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APPUNTI DI SCACCHI

15 lezioni per principianti e iniziati


redatte da King’s Bishop

- 1. Lo sviluppo dei pezzi: Illustrazione partita Morphy-Alleati


- 2. Introduzione: La realizzazione del vantaggio materiale
- 3. Motivi tattici: L’inchiodatura
- 4. Motivi tattici: L’attacco doppio
- 5. Motivi tattici: L’adescamento
- 6. Motivi tattici: Matto del corridoio
- 7. Motivi tattici: L’attacco di scoperta
- 8. Motivi tattici: Il pezzo non difeso
- 9. Elementi di strategia: Il piano di gioco
- 10. Elementi di strategia: Le debolezze strutturali (I)
- 11. Elementi di strategia: Le debolezze strutturali (II)
- 12. Elementi di strategia: Il pedone passato
- 13. Elementi di strategia: La colonna aperta e la settima traversa
- 14. Elementi di strategia: I pezzi leggeri: Cavallo contro Alfiere
- 15. Elementi di strategia: I pezzi leggeri: Alfiere contro Cavallo

Bibliografia consultata:

- Euwe: Trattato di scacchi - Mursia


- Romanovsky: Il centro di partita - Mursia
- Paoli: Strategia e tattica nel gioco degli scacchi – Mursia
- Europe Echecs

© King’s bishop – Anno 2003


1. Lo sviluppo dei pezzi 4.dxe5! Ecco il punto! Forse il N. non si è
accorto che dopo 4…dxe5, il B. vince un
pedone dopo 5.Dxd8+ Rxd8 6.Cxe5: così, per
salvare il pedone, è costretto a sacrificare
La partita seguente è considerata a tutt’oggi l’unico pezzo che aveva finora sviluppato.
un modello di come ci si deve comportare in Approfitto della mossa per ricordare un altro
fase di apertura. dei dettami fondamentali che regolano la fase
di apertura di una partita a scacchi; durante
le prime mosse, è bene utilizzare ogni mossa
per sviluppare i pezzi – parafrasando, si
Morphy - Duca di Brunswick/Conte Isoard potrebbe dire che non è consigliabile muovere
Parigi, 1858 per più di una volta un pezzo sviluppato,
prima di aver portato in gioco gli altri.
Naturalmente ogni regola ha le sue eccezioni…
1.e4 Con questa mossa il B. permette a due 4…Axf3 5.Dxf3 E’ preferibile riprendere il
suoi pezzi di entrare in gioco: l’alfiere f1 e la pezzo con la regina, piuttosto che col pedone
regina d1. 1…e5 Anche il nero fa la stessa g2. Perché? Perché la ripresa col fante
cosa. 2.Cf3 Attaccando il pedone e5. Ecco un rovinerebbe la copertura pedonale nel caso il
dettaglio importante che è assurto ad assioma B. abbia l’intenzione di arroccare corto.
nella teoria delle aperture: in genere è L’arrocco si esegue con l’idea di garantire un
preferibile – se non consigliabile – sviluppare rifugio sicuro al monarca; se la colonna dove
un pezzo minacciando nel contempo un si sistema il Re dopo l’arrocco risulta aperta,
obiettivo avversario. 2…d6 Generalmente la non si può dire che si è raggiunto lo scopo!
difesa di un pezzo attaccato risulta tanto più 5…dxe5 6.Ac4! Ecco una mossa con un
efficace quanto minore è il pezzo che viene duplice scopo, perciò particolarmente forte:
preposto alla sua difesa: da questo punto di oltre a sviluppare un pezzo, si minaccia anche
vista la mossa del testo risponde perfettamente il “Matto del Barbiere” ( 7.Dxf7 ). 6…Cf6
alle esigenze. Tuttavia ha anche delle Difendendosi dalla minaccia e sviluppando nel
controindicazioni: avevamo appena finito di contempo un pezzo. 7.Db3 Ecco l’eccezione
dire che il N. aveva spinto il pedone per di cui parlavamo prima! Il B. muove per la
liberare l’azione dell’alfiere nero ed ecco che seconda volta un pezzo già sviluppato, ma lo
alla mossa successiva gli chiude la porta in fa con cognizione di causa! Dopo questa
faccia. E allora? Che giudizio possiamo dare mossa, il B. crea una doppia minaccia – ai
alla mossa giocata? La mossa naturalmente è pedoni b7 e f7 – costringendo il N. a scegliere
stata analizzata e giocata più volte dai maestri quale dei due difendere! 7…De7 Scegliendo
– anche oggi la si riscontra nella pratica dei il minore dei mali: la difesa del pedone b7
tornei – e si è giunti a questa conclusione: il avrebbe comportato la perdita di un pedone e
N. dopo questa mossa ha una posizione dell’arrocco ( ad esempio 7…Dc8 8.Axf7+ Re7
giocabile, che richiede però una precisa ecc. ) 8.Cc3! Una mossa degna di nota! Il B.
sequenza di mosse alfine di non ritrovarsi in rinuncia al guadagno di un pedone per
una posizione di manifesta inferiorità. In sviluppare un pezzo, difendendo nel contempo il
effetti la pratica e la teoria hanno stabilito pedone e4, minacciato dal cavallo nero in f6.
che la mossa migliore per il N. a questo Da un punto di vista pratico però il seguito
punto è 2…Cc6; con questa mossa il N. 8.Axf7+ Rd8 ( 8...Dxf7 9.Dxb7, guadagnando
difende il pedone sviluppando nel contempo la qualità ) 9.Dxb7, era più efficace. 8...c6
un pezzo. 3.d4 La replica migliore: il B. Visto che il B. non ha catturato il pedone, il N.
attacca una seconda volta il pedone e5, si affretta a difenderlo. 9.Ag5 Il B. prosegue
liberando nel contempo la diagonale c1-h6 a nello sviluppo dei suoi pezzi in maniera
favore dell’alfiere c1. 3…Ag4? Questa mossa efficace e armoniosa. La mossa giocata limita
si può considerare un errore. Ma cosa c’è di la mobilità del cavallo nero ( si dice che il
sbagliato? Il N. sviluppa un pezzo, limitando cavallo è “inchiodato” ), visto che se si
nel contempo la mobilità del cavallo avversario spostasse, la regina nera cadrebbe per mano
( se si spostasse, il B. perderebbe la regina! ) dell’alfiere. 9…b5?

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13.Txd7 Txd7 Naturalmente dopo 13…Cxd7
segue 14.Axe7. 14.Td1 Implacabilmente il B.
sfrutta l’inchiodatura esercitata dall’alfiere e
impedisce alla torre nera qualsiasi mossa.
14…De6 Sembra una buona mossa. La regina
si sposta, lasciando via libera all’alfiere lungo
la diagonale. 15.Axd7+ Cxd7 I sogni del N.
sembra stiano per realizzarsi e invece…
16.Db8+!! Dopo aver sacrificato un cavallo e
una torre, adesso il B. si priva anche della
regina! Ma il fine giustifica i mezzi!
16…Cxb8 17.Td8 matto!
L’errore decisivo; dopo questa mossa il B.
dimostra che l’attacco conduce forzatamente
alla vittoria. Probabilmente il N. era convinto
che l’alfiere dovesse abbandonare la diagonale
a2-g8; in tal caso la regina avrebbe potuto
abbandonare la difesa del pedone f7,
permettendo altresì all’alfiere di sgomberare
la casa f8 in favore di un auspicabile arrocco
corto. Ma la prossima mossa di Morphy
spegne ogni illusione! 10.Cxb5! Un sacrificio
di pezzo! Ma a che pro? Naturalmente
Morphy aveva calcolato tutto fino alla fine,
tuttavia anche da un punto di vista posizionale
il sacrificio è giustificato, visto che per il Cerchiamo di capire cos’è successo.
cavallo il B. ottiene subito un paio di pedoni e
mantiene il Re avversario al centro della Nonostante sia in netto svantaggio da un
scacchiera. 10…cxb5 Se il N. non accetta il punto di vista “materiale” ( ha 11 punti in
sacrificio, oltre allo svantaggio posizionale si meno rispetto all’avversario ), il B. ha dato
aggiunge anche quello materiale; tanto vale scacco matto! Come si spiega tutto ciò? In
andare a vedere le carte che ha in mano realtà basta guardare la posizione finale.
l’avversario! 11.Axb5+ Cbd7 Dopo 11...Rd8 E’ vero che il N. ha una regina e un cavallo in
12.0-0-0+, la situazione del N. sarebbe più, ma la torre e l’alfiere non hanno
ancora peggiore. 12.0-0-0 effettuato una sola mossa durante tutta la
partita, mentre il cavallo è tornato a casa.
Quindi il N. non ha sfruttato il vantaggio
materiale; per contro il suo Re è ancora al
centro della scacchiera, mantenuto lì dalle
continue minacce portate dai pezzi bianchi.
Quali conclusioni possiamo trarre da tutto
questo? Che in fase d’apertura l’attenzione
del giocatore deve essere rivolta soprattutto
sul rapido sviluppo dei pezzi e alla sicurezza
del proprio Re ( leggi arrocco ), tenendo
conto naturalmente delle minacce portate
dall’avversario.
Anche l’arrocco corto era una buona mossa,
ma dopo quello lungo la torre in d1 attacca
ancora una volta il cavallo in d7. 12…Td8 ***
Difendendo ancora una volta il malcapitato
destriero.

