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LETTERATURA

Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati. Come tutti i bambini nobili della sua età, anch’egli
inizia a studiare sotto la guida di un precettore: impara a scrivere latino, si appassiona alla filosofia,
all’astronomia e alla chimica. Gli anni della prima giovinezza sono decisivi per la sua vita: si
innamora per la prima volta e prova il dolore di un amore non ricambiato.
Nel 1822 la famiglia consente a lasciarlo partire e Giacomo si reca a Roma. Quella città, che aveva
immaginato grande e culturalmente vivace, lo delude e torna a casa un anno dopo, ma Recanati
non è il posto giusto per viverci e quindi si reca a Napoli dove muore nel 1837. Durante la sua
giovinezza Leopardi pensava che la sua vita fosse triste segnata dalla solitudine, dalla malattia e
dalle delusioni amorose.
A poco a poco si era convinto che la felicità non era possibile, l’uomo aveva già raggiunto troppe
conoscenze e la sua immaginazione non riusciva più a inseguire sogni e desideri. La fase del
pessimismo storico con il tempo passa al Pessimismo cosmico, con cui crede che ogni uomo sia
infelice in ogni tempo e luogo.
Anche se il suo pessimismo era sempre più profondo, Leopardi non aveva mai smesso di dar voce
a sogni e desideri. La sua mente e il suo cuore erano in conflitto. Durante i suoi anni di studio,
Giacomo tra i libri del padre aveva trovato e letto con passione le opere dei più moderni filosofi del
settecento, essi sostenevano che la conoscenza si forma con l’osservazione e con l’uso
dell’intelletto, che bisogna dare ascolto alla ragione. Insomma, per usare un linguaggio filosofico,
diventò un materialista, L’uomo è un essere mortale e nonostante questo non riusciva a smettere
di cercare al di là del suo sguardo, di desiderare qualcosa di assoluto e di infinito. La sua poesia li
commuove proprio per questo conflitto: da una parte la razionalità e la realtà che Giacomo sapeva
guardare con lucidità e disincanto.
Qualcuno ha pensato che fosse così pessimista perché era malato, o perché aveva trascorso
un’infanzia troppo solitaria. Leopardi non voleva credere al suo cuore e considerare vere le
illusioni che sentiva forti dentro di sé perché non voleva essere ingannato. In uno dei suoi ultimi
canti ”La Ginestra” nasce un profondo sentimento la solidarietà.

Le opere principali sono:

ZIBALDONE 1817-1832

IDILLI 1819-1821

OPERETTE MORALI 1824-1832

GRANDI IDILLI 1828-1830333

CANTI 1831
Giacomo Leopardi - Canti (1831)

A un vincitore nel pallone

Di gloria il viso e la gioconda voce,


Garzon bennato, apprendi,
E quanto al femminile ozio sovrasti
La sudata virtude. Attendi attendi,
Magnanimo campion (s’a la veloce 5
Piena de gli anni il tuo valor contrasti
La spoglia di tuo nome), attendi e ’l core
Movi ad alto desio. Te l’echeggiante
Arena e ’l circo, e te fremendo appella
A i fatti illustri il popolar favore; 10
Te rigoglioso de l’età novella
Oggi la patria cara
Gli antichi esempi a rinnovar prepara.

     Non del barbaro sangue in Maratona


Tinse l’invitta destra 15
Que’ che gli atleti ignudi e ’l campo eleo,

Che stupido mirò l’ardua palestra,


Nè la palma beata e la corona
D’emula brama il punse. E ne l’Alfeo
Forse le chiome polverose e i fianchi
De le cavalle vincitrici asterse 20
Tal che le greche insegne e ’l greco acciaro
Guidò de’ Medi fuggitivi e stanchi
Ne le pallide torme; onde sonaro
Di sconsolato grido
Gli alti gorghi d’Eufrate e ’l servo lido. 25

     Vano dirai quel che disserra e scote


De la virtù nativa
Le riposte faville? e che del fioco
Spirto vital ne gli egri petti avviva
Il caduco fervor? Le meste rote 30
Da poi che Febo instiga, altro che gioco
Son le cure mortali? ed è men vano
De la menzogna il vero? A noi di lieti
Inganni e di felici ombre soccorse
Natura istessa; e là dove l’insano 35
Costume a i forti errori esca non porse,
Ne gli ozi infermi e nudi
Mutò la gente i gloriosi studi.

