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Promessi sposi

Capitolo 19
Cosa succede:
• C’è un dialogo tra il conte Zio e il padre provinciale dei cappuccini, in cui
viene chiesto un traferimento di fra Cristoforo da Lecco.
• Il conte per giustificare il trasferimento, nomina i demeriti di fra
cristoforo, fra cui il fatto di aver aiutato e coperto renzo.
• Il padre rifuta l’opposizione del conte Zio, poiché capisce che non erano
quelle le reali motivazioni
• Il conte zio non si arrende e tira in ballo il conflitto tra don rodrigo e fra
cristoforo, ricordandogli alcuni questione che avevano in sopseso
• Il padre provinciale dei cappuccini accetta e allonta fra cristoforo a
Rimini
Collegamenti :
• Durante il colloquio tra conte zio e padre provinciale: manzoni espone
e condanna l’arte della simulazione in cui si sostanzia la politica.
l’autore mostra in azione l’uomo politico e gli fa esprimere tutte le
azioni negative che aveva descritto prima dell’incontro col conte
attilio
• Abbiamo una ripresa della mafia nei promessi sposi quando il Conte
cerca di convincere il padre, utilizzando la paura che un po tutti hanno
di Don rodrigo e del suo potere, questo potere è molto simile a quello
della mafia e quindi don rodrigo ad un appartenente di «cosa nostra»
Collegamenti :
• Manzoni adombra l’innominato con la figura storica di Francesco
Bernardino Visconti (1579-1647), nobile italiano. Egli si ritirò in una
sua tenuta (chiamata Sangiorgino) e costituì una banda iniziando la
sua attività criminale. Commise tra il 1597 e il 1599 un serie di misfatti
tra cui due omicidi. La sua conversione avvenne nel 1619 in occasione
della visita pastorale a Treviglio quando incontrò il cardinale Federico
Borromeo con il quale dialogò per due ore. Manzoni fa questo
parallelismo per continuare con l’identificazione dei promessi sposi
come romanzo storico e contonuare con la sua finzione letteraria
Promessi sposi
Capitolo 20
Trama
• Descrizione castello e Innominato: cupi e spaventosi.

• Incontro tra don Rodrigo e l’Innominato.

• Piano per il rapimento di Lucia.

• Incertezza morale dell’Innominato.


Trama
• Nibbio da Egidio.

• Gertrude manda Lucia dal padre guardiano.

• I bravi rapiscono Lucia e la portano al castello.

• Lucia cerca di saltare dalla carrozza, ma sviene.

• L’Innominato manda una vecchia signora per


consolare Lucia.
Figure retoriche
• Certe carte = omoteleuto, 2 o più parole terminano alla stessa maniera.

• Squinternotto = nomen omen, è una locuzione latina che significa "il nome è un presagio»

• Lascio l’ossa sur una strada = metonimia, cioè uso della causa per l'effetto del
contenente per il contenuto, della materia per l'oggetto.

• Ve lo perdono di cuore = metafora, sostituzione di un termine proprio con uno figurato.

• I conforti di quelle orribili voci = antitesi, contrapposizione.


Collegamenti

• Ingresso di Don Rodrigo nel palazzo dell’Innominato


come con boss mafiosi o narcotrafficanti nelle serie TV;
disarmato, controllato, attraversa stanze piene di armi
e guardie, poi entra.

• Parallelismo Griso-Nibbio
Collegamenti
• Paragone Lucia ingannata con inganno di Clitennestra e amante Egisto ad
Agamennone o disfatta di Teutoburgo 9 d.C. (Arminio doppiogiochista) Varo
perde contro popolazioni germaniche o il più celebre tradimento di Giuda che
consegna Gesù ai soldati romani.
Giudizi di Manzoni

• Manzoni scrive: “comparve un ragazzaccio armato come un saracino”;


opera volta ad un pubblico occidentale e cristiano.

• L’innominato dice: “Invecchiare! Morire! E poi?”: riferimento alla fede


Cristiana di Manzoni.

