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SINTESI del BIODIESEL

Avviene attraverso una reazione di TRANSESTERIFICAZIONE

CH3O- Na+

1 mol TRIGLICERIDE + 3 mol METANOLO => 1 mol GLICEROLO + 3 mol BIODIESEL

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SINTESI del BIODIESEL: i reagenti

CH3O- Na+

1 mol TRIGLICERIDE + 3 mol METANOLO => 1 mol GLICEROLO + 3 mol BIODIESEL

Gli alcoli più usati sono metanolo o etanolo perché:


- il biodiesel ottenuto ha un grado ottimale di viscosità
- hanno costi ridotti e sono disponibili
- possono derivare da biomasse (biometanolo e bioetanolo)

Su scala industriale si preferisce il metanolo perché costa meno,


ha una Teb minore (può essere separato più 15 facilmente dai
prodotti), ha un effetto positivo sulla viscosità
SINTESI del BIODIESEL: i reagenti

CH3O- Na+

1 mol TRIGLICERIDE + 3 mol METANOLO => 1 mol GLICEROLO + 3 mol BIODIESEL

I trigliceridi provengono da prodotti di scarto o da biomasse di


origine vegetale, a base di sostanze grasse.
Fonti di trigliceridi per produrre il BIODIESEL

A. Prodotti di scarto a base di sostanze grasse:


Grassi animali di scarto, oli da cucina esausti, sottoprodotti
della lavorazione degli oli di pesce

Vantaggi:
a. la produzione di BIODIESEL consuma materiali da
smaltire (il cui smaltimento avrebbe altrimenti un costo e
un effetto inquinante)
b. la produzione di BIODIESEL non consuma materie prime
utili in atri settori
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Fonti di trigliceridi per produrre il BIODIESEL

B. Sostanze grasse di origine vegetale:


oli di colza, oliva, palma, arachidi, semi di cotone, cartamo,
soia, girasole.
Svantaggio:
La produzione di BIODIESEL compete con l’industria
alimentare e fa aumentare l’uso di fertilizzanti; la sintesi
di fertilizzanti causa la produzione di gas serra che
bilancia il risparmio ottenuto nella combustione del
biodiesel
Possibile scenario futuro:
Coltivazione di colture in luoghi non adatti alla crescita di
colture alimentari (es. regioni dal clima arido o rigido)
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Le fonti di trigliceridi, prima di essere utilizzate per la sintesi di biodiesel,
devono essere sottoposte ai seguenti trattamenti:

1. ESTRAZIONE (nel caso degli oli vegetali grezzi): spremitura meccanica, estrazione
chimica con solventi
2. PURIFICAZIONE: filtrazione e/o sedimentazione
3. RAFFINAZIONE: neutralizzazione, deodorazione, decolorazione, idrogenazione
Che cos’è
l‘idrogenazione?

L’idrogenazione è necessaria per ridurre il grado di insaturazione dei trigliceridi.

N. B.
Sarebbe più economico utilizzare direttamente gli oli vegetali grezzi come
combustibili, anziché produrre da essi il biodiesel, ma ciò non è possibile perché:
sono molto viscosi - presentano impurezze - tendono a degradarsi (i doppi legami
sono sensibili all’ossidazione di O2, alla luce e al calore) 19
Parametro importante per la produzione di BIODIESEL:
Grado di insaturazione degli acidi grassi dei trigliceridi

La presenza di DOPPI LEGAMI


nella catena degli acidi grassi dei trigliceridi:
- diminuisce la temperatura di combustione e peggiora la qualità del
biodiesel;
- aumenta la tendenza all’ossidazione (irrancidimento) e peggiora la
qualità del biodiesel;
- diminuisce la temperatura di solidificazione e la viscosità, rendendo il
biodiesel più fluido a temperature minori; così facendo migliora la
qualità del biodiesel.

