Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ANALGESICI-OPPIOIDI
Gli analgesici-oppioidi sono farmaci aventi sito d’azione nel SNC capaci di
abolire la sensibilità dolorifica senza produrre perdita della coscienza. Sono
usati nella terapia del dolore. Influenzano inoltre la percezione che si ha del
dolore.
Prototipo degli analgesici-oppioidi è la morfina.
CH3
N
* * = 5 centri chirali
H
* 25 = 32
* ….ma solo 16 stereoisomeri
* permessi.
HO O * OH
Papaver
morfina
somniferum
La morfina è un alcaloide contenuto nell’oppio. È una molecola anfotera (centro acido+ centro basico).
I tre nuclei condensati si chiamano fenantrene (la morfina appartine alla famiglia degli alcaloidi a nucleo
fenantrenici). Non si utilizza la molecola di sintesi per la sua complessità stereostrutturale.
Si ottiene per estrazione,e gli altri oppiacei per semisintesi.
Principali alcaloidi dell’oppio
A- Alcaloidi a nucleo fenantrenico
configurazione 5R, 6S, 9R, 13S, 14S Motivo
CH3 strutturale
CH3 CH3
N importante
N N
dientico
10 9
16
H H
1 8
11 15 14
12 13 7
2
6
O OH O OCH3
HO 3 4 5 CH3O CH3O
O OH
N
CH3
H3CO O
OCH3 H
N O
H3CO
OCH3 O
OCH3 H3CO
OCH3
Papaverina (ca. 1%)
Spasmolitico (azione periferica) Narcotina (2-12%)
Abbassa l’ attività della muscolatura liscia Antitussivo, ma attualmente non
ha interesse farmaceutico
Il dolore viene percepito in maniera fisiologica, attraverso lo
squilibrio degli impulsi nocicettivi e antinocicettivi,
Ci sono vie ascendenti e vie discendenti. A partire dal nocicettore,
arriva al primo neurone sulle corna dorsali del midollo spinale, e poi
risale e arriva fino ai nuclei talamici, e l’ ultimo a livello corticale,
dandoci la consapevolezza. .
Queste sostanze sono tutte sostanze coinvolte nel dolore, in
particolare quelle cerchiate, appartengono al sistema oppioide, fanno
parte della via discendente la quale è preposta alla modulazione
della trasmissione degli stimoli dolorifici
Inibitori della
sostanza P
Fans
(vie (vie
discendenti)
ascendenti)
Vie della percezione e del controllo del
dolore
OPPIOIDI PEPTIDICI ENDOGENI
Enzimi specifici
Pro-encefalina Met-encefalina
Leu-encefalina
Pro-opiomelanocortina -endorfina
Dinorfina A e B,
Prodinorfina -neoendorfina
Peptide precursore non Endomorfina 1 e 2
ancora identificato
Met-encefalina Tyr-Gly-Gly-Phe-Met
Leu-encefalina Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu
Endomorfina 1 e 2 Tyr-Pro-Phe-Phe-NH2 (EM2)
Tyr-Pro-Trp-Phe-NH2 (EM1)
-Endorfina Tyr-Gly-Gly-Phe-Met-Thr-Ser-Glu-Lys-
Ser-Gln-Thr-Pro-Leu-Val-Thr-Leu-Phe-
Lys-Asn-Ala-Ile-Ile-Lys-Asn-Ala-Tyr-
Lys-Lys-Tyr-Glu31
Dinorfina A Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Arg-Ile-Arg-
Pro-Lys-Leu-Lys-Trp-Asp-Asn-Gln17
Dinorfina B Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Arg-Gln-Phe-
Lys-Val-Val-Thr13
-Neoendorfina Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Lys-Tyr-
Pro-Lys10
• La quasi totalità dei peptidi endogeni possiede Leu-encefalina o met-
encefalina nei primi 5 residui amminoacidici.
