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Simonetti
Roberto Passariello
COMPENDIO
COMPENDIO
di
III Edizione
di
C. Bartolozzi
M. Bazzocchi
B. Beomonte Zobel
A. BOZZAO
G.C. Canalis
C. CATALANO
M. Conti
G.P. Cornalba
V. David
A. Del Maschio
E. FANUCCI
G.P. Feltrin
R. Floris
M. Gallucci
G. Gandini
R. Grassi
A. LAGHI
L. Lupattelli
G. Mallarini
C. Masciocchi
R. Maurizi Enrici
G.B. Meloni
P.C. Muzzio
A. Orlacchio
A. Rotondo
R. Santoni
O. Schillaci
E. SQUILLACI
ISBN 978-88-7947-515-0
788879 475150
IDELSON-GNOCCHI
Giovanni Simonetti
IDELSON-GNOCCHI
Roberto Passariello
Giovanni Simonetti
Compendio
di
Radiologia
III Edizione
Hanno collaborato
C. Bibbolino F. Bolacchi M.C. Cassinis B. Cavallo Marincola E. Cossu
F.M. Drudi V. Fiaschetti R. Fiori R. Gandini F.G. Garaci
M. Guazzaroni F. Iafrate F. Laviani Mancinelli S. Malena G. Manenti S. Marziali
S. Masala M. Melis V. Panebianco P. Paolantonio C.A. Pistolese C.A. Reale
P. Ricci G. Sergiacomi A. Spinelli P. Tom G. Vaccari
idelson-gnocchi
Indice
Prefazione
Indice degli acronimi
XIX
XXI
1
1
1
3
6
6
7
8
Limmagine radiologica
2.1. Attenuazione delle radiazioni
2.2. Tecniche e metodiche in radiologia diagnostica: contrasto naturale e mezzi
di contrasto artificiali
2.3. La Radiologia Convenzionale
2.4. Radiologia Digitale
2.5. Radiografia Digitale
2.6. Limmagine di sintesi
2.7. Sistemi di archiviazione e comunicazione (PACS)
9
9
9
13
16
17
22
22
3.
Ecografia
3.1. Interazione tra onde ultrasonore e materia
3.2. Diverse modalit di acquisizione del segnale ultrasonoro
3.3. Le apparecchiature
3.4. Elaborazione delle immagini
3.5. Elastosonografia
3.6. Mezzi di contrasto
3.7. Terminologia ecografica
25
25
28
31
33
35
35
39
4.
tomografia computerizzata
4.1. Principi di funzionamento
4.2. Apparecchio di tomografia computerizzata
4.3. TC spirale
4.4. Preparazione del paziente
4.5. Esecuzione dellesame TC
4.6. Acquisizione e ricostruzione delle immagini
4.7. Visualizzazione dellimmagine TC
4.8. Terminologia TC
41
41
42
43
47
48
48
52
52
5.
Risonanza magnetica
5.1. Elementi di fisica
5.2. Sequenze di impulsi e pesatura delle immagini
5.3. I determinanti del segnale
5.4. Terminologia RM
5.5. Tecnologia
5.6. Formazione dellimmagine
55
55
58
62
64
64
66
2.
XII
indice
67
68
69
70
6. medicina nucleare
6.1. Principi generali
6.2. Gli apparecchi
6.3. Principali applicazioni cliniche della mn con radiofarmaci emittenti fotone singolo
(SPECT)
6.4. Processi infiammatori infettivi
73
73
74
74
7.
MACCHine ibride
7.1. Introduzione
7.2. La PET/TC
7.3. La SPECT/TC
7.4. PET/RM
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83
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8.
