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Le Olimpiadi dei Nazisti: Berlino, 1936

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Adolf Hitler e Joseph Goebbels mentre distribuiscono autografi ai membri della squadra di
pattinaggio artistico canadese, durante i Giochi Olimpici Invernali. Garmisch-Partenkirchen,
Germania, Febbraio 1936.
US Holocaust Memorial Museum

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I FATTI PRINCIPALI
Nel 2016 cade l'ottantesimo anniversario dei Giochi Olimpici di Berlino del 1936.
La Germania nazista utilizz i Giochi Olimpici del 1936 come strumento di propaganda. I Nazisti
promossero l'immagine di una Germania nuova, unita e forte, mascherando allo stesso tempo le
politiche antisemite e razziste del regime, cos come il suo cresecente militarismo.
Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, in Europa e negli Stati Uniti vi furono appelli al
boicottaggio dei Giochi a causa delle violazioni dei diritti umani che avvenivano nel paese
organizzatore.
Anche se, alla fine, il movimento per il boicotaggio fall, ebbe il merito di stabilire un precedente
importante per le successive campagne, organizzate in epoche pi vicine a noi, per attirare
l'attenzione internazionale sull'abuso dei diritti umani in paesi organizzatori dei Giochi.
INTRODUZIONE
Per due settimane, nellagosto del 1936, quando la Germania ospit i Giochi Olimpici, il regime
nazista guidato da Adolf Hitler fece del proprio meglio per nascondere la propria natura razzista e
militarista. Rallentando il suo programma antisemita e le sue mire espansionistiche, il regime sfrutt
i Giochi per abbagliare molti tra gli spettatori e i giornalisti stranieri presenti, proponendo
limmagine di una Germania tollerante e pacifica. Rifiutando la proposta di boicottare i Giochi del
1936, gli Stati Uniti e le altre democrazie occidentali, di fatto, persero loccasione di assumere una
posizione chiara che?alcuni osservatori a quel tempo ritenevano?avrebbe potuto far riflettere Hitler
e avrebbe rafforzato le resistenze internazionali alla tirannia nazista. A Giochi conclusi, le politiche
espansionistiche tedesche e la persecuzione degli Ebrei e di altri nemici dello Stato ripresero pi
intensamente di prima, culminando, poi, nella Seconda Guerra Mondiale e nellOlocausto.
I GIOCHI OLIMPICI ESTIVI DEL 1936
Nel 1931, il Comitato Olimpico Internazionale aggiudic a Berlino lorganizzazione dei Giochi
Olimpici Estivi del 1936. La scelta fu un segnale chiaro del ritorno della Germania nella comunit
internazionale, dopo il suo isolamento nel periodo successivo alla sconfitta nella Prima Guerra
Mondiale.
Due anni pi tardi, il leader del Partito Nazista Adolf Hitler fu nominato Cancelliere della Germania
e la gi fragile democrazia divenne ben presto una dittatura che avrebbe perseguitato gli Ebrei, i
Rom (Zingari), tutti gli oppositori politici e molti altri. Lobiettivo dei Nazisti di controllare ogni
aspetto della vita tedesca si estendeva anche allo sport. Le immagini collegate alle attivit sportive
diffuse negli anni Trenta servirono a diffondere il mito di una razza ?Ariana? superiore e
fisicamente pi forte. Gli artisti tedeschi idealizzarono nelle loro sculture e in altre opere
limmagine di atleti dalla muscolatura ben sviluppata e dallaspetto eroico, accentuando anche i
tratti chiaramente ariani, soprattutto nei volti. Questo tipo di rappresentazione rifletteva anche
limportanza attribuita dai Nazisti alla prestanza fisica, un requisito essenziale alla vita militare.
L'ESCLUSIONE DAL MONDO SPORTIVO TEDESCO
Nellaprile del 1933, in tutte le organizzazioni sportive tedesche venne istituita la politica dei solo
Ariani: i Non-Ariani?atleti Ebrei o in parte Ebrei, cos come Rom (Zingari)?furono
sistematicamente esclusi dalle associazioni tedesche e venne loro impedito luso degli impianti
sportivi. LAssociazione Pugilistica tedesca espulse il campione dilettante Erich Seelig, nellaprile
del 1933, perch Ebreo. (Pi tardi, Seelig avrebbe ripreso la propria carriera di pugile negli Stati
Uniti.) Un altro atleta ebreo, Daniel Prenn?il migliore giocatore di tennis della Germania?fu
rimosso dalla squadra tedesca che partecipava alla Coppa Davis. Gretel Bergmann, atleta del salto
in alto di livello mondiale, fu espulsa dal suo club sportivo nel 1933 e dalla squadra olimpica nel
1936.
Gli atleti ebrei esclusi dai club sportivi tedeschi, entrarono a far parte delle associazioni ebraiche,

