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1.

Il tronco dell’encefalo è composto da: bulbo, ponte e mesencefalo


2. L’ amigdala è coinvolta: nell’analisi del significato emozionale e motivazionale
3. I comandi motori derivano da trasformazioni: sensori-motori
4. I movimenti possono essere divisi in: volontari, ritmici e riflessi
5. Le informazioni cinematiche riguardano anche: l’accelerazione della mano
6. Due fasi del movimento diretto a uno scopo sono: trasformazione cinematica inversa e
orientamento spaziale
7. L’ equivalenza motoria suggerisce che i movimenti diretti ad uno scopo sono:
rappresentati in modo astratto
8. Il sistema visivo si divide in due vie: la via dorsale e la via ventrale
9. Il lobo temporale inferiore è coinvolto nel: riconoscimento degli oggetti
10. La via dorsale è coinvolta nel: localizzazione degli oggetti nello spazio
11. La localizzazione degli oggetti nello spazio è mediata: dal lobo parietale
12. I centri cerebrali del movimento si occupano di: pianificazione e adattamento
13. Al controllo del movimento volontario contribuiscono: molte aree corticali
14. La corteccia motrice codifica: sia la cinematica che la cinetica del movimento
15. La mappa motoria è: dinamica e adattabile
16. Tra le aree corticali di origine del tratto corticospinale non troviamo: la corteccia
occipitale
17. Lo spazio peripersonale: è più piccolo dello spazio extrapersonale
18. Lo spazio peripersonale: ha una rappresentazione multisensoriale
19. Le aree motorie corticali contribuiscono: alla comprensione delle azioni altrui
20. I neuroni canonici si trovano: in corteccia premotoria
21. La scissura a laterale: divide il lobo temporale da quello frontale e parietale
22. Il solco centrale: divide il lobo frontale da quello parietale
23. Il cervelletto si trova in posizione: caudale rispetto al tronco encefalico
24. Il tronco dell’encefalo si trova in posizione: rostrate rispetto al cervelletto
25. L’ippocampo si trova: nel lobo temporale mediale
26. I nuclei alla base sono formazioni sottocorticali
27. Il corno dorsale del midollo: è composto da fibre sensoriali
28. Il diencefalo è composto da talamo e ipotalamo
29. L’homunculus sensitivo si trova nel giro postcentrale
30. I neuroni canonici rispondono a oggetti afferrabili
31. L’ accesso epilettico generalizzato primario presenta un tracciato ECG caratteristico in tutti
i canali
32. Le manifestazioni sensoriali positive associate all’accesso epilettico comprendono:
lampi di luce
33. Le manifestazioni motorie positive associate all’accesso epilettico comprendono scatti
del braccio
34. Un’onda di depolarizzazione parossistica è una repentina depolarizzazione intracellulare
di grande ampiezza e lunga durata
35. L‘ onda su depolarizzazione parossistica dipende dall’attivazione di recettori: AMPA e
NMDA, Ca2+ voltaggio dipendenti
36. Gli accessi epilettici focali possono essere suddivisi nelle seguenti 4 fasi: interictale,
sincronizzazione, diffusione e generalizzazione
37. L’ inibizione circostante è mantenuta da interneuroni inibitori GABAergici
38. I recettori NMDA richiedono: glutammato e una sufficiente depolarizzazione per rispondere
39. Il nervo cranico più lungo: vago
40. Le fibre del nervo vestiboloclocleare che provengono dal ganglio vestibolare
ritrasmettono informazioni sensitive
41. Nervi prevalentemente vegetativi: glossofaringeo e vago
42. L’ utricolo, i canali semicircolari e il acculo mandano informazioni tramite il nervo
vestibolococleare
43. I pazienti con lesione unilaterale del nervo...sono rauchi per la paralisi delle corde vocali
vago
44. Il tronco dell’encefalo assolve funzioni: sensoriali, motorie, riflesse
45. La formazione reticolare contiene principalmente neuroni: colinergici
46. Sezione del tronco dell’ encefalo a livello mesencefalico induce sonno
47. Sezione del tronco dell’encefalo a livello del bulbo mantiene stato di veglia
