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Scienza delle Costruzioni 2 Metodo di risoluzione di un compito tipo Testo generico Esercizio: Verificare, nella sezione dincastro, un solido

di DSV avente la sezione rappresentata in figura, soggetto in AB a un sistema di forze e di momenti N, Tx , Ty , Mx , My , Mt . Si diagrammi landamento delle tensioni normali e tangenziali per la sezione in figura. Sono date le caratteristiche geometriche della figura e la tensione ammissibile amm . Calcolare inoltre la id, nel punto pi sollecitato, utilizzando il criterio di resistenza di Von Mises. Si costruisca il cerchio di Mohr nel punto pi sollecitato e si calcolino le tensioni principali.

Risoluzione dellesercizio 1) CARATTERISTICHE GEOMETRICHE Per effettuare il calcolo delle caratteristiche geometriche delle figure piane occorre conoscere la teoria riguardante il calcolo delle aree, dei momenti statici rispetto agli assi x ed y, delle coordinate del baricentro, dei momenti inerzia (IXG, IYG, IXGYG), calcolo degli assi principali di inerzia e dei rispettivi momenti riferiti agli stessi. Calcolo dellarea:

In generale larea di una figura piana data dalla formula: =

Se la figura geometrica dellesercizio semplice (cio triangolo rettangolo, rettangolo, cerchio) allora esistono formule gi note che derivano sempre dallintegrale di superficie.

1 2

= = 2 = 3,14.. Se invece la figura scomponibile in pi parti semplici e non, larea data dalla somma delle aree dei vari pezzi:

=
=1

Quindi se larea generica i-esima una figura semplice, allora al posto dellintegrale si sostituisce la formula finale relativa alla forma della stessa. Calcolo dei momenti statici:

I momenti statici sono i momenti che le aree dAi hanno rispetto agli assi, e sono date dalle seguenti formule: = =

Esistono per delle formule semplici che sfruttano le propriet dei due integrali. Queste formule sfruttano in particolar modo il fatto che rispetto al baricentro, per com definito, cio come un punto dove concentrata tutta la massa (che in questo caso l'area), il momento statico nullo, questo perch la funzione integrale dei momenti statici una funzione dispari quindi i contributi negativi sono uguali in modulo a quelli positivi, e poi si sfrutta il teorema del trasporto dei momenti statici riferiti al baricentro per calcolare i momenti statici riferiti agli assi generici. Naturalmente per le figure simmetriche abbiamo che il baricentro si trova sullasse di simmetria, ed in particolare che nelle figure doppiamente simmetriche la posizione del baricentro data dallintersezione tra i due assi di simmetria. Allora abbiamo per le figure semplici viste in precedenza che il momento statico riferito a due assi generici x ed y valgono rispettivamente: Rettangolo: in questo caso il baricentro e situato nellintersezione degli assi di simmetria, e i momenti statici riferiti a due assi generici ortogonali valgono: = =

Triangolo rettangolo: in questo caso la posizione del baricentro data dallintersezione delle mediane, in particolar modo la sua posizione individuata ad un terzo dei cateti a partire angolo retto, e una volta individuato la posizione del baricentro i momenti statici riferiti a due assi generici ortogonali sono dati da: = =

Cerchio: il baricentro del cerchio si trova esattamente alla met del diametro, e i momenti statici a due assi generici ortogonali sono dati da: = = Se la figura si pu scomporre in n parti allora i momenti statici rispetto a due assi x ed y sono dati dalle somme:

=1

, ,

=1

Calcolo delle coordinate del baricentro:

Una volta calcolate larea totale e i momenti statici totali, il calcolo delle coordinate del baricentro rispetto a un sistema di assi cartesiani x ed y, con origine in O si riduce alla formula: = =

Il calcolo delle coordinate del baricentro deriva dal fatto che i momenti statici dellarea rispetto al baricentro G sono nulli. In particolare se la figura ha un asse di simmetria allora la posizione del baricentro, si trova necessariamente sullasse di simmetria, e se una figura ha pi assi di simmetria distinti, allora la posizione del baricentro data dallintersezione di questi. Calcolo dei momenti di inerzia:

Una volta calcolati gli aspetti geometrici dei punti precedenti allora si sceglie un sistema di assi cartesiani avente origine nel baricentro G e assi paralleli a quelli originali.

Questa scelta del sistema di riferimento dettata dal fatto che i momenti di inerzia hanno il valore minimo se calcolati usando come polo il baricentro.

