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IL PETROLIO

IL PETROLIO È UN COMBUSTIBILE LIQUIDO OLEOSO COMPOSTO DA


IDROCARBURI NATURALI. L'ORIGINE DEL PETROLIO DERIVA DALLA
DECOMPOSIZIONE DELLA SOSTANZA ORGANICA (ANIMALE E
VEGETALE) IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI AMBIENTE.
QUESTE SOSTANZE SONO DEFINITE COMUNEMENTE COME MATERIE
PRIME FOSSILI.
A TEMPERATURA AMBIENTE IL PETROLIO SI PRESENTA COME UN
LIQUIDO OLEOSO, PIÙ O MENO DENSO, DI COLORE VARIABILE DAL
GIALLO AL NERO
COME SI FORMA IL PETROLIO

Il petrolio si è formato a seguito di un lungo processo di trasformazione della materia


biologica che si deposita sul fondo del mare insieme ai sedimenti minerali.
L'azione secolare dei microrganismi sulle sostanze organiche poste ad elevate pressioni
e temperature, determina la trasformazione dei sedimenti organici in idrocarburi.
I batteri eliminano dalla materia organica l'ossigeno, l'azoto e l'idrogeno, facendo
prevalere nella materia la quantità percentuale di carbonio.
Col passare del tempo i sedimenti si solidificano passando da uno stato fangoso ad uno
roccioso, ed il petrolio migra dalla roccia madre (ormai solidificata) alle rocce permeabili
più vicine
Queste ultime sono una roccia serbatoio, prevalentemente arenarie, in grado di
realizzare la trappola petrolifera
Il petrolio tende a stoccarsi nella zona superiore della roccia serbatoio formando un
giacimento petrolifero.
GIACIMENTO
SOTTERRANEO

Il petrolio si deposita e si concentra in giacimenti sotterranei grazie alla


particolare conformazione geologica della roccia, in una sorta di serbatoi
naturali del liquido oleoso. Il giacimento sotterraneo può essere un unico
grande deposito di petrolio (giacimento in senso stretto) oppure un
insieme di giacimenti di medie dimensioni con una stessa struttura
geologica. Questi giacimenti sono sfruttati mediante trivellazione ed
estrazione. Sono riserve particolarmente difficili da individuare. Il greggio
dei giacimenti sotterranei è spesso di buona qualità ed è sfruttabile
economicamente dopo un processo di lavorazione e raffinazione.
GIACIMENTO DI SUPERFICIE

Il petrolio può essere depositato anche in giacimenti di


superficie.
Questi giacimenti sono facilmente individuabili. Tuttavia, il loro
interesse economico è scarso per la bassa qualità del petrolio
I giacimenti superficiali di petrolio sono perlopiù composti da
depositi di asfalto, di pece, di bitumi ecc.
DISTILLAZIONE DEL GREGGIO PETROLIFERO

Il petrolio è una miscela di idrocarburi che vengono suddivisi con un processo di


distillazione frazionata, in diverse frazioni che differiscono per la temperatura
di ebollizione.
Dalle frazioni è possibile ricavare anche composti organici di base come etilene,
acetilene, benzene e toluene , che permettono la sintesi di prodotti di largo
consumo.
Il greggio , passando in un forno all'interno di una serpentina, viene portato intorno ai
400°C e, sotto forma di vapore, arriva alla base della colonna di distillazione.
Questa presenta una serie di ripiani in cui il liquido viene mantenuto ad un livello
costante e può passare da un ripiano all'altro. Il vapore sale lungo un percorso fatto di
tubi sui quali sono capovolte delle "campanelle", che obbligano il vapore a pescare
nel liquido che ristagna nel ripiano.
Poiché nella colonna la temperatura diminuisce dal basso verso l'alto, si verifica che le
sostanze a più bassa temperatura di ebollizione salgono nelle parti alte della colonna,
mentre nelle parti basse condensano le sostanze a più alta temperatura di ebollizione.
A diverse altezze vengono
prelevate le frazioni.
Se si sottopone a distillazione
sotto vuoto il residuo del
primo frazionamento si
ottiene altro cherosene,
gasolio, oli lubrificanti e
bitume.
BENZINA

