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IMPIANTI SANITARI
REQUISITI SECONDO UNI 9182 E
NORME DEL GRUPPO EN 806
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
2
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
o Parte 1 (2008):Generalità.
o Parte 2 (2008): Progettazione.
o Parte 3 (2008): Dimensionamento delle tubazioni,
metodo semplificato.
o Parte 4 (2010): Installazione.
o Parte 5 (2012): Esercizio e manutenzione.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
OBIETTIVI:
1. Ridurre gli sprechi d’acqua e di energia
2. Evitare velocità eccessive nelle tubazioni
3. Rendere disponibile la fornitura di acqua per ogni punto
di prelievo alla pressione e alla temperatura di progetto.
4. Evitare l’ingresso di aria nelle tubazioni.
5. Salvaguardare gli occupanti dell’edificio da eventuali
pericoli dovuti all’utilizzo dell’impianto.
6. Evitare il danneggiamento delle tubazioni (corrosione) e
i deterioramenti della qualità dell’acqua potabile.
7. Facilitare l’accesso e la manutenzione del sistema.
Vita utile dell’impianto: almeno 50 anni!
4
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
5
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
6
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
7
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AF
Distribuzione dal basso (a
sorgente).
8
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AF
Distribuzione dall’alto (a
pioggia).
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AC
Alimentazione dal basso e
preparatore di acqua calda
in basso.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AC
Alimentazione dall’alto a
pioggia e preparatore di
acqua calda in basso.
11
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AC
Alimentazione mista dal
basso e dall’alto e
preparatore di acqua calda
in basso.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AC
Alimentazione dall’alto e
preparatore di acqua calda
in alto.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RETI DI DISTRIBUZIONE AC
Alimentazione dal basso e
preparatore di acqua calda
in alto.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Impianti in derivazione
• Portata e pressione
disponibili alle utenze
si influenzano a
vicenda.
• Elevato numero di
giunzioni sotto traccia.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Impianti a collettore
• Nessuna giunzione
sotto traccia.
• Installazione veloce.
• Manutenzione
facilitata (è semplice
isolare un singolo
sanitario).
• Poca influenza
reciproca tra i sanitari
in fase di utilizzo.
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SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
17
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Portata QA Unità di
Punto di prelievo
[l/s] carico (LU)
Lavabo, bidet, WC. 0,1 1
Lavandino domestico, lavastoviglie, lavatrice
0,2 2
domestica, doccia.
Orinatoio con valvola di scarico. 0,3 3
Vasca da bagno domestica. 0,4 4
Rubinetti da giardino o garage. 0,5 5
Lavandini e vasche da bagno non domestici
0,8 8
DN20.
Valvola di scarico DN20. 1,5 15
18
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
19
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Esempio:
QD ΣLU = 30
LUmax = 4 (vasca)
ΣLU
20
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
21
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
22
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
23
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
24
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
25
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
26
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
27
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Attenzione…
28
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
29
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
30
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
31
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Procedimento:
1. A partire dall’ultimo sanitario collegato alla rete si
procede alla somma delle LU su ciascun tratto di
tubazione.