     Tempo forse verrà ch’a le ruine

De le italiche moli 40
Insultino gli armenti, e ’l greve aratro
Sentano i sette colli; e pochi Soli
Forse fien vòlti, e le città latine
Abiterà la cauta volpe, e l’atro
Bosco mormorerà fra le alte mura; 45
Se la funesta de le patrie cose
Obblivion da le perverse menti
Non isvelgono i fati, e la matura
Clade non torce da le abbiette genti
Il ciel fatto cortese 50
Dal sovvenir de le passate imprese.

     A la patria infelice, o buon garzone,


Sopravviver ti doglia.
Chiaro per lei stato saresti allora
Che del serto fulgea di ch’ella è spoglia, 55
Nostra colpa e fatal. Passò stagione,
Chè nullo di tal madre oggi s’onora:
Ma per te stesso al polo ergi la mente.
Nostra vita a che val? solo a spregiarla;
Beata allor che ne’ perigli avvolta, 60
Se stessa obblia, nè de le putri e lente
Ore il danno misura e ’l flutto ascolta;
Beata allor che ’l piede
Spinto al varco leteo, più grata riede.
Scritta nel novembre del 1821 è una poesia dedicata allo sport, da cui il poeta ne trarrà spunti
moralistici e storici.
E’ inizialmente un inno al valore de “il giocatore nel pallone” che viene descritto come “il viso
di gloria”, “magnanimo campion”, come se fosse un eroe greco che lotta per la loro “patria
cara”, permettendone il vanto e il successo.
Leopardi esalta non tanto la figura del giocatore quanto l’atto stesso del gioco, il suo risvegliare
le scintille “della virtù nativa” nel suo agire sempre in onore di una patria più volte onorata da
valorosi guerrieri narrati da storici del passato.

Rinnova quindi gli spiriti e i fervori ormai spenti di spettatori che esultano per l’agire umano,
per la sua potenza e virtù messa a nudo sull’arena, come un gladiatore che grida tra la polvere.
Ed è qui che Leopardi vuole far intendere che non si tratta più di un gioco, ma di un’opera di
un mortale in lotta contro un obiettivo, contro una passione che va nutrita e un fuoco che va
alimentato e non nascosto “negli ozi oscuri e nudi” che appiattiscono e spolverano l’animo
umano di ogni suo minimo impulso vitale. Leopardi racconta al lettore le rovine della sua terra,
e si rivolge al suo personaggio, considerato ormai preda degli “ozi” quotidiani e termina la
lirica ricordando ai lettori che in momenti di pericolo, la vita ci appare più gradita di quando,
in momenti favorevoli, la disprezziamo; così il “vincitore nel pallone” sarà apprezzato come
simbolo di figura virtuosa ed eroica di fronte alle sue passioni, nel momento in cui deporrà le
armi terminata la sua battaglia.
STORIA

Le Olimpiadi moderne e la belle Èpoque

Il grande sviluppo economico degli ultimi decenni dell’ottocento aprì per l’Europa un’ epoca
florida e densa di nuove speranze, per questo, tale periodo fu chiamato belle époque, cioè una
bella epoca. Il nuovo ottimismo fu alimentato anche dal fatto che ci furono grandi scoperte
scientifiche e le innovazioni tecnologiche. La produzione permise di immettere sul mercato
numerosi prodotti a prezzi accessibili. Una delle più grandi rivoluzioni della Belle èpoque riguardò
la nascita del cosiddetto tempo libero. Un altro fenomeno che trasformò il tempo libero delle
persone fu lo sport, divenne un fenomeno di massa.

Nel 1896 si svolse la prima edizione di giochi olimpici moderni, per volere del barone francese De
Coubertin, egli ebbe l’idea di replicare le Olimpiadi dell’antica Grecia. Per questo motivo la sede
della prima edizione fu proprio Atene. Alla loro base c'è l'Olimpismo che è, principalmente, uno
stato d'animo, fatto di valori internazionalisti e democratici. Il barone indicava quindi nel rispetto
delle differenze culturali, delle diverse identità, la base della reciproca comprensione tra popoli e
nazioni. Occasione di quest‘incontro tra i popoli era la gara, lo sport. Il risultato tecnico delle gare
era secondario per il barone, che proclamava: "Importante non è vincere, ma partecipare".

Al contrario delle prime Olimpiadi, nel XX secolo invece che sospendere la guerra per partecipare
alle Olimpiadi, sono state sospese queste per andare a combattere in guerra. A differenza delle
antiche Olimpiadi, che si svolgevano sempre ad Olimpia, nelle moderne cambiano la loro sede ogni
quattro anni. I premi consistono in medaglie d'oro, d'argento e bronzo e vengono rispettivamente
assegnate al primo, al secondo e al terzo classificato.

