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Le Civiltà Extraeuropee
Le Civiltà Extraeuropee
Le civiltàà
extraeuropee
INUCLEIFONDANTI
1
4
NUCLEO 2 L'Imperodei Mongoli PARAGRAFO
C h e cosa significa l'espressione pax
mongolica
Le idee bellicoso dei mongoli
Come collega
si allo spirito
1 Le civiltà pre-colombiane
c o m u n e di un
insieme di cultu-
La Mesoamerica Per indicare il patrimonio centrale del Messico, il
NUCLEO 1 che comprende la parte
re sorte in un'area geografica
Le idee la Costa Rica, gli studiosi hanno
e
Quali sonoi principali Belize, il Salvador, l'Honduras, il Nicaragua
vuol dire America di mezzo, cioè America
tratti politici, sociali e coniato il termine Mesoamerica, che
religiosi delle civiltà diverse civiltà, come quelle degli Olmechi
azteca, maya e inca?
centrale. In quest'area si svilupparono
(1200 a.C.-450 a.C.)e degli Zapotechi
(1000 a.C.-1000 d.C.).
Fissa i concetti con la dal 1500 a.C., che si sviluppò
Tuttavia, fu nella penisola dello Yucatán, partire
a
VIDEOMAPPA
Le civiltà la più importanteciviltà della Mesoamerica: quella dei Maya.
pre-colombiane
di archeo-
IMaya Maya, è stato necessario l'impegno
Per ricostruire la storia dei
di genetica, studiosi di miti e
logi. geologi, nonché linguisti, matematici, esperti alla loro potentissima stru-
religioni. Addirittura gli scienziati della NASA, grazie il
mentazione satellitare, hanno contribuito a
ricostruire passato di questa civiltà,
da
individuando tracce archeologiche non visibili a occhio nudo perché ricoperte
fitta vegetazione EBOX, P178
città-stato con caratteristiche sociali tra
Maya erano organizzati in numerose
I
loro diverse, rette da dinastie di potenti sovrani. Hanno lasciato importanti tracce
in forma di raffinate arti figurative e di notevoli imprese architettoniche, delle quali
sorretti da co-
restano testimonianze monumentali quali piramidi gradoni, templi
a
lonne egrandi palazzi, come è possibile ancora osservare nei complessi archeologici
di Copán, Tikal e Palenque. I Maya usavano una complicata >scrittura ideografica,
testimonianze su
in parte decifrata dagli studiosi, di cui ci sono giunte circa 15.000
notevoli per
pietra e vasi. Le loro conoscenze matematiche e astronomiche erano calendario
l'epoca: usavano un complesso sistema di numerazione e avevano un
scrittura basato sull'anno solare di 365 giorni.
ideografica La dei Maya era incentrata sul culto degli astri, e prevedeva anche i sa-
religione
Scrittura basata non su crifici umani e il cannibalism0 rituale. La loro agricoltura era efficiente e si basava
suoni (fonetica) né sulla soprattutto sulla coltivazione del mais, un cereale ancora oggi fondamentale per
omiglianza del segno
rafico con l'oggetto molte popolazioni dell'America latina, che costituiva per tutta la società maya circa
pTOgrafica), ma il 70% della dieta quotidiana, e della patata; inoltre avevano addomesticato i fagioli,
ullarappresentazione le zucche e ipomodori. Tutte queste piante furono conosciute in Europa solo dopole
i Concetti mentali
stratti.
esplorazionigeografiche e la conquista dei territoriamericani@CAP 12 Intorno al IX
secolo, un insieme di difficoltà ambientali e crisi politiche frenò la crescita dei Maya,
che fino aquel punto era stata sostenuta: la popolazione diminui, molti insediamenti
vennero abbandonatie vi fu una generale riorganizzazione intorno a nuovi centri.
Come per le altre
popolazioni pre-colombiane, i Maya avevano elaborato una
civiltà molto raffinata da
un punto di vista
di sviluppo
politico e culturale; tuttavia il livello
tecnologico era decisamente inferiore rispetto a quello della civiltà
europea. I Maya non utilizzavano strumenti di metallo, né barche a vela, non co
noscevano il cavallo né altri grandi animali domestici, come neppure la ruota e
l'aratro, tutte tecnologie che le popolazioni pre-colombiane conobbero, in modo
piuttosto traumatico, solo attraverso il contatto con gli Europei. Tutti i loro tra-
sporti via terra erano eseguiti grazie alla sola forza motrice dell'uomo. Questa
differenza tecnologica sarebbe stata fatale quando, nel XVI secolo, le loro terre
entrarono nelle mire della colonizzazione spagnola
CAP 12,P 394.
Gli Aztechi, un grande Impero Nella regione di altopiani corrispondente all'at
tuale Messico centrale intorno al 1300 si era insediato il popolo nomade e guerrie-
ro dei Mexica, meglio noti come Aztechi. In circa due secoli essi assoggettarono
tutte le altre civiltà dell'America Centrale e costruirono un Impero che univa
differenti culture e territori, organizzato intorno a una monarchia elettiva (an-
che se agli altri popoli fu permesso di mantenere la propria forma di govern). La
loro capitale era la grande città di Tenochtitlán, che sorgeva sull'altopiano dove
oggi si trova Città del Messico. Quando conquistavano un nuovo territorio, gli
(G Aztechi si comportavano come dei veri dominatori: sottoponevano i loro sudditi
Ka al pagamento di pesanti tributi, richiesti per dimostrare la lealtào l'obbedienza ai
vincitori oppure pagati per evitare una razzia. Gli uomini dei popoli conquistati
potevano essere impiegati come schiavi nella costruzione di dighe e canali per la
bonifica del territorio; inoltre, gli Aztechi pretendevano un continuo rifornimento
di uomini da sacrificare ai loro dèi.