2. In base al tipo di materiale usato per le tubazioni e alle
LU calcolate, si determina il diametro di ciascun tratto di
tubazione secondo questa tabella:
ΣLU LU 3 4 5 6 10 20 55 180 540 1300 2200* 3400*
LUmax LU 4 5 5 8
de x s mm 16x2,25/16x2 18x2 20x2,5 26x3 32x3 40x3,5 50x4 63x4,5 75x5 90x7
di mm 11,5/12 14 15 20 26 33 42 54 65 76
max
lunghezza m 9 5 4
tubo
32
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Dalla norma si ricavano le unità
di carico per i singoli sanitari:
Unità di carico
Punto di prelievo
(LU)
WC. 1
Lavabo 1
Vasca da bagno 4
Lavandino 2
33
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Si procede determinando per
ciascun tratto di tubo la
somma delle unità di carico…
34
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Diametro
Tratto LUTOT
(es. Pexal®)
HK 2
GH 6
FG 7
EF 8
DE 16
CD 24
BC 32
AB 40
35
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Diametro
Tratto LUTOT
(es. Pexal®)
HK 2 16x2,25
GH 6
FG 7
EF 8
ΣLU LU 3 4 5 6 10 20 55 180 540 1300 2200* 3400*
LUmax LU 4 5 5
DE 8 16
de x s mm 16x2,25/16x2 18x2 20x2,5
CD26x3 32x3 40x3,5
2450x4 63x4,5 75x5 90x7
di mm 11,5/12 14 15 20 26 33 42 54 65 76
max BC 32
lunghezza m 9 5 4
tubo AB 40
36
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Diametro
Tratto LUTOT
(es. Pexal®)
HK 2 16x2,25
GH 6 18x2
FG 7
EF 8
ΣLU LU 3 4 5 6 10 20 55 180 540 1300 2200* 3400*
LUmax LU 4 5 5
DE 8 16
de x s mm 16x2,25/16x2 18x2 20x2,5
CD26x3 32x3 40x3,5
2450x4 63x4,5 75x5 90x7
di mm 11,5/12 14 15 20 26 33 42 54 65 76
max BC 32
lunghezza m 9 5 4
tubo AB 40
37
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Diametro
Tratto LUTOT
(es. Pexal®)
HK 2 16x2,25
GH 6 18x2
FG 7 20x2,5
EF 8
ΣLU LU 3 4 5 6 10 20 55 180 540 1300 2200* 3400*
LUmax LU 4 5 5
DE 8 16
de x s mm 16x2,25/16x2 18x2 20x2,5
CD26x3 32x3 40x3,5
2450x4 63x4,5 75x5 90x7
di mm 11,5/12 14 15 20 26 33 42 54 65 76
max BC 32
lunghezza m 9 5 4
tubo AB 40
38
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Diametro
Tratto LUTOT
(es. Pexal®)
HK 2 16x2,25
GH 6 18x2
FG 7 20x2,5
EF 8 20x2,5
DE 16 26x3
CD 24 32x3
BC 32 32x3
AB 40 32x3
39
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
40
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
41
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
42
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
43
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
44
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
45
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Dimensionare la rete di acqua calda
realizzata in tubazioni multistrato Valsir
Mixal per l’impianto di distribuzione
sanitaria rappresentato in figura.
46
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Si devono individuare le unità di carico associate ai punti di
prelievo:
Unità di carico
Apparecchio Alimentazione Acqua fredda Acqua calda Totale
AF AC AF + AC
Lavabo Gruppo miscelatore 0,75 0,75 1,00
Bidet Gruppo miscelatore 0,75 0,75 1,00
Vasca Gruppo miscelatore 1,50 1,50 2,00
Doccia Gruppo miscelatore 1,50 1,50 2,00
Vaso Cassetta 3,00 - 3,00
TOTALE: 3 LU
47
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Sommare le LU dei sanitari
connessi a ciascun tratto di
tubo:
CD (1 piano) = 3 LU
BC (2 piani) = 6 LU
AB (3 piani) = 9 LU
48
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Tramite le tabelle, si determina la portata di progetto QD:
Sanitari
Tratto ΣLU Portata QD [l/s]
collegati
CD 1 piano 3 0,30
BC 2 piani 6 0,30
AB 3 piani 9 0,45
49
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Si applica l’equazione di continuità:
V ∙ 103
di,min =2∙
π ∙c
ESEMPIO
Applicandola anche agli altri tratti:
CD 13,82 18x2
BC 13,82 18x2
AB 16,93 26x3
51
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Diametro
Tratto Portata QD [l/s] Velocità [m/s]
Mixal®
CD 0,30 18x2 1,95
BC 0,30 18x2 1,95
AB 0,45 26x3 1,43
52
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
53
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Perdita di Perdite di
Tratto L [m] carico lineare a carico continue
60°C [mbar/m] [mbar]
CD 3 29,9 89,7
BC 3 29,9 89,7
AB 3 10,9 32,7
TOTALE - - 212
54
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Secondo la UNI 9182, è necessario calcolare le perdite di
carico puntuali sui raccordi, secondo la nota relazione:
ρv 2
Z= k
200
ESEMPIO
In D:
983 1,952
Z D = 3,3 = 62 mbar
200
Identicamente si procede per i
punti C e B, calcolando le
perdite di carico puntuali
totali dalla sorgente fino al
punto più sfavorito. Si ottiene:
𝒁𝒕𝒐𝒕 = 62 + 21 + 22
= 𝟏𝟎𝟓 𝐦𝐛𝐚𝐫
56
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Rtot = 212 mbar (distribuite)+
105 mbar (concentrate) + 200
mbar (da collettore a utenza) =
516 mbar = 0,52 bar
H = 0,6 bar
57
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Deve essere verificata:
Cioè:
58
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO
SCOPO
Lo scopo del ricircolo è quello di mantenere in
circolazione l’acqua calda all’interno della rete di
distribuzione per evitarne il raffreddamento. Il ricircolo evita
la stagnazione e riduce quindi il rischio igienico.