Met-encefalina ++ +++
Leu-encefalina ++ +++
Dinorfina + +++
Endomorfine +++
Labilità enzimatica dei peptidi oppioidi
OH Sito di scissione R1
per le NEP
O O R2
H H
N N OH
H2N N N
H H
O
O O
Due importanti enzimi (entrambe Zn proteasi) coinvolti nel metabolismo degli oppioidi:
MORFINA
Tratto gastrointestinale
Diminuzione della secrezione gastrica,
costipazione intestinale
Trasformazioni chimiche della morfina
La morfina si degrada in ambiente acido acquoso ad apomorfina,
segue questi steps, l’ ambiente acido, l’ ossidrile allilico, viene
Trasformazione in apomorfina protonato facilmente e poi esce l’acqua per lasciare il carbocatione
allilico che è stabile, e poi traspone, e forma il diene coniugato.
Poi il passaggio successivo, rotona l’ ossigeno furanico,
CH 3
N CH3
N
H
-H+
+H+ H
-H2O
HO O OH
HO
+
O
morfina
H3C H3C
N N
+H+
HO O HO O+
H
Determina l’ apertura dell’
anello, si forma un catecolo, e
successivamente a un
H3C riarrangiamento da questo
H3C
N
N carbocatione a quest’ altro, per
aromatizzazione, e poi questo
chiude e aromatizza
HO +
OH HO OH
H3C H3C
N N
+ -H+
H
HO OH HO OH
Apomorfina
(agonista dopaminergico usato come coadiuvante
Nel morbo di Parkinson,
potente emetico)
Vogliamo trasformarla in eronia poichè la rendiamo molto più ipofila,
che ne aumenta la potenza in quanto passa facilemnte la BBB, ma è
molto labile, e quindi si trasforma rapidamente in morfina. E’ una
Trasformazione in eroina reazione molto semplice.. La resa è buona solo se si usa anidride
acetica, e non cloruro di acetile. I nas vanno a monitorare il consumo di
anidride acetica. Il cloruro va a acilare l’ azoto.
CH3 CH3
N N
H H
an. acetica
HO O OH H3COCO 3 O
6 OCOCH3
morfina eroina
Più potente della morfina (maggiore lipofilia) ma basso indice
terapeutico. Nessun interesse terapeutico (azione stupefacente).
Da’ forte tolleranza e dipendenza.
Sono stati fatti molti studi relazione attività. Identifichiamo 5 siti per quanto riguarda la morfina, l’ ossidrile
fenolico, (tirosinico) è fondamentale. Togilere l’ OH porta ad una drastica perdita di attività. Probabilmente
legato con un legame idrogeno a molecole di acqua presenti all’ interno della cavità del recettore. Anche l’
aromatico è necessario, un forte elettron attrattore porta a disattivazione.
D
CH3
N
E
10 9
H
16
C
1 15 8
11 14
12 13 7
A 2
6
HO 3 4 O 5 OH
Morfina B
morfina morfinani
R'
Interazione a R R''
3 punti N(R)2 N
HO
benzomorfani
R'
Anche se perde l’ OH sono
lo stesso attivi, si vede dopo
fenilpiperidine con le ipotesi recettoriali
fenilpropilammine
Modello recettoriale per gli oppioidi
Vuole spiegare quali sono le parti della morfina importanti per il binding al recettore. In accordo con la teoria dei tre punti, ci sono delle porzioni importanti. L’ ammina è
protonata, quindi ci deve essere un sito anionico , tipo aspartato o glutammato, che farà interazione ionica. Poi poi si accomoda l’ anello aromatico, trovando una zona capace
di interagire, tipo un altro aromatico, o un OH. Dovrebbe esserecomune una porzione piana del recettore. La terza interazione è della porzione capace di fare interazionidi Van
der waals o comunque lipofile, con lo scheletro carbonioso della morfina. Questa ipotesi, non spiega il perchè l’ allile porta a antagonisti, visto che avrebebro le stesse
interazioni.