48. Il sistema ascendente di vigilanza: garantisce stato ti veglia
49. I neuroni noradrenergici si trovano principalmente: nel locus coeruleus
50. I neuroni seroninergici si trovano principalmente nel nucleo del rame dorsale e mediale
51. I neuroni colinergici si trovano principalmente nel nucleo tegmentale laterodorsale
52. Neuroni noradrenergici, serotoninergici e istaminergici presentano massima attività
durante la veglia
53. Il sistema dopaminergico potenzia la memoria
54. I neuroni ... sono implicati nella risposta ad aumenti di livelli di CO2 serotoninergici
55. La schizofrenia colpisce l’1% della popolazione
56. I pazienti schizofrenici hanno un’aspettativa di vita più bassa perchè hanno maggiore
probabilità di suicidarsi
57. La schizofrenia è una malattia genetica in parte
58. I pazienti schizofrenici mostrano perdita di materia grigia nei lobi temporali e frontali
59. L’efficacia dei farmaci anti psicotici di prima generazione è fortemente correlata con la
loro affinità con i recettori di D2 della dopamina
60. I farmaci anti psicotici migliorano i sintomi positivi
61. La schizofrenia è più frequente negli uomini
62. I recettori NMDA richiedono glutammato e una sufficiente depolarizzazione per rispondere
63. I sintomi positivi della schizofrenia includono deliri
64. I sintomi negativi della schizofrenia includono catatonia
65. La schizofrenia è più frequente nessuna delle precedenti (afroamericani, asiatici, caucasici)
66. La dopamina è una catecolamina
67. Secondo la teoria delle inferenze inconsce proposte da Hermann von Helmotz ciò che ha
luogo nel cervello arriva, in parte a coscienza
68. La prosopagnosia è un deficit di riconoscimento di volti
69. Gli esperimenti di Benjamin Libet suggeriscono che le azioni sono al di fuori del nostro
controllo
70. Una lezione al lobo temporale inferiore può provocare agnosia per forme
71. La paziente D.F. Non riconosce le forme
72. I pazienti con sindrome di Capgrass credono che i familiari siano, in realtà, impositori
73. Quale di queste affermazioni è vera: l’ attività cerebrale mostra memorie dimenticate
74. I metodi di visualizzazione cerebrale: possono confermare i resoconti soggettivi
75. La frequenza Alpha è compresa tra: 8-12 hz
76. L’EEG misura: la corrente prodotta dal cervello
77. La frequenza beta è compresa tra 12-30 hz
78. La lezione del nucleo soprachiasmatico provoca irregolarità del ciclo sonno-veglia
79. La frequenza gamma è nessuna delle precedenti ( uguale a 30 hz, minore di 15 hz, maggiore
di 25 hz)
80. Neuroni colinergici del tronco dell’encefalo e proencefalo basale scaricano prima
dell’inizio della veglia o del sonno REM
81. I neuroni oculomotori prendono parte a tutti i tipi di movimenti oculari
82. Il nervo oculomotore innerva retto superiore, retto inferiore, retto mediale
83. Le sacca di sono usate per l’ esplorazione dell’ambiente
84. Il sistema di movimenti saccadici è stabile le cellule burattini sono inibite dalle omnipause
85. Lesioni ai FEF provocano nell’uomo incapacità di inibire le saccadi
86. Il sistema dello sguardo permette movimenti accoppiati e coordinati di occhio e capo
87. Il nervo trocleare innerva l’ obliquo superiore
88. Il nervo abducente innerva il retto laterale
89. Il nervo oculomotore ha nucleo nel follicolo superiore
90. Tra le cortecce oculomotrici troviamo LIP,SEF,FEF
91. L’ Inter neurone inibitorio 1A riceve afferenze dai fusi muscolari
92. L’ intensità del riflesso può essere modulata da interneuroni, terminazioni presinaptiche
delle fibre afferenti e dai motoneuroni alpha
93. L’ intensità dei riflessi dipende da l’ intensità dello stimolo e flessibilità sintetica
94. Gli interneuroni inibitori 1A vengono utilizzati eh nel movimento volontario
95. La cocontrazione riguarda muscoli antagonisti e agonisti
96. I riflessi sono... di contrazioni e rilasciamenti muscolari nessuna delle precedenti (schemi