1) Calcolo del momento di inerzia IXG: il momento di inerzia IXG non pu essere negativo, e ha la formulazione: = 2 = Se la figura scomponibile in pi figure elementari, si fa la somma dei vari momenti di inerzia. Spesso ci si trova davanti a situazioni in cui si conosce il momento di inerzia di una figura elementare per con un sistema di assi cartesiani cos definiti: a) Caso del rettangolo: in questo caso lorigine coincide con il baricentro, e il sistema di assi cartesiani e parallelo ai lati dello stesso, come in figura = 1 3 12

b) Caso del triangolo rettangolo: in questo caso lorigine coincide con il baricentro, e il sistema di assi cartesiani e parallelo ai cateti come in figura 1 = 3 36 c) Caso del cerchio: in questo caso lorigine coincide con il baricentro e il sistema di assi cartesiani un sistema ortogonale qualsiasi come in figura 1 = 4 4 Se la figura complessa allora viene scomposta in diverse parti pi semplici e per ognuna di queste si applica il teorema del trasporto. Precisamente di ogni parte si calcolano i baricentri Gi, le aree Ai, e su ognuna di queste si fa riferimento ad un sistema di assi cartesiani aventi origine O i coincidenti con il baricentro Gi, e i rispettivi assi cartesiani X Gi e Y Gi paralleli a X G ed Y G. Indicando con yi la distanza tra gli assi XG e XGi come indicato in figura, il calcolo di IXG della figura riferito al sistema (G, X G, YG), si ha:

=
=1

Cosi con questa formula pi semplice calcolare il momento di inerzia IXG ricordando, o calcolando, i momenti di inerzia delle diverse parti riferite ognuna al proprio baricentro.

Gli assi devono essere esattamente come descritto sopra altrimenti entrano in gioco altri fattori come si pu vedere dalla teoria.

2) Calcolo del momento di inerzia IYG: il momento di inerzia IYG non pu essere negativo, e ha la formulazione: = 2 = Se la figura scomponibile in pi figure elementari, si fa la somma dei vari momenti di inerzia. Spesso ci si trova davanti a situazioni in cui si conosce il momento di inerzia di una figura elementare per con un sistema di assi cartesiani cos definiti: a) Caso del rettangolo: in questo caso lorigine coincide con il baricentro, e il sistema di assi cartesiani e parallelo ai lati dello stesso, come in figura = 1 3 12

b) Caso del triangolo rettangolo: in questo caso lorigine coincide con il baricentro, e il sistema di assi cartesiani e parallelo ai cateti come in figura 1 = 3 36 c) Caso del cerchio: in questo caso lorigine coincide con il baricentro e il sistema di assi cartesiani un sistema ortogonale qualsiasi come in figura 1 = 4 4 Se la figura complessa allora viene scomposta in diverse parti pi semplici e per ognuna di queste si applica il teorema del trasporto. Precisamente di ogni parte si calcolano i baricentri Gi, le aree Ai, e su ognuna di queste si fa riferimento ad un sistema di assi cartesiani aventi origine O i coincidenti con il baricentro Gi, e i rispettivi assi cartesiani X Gi e Y Gi paralleli a X G ed Y G. Indicando con xi la distanza tra gli assi YG e YGi come indicato in figura, il calcolo di IYG della figura riferito al sistema (G, X G, YG), si ha:

=
=1

Cosi con questa formula pi semplice calcolare il momento di inerzia I YG ricordando, o calcolando, i momenti di inerzia delle diverse parti riferite ognuna al proprio baricentro.

Gli assi devono essere esattamente come descritto sopra altrimenti entrano in gioco altri fattori come si pu vedere dalla teoria.