La società azteca era composta da più classi. Il ceto dirigente era formato da
nobili e sacerdoti, affiancati da guerrieri e abilissimi mercanti, riuniti in potenti
A Quetzalcoatl,
il dio che secondo organizzazioni. La produzione di beni era affidata ad artigiani e vi
contadini;
erano inoltre numerosi schiavi, per lo più prigionieri di guerra. L'agricoltura era
gli Aztechi sarebbe
tornato sulla Terra l'attività principale e le terre coltivate appartenevano alle comunità di villaggio.
per inaugurare una Anche le attività commerciali rivestivano una grande importanza e l'artigianato
nuova epoca. (Madrid, azteco ha lasciato testimonianza di raffinati lavori di oreficeria ed efficaci armi
Biblioteca Nacional durissima.
de España). di ossidiana, una pietra vulcanica
177
CAPITOLO 6Le civiltà extraeuropee
a d o r a v a n o
un gran numero di
r i c c h i s s i m o
e
forze
1aturali,
n at i concetti
le
un
pantheon consacrandole,
Il dio più
fra loro.
Gli Aztechi ave a v e v a n o
presentavano,
i n t e r a z i o n e
altre fornme
era
Aztechi civilta
importante pergli le altre anche
anche tra
a s s u m e r e
diversi
con nomi (ma poteva m a gli
Aztechi c r e
Cditfuso
piumato cruenti,
un serpente sacritici
della loro civiltà.
Non esigeva
come
t a t o in g e n e r e distacimento
scimmia). al
quella di si p e n s a v a che
avrebbe portato
per esempio che il s u o
ritorno in
terra
sacrifici
u m a n 1 , perche
anche motivo, gli Aztechi
devano v e n i v a n o fatti Per questo
invece,
Agli altri dèi,nutrisse del s a n g u e t r a t t o dal conquistare r i c c h e z z e , ma
cuore.
anche per
la d i v i n i t à si n o n solo per
continuamente in guerra,
agli de.
erano da sacrificare
rifornirsi di prigionieri dal Perú,
dall'Ecuador,
c o n o s c e n z a troppo
a v r e m m o una
stretta, si interessa
storia, senza le quali
La storia, nella sua
accezione più
limitata dei secoli a noi precedenti.
Quali sono queste
solo alle notizie che si trovano nelle fonti scritte, qua- un posto spe-
scienze? Per la storia medievale oceupano
lettere, testi sacri. (lo
li per esenmpio documenti, racconti, la numismatica
ciale l'archeologia, la storia dell'arte,
mancano? Oppure quando gli
uma-
Ma quando queste l'araldica (lo studio de-
diversi studio delle monete del passato),
strumenti comunicativi
ni si s o n o espressi con storia in generale risultan0
dalla parola scritta?
gli stemmi nobiliari). Per la
fondamentaligli
tral'altro studi di> paleobotanica e pa-
soprattutto a par-
Per quel che riguarda la storia, e il clima del passa
storica delle Annales leoecologia per conoscere la natura
tire dall'esperienza della scuola (che
studiosi hanno compreso come sia ne- to, maanche le scienze sociali, come l'antropologia
CAP 1.P 29, gli alla loro atti- studia con metodo scientificole
diverse culture umane),
cessario un approccio multi-disciplinare modo scientificoi rapporti
affidamento ad un la sociologia (che studia in
vità e hanno fatto sempre maggiore eventi passati del-
latino auxilium, aiuto) sociali), leconomia, la geografia. Gli
insieme di scienze ausiliarie (dal
necessarie a far luce su tutti quei
temi della storia peri le comunità umane possono allora essere immagina-
scritti pos- ti come il disegno di un grande e complesso puzzle, alI
quali le informazioni che si trovano nei testi
insufficienti o assenti.
quale le diverse discipline scientifiche apportano uno
sono essere
Itza in Messico.
La piramide di Chichen
fonte
Anche i resti archeologici sono un'importante
austliaria della storia. (Shutterstock)
T
178
culture diverse, tutte sotto il governo di un solo uomo, il sapa inca. Agli abitanti
dell'impero era richiesto di parlare la lingua ufficiale inca, il quechua. Gi lnca
crearono, in forme rudimentali, alcuni servizi pubblici che noi oggidefiniremmo
"sociali", perché avevano lo scopo di portare aiuto materiale a quella parte di po-
polazione che si trovava in difficoltà, come per esempio i nullatenenti, gli anziani
oi malati.
La capitale Cuzco (nell'attuale Perú) era la sede dell'imperatore, che veniva
considerato un'incarnazione terrena del dio Sole. L'Impero era diviso in quattro
province, rette da altrettanti governatori. Nonostante la sua grandissima esten-
STORIOGRAFIA 1 sione (4000 chilometri da nord a sud), l'imperatore era sempre informato su cio
Victor Wolfgang von che accadeva nel suo impero grazie a un efficientissimo sistema di stazioni di
Hagen, La creazione postae dicorrieri. C'era bisogno, perquesto, di una buona rete stradale. Gli Inca
dell'Impero Inca, p. 203 furono effettivamente maestri nella costruzione di strade, che percorrevano gi
altipiani della catena delle Ande. Come le altre culture pre-colombiane, non usa-
vano la ruota e come animale da carico avevano addomesticato il lama, adatto
però solo a carichi leggeri.
Gli Inca costruirono anche città fortificate come Machu Picchu,di cui riman
gono maestose tracce archeologiche. La mirabile organizzazione della civiltà inca
è testimoniata anche dai complessi lavori di bonifica che furono realizzati in varie
D CARTA ANIMATA
parti dell'Impero. Poiché non conoscevano la serittura, per registrare messagEE
Quali civiltà sorsero
in America prima di
e informazioni gli Inca usavano un sistema di cordicelle variamente annodate
Colombo? i quipu), di cui non conosciamo molto, ma che permetteva di amministrare con
relativa efficienza la complessa organizza-
zione del loro potere pubblico. La religione
LE CIVILTA PRE-COLOMBIANE ALL'INIZIO DEL XvI SECOLO
degli Inca prevedeva sacrifici cruenti alle
molte divinità; di rado però si trattava di sa-
crifici umani. La divinità più importante del
loro pantheon era il dio Sole.
