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Quindicinale

Anno XXXI

10.11.2010
Numero

568
PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO

Simposio sulla poesia degli ultimi vent’anni - pag. 1


Castelnuovo: i lavori di restauro conservativo - pag. 2/3
Quero: inaugurata la palestra del fitness - pag. 7
Notizie dalla Giunta di Alano - pag. 8
Piave Tegorzo: De Faveri nuovo allenatore - pag. 18/19
Chiuso in redazione il 28.10.2010
http://digilander.libero.it/tornado
Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori:
Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano
Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.
abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri)  20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri)  40,00.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO “DA MILIO” - Alano; pasticceria “dolci pensieri” - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero;
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1 ATTUALITÀ

Simposio sulla poesia degli ultimi vent'anni


di Martino Durighello
Siamo ormai al traguardo del grande avvenimento culturale per il decennale di “Poesia è...”. È un grosso impegno, ma
siamo contenti di averlo progettato. Mancano ormai solo alcune rifiniture. Le adesioni di poeti e di letterati è superiore a
quella che ci aspettavamo e questo è di per sé un buon punto di partenza. Ora attendiamo l'adesione del pubblico che
ci aspettiamo altrettanto soddisfacente. Siamo coscienti di chiedere molto, ma siamo altresì convinti che l'avvenimento
è di tale importanza da ottenere la partecipazione della popolazione querese, di quella dei paesi limitrofi, di insegnanti
e di studenti. Come già annunciato nel precedente numero de Il Tornado, ci saranno due serate, rispettivamente
mercoledì 24 novembre e mercoledì 1 dicembre, la prima come introduzione e la seconda per tirare, come si suol
dire, le somme. Ma l'appuntamento più importante è quello di sabato 27 novembre, giorno nel quale avremo una
maratona, dalle 15.45 alle 19.30, con la presenza di oltre una decina di poeti che leggeranno ciascuno una loro poesia
inedita, stampata in un opuscoletto a cura della Biblioteca Civica, di cui ognuno dei presenti avrà una copia in
omaggio. Seguirà poi a cura degli stessi poeti e critici letterari, una Tavola Rotonda – Dibattito sulla poesia italiana
degli ultimi vent'anni, intesa come espressione culturale, socio-economica, morale, etc. del nostro tempo. Il tema della
discussione è appunto: “La poesia parla del tempo in cui si vive“, affermazione di Mario Luzi, uno dei massimi poeti
del nostro novecento, scomparso da pochi anni. In tale dibattito può intervenire anche il pubblico, la cui presenza non è
obbligatoriamente continua per tutta la durata del Simposio. Ci si augura, però, che la sala non rimanga mai vuota e
che, se qualcuno si assenta, lo faccia per distrarsi brevemente e poi rientri. Ad intervallare e animare l'incontro ci
saranno delle esibizioni musicali, strumentali e canore. È prevista, infatti, la presenza del Gruppo corale “Musica Liceo”
del Liceo “Dal Piaz” di Feltre, diretto da Maria Canton, del duo di fisarmonica “Dissonance” (Gilberto Meneghin -
Roberto Caberlotto) e del trio vocale “Cantopopolare” (Gabriele – Stefano - Vittoriano). Siamo coscienti che la poesia
non è un'attrazione che può
coinvolgere grandi masse, ma
siamo altresì convinti che un
mondo senza poesia sarebbe
un mondo vuoto, arido,
senz'anima. Fin dai primordi
della civiltà ci furono i poeti,
sempre tenuti in gran
considerazione, osannati dal
popolo e onorati e protetti dai
mecenati. Oggi, in un'epoca
dominata dagli interessi
materiali, la poesia è piuttosto
trascurata, ma i poeti
continuano fiduciosi la loro
battaglia pacifica per il bene
dell'umanità. Oggi i nuovi aedi
che dominano incontrastati
sono i parolieri e i cantautori (a
dir il vero, c'erano anche nei
tempi andati, basti pensare ai
trovatori...). La loro arte è più
effimera, più caduca, ma è pur
sempre espressione “del
tempo in cui si vive”.
Benvenuti quindi anche a loro:
non vogliamo certo bandirli,
noi, che abbiamo cantato le
prime canzoni di Sanremo e,
qualcuno, anche le
precedenti... Ma non
vorremmo nemmeno che
fosse dimenticata la sorella
maggiore della canzonetta,
quella di cui il Foscolo dice: “...vince di mille secoli il silenzio”.
LETTERE AL TORNADO

COMUNICATO STAMPA Alla cortese attenzione degli Organi di Informazione

Nuovi numeri telefonici in Comunità Montana Feltrina


Si avvisa che la Comunità Montana Feltrina a partire da lunedì 25 ottobre 2010 cambia numero di
telefono. I recapiti telefonici e di fax attualmente in uso verranno disattivati.
I nuovi numeri da utilizzare per contattare la CMF, a partire da tale data, saranno i seguenti:
Tel: 0439-302671 - Fax: 0439-317628
Un risponditore automatico, dal numero di centralino, indirizzerà ai diversi uffici della Comunità Montana.
2 CRONACA

Abbiamo chiesto all’architetto Stefania Mondin, progettista e direttore dei lavori,


di farci il punto sugli interventi al castello di Quero. Ecco cosa ci ha risposto.

Castelnuovo, in dirittura d’arrivo


i lavori di restauro conservativo
I lavori di restauro conservativo del castello di Quero sono in dirittura
d’arrivo, come ci conferma la progettista nonché direttore dei lavori,
architetto Stefania Mondin, la quale precisa inoltre che «non abbiamo
incontrato grossi imprevisti e, di conseguenza, non ci sono state rilevanti
modifiche rispetto al progetto approvato, contrariamente a quanto spesso
succede negli interventi di questo tipo». I tempi previsti per l’esecuzione
dell’intervento sono stati quindi rispettati, con evidente soddisfazione
anche della committenza, i Padri Somaschi, proprietari della Casa di
Preghiera San Girolamo Emiliani, detta appunto “Castelnuovo”.
L’architetto Mondin, originaria di
Campo di Alano (nella foto), non
si dilunga ad elencare le varie
tipologie di lavori effettuati, in
quanto già ampiamente descritti in precedenti interviste, ma ci tiene in
particolar modo a spiegare il perché della diversificazione nella finitura dei
prospetti, cosa che potrebbe apparire “strana” agli occhi dei non addetti.
«Come infatti si può notare, e ancor più sarà evidente sul lato nord, la stil-
latura dei giunti della torre ha un tono più caldo (mentre a nord sarà più
grigio), rispetto al resto che è più chiaro. Questo ovviamente non è dovuto
né alla pazzia e/o ad un errore dell’operaio, né alla smania di invenzione
dell’architetto, perché in un restauro conservativo quale è questo, non si
inventa niente, bensì si devono rispettare le tecniche e l’uso dei materiali
così come sono arrivati a noi, cercando, ove possibile, di rivalorizzarli. In
questo caso la finitura più chiara è quella originale, che è stata da noi
consolidata e riproposta con i medesimi materiali, integrandola ove man-
cante; agli occhi dei frequentatori del castello di sicuro non sarà sfuggito
che il torrione si presentava, prima del restauro, senza fugature per circa
il 90%. La finitura più scura (solo nella torre) testimonia invece un inter-
vento successivo (con all’interno carbone, ferro e tufo), probabilmente
contemporaneo alla realizzazione della ferrovia, ma comunque con una
sua valenza storica ottocentesca. Pertanto la Sovrintendenza ci ha consi-
gliato di non rimuovere tali finiture ma consolidarle e integrarle in tono on-
de rispettare la storicità che ormai anche queste hanno acquisito».
«L’unica modifica positiva al progetto - precisa l’architetto Mondin - è stata
dettata dalla non necessità di consolidamento in fondazione in
corrispondenza dell’angolo N-E. L’importante frattura che aveva
interessato anche i cantonali, e che in parte aveva spinto la committenza
ai lavori di restauro, non era stata causata da un cedimento fondazionale
come inizialmente presupposto, bensì probabilmente da erosioni fondali
ante scogliera, da scavi e rimaneggiamenti del terreno che possono aver
provocato leggere rotazioni della muratura di fondazione con ripercussioni
anche in elevazione. A seguito infatti di indagini geognostiche eseguite in
corrispondenza dell’angolo, quale un carotaggio fino a -15ml e uno scavo
fino a -5ml, si è appurato che la fondazione si presenta in ottimo stato
conservativo e la fessura di fatto si interrompe appena sotto il piano di
campagna e non ci sono segni di alcun cedimento. Abbiamo solo
proceduto quindi al consolidamento dei conci mediante cuciture armate e
iniezioni con miscele di calce aerea e idraulica».
«Oltre ad essere appunto in buono stato, la tecnica realizzativa delle fon-
dazioni è davvero formidabile: esse infatti si allargano progressivamente a
piramide fino a oltre 6 ml di profondità, a filari perfetti, con conci lavorati e
bocciardati, trattati appunto per esser lasciati a vista. Il mio desiderio ora -
ribadisce l’architetto Mondin - è quello di riportare alla luce almeno una
porzione delle fondazioni, e precisamente il giro d’angolo, in quanto sono
convinta che un’opera così ben fatta e sicuramente risalente all’epoca del-
la costruzione della fortezza, deve poter essere ammirata da tutti. Chi visi-
terà il castello potrà così rendersi conto su quali possenti basi esso ap-
poggi, e comprendere meglio il motivo per cui sia riuscito a superare, nel tempo, battaglie, assalti e alluvioni». E
3 CRONACA

continua: «Da poco abbiamo liberato il sottopassaggio, che siamo in attesa di concludere non appena le malte si
saranno asciugate completamente. Per motivi di sicurezza, e al fine di velocizzare al massimo le lavorazioni e ridur-
re al minimo il disagio alla popolazione, abbiamo dovuto chiudere il tratto di strada che lo attraversa per 12 giorni
consecutivi. In accordo con la Sovrintendenza si è deciso di intonacare completamente la prima porzione di volta
bassa in mattoni e malta cementizia - intervento questo risalente al
’29, quando si decise di aumentare le dimensioni del sottopassaggio in
larghezza ed altezza per consentire il transito delle auto - e lasciare in-
vece la tessitura dei mattoni più in vista, nella porzione di volta alta
interna risalente alla metà del 1700, in considerazione anche della
presenza di un lacerto di intonaco originale, di cui abbiamo ripreso i
materiali. Ove presente, l’intonaco originale sulle murature è stato
consolidato e integrato, rimanendo leggermente sotto livello, come
prevede questo tipo di restauro, in modo che sia sempre riconoscibile
il nuovo intervento dall’originale».
L’architetto Mondin conclude con un plauso per i reali esecutori
dell’intervento di restauro, l’impresa DE CIAN di Sedico: «Se tutto è
andato secondo le previsioni, se non ci sono stati intoppi di alcun ge-
nere, è anche merito dell’impresa che ho riscontrato essere oltremodo
qualificata, competente, precisa e veloce. La costante disponibilità e la
fattiva collaborazione hanno contribuito ad ottenere un risultato che
reputo molto soddisfacente».
Tutto sarà pronto, dunque, per la ricorrenza del cinquecentenario della
conversione di San Girolamo Emiliani, ricorrenza che cadrà nel 2011 e
che sarà dovutamente celebrata. L’intervento, che è a carico dei Padri
Somaschi, è in parte finanziato dalla Regione Veneto, dalla Fondazio-
ne Cariverona e dalla Fondazione Monte Paschi di Siena.
Ricordiamo, per chi non avesse seguito dall’inizio lo svolgersi dei lavo-
ri, che l’esigenza di un intervento di restauro conservativo della Casa
di Preghiera S.Girolamo è scaturita non solo da una necessità legata a
motivi statici, ma ancor più da un impegno civile e da una sorta di
gratitudine verso un baluardo che, “ben tetragono ai colpi di ventura”,
ha resistito a guerre, barbarie e alluvioni, fermo in prima linea per la
liberazione dell’Italia dalle invasione straniere. Sito in una posizione
strategica, grazie alla sua possanza e agli attuali proprietari, i Padri
Somaschi, che lo tengono in vita con numerose attività che si svolgono
al suo interno, Castelnuovo raggiunge i nostri giorni ritoccato profonda-
mente nell’aspetto esteriore, ma con l’originario spirito, mai intaccato
dagli eventi che lo hanno attraversato. Il progetto è stato redatto col
supporto di preventive indagini scientifiche e da un accurato rilievo dei
materiali e del degrado, finalizzati a una conoscenza approfondita e
necessaria dell’edificio. L’intervento è quindi finalizzato alla valorizza-
zione degli esterni lapidei, conservando i materiali e le lavorazioni che
lo caratterizzano, pulendo e integrando le superfici, consolidando e ripristinando la consistenza e la solidità delle
murature, eliminando superfetazioni di recente realizzazione (stuccature e intonaci cementizi, elementi di sporto in
calcestruzzo), sostituendo i serramenti con nuovi a norma di legge e realizzando coperture ventilate, che garanti-
scano il respiro e il corretto isolamento termico all’intero edificio, rimuovendo le onduline in eternit. Il risultato finale,
davvero notevole, è ora sotto gli occhi di tutti…
(a cura di Silvio Forcellini)

Le foto di Castelnuovo, “prima” e “dopo”. Le foto a corredo del presente articolo si riferiscono al Castello di
Quero “prima” e “dopo” l’intervento di restauro. Nella pagina precedente, le foto sulla destra si riferiscono alla fac-
ciata nord, quelle sulla sinistra al sottopassaggio (tutte, ovviamente, “prima” e “dopo”); in questa pagina invece, la
prima foto ritrae la facciata sud prima dell’intervento, le altre due la stessa facciata in fase di lavorazione.

Fener, presso l’edicola di Via della Vittoria


in vendita i biglietti di treno e corriera
di Silvio Forcellini
Una interessante notizia per chi deve prendere il treno alla stazione di Alano-Fener-Valdobbiadene, da anni sprov-
vista di biglietteria. Ora, presso l’edicola fenerese di Via della Vittoria, è possibile acquistare i biglietti (andata-
ritorno) per destinazioni fino a 300 chilometri. Inoltre, è possibile fare abbonamenti sia settimanali che mensili.
Nell’edicola gestita da Massimo Mazzocato e Paolo Bolzonello sono in vendita, infine, anche i biglietti del treno a
fascia chilometrica (fino a 150 chilometri) e i biglietti della corriera a fascia chilometrica (fino a 50 chilometri).
4 LETTERE AL TORNADO

