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LE ARMI DELLA PRIMA

GUERRA MONDIALE
FEDERICO D’ANGELO
NUOVE ARMI
La guerra che insanguinò il mondo per quattro lunghi anni,
rappresentò, fin da subito, la svolta per quello che era
considerato il tradizionale modo di combattere.
Le classiche divise ottocentesche lasciarono il posto a tute
mimetiche, i cappelli utilizzati fino ad allora, furono sostituiti da
elmetti d’acciaio, sempre più necessari per ripararsi dal fuoco
nemico; proprio per questo motivo l’esercito tedesco, nel 1916,
fu costretto ad abbandonare il mitico "pickelhaube", l’elmo col
chiodo di stampo prussiano, ormai antiquato ed assolutamente
inadeguato alle esigenze dei combattimenti al fronte.
Fecero la loro comparsa mitragliatrici, cannoni a lungo calibro,
gas asfissianti, lanciafiamme, carri armati ed aerei da
combattimento.
L’impossibilità reciproca, per gli opposti schieramenti, di
fronteggiare questi nuovi e devastanti, nuovi armamenti,
stabilizzò il fronte, determinando l’inizio della tremenda guerra
di posizione.
Il 22 aprile 1915, i tedeschi, a Ypres, fecero per la prima volta uso
di gas asfissianti al cloro, che provocarono il terrore tra le truppe
nemiche, i cui uomini morirono accecati e soffocati, con i
polmoni e gli occhi bruciati.
NUOVE
DIFESE
Il primo rimedio agli attacchi chimici fu
costituito da fazzoletti bagnati con
acqua e urina, mentre,
successivamente, sarebbero state
sperimentate le prime maschere anti-
gas.
Nel corso della guerra i gas al cloro
sarebbero stati poi sostituiti da un tipo
di gas più evoluto, sparato da proiettili,
denominato "iprite", in onore del
primo attacco di Ypres.
Fu però la battaglia delle Somme ad introdurre il più grosso elemento innovativo,
nelle tattiche di strategia militare: il 15 settembre 1916, gli inglesi lanciarono
NUOVI MEZZI l’attacco alle linee tedesche, accompagnati da carri armati, modello Mark I e,
come avvenne ad Ypres, per gli alleati, in occasione dell’utilizzo dei gas, anche la

PESANTI nuova arma seminò il panico tra le forze del kaiser.


Si trattava ancora di mezzi lenti ed impacciati e soprattutto mal impiegati in
quanto vennero utilizzati soltanto come appoggio per la fanteria e non per
attaccare le difese avversarie.
La "grande guerra "fece 10 milioni di morti: doveva essere un conflitto
breve e di facile soluzione; si tramutò in una folle ed inaudita mattanza, in
LA GRANDE un incubo dal quale l’Europa si svegliò, distrutta, solo nel 1918, al termine
di quattro luttuosi anni che videro consumarsi il dramma di una guerra, resa
GUERRA drammatica dallo spietato progresso tecnologico in campo militare e
combattuta in condizioni indescrivibili, identificabili nell’immagine delle
trincea, simbolo di orrore e sofferenza.

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