OCEANO
GoLFO ATLANTICO
L'America Settentrionale: gli Anasazi
enochtitlán MESSIco
Anche nel sud-ovest degli attuali Stati Uni-
UxmalChichénItzá
ti, tra Nuovo Messico, Utah, Arizona e Co-
TIkal lorado, si svilupparono delle civiltà di cui
MAR DEI CARAIBI
rimangono sorprendenti tracce archeologi-
che. Tra di esse, spiccano i siti degli Ana-
sazi, situati nella zona brulla e arida del
OcEANO Rio delle
a t dal
o
Pture
3 irenze
La conquista araba Uno degli avvenimenti centrali nella storia di una parte
dell'Africa medievale fu la diffusione dell'islanmismo, dapprima nel Nord Africa,
poi anche all'interno del continente. La conquista della fascia settentrionale da
parte dei musulmani cominciò alla fine del VII secolo e si concluse nel 709. No-
nostante la resistenza della popolazione bèrbera, la nuova organizzazione ammi-
nistrativa e politica del mondo islamico si impose facilmente e la popolazione
accettò in larga parte la nuova religione; rimasero comunque in vita delle impor-
tanti comunità cristiane (come la Chiesa copta in Egitto) e non scomparvero del
tutto le credenze animiste. Dall'Egitto e dal Sudan gli Arabi penetrarono quindi
nell'Africa Centrale e crearono fiorenti centri commerciali sulla costa dell'oceano
Indiano, da cui raggiungevano l'Estremo Oriente. Nell'VIil secolo gli Arabi apri-
rono inoltre vie carovaniere attraverso il deserto e collegarono cosi il Marocco
e 'Algeria alle regioni dell'Africa subsahariana.
Verso 'XI secolo si costituirono i regni del Marocco e di Tunisi, guidati da di-
nastie berbere, prima gli Almoravidie poi gli Almohadi, che si river-
sarono anche in Spagna, più precisamente in Andalusia. Questi
regni ebbero dunque rilevanti contatti commer-
ciali con l'Europa: oltre che i sovrani cristiani
di Spagna, anche le città marinare italiane
svolsero con questi regni intensi scambi
di merci. Nel XIII secolo, anche l'impe
ratore Federico Il di Svevia mantenne
Bibliothèque Nationae
Scuola di Bagdad. (Par1gi,
181
exträeuropee
CAPITOLO 6 Leciviltà
I regnidell'Africa Nord occidentale
AERICA FRA KI E Xiv SECOLO e la tascia di territorio
regione del Sahel
Tunis dellAfrica subsahariana (a sud del Saha-
Algeria MAR MTERRANEO ra) dove. gradualmente. il deserto si tra
essandha sforma in savana In arabo Sahel vuol dire
Egitto deserto del Sahara puo
se il grande
Dserto de Sahar "Costa"
essere immaginato come un "oceano" at-
Mali Takauctu traversato dalle "navi (i cammelli, che
Sudan
Lag possono sopportare lunghe traversate in
Deaonghai (130 zone aride), il Sahel era l'approdo costiero
Ghana Etiopta
Benin
dove poter commerciare le merci che con
grad fons Mogar difficolta avevano "navigato" nel deserto.
3 La civiltà cinese
Le origini La civiltà cinese è
una delle piu antiche civiltà
fluviali, le cui
risalgono addirittura al 2100 a.C. Grazie alla presenza di numerosi fiumi origini
che at-
traversano il suo enorme territorio rendendolo fertile e adatto agli insediamenti
umani, verso il IlI secolo a.C. l'agricoltura progredi, si diffuse la metallurgia e
lentamente la scrittura. Allora si defini un primo nucleo di formazione statale,
in cui il potere era amministrato da un re che svolgeva anche una funzione di sa-
cerdote. Il potere del sovrano non era stabile, ma soggetto a numerosi attacchi a
causa delle frequenti lotte che contrapponevano i clan di aristocratici-guerrieri.
ttraverso un "progetto", iniziato solo dopo la sua morte e durato fino al IIl se-
colo aC. l pensiero di Confucio fu per secoli seguito come una religione, anche
Se ha piuttosto il carattere di una riflessione tilosotica.
La nascita
dell'Impero e la Grande Muraglia Nel 221 a.C., con la dinastia dei
Qin, nacque l'lmpero cinese. destinato ad avere una storia millenaria. Il re Qin
Shi Huang. dopo aver unificato
della
molteplici territori, si proclamo primo imperatore
Cina. A lui si deve, fra l'altro, l'inizio della costruzione della
Grande Mura-
glia. unsistema di fortificazioni lungo più di so00 chilometri che doveva
gere le terre coltivate dalle incursioni dei proteg-
popoli nomadi provenienti dalla
Mongolia.
Questa straordinaria opera umana costitui un freno alle invasioni e attivò un
complesso processo di "spinte" di popoli in armi verso ovest, fino in
popoli coinvolti c'erano per esempio i temibili Unni, che Europa (fra i
razziaronoi territori
dell'Impero romano). Grande Muraglia divenne anche
La
un'importante via di co-
municazione e svolse una funzione d'incontro tra
civiltà, in quanto obbligò a sog-
giornare stabilmente lungo il confine grandi masse di
nero in contatto con operai e di soldati, che ven-
popolazioni molto diverse. Qin Shi Huang fu sepolto in una
maestosa tomba custodita da
soldati, cavalli, funzionari
migliaia di statue in terracotta che raffigurano
e concubine: scoperto nel 1974, lo straordinario
tuttora in corso di scavo. sito è
La Grande
Muraglia
ina, secoio a C
UNTA 2
Europae il mondo nel Basso Medioevo
Un soldatodi La Via della seta Alla fine del I secolo a.C. iniziò il periodo della dinastia
fanteria dalla tomba Han, sotto la quale l'Impero cinese si espanse fino a sud del fiume Yang-Tze
dell'imperatore Kiang(il Fiume Azzurro) e conobbe un grande sviluppo economico e demo0
Qin Shi Huang,
Il secolo aC
grafico. Fu introdotta la coltivazione del riso, fu inventata la carta e si
(Shaanx1, Museo stabilirono i primi contatti con l'Occidente: nel 166 d.C. è documentata
dell'Esercito un'ambasciata romana in Cina inviata dall'imperatore Antonino Pio.