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2. La realizzazione del vantaggio Da questo si evince che Morphy sarebbe
stato un incosciente ( per non dire di peggio )
materiale se si fosse affidato solo alla fortuna, nel
momento in cui ha sacrificato il materiale per
cercare il matto! No, Morphy aveva calcolato
Come si vince una partita di scacchi? La tutto fino alla fine, conscio del fatto che
domanda sembra banale, come pure la comunque la sua superiorità posizionale gli
risposta: si vince dando scacco matto al Re avrebbe consentito di trovare la manovra
avversario! vincente.
Ma ci sono diversi modi per dare scacco Non tutti però sono in grado di calcolare
matto; prendiamo ad esempio la partita già varianti che si estendono per sei, sette o più
illustrata fra Morphy e gli Alleati. In questa mosse avanti; inoltre c’è sempre il rischio di
partita, Morphy realizza un attacco incorrere in un errore di calcolo, che
“fulminante” contro il Re avversario non vanificherebbe il frutto del lavoro fatto fino a
arroccato al centro della scacchiera e realizza quel punto. A dire il vero, non è che capita
questo attacco sacrificando prima un pezzo, spesso che ci si debba imbarcare in simili
poi un altro e infine addirittura la propria calcoli! Questo avviene solo in posizioni
regina! particolari, dove altri mezzi non sono efficaci,
o in posizioni tipo quella appena descritta,
Questo vuol dire che per realizzare un attacco dove il vantaggio di una delle due parti è
di matto ci si deve imbarcare sempre e evidente.
comunque in dei sacrifici di pezzo? No di
certo! Analizziamo, ad esempio, la posizione E già, perché se è vero che si vince dando
dopo la 9° mossa del nero ( 9…b5 ). scacco matto al Re avversario, è anche vero
che non c’è bisogno di realizzare un attacco
brillante per vincere una partita. Si può
vincere anche semplicemente sfruttando il
pedone o il pezzo in più che si è guadagnato
grazie alla nostra abilità o alla disattenzione
dell’avversario.

Capita spesso di ritrovarci in posizioni dove


abbiamo un pedone, due pedoni o addirittura
un pezzo in più e magari non riusciamo a
trovare il modo per far valere la nostra
superiorità materiale. Perché?
E’ proprio dopo questa mossa che Morphy
sacrifica il cavallo e dà origine alla fantastica Forse perché, quando ci si trova in una
sequenza che conduce al matto; tuttavia non posizione del genere, molto spesso si cerca di
è la sola strada che conduce il Bianco alla “risolvere” la partita in maniera brillante,
vittoria. cercando di trovare lo scacco matto laddove
non c’è e accelerando senza ragione il corso
Esaminando a fondo la posizione, possiamo della partita verso una strada senza uscita!
vedere come il vantaggio “posizionale” del Capita – non di rado – di vedere partite
Bianco sia evidente: ha già sviluppato quasi giocate da principianti dove, sebbene abbiano
tutti i pezzi, può arroccare sia “lungo” che un evidente vantaggio materiale, s’imbarcano
“corto” mentre il Nero, al contrario ha seri in varianti che comportano sacrifici di pezzi
problemi nel trovare la giusta posizione dei rendendo una posizione facilmente vinta in
propri pezzi che, fra l’altro, o non sono un’impresa improba.
sviluppati o si ritrovano “in altre faccende
affaccendati” .
***

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Un vecchio adagio scacchistico dice “Meglio 15.Axd7+ Rxd7 16.dxe6+ Dxe6
avere un piano sbagliato che nessun piano” 17.Dxe6+ Rxe6
Per quanto paradossale sia, c’è molta verità Dopo questa serie di cambi più o meno
in questo detto! Capita a tutti coloro che forzati se non altro il N. è riuscito a slegare i
“incrociano gli alfieri sulla scacchiera” di propri pezzi.
ritrovarsi in posizioni dove non si sa cosa fare
18.Ch3 Ce7?!
( anche ai GM talvolta ): ed è in questo
E’ comprensibile il desiderio del N. di mettere
momento che il GM attinge alla sua
in gioco il prima possibile i propri pezzi
esperienza, maturata partita dopo partita e
ancora a casa, tuttavia la mossa del testo
consolidata dalla conoscenza della strategia e
lega il Re alla difesa del destriero. Migliori
della tattica.
erano 18…Rd7 oppure 18…h6.
Vediamo adesso un esempio: 19.The1+ Rd7 20.Ce4
Minacciando 21.Cc5.
20…b6 21.c4 The8 22.Chf2
Puntando verso f6.
22…Rc6
Cercando rifugio in b7…
23.Cg4 Rb7?
…ma adesso bisognava giocare 23…Cf5. Ora
il N. può anche abbandonare.
24.Cef6 Cxf6 25.Cxf6 Rc6 26.Cxe8 Txe8
27.Te4 Rd7 28.Tde1 a6 29.Rd2
I pezzi del nero sono completamente legati e
( posizione dopo 9.e4 ) il B. ne approfitta per sistemare il Re in una
posizione migliore. Da notare che, quando
vuole, può cambiare tutti i pezzi entrando in
Il N. ha trattato un po’ troppo disinvoltamente
un finale di soli pedoni facilmente vinto.
l’apertura; il B, che ha già arroccato, cerca di
aprire al centro per sfruttare l’infelice posizione 29...Rd8 30.Rd3 Rd7 31.d5 Rd8 32.b4
del Re nemico, mettendo pressione anche sul Rd7 33.a4 Rd8 34.c5 1-0
pedone d5.

9...Ce7 Compito a casa:


Dopo 9...dxe4, il B. può proseguire con
10.fxe4 Cxd4 11.g4 Cf6 12.e5 Cxg4 13.Df4,
con buon vantaggio.
10.g4 Cg8
Forzata: dopo 10…Cf6, 11.Dg7 guadagna un
pezzo.
11.De3! Chf6 12.g5 Ch5 13.exd5
Alfine il B. ha guadagnato un pedone,
mantenendo posizione superiore; ora vedremo
come egli si adopererà per semplificare al
massimo la posizione e far valere il pedone in
più.
13… De7 14.Ab5+ Ad7 Il B. muove e vince
Dopo 14...c6 può seguire 15.dxc6 bxc6
16.Axc6+
***

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3. L’inchiodatura

L’inchiodatura è un motivo tattico assai


ricorrente nella partita a scacchi. Essa si
presenta in tutte le fasi della partita e si può
dire che sta agli scacchi come Archimede alla
leva! Molte combinazioni e persino delle
aperture si basano su questo tema.

V’è subito da dire che non tutte le inchiodature


hanno la stessa forza intrinseca. In effetti si
suole distinguere l’inchiodatura in due gruppi Ecco un esempio dell’efficacia dell’inchiodatura:
fondamentali: l’inchiodatura “relativa” e il B. gioca 1.Ta4, inchiodando il cavallo nero
l’inchiodatura “assoluta”. Cerchiamo di capire e minacciando di catturarlo: il N. cerca di
la differenza. difendere il pezzo giocando 1…e5, ma dopo
2.e3, il cavallo è perduto.

L’inchiodatura sul cavallo nero in c6 è


“assoluta” : questo perché se si spostasse il
Re nero cadrebbe sotto la minaccia dell’alfiere Ora è l’alfiere che si erge a protagonista della
in b5 - e noi sappiamo che le regole scena: dopo 1.Ac2, la torre nera è inchiodata;
impediscono di mettere volontariamente il Re il Re nero può accorrere in aiuto giocando
“sotto scacco”. 1…Rg6, ma dopo 2.g4 il N. perde il pezzo.
In entrambi i casi, l’inchiodatura è “assoluta”,
L’inchiodatura sul cavallo bianco in f3 è visto che dietro il pezzo inchiodato si
“relativa” : in questo caso invece nulla osta nasconde il Re.
al cavallo di spostarsi dalla sua casa; che poi
questo non convenga al Bianco perché così la
regina resterebbe in presa è tutto un altro
discorso.

V’è da dire che non tutti i pezzi sono in grado


di realizzare un’inchiodatura: in pratica solo i
pezzi con un movimento “lineare” ( Torre,
Alfiere e Regina ) possiedono questa facoltà;
inoltre l’efficacia dell’inchiodatura è inversamente
proporzionale al valore del pezzo che la effettua.
Quindi l’inchiodatura d’alfiere risulterà molto
più efficace ( relativamente parlando ) di
quella effettuata dalla Torre o dalla Regina.

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Quest’ ultima posizione un po’ “surreale” ci n° 2
permette di visualizzare e di fare il punto su
tutti i possibili tipi di inchiodatura:

I pezzi bianchi inchiodati sono:

- Il pedone c2, dall’alfiere f5


( inchiodatura assoluta ) cosa che gli
impedisce di catturare la regina
- L’alfiere b2, dalla regina
( inchiodatura assoluta ) Il B. muove e vince
- Il cavallo in d1, dalla torre in h1
( inchiodatura assoluta )
- Il pedone b6, dalla torre b8
( inchiodatura relativa ): se 1.bxc7?
Dxb2#

I pezzi neri inchiodati sono:

- L’alfiere c7, dalla torre a7


( inchiodatura assoluta ) e il B.
minaccia 1.Txc7+
- Il cavallo f6, dall’alfiere b2 Matto in una mossa
( inchiodatura assoluta )
- Il pedone g6, dalla torre in g2 n° 8
( inchiodatura assoluta ); notare che
in questo caso il pedone non difende
l’alfiere in f5, che potrebbe essere
catturato dalla regina bianca.
- L’alfiere in f5 (inchiodatura relativa)
che ha il compito sia di inchiodare il
pedone c2 che di coprire il cavallo in
f6 dalla doppia minaccia dell’avversario
( 1…Ae4; 2.Dxf6+ )
Il N. muove e vince
Siamo in presenza di ben otto inchiodature!
***
Difesa Caro-Kann

1.e4 c6 2.d4 d5 3.Cc3 dxe4 4.Cxe4 Cd7 Szabo-Reshevsky ( Zurigo 1953 )


5.De2 Cgf6?? In questa posizione, il B. ha catturato l’alfiere
Matto in una mossa in f6: avrebbe potuto giocare meglio?

