Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Questo è un discorso pronunciato e scritto il 29 novembre 1911 in onore dei morti e dei
feriti in Libia durante la guerra italo-turca. La grande proletaria è l’Italia che è vista
come
Cerca una grande
appunti, Nazione
riassunti con molti Mgli e gravi problemi economici. Questi Mgli per lo
o versioni
più devono svolgere lavori umili, faticosi e sono costretti a emigrare, ma anche fuori
dall’Italia sono costretti a "Fare tutto ciò che è più diRcile e faticoso, più umile e perciò
più diRcile ancora".
Pascoli poi paragona gli italiani ai negri, i quali venivano emarginati: "erano diventati
https://www.skuola.net/appunti-italiano/giovanni-pascoli/pascoli-grande-proletaria-mossa.html Pagina 1 di 4
Pascoli, Giovanni - La Grande Proletaria si è mossa 12/11/23, 12:37
come dei negri". L’Italia non merita questo destino per i suoi Mgli, poiché secondo il
poeta è una grande Nazione e ha al mondo pensatori, geni, esploratori: "ha dato
potenti conquistatori, i più sapienti, i più profondi pensatori, i più ispirati poeti".
Il poeta rinnega il concetto marxista di classe, poiché non possono essere deMnite classi
quei ceti in cui si può entrare e si può uscire liberamente. In questo modo però il poeta
entra in contraddizione perché:
da una parte esalta una società in cui ognuno può passare con facilità da una classe
all’altra;
D'altra parte auspica a una società in cui ognuno realizza se stesso ed è felice della
posizione che occupa.
Pascoli aYerma che sia auspicabile la guerra in Libia, perché per lui la Libia è la
prosecuzione dell’Italia, quindi la sua conquista è vista dal poeta in modo positivo,
perché in questo modo gli italiani potevano recarvisi, trovare lavoro e non dover più
emigrare. Quindi la conquista della Libia è vista come un mezzo per combattere la
piaga dell’emigrazione.
Del resto l’opera che farebbero gli italiani conquistando la Libia è un’opera meritoria,
perché la Libia è formata da deserti a causa dell’inerzia dei popoli nomadi e neghittosi.
https://www.skuola.net/appunti-italiano/giovanni-pascoli/pascoli-grande-proletaria-mossa.html Pagina 2 di 4
Pascoli, Giovanni - La Grande Proletaria si è mossa 12/11/23, 12:37
Inoltre, secondo il poeta, gli italiani andando là compirebbero una missione umanitaria
e civilizzatrice: infatti, potrebbero coltivare o boniMcare i deserti. Gli italiani potrebbero
essere accettati benevolmente, perché potranno costruire ediMci, case, porti per i libici.
In questo modo la guerra il Libia viene vista come:
- un’opera civilizzatrice;
- Un elemento di aYratellamento per gli italiani: l’esercito elimina la divisione sociale.
Questi sono gli anni in cui in Italia trionfa il nazionalismo, i cui esponenti erano
preoccupati per il fenomeno dell’emigrazione soprattutto perché:
gli italiani emigravano nelle regioni più avanzate e prospere che erano soprattutto
Stati Uniti e Francia;
Vedevano la dispersione delle energie degli italiani verso le terre straniere;
e consideravano questo fenomeno come un attentato all’integrità del popolo italiano e
un’umiliazione dell’Italia
Pascoli aderì a questa idea nazionalista anche perché così come il tema del nido veniva
applicato alla singola famiglia, rappresentando il luogo protettivo e chiuso, lo stesso
concetto veniva applicato dal poeta alla patria: il nido coincideva con la patria, in cui il
popolo italiano manteneva le proprie tradizioni, era al sicuro e protetto dalle Nazioni
più forti e violente. Questo fenomeno dell’emigrazione appariva ai suoi occhi come un
fenomeno traumatico, perché gli italiani uscivano dal nido (la patria).
https://www.skuola.net/appunti-italiano/giovanni-pascoli/pascoli-grande-proletaria-mossa.html Pagina 3 di 4
Pascoli, Giovanni - La Grande Proletaria si è mossa 12/11/23, 12:37
3. L’impresa bellica avrebbe potuto riscattare l’onore nazionale che era stato distrutto
dalla piaga dell’emigrazione;
5. Questa guerra non era oYensiva, ma difensiva, perché l’Italia difendeva i suoi
abitanti, i quali avevano il diritto ad alimentarsi e vestirsi con il prodotto della proprio
terra;
Il poeta aYermava che la guerra fosse un’occasione per l’Italia di dimostrare di essere
una vera Nazione che difendeva i diritti dei propri Mgli.
In questo testo sono presenti le varie contraddizioni pascoliane, poiché un uomo così
mite e incline alla pace, ai valori della famiglia, della semplicità e della bontà inizia a
volere e a decantare la guerra.
OPPURE
https://www.skuola.net/appunti-italiano/giovanni-pascoli/pascoli-grande-proletaria-mossa.html Pagina 4 di 4