di Terracotta). I contatti con l'Occidente si intensificarono grazie, soprattutto, alla
diffusione delle piantagioni di gelsi, le cui foglie costituivano l'unico
alimento dei bachi allevati per la produzione della seta, di cui lo
Stato cinese aveva il monopolio. Nel I secolo d.C. nacque quel lungo
percorso terrestre, fluviale e marittimo chiamato "Via della seta"
(espressione usata per la prima volta nel 1877 dal geografo Ferdinand
von Richthofen), che dalla Cina, attraverso le steppe e le montagne
dell'Asia centrale percorse da carovane di mercanti persiani e
turchi, terminava a Bisanzio (Costantinopoli). I Romani ebbero
ICinesi fabbricavano la carta già nel II secolo a.C. Nel Europa di fil metallici) Estratto il telaio. sulla rete si era
610 dC. la Corea cominciò a produrla e da li la tecnica depositato uno strato sotile di poltiglia che veniva poi
passó in Giappone, nell'VIll secolo tutto I'Oriente sapeva fatta asciugare A essiccazione compieta si poteva staccare
fabbricare la carta. Gli Arabi in questo periodo la intro- un foglio di carta
dussero nell 'Africa Settentrionale; verso il 1150 abbiamo In talia, nel Medioevo, la città di Fabriano (vicind d
notizia di una cartiera in Spagna e nello stesso periodo Ancona) era inomate per le sue cartere e per la qualità
la conobbero i Normanni di Sicilia, sempre per tramite del prodotto ottenuto, una fama che dura ancora oggi
degli Arabi.
Nel Medioevo occidentale la carta fu a lungo considerata
un materiale più fragile rispetto alla pergamena e per questo
veniva adoperata di preferenza in fogli singoli;, si pensava
fosse inadatta per un lavoro lungo e complicato come quello
del confezionamento di un libro, Scritto e miniato a mano e
destinato a durare nel tempo. Fu l'învenzione della stampa
più tardi, a favorire la diffusione della carta
Per produrre un foglio di carta si prendevano degl
stracci di stoffa (in Cina si trattava di stracci di seta, ma
anche fibre di piante, come il gelso o il bambü), li si ta-
gliava a pezzettini e li si batteva fino a ridurli in polvere
In Cina questa operazione era svolta con appositi pestelli
di legno ed era dunque lunga e faticosa. Gli Arabi intro-
dussero un grande miglioramento utilizzando al posto dei
pestelli dei magli, enormi martelli a due teste di legno (ppoi
di metallo) azionati dall 'energia dell acqua, che battevano
gli stracci dentro vasche di pietra, nelle qual1 si aggiungeva
un filo d'acqua
L'acqua consent1va di ottenere una poltiglia che doveva
essere tenuta continuamente in movimento. Al momento
opportuno si immergeva nella poltiglha un telaio formato
da una cornice alla quale era tissatà una rete a magle
strettissime (in Oriente tatta di tilamenti di bambù, in
VICIna India, dove era nato PAR 3. Si giunse cosi al periodo medievale, quando
Tu restaurato l'impero con la dinastia Sui (581-618) e in seguito la dinastia Tang
(618-907).
Sotto gli imperatori Tang. ITmpero raggiunse la massima estensione della sua
storia: furono rafforzati i confini a nord, nelle regioni dell'Asia centrale lungo la
Via della seta. e a sud-est, fino all'Annan: grazie al matrimonio fra un sovrano
Cavaliere di epoca Tang e una principessa tibetana, l'influenza cinese si fece sentire anche in Tibet.
Tang. (X'an, Museo Strumento della potenza militare cinese fu il cavallo; i Cinesi nel momento del
Stonco)
loro massimo potere ne avevano ben 700.000.
Durante la dinastia Tang si diffusero le grandi coltivazioni di riso, in terreni ap-
positamente inondati, e di tè: questa pianta all'epoca era conosciuta e consumata in
forma di bevanda soltanto in Oriente ed ebbe anche un importante ruolo sanitario,
ovvero mise al riparo i Cinesi da molte epidemie, perché attraverso la bollitura si
eliminano molti pericolosi organismi, fra cuii microbi, presenti nell'acqua.
Rora
AMUr
Baka
Costantirok
MAR
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ast.a a13 Gatye
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Me
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La scrittura cinese è nata più di tremila anni fa Allinzio ogni gni della scrittura, invece, hanno ciascuno un significato
carattere era il disegno di un oggetto (scrittura pittografica) Cines1 Questo tipo di scrittura, messo
preciso per tutt i
poi i disegni divennero più schematici e furono utilizzati an- a punto alla fine della dinasta Shang (1200-1050 aC
che per rappresentare concetti astratti (scrittura ideografica) Contribui quindi a mantenere I'unità culturale della Cina
Ogni carattere della scrittura cinese rappresenta due attraversoi secoli, nonostante disioni e cambiamenti
elementi. una sillabae una parola dotata di signiticato politic e nonostantespazi immensi di guel Paese
gi
Nel linguaggio parlato, molte sillabe indicano cOse diverse Linconvenente di questo sstemae che bisogna imparare
a seconda dela loro pronuncia, dunque puo essere diffiale moitssm segni come minumo tremila, ma perlEggere un
comprendersi fra persone che parlano dialetti dvers Ise- testoetteraro oisogna conoscerne aimeno dttom:la
nord di Pechino.
In questo periodo della storia cinese si verificò una serie impressionante d'in-
venzioni tecniche. che solo in seguito giunsero in Oridente Già al 1044 risale la
prima attestazione della poBvere da sparo. inizialmente usata solo per giochi pi-
rotecnici. poi anche per scopi bellici. Nelo stesso periodo tu inventata la stampa a
caratteri mobili. costruiti dapprima in argilla e poi idal \II secolo) con il legno.