59
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO
60
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO
IMPORTANTE:
61
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
62
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
63
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
Cavedio qW,S 7
64
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
ΔTW = 2°C
65
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
66
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
67
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
68
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
Qb
Vb = Va ∙
Qb + Qc
Qc
Vc = Va ∙
Qb + Qc
Oppure: Vc = Va − Vb
69
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
70
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: DIMENSIONAMENTO
RICIRCOLO: ESEMPIO
72
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Si ottiene immediatamente:
73
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
74
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
75
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
76
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Dispersioni
Tratto L [m] 𝑞𝑊,𝑆 [W/m] Portata [l/h]
[W]
AB 12 7 84 391,7
BT 10 7 70
BC 12 7 84
CU 10 7 70
CD 12 7 84
DV 10 7 70
DE 12 7 84
EW 10 7 70
EF 12 7 84
FZ 10 7 70
FG 12 7 84
GL 10 7 70
77
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Q BT
VBT = VAB ∙ =
Q BT + Q TOT A VALLE DI B
70 l
= 391,7 ∙ = 32,6
70 + 770 h
78
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Dispersioni
Tratto L [m] 𝑞𝑊,𝑆 [W/m] Portata [l/h]
[W]
AB 12 7 84 391,7
BT 10 7 70 32,6
BC 12 7 84
CU 10 7 70
CD 12 7 84
DV 10 7 70
DE 12 7 84
EW 10 7 70
EF 12 7 84
FZ 10 7 70
FG 12 7 84
GL 10 7 70
79
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Q TOT A VALLE DI B
VBC = VAB ∙ =
Q BT + Q TOT A VALLE DI B
770 l
= 391,7 ∙ = 359
70 + 770 h
80
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Dispersioni
Tratto L [m] 𝑞𝑊,𝑆 [W/m] Portata [l/h]
[W]
AB 12 7 84 391,7
BT 10 7 70 32,6
BC 12 7 84 359,0
CU 10 7 70
CD 12 7 84
DV 10 7 70
DE 12 7 84
EW 10 7 70
EF 12 7 84
FZ 10 7 70
FG 12 7 84
GL 10 7 70
81
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Dispersioni
Tratto L [m] 𝑞𝑊,𝑆 [W/m] Portata [l/h]
[W]
AB 12 7 84 391,7
BT 10 7 70 32,6
BC 12 7 84 359,0
CU 10 7 70 36,6
CD 12 7 84 322,4
DV 10 7 70 42,4
DE 12 7 84 280,0
EW 10 7 70 51,8
EF 12 7 84 228,1
FZ 10 7 70 71,3
FG 12 7 84 156,8
GL 10 7 70 156,8
82
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
VBT = VNT
VBC = VNo
etc…
83
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Diametro
Tratto Portata [l/h] vMAX [m/s] di,min [mm]
Pexal®
MN 391,7 0,5
NT 32,6 0,3
Velocità massima
NO 359,0 0,5
OU 36,6 0,3
suggerita per il
OP 322,4 0,5 collettore
PV 42,4 0,3
PQ 280,0 0,5
QW 51,8 0,3 Velocità massima
QR 228,1 0,5 suggerita per le
RZ 71,3 0,3 colonne montanti
RS 156,8 0,5
SL 156,8 0,3
84
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
V ∙ 103
di,min =2∙
π ∙c
85
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Diametro
Tratto Portata [l/h] vMAX [m/s] di,min [mm]
Pexal®
MN 391,7 0,5 16,64
NT 32,6 0,3 6,20
NO 359,0 0,5 15,94
OU 36,6 0,3 6,57
OP 322,4 0,5 15,10
PV 42,4 0,3 7,07
PQ 280,0 0,5 14,07
QW 51,8 0,3 7,82
QR 228,1 0,5 12,70
RZ 71,3 0,3 9,17
RS 156,8 0,5 10,53
SL 156,8 0,3 13,60
86
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
RICIRCOLO: ESEMPIO
Diametro
Tratto Portata [l/h] vMAX [m/s] di,min [mm]
Pexal®
MN 391,7 0,5 16,64 26x3
NT 32,6 0,3 6,20 14x2
NO 359,0 0,5 15,94 20x2
OU 36,6 0,3 6,57 14x2
OP 322,4 0,5 15,10 20x2
PV 42,4 0,3 7,07 14x2
PQ 280,0 0,5 14,07 20x2
QW 51,8 0,3 7,82 14x2
QR 228,1 0,5 12,70 18x2
RZ 71,3 0,3 9,17 14x2
RS 156,8 0,5 10,53 16x2 18x2
SL 156,8 0,3 13,60 18x2
87
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
88
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Tm − Tf tr
Vc = f ∙ Ctot ∙ ∙
Tc − Tf t r + t p
90
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
Cliniche 150 40 4 2
Palestre e Centri
170 40 0,3 1,5
sportivi
Spogliatoi di
50 40 0,5 1,5
stabilimenti
91
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
92
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Calcolare il volume del serbatoio di accumulo necessario
per asservire 10 alloggi di tipo residenziale con doppi
servizi, considerando una temperatura di accumulo di 60°C
e dell’acqua di ingresso di 13°C.