Il programma delle gare, che comprendeva all'inizio dieci sport (atletica, ciclismo, ginnastica, lotta,
nuoto, scherma, sollevamento pesi, tennis, tiro, canottaggio), fu in seguito modificato e ampliato
con l'aggiunta di altre discipline sportive come judo e calcio.

A quest’epoca risale infatti, la nascita dei campionati di calcio (in Italia il primo si disputò nel
1898) e le grandi corse automobilistiche e ciclistiche: nel 1903 si svolse la prima edizione del Tour
de France, nel 1909 il giro d’Italia. La formazione di una massa di consumatori modificò le
tecniche commerciali. I produttori compresero che anche la distribuzione dei prodotti doveva
adeguarsi ad una clientela ampliata. I negozi specializzati per le masse, (comparvero sia in Europa
che negli Stati Uniti) i grandi magazzini. Si trattava generalmente di merce prodotta in serie, o di
qualità limitata, ma venduta a prezzi popolari.

Le Olimpiadi sono state interrotte:

 1916 Prima guerra mondiale


 1940-1944 Seconda guerra mondiale
 2020 Covid-19.
FRANCESE

Le sport en France

La France est coupée en deux 46% des adultes se déclarent non sportifs et 44%
sportifs réguliers. Il y a 10% de sportifs occasionnels.

Les compétitions préférées des Français sont Le Tour de France au mois de juillet,
les 24 heures du Mans en juin, les internationaux de France de tennis et la Coupe de
France de football.

Le sport à l’école:

Le sport est enseigné dans les cours obligatoires d’EPS. De plus, de nombreux
collégiens font du sport une ou deux fois par semaine dans l’association sportive de
leur collège.

Les points négatifs du sport:

Selon un sondage, c’est l’importance de l’argent, la violence de certains supporters


et le dopage qui font le plus de mal au sport.
GEOGRAFIA

Il Giappone

Il territorio e l’ambiente

L’arcipelago su cui si estende il Giappone è formato da un arco di isole. Molto estese sono soltanto
le quattro isole di Honshu , Hokkaido, Kyushu e Shikoku. In particolare l’isola di Honshu.
L’arcipelago giapponese è situato lungo la cosiddetta cintura del Pacifico che segna la zolla
tettonica. Si tratta di una zona che ospita numerosi vulcani ed è spesso soggetta a terremoti.
Il clima è freddo al nord, con inverni nevosi e tropicale al sud, con piogge stagionali tra l’ estate e
l’autunno.

Popolazione

Il Giappone è tra i primi Paesi al mondo per reddito procapite. I circa 128 milioni di abitanti
costituiscono però una delle popolazioni più vecchie.

Ordinamento dello stato: Il Giappone è una monarchia costituzionale. L’imperatore che


simboleggia l’unità del popolo ha una carica soltanto formale.

Economia

Il Giappone ha costruito la sua potenza economica soprattutto su attività di trasformazione delle


materie prime. Circa il 12% del territorio è coltivabile e oltre metà è riservata al riso. L’allevamento
dà al rese alimentari insufficienti, mentre la pesca fornisce la principale fonte di alimentazione. Lo
sviluppo industriale interessa tutti i settori le principali produzioni da esportazione sono quelle di
radio e televisori, macchine fotografiche e fotocamere, la prima industria automobilistica
nazionale, la Toyota.

Olimpiadi 2020/21

I giochi del 2021 secondo il calendario originale si sarebbero dovuti tenere a Tokyo, dal 24 luglio al
9 agosto 2020. A causa della pandemia covid-19 le date sono state postecipate di un anno, dal 23
luglio all’8 agosto 2021. Nonostante ciò verrà mantenuto Tokyo 2020 per ragioni di marketing e di
branding. La capitale giapponese è stata scelta durante la 125esima sessione del CIO, svoltasi a
Buenos Acres il 7 settembre 2013. La città è stata preferita alle altre due contendenti: Instambul e
Madrid.
INGLESE

The Sport

Americans love sport and in general they enjoy the same individual sports
which are popular in many nations. Americans also participate in a
number of team sports in junior and senior high scholls and at American
universities sport is also extremely important. America’s three most
popular team sports baseball, American football and basketball.
SCIENZE

Il lavoro

In fisica la parola lavoro ha un significato diverso da quello del linguaggio comune. Noi, ad esempio
indichiamo con la parola lavoro anche lo sforzo compiuto da uno studente, ma nella fisica questo
non è lavoro.

