inattendibile: un narratore che non si comporta neutralmente nel riportare i fatti
eventi o nessi causali, oppure alterando arbitrariamente il modo in cui sono andate le cose,
distorsione.
Spoon River: romanzo del 1900 di Edgar Lee Master che unisce per la prima volta poesia e
romanzo, due generi che erano sempre rimasti distaccati tra loro. Partendo da quest’opera
si apre la stagione contemporanea del Multistilismo dove si possono unire diversi stili.