Titolo del libro: LA CUPOLA E LUOVO. DUE ORGANISMI
BIOENERGETICI. Teoria e prassi bioclimatica nel progetto architettonico rinascimentale: Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti. PRESENTAZIONE Il libro prende spunto dalla constatazione che lo stato di degrado ambientale procurato da un inconsapevole sistema di sviluppo, ha oramai raggiunto livelli di emergenza assoluta e pone la questione di un ripensamento del rapporto tra qualit dellhabitat e s!ruttamento delle risorse naturali. Muovendo da unindagine preliminare sulle origini e le "nalit dellarchitettura bioclimatica, il libro si colloca allinterno di questo dibattito, attraverso una ricognizione generale sulle !onti letterarie dellarchitettura classica e in particolare il De Architectura di #itruvio, alla scoperta di una "loso"a del costruire oramai dimenticata, ma interamente condivisa dalle civilt antiche. La realizzazione dellarchitettura era basata, in!atti, sullutilizzo consapevole delle risorse ambientali ed era caratterizzata mor!ologicamente e tipologicamente dal ricorso agli elementi naturali autoctoni $clima, orientamento, orogra"a, vegetazione, riscaldamento solare passivo e ra%rescamento e utilizzo dei materiali del luogo&. 'uesto patrimonio di conoscenze ( stato progressivamente perso o peggio ancora, come spesso accade, intenzionalmente ignorato da una certa architettura contemporanea, che, come dicevamo, si ( voluta basare sullutilizzo indiscriminato dellenergia arti"ciale, a%idandosi alla notevole disponibilit di materie prime incurante dellimpatto ambientale che un tale approccio procura. Il libro, corredato da un ampio supporto iconogra"co e da numerose illustrazioni ( suddiviso in otto capitoli. )artendo da una disamina sulla "loso"a della *atura in Leon +attista Alberti, vengono individuate le implicazioni di questultima sulla realizzazione dellarchitettura attraverso riscontri speci"ci sulle opere teoriche dellarchitetto. ,nindagine appro!ondita di tali !onti ci rende conto di come luomo rinascimentale concepiva larchitettura sulla base della necessit di unintegrazione "sica e psichica tra uomo, natura e spazio architettonico. Seguono una serie di esempi concreti, corredati da documentazioni e supporti iconogra"ci inediti, di palazzi rinascimentali sulle tecniche e sulle modalit con cui venivano ra%rescati e riscaldati questi edi"ci. ,na lettura attenta delle !onti dellepoca ci consente di enucleare tutta una serie di principi, consigli tecnici e regole empiriche che ancora oggi potrebbero contribuire ad una realizzazione di unarchitettura energicamente autonoma e con un impatto ambientale sostenibile. Le citt e le singole architetture, in questa concezione, diventano spazio protettivo per luomo e contribuiscono a tutelare il suo benessere psico"sico. -opo aver a%rontato queste considerazioni preliminari, si passa, nei capitoli successivi, ad indagare lattualit del progetto architettonico di .ilippo +runelleschi, la cui /upola pu0 essere de"nita la sintesi mirabile di quel particolare approccio, che oggi diremmo bioclimatico, tipico del quattrocento e delle culture precedenti, purtroppo ignorato da gran parte di ricercatori e studiosi. 'uesto tipo di appro!ondimento si rende necessario sulla base dellassenza di contributi scienti"ci speci"ci sullargomento. Sulla /upola in!atti esistono circa 12.222 studi distinti, gran parte di questi imperniati solo su questioni di natura strutturale, statica o ingegneristica. 3li autori si sono sempre chiesti quali !ossero le ragioni per cui la /upola, durante le stagioni dellanno, conservasse, al proprio interno, un microclima stazionario e con!ortevole per la salute delluomo. Lo studio, sulla base di dati scienti"ci $analisi della temperatura, della pressione e dellumidit dellaria allinterno e allesterno delle due calotte& e dellindagine dei complessi !enomeni cinetici e chimici che si sviluppano nellatmos!era esterna e interna della /upola nellarco dellanno, cerca di dare una risposta a tutto questo, avvalorando la tesi a !avore di un approccio bioclimatico da parte di +runelleschi.