Nel Nil secolo. grazie agli studi sul campo magnetico terrestre. i Cinesi perte-
zionarono la bussola. fu soperta inoltre la tecmica di prouzione della ghisa. un
derivato della lavorazione del ferro che si presta a numerosi utilizzi in ambito
industriale per la sua resistenza alfabrasione e alla ruggine
Anche l'agTicoltura e l'artigianato ebbero una grande espansione: oltre alle col-
tivazioni del të. del cotone e della canapa. erano firtissime le piantagionidi geli
li artigiani cinesi divennero famosi per la produzione di pregiati tessuti in seta
edi manufatti in porcellana. un tipo di ceramica
moito rattinata.
Tuti questi fattori favorirveo lo svihuppo di grandi città commerciali e la cre-
scita del ruoko soxiae dei ceti cittathni legati al commercio. Tale fu lo slancio
ecomnaO che il potere pubEic pe tacthitare gii scamdi commerciali sempre
187
APtodeiendt3 estrgeuropes
L'Impero dei Mongoli
IMongoli, un popolo di allevatori e abili cavalieri I Mongoli(oTatari1 9
erano un insieme di tribù nomadi stanziate nelle steppe a sud della Siberia, at
signitca torno al lago Bajkal. Erano dediti soprattutto alla pastorizia e alla caccia, e pra-
R Come s ticavano anche l'artigianato (in particolare, lavoravano il feltro, di cui erano fatte
le0a aho spinto le loro tende) e il commercio. Non conoscevano la scrittura e la loro religione era
telicose de mongol
incentrata sul culto degli antenati e di divinità che erano espressione della natura
Fissaiconcetti con la (come il dio del cielo, Tengri). 1l potere era gestito da nobili famiglie
VIDEOMAPPA riunite nel kuriltai (l'assemblea intertribale), mentre le attivita piu
guerriere,
impero dei Mongoli pesanti veniva-
no svolte da servi e
schiavi. Ogni tribù aveva un capo, e diverse tribu si
pavano sotto la guida di un khan. I diversi khan erano spesso in lotta tra
raggrup
loro e
compivano frequenti incursioni e razzie contro le popolazioni vicine.
Lesercito era cementato da legami di fratellanza e da una
confronti del capo; regnava una profonda lealtà nei
alla fatica e a una durissima
grande disciplinae le armate, abituate da
sempre
vita, si spostavano con velocissimie agili cavalli.
La tattica
finta fuga, cui
principale usata dai Mongoli nelle loro incursioni consisteva nella
seguiva un accerchiamento a tenaglia improvviso. I soldati
indossavano pesanti non
armi
corazze, ma una semplice protezione in cuoio
imbottito; le
principali erano due archi, uno più grande e l'altro più piccolo, con i
Scagliavano micidiali e precisissime frecce. Il massacro calcolato quali
della strategia
mongola: se una città cadeva, tutti gli abitanti venivanofaceva parte
se si fosse arresa, sarebbero stati
venduti come schiavi.
sterminati;
Le
conquiste diGengis Khan All'inizio del XII secolo, un
di nome Khabul Khan unificò molte condottiero mongolo
deriva "Mongoli"). tribù e diede loro il
nome di Manghol (da cui
Cavalieri mongoli L'opera di Khabul Khan fu
all'assalto. Miniatura (1167 ca-1227), il quale riuscì a proseguita da suo nipote Temujin
del XIV secolo
Temugin fu noto in Occidente come imporsi su tutte le
tribù della Mongolia
orientale.
(Parigi, Brbliotheque sale", un titolo che assunse nel Gengis Khan, che significa
Nationale) 1196. Egli "signore univer-
i micidiali arcieri a riorganizzòl'esercito,
cavallo, e assegnò un ruolo il cui fulcro erano
importante anche alle donne.
Gengis Khan era un capo cari-
smatico, capace di infondere nei
suoi soldati grande
di coraggio e sete
conquista. Quando aveva già cin-
quant'anni (per quei tempi era con-
siderato anziano), iniziò
di una serie
stupefacentie rapide vittorie: nel
1215 penetrò nella Cina settentrio-
nale
ata le
sconfiggendo nella sua avan-
armate
alle porte di Sung, arrivò fino
e
terrore, che al loro avanzare le città aprivano le porte e gli eserciti si arrend va t"
Subitoper evitare la furia dei vincitori. Quando mori, nel 1227, Gengis Khan divise
V Gengis Khan, TImpero tra i quattro figli: Ogodei (a cui spettò il titolo di Khan), Joci, Chagatai, e
seduto sotto alla sua
tenda, è a colloqui
Tuluy.
coi tre figl Miniatura
del XIV Secolo Successori di Gengis Khan e l'apice dell'espansione mongola La morte
(Parigi, Bibliotheque di Gengis Khan non frenò loslancioespansivo dei Mongoli, mai suoi successori
Nationale). continuarono a sottomettere nuovi territori. Sotto la guida del generale Su-
botai, i Mongoli ripresero la conquista della Cina, e
invasero la Corea e la Persia; attraverso la Georgia e
il Caucaso, travolsero e resero tributari i principati
russi e nel 1240 giunsero in Polonia, portando la loro
minaceia nel cuore dell'Europa, dove i Mongoli veni-
vano chiamati "Tartari", come fossero mostri usciti
dal Tartaro, cioè dall'inferno. Nel 1241, i "diavoli"
mongoli si scontrarono e sbaragliarono un esercito
di principi polacchi e tedeschi nella battaglia di Lie-
gnitz (1241).
Le incursioni mongole avvenivano solitamente du-
rante la stagione invernale, quando i cavalli, avendo
approfittato dei pascoli estivi, erano più in forze. Tut
tavia, dopo essere penetrati in Ungheria, nell'estate
del 1241 i Mongoli giunsero sotto le mura di Vienna;
ma, altrettanto all'improvviso, gli invasori ripiega-
rono e si ritirarono.