RUBRICA DI FOLKLORE LOCALE E PATRIOTTICO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE INCONTROLLABILE


DODICESIMA PUNTATA A CURA DI PROCOPIO COLETTI

TRACCE DI SOIA LA VENDEMMIA NEL BROLO


E FRUTTA A GUSCIO… (da “Le memorie del brolo” di Piero P.)
In un bar del paese ho comprato una “merendina” da Il brolo era una specie di paradiso terrestre. A parte i
inzuppare nel cappuccino. Per novanta centesimi di euro moltissimi alberi da frutto, che offrivano qualsiasi tipo di
ho ottenuto ben 42 grammi di prodotto, garantito, squisitezza (mele e pere di ogni varietà, fichi di ogni tipo,
peraltro, da una marca notissima e prestigiosa. Una roba albicocche, meravigliose pesche “sanguigne”, noci,
disgustosamente dolce, definita ”Plum.cake alla crema di susine e prugne profumatissime, cachi, mandorle,
latte”. Due bocconi in tutto, ma, in caso di fame arretrata, marinelle, “duràseghe”, marasche, mele cotogne, e poi
anche uno solo. “fràmbole”, ribes, nocciole, more di gelso), il prato era
Sul retro della confezione, con caratteri talmente piccoli attraversato da almeno dieci lunghi filari di viti che
da sembrare quelli delle clausole in calce alle polizze di offrivano una straordinaria ricchezza di varietà d’uva.
assicurazione, era riportata la lista degli ingredienti. Ricordo il bacò, il clìnto, la “rossona”, l’americana rossa o
Divertitevi a leggerli tutti: bianca, ma molti altri nomi li ho dimenticati. Ricordo in
PLUM CAKE PREPARATO CON YOGURT FARCITO CON particolare i tre filari che costeggiavano via San
CREMA AL LATTE. INGREDIENTI: Farina di grano tenero Francesco (proprio dove ora c’è la palestrina, gli uffici di
“00”, Zucchero, Oli vegetali (girasole, palma), Crema di Secco e la nuova casa di Paolo) perché ogni vite era
latte 14% (sciroppo di glucosio da frumento, zucchero, diversa dall’altra, e dove mio papà sperimentava sempre
grassi vegetali (palma), Latte fresco pastorizzato 9% nuovi tipi di innesti, soprattutto di uve bianche. Per cui,
(corrispondente all’1,25% sul totale degli ingredienti), dalla fine di agosto fino a tutto novembre, c’era sempre
acqua, aromi, Latte intero in polvere 1,5 % (corrispondente qualche varietà pronta per essere … gustata. Rivivo con
allo 0,21% sul totale degli ingredienti), Stabilizzanti: amido particolare nostalgia la festa della vendemmia, la ricordo
di riso, pectina), Uova, Yogurt 6%, Tuorlo d’uovo, Latte nei dettagli come fosse oggi… E’ una bellissima
fresco pastorizzato, Proteine del latte, Agenti lievitanti: domenica d’ottobre. Sotto il portico si installa il grande
difosfato disodico, carbonato acido di sodio; Sale, Aromi. tino, poi si posizionano i “sottospina” e le altre
Può contenere tracce di soia e frutta a guscio. attrezzature. I componenti la squadra dei vendemmiatori
Insomma, più ingredienti che in una insalata di riso. (tutta la mia famiglia, gli zii Maria e Carlo di Ciano, alcune
Contiamoli, saltando le ripetizioni: amiche della mamma Ninetta, e il mio grande amico
Farina di grano tenero, olio di girasole, olio di palma, Gennaro il “vachèr”) muniti di forbici e di ceste, si
sciroppo di glucosio da frumento, zucchero, grasso di mettono ciascuno a capo di un filare. La più anziana del
palma, latte fresco pastorizzato, latte intero in polvere, gruppo, la nonna Marietta, secondo la tradizione del suo
proteine del latte, yogurt, amido di riso, pectina, uova, paese sul Montello, dà il segnale di inizio con una strana
tuorlo d’uovo, aromi (?), difosfato disodico, carbonato formula in dialetto, e la vendemmia ha inizio. Ognuno
acido di sodio, sale, acqua e, udite udite, tracce di soia e porta l’uva raccolta al grande tino che sta sotto al portico,
di frutta a guscio. A parte la soia che adesso la mettono e dopo averla rovesciata dentro, fa una croce col gesso
dappertutto, cosa si intende per “frutta a guscio”? Vuol sul legno. La vendemmia continua fino a mezzogiorno,
dire, per caso, che mentre impastavano la merendina è poi tutti a tavola, dove ci attendono abbondanti porzioni di
passata di là una noce di cocco che ha lasciato tracce di gnocchi. Di solito la raccolta si conclude a metà
sé? Insomma in 42 grammi di prodotto sono riusciti a pomeriggio. Subito dopo si procede alla pigiatura, al
infilarci dentro una ventina di “robe” diverse, più quel “travaso”. Qualche giorno dopo si passa alla spremitura
generico “aromi” che non precisa quanti sono e da che delle “zarpe” col “torcio”.
cosa sono stati ricavati. Che capolavoro della chimica! Morto papà, la gestione della vendemmia passa nelle
Poveri bambini! E povere le mamme che infilano questi mani di mamma Ninetta, nel rispetto di tutte le vecchie
prodotti nella cartella dei loro figli perché crescano sani! tradizioni. Orazio si dedica alla “foladura”, mentre il
Intanto io proporrei al ministero della salute una legge sottoscritto ha l’impegnativo compito di assaggiare i
che permettesse la vendita di simili pastrocchi solo nelle mosti. Ma il progressivo deperimento delle viti, ormai
farmacie previa presentazione di ricetta medica. Poi mi vecchissime e frequentemente colpite dal gelo e dalle
farei un tradizionale panino, perché almeno su quello non grandinate, mette fine alla bella tradizione. Agli inizi degli
è ancora obbligatorio scrivere la lista degli ingredienti… anni Settanta quello che resta delle “piantade” viene
eliminato. Comincia l’epoca delle feste dell’Avanti!...

PENSIERO
Voglio attraversare quella porta,
quella soglia contesa ai cani.
Ora che le ultime lagrime dell’estate
hanno mitigato l’arsura dei muschi,
è là che mi piace distendermi,
dove la pietra profuma di umori
e penetra, con unghiate di gelo,
lo spossato abbandono delle mie carni.
Oltre quella porta che allora mi aprivi,
illuminata di sorrisi e di languori,
ai tempi della nostra giovinezza…
Procopio Alighieri LE “CASE ROTTE” IN FONDO AL BROLO
VERSO GLI ANNI ’50, NEI RICORDI DELL’AUTORE
5 CRONACA

In Via Feltre, un’iniziativa imprenditoriale nata dalla passione


Nasce il birrificio
artigianale di Quero
di Ivan Dal Toè
Anche Quero avrà la sua
birra. Domenica 17 ottobre
nella sede produttiva di Via
Feltre è stato inaugurato il
birrificio artigianale gestito
da Emil Bagatella dove
gli appassionati della
bionda con la schiuma
hanno potuto gustare la
prima cotta della birra
artigianale prodotta da
Emil. In tempi di crisi, la nascita di un’iniziativa imprenditoriale locale
rappresenta certamente un bel segnale e va lodato lo spirito
imprenditoriale di Emil che, oltre aver superato non poche peripezie
burocratiche, ha dato
corpo a quella che è
un’autentica passione,
da tempo coltivata a
livello casalingo e
approfondita mediante
corsi specifici. Per
Quero, ma anche per
tutto il Basso Feltrino, il
vanto di avere una
birra a denominazione
locale che ha tutte le
carte in regola per farsi
conoscere ed apprezzare ben oltre i confini del nostro territorio. La birra, di due diverse gradazioni, è prodotta con malti
e luppolo provenienti dalla Germania e l’acqua cristallina delle sorgenti del Tegorzo. Si tratta di una bevanda né filtrata
né pastorizzata, che verrà confezionata in bottiglie da 0,5 litri e 0,75 litri oltre che in fusti da 15,20 e 30 litri. Il birrificio
punta a rifornire oltre che i privati (con la possibilità di avere un banco spina per feste private) anche locali e sagre pa-
esane. La sede di via Feltre (nello stabile a destra subito prima dell’imbocco del ponte di Vas per chi transita sulla Fel-
trina in direzione Feltre) oltre che ospitare l’impianto di produzione (al momento si prevede una cotta alla settimana da
10 ettolitri) fungerà anche da punto vendita. Per ora l’apertura al pubblico è prevista nei giorni di mercoledì pome-
riggio dalle 16 alle 19 e sabato pomeriggio dalle 14 alle 18.
KELLERBIER
Birra bionda a bassa fermentazione non filtrata nè pastorizzata prodotta con quattro diversi tipi di
malto. Ha colore intenso oro-bronzo ed aroma e gusto spiccatamente maltati
e ben equilibrati dal luppolo. Stile Zwikel - Gradazione alcolica 5.7% vol.
Temperatura ideale 6°C

DOLOMIELE
Birra bionda a bassa fermentazione prodotta con l'aggiunta di miele delle
Dolomiti Bellunesi. Ha colore oro intenso e brillante e gusto fiorito e cremoso
frutto dell'interazione tra lievito e miele. Stile Birra al miele
Gradazione alcolica 5.7% vol.
Temperatura ideale 7°C

Birrificio di Quero - via Feltre n.16 - 32030 Quero (Bl) - cell. 340.4843397 - cell. 331.5794880
www.birrificiodiquero.it
LETTERE AL TORNADO

Nel Basso Feltrino


Cambiano gli orari dei recapiti
Quero, presso la sede del circolo Auser di Via Roma: lunedì 9,00 – 10,30
Vas, presso impianti sportivi: 1° e 3° lunedì del mese 11,00 – 12,00
Alano di Piave presso la sala consigliare: mercoledì 9,00 – 11,00
6 ATTUALITÀ

Il Comune di Quero invita la popolazione tutta


Sabato 13 novembre 2010 alle ore 11.00
Il Comune di Quero inaugura una targa commemorativa dedicata alla tomba RINALDO-LAZZARI-
OLIVA, che accoglie le spoglie della celebre pittrice e poetessa Bice Lazzari. L’opera, realizzata
cinquant’anni fa dall’architetto e designer Carlo Scarpa, figura tra i monumenti più significativi
presenti nel territorio regionale. La cerimonia si svolgerà nell’ampio spazio verde all’ingresso
del Cimitero e saranno presenti autorità, esperti e familiari.
All’appuntamento è invitata tutta la popolazione; la partecipazione sarà un omaggio ai due grandi artisti veneziani
che hanno molto amato i nostri luoghi e lasciato memoria della loro presenza.
La messa in posa di questa targa commemorativa vuole essere la testimonianza di questo loro ricordo per le
generazioni future.

TOMBA RINALDO-LAZZARI –OLIVA


ANNO 1960
ARCHITETTO CARLO SCARPA
7 CRONACA

Inaugurata la palestra comunale del fitness


La gestione al Gs Astra. Tre tecnici saranno a disposizione degli atleti
di Ivan Dal Toè
QUERO. La palestrina per il fitness e il potenziamento
muscolare è realtà. La nuova struttura, adiacente alla palestra
comunale, è stata inaugurata sabato 23 ottobre ed è già
possibile usufruire del ricco parco attrezzature che la candidano
a punto di riferimento della preparazione atletica per tutto il
Basso feltrino. Il piano terra ospiterà attività più tradizionali, quali
l’aerobica, la ginnastica dolce o lo yoga, mentre l’autentica
novità è costituita dal primo piano, interamente dedicato al
fitness e alla pesistica. Qui trovano spazio una ventina di
attrezzature, acquistate usate e completamente rigenerate, che
permetteranno di attuare con completezza diversi programmi di
potenziamento atletico. La gestione della struttura sarà affidata
all’Astra e per l’occasione sono stati ufficialmente presentati i tre
istruttori qualificati che si occuperanno della preparazione. Sono
Vincenzo Vizzari, Daniele Colello e Cristiano Bettin.
L’intervento, progettato dall’architetto Massimo Meneghin, è
stato realizzato grazie ad un contributo regionale di 150 mila
euro e a 50 mila euro stanziati dalla fondazione Cariverona.
Le attrezzature, 30 mila euro in totale, sono state invece
acquistate con il parziale contributo (15 mila euro) di fondi mi-
nisteriali ottenuti per il feltrino dal senatore Gianvittore Vaccari.
Soldi “benedetti” dal sindaco Sante Curto che ha affermato:” Noi
siamo bravi a parlare, ma senza soldi non si fa nulla”.
Curto e l’assessore Alberto Coppe hanno poi elogiato le
maestranze e i volontari dell’Astra, “il presidente dell’Astra Luigi
Collavo in primis”, sottolineando l’importanza di un’opera
“destinata al benessere di tutti e alla formazione dei più giovani”.
Il vicesindaco Bruno Zanolla ha invece ricordato come sono
disponibili in cassa altri 100 mila euro che, in attesa di ulteriori
contributi, permetteranno l’ampliamento degli impianti sportivi.
L’idea è di realizzare una pista da atletica con dei campi
polivalenti.
Dopo la benedizione del parroco don Stefano Baccan, l’atteso
taglio del nastro con protagonisti i giovani atleti dell’Astra. Per gli
appassionati del fitness e del body building, ma anche per chi
intende semplicemente mettersi un po’ in forma gli orari di
apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 22.00 e il
sabato dalle 9,30 alle 11.30.
(articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 24.10.2010)

Quero: i corsi in palestra :

Ginnastica di Mantenimento, con Schievenin Rosanna nei giorni di


Martedì e Venerdì dalle ore 19:00 alle 20:00.
Ginnastica Dolce, corso tenuto da Vito Fusaro il
Lunedì e il Giovedì dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Ginnastica Ritmica, il Martedì dalle 17:00 alle 19:00 e il Venerdì dalle 17:00 alle 19:00
Aerobica il Martedì e il Venerdì dalle 19:45 alle 20:45 con la guida di Erica Dilli
Atletica Leggera, Lunedì – Mercoledì - Venerdì dalle 17:00 alle 19:00
per il settore giovanile con Matteo e Luigi.
TAI CHI CHUAN (nuovo corso): antica arte cinese del movimento e di lunga vita tenuto da Luca il
Lunedì e il Giovedì dalle 19:00 alle 20:00 (per maggiori info cell. 3200122759)
Corso di Tennis, tenuto dal Maestro Roberto Durante (cell.3383717726).
Sabato dalle 9:00 alle 18:00
Vi accoglieranno nella nuova Palestra Fitness, Cristiano, Daniele e Vincenzo tutti i giorni
dal Lunedì al Venerdì dalle 9:30 alle 22 ed il Sabato dalle 9:30 alle 11:30
8 CRONACA

Notizie dalla Giunta comunale di Alano


a cura di Andrea Tolaini
Nelle scorse settimane la Giunta comunale di Alano ha approvato due progetti esecutivi redatti dall’Ufficio tecnico,
relativi alle asfaltature nel territorio e alla realizzazione di due marciapiedi in via della Vittoria a Fener e via Monte
Tomba ad Alano.
Asfaltature
Capoluogo: Via Santa Lucia, Via San Pietro, Via Don Pietro Codemo, Via San Francesco, Via Moirans en Monta-
gne, Via De Rossi e Via Dispersi in Russia. In alcuni tratti si procederà prima alla fresatura.
Colmirano: Via Valderoa, con sistemazione cavitoie.
Campo: Via Agostino Tessaro, con sistemazione cavitoie.
Faveri: Via Egidio Forcellini.
Fener: Via J.F.Kennedy e Via Dante Alighieri, con fresatura.
Marciapiedi
In Via Monte Tomba, ad Alano, sarà realizzato un nuovo marciapiede sulla parte destra della carreggiata in direzio-
ne di Piazza Martiri con sostituzione dei vecchi lampioni. Mentre in Via della Vittoria, a Fener, verrà ricavato lo spa-
zio, per il prolungamento del marciapiede, tra l’incrocio di via J.F.Kennedy e l’attuale spazio pedonale delimitato da
“new jersey”.
Altre opere pubbliche Per quanto riguarda lo stato delle opere pubbliche, procedono i lavori sia dell’impianto foto-
voltaico, con la posa dei pannelli, che del municipio, mentre si sono conclusi i lavori dell’istituto scolastico e della
biblioteca (ora si sta procedendo con gli arredi). Terminati anche i lavori degli asfalti di montagna. Per la strettoia di
Campo, ci sono dei ritardi organizzativi da parte della ditta appaltatrice. I lavori dovrebbero iniziare a breve.
Rifiuti Si comunica che dalle prossime settimane saranno chiusi con lucchetti tutti i cassonetti della plasti-
ca/imballaggi e della carta. Questo per indurre l’utente al conferimento al loro interno di soli rifiuti riciclabili.

Alano, il 3° Torneo delle Associazioni


di Roberto Ceccotto
Come da un paio d'anni a questa parte
durante la Festa del Ciodet, le associazioni
alanesi, abbandonando per un giorno le
proprie principali occupazioni, si sono sfidate
tra loro a colpi di battute e bagher, schiacciate
e muri per il terzo Trofeo delle Associazioni.
Domenica 26 Settembre si sono ritrovate
presso la palestra comunale dando vita ad
un’intensa giornata di pallavolo in cui le partite
si sono susseguite l’una dopo l’altra
supportate da un pubblico più che mai
partecipe. La vittoria, nonostante gli Alpini si
siano battuti con ardore e i Donatori di sangue
con generosità, mentre il coro e la banda si
davano da fare per cantarle e suonarle a tutti
e le associazioni di judo e karate sfoggiavano
antiche tecniche orientali segrete, è andata
allo Sci Club Gatto delle Nevi, che si è
aggiudicato il trofeo per il terzo anno
consecutivo. Vanno ringraziati tutti coloro che
hanno reso possibile questa giornata allegra e divertente: in primis le associazioni partecipanti, poi la Pro Loco,
l’A.S.D. + Sport, Nikki, Riccardo, Laura ed Elena per l'organizzazione, l’Amministrazione comunale e l’associazione
dei coltivatori diretti, in particolare il presidente Roni Codemo, per i premi. (Nella foto, i vincitori, gli organizzatori e i
rappresentanti dell’Amministrazione comunale).