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4. L’attacco doppio

Come è stato già detto nelle lezioni


precedenti, la strategia è in grado di
delineare la forma di una partita a scacchi,
ma – come avviene quando osserviamo un
quadro - quello che colpisce l’occhio è
sicuramente il colore – o, nel nostro caso, il
motivo tattico. A che serve procurarsi una
posizione strategicamente vinta, se poi non si
riesce a “realizzarla” tatticamente?.
Dopo 1.De4!, il B. attacca la torre nera in a8,
Sicuramente tra i motivi tattici che più ma anche la casa h7 – a che pro? In realtà se
frequentemente appaiono sulla scacchiera, la torre si spostasse – ad esempio 1…Td8 - il
l’attacco doppio riveste un ruolo di primaria B. sarebbe in grado di risolvere in un colpo la
importanza. partita grazie a 2.Dh7#, quindi - per non
incorrere nel matto - il N. dovrebbe cedere la
Cerchiamo di definire cos’è un attacco doppio: torre.
esso non è altro che l’attacco simultaneo ( o
contemporaneo ) a due obiettivi presenti nello A differenza dell’inchiodatura, tutti i pezzi
schieramento avversario; da notare che questi sono in grado di effettuare un attacco doppio,
obiettivi non devono essere necessariamente persino il Re! A dire il vero i “puristi” del
due pezzi avversari, ma possono essere – ad linguaggio scacchistico tendono a diversificare
esempio – un pezzo e una casa importante in l’attacco doppio portato dal cavallo e dal
campo nemico. Vediamo qualche esempio. pedone, definendolo “forchetta”.

In questo caso, l’alfiere nero è in grado di Nell’esempio qui sopra riportato, il B. vince
realizzare un attacco doppio grazie alla mossa proprio realizzando in sequenza due “forchette”:
1…Ad5! Dopo questa mossa, sia la torre che 1. e5+! ( forchetta di pedone ) 1…D(R)xe5;
il cavallo bianco sono minacciati e uno dei due 2. Cg(c)4+ ( forchetta di cavallo – detto più
cadrà nelle grinfie dell’araldo nemico. comunemente “doppio” ) e guadagna la
Da notare il fatto che non è possibile regina nera.
difendere il cavallo tramite 2.Tb3?, visto le la
torre è in presa. L’attacco doppio si manifesta in tutte le fasi
della partita ( apertura, mediogioco e finale )
Nell’esempio successivo gli obiettivi dell’attacco con eguale dirompenza; l’esempio seguente
sono diversi: illustra un attacco doppio in fase di apertura.

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n°2 ( EE 11/97 )

In questa posizione, il N. si avventa sul


pedone indifeso del B. senza valutare
attentamente il possibile seguito. Dopo Il N. muove e vince
1…Dxe4+??; 2. Rf2, la regina si trova in
ambasce: ora il B. minaccia 3.Te1, inchiodando n°5
prima e guadagnando poi la dama nera,
quindi il N. gioca 2…Dc6. Ma adesso grazie
ad un attacco doppio, invero non molto
evidente, il B. risolve la partita: 3.Dd3!
Adesso la minaccia immediata è 4.Txh7 e se la
torre si sposta allora segue 4.Ab5!,
inchiodando di nuovo la regina e vincendola
alla prossima mossa.

Il B. muove e vince
Esercizi ( EE 3/98 )
n°9

Partita Spagnola

Il B. muove e vince

Compito a casa
1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 Cf6
5.0-0 b5 6.Ab3 d6 7.c3
B: Rg1, De2, Cd4, Pa2-b2-g2
N: Rh8, Tg8, Dh4, Pa7-b6-h7
Conviene al N. catturare il pedone e4?
Il B. muove e vince

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5. L’adescamento Nella posizione del diagramma, il B. si porta
in vantaggio grazie al tema dell’adescamento:
1.Af7+!; ora se il Re non cattura l’alfiere
Fra i vari temi tattici del gioco degli scacchi, segue 2.Axe8, ma dopo che il monarca viene
due in particolare si assomigliano: adescato in f7, il B. riesce a creare un attacco
l’adescamento e la deviazione. doppio grazie a 2.Ce5+, guadagnando la torre.

L’adescamento può avere effetti devastanti


L’adescamento è un tema tattico che oserei quando è Sua Maestà ad essere indotto in
definire “indiretto” – anche se il termine forse tentazione!
non è dei più adatti; in realtà l’adescamento
molto spesso fa da prologo ad un altro tema
tattico – l’attacco doppio o l’inchiodatura, per
esempio.

Molto intrigante è la definizione che Paoli dà


per spiegare questo tema: “E’ un subdolo dono
di materiale che tende a recuperare il capitale
con interesse da strozzino!”

Vediamo qualche esempio, partendo da uno


“tematico”:

In questa celebre posizione, tratta dalla


partita Ed.Lasker-Thomas, Londra 1912, il
monarca nero viene “adescato” nel campo
avversario dove subirà lo scacco matto in
maniera alquanto originale.

1.Dxh7!! Rxh7 2.Cxf6+ Rh6 ( naturalmente


dopo 2…Rh8 segue 3.Cg6 matto ) 3.Ceg4+
Rg5 4.h4+ Rf4 5.g3+ Rf3 6.Ae2+ Rg2
7.Th2+ Rg1 e adesso segue la spettacolare
8. 0-0-0 matto!

Anche i “grandi” non sono immuni alle


In questo caso, il B. vince grazie ad un tentazioni! Nella posizione che segue, i due
attacco doppio innescato da un adescamento: protagonisti si sono fregiati del titolo di
1.Ad6+!; ora comunque riprenda il N. uno Campione del Mondo.
dei due cavalli “forchetta” la famiglia reale.
Em.Lasker-M.Euwe ( Nottingham 1936 )

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Nella posizione del diagramma, il N. riteneva n°6
– a ragione, invero! – di aver pareggiato il
gioco; così proseguì con 1…Aa5??,
proponendo il cambio dei cavalli. Purtroppo
per lui gli era sfuggito un piccolo dettaglio:
2.b4! ( ecco l’adescamento ) 2…Axb4
( forzata, altrimenti dopo la ritirata d’alfiere, il
Re cattura il cavallo nero ) 3.Cc2 ( in fondo
anche questo è un attacco doppio! Ora si
perde un pezzo ) 3…Ad2; 4.Axd2 ed Euwe
proseguì ancora per qualche mossa prima di
abbandonare.

Il B. muove e vince

Esercizi ( EE 12/98 ) n°7

n°1

Il B. muove e vince

Il B. muove e vince ***

Compito a casa
n°4

Il N. muove e vince Seitz-Rellstab ( Bad Pyrmont, 1933 )


Il N. muove e vince

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6. Il matto del corridoio

Fra i vari temi tattici che possono ricorrere in


una partita, il cosiddetto “matto del
corridoio”, pur non essendo così gettonato
come l’attacco doppio o l’adescamento, ha
sicuramente un effetto pratico e
“scenografico” ( se così vogliamo dire ) molto
efficace.

L’arrocco è una mossa di difesa che quasi Chi muove vince!


sempre viene eseguita in una partita: togliere
il Re dal centro della scacchiera dove molto In questo caso, se toccasse al B. muovere,
spesso infuria la lotta è sempre una buona vincerebbe giocando 1.De8+ Txe8 2.Txe8#,
cosa; dietro la trincea formata dai suoi oppure 1.Te8+ Txe8 2.Dxe8#, mentre con la
pedoni il Re si sente al sicuro, protetto com’è mossa, il N. vince giocando 1…Dxe1+ 2.Df1
dalla fanteria da eventuali attacchi frontali. Tc1! ( anche 2…Dxf1+ vince, ma la mossa
Tuttavia capita che talvolta i pericoli per Sua del testo è più efficace ) 3.h3 ( 3.Dxe1 Txe1# )
Maestà non arrivino lungo le colonne, bensì 3…Dxf1+.
lungo l’ultima traversa. Se quest’ultima non
venisse presidiata a dovere dai pezzi preposti Come già detto in precedenza, i temi tattici
alla difesa, potrebbe verificarsi una situazione talvolta si sovrappongono, così da sembrare
come quella del diagramma qui sotto uno solo. E’ il caso dell’esempio seguente:
raffigurato:

Ecco il classico “matto del corridoio”: la torre


bianca irrompe in campo nemico, sull’ultima
traversa, con effetti dirompenti; il Re non può
opporre una difesa adeguata, trovandosi In questo caso, il tema del matto del corridoio
letteralmente confinato in un corridoio viene “innescato” da un adescamento! Dopo
formato da una parte dal bordo della 1.Dxc7! il N. si trova nei guai, visto che la
scacchiera e dall’altra da un muro di pedoni cattura della Dama bianca porta al matto dopo
neri che impediscono a Sua Maestà di 1…Txc7 2.Te8+ Txe8 3.Txe8; quindi, per
fuggire! sopravvivere, è costretto a cedere il pezzo.

E’ evidente che i protagonisti principali di Tutto quello che abbiamo visto finora non
questo particolare tema tattico sono i pezzi sono che esercizi costruiti a bella posta per
che hanno un movimento lineare, in illustrare il tema: ma è possibile mettere in
particolar modo la torre e la regina; pratica tutto questo? Fate attenzione, perché
quest’ultima risulta particolarmente efficace, state per assistere ad una delle più celebri e
avendo più possibilità di rendersi “pericolosa” brillanti combinazioni di tutta la storia degli
rispetto alla torre. Vediamo un esempio: scacchi!

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Adams,N - Torre,C ESERCIZI
New Orleans, 1921
1.e4 e5 2.Cf3 d6 3.d4 exd4 4.Dxd4
In genere si riprende di cavallo, comunque
anche la ripresa di Donna ha i suoi adepti.
4…Cc6 5.Ab5 Ad7 6.Axc6 Axc6
Cedendo la coppia degli alfieri, ma mantenendo
la regina al centro della scacchiera.
7.Cc3 Cf6 8.0-0 Ae7 9.Cd5 Axd5 10.exd5
0-0 11.Ag5 c6 12.c4 cxd5 13.cxd5 a5?
In pratica l’errore decisivo: dopo 13...h6, il B.
avrebbe un leggero vantaggio di spazio, ma
niente più. Ricordiamoci di questa spinta di
pedone che avrebbe ventilato il corridoio del
Shirov-Yusupov ( variante ), 1996
Re!
Il N. muove e vince
14.Tfe1 Te8 15.Te2!
Il B. vuole raddoppiare le torri sulla colonna.
15…Tc8 16.Tae1 Dd7 17.Axf6! Axf6
Era migliore la ripresa di pedone, anche se la
posizione sarebbe comunque rimasta superiore
per il B.

