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Need Assessment.
Il punto di partenza è l’identificazione dei BUSINESS NEEDS.
Obiettivo: prima di partire col lavoro dobbiamo sapere chi deve essere coinvolto in quale fase e a
che titolo.
GATE: approvazione del cliente sui situation statements. (proposta e accettazione preventivo)
STEP 2: Valutare As Is
Definire Goal & Objectives: Hoshin Kanri (Mission, STEEP, SWOT, Vision – reflection question &
affinity diagram, Relation Diagram, Radar diagram, etc..)
Acquisire in ogni caso organigramma; bilancio; policies e regole aziendali; standard in cui operano;
budget plan… in breve tutti i EEF & OPA.
L’acquisizione (o definizione) di G&O serve da contesto al progetto. Ci fa capire i limiti entro cui
opera, i criteri con i quali il business valuta cosa è importante, cosa si aspetta e cosa non vuole.
Obiettivo: Lista dei Business Requirements di alto livello, lista di EEF & OPA, da usare come
riferimenti e guida, valutazione maturità azienda, cultura aziendale, grado di preparazione al
cambiamento.
In base alla situazione usare: 5whys, Ishikawa, Relation Diagram, Process flow
A partire dai situation statements e la connessa tabella delle capabilities è necessario organizzare
Brainsotrming / focus group durante i quali elicitare possibili soluzioni.
Tipicamente le soluzioni sono:
- Acquisire una capacità mancante
- Esternalizzare la capacità mancante
- Migliorare una capacità presente al livello necessario
Per ogni problema vanno esplorate queste tre vie per tutte le soluzioni discutendole con il cliente.
Per facilitare la discussione è possibile creare diagrammi di affinità / fare benchmarking
Kano:
un grafico cartesiano con all’asse x la qualità (da cattiva a buona) e all’asse y la soddisfazione del
cliente.
I prodotti possono essere:
- Basic sono nei due quadranti in basso: per quanto alta la qualità la soddisfazione non
sarà mai alta.
- Performance quadrante in basso a sx e alto a dx: relazione lineare tra qualità e
soddisfazione
- Delighters sono nei due quadranti in alto: per quanto bassa la qualità la soddisfazione
sarà sempre alta.
(due casi particolari cono i prodotti “indifferenti” la soddisfazione non cambia mai e “reverse”
in cui se a qualità aumenta la soddisfazione diminuisce)
Questa tecnica serve a contestualizzare la soluzione e metterla a confronto con altre per poter fare
una scelta.
Purpose alignment:
un grafico cartesiano con all’asse x l’importanza della soluzione e all’asse y la differenziazione sul
mercato che garantisce (o se vogliamo il valore percepito dal cliente).
Soluzioni nel quadrante in basso a sx sono “who cares” : né critiche né danno valore aggiunto.
Avranno priorità bassa
Soluzioni nel quadrante in alto a sx sono “partner” non sono di importanza critica, ma hanno
effetto sul mercato quindi conviene esternalizzarle
Soluzioni nel quadrante in basso a dx sono “parity” ovvero non danno vantaggi sul mercato ma
sono critiche: meglio acquisirle.
Soluzioni nel quadrante in alto a dx garantiscono che l’azienda sia al vertice del mercato e sono un
asset fondamentale: è necessario sviluppare queste soluzioni in house.
Matrice soluzione / capacità:
una semplice tabella che mostra quali capacità ogni soluzione riesce a garantire per facilitare il
confronto:
Feature injection:
quando non è semplice valutar con modalità quantitative e il contesto in cui si inserisce la
soluzione p molto complesso e c’è tanta variabilità la feature injection permette di capire la
fattibilità ed il valore della soluzione. Non è altro che la costruzione di uno scenario in cui la
soluzione viene utilizzata come da scenario based design.
ROI e NPV:
Valutazione parametrica:
si fa una tabella con l’elenco delle soluzioni nelle righe e nelle colonne i criteri con cui le valutiamo
con il relativo perso. Per ogni soluzione si dà un punteggio da 1 a 10 per ogni criterio. Il punteggio
viene moltiplicato per il peso del criterio. La somma di tutti i punteggi pesati determina la classifica
delle soluzioni.