LETTERE AL TORNADO

(s.for.) «L’importante è che si creda che l’inquinamento del territorio è un male necessario, che è il prezzo del pro-
gresso, che la situazione è sotto controllo e va migliorando… Insomma, è importante chenonsisappia cosa succede
al nostro territorio!». Partendo da questa provocatoria affermazione, la Rete di Chenonsisappia ha organizzato a
Pederobba una serata con i cittadini attivi nella difesa del territorio nelle province di Belluno, Treviso e Vicenza, per
un confronto sull’incremento dell’inquinamento e dei danni ambientali e per delineare il quadro generale della situa-
zione. La serata è stata dedicata ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso perché colpevole di aver difeso il
9 LETTERE AL TORNADO

suo territorio dalla speculazione e dal malaffare. Di seguito, gli argomenti toccati nel corso dell’incontro, riassunti
dagli stessi organizzatori che ce li hanno inviati con preghiera di pubblicazione.

La rete di CHENONSISAPPIA:
“cosa succede al nostro territorio!”
La serata di venerdì 15 promossa a Pederobba dalla Rete di CHENONSISAPPIA ha dato i frutti sperati. Di fronte ad
un folto pubblico, è emerso chiaramente un quadro generale della situazione del territorio piuttosto preoccupante e
composto da dati allarmanti per la salute e l’ambiente. Un quadro fatto anche di Autorità distratte e latitanti, intente
a minimizzare e tranquillizzare, del tutto restìe a intervenire per prevenire o almeno bonificare i danni. Un desolante
affresco di Autorità e Amministrazioni spesso molto sensibili agli interessi dei potentati economici, pronte a passare
dalla parte della cittadinanza solo quando quest'ultima si attiva scavando a fondo tra le carte, alzando la voce e re-
clamando con forza i propri diritti.
La dedica ad Angelo Vassallo è sembrata più che mai opportuna. Bisognava ricordare un grande Sindaco italiano
ucciso perché difendeva il proprio territorio, ma bisognava anche mettere in guardia i cittadini perché dietro
all’inerzia dei politici a tutelare il territorio, si nascondono pericoli terribili che possono travolgere anche le regole ci-
vili e democratiche.
Dalle descrizioni delle varie emergenze ambientali nelle province di Belluno, Treviso e Vicenza, sono emersi fatti
sconcertanti: dall’assurda speculazione edilizia del progetto Altanon che a Feltre rischia di rovinare per sempre
l’immagine della città, al tentativo di colonizzazione dei meleti e dei vigneti intensivi nella Valbelluna, incompatibili
con una serie di interessanti esempi di agricoltura sostenibile basata su biologico, biodiversità e legame tra GAS e
produttori; dalla minaccia delle cave nel Basso Feltrino e in Alpago, all’ampliamento previsto a Fortogna,
all’insediamento a Fonzaso di fonderie incompatibili con un ambiente fragile, già messo a dura prova
dall’elevatissima incidenza dei tumori.
E poi nel trevigiano sconcertanti: dai cogeneratori di Borso del Grappa, chiesti in quattro momenti diversi per sfrut-
tare un incredibile vuoto normativo che aiuta i furbetti, all’incredibile inerzia delle Autorità di fronte al rogo De Longhi
che le ha viste omettere tutta una serie di azioni e verifiche che la Legge impone in questi casi; dall’impressionante
tendenza ad autorizzare impianti di trattamento di rifiuti speciali in mezzo alle case - come succede a Maser - oppu-
re strade inutili e distruttive per l’ambiente come la “Pedemontanina”, pur di rispondere alle richieste di alcuni precisi
potentati economici, fino alla paradossale dichiarazione della Provincia di Treviso che nei suoi documenti ufficiali
definisce la Pedemontana Trevigiana “zona vocata …all’incenerimento di pneumatici” perché a Pederobba c’è
l’unico coinceneritore autorizzato a farlo. Per arrivare, infine, alla clamorosa indiscrezione circa il nuovo regolamen-
to a difesa dai fitofarmaci in preparazione nella zona del Prosecco, che pare debba valere solo ed esclusivamente
per i nuovi vigneti e che quindi è inapplicabile nel 99% dei casi.
Nel concreto, possiamo dire che è emersa una matrice comune tra le varie emergenze ambientali descritte fatta di
sottovalutazione e colpevole indifferenza da parte delle Autorità preposte a vigilare. Per questo la Rete di CHE-
NONSISAPPIA si ritroverà entro breve con l’obiettivo di organizzare iniziative forti per informare l’opinione pubblica
dei rischi per la salute della gente e la colpevole indifferenza delle Istituzioni con l’obiettivo di contrastare il pericolo-
so degrado in corso sul nostro territorio.
Per la Rete di CHENONSISAPPIA: Gruppo COLTIVARE CONDIVIDENDO / Comitato NO ALTANON / Comitato
18 APRILE Rogo De Longhi / Comitato OASI di Borso del Grappa / Associazione ARIANOVA di Pederobba / GA-
SOLO di Asolo / Comitato per la difesa contro fitofarmaci in Sinistra Piave / WWF VENETO / Progetto STRADA
PEDEMONTANINA. Info: chenonsisappia@email.it

orario negozio:
mattino ore 8,30-12,30
pomeriggio ore 16,00-19,00
chiuso il lunedì
e mercoledì pomeriggio

mercati:
martedì - Feltre
mercoledì - Agordo
giovedì - Sedico
DA ADESSO ANCHE PIGIAMERIA UOMO-DONNA-BAMBINO venerdì - Feltre
sabato - Belluno
Via Nazionale - Quero (BL) - Cell. 392 6969516
10 ATTUALITÀ

Nuova rubrica dedicata alla Cina ed ai suoi abitanti


(M.M.) La nostra abbonata si è offerta di approfondire l’universo Cina, da Lei studiato per diversi anni. La popolazione
cinese è in costante aumento anche nei nostri paesi e ci è sembrata un’idea azzeccata quella di ampliare i nostri punti
di vista su questa importante comunità. Conoscere per capire. Presentiamo la nostra nuova collaboratrice: laureata
in lingue orientali a Venezia e, da allora, principalmente impegnata in mediazione culturale e linguistica nelle scuole,
negli ospedali ecc. Ha insegnato italiano ai ragazzi cinesi nelle scuole elementari e medie di Alano e Quero. Una bella
esperienza è stata anche quella di un corso di lingua e cultura cinese per adulti al CTP di Quero, la scorsa primavera,
al quale ha partecipato qualche coraggioso che, nell'avvicinarsi in prima persona al mondo cinese, si è messo davvero
in gioco. Attualmente collabora con l'Università di Padova per una ricerca nell'ambito della lingua cinese.

La gallina e lo stivale
Cina e Italia si incontrano
a cura di Martina Lipia
La Repubblica Popolare Cinese (中 人民共和国, Zhōnghuá Rénmín Gònghéguó), nota comunemente come Ci-
na (中国, Zhōngguó, letteralmente «Paese Centrale»), ha una superficie di 9.671.018 km²,... bla bla bla. Chiun-
que di noi si colleghi ad internet o sfogli un libro non ha difficoltà nel reperire queste informazioni generali, fon-
damentali per mettere a fuoco ciò di cui si parla ma allo stesso tempo sterili e slegate dal tempo che è
necessariamente in continuo movimento. Com’è davvero la Cina? Chi sono i cinesi? Quali tesori e quali mo-
stri nasconde la pancia di questa enorme gallina* che gira affamata per l’aia a beccare i semi? Questo è pro-
prio quello che cercherò di rendere visibile ai nostri occhi occidentali. Ma la volontà di scoprire e comprendere
“l’altro da noi” dovrebbe appartenere a tutti quanti; quindi senza timidezza o resistenza scrivete pure al Tornado,
se vi và, e ad ogni vostra più stramba curiosità sarà data risposta.
[* Se l’Italia per la sua forma è uno stivale, per lo stesso motivo la Cina è una grande gallina].
Iniziamo subito questa avventura scoprendo una delle più importanti feste
tradizionali cinesi. Lo scorso 22 settembre forse vi sarà capitato di vedere
qualche cinese con il naso rivolto al cielo. Niente di strano. Proprio allora
cadeva la Festa di Mezzo Autunno ( 中秋 zhōngqiūjié), celebrata in
onore della luna, che in quel giorno (il 15° dell’ottavo mese del calendario
lunare) è particolarmente grande e luminosa. A parte segnare il passaggio
dalla stagione estiva a quella autunnale (in passato, in questa data i
contadini invocavano attraverso specifici riti un ricco raccolto), la festa
tradizionalmente costituisce un’occasione per le famiglie per riunirsi a ce-
nare al chiaro di luna, che per via della sua forma sferica è il simbolo
dell’unione famigliare, e assieme consumare gli 月 (yuèbing), dei dolci
tipici chiamati le “tortine della Luna”.
negozio di yuebing - Shanghai 1978
Da sempre la Luna è presente nell’immaginario di poeti e scrittori italiani ma anche in Cina esistono numerose
leggende. Questa quella legata alla Festa di Metà Autunno, che ancora oggi viene raccontata nelle scuole cinesi:
Nell’antichità remota Dieci Soli si trovavano nel contempo nei cieli,
provocando enormi disagi. L’Imperatore Celeste ordinò così al proprio
arciere Hou Yi di scendere tra la gente per aiutarla a liberarsi. Hou Yi portò
con sé l’Arco Rosso donatogli dall’Imperatore, un sacco di frecce bianche
e la sua bellissima moglie Chang’E. Arrivato nel mondo, Hou Yi cercò
di persuadere i Dieci Soli ad uscire ogni giorno a turno, ma i Soli non lo
ascoltarono. Furioso, Hou Yi dette allora inizio alla sua lotta colpendoli
con le frecce finché rimase un solo Sole nel cielo. A causa delle gelosie
suscitate nelle altre divinità, l’Imperatore Celeste decise di cacciare
l’arciere e la moglie Chang’E mandandoli a vivere nel mondo umano.
Passato del tempo Hou Yi seppe che la divinità del monte Kunlun, la
Regina madre dell’Occidente, possedeva una medicina straordinaria che
permetteva di salire in cielo. Deciso ad ottenerla si mise in marcia e una volta giunto alla meta, la Regina gli con-
segnò l’ultima pillola rimasta raccomandandogli però di non mangiarla immediatamente, ma di attendere 12 mesi
osservando un particolare digiuno. Tuttavia la moglie ne poteva più di quella vita dura, allora una volta che Hou
Yi non era in casa, trovò la medicina e la inghiottì. All’improvviso si sentì molto leggera e si mise a salire in cielo,
raggiungendo alla fine la Luna. Arco e frecce in mano, Hou Yi la inseguì per mezzo cielo, ma un forte vento lo ri-
portò a casa. Hou Yi, ormai solo, cercava di consolarsi insegnando la sua arte ad alcuni volenterosi discepoli. Tra
questi ce n’era uno chiamato Feng Meng, che fece progressi molto rapidi, raggiungendo in breve un alto livello.
Ma secondo lui, finché Hou Yi era vivo, non poteva diventare il numero uno nel mondo, quindi una volta che
l’insegnante era ubriaco, lo trafisse di schiena con una freccia. Preso a compassione, l’Imperatore Celeste per-
mise all’arciere di ritornate in vita e di dimorare in un palazzo nel Sole. Marito e moglie si possono da allora vede-
re il 15° giorno dell’ottavo mese lunare. Chang’E e Hou Yi, simboli, rispettivamente della luna e del sole, sono di-
venuti espressione di yin e yang, negativo e positivo, buio e luce, femminile e maschile, ossia della dualità che
governa l’universo.
Ognuno di noi è una Luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro. (Mark Twain)
11 ATTUALITÀ

La comunità cinese nel Basso Feltrino


% sul I cittadini della repubblica popolare cinese, presenti da
Al 30
settembre
Maschi Femmine Totale qualche anno nelle nostre comunità, hanno conosciuto
totale nell’ultimo periodo una crescita importante, che li ha
Alano 104 106 210 6,87 portati a diventare una componente significativa della
popolazione in generale, ma anche in relazione alle
Quero 94 87 181 7,08 etnie presenti nei paesi. A Quero, per esempio, la
comunità cinese ha superato, seppur di poco, quella
Vas 13 12 25 2,94 marocchina, storicamente la più consistente. Una
Segusino 31 40 71 3,58 situazione che, di fatto, già si nota percorrendo le vie del
Basso Feltrino, lungo le quali sempre più facilmente si
Tot 242 245 487 5,76 incontrano cittadini dell’Estremo Oriente.

CRONACA

I novant’anni
di Corinna Curto
di Sandro Curto
Il prossimo 19 novembre la nostra abbonata di Roma Corinna Curto
compirà 90 anni. Originaria di Colmirano, dove, alla fine degli anni ’30
aveva svolto l’attività di sarta per un decennio, dopo il matrimonio nel
1949 con Bruno De Faveri “Valeri” si trasferì in Africa ad Asmara
(Eritrea), dove rimase per quasi trent’anni per poi rientrare in Italia e
sistemarsi a Roma, vicino ai figli Ornella ed Ermanno, salvo il periodo
estivo a Cornuda.

Nonostante l’età gode di ottima salute fisica e mentale e, come testimo-


nia la foto, dopo aver abbandonato ago e filo si dedica ora all’uncinetto.

Auguri zia e appuntamento col Tornado al traguardo del secolo.

Sergio & Graziella,


quarantacinque anni
assieme
di Alessandro Bagatella
Lo scorso 25 settembre i coniugi Masocco, Sergio e Gra-
ziella, attorniati dalle figlie, dai generi e dai cinque nipoti,
hanno festeggiato il loro 45° anniversario di matrimonio.
45 anni fa, infatti, pronunciarono quel fatidico sì, che han-
no mantenuto vivo rispettandosi e amandosi reciproca-
mente e amando la famiglia. Quella promessa è stata rin-
novata durante una funzione celebrata nella chiesa di
Sanzan dal parroco don Aldo Giazzon, che nell’omelia ha ricordato l’opera che Ser-
gio svolge per la comunità. Al termine un ricco pranzo al ristorante “San Fermo” di
Villaga di Feltre.

Matteo presenta Chiara


Un caro saluto a tutti i lettori del Tornado. Sono Matteo Mondin e, con immensa gio-
ia, voglio presentare la mia adorata sorellina Chiara, nata a Feltre il 21 settembre.
Auguriamo a mamma Erika, a papà Roberto, ai nonni, agli zii e a tutti quelli che ci
conoscono un mondo di bene.

Roberto ed Erika sono stati davvero fortunati: hanno avuto, come desideravano, la
femminuccia. Congratulazioni da parte della redazione ai genitori, con l’augurio di
tanta felicità alla piccola Chiara. Alessandro Bagatella
12 LETTERE AL TORNADO

COMUNE DI QUERO
Provincia di Belluno
32030 QUERO (BL) – Piazza Guglielmo Marconi n. 1 – Cod. Fisc. P.I. 00142890250
Quero, 16 settembre 2010
Alle famiglie di 32030 Q U E R O (Bl)
Caro Cittadino,
dopo quattro mesi dall’avvio del nuovo metodo “porta a porta” per la raccolta del rifiuto secco riteniamo doveroso in-
formarti di come sta andando questo importante progetto per la nostra Comunità.
L’obiettivo di diminuire drasticamente il secco è stato raggiunto; siamo passati in media dalle 38,3 ton. di secco raccol-
te nel luglio 2009 alle attuali 8,4 ton. . E fin qui tutto bene. Sul fronte della raccolta differenziata la Comunità querese
è passata dal 58,8% di rifiuto differenziato del periodo prima dell’inizio del porta a porta del secco all’attuale 80,13%
del giugno scorso. Il rifiuto maggiormente differenziato è l’umido seguito dalla plastica e lattine per finire con carta e ve-
tro. E’ proprio su questo settore (il rifiuto differenziato) che le cose non vanno proprio per il meglio.