Fontein-Euwe, 1939
Il N. muove e vince

18.Dg4!! Db5 19.Dc4!! Dd7 20.Dc7!! Db5


21.a4!
Non 21.Dxb7?? Dxe2!! 22.Txe2 Tc1+ 23.Te1
Tcxe1+ 24.Cxe1 Txe1#, oppure 22.Dxc8
Dxe1+ 23.Cxe1 Txc8, ed è il N. che vince.
21...Dxa4 22.Te4!!
Ma tutto questo sta succedendo davvero?
22...Txe4 ( 22…Dxe4 23.Txe4 ) 23.Dxc8+ De8
24.Dxe8+ Txe8 25.Txe8#
22…Db5 23.Dxb7!! 1-0
Il trionfo del “matto del corridoio”. Alla fine la
regina nera, privata di ogni casa sulla
diagonale, non è più in grado di difendere la Smyslov-Lilienthal, 1941
torre in e8. Il B. muove e vince

***

14
7. L’attacco di scoperta Un attacco di scoperta è particolarmente
efficace quando viene accompagnato da una
minaccia di matto.

Fra i motivi tattici che ricorrono in una partita


a scacchi, l’attacco di scoperta riveste un
ruolo particolare. Volendo esaminare le
caratteristiche peculiari, possiamo dire che
l’attacco di scoperta si verifica quando un
pezzo, spostandosi dalla casa dove si trova,
“scopre” l’azione di un altro pezzo che a sua
volta minaccia un pezzo nemico o una casa
particolarmente sensibile nel campo avversario.

Vi è da dire inoltre che se il pezzo che si


muove minaccia a sua volta un obiettivo
nemico, allora possiamo dire che l’attacco di
scoperta si trasforma in una sorta di attacco In questa posizione, la batteria bianca lungo
doppio particolarmente efficace, visto che la colonna ‘e’ è pronta per creare lo scompiglio
difficilmente colui che lo subisce è in grado di nelle linee nemiche: dopo 1. Axa7 la
difendersi da entrambe le minacce. minaccia di matto 2. Tb8 costringe il nero a
cedere la propria regina con 1…Dxe1, ma
Un attacco di scoperta è quindi il risultato dopo 2.Txe1 la situazione è davvero
della collaborazione che intercorre fra due spiacevole per il secondo giocatore.
pezzi ( detta anche “batteria” ). Ecco qui di
seguito un esempio tematico:

La posizione a prima vista non sembrerebbe


così favorevole al B, visto anche l’inchiodatura
che la regina nera esercita sulla torre bianca
In questo caso, la batteria è rappresentata in d4, tuttavia la presenza dell’alfiere in h6
dalla torre e dall’alfiere bianco; dopo 1.Af5+ crea non pochi problemi al N. Ma come
( ma non 1.Aa6+?? Dxa6 ) il B. guadagna la sfruttare questo? Grazie all’attacco di scoperta!
regina nemica. Da notare che se in questo Dopo 1.Td8!! il N. può scegliere come
esempio si invertisse la posizione della regina perdere: 1…Dxc3 2.Txe8# oppure 1…Dxd8
e del re nero, si avrebbe un particolare tipo di 2.Dg7# o ancora 1…Txd8 2.Dxf6 e matto alla
attacco di scoperta, detto “scacco di scoperta”, successiva!
particolarmente efficace visto che anche in
questo caso la regina nera cadrebbe per Anche nelle situazioni critiche l’attacco di
mano dell’alfiere avversario: 1.Af5+ o 1.Aa6+ scoperta mostra tutta la sua efficacia.
Vediamo l’esempio seguente:

15
n°4 ( 3/99 )

Il B. muove e vince
La regina nera minaccia entrambe le torri
bianche, una direttamente ( la torre b1 ) e
l’altra indirettamente, grazie proprio ad un n°5
possibile attacco di scoperta 1…Cg4+!; in
effetti, visto che dopo 2.Txg4 Dxf5 il N. vince,
il B. sarebbe costretto a proseguire con
2.Dxg4 o 2.hxg4, perdendo perlomeno la
qualità. Ma adesso la mossa è al bianco e
l’attacco di scoperta si ritorce contro il N,
visto che la regina nera è difesa solo dal
cavallo! Quindi 1.Txe5! Ora la regina è
minacciata dalla sua omologa bianca, che a
sua volta risulta essere difesa dalla torre;
inoltre la torre b1 viene “indirettamente”
difesa dalla stessa regina bianca! Dopo
1…Dxf5 2.Txf5 il N. si ritrova con un pezzo Il N. muove e vince
in meno.

*** ***

Esercizi ( EE 2/99 )
Compito a casa

n°1

Il B. muove e vince Il N. muove e vince

16
8. Il pezzo non difeso In questa posizione apparentemente tranquilla,
l’indifesa posizione della regina nera dà
origine ad un elementare motivo tattico che
permette al B. di guadagnare un pezzo:
Nelle precedenti lezioni abbiamo analizzato 1.Axf6! Ora se 1…gxf6 può seguire 2.Dg3+
una serie di motivi tattici che ci permettono di e dopo 2…Rh8, il B. guadagna la regina grazie
sfruttare determinate situazioni che vengono ad un attacco di scoperta: 3.Cxf7+ ( o anche
a crearsi nel corso della partita, garantendo 3.Cg6+ ).
un vantaggio che può essere materiale o
posizionale. Nell’esempio che segue, la “combinazione
vincente” è composta da più motivi tattici,
Più difficile per il giocatore è individuare che si susseguono uno dopo l’altro:
l’elemento che può dar origine al motivo
tattico; fra i più frequenti che appaiono
nell’arco di una partita bisogna sicuramente
includere la posizione indifesa di un pezzo.

Può capitare durante una partita che per


qualche particolare ragione si debba lasciare
momentaneamente indifeso un pezzo sistemato
in una determinata casa; le ragioni possono
essere molteplici, sia di natura strategica che
tattica. E’ compito dell’attaccante ( inteso in
questo caso come colui che attacca il pezzo
non difeso ) cercare di sfruttare questo
elemento tattico; non sempre è possibile,
tuttavia vale la pena spendere parte del nostro
Pietzsch-Rittner, Berlino 1957
tempo di riflessione valutarne le possibili
conseguenze.
Anche in questo caso possiamo notare che la
Come vedremo dagli esempi qui sotto regina nera non è difesa: salta all’occhio la
riportati, i motivi tattici si alternano e talvolta possibilità di effettuare un attacco di scoperta
si uniscono, in modo tale da creare un’unica spostando il cavallo in c3, ma dopo 1.Cd5 Dxd2
combinazione. 2.Cxf6+ Axf6; 3.Axd2, il B. non ottiene nulla.
Ma c’è qualcosa di meglio! 1.Axf6! Axf6; ora
Vediamo un esempio “tematico”: dopo 2.Cd5 si ha un attacco doppio a regina
ed alfiere e, in effetti, dopo 2…Dxd2 può
seguire 3.Cxf6+, guadagnando un pezzo.
Purtroppo il N. dispone dopo 2.Cd5 di 2…Dd8!,
che mantiene l’equilibrio. Tutto finito? No!
2.b4! Un attacco doppio ( ma anche un
adescamento! ) che non lascia spazio ad altre
risposte se non la cattura del pedone…ma a
che pro? 2…Dxb4; 3.Cd5! ( ecco il punto!
Ora l’attacco di scoperta funziona, visto che
la regina nera non riesce a difendere il
cavallo in f6 ) 3…Dxd2; 4.Cxf6+. Il B.
guadagna un pezzo, visto che 4…Rg7 non
funziona a causa di 5.Cxe8+, mentre dopo
4…Rh8 può seguire 5.Cxd2 Td8 6.Tfd1 h5
Mossa al Bianco ( tentando di intrappolare il cavallo in f6 )
7.Cb3!

17
Il N. guadagna un pezzo

Matulovic-Zvetkov, Varna 1965 n°3

Un ultimo esempio, molto accattivante. Il B.


approfitta dell’ “elemento tattico” individuato
nel cavallo nero in c6, attualmente indifeso:
1.Dc1!! Cxd4+ ( era migliore 1…Ce7, anche
se dopo 2.Dc5, l’attacco doppio permette al
B. di guadagnare entrambi i pedoni sull’ala di
Donna ) 2.Rd3 Dxe5 ( il N. ha guadagnato
due pedoni ) 3.Dc8+ Rg7 ( sembra tutto a
posto per il N, ma ora arriva la punizione per
Il B. muove e vince
tanta ingordigia! ) 4.Dh8!! Rxh8 5.Cxf7+
Rg7 6.Cxe5 ( il trionfo del B: il cavallo nero
n°4
non ha alcuna casa dove andare e alla
prossima mossa cadrà per mano del Re
nemico ) 1-0 Un’elegante combinazione,
dove l’adescamento e l’attacco doppio sono il
mezzo per sfruttare l’elemento tattico
rappresentato dal pezzo indifeso!

Esercizi ( EE 5/99 )

Difesa Francese Il B. muove e vince

1.e4 e6 2.d4 d5 3.e5 b6 4.c3 Aa6??


Come può il B. guadagnare un pezzo? Conviene al N. catturare il pedone d4?

