Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Impianti Acqua Alimentazione
Impianti Acqua Alimentazione
sito ufficiale:
www.uniroma2.it/didattica/impind1
Servizio acqua
Utenze
Acqua industriale
Mezzo di raffreddamento in determinati impianti o
processi di lavorazione
Mezzo di lavaggio o solvente
Agente meccanico in macchine e apparecchiature di tipo
idraulico
Produzione vapore e trasporto calore
Preparazione di bagni
Trasporto di materie prime o scarto
Reffreddamento dellaria ambiente
Acqua potabile
Acqua antincendio
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
Caratteristiche dellacqua
per uso industriale
Acqua di lavaggio
Quantit rilevanti
Acqua di raffreddamento
Quantit rilevanti, durezza non elevata
Acqua di processo
Deve rispondere a precise caratteristiche chimiche
dipendenti dai processi (alimentari, chimici, tessili,
produzione della carta)
Acqua potabile
Precise caratteristiche chimiche
Impurit disciolte
Sali di calcio e magnesio (alcalinit, durezza, corrosione),
Sali di sodio (sapore, alcalinit, schiume nelle caldaie),
Sali di ferro (acidit e corrosione), composti azotati, gas
(azoto-inerte, ossigeno-corrosivo- anidride carbonicadesiderabile in limitate concentrazioni, metano-esplosivo)
Sorgenti
Acquedotti pubblici
Fonte pi costosa ma pi certa
E utilizzata quasi sempre per lacqua potabile
Sorgenti
Acque sotterranee (freatiche e artesiane)
Fonte pi comune per piccole e medie utenze e dove non siano
disponibili acque superficiali
Quantit dacqua piuttosto costante e sicura
Temperatura costante, dipendente dalla profondit
Contenuto di minerali generalmente alto
Per uso potabile anche senza trattamenti, per uso industriale
generalmente richiede trattamento
Acque meteoriche
Fonte utilizzata molto raramente (dove non sono disponibili
alternative)
Quantit disponibile generalmente limitata e fortemente
aleatoria
Elevato contenuto di gas disciolti
Soluzioni miste
Ad esempio acquedotto per acqua potabile e da pozzi o fiumi
per lacqua industriale
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
Approvv. da acquedotto
10
Da mare
una o pi condotte ad opportuna distanza dalla riva ed una stazione di
pompaggio sulla terraferma
Lacqua viene convogliata in una vasca da accumulo dalla quale le
pompe la prelevano e la inviano alle utenze o allimpianto di
dissalazione. In entrambi i casi lacqua viene clorata
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
11
Da lago
Il prelievo deve avvenire ad una distanza dal fondo sufficiente a limitare
il contenuto di vegetazione o torbidit e ad una distanza dalla superficie
tale da limitare le escursioni termiche ed il contenuto di microorganismi
ed evitare correnti dovute al vento
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
12
13
14
15
16
17
18
Pompe
Sono utilizzate per il sollevamento, il trasferimento
e lalimentazione delle acque alle utenze o ai
serbatoi di accumulo
Sono caratterizzate da:
Portata Q (m3/s)
Prevalenza fornita H (bar, mH20)
Potenza assorbita P (kW) = QH/(102)
Velocit n (giri/min)
Rendimento
19
Tipologie di pompe
Pompe centrifughe
Le pi diffuse, per ogni valore di portata e prevalenza
La potenza assorbita aumenta lentamente con la portata
Pompe elicoidali
Basse prevalenze ed elevate portate
La potenza assorbita aumenta notevolmente al diminuire
della portata
Pompe elicocentrifughe
Range intermedi rispetto alle due tipologie precedenti
Pompe volumetriche
Piccole portate ed elevate prevalenze
Prevalenza praticamente indipendente dalla portata
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
20