Se da un lato la quantità del rifiuto differenziato è ottima, è la qualità dello stesso che non va per niente bene.
Purtroppo ci sono ancora troppe anomalie, o meglio cattive abitudini, nel conferimento del rifiuto differenziato nei
cassonetti stradali riservati alla plastica/imballaggi e lattine ed in quello dell’umido. Dalle analisi effettuate dalla CMF
sulla raccolta della plastica/imballaggi e lattine dai cassonetti stradali si evidenza che il 38% del loro contenuto non è a
norma. Nei contenitori stradali della plastica vengono introdotti altri rifiuti come l’umido, il vetro, i medicinali, i vestiti, le
scarpe, ecc. Questo comporta un danno economico al Comune che invece di ricavare 115,00 € a ton. per la raccolta di
questa tipologia di rifiuto differenziato, né dovrà pagare ben 155,00 a ton. solo perché una grossa fetta del rifiuto trova-
to nei cassonetti della plastica è di altra tipologia. Altre analisi effettuate sul contenuto del cassonetto riservato
all’umido stradale hanno evidenziato che assieme all’umido vengono trovate altre tipologie di rifiuto come libri, vestiti,
sassi e vetro. Il danno economico per il nostro Comune è che invece di pagare il conferimento dell’umido a circa 85,00
€ a ton. lo dovrà pagare a circa 175,00 € a ton. per il fatto che assieme all’umido ci sono altre tipologie di rifiuto che in-
vece di essere riciclato va a finire in discarica.
Serve quindi maggior attenzione da parte di tutti, maggior controllo e fin da subito alcuni accorgimenti tecnici:
• A partire dal prossimo mese di ottobre i cassonetti stradali della plastica e della carta verranno chiusi in modo da
rendere difficile l’introduzione di altri rifiuti;
• Le bacheche in legno posizionate nelle vicinanze delle isole ecologiche riporteranno notizie sulla corretta differen-
ziazione dei rifiuti (multilingua);
• Dal mese di ottobre inizieranno i controlli con telecamere mobili per scovare gli ecofurbi.
PER NON SBAGLIARE A DIFFERENZIARE IL RIFIUTO CHE PRODUCI NELLA TUA FAMIGLIA, TI CONSIGLIAMO
DI LEGGERE BENE L’ECODIZIONARIO CHE TI È STATO CONSEGNATO QUANDO HAI RITIRATO IL
BIDONCINO PER LA RACCOLTA DEL SECCO PORTA A PORTA. SE NON HAI PIÙ L’ECODIZIONARIO, VIENI IN
COMUNE, NE ABBIAMO ANCORA ALCUNE COPIE.
LE COSE CHE DOBBIAMO MIGLIORARE CON L’IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI
RACCOMANDAZIONI
¾ Differenziare meglio le materie prime: facendo un appropriato uso dei contenitori stradali del vetro, carta, plasti-
ca/imballaggi/lattine e umido;
¾ Nei contenitori stradali inserire solo il rifiuto differenziato, non altre tipologie di rifiuti;
¾ Nel contenitore stradale dell’umido non introdurre rifiuti di ogni specie, ma solo l’umido;
¾ I rifiuti di medie e grandi dimensioni vanno trasportati all’Ecocentro Comunale;
¾ Non lasciare per terra fuori dei cassonetti stradali sacchetti con rifiuti o altri rifiuti come televisori, cartoni, sedie in
plastica, cassette di legno o plastica;
¾ Leggere con attenzione il libretto “Eco-dizionario” che contiene tutte le informazioni per una corretta differenziazio-
ne dei rifiuti;
¾ Mantenere pulito il bidoncino in plastica per la raccolta del rifiuto secco porta a porta;
¾ Quando il bidoncino è pieno (non traboccante con il coperchio sollevato o con materiale disposto fuori del bidonci-
no) lo potrai collocare in strada, tutti i lunedì mattina dalle ore 6.00, nel luogo di raccolta che ti abbiamo già indica-
to. Il rifiuto secco va introdotto nei soli sacchetti gialli che ti sono stati consegnati;
¾ Esporre il bidoncino a seconda delle necessità, non pensare a sistemi alternativi per lo smaltimento del tuo rifiuto;
¾ Non manomettere il tuo bidoncino perché la mancata registrazione dello svuotamento darà luogo ad una segnala-
zione al Comune;
¾ Ti invitiamo a personalizzare il tuo bidoncino scrivendo il tuo nome nello spazio predisposto sul coperchio, evitando
di scambiarlo con altri;
¾ Non lasciare rifiuti fuori del bidoncino e non metterli nei bidoncini dei tuoi vicini di casa.
INIZIATIVE CHE A BREVE VERRANNO EFFETTUATE
Oltre a quanto già detto sopra, avvieremo dal prossimo mese di ottobre altre importanti iniziative:
¾ Collaborazione con la scuola elementare e media in tematica di raccolta differenziata, in modo da educare i nostri
ragazzi a mantenere in ordine e pulito il paese;
¾ Stiamo organizzando un film in tema di rifiuti che presenteremo questo inverno alla popolazione;
¾ I lavori di ampliamento dell’Ecocentro Comunale sono ormai giunti al termine. A breve saremo in grado di aumen-
tare l’offerta rifiuti differenziati presso l’Ecocentro e di conseguenzae potenzieremo gli orari di apertura. E’ nostra
intenzione organizzare un sistema a premi per le famiglie che utilizzeranno bene e maggiormente l’Ecocentro. Di
tutto ciò verrete messi al corrente tramite specifici avvisi.
13 LETTERE AL TORNADO

¾ Approvazione del nuovo regolamento sulla raccolta dei rifiuti;


¾ Il nuovo giornalino comunale “SetteVille@Informa” continuerà a tenere informata la cittadinanza su come sta an-
dando il progetto rifiuti;
¾ Le bacheche pubbliche, posizionate nei pressi delle isole ecologiche, riporteranno gli avvisi più importanti in tema
di rifiuti e raccolta differenziata sia in lingua italiana che in cinese, arabo, francese ed inglese.
TASSA RIFIUTI
Avrai certamente notato che dal mese di agosto la ditta incaricata allo svuotamento settimanale del bidoncino del sec-
co (porta a porta) sta registrando con sistema elettronico a raggi infrarossi gli svuotamenti, attraverso la lettura del co-
dice a barre riportato su ciascun bidoncino. Questo perché vogliamo verificare, nel periodo agosto-dicembre, il numero
medio di svuotamenti per i vari nuclei famigliari in modo da apportare una più equa suddivisione della tassa rifiuti per
ogni nucleo famigliare composto da 1, 2, 3, 4 o più persone.
Intanto dai primi calcoli effettuati per la preparazione del bilancio comunale 2011, possiamo confermare che
non ci sarà nessun aumento della tassa rifiuti.
IMPEGNIAMOCI E COLLABORIAMO PER RIDURRE AL MASSIMO IL RIFIUTO SECCO, DIFFERENZIANDO
TUTTO IL RESTO. IN QUESTO MODO RIUSCIREMO A MANTENERE IN ORDINE E PULITO IL PAESE E
MIGLIOREREMO L’AMBIENTE DI VITA PER I NOSTRI FIGLI.
Nel salutare e ringraziare per la collaborazione, ricordiamo che per ogni altro dubbio o informazione ci si può rivolgere
all’ Ufficio Tecnico, tel. n° 0439 781830-31.
L’ASSESSORE ALL’ECOLOGIA
(Alberto Coppe)

CRONACA

Ben arrivato
Pierfrancesco!
Lo scorso 18 febbraio è nato Pierfrancesco,
accolto con molto entusiasmo dalla sorellina
Enrica, di due anni, che vediamo in foto mentre
lo tiene in braccio per lo scatto destinato al
nostro giornale.

Grande la gioia anche per i genitori Genny


Specia, della frazione Schievenin di Quero, e
Massimo Adami.

Felicissimi anche i nonni Abele ed Elisa Adami


di Valdobbiadene, Armando e Nadia Specia di
Schievenin.

PITTORI PER GENERAZIONI!!!

Car. Edil
di Ferdinando Carraro
PITTORE RESTAURATORE
Via Roma - Quero (BL)
Cell. 339.2242637
14 LETTERE AL TORNADO

Lettera aperta
Considerazioni sulle rimostranze di alcuni genitori
in merito alla scuola dell’infanzia di Alano
Alano, 04-10-10
CONSIDERATA la riunione, tenutasi il 10 settembre 2010 presso la scuola dell’infanzia di Alano, durante la quale
ALCUNI tra i genitori dei 70 bambini che frequentano la scuola hanno aggredito verbalmente il dirigente scolastico, la
dottoressa Gina Doro, rea di aver riorganizzato i corsi della scuola dell’infanzia in sezioni miste, senza avviso e di aver
spostato due maestre dalla scuola materna di Alano a quella di Vas, accusata inoltre di aver scarsa sensibilità e di aver
provocato immani disagi psicologici nei bambini,
CONSTATATA l’assurdità di certi interventi e il modo arrogante e offensivo di chiedere spiegazioni da parte di certe
persone,
VORREMMO che fosse data voce anche al pensiero di noi sottoscritti genitori.
Innanzitutto ci chiediamo quali sono le competenze in materia di didattica del genitore che ha fomentato la polemica,
ancora prima di sentire, da parte delle maestre presenti all’assemblea, le dovute e valide motivazioni che hanno spinto
i docenti a riorganizzare la struttura didattica nella scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo? Per quali motivi ha
contestato a priori e per partito preso, tale cambiamento? Forse pensa che le maestre di Alano non siano all’altezza
del compito loro assegnato? Se è questo quello che pensa, lo dica apertamente e agisca di conseguenza.
A chi giova aver innescato una polemica inutile, dannosa e fuorviante, rasentando la calunnia?
¾ UNA POLEMICA INUTILE perché ai primi di settembre 2010 il collegio dei docenti, che ricordiamo essere
L’UNICO ORGANISMO COMPETENTE IN MATERIA DI DIDATTICA, ha deliberato, con il parere unanime di tutte
e 12 le insegnanti, di strutturare la scuola dell’infanzia in sezioni miste (non è stata la dirigente ad imporre tale
cambiamento ai genitori).
Ma già nell’ultimo consiglio di intersezione, svoltosi in giugno (quindi in presenza dei rappresentanti dei genitori e
non segretamente all’insaputa dei genitori) era stata comunicata da parte delle insegnanti l’intenzione di passare
dalle sezioni omogenee (bambini della stessa età) a sezioni eterogenee (bambini con età diversa), proposta che
logicamente doveva essere vagliata e approvata dal 1° collegio dei docenti del nuovo anno scolastico.
Questo tipo di organizzazione non è una novità, non è una sperimentazione, è consentita dalla legge, è in vigore in
altre scuole ed è un ulteriore miglioramento dell’offerta formativa. L’eterogeneità delle sezioni, infatti, consente di
allargare le esperienze e le opportunità di scambio, di confronto e di arricchimento anche mediante occasioni di
aiuto reciproco e di apprendimento socializzato (e tutto questo significa provocare disagio psicologico?).
Subito dopo il collegio dei docenti è stata convocata l’assemblea dei genitori per presentare la nuova
organizzazione. La dirigente ha spiegato chiaramente che questi sono stati i tempi, che questa è la prassi da
seguire per legge ed umanamente non si poteva fare diversamente.
¾ UNA POLEMICA DANNOSA, perché l’ignoranza e la cattiveria di alcuni
interventi (pochi per fortuna) hanno causato perplessità, sgomento e sdegno in
tutti gli altri genitori e nei docenti presenti. Cosa possono aver pensato le
maestre, sentendosi mettere in dubbio la loro capacità di insegnamento.
Per fortuna la dirigente scolastica non ha mai perso la calma. Dimostrando
eccellenti capacità professionali, ha risposto punto per punto a tutte le
osservazioni sollevate. Il suo alto senso del dovere e la passione con cui
lavora (come lo dimostra tutto il suo passato di insegnante) hanno evitato che
la situazione degenerasse. ALTRO CHE SCARSA SENSIBILITÀ NEI
CONFRONTI DEI BAMBINI!!!
¾ UNA POLEMICA FUORVIANTE, perché il vero obiettivo di alcuni genitori era
quello di mettere in grosse difficoltà la dirigente, colpevole di aver spostato due
maestre dalla scuola dell’infanzia di Alano a quella di Vas senza il loro
consenso, provocando, a loro dire, disagio nei bambini.
A tal proposito, come genitori desideriamo comunicare a tutti gli altri genitori
della scuola dell’infanzia di Alano quanto segue:
1°. Le modalità di assegnazione del personale docente (e quindi anche i
cambi di sede all'interno dell’istituto) sono disposti dal Dirigente scolastico.
La Dottoressa Doro ha seguito alla lettera la norma di legge e quindi non è
tenuta a rendere conto al singolo genitore del suo operato.
Ci risulta comunque che le due maestre abbiamo dato la loro disponibilità
all’assegnazione ad altro plesso.
2°. Noi genitori in seno alla scuola abbiamo i nostri rappresentanti, da noi
democraticamente eletti. Non ci risulta che questi abbiamo aderito alla
contestazione. Forse non sono d’accordo con i metodi usati per alimentare
questo clima conflittuale.
3°. Per il bene dei nostri figli, dovremo dare fiducia alle docenti e se hanno
proposto questa modalità organizzativa è perché vogliono migliorare il
servizio offerto ai bambini e non certo per metterli in difficoltà.
Infine, auspichiamo che questa contestazione abbia fine. Speriamo che, si giri
pagina, che si permetta alle insegnanti di lavorare in un clima di fiducia e di rispetto
per la loro professionalità e ai bambini di vivere l’esperienza della scuola
dell’infanzia con gioia e serenità.
Cordiali saluti
15 LETTERE AL TORNADO

Ats: nomina del Direttore


Il no del sindaco di Segusino
Voglio informare circa l'ultima assemblea tenutasi a Montebelluna per l'ATS In data 03 luglio 2007 è stata costituita
(12 Ottobre) tra i sindaci facenti parte per decidere, tra i vari punti, anche la la Società “Alto Trevigiano Servizi
nomina del nuovo direttore Generale. Si è trattato di nominare l'Ing. Durigon, S.r.l.”. con sede in Via Schiavonesca
già dipendente dell'Ats con una spesa di 60.000 euro l'anno, quale Direttore Priula N° 86 nel comune di Montebel-
Generale della medesima ditta con il raddoppio dello stipendio (anche di più) luna. L'Azienda ha come scopo princi-
portandolo a 130.000 euro. Già da tempo sono scettico su come si stanno pale il SERVIZIO IDRICO
delineando le cose per quanto riguarda i costi che sono lievitati di colpo per i INTEGRATO del territorio di compe-
cittadini e per i comuni che non sempre sono soddisfatti dei rimborsi derivanti tenza, che attualmente corrisponde ai
dalla cessione della rete e delle strutture tecnologiche. Purtroppo quando i 54 Comuni Soci.
Sindaci accorpano i servizi con la costituzione di nuove società che vanno a
gestire servizi primari, anzichè diminuire, aumentano i costi. Morale della favola: il sottoscritto non ha votato a favore
esprimendo voto contrario. Molti sindaci, prima del voto, mi davano ragione con "grugniti" e cenni della testa ma,
quando si è trattato di votare, tutti hanno votato a favore (tranne il sottoscritto ovviamente). Questo mi preoccupa, tenu-
to conto che, fatto il "papa" bisognerà nominare "i vassalli, valvassori e valvassini". . E' una situazione paradossale e
pericolosa che deve essere fermata, tenuto conto che i sindaci sono chiamati, all'interno delle loro realtà, ad adottare
risparmi dettati non solo dalle leggi ma anche dalle necessità, avendo tra le loro fila funzionari con qualifica dirigenziale
non certo con questi stipendi!!!. Non si tratta di una azienda privata nel libero mercato, ma di una azienda che ha il
monopolio nella gestione dell'acqua i cui titolari sono gli stessi sindaci che non possono "cambiare" registro politico nel-
le scelte gestionali, specialmente in termini di costi.
Già crescono gli insoluti per i pagamenti con persone che fanno fatica a finire il mese e noi andiamo ad aggravare i co-
sti con queste scelte. La gente lo deve sapere e noi Sindaci dobbiamo assumerci le nostre responsabilità.
Guido Lio – sindaco di Segusino

COME ERAVAMO

Ragazzi di
Schievenin
Segnalazione di Andrea Mondin

Il nostro abbonato desidera condividere questi ricordi di scuola.