Il modello recettoriale di Snyder Questo serve a spiegare gli antagonisti. Si tratta
di un ‘ modello recettoriale a due stati’ in
equilibrio tra loro e modulati dallo ione Na +. In
presenza di ione il recettore lega
prevalentemente antagonisti; in assenza
AN
predomina il legame con gli agonisti. Gli
- agonisti-antagonisti sono capaci di legarsi ad
entrambe le forme.
L
Rispetto al modello di Beckett vengono
(a) considerate due nuove aree recettoriali
AG supplementari: quella per gli agonisti (AG) e
quella per gli antagonisti (AN). Agonisti come
la Morfina sono in grado di legarsi ad L ed a (-)
ma non ad AG. Al contrario più forti agonisti
come il Fentanil saranno in grado di stabilire
AN ulteriori interazioni con AG, mentre antagonisti
come il Naloxone saranno in grado di occupare
il sito AN.
-
L L = sito lipofilo
(b) - = sito anionico
AG AN = sito antagonista
AG = sito agonista
Il modello recettoriale di Portoghese
Un’evidente differenza nelle SAR tra oppioidi rigidi (es. morfinani) e modelli flessibili riguarda
l’importanza della presenza dell’OH fenolico: mentre l’attività nei primi viene ad essere aumentata dalla
presenza del 3-OH sull’anello aromatico, lo stesso sostituente in svariati oppioidi flessibili causa perdita
dell’attività. Per spiegare tali differenze Portoghese (1981) ipotizza la possibilità di interazione sul
recettore in modo diverso tra la prima e la seconda serie:
A: modo di interazione dell’Encefalina; B: viene utilizzato sia il sito T della tirosina (necessario l’OH che interagisce
con il sito accettore del legame idrogeno G del recettore) che quello P della fenilalanina (non necessario
nell’interazione idrofobica l’OH); B: la morfina utilizza il sito T; C: la meperidina utilizza il sito P.
AZIONI E SELETTIVITA’ DEGLI OPPIOIDI Quadro
riassuntivo
Tipi di recettore
MORFINA +++ + +
LEVORFANOLO +++ NA +++
FENTANIL +++
METADONE +++
ANTAGONISTI
Farmaco oppioide
1 3
AGONISTI-ANTAGONISTI
NALBUFINA
-- ++ ++
BUPRENORFINA P NA -- NA
PENTAZOCINA P ++ +
BUTORFANOLO
P NA +++ NA
AGONISTI
Formula Nome
CH3
N
Morfina
HO O OH
CH3
N
OH
Oxicodone
(Roxicodone)
OH3C O O
ANALGESICI A STRUTTURA MORFINO-SIMILE
(segue)
AGONISTI
Formula Nome
CH3
N
Idromorfone
(Dilaudid)
HO O O
CH3
N
OH
Oximorfone
(Numorphan)
HO O O
(segue)
ANTAGONISTI
Formula Nome
R
N
R = -CH2-CH=CH2 Naloxone
OH (Narcan)
R = -CH2- Naltrexone
HO O O
(Nalorex)
AGONISTI-ANTAGONISTI
CH2-CH=CH2
N
H Nalorfina
(Norfin)
HO O OH
segue
AGONISTI-ANTAGONISTI
Formula Nome
CH2-
N
OH
Nalbufina
(Nubain)
HO O OH
CH2-
N
OH
Buprenorfina
(Tamgesic)
CH3
HO O OCH3
SEMPLIFICAZIONI MOLECOLARI DELLA MORFINA
AGONISTI
Formula Nome
a) Morfinani
CH3
N
H Levorfanolo
(Levo-Dromoran)
HO
segue
AGONISTI
Formula Nome
b) Derivati piperidinici
COOC2H5
Meperidina
N
(Petidina)
CH3
Nome R1 R2
Fentanil
H -CH2-CH2
(Fentanest)
S
O N Sulfentanil -CH2OCH3 -CH2-CH2
(Sulfenta)
C2H5 O
N Alfentanil Et
R2 (Alfenta) -CH2OCH3 -CH2-CH2 N
R1 N N
Miglioramento farmacocinetico
segue
AGONISTI
Formula Nome
c) Derivati fenilpropilamminici
C2H5
N(CH3)2 Metadone
(Eptadone)
CH3
Propossifene
O
(Liberen)
O N(CH3)2
(2S,3R), destropropossifene
C2H5
H CH3
AGONISTI-ANTAGONISTI
Formula
Nome
a) Morfinani
CH2-
N
Butorfanolo
(Stadol)
OH
HO
b) Benzomorfani
CH2-CH=C(CH3)2
N
H
Pentazocina
(Pentalgina)
CH3
CH3
HO
ANTITUSSIVI
Formula Nome
Codeina
CH3O O OH
CH3
N
H Diidrocodeina
(Fentanest)
CH3O O OH
segue antitussivi
Formula Nome
Destrogiro/
destrometorfa
no
CH3
N
H Destrometorfano
(Romilar)
L’ intervento chimico è sul fenolo, che è
H3CO stato abolito.
