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ANALISI DEL PRIMO VIDEO

Nella fase iniziale dell’esercizio il terapista spiega alla bambina cosa e come dovrà
fare successivamente creando subito un ambiente colloquiale e divertente, che poi
permarrà per tutto il continuare della pratica.
È creata una storia, adattata ai sussidi e all’ambiente circostante che facilita i
meccanismi di associazione della bambina e stimolerà l’immaginazione, creatività
e attenzione.
Come ogni esercizio Perfettiano le facilitazioni diventano la chiave dello
svolgimento attraverso richiamo verbale, coinvolgimento dello sguardo e del corpo
in primo piano, il quale diventa esso stesso super cie recettoriale. Il primo in
particolare è adattato all’età della bambina, con toni coinvolgenti che variavano in
relazione alla situazione (prato tagliato bene-tono euforico e incitante/ prato
tagliato male-tono più cupo), parole semplici, intuitive e ripetute, alternate a silenzi
nel momento dell’utilizzo del sussidio per lasciare che sia la bambina a ricercare
attivamente le informazioni.
Le domande e le richieste vengono ripresentate ad ogni tentativo, che sia corretto
o meno, per imprimer l’idea dell’obiettivo dell’esercizio.
I sussidi accompagnano l’intero svolgimento dell’esercizio, attraverso super ci di
consistenze diverse sui due lati (che prendono il signi cato di erba tagliata o folta),
utilizzate per stimolare la sensibilità tattile, e pressoria dell’arto e in particolare
della mano. Anche il so tto, associato poi all’immagine del cielo annuvolato da
osservare mentre il terapista cambiava la disposizione delle tavole, è uno
strumento intuitivo e simpatico che il terapista utilità per mantenere l’attenzione
della bambina mentre sistema il piano di lavoro.
Il terapista adotta un comportamento adattato all’età e alla situazione patologica,
allontanandosi un po’ dal normale schema relazionale terapista-paziente ed
avvicinandosi maggiormente ad un contesto colloquiale e familiare che si rivela
molto favorevole allo svolgimento dell’esercizio. Questo avviene non solo con
l’utilizzo di una storia come guida per l’esercizio, ma anche durante le reazioni
all’errore, che non diventano motivo di rimprovero o pesantezza, bensì anch’esse
spunto di risata e allo stesso tempo ri essione.
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