Sopra, in piedi da sinistra: Michela Mondin, Fabio Specia, Paola
Specia, Alex Geronazzo, Mirko Specia, Maria Roman, Andrea Mondin.
Seduti, da Sx: Nicola Schievenin, Elena Mondin, Igor Specia.
Nella foto a fianco: Da Sx: Agnese Spezia, Nicola Schievenin, Vania
Specia, Genny Specia.

ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) Lo scatto di questa copertina è del nostro nuovo abbonato querese Tristano Dal Canton. Bei ricci di castagne ri-
presi in località Cilladon, in Comune di Quero, proprio ai piedi del famoso Castegner del Balech. Erano le ore 14 pomeri-
diane del 15 ottobre scorso e Tristano ha usato per questa suggestiva foto una Fotocamera Sanyo, che vanta una capa-
cità di 12 megapixel. La foto ci ricorda l’attualità del frutto, in questa stagione, e anche la preoccupazione di coloro che
coltivano castagni, alle prese con l’insidia della malattia, denunciata anche su queste pagine, provocata dalla cosiddetta
vespa cinese (Dryocosmus kuriphilus). Quest’anno la produzione ha subito un calo piuttosto consistente, con riflessi an-
che sui prezzi del prodotto. La speranza è che si riesca a controllare il proliferare del dannoso imenottero.
.
16 LETTERE AL TORNADO

A proposito di “sirache”…
QUANDO A TIRARLE E’ IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
La mia “articolessa” apparsa nel precedente numero del “Tornado” ha fatto scalpore. Non solo è stata gratificante per
l’autore, grazie ai davvero tanti consensi che ha ricevuto, ma perché è uscita in concomitanza con il clamoroso exploit
del nostro premier che, il 1° ottobre scorso, si è esibito in una sconvolgente bestemmia in diretta tv, pronunciando
“coram populo” il fatidico “porco d…”. Vale la pena di rammentare che una “bestemmia” come questa è costata la
radiazione dalla Rai a dalla Fininvest a quanti avevano osato l’inosabile prima di lui. Se corrisponde a verità che tutti i
cittadini italiani sono uguali davanti alla legge (ma c’è ancora qualcuno che crede alle fate, alla befana o al mago
Otelma?) adesso il nostro capo del Governo dovrebbe essere (finalmente) invitato a scegliersi una delle sue ville e
rimanerci. E di ville… A meno che non si autoassolva anche lui, come fa Bossi, chiedendo scusa ogniqualvolta dice
una fregnaccia. Ma il nostro premier (a differenza del Bossi che non perde occasione per celebrare riti pagani con
l’acqua del Po e relative ampolline celtiche) si dichiara cattolico apostolico romano, tant’è che, nonostante sia divorziato,
gli è stato consentito di fare la comunione, per la sua bestemmia non può limitarsi a chiedere venia o a riderci sopra.
Non vuole andarsene? Almeno sia costretto, in alternativa, a partecipare a un triduo, a 8 novene, a 3 rogazioni, alla
recita di 25 rosari, 25 giaculatorie, 20 atti di dolore, e a 2 anni di clausura in uno dei suoi castelli esotici, a pane ed
acqua e in glorificante compagnia di Cicchitto e Capezzone. Ah, dimenticavo: niente escort!
A proposito della bestemmia presidenziale, voglio farvi conoscere, se non lo avete già letto sul “Corriere delle Alpi” del 2
ottobre, l’opinione del noto scrittore e giornalista Ferdinando Camon. Piero Piccolotto

Un insulto agli italiani per far ridere


La bestemmia di Silvio non è perdonabile!
La bestemmia di Silvio Berlusconi è distinta e netta come una folgore: sta parlando a dei militari, loro lo
ascoltano estasiati. Quando mai avranno ancora un capo di governo che scherza come un amicone? Lui
finisce con una barzelletta, la barzelletta finisce con una bestemmia forte e chiara, la più classica e la più
blasfema delle bestemmie del popolo delle suburre: “Porco…”. La pronuncia con un godimento maligno,
come quel personaggio condannato di Dante che nell’Inferno fa con le mani un gesto osceno ed esclama:
“Togli, Dio, che a te le squadro!”. Sul dannato di Dante piombano serpenti a incenerirlo, sul bestemmiatore
Berlusconi piomba un coro di risate gaudiose, grasse, e lui, sotto quella valanga di risate, si curva
all’indietro come se fosse travolto, la gioia del gruppo lo sommerge. E così, oltre al presidente puttaniere,
registrato mentre fa sesso con prostitute scelte e pagate da altri, mentre comincia, mentre finisce, mentre va
in bagno, mentre si fa da solo i complimenti, oltre al presidente implicato in tanti processi, per i più svariati
reati, abbiamo anche un presidente bestemmiatore.
E’ la bestemmia più sconcia e oltraggiosa che ci sia capitato di sentire. Perché non è la bestemmia
dell’avvinazzato, in cui non senti la voce dell’uomo ma la voce del vino, non è la bestemmia sfuggita come
improperio dalla bocca di chi patisce un trauma improvviso, una martellata, un pestone, cattiva abitudine e
indizio di una incultura di fondo, ma è la bestemmia calma, ponzata, usata a scopo oratorio, per far ridere di
più chi ascolta, trastullarlo, buttargli davanti qualcosa di goffo, di comico, di risibile, su cui sghignazzare
insieme; il Dio sotto forma di porco. In Italia. Non paese cattolico, ma centro del cattolicesimo. Da parte
del capo del governo. Un uomo che si professa cattolico. Che fa la comunione pubblicamente. Ripreso dalle
tv. Per dire alla grande massa dei cattolici che lo vedono, che è una grande massa di votanti: “Votate me,
sono come voi, pratico la vostra religione, eccomi qui, inginocchiato a ricevere il Dio in cui anche voi
credete, non votate gli altri, che sono comunisti, sono atei, non credono nel vostro Dio, dichiarano che non
c’è”.
Deve essere un supercattolico, se ha il permesso di fare, lui divorziato, la comunione che agli altri
divorziati non è concessa. Chissà cos’ha garantito, per ottenere quel permesso. Qualunque cosa abbia
promesso, moltiplicare le scuole confessionali, aumentare il sostegno alla Chiesa, al clero, dare esempio di
pratica cattolica, vien spazzata via da questa bestemmia pubblica, sana, grassa, ridente, gioiosa, aperta, uno
sprizzo di allegria profanatoria, uno sputo in faccia al Padreterno. Curvandosi indietro per il divertimento,
si trova con la faccia in su, proprio come il bestemmiatore di Dante quando “le squadra” dritte al cielo.
Ogni bestemmia è figlia di una doppia miseria, una miseria culturale e una miseria morale. Se ce l’hai con
Dio e vuoi toglierlo di mezzo, puoi “decapitarlo” col ragionamento, mostrando che non c’è. Ma il filosofo
che non crede non offende nessuno. L’ubriaco che bestemmia offende tutti, credenti e no. Ci sono tante
persone, oggi ma in tutta la storia, da duemila anni in qua, che ritenevano una colpa anche solo pronunciare
senza necessità quel nome che Berlusconi ha insozzato, accostandolo al porco. E non sono persone peggiori
di Berlusconi. Non dico come governante, ma anche come semplice uomo, Berlusconi non ha nessun diritto
di insultarle insultando ciò in cui credono. Prima chiede loro il voto, in nome dei loro valori, e poi sputa su
quei valori, e quindi su loro.
Adesso chiederà scusa. Ma questa cosa non è scusabile. Molto semplicemente non doveva accadere.
Ferdinando Camon
CHI E’ FERDINANDO CAMON
Nasce a Montagnana (Padova) nel 1935. Autore di circa 20 libri, racconta la morte della civiltà contadina,
la psicanalisi, il terrorismo, il problema degli extracomunitari e dello scontro fra le civiltà. Brillante
giornalista, è editorialista de “La Stampa” e scrive sui giornali dell’Editoriale “L’Espresso”. Premio Strega
1978.
Alimentari Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)
PUTTON GABRIELE Tel. 0439 789388
18 CALCIO

Calcio - Seconda Categoria


Giuseppe Prosdocimo si dimette.
Piave Tegorzo ad Enrico De Faveri
di Cristiano Mazzoni
Il pesante 6 a 1 interno subito dall’Altivolese Maser ha causato un vero terremoto alla Piave Tegorzo. Infatti al termine
della partita, in serata, sono arrivate le dimissioni irrevocabili del mister Giuseppe Prosdocimo. Contattato
telefonicamente sulle proprie dimissioni l’ex mister Giuseppe Prosdocimo chiariva che aveva rassegnato le dimissioni
per dare una scossa all’ambiente. Non riusciva a capire l’involuzione della sua squadra capace di un ottimo inizio
stagione e poi affossata da 5 sconfitte consecutive culminate con la pessima prestazione offerta contro l’Altivolese
Maser. Da qui il suo gesto con l’intenzione di far emergere, se mai ve ne
erano state, eventuali frizioni all’interno dello spogliatoio. Il Consiglio Direttivo
della società riunitosi il lunedì sera successivo accoglieva le dimissioni e
nominava il martedì come suo successore l’alanese Enrico De Faveri
sebbene su alcuni quotidiani locali veniva dato come nuovo allenatore della
squadra Alberto Martignon amico e giocatore di Giuseppe Prosdocimo ai
tempi del Segusino. Il motivo di questo errore non è dato saperlo comunque
sta di fatto che ora a sedersi sulla panchina della Piave Tegorzo sarà Enrico
De Faveri, già allenatore per un periodo della Piave Tegorzo nella stagione
sportiva 1999/2000. L’avvio del nuovo mister non è stato dei più felici in
quanto al pareggio in Coppa Veneto con la Ztll Sinistra Piave è seguita la
sconfitta (quinta consecutiva) sul difficile campo del San Vittore. Ma la tempra
di Enrico De Faveri è nota a tutti e siamo sicuri che al più presto riuscirà a
trovare il bandolo della matassa. In bocca al lupo mister!
I prossimi impegni vedranno la Piave Tegorzo in casa mercoledì 3 novembre
ore 20:30 contro il Ponte nelle Alpi per l’ultimo impegno del 2° Turno di Coppa
Veneto, quindi domenica 7 novembre ore 14:30 farà visita al Santa Croce, poi
in quella successiva ospiterà a Segusino l’Arsiè mentre domenica 28 si
Il difensore Enrico Sacco recherà a Spineda.
2a GIORNATA – 2° TURNO COPPA VENETO: Piave Tegorzo – Ztll Sinistra Piave 4 a 4
E’ iniziata con un divertente pareggio la nuova avventura in panchina di Enrico De Faveri. Infatti Piave Tegorzo e Ztll
Sinistra Piave hanno diviso la posta chiudendo la partita con uno scoppiettante 4 a 4. Un pareggio che però, visto il
risultato dell’altro match del girone, ha decretato l’eliminazione della Piave Tegorzo dalla competizione. Partivano forte
i padroni di casa che siglavano due gol in un minuto dapprima al 4° con Matteo Codemo e poi al 5° con Luca Gallon. Al
20° gli ospiti accorciavano le distanze con Viel ma cinque minuti dopo Federico Meneghin ristabiliva le distanze. La
gara era vivace e nei minuti finali del primo tempo la Ztll Sinistra Piave acciuffava il pareggio grazie alle reti di De
Battisti al 38° e di Scarton al 40°. Nella ripresa le squadre continuavano a creare opportunità da rete e dopo il nuovo
vantaggio locale all’11° di Andrea Coppe giungeva la risposta al 26° di Taverner che sanciva su rigore il definitivo
pareggio.
CLASSIFICA GIRONE “O” COPPA VENETO:
Auronzo 6 Ztll Sinistra Piave 4, Piave Tegorzo 1, Ponte nelle Alpi 0.
5a GIORNATA CAMPIONATO: Piave Tegorzo – Altivolese Maser 1 a 6
Brutta sconfitta per la Piave Tegorzo che sul campo amico deve cedere di schianto subendo un pesante 6 a 1 da
un’ottima Altivolese Maser dimostratasi squadra solida, ben attrezzata, capace di imbastire ottime trame di gioco e che
sicuramente potrà dire la sua per la conquista del titolo finale. E’ invece vera debacle per la squadra di mister Giuseppe
Prosdocimo lontana parente da quella vista in coppa e ad inizio campionato che ben aveva impressionato e che ora
invece sembra aver smarrito oltre al gioco anche quel carattere battagliero che l’aveva sempre contraddistinta. E dire
che i locali avevano iniziato il match col piglio giusto riuscendo pure a passare in vantaggio per primi. Era il 14° quando
Paolo Scopel con un passaggio filtrante lanciava in area Luca Gallon che veniva atterrato da Lazzaro per il giusto rigore
che lo stesso Paolo Scopel trasformava con freddezza. Cinque minuti dopo i padroni di casa sfioravano addirittura il
raddoppio quando ancora Luca Gallon in acrobazia disegnava una palombella che sfiorava la traversa con Cimolin
battuto. Lo scampato pericolo destava gli ospiti che iniziavano a macinare gioco prendendo possesso del centrocampo
con la Piave Tegorzo che invece lentamente scompariva dal campo. E al 32° l’Altivolese Maser perveniva al meritato
pareggio grazie a Bittante la cui punizione dai 20 metri a superare la barriera si infilava nell’angolino basso con Giulio
De Faveri non proprio esente da colpe. Gli ospiti continuavano a premere e al 39° operavano il sorpasso al termine di
una bell’azione corale orchestrata da Bittante e Cunial e finalizzata da Dametto. Un minuto dopo Federico Meneghin
cercava il pareggio ma il suo tiro dal limite si spegneva sul fondo. E al 43° erano ancora gli ospiti ad andare a segno
nuovamente con Bittante che solo davanti al portiere era lesto a sfruttare una caparbia azione del dirompente Dametto.
Nella ripresa ci si attendeva una reazione dei padroni di casa che invece crollavano definitivamente sotto i colpi della
cinica Altivolese Maser che andava a segno per altre tre volte. Dapprima all’8° sugli sviluppi di un calcio d’angolo con
un’incornata di Bastasin che deviata da un difensore metteva fuori causa Giulio De Faveri, poi all’11° su azione di
contropiede manovrata da Cunial e finalizzata da Dametto e quindi al 34° grazie ad un’azione personale di Bittante che
siglava la tripletta personale.
6a GIORNATA CAMPIONATO: San Vittore – Piave Tegorzo 2 a 1
Sconfitta immeritata per la Piave Tegorzo che sul campo di Anzù è stata superata di misura dal San Vittore. Una
sconfitta giunta al termine di una gara ben interpretata dalla squadra di Enrico De Faveri ma condizionata da un
arbitraggio un po’ troppo ad appannaggio locale soprattutto nella gestione dei cartellini sebbene gli espulsi siano stati
19 CALCIO

due per parte con pure entrambi gli allenatori allontanati dal campo. Partiva bene la Piave Tegorzo che dapprima si
rendeva pericolosa con un tiro di Luca Gallon, servito da Andrea Coppe, deviato in angolo da un difensore e poi con
una botta di Matteo Codemo che costringeva Zatta a rifugiarsi in angolo. Nel finale di tempo la Piave Tegorzo si
vedeva negare un rigore e sul capovolgimento di fronte i locali al 42° passavano in vantaggio con Cossalter. Nella
ripresa gli ospiti entravano in campo ancor più determinati ed al 9° pervenivano al meritato pareggio quando Dall’Asen
atterrava in area Matteo Codemo: espulsione e rigore che Paolo Scopel trasformava con freddezza. Al 15° Zatta si
superava sul tiro di Mirko Schievenin mentre al 21° era Diego Codemo a stendere Rizzo in area per il penalty che
Colmanet non falliva. Poi, causa anche il terreno reso pesante dalla pioggia ed alcune messe in scena dei locali, la
partita si innervosiva. Ne facevano le spese i due mister allontanati dall’arbitro per proteste, Matteo Codemo e Maset
espulsi per somma di ammonizioni dopo un battibecco e sul finire del tempo Enrico Sacco.
CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 6a GIORNATA:
Eurocalcio 15, Altivolese Maser 14, Valdosport 11, San Vittore – Angarano – Cassola – Bessica – Campolongo 10,
Riese Vallà 9, Santa Croce 8, Valbrenta 7, Eagles Pedemontana 6, Arsiè 5, Spineda – Piave Tegorzo 3, Foen 2.