Quando il khan moriva, la legge
imponeva ai Mongoli di tornare in patria per eleg-
gere un successore: percio, a migliaia di chilometri da
Vienna, la morte di Ogodei, il terzogenito di Gengis
Khan, decise i destini dell'Europa.
M
I Mongoli
interruppero gli attacchi all'Europa
orientale, ma li rivolsero altrove.
Persia e nel 1258
Dilagarono in
conquistarono Baghdad e uccisero
il califfo abbaside. Solo il sultanato
cidente
d'Egitto a Oc-
e
quello di Delhi in India riuscirono a or-
ganizzare un'efficace opposizione militare alla loro
avanzata.
Persiani, Ebrei
impero centralizzato ed efficiente. I
Gavin Hambly, inoltre la cultura dei popoli Mongoli assorbirono
l modello dell Impero
rono alla
conquistati: molti di loro, per esempio, si converti-
mongolo, p. 204 religione islanmica e al buddhismo, mostrando curiosità
cristianesimo. anche per il
CAPIIOO 6
l e civiltà extraeuropee
189
6
MONGOLI
L'ESTENSIONE DELL'IMPERO DEI
venezia
Roma Mosca
L Bajkal
Volg
MaR ana
Sara Manciuria
Costantinopoli NERO AstrahanL d'Aral Karakorumn
L Balkash Pechino
Alessandria H e
an zhou
Kiang "angzh
5assora
Kabul
Persia Tibet
Arabia CINA
Hormuz Lhasa
egione di orig1ne Delhi
imardya Yunnan
delle tribu mongole
Gange
hanato di Cina
hanato Khanato Khanato
Ldell'Orda d'Oro degli lIkhan Ld Chagatai Le Mongolia
Venezia
Bajkal
Roma
Pechino
Costantinopoli L d'Aral
MEom Trebisonda
Khotan
Ningxia
Yang
a n g - z eKiang
AHangzhou
Fuchou OCEANO
PACIFKO
Baghdat Persia
Bassora'
Arabia Hormuz Gange
.Chaban
TESTIMONIANZE
E DOCUMENTI La salamandra secondo Marco Polo
NelMiione di Marco Polo la narrazione di meraviglie fiabesche coesiste con un atteggiamento più razionale: Mar
cO Polo cerca talvolta di spiegare i fenomeni più strani in termini che, per l'epoca, potremmo chiamare scientifici
Prendiamo il caso della salamandra nel Medioevo si credeva che fosse un rettile capace di sopravVivere nel
Marco Polo spiegò che non si trattava di un animale ma di un minerale, cioé
fuoco
dell' amianto
hingitalas è una provincia che ancora è presso al la terra si cade, quella che v'e appiccata, e rimangono
diserto, tra maestro e tramontana; ed è grande sei le fila come di lana. Questa si fila e fassene panno da
giornate, ed è del Gran Cane. ..Quivi ha montagne ove tovaglie. Fatte le tovaglie, elle sono brune; mettendole
sono buone vene d'acciaio e d'andanico
[acciaio durissi- nel fuoco, diventano bianche: e tutte le volte che sono
mo). e in questa montagna è un'altra vena della quale si sucide si mettono nel fuoco, e diventano bianche come
fa la salamandra. La salamandra non è bestia, come si neve. E
queste sonole salamandre, e l'altre sono favole.
dice, che viva nel fuoco, ché niuno animale può vivere Anche vi dico che a
Roma hae una di queste
nel fuoco; ma dirovvi come si fa la salamandra. Uno mio che '1 tovaglie,
Gran Cane mando per gran
compagno, ch'ha nome Zuficar -e uno turchio, - istette sudario del nostro Signore vi fosse messo presente, perché il
dentro.
in quella contrada per lo Gran Cane
signore tre anni; Marco Polo, I1 Milione, Einaudi, Torino 1982.
e faceva fare questa salamandra, e dis-
selo a me, ed era persona che ne vidde
assai volte, e io ne viddi delle fatte. Egli
e vero che
questa vena si cava, e istrin-
gesi insieme, e fa fila come di lana. E
poscia la fa seccare e pestare in grandi
mortai di cuoio; poi la fanno lavare, e
Feil'immagine tratta da un
manoscritto dei Milone, per mostrare
e proprietä dell amianto che non brucia
e non fa passare d calore, d rufiatore
dsegno ui uomo fyestito di amianto
messo al rogo Luomo rimafie indifererite
rmentre cm attizra e fiamme Si deterge
CusOTE (Parigi, Bibiiotieque Natotiale)
92 UNITA 2
FOCUS
Le prime missioni cristiane in Cina
eprime notizie sui Mongoli giunsero in Occidente da Pian del Carpine (ca 1180-1252), riusci ad arrivare
da alcuni domenicani ungheresi poco prima che fino a Karakorum e a incontrare il gran khan Guyük
K i e v venisse
conquistata da Batu,nipote di Gen- (1246-1248), nipote di Gengis Khan. Dal punto di vista
gis Khan (1240). Le notizie erano
alquanto confuse, a
cominciare dal nome di questo temibile
diplomatico spedizione fu un fallimento, ma Gowa
la
popolo: in Oc ni riusci a farsi benrvolere dal khan e rimase in Mongo-
cidente furono chianmati Tatari (nome di un'altra tribu lia a lungo. Mentre faceva ritorno in Europa nel 1247
asiatica, in realtà nemica dei Mongoli), o Tartari (per egli scrisse una relazione del suo viaggio, la Historia
assonanza con il nome pagano dell'inferno, Tartaro, a
Mongalorum (Storia dei Mongoli). Come rivela il tito-
indicare la loro ferocia). Gli Europei, volendo inserire lo, l'opera era più una descrizione del popolo mongoo
questi feroci conquistatori in un qualche disegno divino. per temi (paesaggio, religione. usanZe, guerra ecc.j che
li identificarono con Goge Magog. i popoli che secon- una descrizione dellitinerario Giovanni lascia ampio
do lApocalisse arriveranno poco prima del Giudizio spazio alle notizie fantastiche che tanto affascinava-
Universale. noi lettori occidentali: si dilunga sulla figura del prete
Tuttavia, quando i Mongoli cessarono le devastazio- Gianni, su montagne magnetiche. popoli mostruosi e
nie si sedentarizzarono.gli occidentali cominciaronoa animali parlanti.