3) Calcolo del momento di inerzia IXGYG: il momento di inerzia misto IXGYG a differenza degli altri due non ha definito il segno, e ha la formulazione: =

Se la figura scomponibile in pi figure elementari, si fa la somma dei vari momenti di inerzia. Il momento di inerzia misto ha la propriet di annullarsi se il polo situato su un asse di simmetria. Spesso ci si trova davanti a situazioni in cui si conosce il momento di inerzia di una figura elementare per con un sistema di assi cartesiani cos definiti: a) Caso del rettangolo: in questo caso lorigine coincide con il baricentro, e il sistema di assi cartesiani e parallelo ai lati dello stesso, come in figura = 0 b) Caso del triangolo rettangolo: in questo caso lorigine coincide con il baricentro, e il sistema di assi cartesiani e parallelo ai cateti come in figura 1 2 = 2 72 c) Caso del cerchio: in questo caso lorigine coincide con il baricentro e il sistema di assi cartesiani un sistema ortogonale qualsiasi come in figura = 0 Se la figura complessa allora viene scomposta in diverse parti pi semplici e per ognuna di queste si applica il teorema del trasporto. Precisamente di ogni parte si calcolano i baricentri Gi, le aree Ai, e su ognuna di queste si fa riferimento ad un sistema di assi cartesiani aventi origine O i coincidenti con il baricentro Gi, e i rispettivi assi cartesiani X Gi e Y Gi paralleli a X G ed Y G. Indicando con yi la distanza tra gli assi XG e XGi e Indicando con xi la distanza tra gli assi Y G e Y Gi come indicato in figura, il calcolo di IXGYG della figura riferito al sistema (G, XG, Y G), si ha:

=
=1

Cosi con questa formula pi semplice calcolare il momento di inerzia I XGYG ricordando, o calcolando, i momenti di inerzia delle diverse parti riferite ognuna al proprio baricentro. Gli assi devono essere esattamente come descritto sopra altrimenti entrano in gioco altri fattori come si pu vedere dalla teoria.

4) Momento di inerzia polare: questo momento non necessario ai fini del calcolo, ma pu ritornare utile vederlo, ha la seguente formulazione: = ( 2 + ) = +
2

Calcolo degli assi principali di inerzia e dei rispettivi momenti riferiti agli stessi:

Gli assi principali dinerzia sono facilmente determinabili in una figura simmetrica, infatti per il fatto che il momento misto si annulla, fa s che un asse principale di inerzia appartenga allasse di simmetria, cosi anche per le figure aventi pi assi di simmetria. Nelle figure generiche invece bisogna determinare questi assi. Si determina langolo che gli assi principali dinerzia X e Y formano con lasse XG con questa formula, nellipotesi che IXG sia diverso da IYG: tan 2 = 2 = = In particolare: = Se IXG uguale a IYG allora = /4. 1 arctan 2 2 = + > <

2 = + 2

I rispettivi momenti di inerzia sono pari a: + 2 2


2 2 +

, =

2) CARATTERISTICHE DI SOLECITAZIONE NELLA SEZIONE A: Qui si rinominano gli assi principali di inerzia come x e y, e i rispettivi momenti di inerzia con I x e Iy che sono quelli trovati nel punto precedente. Per prima cosa bisogna riportarsi le forze e i momenti nel baricentro della sezione in B assumendo come assi quelli principali dinerzia. In questo modo si sono calcolate le forze e i momenti (N, Tx , Ty , Mx ,My ,Mt )B i quali ci servono per calcolarci quelle in A.

Le sollecitazioni che si hanno nella sezione A dovute alle forze e i momenti (N, Tx , Ty , Mx , My , Mt )B riferite agli assi principali dinnerzia nella sezione B sono date dalle seguenti formule di equilibrio alle basi, (il pedice B indica le sollecitazioni in B): = ; = = = =
;

+
;

; ;

Una volta calcolati i valori delle sollecitazioni bisogner andare a vedere studiare il o i sottoproblemi che ci riguardano.

I)

SOTTOPROBLEMA DELLA PRESSOFLESSIONE:

In questo caso si studia il problema in cui la sezione di incastro sia soggetta a sforzo normale N e a momenti flettenti Mx e My . Il problema in questione ci chiede di determinare le tensioni normali agenti sulla sezione, queste si determinano mediante lequazione trinomia o generalizzata di Navier: , = +

Naturamente (x,y) sono le coordinate dei punti riferiti ad un sistema di assi principali di inerzia. Ai fini della verifica bisogna calcolare lasse neutro nn, cio quellasse con tensione =0, e questo si fa calcolando lintersezione con gli assi principali di inerzia, una volta ponendo x=0 e calcolando yn , e un'altra ponendo y=0 calcolando xn : = = Pu accadere che: N=0 allora lasse neutro ha equazione: =

Quindi passa per lorigine, e siamo nel caso di flessione uniforme.

Mx =0 allora lasse neutro ha equazione: =

Cio una retta parallela a y e passante per xn .