18
9. Il piano di gioco

Negli scacchi si parla spesso di strategia e di tattica: ma


qual è la differenza fra questi due elementi?
Nella prima parte del corso, abbiamo visto come lo
sfruttamento di uno o più motivi tattici possa
permettere ad un giocatore di guadagnare materiale o
di realizzare un attacco di matto, costringendo
l’avversario a cedere le armi. In questo caso, il motivo
tattico viene innescato da una serie di mosse più o
meno forzate che permettono al giocatore di realizzare
la “combinazione” vincente.
Il motivo tattico rappresenta, se vogliamo, “l’attimo Nell’arco dei secoli, la teoria delle aperture si è evoluta
fuggente”: può materializzarsi per un solo istante e e ci ha permesso di trovare alcuni elementi che possono
sparire nel giro di una mossa; inoltre non è detto che il guidarci durante le prime mosse di una partita; così è
“fruitore” sia colui che ha posizione superiore o che sta noto che bisogna innanzitutto sviluppare i pezzi,
attaccando in quel momento. Può benissimo succedere arroccare il prima possibile, non creare debolezze nel
che il giocatore che si trova in difficoltà faccia leva su proprio schieramento ecc., adattando naturalmente
un “motivo tattico” estemporaneo per risollevare o tutto questo al piano che vorrà approntare l’avversario.
addirittura ribaltare una partita compromessa.
Vi sono posizioni dove invece l’obiettivo è del tutto
evidente e si presenta in forma elementare

Nella posizione del diagramma, il B. è spacciato


Siamo in presenza di un finale di soli pedoni, con il B.
- a gioco corretto – tuttavia fa ricorso ad un ultimo
che ha un vantaggio materiale: per un giocatore
motivo tattico, sperando che l’avversario incautamente
esperto non presenta alcuna difficoltà, ma per il
caschi nella trappola preparata: dopo 1.Re1!? Rxe3??
principiante alle prime armi potrebbe rivelarsi alquanto
2.Te2+! il B. salva la partita
arduo da risolvere. Come può il B. vincere la partita?
L’errore che il principiante molto spesso commette è
Quindi cosa fare? Aspettare che il motivo tattico
che tende ad approcciare simili posizioni senza valutare
compaia per magia sulla scacchiera? No di certo! Se
un “piano” d’azione; in questa posizione, ad esempio,
così fosse gli scacchi non sarebbero assurti a paradigma
gli risulterà difficile pensare che il pedone candidato alla
di gioco intellettuale per eccellenza! E’ la strategia che
promozione potrà essere quello in a4, che adesso
dà forma alla partita. La strategia permette al giocatore
risulta bloccato da ben due colleghi neri!
di approntare un piano di gioco che gli permetta di
ottenere alcuni vantaggi posizionali, vantaggi che poi
dovranno essere sfruttati tramite la tattica. Il piano, Il fatto è che il B. dopo la sequenza 1.g3, 2.h3, 3.g4
appunto. Come realizzare un piano di gioco? Facile a riesce a crearsi un pedone libero, che il Re nero deve
dirlo, difficilissimo realizzarlo! Si suole dire che “ è affrettarsi a bloccare, prima che giunga a promozione.
meglio avere un piano sbagliato che nessun piano ”. Ma così facendo, il Re Bianco avrà la possibilità di
Nella posizione qui sotto illustrata tuttavia è impossibile catturare i due fanti nemici, liberando nel contempo la
definire a priori un piano. strada ai propri verso l’agognata meta.

19
Un ultimo esempio: 1. c7
Naturalmente il N. deve impedire la promozione e non
ha altra mossa che
1…Td6+
Ora se il B. gioca 2. Rb7 può seguire 2…Td7,
pareggiando grazie al sacrificio della torre. Dopo
2. Rc5 invece il N. può giocare 2…Td1!, minacciando
3…Tc1+. La prossima mossa quindi è forzata.
2. Rb5 Td5+
Il N. non ha scelta: deve continuare a dare scacco.
3. Rb4 Td4+ 4.Rb3 Td3+
Ma dopo questo scacco, il B. è in grado di controllare la
casa d1 giocando…
5. Rc2
Ora 5…Td1 è impedita, quindi il N. sembra spacciato.
Ma ha ancora un asso nella manica da giocare!
In questa posizione, chi è che sta meglio? Il N. ha una 5…Td4!
torre in più, ma il B. dispone di un pedone che sta per Sembra una mossa inutile, visto che non impedisce la
essere promosso! promozione del pedone; ma cosa succede dopo la
spinta del fante? 6. c8=D Tc4+!! ed ora 7.Dxc4
Valutiamo le possibilità da ambo le parti: stallo! Il N. ha trovato una soluzione magnifica che gli
permette di salvare una partita persa! Si, però…sareste
per il N: disposti a scommettere un caffè sul fatto che questa
- Potrebbe vincere se fosse in grado di catturare partita ormai è patta? Il B. evidentemente no!
il pedone bianco senza cedere la torre, ma
questo è praticamente impossibile, visto che
nella sua avanzata il pedone è supportato dal
Re.
- Potrebbe pattare se riuscisse a catturare il
pedone ( impresa che non sembra affatto
proibitiva )

per il B.
- Potrebbe vincere se riuscisse a portare a
promozione il pedone ( il finale Donna contro
Torre generalmente è vinto )
- Dispone comunque della patta, visto che il N,
dopo che il pedone è stato spinto in settima,
non ha di meglio che sacrificare la torre per
evitare la promozione.
6. c8=T!!
Conclusione: il B. sta meglio, dato che può cercare di I due punti esclamativi sono davvero meritati!
vincere senza peraltro rischiare di perdere. Incredibile, il B. rifiuta di entrare in un finale
teoricamente vincente ( ma praticamente patto ) per
Quali sono i piani di gioco per ambo le parti? giocare un finale teoricamente patto ma praticamente
vincente! Ora la minaccia è 7. Ta8# , quindi la replica
per il N: del N. è forzata.
- impedire all’avversario di promuovere il
pedone, anche a costo di sacrificare la torre, 6…Ta4
ricorrendo anche a qualche possibilità tattica. …ma dopo l’elegante
7. Rb3!
per il B: …il N. può tranquillamente abbandonare, visto che per
- Promuovere il pedone, stando attento a non differire di qualche mossa lo scacco matto deve cedere
cadere vittima di qualche tatticismo la torre.
( ad esempio un’infilata a Re e pedone )

Visto che tocca al B. muovere, la mossa è semplice da Un magnifico finale, degno dell’immortalità scacchistica
trovare: che ha acquisito.

20
10. Le debolezze strutturali:
( Parte I )

La casa debole: Quand’è che una casa può


essere definita “debole”? Una casa debole
diventa tale quando non si ha più la
possibilità di difenderla con un pedone; in tal
caso, l’arrivo di un pezzo avversario nella
suddetta ( alfiere e cavallo, soprattutto )
risulterà particolarmente molesto. In questo caso possiamo notare che nel
campo bianco esiste una casa debole al
Un esempio pratico: massimo: la casa f4, dove peraltro ha preso
alloggio un cavallo nero. Questo pezzo occupa
una posizione ideale, in quanto non può
essere sloggiato da alcun pedone nemico, né
conviene al bianco barattarlo con uno dei due
pezzi che potrebbero eliminarlo ( Donna e
Torre ) visto che andrebbe incontro ad una
rilevante perdita di materiale. La corrispondente
casa nello schieramento nero ( d5 ) in realtà
non risulta così debole come la f4, visto che è
controllata proprio dal cavallo!

Quindi l’insediamento stabile di un nostro


pezzo in una casa debole dello schieramento
avversario rappresenta sicuramente un
In questa posizione, ci sono delle case deboli successo da un punto di vista strategico:
in entrambi gli schieramenti. Passiamole in nell’ultimo esempio possiamo notare come il
rassegna: cavallo nero eserciti la sua influenza su
diverse case a ridosso delle retrovie
Per il B: a3, a4, b3, c3, c4, d3, e3, g3 avversarie; può, ad esempio, fare da
Per il N: a6, a5, c6, c5, f6, h6 supporto ad un’invasione dei pezzi pesanti
lungo la colonna ‘d’ o creare le premesse per
Non si considerano deboli le case poste sulle un possibile attacco contro il Re avversario.
traverse iniziali dei pedoni ( quindi la seconda
– rispettivamente settima – traversa ). Riepilogando: la casa debole come possibile
obiettivo strategico da valorizzare per gettare
In questo caso nello schieramento del B. ci delle fondamenta più robuste al piano di
sono due case deboli in più ( dovuto al fatto gioco che intendiamo approntare.Bisogna
che il primo giocatore ha spinto tutti i pedoni però capire se “il gioco vale la candela”; può
ad eccezione di quello in g2, mentre il N. ne darsi che si riesca ad individuare nel campo
ha ancora tre sulla traversa iniziale ) tuttavia nemico una casa debole, finanche una casa
la mancanza di pezzi fa sì che queste debole al massimo, e ci adoperiamo per
debolezze non siano particolarmente rilevanti. occuparla con un nostro pezzo; tuttavia se
questa casa debole si trova lontano dal
Una casa diventa debole al massimo quando centro delle operazioni, difficilmente potrà
non può essere attaccata da un pedone essere utile alla causa principale, anzi spesso
avversario ed è controllata da un proprio si rivelerà solo una perdita di tempo e di
pedone: guardiamo il diagramma successivo: energie buttate al vento.

21
In questo caso emblematico, il bianco ha La posizione del diagramma è tratta dalla
speso molti tempi per sistemare il cavallo in partita Smyslov-Reshevsky, Torneo per il
una casa debole al massimo ( a5 ) tuttavia Campionato del Mondo, L’Aia-Mosca 1948.
non si può dire che abbia ottenuto un Notiamo subito la presenza di un pedone
successo strategico, visto che la battaglia debole nello schieramento del N. ( in d6 ), già
infuria da tutt’altra parte della scacchiera: in fissato. In realtà il pedone sembra ben difeso
sostanza il cavallo non partecipa alla lotta e non si vede – al momento – come si possa
mentre il destriero nero, sistemato in e4, da attaccarlo con profitto.
un punto di vista teorico non si trova su una
casa debole al massimo – infatti l’alfiere Smyslov ci indica la strada!
bianco può eliminarlo al colpo, ma dopo
1.Axe4 Axe4 il suo posto viene preso 23.Dg4!
dall’araldo, che eserciterà in collaborazione Anche durante l’esecuzione di un piano
con la torre in g8 una forte pressione contro strategico possono esserci degli intermezzi
l’arrocco avversario. tattici! In questo caso dopo la mossa di
regina, si minaccia di catturare il pedone h6
Il pedone debole: Per associazione d’idee, con l’alfiere, sfruttando l’inchiodatura
un pedone sistemato su una casa debole è un
pedone debole! Esistono diverse tipologie di 23…Rh8 24.Ab6 Cb8?
pedoni deboli ( arretrati, doppiati, isolati ) Il N. vuole liberarsi della presenza scomoda
ma il comun denominatore è che nessuno di dell’alfiere b6, che da quella casa impedisce
essi può essere difeso da un collega. Come alla torre di raggiungere la casa d8, ma non
per la casa debole, il pedone debole risulta trova la manovra giusta. Migliore era il
essere un bersaglio molto appetibile, anche seguito 24…Te8 25.Td2 Cc7 26.Dd1 Ca8,
perché qui la debolezza è rappresentata da rimanendo comunque con una posizione
qualcosa di concreto! La caduta del pedone difficile.
coincide con un guadagno di materiale
25.Axe6! fxe6 26.Dh4! Dd7 27.Dd8+
Da un punto di vista strategico, una volta Dxd8 28.Axd8 Cd7 29.Ac7 Cc5 30.Txd6
individuato il pedone debole si deve Il pedone debole è caduto e adesso il N,
“fissarlo”, cioè bisogna privarlo della sua comunque giochi, resta in inferiorità materiale
mobilità, in modo tale che sia facilmente e di posizione. Reshevsky abbandonò la
inquadrabile dalla nostra artiglieria. partita alla 52a mossa.