Pompe centrifughe
Sono generalmente elettropompe (possono anche
essere alimentate da motore a c.i) di tipo:
Asse orizzontale
Asse verticale
A tipo sommerso
Al variare della
portata erogata
variano:
Prevalenza (H)
Potenza assorbita (P)
Rendimento ()
(CURVA CARATTERISTICA)
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
21
Scelta di unelettropompa
La prevalenza fornita dalla pompa diminuisce allaumentare
della portata
CARATTERISTICA DELLA POMPA
CARATTERISTICA
DELLA POMPA
RENDIMENTO
22
Serbatoi
La loro funzione :
Costituire un polmone di acqua tra sorgente ed impianto
al fine di disporre di una riserva idrica quando la sorgente
non in grado di erogare la quantit di acqua richiesta
Riserva di sicurezza
23
Serbatoi Piezometrici
24
Dimensionamento altezza
serbatoio piezometrico
S
SERBATOIO
HS
POMPA
RETE DISTRIBUZIONE
LS1
H S = H CR + hS CR = H CR + hS 1 + h1CR
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
25
Portata totale
richiesta dalle
utenze Qusc
Portata media
erogata dal
alimentatore Qent
Funzione di
riempimento R(t)
La funzione di riempimento
R(t) rappresenta, a meno di
una costante di integrazione
R(0), la quantit di acqua
presente allinterno del
serbatoio al tempo t:
t
VS = Rmax Rmin
26
Vasche
Possono essere
interrate o meno
Fungono da serbatoio
polmone ma, a
differenza del serbatoio
piezometrico, non sono
in grado di alimentare
le utenze per gravit,
quindi necessitano di
adeguati sistemi di
pompaggio
Il dimensionamento del
volume minimo viene
effettuato in maniera
del tutto analoga al
caso dei serbatoio
piezometrici
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
27
Autoclavi
Possono essere di tipo
diverso:
Non precompressa
Precompressa
(come in figura)
Sono generalmente
caratterizzate da:
Piccola capacit
(0,5-2,5 m3)
Prevalenza totale
di 30-60m;
Portata di 5-50 m3/h
28
Principio di funzionamento
autoclave non precompressa
29
Principio di funzionamento
autoclave precompressa
p1 pressione assoluta
minima di esercizio =
pressione di
precompressione
p2 pressione assoluta
massima di esercizio
30
Dimensionamento prevalenza
autoclave
POMPA
RETE DISTRIBUZIONE
AUTOCLAVE
LS1
Pressioni di esercizio
La pressione minima di esercizio p1 dovr esser tale da
assicurare la prevalenza richiesta dalle utenze (utenza critica
Hcr) nonostante le perdite di carico per la distribuzione (questa
volta non presente il tratto verticale):
H S = H CR + hS CR = H CR + hS 1 + h1CR
La pressione massima di esercizio p2 resta determinata a partire
dalla pressione minima una volta fissata lescursione massima
consentita p:
p2 = p1 + p
31
Dimensionamento volume
autoclave
AUTOCLAVE NON
PRECOMPRESSA
V0 =
Q p1 p 2
p 0 p 2 p1
AUTOCLAVE
PRECOMPRESSA
V0 = Q
p2
p 2 p1
Q=
4 Z MAX
32
allora V1 =
e quindi si ha : V1 =
si ottiene V0 = V1
p
p2
p
p
V2 = 2 (V1 Q ) da cui V1 2 1 = Q 2
p1
p1
p1
p1
Q p2
p2 p1
p0V0 = p1V1
p1 Q p1 p2
=
p0 p0 p2 p1
AUTOCLAVE PRECOMPRESSA
p1V0 = p2V2 = p2 (V0 Q ) allora V0 ( p2 p1 ) = p2 Q
Q p2
e quindi si ha : V0 =
p2 p1
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata Facolt di Ingegneria
33
QMAX
T1 =
t
T1
T2
T
Z=
Q
QP QU
1
1
=
=
T T1 + T2
T2 =
Q
QU
1
Q
Q
+
QP QUSC QUSC
34
Z MAX
d
dQUSC
Q
Q
Q Q + Q
USC
USC
P
1
= max
QUSC
Q
Q
Q Q + Q
USC
USC
P
=0
QUSC =
QP
2
Z MAX =
QP
4Q
35
Riferimenti Bibliografici
F. Turco, Principi generali di progettazione degli
impianti industriali, Citt Studi, 1993
A. Monte, Elementi di Impianti Industriali, ed.
Cortina, 1994
Istituto di Tecnologie e Impianti Meccanici,
Impianti Meccanici, CLUP
G.Bauducco, M.Vigone, Impianti Meccanici, ed.
Cortina, 1973
36