I trigliceridi più adatti alla produzione di biodiesel sono quelli che


contengono ACIDO OLEICO (18 atomi C, 1 insaturazione)
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SINTESI del BIODIESEL: i prodotti

CH3O- Na+

1 mol TRIGLICERIDE + 3 mol METANOLO => 1 mol GLICEROLO + 3 mol BIODIESEL


La produzione mondiale di 700 Mton di Biodiesel produce 70 Mton di glicerolo

Il Glicerolo, una volta separato e purificato (C>95%), viene


utilizzato (glicerina) nell’industria chimica, farmaceutica,
cosmetica; è quindi un by-product ad alto valore aggiunto.

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SINTESI del BIODIESEL: la reazione

CH3O- Na+

E’ una reazione di equilibrio termodinamicamente favorita (G<0)


grazie allo scambio acido – base tra metanolo (pKa = 15.5) e
la base coniugata del glicerolo (pKa >15.5) che avviene
nell’ultimo passaggio.
Per spostare ulteriormente l’equilibrio e aumentare la resa, si usa
metanolo in eccesso.
Però è una reazione lenta, poiché gli esteri sono poco reattivi e il
22 metanolo è un nucleofilo debole: richiede un catalizzatore
CATALISI CHIMICA con CH3 O Na
- +

Svantaggio: FORMAZIONE DI SAPONI


Se la materia prima (olio o grasso) contiene acidi grassi liberi in
concentrazione > 0,5% in peso, questi reagiscono con la base
formando saponi (sali di acidi grassi):
R-COOH + CH3O- Na+ => R- COO- Na+ (saponi) + CH3OH
Conseguenze della formazione di saponi:
1. La resa è minore, perché una parte della materia prima non viene
trasformata in biodiesel bensì in saponi.
2. La separazione tra biodiesel e fase alcolica è compromessa, perché
i saponi le rendono più miscibili; ciò riduce ulteriormente la resa,
perché una parte di biodiesel sarà miscelato nella fase alcolica.
Per evitare la formazione di saponi, sui TRIGLICERIDI si effettua
un pretrattamento (prima della transesterificazione):
ESTERIFICAZIONE IN CATALISI ACIDA CON GLICERINA
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CATALISI CHIMICA con CH3 O Na
- +

Per evitare la formazione di saponi, sui TRIGLICERIDI si effettua


un pretrattamento (prima della transesterificazione):
ESTERIFICAZIONE IN CATALISI ACIDA CON GLICERINA

OH H+
3 R - COOH + 3 H2O
HO +
HO

La glicerina utilizzata è quella recuperata


dal processo di transesterificazione,
in modo da ottimizzare la resa del processo

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CATALISI ENZIMATICA con LIPASI
(enzima extracellulare derivante da m.o)
Vantaggi
a. Non si formano saponi
b. Gli enzimi catalizzano sia la reazione di transesterificazione dei
trigliceridi sia quella di esterificazione degli acidi grassi liberi;
perciò la presenza di acidi grassi liberi non diminuisce la resa e
non impone un pretrattamento.
c. L’efficienza del catalizzatore permette di usare come materia
prima oli esausti o gli scarti di altre lavorazioni.
d. L’immobilizzazione degli enzimi (ancoraggio ad un substrato
inerte solido) facilita la separazione degli enzimi dal prodotto e
ne permette il riciclo.
e. La migliore separazione permette di ottenere glicerolo più puro.
f. Le acque di lavorazione non contengono acidi / basi e possono
essere smaltite più facilmente. 25
CATALISI ENZIMATICA con LIPASI
(enzima extracellulare derivante da m.o)

Svantaggi
a. Il costo degli enzimi è superiore a quello del catalizzatore
chimico (nonostante la possibilità di recuperare parzialmente gli
enzimi dopo immobilizzazione su substrato inerte).
b. Gli enzimi richiedono di non superare i 38°C e a tale
temperatura la velocità di reazione è minore; ciò impone tempi
più lunghi per il processo e ne riduce la resa complessiva.

Per questi motivi attualmente


la catalisi CHIMICA è ancora preferita a quella ENZIMATICA.

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