***

22
11. Le debolezze strutturali
( Parte II )

Nella prima parte abbiamo definito il concetto


di casa debole e di pedone debole, riportando
degli esempi relativamente semplici riguardanti
lo sfruttamento di tale debolezza.

Adesso esaminiamo una posizione dove è


facilmente individuabile la debolezza strutturale,
ma non è affatto semplice la trasformazione
di un vantaggio posizionale in un vantaggio Il B. ha finalmente fissato la debolezza in c6,
materiale! creando nel contempo non pochi problemi
all’alfiere nero, che fatica a trovare spazio
Il diagramma qui sotto si riferisce alla partita chiuso com’è dai propri pedoni – da notare
Cehover-Rudakovski – Mosca 1945. che l’araldo è il più valido difensore del
pedone debole; all’occorrenza, il B. può
sempre eliminarlo.

4…Dc7 5.Tfd1 Tcd8 6.Tac1 Ac8 7.De4


La mossa di regina è diretta contro la spinta
e6-e5, che permetterebbe al N. di rimettere
efficacemente in gioco l’alfiere.

7…Cf6 8.Dh4 Da5


Anche adesso la spinta in e5 non è
praticabile: 8...e5 9.Dg3 Tfe8 10.Af3 Cd7
11.b4 Cxc5 12.Txc5
9.a3 b4 10.a4 Cd7

Il N. si ritrova con un pedone debole arretrato


in c6, ottimo bersaglio per un possibile
attacco da parte del B: come agire?
Innanzitutto bisogna “fissare” la debolezza.

1.Ce4 Ab7 2.Ce5


Il B. inizia sistematicamente l’attacco.
Innanzitutto intende impedire che il pedone
c6 trovi il modo di raggiungere la casa c5,
quindi propone lo scambio di cavalli,
assicurando altresì la casa al collega in e4.

2...Tac8
2...Cb4!? era un’alternativa; comunque dopo Il N. coglie il momento più opportuno per
3.Dd2 Cxe5 4.dxe5 Cd5 5.Cd6 f6 6.f4 Tad8 eliminare il molesto cavallo da c5,
7.e4 Cb6 8.b4 fxe5 9.fxe5, il B. mantiene il permettendo altresì al proprio alfiere di
vantaggio, grazie al forte cavallo sistemato in ritornare nel vivo della partita; tuttavia la
d6. pressione del B. sul pedone debole cresce
sempre più e il cambio non fa altro che
3.Cxd7 Dxd7 4.Cc5 evidenziare ancor di più l’insanabile debolezza
del fante.

23
11.b3 Cxc5 12.Txc5 Db6 13.Tdc1 Ab7 17.De7
L’alfiere ritorna mestamente alla base. Più semplice era 17.T1c4, vincendo un
pedone; ad esempio 17…Td5 18.Txb4 Txd5
14.a5! 19.dxc5.
Fissando definitivamente il pedone in a6 e
impedendo all’alfiere nero di attivarsi lungo la 17...Tfd8 18.h4 T8d7 19.Df6 Da8
diagonale a6-f1. 20.Ae4!
Precisa. Ora che il N. stava preparando il
14…Da7 15.Ad3 trasferimento della regina in d8, ecco che
giunge questa mossa d’alfiere ad impedirglielo.
Ed ecco che la debolezza in c6 ritorna
protagonista! Ora 20…Dd8 perde un pedone.

20…De8
Invitando l’avversario ad entrare nella
variante 21.Axc6 Axc6 22.Txc6 Txc6 23.Txc6
Txd4, complicando, anche se dopo 24.Txa6
Td1+ 25.Rh2 Db8+ 26.f4, il B. mantiene il
vantaggio.

21.h5! Td8 22.Axc6!


Ecco che dopo una ventina di mossa
finalmente cade il pedone e con esso tutta la
L’inizio di un piano strategico di più ampio posizione nera.
respiro. Visto che la pressione contro il
pedone c6 può essere efficacemente
controllata ( il B. può attaccarlo quattro volte,
ma il N. può difenderlo altrettante ) il B.
approfitta della ristrettezza in cui si trovano i
pezzi neri per organizzare un piano strategico
alternativo che, in simbiosi col piano
principale, gli garantirà la vittoria. Dopo la
mossa del testo, il N. deve forzatamente
indebolire l’arrocco, circostanza che verrà
sfruttata a dovere dal primo giocatore.

15...g6
Da notare che dopo 15…f5, la casa e6 si
sarebbe gravemente indebolita, mentre dopo 22...Axc6 23.h6 Rf8
15…h6 poteva seguire 16. De4 g6 17.h4 e Anche dopo 23...Df8 le cose non cambiano:
l’arrocco sarebbe risultato ancora più debole 24.Txc6 Txc6 25.Txc6 Te8 26.Tc7.
di quanto non lo sia dopo la mossa giocata in
partita. Ora sono comparse due spiacevoli 24.Txc6! Txc6 25.Txc6 Td7
debolezze in f6 e h6; vedremo come il B. Dopo 25...Dxc6 26.Dxd8+ De8 27.Dd6+ De7
sfrutterà magistralmente questo vantaggio. 28.Dxa6, il B. ha due sani pedoni in più.

16.Df6 Td6 26.Tc8! 1-0


Il N. tenta di sloggiare l’intrusa da f6, Se 26…Dxc8 27.Dh8+ Re7 28.Dxc8+.
cercando di contrapporle la propria regina in
d8; come prima cosa libera la casa. Graziosa la variante 26.Dg7+! Re7 27.Txe6!!
Naturalmente il B. si oppone a tale piano. Rxe6 28.Dxc5 matto.

24
12. Il pedone passato Siamo in presenza di un finale di soli pedoni,
dove il B. ha un pedone passato protetto in
f5. Egli riesce a forzare la vittoria grazie ad
una manovra tipica in queste situazioni: 1.
Nella terminologia scacchistica, dicesi pedone a4 Re5 2.axb5 (non 2. c4 a causa di 2…b4)
passato ( o libero ) quel pedone che non 2… cxb5 3. c4 a4+ ( se 3… b4, allora 4. c5
trova lungo la sua colonna o sulle colonne con la creazione di due Pedoni passati che
adiacenti un omologo avversario che gli garantiscono la promozione) 4. Rc3 bxc4 5.
possa impedire di proseguire nella sua Rxc4 Rd6 6. Rb4 e vince.
avanzata fino alla casa di promozione.
Come già accennato, la forza di un pedone
Capita spesso, fin dalle prime mosse passato ( sia esso sostenuto o meno )
dell’apertura, che il giocatore esperto cerchi aumenta man mano che questo si avvicina
di crearsi un pedone passato. Indubbiamente alla casa di promozione; in una situazione
esso può rappresentare un vantaggio simile non è un sacrilegio sacrificare del
strategico, non foss’altro perché la sua materiale per aiutare il fante a raggiungere la
avanzata può essere bloccata solo da un meta.
pezzo avversario di maggior valore; peraltro
bisogna anche dire che se non è supportato Nella posizione raffigurata nel prossimo
da un suo collega, esso potrebbe rivelarsi diagramma tratta dalla partita Euwe-Averbach,
anche una debolezza strutturale, soprattutto giocata a Zurigo nel 1953, il N. possiede un
se non è stato spinto in profondità. forte pedone passato e protetto in b3.
Averbach prepara il contrattacco ...f7-f5, in
In questa lezione, concentreremo l’attenzione modo da aprire qualche linea, cambiare
su un particolare tipo di pedone passato, qualche pezzo e avvicinarsi al finale.
ossia il cosiddetto pedone passato protetto.

Il pedone passato protetto non è altro che un


pedone passato che ha il supporto di un suo
collega su una colonna adiacente; in parole
povere c’è un pedone che lo difende da
possibili attacchi.

Questo tipo di pedone risulta particolarmente


molesto per colui che deve fronteggiarlo,
soprattutto nella fase finale della partita,
quando il materiale rimasto sulla scacchiera è
esiguo.
22…f5 23.Dg5 Tf7 24.exf5
Vediamo un esempio: 24.e5, creando un pedone passato protetto
sembrerebbe la risposta naturale, tuttavia il
B. rifiuta questa soluzione, in quanto dopo
questa mossa risulterebbe alquanto difficile
sviluppare la Ta1.

24...Axf5 25.Axf5 Cxf5 26.Tae1


La torre “di riserva” accorre sul campo di
battaglia; tuttavia sarebbe stato meglio far
precedere a questa mossa 26. Te5, legando il
N. alla difesa del pedone ‘d’ e ritardando
considerevolmente il passaggio al finale.
( 26.Te5 Cfe7 27.Tae1 Dd8 28.Cf4 Cc6 )

25
Scoraggiato dal fallimento del piano originale
26...Dd8! - portare il cavallo in e6 – Euwe non demorde
e inizia a spingere i propri pedoni, nella
speranza di riguadagnare il controllo della
casa e6 e sistemarvi il cavallo; in ogni caso il
B. ha un finale inferiore. Comunque, per il
momento, la posizione ha un carattere chiuso
e il N. deve trovare un varco per penetrare
nel campo nemico.