considerarli possibili interlocutori politicie religiosi. La missione del francescano fiammingo Guglielmo
Del resto il cristianesimo si era diffuso anche in Asia. di Rubruck (ca 1220-1295) ebbe invece un carattere solo
seppure nella forma del nestorianesimo (leresia se- missionario e non politico. Partito da Costantinopoli il
condo cui Maria non era "madre di Dio" ma solo madre 7 maggio 1253, Guglielmo visito Batu. sovrano dellOr-
dell'uomo Gesü): nestoriana era, peresempio, la madre da d'oro (il khanato mongolo neil'Asia centro-occiden-
di Qubilai, il khan che ospitò Marco Polo. tale).poi incontro i gran khan Möngke 1251-125. con
La predicazione cristiana in Oriente. a quanto si cre- cui arrivo a Karakorum. Qui rimase fino all'aprile 1254.
deva, sarebbe stata facilitata anche dalla presenza in Asia poco prima di partire. prese parte a un interessante dt-
musulmanie butihisti
centrale del leggendario regno del prete Gianni (anche- battitoteologico tra cristiani.
gli creduto nestoriano), dotato di ricechezze favolose e alla presenza del khan.
diun forte esercito. Laleggendadel prete Gianni si dif Nel corso del viaggio. Guglielmo compose îl suo Iti
fuse nel 1165, quando limperatore bizantino Manuele I nerarium A difieremza di Ciovanni da Pian del Carpi-
Comneno ricevette una falsa lettera del prete Gianni e ne.lopera raccontail suo viago in ordine cronologiko.
la inviò a papa Alessandro IIl e a Federico Barbarossa e non in base a dei iuoghi visitati. e contiene numeroOse
Cominciarono cosi le prime missioni diplomatiche e digressaoni etnografiche. Gugielmo concede pero poco
spazio ad aneúdoti tantastici oa racconti meravigliosi
religiose per prendere contatti con i Mongoli. Nel 1240
Baldovino di Hainaut, cavaliere dell'imperatore latino emantiene sempre un'iottiea razionale. con osservazio-
193
APITOL0b L e t à extr3europee
brevemente sulla scena con
ritornarono
esoKiana Mongoli Tamerlano
e r a n o Nel Trecento,
i come
conosciuto
in Europa
lo zoppo"). turca, nel 1370
Timur-i-Lang(cioe "Timur
feroce esercito di
etnia prevalentemente
A capo di un Famoso per la
s u a audacia, si au-
0-1405).
amerlano era stato eletto re della>Transoxiana.di rifondare u n Impero vasto
Khan e tento
toproclamava discendente di Gengis
condottiero mongolo.
potente come quello del grande abbatte prima sulla Persia
di Tamerlano si
Dalla Transoxiana l'esercito
sultanato di Delhi, seminando
Vicino Oriente. poi sul
S u l a Mesopotamia e sul la Siria al sultano d'E.
a sottrarre
e distruzione. Nel 1401 riusci
Ovunque morte
anatolica, scontiggendo duramente eli
da li si spinse nella penisola
gittoCAP 11 e
(1402): a causa di questa sconfitta, i Turchi
Ottomani nella battaglia di Ankara
momentaneamente la loro avan7ata T'Europa, per
verso
5 Le civiltà dell'India
Le origini Nella storia antica dell'Tndia si individuano due periodi: la civiltà
dell'Indo (2500-1500 a.C. circa)e la civiltà ariana (dal 1500 a.C. circa).
La civiltà dell'Indo presentava caratteristiche simili alle altre civiltà fluviali
sorte in Mesopotamia e in Egitto, con le quali peraltro ebbe vivaci scambi commer-
ciali. Le antichissime popolazioni indiane vivevano in fiorenti città ed erano dedite
all'agricoltura; usavano un alfabeto pittografico, comei Sumeri, e nei sigilli che
sono stati ritrovati sono raffigurati idoli, la cui iconografia si è tramandata nelle di-
vinità induiste. Intorno al 1500 a.C. la civiltà dell'Indo scomparve a causa dell'inva-
sione, da nord-ovest, di un popolo di lingua indoeuropea proveniente dall'Asia cen-
trale: gli Arya. Essi conquistarono
Osospinsero verso sud gli abitanti
della valle dell'Indo, raggiungendo
successivamente la valle del Gange.
Ciascuna delle quattro introdotto l'uso del cavallo e la coltivazione del riso. In questo periodo maturarty
raccolte di testi no inoltre gli elementi culturali caratteristici della cultura indiana. Unodiquesti
religiosi e poetici che
è l'induismo, la religione degli Arya, esposta nei testi sacri dei bVeda. Piu che una
COstituiscono i primi
documenti letterari religione in senso stretto, l'induismo può essere considerato un modo di vivere,
dell'India, scritti in di pensare e di organizzare la società secondo principi religiosi. Al suo interno ci
sanscrito arcaico. sono tre correnti dominanti: il vishnuismo, riferito a Vishnu, il dio conservatore
che nei momenti di crisi salva il mondo in pericolo con le sue discese terrene; lo
shivaismo, basato su Shiva, il dio che con la sua danza cosmica genera il continuo
movimento di creazione-distruzione-rigenerazione dell'universo, e lo shaktismo,
che si ispira alla Devi, la dea madre dai molti nomi (Shakti, Durga, Kli), che rap-
presenta la potenza creatrice del divino. Tali correnti convivono pacificamente
tra loro.
Nell'induismo vigono due grandi principi morali: il primo èil rispetto del
Dharma, la legge eterna che tutto regola e sostiene, dal corso degli astri alla
vita della più piccola delle creature; l'uomo cerca di conformarsi a questa legge
in ogni aspetto della sua esistenza, dalle più insignificanti azioni quotidiane
fino alle grandi scelte morali. Da ciò deriva anche il precetto della non violenza
che si applica verso ogni forma di vita. Per questo in India, numerosi animali
sono protetti e venerati (non solo le vacche) ed è tanto diffusa l'alimentazione
vegetariana.
