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Sintesi dei valori di ἄν

a) ἄν + ottativo = potenziale (= possibilità).


• Si trova sia in proposizioni principali che in proposizioni dipendenti.
• Si traduce con il condizionale (generalmente presente) oppure con potrei
(dovrei, vorrei) + infinito;
es.: ἂν ἁμαρτάνοις = sbaglieresti, potresti sbagliare;
ἄν τις λέγοι = qualcuno potrebbe dire, si potrebbe dire.

b) ἄν + congiuntivo = eventuale o iterativo.


• Si trova solo in proposizioni dipendenti e tende a fondersi con l'elemento che
le introduce (ὅτε + ἄν = ὅταν; ἐπειδή + ἄν = ἐπειδάν, etc.).
• Se eventuale, si traduce con eventualmente, o meglio ancora si omette,
traducendo il verbo al congiuntivo ove possibile;
es.: πρὶν ἂν τοῦτο λέγῃς = “prima che tu dica questo”.
• Se iterativo, indica la ripetitività di un’azione ("tutte le volte che…");
es.: ἐπειδὰν τοῦτο λέγῃς = “tutte le volte che dici questo”.

c) ἄν + indicativo (tempi storici) = irreale.


• Si trova sia in proposizioni principali che in proposizioni dipendenti.
• Si traduce con il condizionale (presente o passato).
• N.B.: l'aoristo o il piuccheperfetto esprimono sempre e solo l'irrealtà nel passato,
mentre l'imperfetto può esprimere l'irrealtà sia nel passato che nel presente;
es.: ἂν ἥμαρτες = avresti sbagliato;
ἂν ἡμάρτανες = sbaglieresti/avresti sbagliato.

In proposizioni dipendenti:
Cosa succede se la proposizione di cui fa parte ἄν diventa dipendente?
La situazione si riduce a queste due possibilità:
1. ἄν eventuale, come detto sopra, si trova già di per sé in proposizioni dipendenti:
mai però con l’infinito ed il participio;
2. con l'infinito e il participio ἄν conserva gli stessi valori che aveva prima che la
proposizione diventasse dipendente (potenziale o irreale): per comprendere se si
tratti di un ἄν potenziale o di un ἄν irreale occorre fare riferimento al contesto.

Attenzione:
se incontri un ἄν + congiuntivo che non è preceduto da nessun introduttore (né fuso
con esso), si tratta di un ἐάν contratto (l'α è dunque lungo).
In questo caso (e solo in questo), ἄν è esso stesso un introduttore e significa "qualora,
nel caso in cui".
Es.: ἂν (= ἐὰν) τοῦτο λέγῃς, ἁμαρτάνεις = qualora tu dica questo, sbagli.
Ricordati che ἐάν può contrarre anche in ἤν.

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