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indice
XIII
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168
12. Encefalo
12.1. Diagnostica per immagini con cenni di anatomia e fisiologia
12.2. Malattie e loro accertamento
12.3. Indicazioni alla radioterapia
12.4. Radioterapia e Radiochirurgia dei tumori cerebrali
203
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14. ORBITA
14.1. Cenni di anatomia e fisiologia
14.2. Indicazioni e tecniche di imaging
14.3. Malattie dellorbita e delle strutture contenute e loro accertamento
14.4. Indicazioni alla radioterapia
271
271
272
276
287
15. Orecchio
15.1. Cenni di anatomia e fisiologia
15.2. Indicazioni e tecniche di imaging
15.3. Malattie del temporale e delle strutture contenute e loro accertamento
15.4. Radioterapia
289
289
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291
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299
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302
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330
335
19. denti
19.1. Cenni di anatomia e fisiologia
19.2. Indagini radiologiche
19.3. Malattie dei denti
19.4. Implantologia
337
337
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340
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XIV
indice
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456
25. Arterie
25.1. Cenni di anatomia
25.2. Indagini di diagnostica per immagini
25.3. Anomalie congenite e malformazioni vascolari
25.4. Malattie acute delle arterie e loro accertamento
25.5. Malattie croniche delle arterie e loro accertamento
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XV
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30. fegato
30.1. Cenni di anatomia e fisiologia
30.2. Indagini radiologiche e medico-nucleari
30.3. Patologie del fegato e loro accertamento
30.4. Trapianto di fegato
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561
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570
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585
585
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601
32. pancreas
32.1. Cenni di anatomia e fisiologia
32.2. Indagini radiologiche
32.3. Malattie del pancreas e loro accertamento
32.4. Trapianto di pancreas
32.5. Radiologia interventistica
32.6. Radioterapia
603
603
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620
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621
33. milza
33.1. Cenni di anatomia e fisiologia
33.2. Indagini radiologiche e medico-nucleari
33.3. Malattie della milza e loro accertamento
623
623
623
624
XVI
indice
629
632
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635
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648
35. surreni
35.1. Cenni di anatomia
35.2. Metodiche di diagnostica per immagini e imaging molecolare
35.3. Malattie dei surreni e loro accertamento
35.4. Agobiopsia percutanea
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39. senologia
39.1. Cenni di anatomia e fisiologia
39.2. Diagnostica per immagini e limaging molecolare
39.3. Patologia mammaria
39.4. Iter diagnostico
39.5. Il team multidisciplinare
39.6. Terapie di ablazione mini-invasiva mediante radiologia interventistica
39.7. Indicazioni alla radioterapia
39.8. Il follow-up delle donne trattate per carcinoma mammario
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XVII
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881
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910
Indice analitico
917
PREFAZIONE
La moderna Diagnostica per Immagini trova il suo fondamento nella rivoluzione tecnologica che ha consentito di
applicare alla misurazione dei fenomeni quel processo di conversione noto come digitalizzazione.
In particolare, se prima lanatomia radiologica era principalmente bidimensionale, ora diventata quadridimensionale
in quanto, oltre a poter visualizzare nella sua tridimensionalit il corpo umano, oggi, possibile navigare allinterno
degli organi cavi e visualizzare nel minimo dettaglio le alterazioni patologiche.
E inoltre, fatto ancor pi importante, le nuove tecnologie consentono di poter valutare la funzione e il metabolismo dei
diversi organi e tessuti. Con esse infatti possibile individuare e caratterizzare le alterazioni metaboliche e funzionali,
prima che sopraggiunga lalterazione tissutale macroscopica.
Grazie a queste innovazioni la Radiologia ha dunque rivoluzionato le linee guida della Medicina Moderna nei
suoi diversi versanti: preventivo, diagnostico, terapeutico. Ad indicare il cambiamento, il termine Radiologia stato
sostituito dal termine Diagnostica per Immagini, che tuttavia risulta oggi piuttosto limitante. Il termine Diagnostica per
Immagini ricomprende infatti una moltitudine di discipline a carattere diagnostico (lEcografia, la Radiologia Digitale
e le tecniche di Risonanza Magnetica, affiancate dalle tecniche di Medicina Nucleare, oramai entrambe integrate nelle
tecnologie ibride, quali TC-PET, TC-SPECT o RM-PET) e a carattere terapeutico (come la Radioterapia e le tecniche
di Radiologia Interventistica), dalle quali la medicina moderna non pu pi prescindere.
Che la Diagnostica per Immagini sia divenuta lo strumento principale della medicina moderna, deriva dal fatto che
questultima mira ad essere soprattutto una medicina di tipo preventivo. Infatti, la prevenzione secondaria (accertare
la presenza di malattia in pazienti a rischio asintomatici) e la prevenzione terziaria (limitare le complicanze di una
malattia che si resa clinicamente manifesta) sono gli scopi principali che la Diagnostica per Immagini si pone nel
contesto medico attuale.
Lobiettivo dei Colleghi e dei Collaboratori che hanno partecipato alla stesura del testo quello di condurre il lettore
nellappassionante campo della Diagnostica per Immagini al fine di insegnargli le pi recenti indicazioni e potenzialit
della stessa nel campo della medicina, senza peraltro ricorrere a eccessivi richiami di semeiotica specialistica.
Il compendio pu essere utilizzato come libro di testo, oppure come fonte di consultazione per la risoluzione di specifiche
problematiche cliniche. Esso stato infatti strutturato in capitoli riguardanti i principali organi e apparati, posti in
ordine consequenziale, ma indipendenti luno dallaltro, che, in linea generale, introducono la problematica clinica, onde
descrivere le conseguenti tecniche di Diagnostica per Immagini.
Il libro si rivolge principalmente agli studenti di medicina generale e ai medici in formazione specialistica. Tuttavia,
il volume potr essere senza dubbio di ausilio anche ai Medici di Medicina Generale e ai Professionisti nella loro pratica
medica quotidiana.