Per poter parlare di lavoro in fisica, occorre che:

 ci deve essere una forza applicata ad un corpo;

 il corpo su cui la forza è applicata si deve spostare, per effetto della forza, lungo la
direzione della forza stessa.

Più precisamente, il lavoro è il prodotto ottenuto moltiplicando l’intensità della forza “efficace a
produrre lo spostamento” per lo spostamento.

 L=Fxs

Nel Sistema Internazionale, dove la forza si misura in newton (N) e lo spostamento in metri (m),
l’unità di misura del lavoro è il joule (J).

1 J = 1N × 1 m

Il lavoro è collegato al concetto di energia, infatti, per esempio quando lanciamo una palla in un
canestro compiamo un lavoro, questo vuol dire che in noi vi è energia da spendere altrimenti non
saremmo riusciti a lanciare la palla.

Possiamo definire più precisamente il significato della parola energia come la capacità di compiere
un lavoro che misura la quantità di energia che viene scambiata in un dato processo.

Proprio perché l’energia si manifesta con il lavoro compiuto, la misura dell’energia coincide con la
misura del lavoro, per tanto l’energia viene misurata in joule(J) o in chilogrammetri.
ARTE

L’Impressionismo

Nel 1874, nella galleria del fotografo Nadar, un gruppo di artisti organizzarono una mostra
collettiva, sotto il nome di “società anonima dei pittori, scultori e incisori”.

Il nome fu attribuito dal critico Leroy, guardando l’opera di Monet, “Impressione: levar del sole”.

L’interesse fondamentale degli impressionisti era l’osservazione e la resa della luce. I quadri
dovevano essere realizzati non negli studi, ma all’area aperta ( en plein air) i colori doveva essere
puri e luminosi.

I soggetti erano presi dalla vita quotidiana o dalla natura, temi semplici su cui la luce veniva
attentamente osservata, facendo emergere la sensazione e il senso dell’istante.

Il precursore degli impressionisti fu Eduard Manet, insieme a Claude Monet, August Renoir e
Camille Pissarro.

August Renoir

Nacque nel 1841 e morì nel 1919. Ritrae figure e gruppi colti nell’immediatezza quotidiana e
movimentati dallo scintillio intermittente della luce.

Colazione dei canottieri

Al 1881 risale il capolavoro del periodo impressionista, forse l’ultimo prima del viaggio in Italia e
del conseguente ripensamento sulla pittura. Si tratta della Colazione dei canottieri, un’opera del
1881 in cui rappresenta un momento di riposo di alcuni canottieri. L’atmosfera che ne deriva è
quella di una straordinaria naturalezza.
Autore: August Renoir

Titolo: Colazione dei canottieri

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 129,5x172,7 cm

Luogo di conservazione : Washington, Philips Collection

Data: 1881

L’opera rappresenta la veranda del locale La Fournaise a Chatou in cui degli sportivi stanno
facendo colazione.

È una rappresentazione En plein air che l’artista abbozza davanti ai tavoli apparecchiati, in cui un
gruppo di amici ridono e scherzano.

La luce chiara è filtrata dal tendone a righe, e i suoi riflessi rosati contrastano con lo sfondo
verdastro della vegetazione.

La giustapposizione dei colori (caldi-freddi e chiari-scuri) fanno emergere i volumi e la prospettiva.


I volti delle ragazze sono tratteggiati da tocchi di colore senza disegno.
RELIGIONE

Lo Shintoismo

Le origini

Lo Shintoismo è l’unica religione che viene professata in una sola nazione, il Giappone. Lo
Shintoismo, che sorse già in età preistorica, si compone di:

 Miti

 Pratiche e credenze religiose

Lo Shintoismo nacque dal timore che gli elementi naturali come il sole, l’acqua, gli alberi. A ogni
fenomeno si accostava una divinità (kami) e questa pratica diede luogo a un complesso pantheon
e a una ricca mitologia.

Un tempo l’ordine sacerdotale era ereditato, ora si diventa sacerdoti shinto frequentando scuole.
Dopo la Seconda guerra mondiale il sacerdozio è stato aperto anche alle donne.
TECNOLOGIA

Le comunicazioni di massa

Stampa

Nel IV millennio a.C. nacque, presso i sumeri, la scrittura, legata sia ad esigenze di amministrazione
e contabilità sia ad esigenze di comunicazione nel campo della politica interna ed estera. In seguito
i greci inventarono l'alfabeto.