inclusa quella dei Maccabei e del Gruppo Shield, e si allenarono in impianti sportivi separati; ma sia
le associazioni che gli impianti non potevano certo reggere il confronto con quelli, ben finanziati,
dei Tedeschi. Anche i Rom (Zingari), incluso il pugile del gruppo Sinti Johann Rukelie Trollmann,
furono esclusi dal mondo sportivo tedesco.
GLI ATLETI EBREI
Nel tentativo di placare lopinione pubblica internazionale, le autorit tedesche permisero allatleta
della squadra di scherma, Helen Mayer, che era in parte ebrea, di rappresentare la Germania ai
Giochi Olimpici di Berlino. Mayer vinse la medaglia dargento nella scherma individuale e, come
tutti gli altri atleti tedeschi vincitori di una medaglia, esegu il saluto nazista dal podio della
premiazione. Dopo i Giochi, Mayer ritorn negli Stati Uniti. Nessun altro atleta ebreo gareggi per
la Germania. Ciononostante, nove atleti ebrei vinsero una medaglia durante le Olimpiadi dei
Nazisti, incluso Mayer e cinque atleti ungheresi. Sette atleti Ebrei americani gareggiarono a Berlino.
Come molti altri atleti ebrei dei paesi europei, anche questi giovani sportivi subirono pressioni da
parte delle organizzazioni ebraiche affinch boicottassero i Giochi. Non avendo ancora compreso
appieno, a quel tempo, le dimensioni e gli obiettivi della persecuzione degli Ebrei e di altre
categorie da parte dei Nazisti, quegli atleti decisero per di gareggiare.
Nellagosto del 1936, mentre ospitava i Giochi Olimpici estivi, il regime nazista cerc di camuffare
le proprie violente politiche razziste. La maggior parte dei segni visibili della persecuzione antiebrei fu temporaneamente rimossa e i giornali attenuarono la loro violenta retorica. In questo modo,
il regime sfrutt i Giochi Olimpici per presentare ai giornalisti e spettatori stranieri limmagine,
falsa, di una Germania pacifica e tollerante.
I MOVIMENTI PER IL BOICOTTAGGIO DEI GIOCHI
Diversi Movimenti per il boicottaggio dei Giochi furono creati negli Stati Uniti, Gran Bretagna,
Francia, Svezia, Cecoslovacchia e Olanda. Il dibattito sulla partecipazione ai Giochi del 1936 fu
particolarmente intenso negli Stati Uniti che, tradizionalmente, portavano ai Giochi una delle
squadre pi numerose. Alcuni tra coloro che proponevano il boicottaggio, avanzarono lidea di
organizzare le contro-olimpiadi: uno dei pi importanti di questi contro-giochi doveva svolgersi a
Barcellona, in Spagna, nellestate del 1936, con il titolo di Olimpiadi del popolo, ma fu poi
cancellato a causa dello scoppio della guerra civile, nel luglio del 1936, proprio quando migliaia di
atleti avevano cominciato ad arrivare nella citt spagnola.
Altri atleti ebrei decisero autonomamente di boicottare i Giochi di Berlino. Negli Stati Uniti il
boicottaggio fu sostenuto da alcuni atleti ebrei e da alcune organizzazioni ebraiche, come il
Congresso Ebraico Americano e il Comitato Ebraico dei Lavoratori. Tuttavia, quando lUnione
Atleti Dilettanti degli Stati Uniti vot per la partecipazione, nel dicembre del 1935, le altre nazioni
si allinearono facendo cos fallire il tentativo di boicottaggio.
I PREPARATIVI PER I GIOCHI
I Nazisti prepararono meticolosamente i Giochi, che si sarebbero svolti dal primo al sedici agosto.
Fu costruito un enorme complesso sportivo e le bandiere olimpiche, insieme a quelle nazionali con
la svastica, tappezzarono i monumenti e gli edifici di una Berlino affollata e festante. La maggior
parte dei turisti rimase alloscuro del fatto che il regime nazista avesse temporaneamente rimosso i
cartelli anti-Ebrei, o che la polizia avesse effettuato un rastrellamento di tutti i Rom di Berlino,
ordinato dal Ministero degli Interni tedesco. Il 16 luglio 1936, circa 800 Rom residenti a Berlino e
dintorni furono arrestati e internati in un campo speciale, nel quartiere Marzahn alla periferia di
Berlino, sorvegliato dalla polizia. I Nazisti, inoltre, ordinarono che i turisti stranieri non fossero
soggetti alle conseguenze penali previste dalle leggi tedesche sullomosessualit.
LA CERIMONIA D'APERTURA DELLE OLIMPIADI
Il primo agosto 1936, Adolf Hitler diede ufficialmente inizio alle Undicesime Olimpiadi. Le fanfare,
dirette dal famoso compositore Richard Strauss, annunciarono al pubblico tedesco larrivo del