CH3
L’ H14 che è beta nella morfina è diventato
Etereo N
alfa, in modo da perdere l’ effetto analgesico
metile
H Dimenorfano
(Astomin)
CH3 CH3
N N
OH H+
H2O2
( C H3C OO H)
(add. 1,4)
OH
O OCH3 O
CH3O CH3O
Tebaina (emichetale) OCH3
OH
OH
HBr
H2 / Pd
120°
HO
O O
H3CO O C H3O O
O
oxicodone oximorfon
e
partendo dalla morfina, possiamo trasformare l’
ossidrile in alfa al doppio legane a chetone,
Idromorfone tramite isomerizzazione basta mettere un
CH3 catalizzatore metallico, in ambiente acido che
N
favorisce una isomerizzazione, col palladio, si
isomerizzerà il doppio legame a formare un enolo. CH3
N
H
H
(*) +
H , Pd,
HO O OH
(isomerizzazione)
Morfina
HO O OH
(* ) -H+ O
HO M HO
M M
CH3
N
O O HO H
M H M H
HO O O
O Idromorfone
ANTAGONISTI E AGONISTI-ANTAGONISTI
Nalorfina
CH3 CH3
N N
H (* ) H
an. acetica 1) BrCN; 2) H+
(protezione) (**)
OH OH OCOCH 3 O OCOCH 3
O
Morfina Eroina
N
NH
Br H
H
NaHCO3
OH O OH
OH O OH
Br H3C CN
H3C N -CH3Br
N
CN
HO
NC
+H2O C NH
N
N
H2N HO H
+H2O -CO2 N
C O C O
N N
(Acido carbammico)
Naloxone, Nalbufina, Naltrexone
C H3
N
H
tabaina N
OH 1) an. acetica
O C O CH3
2) BrCN
HO O O
H3CO C O O O
oximorfone
+
+H
Questo è un intermedio di sintesi
(sintone) è utile per fare altre molecole.
E’ caratterizzato dalla presenza del
chetone al posto dell’ OH, non c’è il H
N
dopio legame e c’è l’ ossidrile in 14. Si
ottiene dall’ oximorfone. Anche se è un
farmaco, viene sacrificato per ottenere il
14 idrossi diidro nor-morfinone. OH
R=
OH
o Br OH
Br naltrexone
NaHCO3
HO O
R=
O HO O O
naloxone
14 idrossi diidro nor-morfinone
H
N
N
OH Br
NaBH4 OH
C2H5OH DMF
HO O OH
HO O OH
C’è un chetone, lo vogliamo ridurre selettivamente, con un riducente semplice blando come il nalbufina
sodio boroidruro in etanolo, ci riduce in alcool alfa, e poi aviene l’ alchilazione.
Complicazioni molecolari: Buprenorfina E’ un farmaco molto potente, si usa ad esempio
sugli animali per addormentarli.
CH3 CH3
N N
O
CH3
H2, Pd
(Diels-Alder) COCH3
O OCH3 O
CH3O OCH3
CH3O
Tebaina
CH3
H3C
N
N
MgBr
H3C
COCH3
OH
O OCH3
CH3O
O OCH3
CH3O
NC
(*) non si può usare l’ambiente acido a causa
N
della presenza dell’-OH terziario.