32...Cd6 33.Re3 Cb5 34.f4 Cc8 35.f5


Ccd6 36.Cf4
Entrambe le parti hanno completato i
preparativi: il cavallo bianco è pronto a
prendere posizione in e6, mentre...
Il culmine di un notevole piano strategico. La
giustificazione tattica di 26...Dd8 risiede nel 36...Cxa3!
fatto che sarebbe pericoloso per il B. evitare
questo cambio, visto che in caso contrario la
regina avversaria potrebbe effettuare una
proficua escursione in h4.

27.Dxd8 Txd8 28.Te8


Era migliore 28.Te6, cercando di mettere
sotto pressione i pedoni del nero sul lato di
Donna; tuttavia appare evidente che il B.
aveva già formulato un piano che prevede un
finale di pezzi minori, nel quale il pedone ‘a’
nemico sarebbe caduto dopo il trasferimento
del cavallo in c5 - via f4-e6.
Averbach sacrifica il suo cavallo per liberare
28...Txe8 29.Txe8 Te7 la strada ai propri pedoni: un’elegante
Ora anche la seconda torre deve essere combinazione.
cambiata, altrimenti si perde l’alfiere.
37.Axa3 Cb5 38.Ac1 Cxc3 39.Ce2 Cb1
30.Txe7 Cgxe7 31.Rf2 Il B. abbandona; altrettanto efficace era il
Su qualsiasi altra mossa, compresa 31.Ac1, seguito 39…Cxe2 40.Rxe2 c3 41.Rd3 b2 42.Rc2
decide subito 31...Ce3. a3. Il trionfo del pedone passato!

31...Rg8 32.g4

***

26
13. La colonna aperta e la settima Lo scopo principale di un simile possesso è
preparare l’irruzione dei pezzi pesanti in
traversa campo avversario attraverso alcune case rese
deboli. Particolarmente efficaci risultano
essere le irruzioni lungo la settima e l’ottava
Durante la fase di apertura entrambi i traversa. Infatti l’occupazione di queste due
giocatori cercano di garantire alle loro armate importanti linee permette di portare delle
la miglior posizione possibile, in modo da minacce dirette contro il Re ed i pedoni
fronteggiare al meglio il mediogioco veniente. avversari. Inoltre la colonna aperta aumenta
A tal scopo, particolare attenzione bisogna di valore se è diretta contro l’arrocco
prestare al posizionamento dei pezzi pesanti, dell’antagonista o contro il suo Re rimasto al
soprattutto le torri. Come è noto, le torri centro: infatti il possesso di una colonna
agiscono sulle traverse e sulle colonne; puntata contro il Re nemico permette spesso
concentriamo l’attenzione su quest’ultima di lanciare degli attacchi imparabili.
tipologia di linea.
Il grande maestro americano Fine afferma che
La colonna è la principale arteria lungo la una torre in settima traversa compensa bene
quale i pezzi pesanti operano per trasferirsi lo svantaggio di un pedone; quindi, per logica
nelle retrovie avversarie. La presenza di conseguenza, si può sostenere che una torre
pedoni lungo la colonna, siano essi amici o in settima equivale al vantaggio di un pedone.
nemici, determina un’ulteriore classificazione
( vedere anche il diagramma successivo ): Il diagramma successivo illustra la posizione
raggiunta dopo l’ottava mossa del B. nella
Una colonna può essere: partita Van Vliet - Znosko Borovsky, giocata
ad Ostenda nel 1907
- aperta - se non vi sono pedoni ( h )
- semiaperta - se vi sono pedoni ( o un
solo pedone ) d’un solo colore ( b-d-e-g )
- chiusa - laddove si fronteggiano pedoni
avversari ( a-c-f )

( Posizione dopo 8.cxd4 )


Dopo l’ultima mossa del B. si è aperta la
colonna ‘c’; a chi giova? Per il momento le
torri sono ancora ai blocchi di partenza,
quindi sembra che la questione sia ancora da
definire; in realtà grazie ad una serie di
mosse precise, il N. dimostra di possedere la
Dal punto di vista strategico, particolare linea e, con essa, il vantaggio ( da notare
interesse rivestono le prime due tipologie di anche la debolezza della casa e4! )
colonne: noi ci concentreremo soprattutto
sulla colonna aperta. Naturalmente il 8...Cb4!
controllo di una colonna aperta cresce se si Una mossa naturale, persino banale a prima
ha la possibilità di sfruttarla, come avviene vista, che però concorre a sviluppare il tema
per la casa debole. strategico.

27
9.Ab1 Ad7 10.a3
E adesso si potrebbe pensare che il cavallo
debba sloggiare forzatamente; in realtà il N.
ha in mente ben altro!

10…Tc8!
Ecco il punto! Grazie ad una risorsa tattica, il
N. conquista il possesso della colonna; dopo
11.axb4 segue 11…Dxc1 12.Txa7 Dxb2 13.0-0
Dxb4 e il N. guadagna un pedone.

11.0-0 Ab5!
Un'altra mossa precisa. Ora dopo 12.axb4 può Ora la situazione è ben delineata: la torre nera
seguire 12…Axf1 13.Cxf1 Dxc1, con vantaggio in c2 è più forte che mai e con l’appoggio
decisivo. della sua collega che presto arriverà in c8
sarà impossibile sloggiarla. Il B. può solo
12.Te1 Cc2 13.Axc2 Dxc2 14.Dxc2 Txc2 sperare di eliminare una torre, in modo da
“Soffermiamoci ad osservare la posizione allentare un po’ la pressione.
raggiunta. La torre nera in c2 blocca lo E così il N. ha realizzato la prima parte del
sviluppo del B. e può fin d’ora, di concerto suo piano: ha occupato stabilmente la settima
con gli altri pezzi, prendere ogni tipo di traversa di una colonna aperta, ora in suo
iniziativa. Il successi di tali manovre dipende possesso. Adesso bisogna trasformare questo
totalmente dalla posizione della Torre c2, vantaggio posizionale in qualcosa di più
mentre l’altra torre potrà entrare in gioco in tangibile; per realizzare questo si scomoda
un secondo tempo, aumentando l’importanza addirittura Sua Maestà!
della settima traversa. Peraltro anche i pezzi
minori contribuiscono ad accrescere il vantaggio 21.Tb1
posizionale del secondo giocatore.” ( Euwe ) Con l’idea di giocare 22.b4 e 23.Ab2, cercando
di portare in campo le armate ancora fuori
15.h3 gioco. Non è migliore 21.Rf1 – con l’idea di
Per impedire 15…Cg4, ma forse era migliore giocare 22.Te2 – in quanto il N. può inchiodare
l’immediata 15.Cg1. le torri sulla traversa iniziale con la semplice
21…Thc8.
15…Ad6 16.Cb1
Il classico raggruppamento delle forze. 22…Thc8 22.b4 T8c3 23.Rf1
Il cavallo è partito per raggiungere la casa c3, Adesso 23.Ab2 perde un pedone dopo 23…Tb3.
in modo da isolare la torre nemica dal resto 23…Rc6!
della truppa. Pur non essendoci la possibilità Arriva il Re a definire la contesa!
di catturarla, se portata a termine la manovra
potrebbe comunque impedire al N. di effettuare 24.Ab2 Tb3 25.Te2 Txe2 26.Rxe2 Rb5
ulteriori operazioni lungo la colonna ‘c’. Il cambio delle torri, che doveva alleggerire la
pressione, arriva troppo tardi.
16…Ce4
27.Rd2 Ra4 28.Re2 a5!
Impedendo 17.Cc3.
Lo sfondamento decisivo. Il N. guadagna
materiale e conclude in fretta la partita.
17.Cfd2
Riproponendo il tema.
29.Rf2 axb4 30.axb4 Rxb4 31.Re2 Rb5
32.Rd2 Aa3 33.Rc2 Txb2+ 34.Txb2+
17…Ad3! 18.Cxe4 Axe4
Axb2 35.Rxb2 Rc4 36.g4 Rd3 37.g5 Rxe3
Minacciando il pedone g2. Il B. desiste dal
proseguire nella sua idea originale.
Il B. abbandona
19.Cd2 Rd7 20.Cxe4 dxe4
***

28
14. I pezzi leggeri: Cavallo contro Cavallo contro alfiere “cattivo”
Alfiere Premessa: per alfiere “cattivo” s’intende
quell’alfiere che trova difficile muoversi lungo
le diagonali in quanto bloccato dai propri
E’ inevitabile che durante una partita di pedoni ( se i pedoni fossero avversari, allora
scacchi si debba ( volenti o nolenti ) ricorrere si potrebbe parlare di alfiere “buono” ).
al baratto di un proprio pezzo per uno
avversario; ma come sapere se il cambio è In questo caso particolare, il cavallo è
per noi favorevole o meno? nettamente preferibile, visto che sistemandosi
su case di colore opposto a quelle sotto
Sappiamo fin dai primordi della nostra l’influenza dell’alfiere potrà esercitare una
carriera scacchistica che una torre vale meno notevole pressione contro i pedoni e i pezzi
della regina, ma come possiamo valutare avversari.
l’effettivo valore di un cambio effettuato fra
un cavallo ed un alfiere? In fondo entrambi Vediamo adesso un finale dove il cavallo
hanno lo stesso valore statico ( 3 punti ) e annichilisce l’alfiere.
sebbene qualcuno affermi che l’alfiere
possegga un qualcosa di più rispetto alla
controparte, le cose non sempre stanno così.

Per avere una visione più chiara del problema


dobbiamo evidenziare le caratteristiche
peculiari dei due pezzi leggeri – vantaggi e
svantaggi.

Il cavallo è un pezzo “ a corto raggio ”: il suo


movimento bizzarro lo rende particolarmente
pericoloso in fase offensiva, ( in particolar
modo a ridosso delle retrovie avversarie ),
mentre mostra qualche lacuna in difesa. E il 1.Re5 Ae8
pezzo ideale per occupare una casa debole, Il N. non ha di meglio: il tentativo di impedire
soprattutto se questa è centrale. al Re B. di penetrare in territorio nemico
fallisce; ad esempio 1…Rd8 2.Rd6 Ae8
L’alfiere, al contrario, se dispone di diagonali 3.Ce6+ Rc8 4.Re7 Ad7 5.Cd4! eppoi 6.Rf7;
libere può spostarsi da un capo all’altro della anche dopo 2…Rc8 3.Re7 oppure 2…Re8
scacchiera in un battibaleno: ha l’inconveniente 3.Rc7 le cose non cambiano.
di poter far valere la sua influenza solo su
metà delle case della scacchiera. 2.a4
Per fissare il pedone nero in a6 (casa bianca).
Questo da un punto di vista generale: ma nel
caso specifico, è meglio cambiare un cavallo 2…Ad7
per un alfiere avversario ove ve ne fosse la Dopo 2…a5 seguirebbe 3.Cc2 eppoi 4.b4.
possibilità o è vero il contrario? Anche in
questo caso la risposta non è univoca, 3.a5 Ae8 4.Cc2 eppoi 5.Cb4, guadagnando
bisogna fare dei distinguo. un pedone.

