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Il logo paralimpico rappresenta tre agitos (dal latino “agito”, io muovo) in blu, rosso e verde, i tre colori più
utilizzati nelle bandiere dei paesi del mondo.
• E’ un simbolo in movimento attorno a un punto centrale
• Il motto paralimpico è sport in motion, ovvero spirito in movimento, ed esprime il carattere del
movimento paralimpico così come le peformance di alto livello degli atleti paralimpici.
Snowboard
Quali sono le discipline
paralimpiche
Quest'ultima aggiunta ai Giochi Paralimpici invernali è stata vista per la prima volta nel 2014 invernali?
a Sochi, in Russia. Solo gli atleti con disabilità motorie possono
partecipare e attualmente ci sono due categorie: una per le persone con disabilità negli arti superiori e un'altra per le persone con disabilità negli arti inferiori.
Essendo un'aggiunta così recente, le regole sono ancora nelle prime fasi di sviluppo.
Biathlon
Gli atleti non devono solo sciare a una certa distanza, ma devono anche sparare a dei bersagli con un fucile. Se vuoi colpire il bersaglio, devi
avere molta resistenza. Anche le persone con disabilità visive possono partecipare a questo sport. Quando si trovano nel raggio di tiro, viene emesso un segnale
acustico che cambia quanto più si avvicinano al bersaglio.
Curling su carrozzina
Il curling su carrozzina è il secondo sport di squadra riconosciuto come disciplina paralimpica. Non ci sono più classificazioni in base al tipo e alla gravità della
disabilità. Il curling su carrozzina è stato incorporato nei Giochi Paralimpici invernali del 2006.
A differenza dello sci o dell'hockey su ghiaccio, la carrozzina con cui si gioca a curling non richiede attrezzature speciali, il che significa che questo sport può essere
praticato con una carrozzina manuale della vita quotidiana. A differenza del curling olimpico, non è consentito cambiare il percorso della pietra, una volta lanciato. In
questo modo, gli atleti devono mirare precisamente all'obiettivo.
Hockey su ghiaccio
L'hockey su ghiaccio è uno dei due sport di squadra accettati come sport paralimpico, tuttavia questo non è stato incorporato fino al 1994. Come il suo equivalente
olimpico, l'hockey su ghiaccio paralimpico è uno sport veloce e intenso che richiede un grande sforzo fisico da parte dei partecipanti.
Dopo i Giochi Paralimpici Invernali di Vancouver nel 2010, anche le donne vi partecipano, sebbene l'hockey su ghiaccio sia una disciplina prevalentemente
maschile
A differenza dei Giochi Paralimpici estivi, di solito sono ammessi solo gli atleti con disabilità motorie e visive.
ATTREZZATURA
- CARROZZINE
HANDBIKE: è formata da un telaio con un sedile, sul quale chi la usa può posizionarsi seduto o sdraiato, Al telaio sono fissate tre ruote, una
anteriore e due posteriori. La ruota anteriore presenta una peculiarità: così come nelle tradizionali biciclette è collegata allo sterzo e si occupa
di dare la direzione al mezzo essa è pure responsabile della forza motrice in quanto collegata alle pedivelle mediante la catena. Le due ruote
posteriori sono solamente responsabili della stabilità e garantiscono l’equilibrio al mezzo durante la marcia e le soste.
ATTREZZATURA
- Sci nordico
Per gli atleti in cui gli arti inferiori non siano in grado di assicurare la posizione eretta sono
utilizzati sedili che vengono fissati agli sci mediante attacchi normali.
- Sci alpino
Per gli atleti della categoria “ sitting “ invece è necessario
utilizzare un guscio collegato, mediante ammortizzatore, ad un
monosci.
Gli atleti in grado di gareggiare in posizione eretta utilizzano degli sci normali, mentre
possono utilizzare degli stabilizzatori laterali al posto dei bastoncini.
PROTESI
In particolare in atletica si utilizzano piedi dinamici.
AUSILI BLIND
La maggior parte degli sport può essere praticata anche da atleti non vedenti o ipovedenti.
In tal caso non è necessario un ausilio particolare, ma deve essere presente una seconda
persona che dovrà condurre l’ atleta durante tutte le fasi di svolgimento della gara.
“ Quello che ho imparato dalla vita è che anche quello che siamo costretti ad affrontare può
essere trasformato in PASSIONE”
L’EVOLUZIONE DEI GIOCHI PARALIMPICI