dittatore. Centinaia di atleti recanti le insegne tipiche di ogni cerimonia dapertura marciarono nello
stadio, squadra dopo squadra, in ordine alfabetico. Inaugurando un nuovo rito olimpico, una
staffetta arriv con una torcia che era stata portata da diversi corridori dalla citt di Olimpia, in
Grecia, sede degli antichi Giochi.
Quarantanove squadre di atleti, provenienti da tutto il mondo, presero parte alle Olimpiadi di
Berlino, pi che in qualunque precedente edizione. La Germania era rappresentata dalla squadra pi
numerosa: 348 atleti. La seconda squadra con il maggiore numero di atleti era quella degli Stati
Uniti, con 312 membri, tra i quali 18 Afro-americani. La delegazione era guidata dal Presidente del
Comitato Olimpico Americano, Avery Brundage. LUnione Sovietica, invece, non partecip ai
Giochi di Berlino.
LA PROPAGANDA
La Germania pubblicizz i giochi con abilit, utilizzando poster dai colori vivaci e articoli illustrati
che apparvero in diverse riviste. Quelle immagini sportive miravano a creare un collegamento
diretto tra la Germania nazista e lantica Grecia, rappresentando visivamente il mito nazista che la
superiore civilt tedesca fosse lerede di diritto dellantica cultura classica Ariana. Quella visione
dellantichit classica enfatizzava i caratteri somatici Ariani: portamento eroico, occhi azzurri,
capelli biondi e lineamenti finemente cesellati.
Lo sforzo propagandistico continu ben oltre la fine delle Olimpiadi, in particolare con il lancio
internazionale del film Olympia, nel 1938, il discusso documentario diretto dalla regista tedesca e
simpatizzante nazista Leni Riefenstahl, alla quale il regime nazista aveva commissionato il film sui
Giochi Olimpici del 1936.
LE VITTORIE TEDESCHE
La Germania emerse vittoriosa dalle Undicesime Olimpiadi. Gli atleti tedeschi vinsero la maggior
parte delle medaglie e lospitalit tedesca frutt il plauso dei visitatori. La maggior parte dei giornali
fece eco alla posizione espressa dal New York Times che i Giochi avessero ridato alla Germania il
suo posto tra le nazioni e persino che le avessero dato un volto nuovamente umano. Alcuni
commentatori espressero anche la speranza che quellinterludio di pace potesse essere duraturo.
Solo alcuni giornalisti, come William Shirer, compresero che lo splendore esibito a Berlino altro
non era che una facciata per coprire un regime violentemente oppressivo e razzista.
ALL'INDOMANI DEI GIOCHI
Nello stesso momento in cui gli articoli post-olimpiadi venivano archiviati, Hitler cominci ad
accelerare i piani espansionistici della Germania e la persecuzione degli Ebrei riprese. Due giorni
dopo la fine delle Olimpiadi, il Capitano Wolfgang Fuerstner, Responsabile del Villaggio Olimpico,
si uccise dopo essere stato espulso dallesercito poich discendente di Ebrei.
Il primo settembre 1939, la Germania invase la Polonia. Ad appena tre anni dalla fine delle
Olimpiadi, il paese pacifico e ospitale nel quale si erano svolti i giochi, scaten la Seconda Guerra
Mondiale, un conflitto che port morte e distruzione senza precedenti. Con la conclusione dei
Giochi, le politiche espansionistiche della Germania e la persecuzione degli Ebrei e di altri nemici
dello Stato subirono una forte accelerazione, culminando nellOlocausto.

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