LETTERE AL TORNADO

Studio di psicologia clinica e psicoterapia


nel Basso Feltrino
Lo STUDIO nasce dalla collaborazione di due professioniste, Elena Galiano e Simona Dalla Pria, che
dopo il conseguimento della laurea in Psicologia si sono successivamente specializzate presso la
Scuola Quadriennale Superiore IFREP di Mestre - Istituto di Formazione e Ricerca per Educatori e
Psicoterapeuti. La Scuola di Specializzazione che hanno frequentato fa specifico riferimento ai seguenti
modelli di intervento in ambito psicologico: Esperienziale, Comportamentale, Cognitivo, Interpersonale,
Psicodinamico, con speciale focalizzazione sull'Analisi Transazionale. I principi che guidano questi
modelli sono: il rispetto della libertà e della responsabilità della persona per le scelte che fa, il considerare la persona
come centro di riferimento per qualsiasi intervento, l'importanza del terapeuta come co-creatore responsabile, con il
proprio paziente, delle modalità di intervento più efficaci. Ciò significa che nella relazione e attraverso la relazione con
il terapeuta, la persona può riconoscere in sé le risorse utili ad affrontare un momento critico della propria vita, come
parte attiva e promotrice del proprio benessere. Il lavoro terapeutico è finalizzato a:
• far sì che la persona riconosca e gestisca in modo più efficace blocchi e limiti interiori,
• sostenere la persona nell’attivare le proprie risorse,
• fa acquisire alla persona una maggior consapevolezza di sé, al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati ed
imparare a vivere in modo autonomo, libero e spontaneo.
Si parla di consulenza psicologica quando il problema è circoscritto ad un'area specifica di funzionamento: è un per-
corso a breve termine finalizzato alla comprensione della situazione problematica e all'identificazione delle strategie di
risoluzione che la persona ha a disposizione.
Si parla invece di psicoterapia quando il disagio è più importante ed interessa diverse aree della vita: è un percorso
a lungo termine che promuove un cambiamento avente lo scopo di conseguire un'autonomia consapevole.
Integrando le competenze delle due professioniste, lo STUDIO si occupa di:
• valutazione psicodiagnostica • difficoltà della sfera personale e relazionale
• problematiche genitoriali • consulenza e sostegno psicologico individuale
• psicoterapia
Il servizio è rivolto a: • adolescenti • adulti (singoli o coppie di genitori)
In ambito educativo lo STUDIO propone percorsi individuali o in piccoli gruppi, dedicati all’apprendimento delle abilità
di studio, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace ed efficiente.
Il servizio è rivolto a: • bambini e ragazzi in età scolare

Lo studio si trova a Quero in Via per Schievenin nr. 2


Si riceve su appuntamento contattando i seguenti recapiti:
Dott.ssa Elena Galiano Dott.ssa Simona Dalla Pria
Psicoterapeuta – Analista Transazionale Psicoterapeuta – Analista Transazionale
Cell. 333 2563300 Cell. 333 9599954

Il Mercatino
Vendo casa a Cilladon con terreno ( ex scuola) a 20.000 euro.
Per informazioni telefonare al n° cell 329.0259670

Vendo abitazione in località Tessere (Comune di Alano di Piave).


Per informazioni telefonare al 0187300940 o scrivere a: Tessaro Sergio – Via Sarzanello 260/L – 19038 Sarzana (Sp)
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A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS - VIA ROMA 29 32030 QUERO 0439.787861

ATTORNO AL CAMINETTO, FRA UN TRIPUDIO DI TORTE


Mai visti tanti festeggiati tutti in una volta. Una trentina di belle facce sorridenti, consapevoli della loro fortuna di ritrovarsi
anche quest’anno in allegra compagnia. E’ vero, qualcuno ha qualche acciacco, qualcun altro si sente talmente
appesantito da tutti gli anni che ha sulla groppa
che ne cederebbe volentieri una dozzina al
miglior offerente. Ma l’importante è esserci,
condividere una fetta di torta e un buon bicchiere
di rosso in barba alla glicemia, scambiarsi le
ultime novità, cedendo magari al piacere
pruriginoso del “gossip”, quello che più
comunemente si chiama la “ciàcola” o “i diss, i à
dit”. Grazie al numero altissimo di festeggiati,
anche l’afflusso di torte e di dolci vari è stato
imponente, al punto che, nonostante l’appetito e
la golosità dei nostri commensali, non siamo
riusciti a far fuori tutto. Ovviamente la dirigenza
del circolo ha disposto la distribuzione di quanto
rimasto a favore di enti o famiglie della zona.
Moltissimi e di buona qualità i “ricchi premi”
sorteggiati nella sottoscrizione di solidarietà, e
altrettanto “vibranti” i cori diretti da Ugo-la d’oro.
La prossima festa di compleanno, dedicata ai
nati in novembre, avrà luogo domenica 21
novembre in occasione della festa “del baccalà”
che si terrà presso la sala delle associazioni di
Quero.
NELLA FOTO:
In prima fila: Bruno Melchiori, Angelica Spada, Renata Mazzocco, Clara Mazzier, Isolina Nani, Giacomo Berton, Clara
Mazzocco, Giuseppina Dal Canton, Silvia Mondin, Gigliola Canzi. In seconda fila: Ugo De Toffol (seminascosto),
Alessandra Buttol, MariaRita Rento, Antonietta D’Ambros, Reginetta Codemo, Silvana Prosdocimo, Maria Cimolato. In
terza fila: Piero Piccolotto, Lino Zanella, Nadia Menin, Giuseppe Ceccato, Ottavia Rossa, Corrado Benvenuti, Rocco
Zucchetto, Dorinda Vettor, Corona Mondin e Mariangela Fioravanti.
La foto è della nostra reporter freelance Gigliola Canzi. N.B. Nella foto dei festeggiati si è infilata una “intrusa” che
passava di là per caso. Divertitevi a cercarla.

CIAO, TINA!
Da alcuni giorni Annunziata Procino Silvestri non è più con noi. Per tanti anni socia del nostro circolo Auser, Tina
(perché così è conosciuta) è una persona solare, affabile, amante della compagnia, della conversazione. Sempre
presente alle nostre feste, partecipa volentieri ai canti, ai giochi e, quando capita, anche ai balli. Dietro a questa allegria
Tina nasconde una vita non facile. Perde la madre che è ancora bambina, riesce a sottrarsi alle prepotenze di un padre
tiranno. Incontra Angelo Silvestri che se la porta quassù da Maddaloni,
grosso centro in provincia di Caserta. Non torna più al suo paese natale,
ma porta con sé le canzoni della sua terra, che ama cantare sia in
occasione delle nostre feste sia quando, seduti sulla panchina vicino a
casa sua, improvvisiamo piccoli festival della melodia napoletana. Su
quella panchina trascorriamo ore intere ad ascoltare i suoi ricordi, spesso
tristi, sempre impregnati di quella malinconica nostalgia che è tipica della
gente del nostro Sud. Tina ha due figli, che a loro volta le regalano sei
nipoti. Tocca a Lisa dare l’estremo addio alla nonna durante le esequie. E’
un affettuoso commiato in cui l’umanità e la bontà di “nonna Tina”,
accompagnate da una fede sincera e dall’affetto per Angelo, per i figli e per
i nipoti, sono ricordate con parole accorate e struggenti. «Da giovane
donna - ricorda Lisa - hai lasciato la tua adorata terra del sud, della quale
hai avuto sempre nostalgia, per sposare il nonno. Qui, tanti pregiudizi del
tempo non ti hanno reso la vita facile, ma nel tuo cuore semplice il rancore
non è mai entrato». Quando Tina esce dalla chiesa affollata per essere
accompagnata alla sepoltura cade una fitta pioggia. In un momento così
triste mi tornano alla mente le toccanti parole di una vecchia canzone di
Libero Bovio che fa parte del repertorio di Tina: “Tu staje malata e cante -
tu staje murenno e cante … E se fa fredda l’aria - e se fa cupo ‘o cielo - e
tu, dint’a stu ggelo - tu sola, cante e muore … - Giesù, ma comme chiove!”.

Piero P.
Al carissimo socio Angelo, ai figli Franco e Mauro, ai nipoti e ai parenti, le
condoglianze più sentite da tutti i soci del circolo Auser.
21

DOMENICA 21 NOVEMBRE
alle ore 12,30 - presso la sala delle associazioni di Quero

PRANZO DEL BACCALA’


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SEGUIRA’ LA

festa dei compleanni


in onore dei soci nati nel mese di novembre
CON BRINDISI, APPLAUSI E… TANTE TORTE.
E, INOLTRE, LA TRADIZIONALE
SOTTOSCRIZIONE PER LA SOLIDARIETA’
CON RICCHI PREMI CHE DI PIU’ NON SI PUO’

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perche’ con l’Auser si sta bene insieme!

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22 CRONACA

In memoria di Gino Berton


(M.M.) Gino è mancato ai suoi cari il 1 settembre scorso, dopo un lungo periodo di malattia. Lo
ricordiamo su queste pagine con le parole dell’associazione ex-emigranti, che sono state lette
in occasione del suo funerale e che rappresentano un sentito saluto ad una persona che si è
spesa in attività di solidarietà e volontariato. Oltre che nell’associazione Bellunesi nel mondo,
sezione di Quero, Gino è stato anche presidente della sezione querese dei donatori volontari
del sangue, aveva cantato con il “Coro de Lan”, con il coro “La Rocchetta” di Anzù e con il
coro parrocchiale di Quero. Era socio del locale gruppo Alpini “Monte Cornella”. Con l’Auser
aveva speso parte del suo tempo svolgendo funzioni di nonno vigile. Non si tirava indietro,
insomma, se c’era da dare una mano. Una sensibilità che gli derivava anche dal suo passato
di emigrante in Olanda, Svizzera, Australia, durante il quale ha certamente imparato che l’aiuto
reciproco è una vera medicina per affrontare la vita e che nei fatti si misura il senso compiuto
delle parole amore e solidarietà. Ricordiamo lui ed il suo esempio, vicini ancora una volta al
dolore della moglie Maria e dei figli Luciana e Gianni.
Quero 4 settembre 2010
Il Direttivo e i soci tutti della Famiglia ex Emigranti di Quero, sezione locale dell’associazione Bellunesi nel Mondo, deside-
rano porgere l’ultimo saluto al Presidente Onorario, Luigi Berton, per tutti familiarmente Gino, e ringraziarlo, ancora una
volta, per il suo generoso operato. In un’associazione, la carica di presidente onorario è un riconoscimento speciale, confe-
rito, in segno di gratitudine, a chi si è impegnato nell’attività sociale e nel perseguimento dei suoi scopi con grande dedi-
zione e spirito di servizio. E, come è noto a molti, è quanto Gino ha fatto per l’associazione ex emigranti di Quero.
Quest’anno ricorre il 40° di fondazione. Gino era nel gruppo di ex emigranti che nel 1970 ha istituito l’associazione. Pochi
anni dopo è diventato Presidente e ha continuato ad esserlo per ben trentanni, fino agli inizi del Duemila. Sotto la sua gui-
da, l’associazione si è impegnata per facilitare il reinserimento in paese degli emigranti, trovando loro un lavoro, una casa
e successivamente si è adoperata, perché la comunità di Quero avesse un segno tangibile del proprio passato
d’emigrazione, a perenne ricordo del sacrificio di molti: un Monumento all’Emigrante. Opera realizzata e inaugurata nel
1985 – 25 anni fa, altro anniversario importante. Quando, negli ultimi anni, affidata ad altri la direzione dell’associazione,
Gino avrebbe potuto godersi meritatamente la carica onorifica, libero da impegni e responsabilità, la salute è purtroppo ve-
nuta meno e la malattia, inesorabilmente, lo ha minato con grandi sofferenze. Si uniscono a noi, nel saluto a Gino e
nell’esprimere cordoglio a familiari e parenti, alla moglie Maria, che ha condiviso con lui l’impegno nell’associazione, i rap-
presentanti della sede di Belluno di Bellunesi nel Mondo e le associazioni di ex emigranti dei paesi vicini, che ringraziamo
per la presenza. È un periodo di lutti per la nostra associazione. Due settimane fa ci ha lasciato un componente del diretti-
vo, Dario Zanolla, e altri soci sono mancati nei mesi scorsi. Il nostro Monumento all’Emigrante è una lastra in pietra nella
quale è scavata la figura di un uomo che saluta, pronto al viaggio con una valigia in mano. Guardando il monumento, oggi,
sembra quasi di scorgere Gino e tutti gli altri, che, ad uno a uno, ci salutano. A darci reciproco sostegno, nel momento di
una partenza, è la speranza di rivedere, di rincontrare chi ci lascia. ARRIVEDERCI, PRESIDENTE!

LETTERE AL TORNADO

Il sindaco visita i presidi slow food


al Salone Internazionale del gusto di Torino
Il Sindaco di Feltre, Sen. Gianvittore Vaccari, ha visitato nel fine settimana l’ottava edizione del
Salone internazionale del Gusto che si è
appena conclusa a Torino, e con particolare
interesse la parte dedicata ai Presidi di Slow Food ed ai prodotti tipici
locali. La visita è stata una piacevole occasione sia per cogliere
suggerimenti, indicazioni e spunti interessanti da sviluppare anche nel
territorio feltrino, sia per sostenere i Presidi Veneti presenti alla Fiera
ed in special modo i nostri operatori locali. Il contrassegno Slow Food
è infatti una garanzia importante per il consumatore; garantisce che il
prodotto è improntato al rispetto della tradizione e della sostenibilità
ambientale, nonché - tra le proprie attività - Slow Food si adopera per
la tutela dei prodotti a rischio di estinzione e legati alla memoria e
all'identità culturale. Si allegano le foto della visita agli stand dei nostri
prodotti: del mais sponcio, del fagiolo gialet e dell'antico orzo delle
valli bellunesi.
Servizio Cultura / Politiche giovanili - Ufficio Stampa

Comunicato
Stampa
26 ottobre
2010
23 ASTERISCO

Grazie
a Franco Secci e Meri Gallina

Il Tornado
in Polinesia!
(s.for.) Ce lo avevano promesso,
e sono stati di parola: ecco le fo-
to, con tanto di copia del Tornado
al seguito, che Franco Secci e
Meri Gallina hanno scattato nella
Polinesia francese, durante il loro
recente viaggio di nozze. Franco
& Meri, che risiedono a Fener, si
sono sposati lo scorso 4 settem-
bre (vedi foto a sinistra) e, il gior-
no dopo, sono volati alla volta di
questo “paradiso terrestre” situato
nel Pacifico meridionale, dove si

sono fermati per tre settimane, alla scoperta delle splendide iso-
le che lo compongono, tra cui Tahiti, la più vasta e la più popola-
ta. Ringraziamo Franco & Meri per il graditissimo pensiero e auguriamo loro, coppia ormai consolidata da anni, an-
cora tanta tanta tanta felicità. (Per chi volesse godersi le bellezze della Polinesia francese, ricordiamo che Franco
Secci ha messo in rete, su Facebook, moltissime foto del suo viaggio, con panorami decisamente mozzafiato).