Roberto Passariello
Giovanni Simonetti
Capitolo 24
24.1. Introduzione
LImaging del cuore ha avuto un eccezionale
sviluppo negli ultimi anni. Linnovazione tecnologica, assieme alla migliore comprensione
dei meccanismi biomolecolari che sottostanno
alle patologie cardiache ha permesso un pi
esteso ed accurato impiego clinico delle risorse
tecnologiche a nostra disposizione.
Tecniche e protocolli diagnostici che sembravano oramai consolidati sono stati sostitui-
A
D
Figura 24.1 Ricostruzione 3D mip di esame TC che mostra circolo coronarico esente da patologia. Visione panoramica dellarteria coronaria destra e sinistra (A-B) e dei loro rami collaterali; dettaglio su discendente anteriore
(C-D); arteria coronaria destra (E) arteria circonflessa (F).
418
CAPITOLO 24
24.2. Cardio-TC
La TC a 64 strati di detettori. Sebbene
lintroduzione della TC a 16 strati di detettori abbia permesso un imaging coronarico di
standard elevato, e la tecnologia della TC sia
in continua evoluzione con la produzione di
apparecchiature con un sempre maggiore numero di detettori (fino a 256 strati), che offrono una risoluzione spaziale sempre maggiore,
tuttavia, lavvento della TC a 64 strati ha decisamente rivoluzionato lImaging cardiaco.
Per marcare la differenza rispetto ai precedenti tomografi computerizzati, la TC a 64
strati viene definita non pi TC multistrato
(TCms), ma TC volumetrica (VCT, Volumetric Computer Tomography). La VCT in
grado di acquisire per singola rotazione del
tubo radiogeno (ogni 350 millisecondi) spessori anatomici pari a 4 cm ad una risoluzione
spaziale (0.5 mm) tale da garantire una dimensione del volume di acquisizione (voxel) pressoch identica nei 3 piani dello spazio indipendentemente dalla modalit di acquisizione
(voxel isotropico). Come conseguenza di ci,
la visualizzazione delle immagini sempre
volumetrica, ovverosia il volume anatomico
acquisito pu essere visualizzato in tutti e tre
i piani dello spazio senza perdita di informazioni. La visualizzazione volumetrica un requisito necessario per una accurata analisi TC
Rx torace in 2p
0.08 mSv
Coronografia
1-10 mSv
Radiazione di fondo (annuale)
3 mSv
Indagini medico-nucleari
Tc-99m (rest only)
4-5 mSv
Tc-99m (rest + stress)
9-13 mSv
Tl-201 (rest + stress)
~ 34 mSv
TC
VCT del cuore con ECG mod
410 mSv
VCT Calcium Score
~0.6 mSv
Figura 24.2 Valutazioni dosimetriche.
dei vasi coronarici dato il loro andamento tortuoso nelle tre direzioni dello spazio e il loro
piccolo calibro (1-5mm).
Con la VCT si ha una significativa riduzione dei tempi di acquisizione rispetto ai precedenti tomografi (una angio-TC coronarica con
VCT dura dai 5 ai 10 secondi). Vengono cos
notevolmente ridotti gli artefatti da movimento legati alla difficolt di mantenere lapnea o
dovuti alla variabilit della frequenza cardiaca
su base neurovegetativa.
Inoltre, i miglioramenti tecnologici e lintroduzione di nuovi protocolli di acquisizione
hanno reso possibile una significativa riduzione
della dose di radiazioni ionizzanti, rendendola
pari se non inferiore (1-6 mSv) a quella di un
cateterismo coronarico (1-10mSv) o a quelle di
un esame scintigrafico (4-34 mSv) (Fig. 24.2).
Tecnica di acquisizione. Langio TCcoronarica prevede la somministrazione di mezzo
di contrasto organo iodato per via endovena
per la visualizzazione del lume e della parete
vasale.
Lesame viene eseguito sincronizzando le
scansioni TC con lelettrocardiogramma (ECG)
del paziente. I protocolli di acquisizione si dividono in due gruppi: gating (selezione del segnale) elettrocardiografico prospettico e gating
retrospettivo. Il gating prospettico consiste
nel non acquisire lintero ciclo cardiaco, bens
nelleffettuare le acquisizioni TC solo sulla fase
del ciclo cardiaco utilizzata per lo studio delle
arterie coronarie (la diastole, fase di massima
distensione e quindi di massimo flusso ematico
delle arterie coronarie) (Fig. 24.3).