II secondo principio morale è l'aspirazione a liberare l'uomo dal ciclo delle
rinascite al quale è costretto dalla legge del karma, cioè dal peso delle azioni
individuale (âtman) con
negative commesse per potere congiungere l'anima
l'Assoluto (Brahman) o con la divinità suprema (Ishvara). Per ottenere questo
V Statua di Buddha a seconda del
del V secolo. (Nuova Scopogli hindu compiono ancora oggi riti e pratiche differenti
Delhi, Museo
gruppo sociale e familiare cui appartengono: preghiere, offerte, pellegrinaggi,
Nazionale) yoga, ascesi.
195
CAPITOLO 6Le civiltà extraeuropee
dircttamente agli uomini
asulla rivelazione di una divinita manifestatasi o
II mito delle origini imperiali Anche le origini del potere imperiale in Giappone
sono avvolte da un'aura leggendaria (come avviene d'altronde per molti avveni-
menti importanti della storia europea, come per esempio la fondazione di Roma).
I racconti mitici però non possono essere considerati fonti storiche, ma piuttosto
fonti letterarie che inglobano dei frammenti di storia, difficili da individuare con
sicurezza. Per questo motivo, tutte le ricostruzioni storiche basate sul mito non
possono essere accettate nella corretta prospettiva della
scienza storica, se non
attentamente analizzate e interpretate.
Tra VeVI secolo d.C., sembra che il Giappone fosse diviso in gruppi tribali che
vivevano in semplici villaggi ed erano searsamente coordinati tra loro; per questi
gruppi "imperatore" era probabilmente un'autorità di tipo religioso, ancora in
cerca di affermazione.
Una sontuosa
cerimonia
in occasione
del funerale
dell'imperatore
i cortigiani in lutto
sono vestiti di grigio
mentre i membri del
clero sono riccamente
abbigliati. Un episodio
della Storia di Genji,
rotolo emaki del XVI
secolo. (New York,
Metropolitan Museum).
secoo fu
foro un ceto d1 Deopo che
eftil
shintoismo si del potete
diqueste non
ità parte
Seguito detenevanogran (fra
te aua
organizzati
in clan. che hioteo, 1 clan
aristcratiCI
gUerrieri
e guerrieri da Nara a militarie
fu s p o s t a t a supremi capi
aoone tbasato hel o 4 a capitale
nominare
lecero
Fujw ara) si il Giap.
S u i t de sam Cur fa
p o t e n t i s s i n n a famiglha
\Iecolo gunsero
di tatto a governare
e 1 v e he tra 1\e politeismo
di palazzo e del particolare
macstri
do allinterno
m a n t e n n e u n ruolo
DEàdne tutt come un
venerato
enomen naturai pone Limperatore a u t o r i t a politiCae
la s u . a
l a s c i a t o tracce di una
gapponese, lo >shintoismo. perse s t o r c o ha
periodo
soltanto tormale Il Giappone di questo ne s o n o
u n Csempioi
numerosi
nelle a r t i tigurative,
originale: r o m a n z o "psicolo
cultura rattinatae persino un
letteratura. fu prodotto
emakr. in secolo da u n a dama di
dipinti s u i rotoli decenni dell'XT
Geni. s c r i t t o nei primi
Storia di
gIco la del tiglio dellimperatore.
corte, che r a c c o n t a
la vita e gli a m o r i
dell'imperatore
Lassenza reale funzione politica
di una
Letà degli shogun Minamoto
signore Yoritomo
formalizzandosi nel 1192, quando il potente
DORUMENIOE
venne
destinato a grande importanza,
un titolo
Marco Polo. riusci conteriredall'imperatore
a farsi
carica divenne ereditaria e
c o n lui
("comandante supremo"). La
iEnoone p 202 quello shogun
di
che r i m a s e di tatto al governo
del Paese
di militari,
ebbe inizio u n a nuova dinastia invece risiedeva
aveva sede a Kamakura:
l'imperatore
tino al 1333. Lo shogunato dell'unità della
mantenendo una funzione simbolicae religiosa garanzia a
a Kyoto, effettiva autorità.
s e n z a alcuna
popolazione giapponese. ma
controllo assoluto sul territorio, poiché li
a
Tuttavia, gli shogun non avevano un che
vello locale ampi poteri e r a n o nelle mani
di clan di aristocratici guerrieri, bushi,
i
Due samurai i cosiddetti samnurai.
in combattimento
si suddividevano a loro
volta in daimyo e milizie mercenarie,
n t e gerarchizzata
e
u n a società
e s t r e m a m e
Foto Buyeniarge/
Quella giapponese era, dunque, vocazione
Superstock)
fondata sulla guerra. Grazie a questa
militare, fu respingere due tentativi di
possibile
invasione dei Mongoli di Qubilai Khan, nel 1274
e nel 1281 (le cui navi, tuttavia, furono spazzate
via anche da due tempeste di eccezionale vio0-
lenza).
L'età degli shogun è stata e spesso continua a
essere considerata un'epoca " feudale" del Giap-
pone, secondo un'approssimativa analogia con
quanto era avvenuto in Europa dopo la fine
dell'Impero carolingio e la frammentazione del
potere in tanti poteri locali. In realtà, la que-
stione del Giappone "feudale" rimane molto pro-
blematica per gli storici. Infatti, fino a oggi, nes
suno studioso di storia giapponese ha confron-
tato in modo rigoroso i due fenomeni; pertanto la
comparazione, per ora, sembra essere solamente
unaforzatura degli Occidentali. Certamente il
periodo dello shogunato coincise con una fase
di isolamento culturale del
Giappone: il paese
si chiuse non solo ai tentativi di
mon- conquista
gola, ma anche agli scambi economici e culturali
con la vicina Cina.