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24 CRONACA

I nostri primi 60 anni


di Renata Mazzocco
Difficile mettere insieme tutti i neo
sessantenni per una giornata da
festeggiare in allegria, data la nostra
verde età molti ancora lavorano, altri
hanno impegni con i nipoti e qualche
acciacco, diciamolo pure, a
qualcuno non manca. Ma alla fine il
16 ottobre 35 baldi giovani del
Basso Feltrino sono partiti alla volta
di Lignano. Prima tappa Aquileia
dove una giovane e preparata guida ci ha riportato indietro nei secoli, quando
la città era un importante porto fluviale della metà del 1° secolo d.C., mentre
era imperatore Claudio. Le varie devastazioni dei barbari, di Attila prima e
degli Ungarici poi, non piegarono la splendida Aquileia che tra l’XI e il XV
secolo risorse quale centro politico, e il suo ruolo di crocevia si rinnovò con il
transito dei pellegrini verso Roma, Costantinopoli e Gerusalemme. Anche la
Basilica subì numerose trasformazioni e abbiamo potuto ammirare il bellissi-
mo pavimento in mosaico del IV secolo, ricco di motivi simbolici e molto ben
conservato.
Particolarmente interessanti i resti
delle ricche case patrizie che nulla
avevano da invidiare alle belle abita-
zioni dei giorni nostri. Colti dagli
stimoli della fame siamo tornati ai
giorni nostri per trasferirci alla Fattoria
dei gelsi dove, a suon di musica,
abbiamo gustato degli ottimi piatti a
base di pesce. Qualche fanciulla si è
scatenata in un twist e non sono
mancati valzer e tango per gli amanti
del liscio. Prima del rientro, una
passeggiata sul lungomare per
respirare un po’ d’aria iodata ( fa
bene alla salute) e perché no, per un
bagno fuori stagione per i più
coraggiosi. Insomma davvero una
bella giornata all’insegna dell’allegria
e del buonumore finita tra canti e
scherzi e con la promessa di in-
contrarci ancora, magari il prossimo
anno.
ANNO 1950: L'ITALIA CONTA
47.224.000 ABITANTI
7.581.622 sono analfabeti,
13.037.627 sono privi di titolo di
studio ma sanno leggere qualcosa,
24.946.399 con Licenza Elementare
(3a e 5a), 3.514.474 con Media
inferiore, 1.379.811 Diplomati,
422.324 i laureati di cui solo l'8%
(34.000) con una laurea scientifica (1
ogni 1400 abitanti). Attivi il 41,2%, di
cui in Agricoltura il 42,2%, Industria 32,1%, Servizi il 25,7 % Il prodotto lordo: nell' Agricoltura il 19,5% Industria 36,2%,
Terziario 34,2%, Amministrazione Pubblica 10,1%. Nella popolazione italiana quelli che lavorano sono 19.456.000
(41,2 %); i non attivi 27.767.000 ( 58,8 %). Risultano circolanti in Italia 480.777 autoveicoli di cui 439.610 vetture,
13.217 autobus, 161.177 autocarri (di cui 125.000 residuati della guerra adattati). Sono stati prodotti, nel 1949, 86.054
autoveicoli di cui 65.379 autovetture e 20.675 piccoli autocarri di vario tipo. Nessun camion.
COSTO DELLA VITA: Stipendio operaio circa 25/30.000. Costo del giornale £ 20, biglietto del Tram £ 20, Tazzina Caf-
fè £ 30, Pane £ 100/110 al kg, Latte £ 75/80, Vino al litro £ 110/120, Pasta al kg £. 130/140, Riso al kg £ 120/130, Car-
ne bovina al kg. £ 800/810, Burro 1300, Zucchero al kg £ 275, Benzina £ 116, 1 grammo di Oro £ 918. Una normale
PENSIONE non supera le 4.500 lire al mese. Meno di un sesto di uno stipendio di un operaio.
Una Lambretta Innocenti (molto simile alla fortunata Vespa della Piaggio) costa Lire 125.000. La Innocenti con una
nuova catena di montaggio ne produce quest'anno 300 al giorno (110.000 all'anno)
Altra novità: sono dichiarate fuori corso, con la legge del 5 gennaio 1950 n. 3 del ministro del Tesoro i biglietti am-lire
di tutti i tagli. Banconote stampate negli Stati Uniti durante la guerra e introdotte in Italia dall'Amg - Allied Military go-
vernment (Ib. 3 marzo 1950, ore 13.00)
25 LETTERE AL TORNADO

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questi bei ricordi di Sesta Fortunata Andreazza, deceduta a Fe-
ner lo scorso 2 ottobre a quasi cent’anni, e di Rino Basso, mancato lo scorso 4 settembre, entrambi o-
riginari di Quero.
In memoria di Sesta Fortunata Andreazza
20 aprile 1911 - 2 ottobre 2010
Ciao Nonna, sei la nostra infanzia, la nostra
Nonna dagli occhi celesti e i capelli bianchi
come la neve. Sei la Nonna che non si è mai
dimenticata, la Nonna che imbrogliava a
carte. Grazie Nonna per essere venuta a
Milano da noi, che eravamo quelli lontani.
Grazie per la pazienza con cui ci hai sop-
portato in questi anni, grazie per tutto l'amore
che ci hai dato. Saresti potuta arrivare a
cent'anni, ma alla fine hai deciso che
novantanove e mezzo potevano bastare. Fa’
buon viaggio, Nonna. Oggi te ne vai
accompagnata dal nostro ricordo e dal nostro
affetto. Ma nel nostro cuore e nel sorriso dei
nostri figli, lì, Nonna, vivrai per sempre.

In memoria di Rino Basso


22 settembre 1936 - 4 settembre 2010
Dopo una breve, ma devastante malattia, assistito dalla moglie Mirella e
dalle figlie Emanuela e Luana, ci hai lasciato in un profondo dolore e un
grande vuoto di chi ti ha amato, La tua vita, di 73 anni, è sempre stata
spesa per la famiglia e per il lavoro che hai sempre tanto amato e portato
avanti con tenacia e passione. Tante sono state le giornate al freddo o al
caldo ma ciò nonostante fino all’ultimo giorno hai sempre sostenuto che se
fossi nato un’altra volta avresti fatto ancora l’ambulante. In silenzio ci hai
lasciato. Vogliamo credere che a darti la mano ci sia stato il nostro caro
figlio Edy, così assieme continuerete il cammino nella pace eterna. Ciao
Rino, ciao papà.
La famiglia Basso vuole esprimere il suo ringraziamento a quanti le sono
stati vicini nei tristi momenti seguiti alla dipartita del loro caro. Un parti-
colare sentito grazie al dottor Augusto Longo per la sua bravura e per la
sua disponibilità nei confronti del compianto Rino Basso durante la sua
breve e repentina malattia.

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26 LETTERE AL TORNADO

La grandezza del Fante


di Angelo Ceccotto
Quale testimonianza può lasciare un
Fante ai posteri? Eccovi la grandezza
artistica che esso lascia come
concretezza per le nuove generazioni. Un
Fante Reduce di Russia inserito nella Div.
“COSSERIA”, decorato di M.B. al V.M. sul
campo, Maestro artistico universale,
Scienziato e Professore, Presidente
Prov.le dei Reduci di Russia e del Nastro
Azzurro, Pittore e Scrittore ma sopratutto
amico di tutti, questo è Massimo Facchin,
classe 1916, autore dell’opera bronzea di
m. 4 x 1,5 da lui modellata in tre
significativi settori. La inaugurazione è
avvenuta domenica 26 settembre c.a. al
centro del Parco Bologna di Belluno,
lasciando stupiti i presenti per la maestosa
e significativa opera storica. Non
tralasciamo di evidenziare la palpabile commozione suscitata nei presenti dallo stesso Maestro nell’illustrare la simbolo-
gia dell’opera e nel ripercorrere l’epilogo amaro di un tragico avvenimento storico da lui vissuto in prima persona. Egli ha
spiegato con impeto “il valore della vita non deve mai venir meno, considerando che l’orrore della guerra ha sacrificato
tanti miei compagni che non hanno fatto più ritorno al calore del proprio focolare ”. Proseguiva illustrando il significato del
primo panello di destra: “va messo in evidenza la benevolenza delle donne russe verso i nostri soldati stremati, intente a
spartire quel tozzo di pane che era il misero sostentamento anche per loro. Tale benevolenza era spontanea, pur co-
scienti che eravamo degli invasori, però riconoscevano in noi soldati italiani una dignitosa bontà ed il grande rispetto nei
loro confronti, inoltre queste donne esprimevano la visione di pace verso i propri figli e mariti coinvolti in una guerra da
loro non voluta”. Nella tavola centrale in alto, spiegava: “si vede accentuata una trincea dove ai suoi lati sono schierati i
due eserciti senza fucili, intenti a meditare sull’assurdità della guerra, dimostrando così il grande valore della vita. Nella
parte bassa si evidenzia dei bambini che innaffiano una pianta rinvigorita tanto da raggiungere la trincea per scongiurare
la guerra e lì seminare la pace”. Egli proseguiva il concetto del terzo panello a sinistra: “è ben rilevato l’angosciante atte-
sa delle mamme sulla porta con lo sguardo all’orizzonte ed il tavolo preparato, speranzose del ritorno del figlio o marito
che poi non tornerà. Tanto fu la dolorosa attesa che si prolungò per anni con il solito sguardo smarrito e silenzioso verso
quella porta che mai si aprirà per ridare quell’affetto perduto in terra lontana”. Aggiungeva accentuando: “va rilevato
quanto fu il contrasto e la rassegnazione verso quel profondo amore del famigliare Caduto, mettendolo nello stesso pia-
no come dono di un atto di amore reso alla Patria. Valori forti, valori umani di vita, che solo la mamma sa dare e capire”.
Ecco la grandezza del Fante, che con la sua modestia sa trasmettere il valore della vita e del vivere in armonia, senza la-
sciarsi coinvolgere nei personalismi e dagli esibizionismi. Qui si misura la dovizia del Maestro Facchin che ci ha dato an-
cora una volta lezione di eccelsa saggezza di Fante novantaquattrenne, oltre l’aver saputo trasmettere la grandezza di un
grande artista e, non meno, dimostrato la sua straordinaria vitalità apprezzata con calore dai presenti. A noi resta il com-
pito di trasmettere alle nuove generazioni i nobili sentimenti di pace e sensibilità verso quel dramma di tanti CADUTI che
ancora riposano senza degna sepoltura in quella sperduta terra lontana.

COME ERAVAMO

Calciatori
feneresi negli
anni Cinquanta
(s.for.) La foto a fianco ci è stato con-
segnata dal nostro abbonato Desiderio
Todoverto ed è stata scattata alla metà
degli anni Cinquanta. Vi sono ritratti al-
cuni giovani feneresi impegnati in una
partita di calcio presso il campetto che,
all’epoca, sorgeva appena al di sotto
delle “scalette” che portano al Piave.
Accosciati, da sinistra: Aldo Taddei,
Franco Franzoia, Renato Menin, Umber-
to Candiani, Desiderio Todoverto e Bru-
no Melchiori. In piedi: Piero Coppe e,
appoggiato al palo, Sergio Comazetto.
Sdraiato: Gaetano Melchiori.
27 MOSTRE

Nel 150° dalla nascita Pro Loco Zumellese e Comune di Mel organizzano:

A Mel: Luigi Cima e l’800 veneziano


Pittura di Terra e di Cielo
Palazzo delle Contesse – dall’8 ottobre al 12 dicembre 2010
La mostra “Luigi Cima e l’800 veneziano. Pittura di Terra e di Cielo”, allestita in
occasione del 150° anniversario della nascita dell’artista zumellese, ripercorre gli
anni veneziani di Cima e propone un confronto con gli amici e i pittori da lui
frequentati nell’ambito lagunare. Nelle sale espositive del Palazzo delle Contesse
si può vedere uno spaccato dell’ambiente culturale veneziano dei decenni di fine
‘800 e primi del ‘900, periodo che ha portato alla ribalta numerosi artisti veneti. Dal
punto di vista artistico è uno dei periodi più interessanti per Venezia, perché
presenta un momento di transizione fra la tradizione accademica e le nuove
istanze che giungono dal resto d’Europa e spingono i pittori ad uscire dagli studi e
a confrontarsi direttamente con la natura en plein air. Luigi Cima vive direttamente
questi fermenti culturali nel clima veneziano e si avvicina ad un gruppo di artisti
desiderosi di aprirsi alle novità. Accanto ad un nucleo di opere di Luigi Cima sono
presenti in mostra Pietro Fragiacomo, Giacomo Favretto, Guglielmo Ciardi, Beppe
Ciardi, Emma Ciardi, Luigi Nono, Alessandro Milesi, Vincenzo De Stefani, Ettore
Tito, Emanuele Brugnoli, Vittorio Bressanin, Vittorio Tessari, Luigi Serena, Miti
Zanetti, artisti contemporanei ed amici di Luigi Cima, importanti per la sua
formazione e per la frequentazione che si è protratta nel tempo. Sono gli esponenti
di una generazione di pittori che fanno della sensibilità cromatica e luminosa il loro
credo artistico, che vivono in simbiosi con il paesaggio e con la realtà e diventano i
protagonisti assoluti di una ricerca basata soprattutto sui valori narrativi e pittorici.
Si tratta di un’esposizione che propone una rivisitazione dell’ambiente veneziano
attraverso quei maestri che hanno vissuto e percepito le contraddizioni tra vecchio
e nuovo e le hanno interpretate con maestria e forte personalità artistica. In tale contesto si ritaglia un ruolo Luigi Cima,
il quale, pur possedendo indubbie abilità compositive e cromatiche, si è ritirato dalla scena nazionale per continuare la
propria attività nel Bellunese. Riconosciuto come maestro da generazioni di artisti locali, Cima trova ora giusta colloca-
zione nell’ambito dell’arte veneta e nazionale.
Prezzi biglietti Intero 5,00 - Studenti / Soci Touring 3,00 - Ingresso gratuito fino a 16 anni
Gruppi capogruppo gratuito. Visite guidate su prenot. (min. 10 -max 20) 2,00
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CRONACA

Agostino e Rina Mondin


60 anni di matrimonio
Lo scorso dicembre, in terra elvetica, i coniugi Agostino e Rina
Mondin hanno festeggiato il traguardo del 60° anno di matrimonio.
L’anniversario è stato occasione di grande festa, attorniati da amici
e parenti, con il caloroso conforto delle figlie Ivana e Doris, che,
assieme alle loro famiglie, hanno fatto pubblicare gli auguri sulla
stampa locale. Ora i coniugi Mondin partecipano la loro gioia
anche ai nostri lettori. Agostino e Rina si sono giurati eterno amore
il 17 dicembre 1949, nella chiesa parrocchiale di Schievenin, loro
paese d’origine. Nel lontano 1955 si sono trasferiti in Svizzera, a
Ballaigues, dove hanno trovato ambedue lavoro nella fabbrica
Maillefer, famosa per la fabbricazione di strumenti per dentisti.
Nonostante i tanti anni trascorsi all’estero, Rina e Agostino non
hanno mai dimenticato la terra natia e, ogni volta che gli è
possibile, tornano a Quero per ritrovare amicizie e luoghi noti. Agli
sposi sincere felicitazioni anche dalla famiglia de “Il Tornado”.
28 ASTERISCO