coordinati volontari, schemi non coordinati involontari, schemi non coordinati volontari)
97. I riflessi sono schemi motori coordinati prodotti da stimoli periferici
98. L’ innervazione reciproca è mediata dalle fibre 1A
99. L’ innervazione reciproca nel riflesso da stiramento si riferisce all’innervazione dei
muscoli agonisti e antagonisti
100. L’ interneurone inibitorio 1b riceve afferenze dall’organo tendineo del Golgi
101. Nella corteccia cerebellare troviamo strato d ingresso fibre rampicanti contenente cellule
inibitorie, uno strato molecolare contenente motoneuroni inibitori e strato granulare
contenente cellule eccitatorie e inibitorie
102. La corteccia vestibolare si trova nelle zone peri Silvia e
103. Una delle maggiori caratteristiche dell’autismo riguarda i deficit sociali, l’ altra riguarda
comportamento riduttivo e ripetitivo
104. I seguenti sono comportamenti tipici dell’autismo eccetto eseguire i accolli al di sopra
delle proprie possibilità (le altre erano: evitare contatto visivo, evitare contatto fisico, eseguire
calcoli al di sotto delle proprie possibilità)
105. Il livello di supporto di cui un bambino con autismo necessita è prodotto da quoziente
intellettivo
106. Un obiettivo terapeutico per l’ autismo è la riduzione dei capricci e sviluppo della cura
della persona
107. Quale delle seguenti cause è attualmente oggetto di attenzione nell’autismo? I livelli di
ossitocina
108. La sindrome di Rett è legato al cromosoma X
109. Nel sistema vestibolare troviamo organi recettoriali per le accelerazioni lineari e angolari,
tre canali semicircolari contenenti endolinfa, una trasudazione del segnale simile a quella del
sistema uditivo
110. Le vie noradrenergiche influenzano lo stato di vigilanza, contribuiscono alla regolazione del
tono dell’umore, influenzano la percezione sensoriale e il movimento muscolare
111. Il nervo oculomotore è coinvolto nel riflesso pupillare alla luce
112. Il sistema vestibolare ha cellule ciliate che inviano segnali attraverso 8° nervo cranico
113. La zona laterale degli emisferi cerebellari è parte del cerebro cerebello
114. Nelle aree motorie secondarie sono presenti mappe somatotopiche di facce ed estremità
115. I gangli alla base ricevono afferenze dalla corteccia cerebrale e dal talamo
116. Nei riflessi di origine cutanea ampiezza e forza aumentano con lo stimolo
117. Nel riflesso da stiramento il muscolo omonimo e quello sinergico sono contratti
118. I deficit motori includono emiplagia o emiparesi dopo la lesione della motoria primaria
119. L’ attività dei neuroni della corteccia motoria primaria determina soprattutto la forza del
movimento
120. L’ organizzazione somatotopica è tipica delle cortecce primarie, si riscontra anche nelle
corrtecce secontarie e va incontro a fenomeni di plasticità
121. Durante la scarica dei neuroni mirro l’ animale sta fermo ma si possono misurare MPEs
122. La via indiretta dei gangli della base ha effetto finale inibitorio per inibizione del talamo
123. La via diretta dei gangli della base è facilitata dalla via migro striatale
124. Nel cervelletto il circuito principale dei nuclei è eccitatorio
125. Le fibre parallele del cervelletto determinano spine semplici
126. Lesioni del tronco dell’encefalo possono provocare alterazione di processi motori e
sensoriali, alterazioni nella respirazione e alterazioni dello stato di coscienza
127. I nervi cranici possono essere sia sensitivi che motori
128. I sistemi neuromodulatori sono regolati da interneuroni magnocellulari
129. Lo stato di coscienza ha vari livelli in rapporto alla capacità di risveglio
130. I sistemi serotoninergici del tronco dell’encefalo sono alterati nei disturbi dell’umore
131. Le manifestazioni motorie positive associate all’accesso epilettico comprendono scatti
del braccio

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