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OLIMPIADI DI LONDRA 1948

I Giochi della XIV Olimpiade si sono svolti a Londra, nel Regno Unito, dal 29 luglio al 14
agosto 1948. Dopo la mancata disputa delle Olimpiadi del ‘40 e del‘44 a causa del
perdurare della Seconda guerra mondiale, a pochi giorni dalla fine delle ostilità, il CIO si
riunì a Londra e assegnò alla capitale britannica l'organizzazione dei Giochi della XIV
Olimpiade.
Gli organizzatori dovettero affrontare non poche difficoltà per nutrire gli atleti e per
alloggiarli, oltre a dover sopportare le bizzarrie del cattivo tempo. Furono approntate
soluzioni economiche: le gare di nuoto si svolsero nel Tamigi, le gare di ciclismo trovarono
posto nell'ampio parco di Windsor. Fu ricostruita la pista di atletica nello stadio di
Wembley, dove si erano svolti i precedenti Giochi del 1908. Non fu edificato nessun
villaggio olimpico: gli atleti alloggiavano in collegi e capannoni militari. I più fortunati furono
gli americani, che vennero riforniti di generi alimentari direttamente dal loro paese, tramite
un ponte aereo. Inoltre la Danimarca e i Paesi Bassi spedirono quasi mezzo milione di
uova, la Cecoslovacchia inviò 200.000 bottiglie d'acqua minerale, mentre i pescatori
inglesi regalarono ben 2.000 tonnellate di pesce.
I giochi furono aperti ufficialmente il 29 luglio. Alle 4 del pomeriggio il re dichiarò
ufficialmente aperti i Giochi della XIV Olimpiade: 2500 piccioni furono liberati nell'aria e la
bandiera olimpica fu innalzata. La cerimonia di apertura fu trasmessa in diretta televisiva
della BBC, che aveva pagato una somma di 1000 sterline per i diritti di trasmissione.

OLIMPIADI DI ROMA 1960


I Giochi della XVII Olimpiade si sono svolti a Roma, in Italia, dal 25 agosto all'11
settembre 1960.
Roma si era già aggiudicata l'organizzazione dei Giochi Olimpici del 1908, ma a seguito
dell'eruzione del Vesuvio del 1906 rinunciò a tale evento, cedendo l'onore
dell'organizzazione alla città di Londra.
Gli iscritti furono oltre cinquemila (5393) e le Nazioni partecipanti ottantaquattro.
Il bel tempo aiutò il raggiungimento di buoni risultati tecnici, basti pensare ai venti primati
olimpici e ai quattro primati mondiali migliorati nell'atletica leggera maschile e ai dodici
olimpici e tre mondiali in quella femminile. Nelle gare veloci, dopo trent'anni di predominio
gli statunitensi persero l'oro sui 100 metri consegnandolo al primatista tedesco Armin
Hary; nella distanza doppia per la prima volta prevalse un mediterraneo, Livio Berruti, che
eguagliò il record mondiale; nel salto in alto apparve il sovietico Valeri Brumel, che con la
tecnica ventrale risulterà uno dei migliori esponenti in assoluto della disciplina; nella
velocità femminile si mise in luce Wilma Rudolph.
Per la prima volta, inoltre, ai Giochi Olimpici di Roma, la televisione coprì buona parte del
programma di gare; la Rai produsse ben 106 ore di trasmissione, riprodotte anche in tutta
Europa, una quantità notevole considerata l'esistenza, comune praticamente in tutta
Europa, di un solo canale. In America, la statunitense CBS, la canadese CBC e
Telesistema Mexicano trasmisero un certo numero ore montando da Roma alcuni eventi,
inviando poi tutto a Londra e da lì al continente.
OLIMPIADI DI BERLINO 1972
I Giochi della XX Olimpiade si sono svolti a Monaco di Baviera nella Germania Ovest dal
26 agosto all'11 settembre 1972.
Sono i secondi Giochi olimpici estivi che hanno avuto luogo in Germania dopo l'edizione
di Berlino del 1936. L'intenzione di questi giochi era di offrire al mondo l'immagine di uno
stato nuovo, democratico ed ottimista, come dimostra il motto ufficiale The Happy Games.
Quest'edizione delle Olimpiadi fu segnata da un tragico episodio: l'omicidio di undici
atleti israeliani da parte di un commando di terroristi palestinesi di Settembre Nero. Tale
tragedia passò alla storia come il Massacro di Monaco.
All'alba del 5 settembre, 8 terroristi palestinesi scavalcarono la rete di recinzione del
villaggio olimpico e irruppero nella palazzina numero 31, nella quale soggiornava la
rappresentativa israeliana. Subito vi fu una prima vittima, Moshe Weimberg, l'allenatore
della squadra di lotta, che passando per caso cercò di fermarli ma fu colpito a morte più
volte. La seconda vittima fu il pesista Yossef Romano, che accorse in aiuto dell'allenatore
pur aggrappato a una stampella e morì dissanguato; 18 atleti israeliani riuscirono a fuggire
e a dare l'allarme, mentre 9 atleti rimasero in mano ai terroristi.
Le trattative tedesche furono lente e disordinate. Alle dieci di sera giunse finalmente un
pullman che trasportò gli ostaggi e i terroristi su due elicotteri, con i quali raggiunsero
l'aeroporto di Furstenfeldbruck, a circa 20 km da Monaco, da dove sarebbero dovuti salire
su un aereo diretti in Medio Oriente. Ma ad attenderli vi era la polizia tedesca.
A un certo punto iniziò la sparatoria durante la quale un elicottero prese fuoco e per i suoi
occupanti non vi fu scampo. La terribile strage durò otto minuti: morirono 5 degli 8
terroristi, il pilota di uno degli elicotteri, un poliziotto tedesco e tutti i 9 ostaggi israeliani. I
tre terroristi rimasti vivi furono catturati.
La notizia della strage non tardò a fare il giro del mondo suscitando sgomento e
indignazione. Alcuni avanzarono l'ipotesi di cancellare questa edizione dei Giochi olimpici.
Dopo un giorno di stop, però, i Giochi ripresero nel normale svolgimento nel programma.
Nonostante tutte le tranquillizzazioni del CIO, l'atmosfera, fin qui tranquilla, non era più la
stessa: si era compiuta la più grande tragedia nella storia delle Olimpiadi.

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