Sei sulla pagina 1di 1

PROJECT WORK

L’inclusione dei disabili nello sport.

Il nostro progetto riguarda l’inclusione della persona disabile all’interno del mondo sportivo sotto vari punti
di vista.

Per prima cosa ci siamo recate alla sede dell’Aquilone per intervistare Lia Trentini e l’atleta Giorgio.
Abbiamo scelto di intervistare queste due soggetti poiché troviamo interessante vedere e capire dal vivo la
prospettiva di un educatore che svolge un’attività sportiva all’interno della sede (danzaterapia), e quella di
un atleta agonistico dell’Aquilone.

Queste interviste sono state registrate con un video che vi mostriamo di seguito.

Successivamente abbiamo elaborato una idea per la realizzazione pratica del progetto per vivere insieme
un’esperienza sportiva.

Il progetto consiste nell’incontrarci per una mattinata facendo coinvolgere sia persone sportive
dell’Aquilone che l’intera classe.

L’idea sarebbe di giocare insieme a diversi sport, quali:

Ognuno sceglierà uno sport a cui partecipare con un torneo a punti. Alla fine di ogni torneo saranno stabiliti
dei vincitori tramite una classifica che verranno premiati.

Nel nostro progetto vorremmo aggiungere una curiosità rispetto a come nel corso della storia la persona
con disabilità abbia acquisito diritti nello sport.

Nel 1948 il neurochirurgo inglese Ludwig Guttmann organizza una competizione sportiva per soldati della
2 guerra mondiale diventati disabili.

Nel 1952 partecipa ai giochi anche alcuni atleti olandesi: i giochi diventano, così, internazionali.

La competizione si chiamava Stoke Mandeville. Stoke Mandeville era, infatti, la cittadina inglese che
ospitava ogni anno queste gare.

Nel 1958 il medico italiano Antonio Maglio propone di disputare l’edizione del 1960 a Roma.

Maglio era direttore del centro paraplegici dell’INAIL (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro).

Roma, infatti, in quell’anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade.

I Giochi si disputarono dal 18 al 25 settembre, con la presenza di 400 atleti in rappresentanza di 23 Paesi.

L’edizione di Roma segna l’avvio del percorso che avrebbe condotto alla nascita delle Paralimpiadi.

Nel 1984, Infatti, i “Giochi internazionali per paraplegici” furono riconosciuti come I Giochi paralimpici
estivi.

Potrebbero piacerti anche