Il primo cambiamento è dovuto all'invenzione della stampa a caratteri mobili, grazie a


Johann Gutenberg nel 1456, che consentì la pubblicazione dei primi libri a grande tiratura.

Telegrafo

Verso la fine del Settecento nacquero i primi telegrafi. Nella sua forma più semplice un sistema
telegrafico è costituito da una batteria che fornisce corrente, due fili di rame lungo i quali la
corrente possa viaggiare, un apparato trasmittente e uno ricevente.

Il telegrafo elettrico è il più collaudato dei mezzi di telecomunicazione a disposizione dei nostri avi.
Il modello più diffuso è quello di Samuel Morse, che, con il suo codice di sole linee e punti, è veloce
e robusto. I governi poterono scambiare rapidamente informazioni con tutte le regioni dello Stato
e, con la posa di cavi sottomarini, anche le proprie colonie.

In Europa i governi si fecero carico dello sviluppo delle reti telegrafiche, ma alla fine del XIX secolo
una grossa parte delle comunicazioni erano di carattere privato.

Telefono

Le reti telegrafiche venivano utilizzate dagli operatori di Borsa, dai giornali e dalle linee ferroviarie.
Lo sviluppo del telegrafo accompagnò il boom del trasporto su rotaia.

Nel 1871 venne inventato il primo telefono da Antonio Meucci, poi perfezionato da Alexander


Graham Bell nel 1877.

La costruzione di un apparecchio telefonico comprendeva un microfono, che converte i suoni in


correnti elettriche, un ricevitore telefonico, che compie la trasformazione inversa, e gli organi per
la trasmissione e la ricezione della chiamata.

Cinema

A metà dell'Ottocento nacquero le prime forme di cinema  che in poco tempo s'imposero come


una vera e propria industria dell'intrattenimento. Il primo apparecchio cinematografico, analogo a
quelli odierni, fu costruito dai fratelli Lumière, i quali introdussero anche il nome di cinematografo
in un brevetto ottenuto nel 1892. I primi film erano solo sequenze di immagini, senza suoni. Nei
primi anni del Novecento  ci fu uno studio che riguardò intellettuali di vari paesi per risolvere il
problema della sincronizzazione di suoni, rumori e parole con il movimento delle immagini; la
prima realizzazione industriale del film sonoro si ebbe nel 1929 in America ed anche il problema
dei film a colori fu studiato e risolto nei primi anni del Novecento, attraverso vari esperimenti per
realizzare la cinematografia stereoscopica, con la riproduzione cioè delle immagini in rilievo, a tre
dimensioni.

Radio
Nel 1896 iniziarono le prime trasmissioni radio di Guglielmo Marconi, che aprirono la strada ad un
sistema di comunicazioni di massa.
 
Durante la Prima Guerra Mondiale la radio venne utilizzata come mezzo di diffusione
d'informazioni e di controllo dell'opinione pubblica.
La radio fu il primo sistema di comunicazioni a distanza, senza filo, ottenuto mediante onde
elettromagnetiche. Queste onde sono emanate mediante un'antenna trasmittente alimentate da
correnti ad alta frequenza, che vengono generate dal radiotrasmettitore.

Televisione
All'inizio del Novecento nacque la televisione. Le prime trasmissioni sperimentali avvennero negli
Stati Uniti  e in Gran Bretagna nel 1929, ma vennero interrotte nel corso della Seconda Guerra
Mondiale  per essere riprese regolarmente negli anni '50.
In Italia la Rai iniziò a trasmettere con un solo canale nel 1954, il secondo canale nacque nel 1961,
il terzo nel 1979 e negli anni '80 si svilupparono le reti private. La televisione è il mezzo che
permette di agire maggiormente sui sentimenti collettivi del pubblico, perché permette di
associare l'immagine di una persona alle sue parole.
Oggi è in corso una rivoluzione tecnologica che prende il nome di digitalizzazione, cioè un processo
con cui un'informazione viene rappresentata da una serie di cifre, così da essere più facilmente
elaborabile. Inoltre possono essere rappresentati testi, immagini e suoni: in questo modo si
ottiene la multimedialità, che consiste nell'ottenere contenuti mediatici di diverso tipo. Questa
nuova tecnologia lega con tutti i mezzi di comunicazione tradizionali.