• Manzoni descrive Egidio come atroce per aver avuto rapporti con una
suora; condanna morale di Manzoni.
Pareri personali
• Uso insistente del linguaggio metaforico nella lunga digressione
in cui descrive sia il castello che il proprietario.

• Molti riferimenti alla cristianità di Manzoni.

• Pentimento e conversione dell’Innominato radicali e immediati.

• Lucia (donna del popolo) riesce a smuovere Innominato.


Promessi Sposi
Capitolo 21
La vecchia serva accoglie Lucia

• La vecchia esegue subito gli ordini


del padrone.
• La vecchia accompagna Lucia nella
sua stanza, cercando di farle
coraggio, ma fallisce.
Il Nibbio a colloquio con l’innominato
• Il Nibbio riferisce del successo
dell’impresa.
• Il Nibbio aggiunge che avrebbe
preferito uccidere Lucia perché
durante il viaggio gli ha ispirato
compassione.
• L’innominato vorrebbe consegnare
subito Lucia a don Rodrigo, ma
qualcosa dentro di lui lo trattiene
L’innominato va da Lucia
• L’innominato continua a pensare alla
compassione ispirata da Lucia al Nibbio, così
decide di incontrarla.
• L’innominato rimprovera la vecchia per non
essere riuscita a farle coraggio.
• Lucia prega l’innominato di liberarla in nome
di Dio.
• L’innominato è irritato a sentir parlare di Dio,
ma Lucia continua a chiedere di essere
liberata, poiché: "Dio perdona tante cose, per
un'opera di misericordia".
L’innominato va da Lucia
• L’innominato ha pietà di Lucia e cerca
di rincuorarla.
• L’innominato promette a Lucia che si
rincontreranno la mattina seguente.
• L’innominato ordina di far portare da
mangiare a Lucia e dice alla vecchia di
fare tutto il possibile per farle
coraggio.
L’innominato va da Lucia

"Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia".

Questa frase è sicuramente la più importante del capitolo, infatti sarà


proprio questa frase che smuoverà l’animo dell’innominato.
Questa frase è anche sicuramente un invito alle persone più putenti di
compiere delle azioni di bene.
Lucia fa il voto di castità
• Lucia è impaurita e chiede alla vecchia
di chiudere la porta perché non vuole
che nessuno entri
• Lucia prova angoscia e desidera di
morire, ma però è presa da una volontà
di preghiera e riacquisisce fiducia.
• Lucia decide di fare voto di castità, e
chiede alla Madonna di salvarla.
• Lucia ora si sente più tranquilla.
La notte dell’innominato
• L’innominato è ancora scosso dalla visita a
Lucia.
• All’innominato pare di vedere Lucia che gli
dice che non dormirà.
• L’innominato si chiede perché gli continua
a tornare alla mente Lucia ed è tentato di
Liberarla per far passare questa
inquietudine.
• L’innominato inizia a pensare a tutti i suoi
peccati precedentemente commessi.
La notte dell’innominato
• L’innominato è tentato vorrebbe uccidersi.
• L’innominato inizia a chiedersi se dopo la
morte ci fosse effettivamente un’altra vita.
• Questo dubbio porta l’innominato alla
disperazione, ma gli tornano in mente le
parole di Lucia: "Dio perdona tante cose, per
un'opera di misericordia".
• L’innominato ora è deciso a liberare Lucia,
ma si chiede che cosa farà dopo.
La notte dell’innominato
“Ma quell’immagine, più che mai presente, parve che in
quel momento gli dicesse: tu non dormirai. “