93
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Calcolare il volume del serbatoio di accumulo necessario
per asservire 10 alloggi di tipo residenziale con doppi
servizi, considerando una temperatura di accumulo di 60°C
e dell’acqua di ingresso di 13°C.
94
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
95
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Calcolare il volume del serbatoio di accumulo necessario
per asservire 10 alloggi di tipo residenziale con doppi
servizi, considerando una temperatura di accumulo di 60°C
e dell’acqua di ingresso di 13°C.
Quindi…
Tm − Tf tr
Vc = f ∙ Ctot ∙ ∙ =
Tc − Tf t r + t p
96
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
ESEMPIO
Calcolare il volume del serbatoio di accumulo necessario
per asservire 10 alloggi di tipo residenziale con doppi
servizi, considerando una temperatura di accumulo di 60°C
e dell’acqua di ingresso di 13°C.
Quindi…
Tm − Tf tr
Vc = f ∙ Ctot ∙ ∙ =
Tc − Tf t r + t p
40−13 2
= 0,47 ∙ 3.400 ∙ ∙ = 525 litri
60−13 2+1,5
97
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
98
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
AD ESEMPIO…
100
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
• Impianti idrosanitari.
• Soffioni doccia, piscine,
vasche idromassaggio,
fontane, impianti termali.
• Torri di raffreddamento.
• Impianti di trattamento aria.
113
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
114
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Secondo EN 806-2: tutte le porzioni di impianto devono
poter essere portate alla temperatura di 70°C a scopo di
disinfezione.
In Italia fanno da riferimento in materia:
115
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
116
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
117
SISTEMI DI ADDUZIONE PROGETTAZIONE
TECNOLOGIE DI DISINFEZIONE:
DISINFEZIONE TERMICA:
119
TUBAZIONI
MULTISTRATO
NOZIONI DI BASE
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
NOZIONI DI BASE
2
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
APPLICAZIONI
3
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
IL PROCESSO PRODUTTIVO
4
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
IL PROCESSO PRODUTTIVO
4. Deposizione del
secondo strato di
adesivo.
5. Estrusione dello strato
esterno.
6. Raffreddamento del
tubo finito.
7. Taglio in barre o
avvolgimento in rotoli.
5
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
IL PROCESSO PRODUTTIVO
6
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
RETICOLAZIONE
PEHD PE-X
RETICOLAZIONE
Esistono diverse tecnologie che permettono di ottenere il
polietilene reticolato:
Il PE-RT è il secondo
materiale più usato per
produrre multistrato. È una
variante del polietilene che,
nonostante la migliore
resistenza alle alte
temperature, a lungo
termine non può
competere con le PE-X
performance di qualsiasi
tipo di PEX! 1 ANNO 10 50 ANNI
9
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
LO STRATO DI ALLUMINIO
10
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
LO STRATO DI ALLUMINIO
11
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
13
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
GIUNZIONI
1. Ad avvitamento
2. A pressare
15
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
GIUNZIONI
3. Push-Fit
16
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
1. RACCORDO AD AVVITAMENTO
PRO:
• Facile da usare
• Raccordo smontabile
• Non necessita di attrezzi speciali.