Con il gating retrospettivo, invece, si acquisisce lintero ciclo cardiaco (sistole e diastole) e
solo dopo si selezionano (editando lECG del
paziente) le immagini per la ricostruzione della
fase del ciclo cardiaco (diastole) da utilizzare
per lanalisi. Con il gating retrospettivo, rimanendo disponibili tutti i dati relativi a tutto il
ciclo cardiaco, si pu editare lECG del paziente per eliminare le eventuali immagini gravate
da artefatti da movimento e ricostruire la fase
diastolica senza che venga inficiata la qualit
dellesame (ad esempio, i battiti ectopici ventricolari o sovraventricolari possono essere
rimossi e la fase diastolica pu essere correttamente ricostruita senza perdita di dati).
Preparazione del Paziente. Per uno stu-
419
Figura 24.3 TC cardiaca con protocollo di acquisizione assiale a singolo settore con gating cardiaco prospettico.
(Volume Rendering) o in trasparenza con sottrazione delle camere cardiache (Fig. 24.4). In
particolare, i software pi recenti consentono
di ottenere ricostruzioni MIP 3D, che elaborano una visione panoramica e completa del
circolo coronarico,effettuando unautomatica
sottrazione delle camere cardiache, che ostacolerebbero la corretta valutazione lumino grafica. Mediante limpiego di software specifici
possibile effettuare una valutazione quantitativa della entit della stenosi e lanalisi della
composizione delle placche aterosclerotiche
coronariche.
420
CAPITOLO 24
Figura 24.4 Ricostruzione 3D VR di circolo coronarico normale: sottrazione del muscolo e delle cavit cardiache
(A), ricostruzioni 3D con effetto di trasparenza (B, C).
Figura 24.5 Valutazione RM orientata sullasse lungo 4 camere mostra morfologie e funzionalit delle valvole atrioventricolari, esenti da patologia, in apertura (frecce) (A) e in chiusura (frecce) (B).
dellestensione della cicatrice infartuale nei pazienti con pregresso infarto miocardico, lo studio di masse intra-extracardiache, la distinzione
tra trombosi e massa endocavitaria, nonch la
diagnosi di displasia aritmogena, una condizione patologica che interessa prevalentemente il
ventricolo destro caratterizzata da sostituzione
fibro-adiposa del miocardio ventricolare. Altre
possibili indicazioni riguardano la valutazione
delle dissezioni aortiche croniche, caratterizazione delle patologie valvolari (Fig. 24.5) e delle
cardiopatie congenite complesse nonch il loro
follow-up post-operatorio.
In particolare con lintroduzione delle sequenze phase-contrast possibile valutare i
flussi ematici, senza limpiego del mezzo di
contrasto. Difatti, le sequenze phase contrast
sono in grado di visualizzare il flusso ematico
attraverso la creazione di una mappa di velocit nella quale lintensit del segnale corrispondente ad ogni pixel allinterno del vaso funzione della velocit del flusso.
Con le tecniche di Angio-RM (ovvero con
limpiego del mezzo di contrasto paramagnetico) possibile lo studio delle arterie coronarie
e della placca aterosclerotica. Tuttavia, la visualizzazione delle coronarie con la Angio-RM
a tuttoggi gravata da difficolt tecniche. Difatti se lo studio della coronaria destra e della
discendente anteriore risulta agevole, la valutazione dei segmenti distali e lo studio dellarte-
421
24.4. Tomoscintigrafia
Miocardica, PET
e Imaging Ibrido
Le indagini di tomoscintigrafia miocardica
trovano nel cuore un campo elettivo di applicazione grazie allesistenza di una serie di traccianti radioisotopici il cui impiego mirato permette di valutare singolarmente diversi aspetti
funzionali, quali per esempio la perfusione tissutale e la vitalit miocardica post-infartuale.
Queste indagini effettuate in condizioni di base
e/o durante stress ergometrico/farmacologico, trovano impiego nella diagnosi di ischemia
miocardica. In questambito possono essere
inoltre determinati anche parametri funzionali,
come la frazione deiezione e la cinesi parietale,
grazie al ricorso allangiocardioscintigrafia.
La PET permette una accurata valutazione
sia della perfusione che del metabolismo miocardico e si imposta come lesame gold-standard nella valutazione della vitalit miocardica.
Le tecniche di Imaging ibrido, grazie allintegrazione in un unico scanner di un doppio sistema di acquisizione TC/PET o TC/
SPECT possibile una valutazione completa
della funzionalit cardiaca in un unico esame.
In particolare, lImaging ibrido TC/SPECT e
TC-PET consentono di stabilire la reale signi-
Figura 24.6 Imaging ibrido. Fusione TC-SPECT: (A) la TC mostra la. circonflessa di calibro ridotto, con multiple
apposizioni fibrocalcifiche ai limiti della significativit. (B) L immagine di fusione TC-SPECT mostra sfumata area
di ipoperfusione nel territorio della circonflessa in sede laterale sinistra (area blu), riferibile a deficit di perfusione.