Questa frase si ispira a Macbeth di William Shakespeare, in cui il


protagonista, dopo aver ucciso re Duncan sente una voce che gli
dice:"Sleep no more! ". La tragedia, era già stata citata da Manzoni nel
capitolo IV, quando veniva descritto il padre di Ludovico, infatti veniva
detto che lui vedeva il suo passato da mercante così come Macbeth
vedeva l’ombra di Banco.
Il risveglio festoso del paese
• L'innominato sente uno scampanellio festoso giungere dal paese e si
chiede di che cosa si tratti.
• Vede una grande folla di gente, e desideroso di sapere che cosa stia
succedendo ordina ad uno dei suoi bravi di scoprire il motivo di tale
gioia.
Le notti di Lucia e dell’innominato
• I momenti più importanti del capitolo sono sicuramente le Notti di
Lucia e dell’innominato. In entrambe le notti abbiamo alcuni elementi
ricorrenti:
o All’inizio entrambi hanno un momento di angoscia, che porterà i due
protagonisti a pensare di volersi suicidare, poi questo sentimento verrà
sostituito dal pensiero di Dio, infatti Lucia farà il voto di castità, mentre
l’innominato si chiederà se esiste una vita dopo la morte.
L’inquietudine della notte
Nei promessi sposi il momento della notte viene sempre rappresentato
come un momento di inquietudine e tormenti.
La notte di don Abbondio
La notte degli imbrogli
La notte di Renzo
La notte di Lucia e dell’innominato
La notte di don Rodrigo
Figure retoriche
• Il picchiare, l’aprire, il comparir  climax (pag. 302)
• Mi fate patire le pene dell’inferno  linguaggio iperbolico (pag. 303)
• Dio, Dio, Dio  anafora (pag. 306)
• Lucignolo della lucerna  allitterazione (pag. 307)
• Cos’è stato? che diavolo m’è venuto addosso? che c’è di nuovo?  climax (pag. 309)
• S’alzo in furia a sedere  ossimoro (pag. 310)
• Notte, notte, notte  anafora (pag. 311)
• Come un’onda di suono non ben espresso  similitudine (pag. 311)
Promessi sposi
Capitolo 22
Cosa succede:
• In questo capitolo Manzoni si concentre sulla figura del Cardinale
Federigo borromeo, infatti buona parte del cpaitolo è incentrato
sulla sua biografia.
• Racconta anche della visita che fa l’innominato al cardinale
Federigo Borromeo
• L’innominato sceso nelle strade, incute subito timore e
scompiglio; anche ai cappellani.
Collegamenti :
• Manzoni con la digressione sulla vita del cardinal borromeo:
all’interno del romanzo l’autore compie tre flashback sulla vita di tre
personaggi (tutte persone credenti), ovvero fra cristoforo, gertrude e
appunto il cardinal borromeo. si può notare come prendendo strade
diverse tutti e tre siano giunti alla strada religiosa: fra cristoforo per
pentimento, gertrude per farsi perdonare e per rispettare il volere del
padre e il cardinal borromeo che ha sempre seguito la strada
“intellettuale “ e pacifista.
Collegamenti :
• La biografia del cardinale è ricca di elogi e tende a mostrare il
personaggio in una luce positiva ed edificante: manzoni intende
dimostrare come una vita possa essere spesa al servizio del prossimo
ed essere illuminata dalla Grazia e dal Vangelo, dimsotrando tra l’altro
spiccate virtù in un secolo (il Seicento) dominato da difetti
diametralmente opposti (l’umiltà contro l’orgoglio nobiliare, la
frugalità contro lo sfarzo, …)
Collegamenti :
• Tra i molto meriti di Borromeo vi è senza dubbio la fondazione nel
1607 della Biblioteca Ambrosiana, che nel 1609 fu tra le prime ad
essere aperte al pubblico con una sala di lettura: tutt’oggi è una delle
più prestigiose al mondo e conta quasi 35.000 manoscritti, inoltre
conserva il Codice atlantico di Leonardo Da Vinci e numerosi autografi
di autori fra cui Petrarca, Boccaccio, Ariosto e lo stesso Manzoni.
L’autore vi consultò molti volumi e si documentò sulla storia del
diciassettesimo secolo, raccogliendo materiale per i Promessi Sposi

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