CONTRO:
• Giunzione manuale, dipende da
come viene realizzata.
• Elevati tempi di installazione.
• Gamma dimensionale ridotta.
17
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
18
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
19
SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
2. RACCORDO A PRESSARE
PRO
• Velocità d’installazione.
• Sicurezza della pressata.
• Gamma dimensionale completa.
• Possibilità di corpo in ottone o in
materiale plastico.
CONTRO
• Necessità di apposita
attrezzatura.
• Raccordo non smontabile.
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
3. RACCORDO PUSH-FIT
PRO
• Nessuna attrezzatura specifica.
• Velocità di posa.
• Controllo posizionamento tubo.
CONTRO
• Perdite di carico sopra alla media.
• Non smontabile e riutilizzabile.
• Percepito come "sistema non
professionale".
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE TUBAZIONI MULTISTRATO
PRO
• Passaggio totale.
• Elevata resistenza chimica,
soprattutto al cloro libero (se
realizzati in tecnopolimero).
• Facilità di posa.
• Smontabile.
CONTRO
• Necessità di attrezzatura
specifica.
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TUBAZIONI
MULTISTRATO
POSA IN OPERA
SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
POSA INTERRATA
• Le tubazioni di adduzione
devono distare almeno 1
metro da eventuali tubazioni
di scarico e installate sopra di
esse.
• Posizionate in apposito letto di
posa da ricoprire con sabbia
o terra vagliata per almeno
20 cm.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
POSA INTERRATA
• Le tubazioni multistrato
che si immettono
nell’edificio devono
essere posate all’interno
di una guaina sigillata
all’estremità, per
impedire l’ingresso di
acqua, gas e animali.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
• Prevedere punti di
drenaggio nel punto più
basso per lo
svuotamento della
tubazione.
• Le tubazioni non
devono essere piegate
sugli spigoli vivi della
struttura.
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• I raccordi soggetti ad
aggressione
atmosferica o di malte
cementizie devono
essere protetti.
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STAFFAGGIO
L L T
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STAFFAGGIO
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STAFFAGGIO
1. Staffaggio con
compensazione delle
dilatazioni.
2. Staffaggio rigido.
3. Staffaggio con libertà di
movimento.
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STAFFAGGIO
E’ necessario prevedere
sempre punti di
ancoraggio (F) per
impedire il movimento di
alcuni punti.
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STAFFAGGIO
I collari di staffaggio
in genere non
possono esser
considerati punti fissi
tranne nei cambi di
direzione.
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Sfrutta la
flessibilità delle
tubazioni per
compensare le
dilatazioni.
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COMPENSAZIONE
MEDIANTE BRACCIO
FLESSIBILE
C= 33 per tubi
multistrato
C=12 per tubi PE-X
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COMPENSAZIONE
MEDIANTE BRACCIO
FLESSIBILE
C= 33 per tubi
multistrato
C=12 per tubi PE-X
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2. STAFFAGGIO RIGIDO
SENZA SUPPORTO CONTINUO PER TUBI PE-X
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2. STAFFAGGIO
CON SUPPORTO CONTINUO PER TUBI PE-X
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1. Curvatura manuale:
• Effettuabile per
diametri 14 mm, 16
mm, 18 mm, 20 mm.
• E’ necessaria una
certa pratica per non
schiacciare il tubo.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
• La molla ripartisce la
deformazione sul tubo
facilitando l’operazione.
• Effettuabile per diametri 14
mm, 16 mm, 18 mm, 20 mm.
• Utilizzabili sia molla esterna
che interna.
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• Disponibili versioni
meccaniche e idrauliche.
• Effettuabile per tutti i
diametri.
• Necessita di un tempo
maggiore.
• Utilizzare le dime per
multistrato.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
• Impedisce la formazione di
condensa.
• Riduce il riscaldamento
dell’acqua.
• Riduce la trasmissione dei
rumori.
• Protegge la tubazione.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
MATERIALI IMPIEGATI:
• Poliuretano espanso.
• Polietilene espanso.
• Lana di roccia.
• Lana di vetro.
• Gomme sintetiche.
• Sughero.
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ISOLAMENTO E CONDENSA
• Formazione di condensa:
quando la temperatura di parete
è inferiore alla temperatura di
rugiada.
• Per evitare la condensa si usano
guaine isolanti di elevata
resistenza termica che
aumenta la temperatura della
superficie con la quale l’aria
umida entra in contatto.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
• Il rischio va tenuto in
considerazione in fase di
progettazione.