H3C
BrCN KO H,
OH (*)
Von braun, variante
in ambiente alcalino H3CO O OCH3
N
H
N
H3C
H3C 1) Cl
O
OH
OH 2) LiAlH4
HO O OCH3
HO O OCH3 È un reattivo che forma un
ammide, ma che poi va ridotto.
buprenorfina
contemporanea scissione dell’etere fenolico
H3CO CH2MgCl
CH3Br
Br -
N N
CH3
5,6,7,8 tetraidro-isochinolina
N
N H2, Ni CH3
CH3
___
___
___ OCH3
OCH3
CH3
N
È la stessa
molecola messa in
forma ripiegata
analoga alla
morfina
H3CO
Dopo la chiusura questo centro chirale non è definito, da qui il nome race-morfano, cioè racemico
CH3
N
E’ una reazione di F.C., in queste
condizioni si scinde anche l’ etere
aromatico. L’ acido fosforico fa da
acido di lewis. H
H3PO4
150° (contemporanea
ciclizzazione e scissione Smistamento con
dell'etere) HO
Ac. (+) tartarico
racemorfano CH3
N
HO
(-) levorfanolo
È un benzomorfano, la prima parte
BENZOMORFANI: Pentazocina
della reazione è analoga a quella
precedente (metodo di Grewe).
CH3
N
H3C
CH3
N
1) CH3Br
CH3 ___
___
___
2) H3CO CH2MgBr CH3
H3C CH3
N 3) NaBH4 CH3
H3CO H3CO
CH3 CH2-CH=C(CH3)2
N N
Von Braun
1) BrCN, H+
HBr
CH3 CH3
Br
2) , NaHCO3
CH3 CH3
HO HO
HO OH
2 O + CH3NH2
N PCl3
CH3 Cl Cl
Il sodio idruro va ad
attaccare a uno dei due
idrogeni del
cianobenzile, poi l’ N
altro chiude il ciclo per CN CH3
alchilazione
clormetina
NaH
C6H5 COOC2H5 C6H5 CN
Questo è una molecola alchilante, viene sfruttato
come anticancro
C2H5OH, H+
N N
Reaz. di Pinner
CH3 C H3
meperidina
E’ un farmaco prezioso nell’ anestesia geerale quando si vuole realizzare un’
analgesia netta, è 80 volte più potente della morfina. I gas anestetici non
DERIVATI PIPERIDINICI: Fentanil garantiscono l’ analgesia.
N NH2 N
1) LiAlH4
O
N 2) an. propionica
1-benzil-4-piperidone
(nota: Questo sintone servirà anche nella sintesi
Dell’ aloperidolo. La sua sintesi viene presentata
Nel capitolo successivo)
N
Stacca il Bz
O
N
1) H2, Pd O
N C2H5
2) Cl , NaHCO3 N C2 H5
Fentanil
DERIVATI FENILPROPILAMMINICI: Metadone
4 Isomeri srutturali
N aNH2
CN
CN CN
H3C H3C
Cl
N C H3 N C H3
H3C +
*
H3C
Separazione * CH 3
difenilacetonitrile N cromatografica
H3C C H3
Cl (isomero che interessa)
1-dimetilammino 1) C2H5MgBr
H3C
2-cloro-propano H C
3
2) H2O
N
H3C CH3
Cl- N
H3C CH3
O
O C2H5
C2H5
H3C
H3C smistamento con
H N CH3
N CH3
ac. (+) tartarico
CH3
CH3
HBr SOCl2
Br
Br
O O
O OH
3
O Cl
-Di-fenil-GAMMA-BUTIRROTOLATTONE O O-
NH
N N
1 2
Na2CO3, KI,
NH
N Cl
N+ HN Cl
O N O OH
Br- OH
4-( 4-CLOROFENiL)-4-
IDROSSI PIPERIDINA
H2O2,
O-
Ossidazione
N+ Cl
N O OH