Internet
Grazie alla digitalizzazione compaiono i mezzi di comunicazione personali, in quanto essa permette
una modalità comunicativa individualizzata, bidirezionale, dove dati e informazioni non sono
ottenute da una fonte centrale, ma vengono scambiati tra i vari utenti collegati alla rete. La
comunicazione con Internet può avvenire in tempo reale, come accade per le chat, oppure no,
come per le e-mail.
Nel 1969 negli Stati Uniti nacque una rete di computer chiamata ARPANET per usi militari. Per
funzionare la rete necessitava di protocolli standardizzati, i quali furono in parte presentati nel
1973 da un gruppo di ricercatori francesi tramite il protocollo TCP (Transfer Control Protocol). Nel
1983 l'originaria rete nata per scopi militari fu sostituita dalla rete MILTEL, per evitare eventuali
fughe d'informazioni. Inoltre nacque arpa-internet una rete inizialmente utilizzata in abito
accademico-universitario e successivamente diffusasi tra la popolazione. Nel 1977 due studenti di
Chicago, Christensen e Suess, scrissero un programma chiamato Modem, attraverso il quale
riuscivano a trasmettere informazioni tra i loro computer. Pochi anni dopo con la stessa tecnologia
da loro utilizzata Tom Jennings creò Fidonet, che nel 2000 aveva tre milioni di utenti.
Dai primi anni '60 la rete è cambiata ed evoluta fino ad arrivare ai primi anni '90, quando i fisici del
Cern di Ginevra, hanno messo a punto un sistema che è diventato Internet come oggi noi la
conosciamo, il WWW (World Wide Web), cioè il mondo virtuale di Internet.
MOTORIA

Olimpiadi Antiche e Moderne

Nell'antichità le Olimpiadi si tenevano nella città di Olimpia che si trovava nel Peloponneso,
regione collocata nella parte meridionale della Grecia, e si tenevano ogni quattro anni. A questi
giochi, la cui data inaugurale era quella del 776 a. C., partecipavano atleti provenienti dalla Grecia
continentale, insulare e anche dalla Magna Grecia.

Questi però non erano gli unici Giochi che si tenevano in Grecia, infatti, erano stati istituiti anche i
Giochi Pitici che si tenevano a Delfi nello stadio che era collocato vicino al santuario dedicato al dio
Apollo, di cui ci sono pervenute le rovine. Alcune analogie tra le Olimpiadi antiche e quelle
moderne sono riscontrabili, infatti, l'ideatore delle Olimpiadi Moderne - Pierre de Coubertin – si
ispirò proprio alle Olimpiadi antiche quando 1896 decise di dare vita alle Olimpiadi Moderne.
Molte però sono anche le differenze riscontrabili, come ad esempio lo spirito con cui le Olimpiadi
moderne vengono svolte rispetto a quelle classiche.

Nonostante le Olimpiadi moderne si svolgano con cadenza quadriennale come le Olimpiadi


classiche e alcuni sport siano rimasti gli stessi di una volta, molti degli sport che sono stati aggiunti
come discipline olimpiche moderne sono completamente differenti da quelli antiche. Tra gli sport
derivanti dalle discipline antiche per esempio si possono citare il pugilato che trae spunto dalle
antiche pratiche di lotta come ad esempio la lotta greco-romana; il lancio del disco, il lancio del
giavellotto, il salto in lungo, la corsa, di cui si ricorda l'antica disciplina olimpica della corsa breve e
anche della corsa lunga che si articolava in vari giri che venivano effettuati attorno allo stadio.

Altra differenza tra Olimpiadi antiche e Olimpiadi Moderne sta nel fatto che gli atleti delle
Olimpiadi antiche erano dei veri e propri dilettanti che non ricevevano alcun compenso per la loro
partecipazione ai Giochi tanto meno per le loro vittorie, mentre gli atleti delle Olimpiadi moderne
ricevono un rimborso per le loro vittorie. I Greci aborrivano infatti l'idea di dover dare del denaro
agli atleti che nell'antichità quindi venivano premiati con una semplice corona d'alloro; l'unica cosa
che ottenevano gli atleti antichi era quella di ottenere dai Giochi Olimpici fama per l'impresa
raggiunta.
Nelle Olimpiadi classiche inoltre erano escluse le donne, le quali non potevano nemmeno assistere
alle gare, in cui gli atleti erano soltanto uomini che gareggiavano peraltro nudi. La differenza
riscontrabile nelle Olimpiadi Moderne consiste nel fatto che le donne vengono ammesse sia alla
visione delle gare sia alla partecipazione come atlete.

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