• Scegliere opportunamente i
percorsi delle tubazioni
evitando zone a rischio quali
all’esterno o fuori terra,
garage, cantine etc.
• Isolare sempre i tubi con
spessore di coibente adeguato
alle condizioni.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
In generale, se esistono
rischi di congelamento:
prevedere un sistema
per lo svuotamento
dell’impianto!
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
• Le tubazioni in materiale
plastico possiedono una
resistenza ridotta agli UV.
• Grazie allo strato di
alluminio, le tubazioni
multistrato impediscono il
passaggio e quindi la
distruzione nel tempo dello
strato interno.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
• Installazione in canaline.
• Vernice anti UV (meglio se
preceduta da una deposizione
di aggrappante),
• La vernice deve comunque
essere ridata periodicamente.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
PROTEZIONE MEDIANTE
GUAINE ISOLANTI
• In alcuni paesi sono richieste
classi di resistenza al fuoco
elevate.
• Possibile accoppiare il tubo
multistrato o il tubo plastico ad
opportune guaine
termoisolanti.
• Tali tecniche devono essere
collaudate in laboratorio.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
COLLARI TAGLIAFUOCO
• E’ il sistema più comunemente
utilizzato.
• Installabili sia a parete che a
soletta.
• I collari impiegano materiale
intumescente che espandendosi
all’interno forma un tappo di
materiale.
• Verificare la classificazione al
fuoco dei collari forniti dal
produttore.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
MESSA IN SERVIZIO
1. Collaudo dell’impianto.
2. Flussaggio dell’impianto.
3. Disinfezione dell’impianto.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
1. COLLAUDO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
1. COLLAUDO
La pressione di prova
deve essere mantenuta
per 10 minuti, entro i
quali non devono
manifestarsi perdite di
pressione.
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
2. FLUSSAGGIO
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SISTEMI DI ADDUZIONE POSA IN OPERA DELLE TUBAZIONI MULTISTRATO
3. DISINFEZIONE
La disinfezione non è richiesta per impianti di abitazioni
unifamiliari. Se necessaria:
• Usare un disinfettante compatibile
con i materiali dell’impianto (tubi e
raccordi etc.) e conforme ai requisiti
per il trattamento delle acque.
• Realizzare la disinfezione per
sezioni d’impianto: tubi di servizio,
tubi di alimentazione, serbatoi di
accumulo, tubi di distribuzione.
• Durante il processo assicurarsi
che non si verifichi prelievo di
acqua.
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TUBAZIONI
MULTISTRATO
IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
INTRODUZIONE
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
INTRODUZIONE
3. Possibilità di installare
raccordi in polimero.
4. Possibilità di installare
raccordi a passaggio
totale (riduzione delle
perdite di carico).
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
INTRODUZIONE
TIPOLOGIE E SISTEMI
• Utilizzo di una
ridotta quantità
di tubo.
• Dimensioname
nto dei diametri
più complesso
per assicurare
le portate
necessarie ad
ogni utenza.
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
TIPOLOGIE E SISTEMI
• Possibilità di
servire utenze in
ogni punto
dell’ambiente.
• Equilibratura
delle pressioni in
caso di utilizzo
contemporaneo
di più utenze.
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
TIPOLOGIE E SISTEMI
• Vantaggioso per
grandi ambienti.
• Riduce le perdite
di carico alle
utenze molto
distanti.
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
TIPOLOGIE E SISTEMI
TIPOLOGIE E SISTEMI
TRACCIATO TIPICO DISTRIBUZIONE CON CIRCUITO AD ANELLO
O A MAGLIE
• Tubi ancorati a parete
o soffitto, rispettando
le regole di staffaggio
dei tubi a vista.
• Pendenza nella
direzione del flusso:
da 1% a 2%.
• Pozzetti di raccolta
condensa dopo il
tratto inclinato con
possibilità di spurgo.
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
E’ necessario un buon
dimensionamento della
rete per assicurare la
portata necessaria ad ogni
utenza.
REQUISITO VALORE
Caduta di pressione nel punto di prelievo più lontano <0.5 bar
Velocità massima dell’aria nella condotta < 15m/s
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
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SISTEMI DI ADDUZIONE IMPIANTI AD ARIA COMPRESSA
J = 1.2 mbar/m
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