DUE STORIE
di Martino Durighello
Tempo fa (molto tempo fa, quando la TV era guardabile) furono trasmessi due film a mio avviso molto interessanti,
oltre che divertenti.
Il primo raccontava la storia di un giovane medico che giunse in un paesino di montagna, misero paesino di pastori, di
boscaioli e di minatori a sostituire il vecchio medico che aveva raggiunto l'età della pensione. In quei tempi c'era la
“Condotta” e la vita del medico Condotto non era sempre facile, né comoda, specialmente per quelli che capitavano in
condotte di montagna o disagiate: molto lavoro, pochi soldi, e poi...
Non c'è arte più brutta,
non c'è arte più rotta
di quella del medico
di una Condotta.
L' ammalato muore?
Colpa del dottore.
Se dopo la cura
non è più malato,
è Sant'Antonio
che l'ha salvato.
Il vecchio medico lo disse al giovane collega: «Qui, amico mio, non c'è da stare allegri: questo è un paese di gente
sana, laboriosa, ma povera...».
«Non preoccuparti – rispose il giovane medico – so io come fare: stai tranquillo che saprò cavarmela...».
Si salutarono e il giovane Medico Condotto si recò subito a far visita al suo datore di lavoro, il Sindaco, che gli fece lo
stesso discorso del collega. Andò poi dal Parroco e dal Farmacista: stessa storia. Ma egli non si scompose
minimamente. Prese possesso della sua nuova abitazione e dell'ambulatorio e preparò un manifesto in cui invitava la
popolazione a recarsi in ambulatorio per una visita “gratuita” e ne fece tappezzare tutto il paese.
La popolazione accorse in massa, ma solo per curiosità: tutti, infatti, giuravano di stare benissimo, di godere ottima
salute e di non avere bisogno né di medici, né di medicine.
Ma, uscendo dall'ambulatorio dopo la visita, tutti avevano la testa bassa e l'espressione preoccupata.
Infatti il medico aveva trovato che quella donna da giovane aveva ricevuto un colpo alla schiena (era vero:
un'incornata) e rischiava l'immobilità; quel corpulento e possente ex minatore aveva i polmoni intasati e rischiava la
tubercolosi; quell'altro era malato seriamente, lui e tutta la famiglia: mal sottile. E via di questo passo. Stessi risultati
furono riscontrati tra i bambini delle scuole che il medico, molto premurosamente, era andato a visitare
scrupolosamente, con coscienza di medico che tiene alla salute dei suoi pazienti: vista e udito deboli, tossi
preoccupanti, tonsillite trascurate …
Insomma, quello era un paese di ammalati cronici! In poco tempo quel medico dovette assumere delle infermiere,
affittare una villetta ed adibirla ad ospedale, chiamare un dentista, un oculista...
Dopo un anno, poco più, il vecchio medico pensò di fare un giretto nel piccolo paese dove aveva trascorso la sua vita:
comprensibile nostalgia. Naturalmente andò a far visita al collega e rimase esterefatto per tutto quel trambusto che,
secondo lui, era semplicemente assurdo. Finì che il colloquio, cordialissimo, si concluse con il... ricovero del vecchio
medico, che risultò affetto da non so che malattia.
Il secondo film parlava di un avvocato giunto in un paese di campagna: un paese di brava gente, laboriosa, tutti amici,
solidali, pronti a darsi una mano senza nemmeno bisogno di chiedere, gli disse il Sindaco, cui il giovane legale era
andato subito a far visita di cortesia: «Qui regna l'armonia più completa, mai nessuno si è sognato o ha avuto bisogno
di ricorrere alla legge, mai è stato commesso un reato benché minimo...».
Ma il giovane avvocato non si preoccupò; si fece indicare la persona più povera del paese che risultò essere un povero
vagabondo che non aveva mai disturbato nessuno né tantomeno si era reso colpevole di furtarelli o villanie. Viveva in
una vecchia catapecchia, dove si era installato da tanto tempo e il proprietario non se ne era mai preoccupato: tanto
non faceva niente di male...
L'avvocato andò a fargli visita. Quel poveraccio “dimorava” in quella baracca da molti anni, senza pagare affitto, senza
che il proprietario si interessasse di lui. L'avvocato lo convinse che quella casa era “sua” per usucapione, avendola
abitata senza interruzione per tot anni e senza pagamento di canone. Il vagabondo, su consiglio dell'avvocato, recintò
la “sua” proprietà e pose un cartello con la scritta: “Proprietà privata, vietato l'accesso agli estranei”.
Successe il finimondo. L'ex vagabondo e l'ex proprietario adirono a vie legali: querele, controquerele, avvocati,
testimoni, tribunali, tanto che in breve non vi fu abitante di quel paese che non fosse in lite con qualcuno. Nel giro di
poco tempo l'avvocato piantò un suo studio, ebbe segretarie e colleghi, giunsero altri avvocati, una sezione staccata
del tribunale; il paese si sviluppò, crebbe, sorsero negozi, alberghi; molti si arricchirono, un grande progresso... ma non
vi fu più pace tra quella gente, l'armonia era morta per sempre.
Morale della favola?
Se è vero che l'occasione fa l'uomo ladro
è altrettanto vero che l'ignoranza lo fa derubato.
SCOPA
29 LETTERE AL TORNADO

…Correre… perché…??
di Serena Schievenin
Molta gente si imbottisce di medicine e integratori per migliorare le proprie
performance. Eppure una soluzione per ottenere tutti i benefici in un colpo solo esiste
già: lo sport. “Bella scoperta” dice molta gente, “ma il
tempo per farlo chi ce l’ha?” L’obiezione non è esiste una medicina
sbagliata. Ci sono molti sport che richiedono almeno
un’ora di allenamento al giorno. E oggi sono in pochi
in grado di renderti
ad avere tanto tempo a disposizione. Ci sono inoltre più creativo,
molti sport che necessitano della presenza di altre più lucido
persone, come il tennis o la pallavolo, oppure di una
struttura adeguata, come la piscina o il campo da mentalmente,
calcio, e orari precisi per praticarlo che non sempre più vitale e
sono compatibili con i nostri impegni. Però c’è una
soluzione a portata di mano, anzi di piede: la corsa.
più equilibrato,
Correre non richiede la presenza di nessun altro, anche se farlo in compagnia è più in forma e
senz’altro più piacevole. Correre non richiede la presenza di una struttura che ti ospiti: più felice:
esci di casa, fai il tuo giro e rientri. Oppure basta mettere le scarpe in una sacca e
farlo nei momenti di pausa del tuo lavoro. Correre costa praticamente niente. Servono si chiama corsa
solo un paio di scarpe, dei pantaloncini e una canottiera. E soprattutto, è sufficiente
correre 40 minuti per tre volte alla settimana per sentirsi bene. Basta resistere con un certo impegno per quattro -
cinque settimane per vedere i primi risultati sul proprio benessere. Quindi, esiste una medicina in grado di renderti più
creativo, più lucido mentalmente, più vitale e più equilibrato, più in forma e più felice: si chiama corsa. Una pratica soft
e regolare offre una serie di benefici antinvecchiamento. Il fatto di ossigenare meglio le cellule dell’organismo consente
di farle vivere più a lungo e di contrastare i segni della vecchiaia. Non è solo una questione estetica: la migliore
ossigenazione riguarda pelle, muscoli e cervello. La corsa e gli esercizi di potenziamento contrastano la perdita
fisiologica di massa magra, mentre lo stretching aiuta a mantenere l’elasticità muscolo – tendinea. E se a tutto questo
si aggiunge un’alimentazione sana, possiamo ragionevolmente dire che un runner amatoriale invecchia meglio di una
persona che non fa sport.
Otto ragioni per correre…
Il bello della corsa è che ti fa stare bene. Non serve tanto tempo: nel giro di un paio di mesi di impegno continuativo lo
sforzo viene ampiamente ripagato con una serie di benefici:
1. il cervello riceve sangue più ossigenato e quindi aumenta la lucidità mentale.
2. la corsa migliora l’attività neuronale e con essa la memoria, la capacità di apprendimento e la creatività.
3. le cellule diventano più sensibili all’insulina, evitando di sforzare il pancreas per la sua produzione.
4. aumentano le cellule killer del sangue e di conseguenza si potenzia la capacità immunitaria dell’organismo.
5. aumentano la quantità di testosterone nel sangue e quindi la vitalità e il dinamismo della persona.
6. le cellule dei muscoli migliorano le loro performance: i muscoli diventano più forti ed elastici.
7. il cuore si rafforza e diventa più efficiente. Ottiene lo stesso risultato lavorando di meno con il fisico a riposo. Il
minor utilizzo significa un’usura più lenta.
8. i polmoni sono più ventilati, assorbono maggiori quantità di ossigeno e riescono ad espellere più facilmente
l’anidride carbonica tramite gli alveoli polmonari.

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30 ATTUALITÀ

PRESENTANO:
un’iniziativa

con l’adesione del

“MoFFe 2010”.….Monnezza Film Festival


Tornano le pellicole d’autore ad Alano, Quero e Vas
per un’altra verità sulla strana abitudine di consumare l’indispensabile per rincorrere il
superfluo
VENERDI 26 NOVEMBRE ALANO - CASA DELLE ASSOCIAZIONI, v. De Rossi - Ore 20.45
“Valledora, la terra del rifiuto” (Italia 2009)
Regia di M. Bellizzi

La storia di una valle fra Vercelli e Biella martoriata da cave e discariche. Questo film è stato
commissionato ad un regista professionista dai cittadini di questo territorio per superare il muro
di indifferenza e silenzio che li circonda, così come succede in molte altre parti d’Italia.

Sarà presente una delegazione dei cittadini riuniti nel “Movimento Valledora, protagonisti del
documentario
VENERDI 3 DICEMBRE VAS – IMPIANTI SPORTIVI - Ore 20.45
“Garbage” (Candada 2007) -
Regia di A. Nisker

Quanti rifiuti produciamo ogni giorno? Una famiglia canadese ha effettuato un esperimento
tenendo per 3 mesi in casa i propri rifiuti. Il documentario intende mostrare la reale portata
della produzione e dello smaltimento dei rifiuti domestici.

DOMENICA 5 DICEMBRE QUERO - CASA DELLE ASSOCIAZIONI, v. Nazionale Ore 17.00


“L’uomo che piantava gli alberi”e altri Corti
Di F. Back e autori vari
“L’uomo che piantava gli alberi”, una parabola sul rapporto uomo-natura, ha vinto l’Oscar come
miglior film d’animazione nel 1988. A seguire, divertenti video a tematica ambientale. Per i più
piccoli ma anche per gli adulti. Perché la speranza in un mondo più pulito e l’amore per la natura non
hanno età.
La cittadinanza è invitata
Ingresso libero
CRONACA

Benvenuto
Federico!
Il 23 Agosto è nato Federico Ferro, figlio di
Alessandra De Girardi di Quero e Christian
Ferro di Seren del Grappa.

Lieti del nuovo arrivo, oltre a mamma e papà,


sono la sorellina Emma, nonna Graziella, zia
Romy, i nonni di Seren, gli zii e naturalmente la
bis nonna Maria Mazzocco, che lo scorso
Agosto ha compiuto 90 anni e che qui vediamo
in foto con Federico ed Emma.

Un pensiero va anche al nonno Enrico, che


sicuramente da lassù proteggerà i suoi adorati
nipotini.
31 CRONACA

Medjugorie e il tour della Dalmazia.


Dal 23 al 27 agosto si è svolta
la consueta gita pellegrinaggio
della parrocchia di Quero.
Quest'anno la meta è stata
Medjugorie e il tour della
Dalmazia. Il 23 agosto alle 5 del
mattino eravamo già in pulman
pronti al lungo viaggio. Il gruppo
composto da 41 persone, sotto
la guida di don Stefano, con
l'andare dei giorni si è sempre
più affiatato. La tappa principale
è stata Medjugorie, piccolo
villaggio della Bosnia
Erzegovina che dal 1981, anno
delle prime apparizioni della
Madonna, attrae milioni di
pellegrini per pregarla. Siamo saliti al Podbrdo, la collina delle
apparizioni, a sera inoltrata muniti solo di torcia elettrica anche
se la via era abbastanza illuminata, fino alla statua della
Madonna dove il silenzio regna sovrano tra la gente immersa
nella preghiera. L'emozione è stata intensa!
Il giorno successivo 24 agosto, dopo la solenne messa nella
chiesa di Medjugorie, abbiamo visitato Mostar, centro storico e
culturale della Bosnia. Caratteristico il vecchio quartiere fondato
dai turchi dove moschee, santuari e antiche torri completano un
panorama da favola. Abbiamo potuto ammirare anche il famoso
ponte, simbolo della città, distrutto durante la guerra e ora
ricostruito.

Il 25 agosto, abbiamo dedicato la giornata alla visita di Dubrovnik, città che vanta un centro storico di particolare bellezza,
situata tra mare e montagna e considerata la "Perla dell' Adriatico", nonché riconosciuta dall'Unesco come patrimonio
dell'Umanità per lo splendore dei monumenti, la grandiosità delle sue mura e la trasparenza delle sue acque. La quarta
giornata è stata dedicata alla visita del Parco Nazionale di Krka, tra i più spettacolari della Croazia, con la famosa cascata
Roski e le numerose forme carsiche come grotte, cortine e barriere di travertino. L'ultimo giorno, nella strada verso il
ritorno, ci siamo fermati a Fiume per la Santa Messa al Santuario della Madonna del Mare di Tersatto e poi visita della
città. Solo in tarda serata siamo arrivati alle nostre case, non senza un po' di tristezza per la fine del nostro viaggio che è
stato bello, intenso, ricco di emozioni, vissuto in armonia e affiatamento fra tutti noi. Siamo in attesa di sapere la meta del
prossimo viaggio per poter ripetere l'esperienza meravigliosa vissuta quest'anno!

Una melanzana da record


6 etti e 40 grammi! Questo
il peso della melanzana che
i nostri lettori hanno
raccolto nel proprio piccolo
orto, curato con passione e
metodo, tanto da ripagarli,
con giusta soddisfazione, di
questi meritati risultati.
Francesco Dal Canton e
Chiara Fregona, di Quero,
ce la presentano,
orgogliosi.
32 ASTERISCO

Indovina l'oggetto misterioso


Cos’è questo?
A il momumento ai caduti
B il campanello del municipio
C un miliario padano
Scherzi a parte, proprio a fianco del
portone del Municipio di Quero, fa
bella mostra di sé uno strano
oggetto, quasi un totem, che in molti
osservano, ma ancora in pochi
utilizzano.
Non è una stele commemorativa,
ma semplicemente un…
campanello!
Sulla sua superficie riporta anche gli
orari degli uffici. La sua particolarità,
adesso che il municipio è ampliato come sede ed ha uffici distribuiti fra due stabili, è che esso è
collegato ai telefoni degli uffici. Suonando il campanello dell’ufficio che si desidera raggiungere si
potrà parlare al citofono con l’impiegato addetto e questi potrà aprire il portone direttamente
dalla scrivania.
Oltre ai singoli campanelli dei vari uffici, la stele dispone di un pulsante ad uso delle persone
disabili che vogliano richiedere un aiuto per accedere agli uffici. Quest’ultimo campanello avverte
il personale dell’anagrafe.

Un "fiore" invernale sulle nostre tavole


Segnalazione di Antonio Remor
La pianta di radicchio è stata coltivata da Angelo Mazzocco, nel suo campo di Quero. Aprendola, il nostro abbonato ha
realizzato questa suggestiva “composizione” che ha deliziato gli occhi prima ancora del palato. Per condividere almeno la
prima parte dell’emozione, ecco questa bella fotografia dell’esemplare di radicchio trevisano precoce. Notizie interessanti
si trovano nel sito del consorzio: http://www.radicchioditreviso.it/ e nel sito della Regione Veneto, da cui abbiamo tratto al-
cune righe, qui sotto riportate.

Il radicchio, croccante e dal gusto amarognolo, è molto


apprezzato crudo in insalata, cotto o ai ferri e per la sua duttilità
si presta ad essere utilizzato in molte ricette. Per alcune varietà
è consigliato tenerlo, intero o tagliato, a bagno nell'acqua per
due-tre ore prima di consumarlo, per smorzarne il forte sapore
amaro. Ma il radicchio di Treviso, nelle sue due selezioni
"Precoce" e "Tardivo", è conosciuto ed usato anche in
medicina. Le radici, infatti, seccate e ridotte in polvere o
preparate in sciroppi e decotti, servono come digestivo, tonico,
stomatico e depurativo, mentre le foglie, messe in infuso o
sciroppo, vengono impiegate per stimolare le funzioni digestive,
per depurare il fegato ed il sangue e anche per facilitare la
diuresi; infine i fiori, in infuso, hanno la proprietà di favorire la
secrezione della bile.

http://www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/radicchio_tv.htm
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