E' un prodotto importante di distillazione, ma è ottenuta in quantità insufficiente


rispetto ai suoi consumi. Per questo motivo parte del cherosene e del gasolio
pesante viene trasformata in benzina mediante cracking catalitico.
Infatti scaldando cherosene e gasolio, in presenza di catalizzatore, sopra i
450°C, le lunghe catene vengono spezzate in idrocarburi più leggeri e
ramificati , caratteristici delle benzine.
La benzina viene usata nei motori a scoppio e per aumentarne il rendimento si
aumenta il rapporto di compressione ( rapporto tra volume del cilindro e
volume occupato dalla miscela aria-vapori di benzina quando il pistone è a
fine corsa).
NUMERO DI OTTANO
N.O.
Esprime la qualità della benzina, ossia il suo potere antidetonante. Una benzina di qualità ha un
alto potere antidetonante, cioè sopporta l'alta compressione senza autoaccendersi. Quando si
verifica questo inconveniente si dice che il motore "batte in testa", creando gravi danni al
cilindro.Per misurare il N.O. si sono presi due idrocarburi di riferimento:
➢ n-eptano , che si autoaccende spontaneamente N.O.= 0
➢Isoottano ( 2,2,4-trimetilpentano) , che resiste alla compressione senza
autoaccendersi N.O.=100
La benzina che si ottiene dalla distillazione del greggio ha un basso N.O., per cui è sottoposta
ad un processo di reforming che aumenta il N.O. di 40-50 punti.
Con questo processo si verificano isomerizzazione delle catene e deidrogenazione, con chiusura
della catena ad anello e la formazione di cicloesano, benzene, toluene (ad alto N.O.)
Il N.O. dovrebbe essere 96-98
BENZINA VERDE
Per alzare ulteriormente il N.O. alla benzina è stato aggiunto in passato
piombo tetraetile Pb(C2H5)4. Per evitare che il piombo si depositasse sulle
pareti del cilindro si aggiungeva dibromoetano, che aveva la funzzione di
scaricare il piombo nell'ambiente come bromuro di piomo.
Il piombo è dannoso per l'uomo sia quando viene respirato che quando viene
ingerito (catena alimentare) e , anche se la benzina conteneva 0,4 g/L , le
quantità nell'atmosfera ammontavano a milioni di kg all'anno.
Per questo motivo l'UE ha imposto l'eliminazione del piombo nella benzina. In
Italia la benzina con piombo è stata ritirata nel 2002.
Nella benzina verde ci sono grandi quantità di benzene e idrocarburi aromatici
(toluene, etilbenzene, xilene) per mantenere alto il N.O.
La benzina verde però genera il "black carbon" ( fumo nero) , ossia una miscela
di sostanze inquinanti cancerogene ( idrocarburi in combusti, idrocarburi
policiclici aromatici, benzopirene).
Per avere buoni risultati ambientali è necessario adottare alcune misure:
✓ Utilizzare una marmitta catalitica al platino
✓ Ridurre alle più basse % possibili il benzene e altri idrocarburi aromatici
migliorando la qualità del combustibile
✓ Migliorare la qualità della combustione
GASOLIO

Il gasolio è usato nei motori diesel. In questi motori manca la candela e nel
cilindro viene compresa solo aria.
Un buon funzionamento del motore si ha quando tra il momento in cui avviene
l'iniezione del gasolio e l'autoaccensione passa il minor tempo possibile.
Anche per il gasolio si misura la qualità , con il numero di cetano e si fa
riferimento ai seguenti composti:
➢ ecadecano (C16H34) , chiamato anche cetano con valore 100
➢ alfa-metilnaftalene con valore 0
Solitamente un buon gasolio ha numero di cetano 45

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