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In 5 occasioni le Olimpiadi non si sono disputate, 5 occasioni in cui le guerre mondiali hanno fermato

i giochi. Era il 1896 quando il barone francese Pierre de Coubertin fece nascere i giochi. Ovviamente
il palcoscenico era quello di Atene e gli atleti erano pochi, l’organizzazione un po' improvvisata. La
competizione però era da subito entrata nei cuori di moltissime persone: il susseguirsi delle edizioni
portò le Olimpiadi a crescere senza sosta; eppure ci fu un brusco blocco appena vent'anni dopo.
L'euforia per quella festa di sport vecchia di 2000 anni si sarebbe spenta: la guerra infatti avrebbe
spazzato via anche i giochi. La tregua olimpica è quel concetto che secondo un'idea diffusa nell'antica
Grecia metteva in pausa i conflitti durante il periodo delle gare; in realtà la tregua olimpica aveva un
effetto molto più limitato, non si riuscivano a fermare le guerre ma si garantiva almeno che la
competizione si svolgesse senza interruzioni e nelle date prestabilite. Nell'Europa del 1916, con gli
imperi centrali posti contro le forze dell'intesa, questo non avvenne: la sesta edizione delle Olimpiadi
infatti non si disputò mai, non ce ne fu modo. Il mondo era impegnato in quella che verrà
ribattezzata “l'inutile strage” ed Europa ne era il suo triste palcoscenico. Eppure il comitato olimpico
aveva tentato fino all'ultimo di organizzarle quelle gare; aveva sperato che il conflitto non scoppiasse
mai e una volta che le attività belliche erano iniziate aveva ipotizzato che la guerra fosse breve, lo
pensavano in molti in realtà. La tecnologia, si presumeva, avrebbe velocizzato i conflitti invece i
fronti combattevano ad armi pari, conquistavano centimetri, il tutto sulla pelle di giovanissimi soldati
spediti oltre le trincee nella “zona di nessuno”, così la chiamavano, quel fazzoletto di terra sul quale
morirono più di ragazzi e tra loro anche tanti atleti. E allora come si sarebbero potute disputare
quelle Olimpiadi a Berlino? Nel 1912 la guerra non sembrava così imminente: la capitale tedesca
aveva battuto la concorrenza di Alessandria d'Egitto e Budapest, era stato costruito anche uno stadio
nuovo di zecca nel quartiere di Charlottenburg, ma fu tutto inutile. Berlino 1916, che avrebbe anche
dovuto ospitare una settimana dedicata agli sport invernali, si arrese alla grande guerra. Purtroppo ci
saranno addirittura altre quattro edizioni dei giochi che dovranno fare altrettanto pochi anni dopo.”
L'umanità sarebbe felice se, come ai tempi dell'antica Grecia nel mezzo di una guerra, gli eserciti
nemici interrompessero per un momento le loro battaglie per celebrare e onorare i giochi olimpici”.
Con queste parole de Coubertin nel 1936 cercava di allontanare, a suo modo, i venti di guerra che
aleggiavano sul mondo. Il barone, ormai anziano, parlò proprio a pochi giorni dall'inizio di quelle
Olimpiadi di Berlino che si sarebbero dovute tenere due decenni prima. De Coubertin non sarebbe
sopravvissuto abbastanza per vedere l'Europa devastata da un'altra guerra ma, un atroce conflitto
stava già terminare il futuro delle Olimpiadi di Tokyo 1940 Il Giappone nel 1932 aveva invaso infatti
la regione cinese della manciuria e creato uno stato fantoccio questo non aveva fermato i giochi che
erano stati assegnati comunque alla capitale nipponica

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