My =0 allora lasse neutro ha equazione: =

Cio una retta parallela a x passante per yn .

Mx =0 e My =0 allora non c asse neutro poich la tensione costante, caso di estensione uniforme.

Calcolato leventuale asse neutro allora si tracciano le parallele a questultima individuando i punti pi lontani, poi si traccia una retta perpendicolare mm sempre allo stesso asse, e in base alle coordinate dei punti estremali individuati si ne determinano le tensioni con la formula generalizzata di Navier. Si riportano le tensioni in maniera perpendicolare allasse mm, ottenendo un diagramma lineare o costante a seconda dei casi, e in generale occorre conoscere la tensione su due punti della sezione per tracciare il diagramma.

II)

SOTTOPROBLEMA DEL TAGLIO:

In questo caso si considerano come diverse da zero le forze di taglio Tx e Ty si ha che la tensione tangenziale m normale alla corda C m , di ascissa m data dalla formula:
=

La formula scritta si chiama formula binomia di Jourawsky, nella quale b(m) la lunghezza della corda; e sono i momenti statici rispetto a x e y del dominio A* m staccato da C m su A, avente normale uscente , infine Ix e Iy sono i momenti di inerzia di tutta la sezione rispetto agli assi centrali di inerzia x ed y. Se ad esempio Tx =0 allora la formula di Juorawsky diventa: =

Per questultima valgono i seguenti risultati: Sezioni monoconnesse di piccolo spessore:

Si considera la linea media, facendo uno schema a fil di ferro, si considerano n ascisse s i con n pari al numero dei rami, e per ogni ramo si scrive la legge delle i vista in precedenza calcolando il momento statico Sx * (si) della parte precedente alla corda considerata e il valore dello spesore del ramo stesso. Si costruisce il diagramma delle tensioni tangenziali. Se la sezione simmetrica allora non necessario farlo per tutti i rami, ma si sfrutteranno le propriet della sezio ne.

Per quanto riguarda altri tipi di sezione si rimanda allo studio della teoria o vedere esercizi specifici.

III)

SOTTOPROBLEMA DELLA TORSIONE:

In questo caso bisogna vedere come composta la sezione. Se la sezione di piccolo spessore allora si utilizza la teoria approssimata. Per sezioni monoconnesse di piccolo spessore:

Si considera la ssezione come una sezione rettangolare di lunghezzapari allesensione della linea media, e se questo ha ramificazioni si dividono le varie ramificazioni, ottenendo pi rettangoli.

Si calcola per ogni rettangolo ottenuto il valore dellinerzia torsionale Ji : = 1 3 3 = 1,2 . =

Dove ai e la dimensione maggiore del rettangolo e b i quella minore. Dopo si determina linerzia torsionale totale Jtot :

=
=1

I momenti torcenti ripartiti per i-esimo rettangolo dato da: = Il valore della maxi di ogni rettangolo sar: = 3 2

Per sezioni tubolari di piccolo spessore:

Indicando con larea racchiusa dalla linea media della sezione, e con b(s) il suo spessore, e con s la lunghezza della linea media da un punto di riferimento sulla stessa, si ha: = 2

Il valore massimo si ha quando lo spessore b(s) sar minimo. Il valore dellinerzia torsionale per questo tipo di sezione data da: = 42

Per le sezioni cellurari di piccolo spessore si rimanda ad uno studio pi approfondito.

Se la sezione composta da pi parti monoconnesse e pi parti tubolari:

Si divide la sezione come lunione di queste, si calcolano le inerzie torsionali Ji per ogni parti con le formule viste in precedenza, si sommano le inerzie torsionali calcolando cos il momento torsionale totale Jtot e si spartisce il momento per ogni parte con: =

E con questo valore si calcola la tensione tangenziale massima per ogni parte usando la formula relativa ad ogni parte.

3) VERIFICA DI RESISTENZA: Si calcola il punto pi sollecitato sommando le e (quelle dovute a taglio pi quelle dovute al momento torcente) calcolate, la id usando il criterio di Von Mises nel punto pi sollecitato data da: = 2 + 3 2

Se questo valore inferiore di quello ammissibile amm allora la sezione risulta verificata altrimenti no.

4) COSTRUZIONE DEL CERCHIO DI MOHR: In base ai valori della e della calcolati nel punto pi sollecitato il cerchio di Mohr dato da: = 0, ; = , Le tensioni principali valgono: , = 2 2
2

+ 2

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