Il prossimo diagramma fotografa la posizione


*** raggiunta alla sedicesima mossa della partita
Alekhine-Yates, giocata a Londra nel 1922.

29
22.f3! b3 23.a3 h6
Anche adesso il cambio è improponibile, in
quanto dopo l’ultima ripresa di alfiere in c8
seguirebbe la manovra Ce5-d3-c5, con la
caduta di un pedone.

24.Rf2 Rh7 25.h4!


Anche il pedone contribuisce alla causa,
stringendo la morsa contro il Re avversario.

25...Tf8 26.Rg3 Tfb8 27.Tc7 Ab5


28.T1c5!
Il B. sta meglio, ma su quali basi possiamo Con l’idea di raddoppiare le torri sulla settima
affermare una cosa del genere? Il N. ha due traversa giocando 29.Te7 Te8 30.Tf7, e il N.
evidenti debolezze in c5 ed e5, case ideali per non è in grado di allontanare la torre da f7.
i cavalli bianchi che si adoperano subito per
raggiungerle; inoltre la colonna ‘c’ può essere 28...Aa6 29.T5c6 Te8 30.Rf4 Rg8 31.h5!
presto occupata dalle torri bianche, con Il pedone è giunto a destinazione: ora tocca
obiettivo la settima traversa. Ma soprattutto è al Re! La mossa del testo inoltre impedisce al
l’alfiere “cattivo” del N. che fa pendere la monarca nero di scappare via g6.
bilancia a favore del B!
31…Af1 32.g3 Aa6
16.Cb3 Dopo 32…Ae2, il B. avrebbe proseguito l’attacco
Il cavallo bianco vuole approdare in c5, con 33.Cg6, seguita da 34.Ch4 e 35.Re5.
senza temere un eventuale cambio che
permetterebbe al primo giocatore di occupare 33.Tf7 Rh7
con le torri la colonna. Dopo 33…Tf8, il B. avrebbe presto catturato il
pedone e6, vincendo facilmente.
16…a4
Il tentativo 16…Ab7, con l’idea dopo 17.Cc5 34.Tcc7 Tg8 35.Cd7!
Tec8 di forzare la ripresa col pedone Minacciando di guadagnare la qualità: qui si
– chiudendo la colonna – viene confutato da nota l’importanza della 31a mossa del B, che
17.Dc7. impedisce al Re di rifugiarsi in g6.

17.Cc5 Cxc5 18.Dxc5 35…Rh8 36.Cf6 Tgf8


Ma non 18.dxc5? e5!, e il N. libera l’alfiere in
c8, conquistando anche il centro.

18…Dxc5 19.Txc5 b4 20.Tfc1 Aa6 21.Ce5!


Fermiamoci un attimo a valutare la posizione
raggiunta: il cavallo bianco ha trovato casa in
e5 e non potrà essere sloggiato, mentre
l’alfiere nero arranca sulla diagonale a6-f1 in
cerca di obiettivi da attaccare, senza peraltro
trovare alcunché!

21…Teb8
Non conviene al nero proporre un cambio di
torri lungo la colonna ‘c’, pena un finale di 37.Txg7! Txf6 38.Re5! 1-0
pezzi leggeri perso: 21…Tec8? 22.Txc8+ La torre nera è perduta, visto che non può
Txc8 23.Txc8+ Axc8 24.Cc6, minacciando sia tornare in f8 causa il classico matto con le
25.Ce7+ come pure 25.Cxb4. due torri in settima: scacco in h7 e matto in g7.

30
15. I pezzi leggeri: Alfiere contro 3.a3 b5 4.Cf1 a5 5.Cd2 a4!
Il Nero minaccia ora di spingere in b4,
Cavallo ottenendo un Pedone passato.
6.Ce4+ Axe4 7.dxe4 b4 8.Rd2 bxa3
Nella scorsa lezione abbiamo visto come il
9.Rcl g5 0-1
cavallo può risultare superiore all’alfiere in
determinate posizioni, in particolar modo
***
quando ha la possibilità di sistemarsi in un
avamposto centrale impossibile da attaccare.
Nel prossimo esempio, tratto dalla partita
Inoltre se l’alfiere nemico è “cattivo”, Cifuentes Parada – Hector, Haninge 1992,
possiamo affermare che il destriero lotta con
assistiamo alla lotta fra pezzi minori fin dal
vantaggio rispetto alla controparte.
mediogioco.
In questa lezione invece tratteremo il caso
opposto, ovvero quando l’alfiere risulta
superiore al cavallo.

Sappiamo che l’alfiere si trova a suo agio


nelle posizioni dove può muoversi lungo le
diagonali senza incontrare ostacoli; essendo
un pezzo “a lunga gittata” non ha la necessità
di sistemarsi a ridosso delle retrovie nemiche
per creare delle minacce contro la posizione
avversaria. In effetti è in grado di rendersi
utile anche dalle proprie retrovie, dove può
tranquillamente offendere senza essere La posizione non vi sembra in qualche modo
attaccato da pezzi avversari. Vediamo familiare? Volendo ben guardare ha non
qualche esempio: poche analogie con la Alekhine-Yates, partita
dove si evidenziava chiaramente la
superiorità del cavallo sull’alfiere cattivo. Vi
sono molte cose in comune: la colonna ‘c’
aperta, il cavallo sistemato in e5, l’alfiere
nero che si ritrova con dei pedoni sistemati
su casa bianca, ma ci sono anche sostanziali
differenze.

In effetti la colonna ‘c’ è momentaneamente


presidiata dai pezzi pesanti del nero e neanche
la posizione del cavallo e dell’alfiere è la stessa
della partita succitata. Il cavallo in e5, che
sembra così ben piazzato, in realtà può essere
Nella posizione del diagramma, tratta dalla
allontanato del suo avamposto tramite la
partita Reti-Rubinstein giocata a Goteborg nel
spinta f7-f6; per contro l’alfiere nero ha
1920, il N. dimostra la superiorità dell’alfiere
trovato posto sull’ottima diagonale b1-h7,
in questo finale. sistemata oltre la catena formata dai pedoni
1… Ac6 2.Re2 neri, i quali peraltro godono ancora di una
Dopo 2.c3 dxc3+ 3.Rxc3, il nero può certa mobilità - a differenza della Alekhine-Yates
proseguire con 3…Ag2!, paralizzando in dove i pedoni bloccavano inesorabilmente
questo modo il cavallo avversario. l’araldo - quindi non possiamo affermare che
l’alfiere sia “cattivo”.
2…Ad5
Ecco che l’alfiere ha raggiunto la posizione
Vedremo come queste “differenze”
ideale; da questa casa tiene d’occhio
influenzeranno l’esito finale della partita!
entrambi i lati della scacchiera.

31
19.b3 28…Dc3 29.Da2 Dc1+ 30.Rh2 Da3!
Una mossa diretta a contrastare il dominio E adesso cadrà il pedone b3.
del nero lungo la colonna ‘c’; ora il B. può
occupare la linea con una torre, riequilibrando 31.De2 Dxb3 32.Da6 h6 33.g4
la pressione. Anche dopo 33.Dd6 Dc4, il pedone passato
deve decidere.
19…b4 20.Db2 f6
Ecco che il cavallo è costretto ad 33…Dc2 34.Rg3 Ae4 35.Dxe6+ Rh7
abbandonare la bella postazione centrale. Ora 36.Ch4 b3 37.f3 b2 38.fxe4
ci sarebbe la casa c5 da occupare, ma l’alfiere
impedisce la manovra Ce5-d3-c5.

21.Tfc1 Db7 22.Cf3 Ta6


La torre vuole raggiungere la casa c6.

23.a3
Una reazione logica; il B. vuole aprire una
colonna dove, fra l’altro, è già sistemata una
sua torre.

23…Tac6 24.axb4 axb4 25.Txc6 Txc6


26.Tc1
« In cauda velenum » dicevano i latini. Ecco
un bell’esempio della necessità di rimanere
sempre concentrati durante una partita a
scacchi, anche quando la partita è
completamente vinta come in questo caso!
Con le ultime mosse, il B. ha gettato le basi
per tendere un ultimo, disperato tranello: se
adesso il nero proseguisse incautamente con
38…b1=D? oppure 38…dxe4? seguirebbe
39.Df5+ Rg8 40.De6+ con scacco perpetuo
( dopo 40…Rf8?? segue 41.Cg6 matto! )
Ma naturalmente il N. non ha bisogno di
Il B. sembra essere riuscito a contrastare la complicarsi la vita, così dopo…
pressione del N. lungo la colonna ‘c’; ora
anche l’ultima coppia di torri scomparirà dalla 38…Dxe4
scacchiera. Ma adesso il pedone bianco in b3
diventa l’obiettivo primario dell’attacco del N. Il B. abbandona
– pedone che si trova bloccato su casa
bianca, quindi attaccabile anche dal presunto visto che dopo il cambio delle regine il
alfiere “cattivo”, che forse così cattivo non è! pedone promuove.

26…Dc8 27.Txc6 Dxc6 28.h3


Interessante era il seguito 28.Da1 h6 29.h4 ***
Dc3 30.Da4 Ac2 31.De8+ Rh7 32.Dxe6 Dxb3
e per fermare il pedone nero passato, il B.
deve cedere il cavallo. Ecco un possibile
seguito: 33.Rh2 Dc4 34.Db6 b3 35.Rg3 Ab1
36.Cd2 Dc3 37.De6 Ac2.

32

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